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LE OPERAZIONI SUBACQUEE IN SATURAZIONE<br />

50<br />

Capitolo 3 – Settori di attività e tipologie di lavorazioni<br />

Le operazioni subacquee con tecnica di saturazione sono previste per lavori che richiedano<br />

lunghe permanenze a fondo o che debbano essere eseguiti a quote eccedenti la massima prevista<br />

per il bell bounce.<br />

Questa tecnica è basata su di un principio molto semplice: un gas a contatto con un liquido tende<br />

a disciogliersi in esso proporzionalmente alla pressione esercitata fino a raggiungere uno stato di<br />

equilibrio (saturazione). Il corpo umano è considerabile con buona approssimazione ad un<br />

liquido pertanto, se sottoposto ad una pressione di gas per un periodo superiore alle 12 ore, dovrà<br />

essere considerato saturo di tale gas e il fattore “tempo di esposizione” diventerà irrilevante. La<br />

decompressione da saturazione sarà relativa solamente alla quota di saturazione (pressione<br />

esercitata dal gas) e non al tempo trascorso.<br />

La tecnica di saturazione è applicabile (con le dovute precauzioni) anche a quote batimetriche<br />

relativamente basse, nell’ordine dei -25/30 metri per lavorazioni con tempi di fondo<br />

particolarmente gravosi.<br />

Il rischio di risalita incontrollata del OTS deve sempre essere attentamente valutato, in<br />

particolare per operazioni in saturazione condotte a quote poco profonde dove l’escursione verso<br />

la superficie tollerabile è estremamente ridotta.<br />

La tecnica di saturazione pone alcune problematiche assenti nella precedente tecnica di bell<br />

bounce.<br />

Innanzitutto una lunga permanenza in ambiente iperbarico richiede un accurato e costante<br />

monitoraggio dei parametri di saturazione, per tale motivo il personale incaricato dovrà rilevare e<br />

tenere sotto controllo i seguenti dati:<br />

• la profondità;<br />

• la composizione dell’atmosfera all’interno dell’ambiente iperbarico;<br />

• il microclima all’interno dell’ambiente iperbarico;<br />

• la salute degli operatori all’interno dell’ambiente iperbarico.<br />

Per quanto riguarda la formazione delle squadre operative questa avviene per tipologia di lavoro;<br />

pertanto devono essere considerate minime. Particolari lavorazioni o condizioni operative<br />

possono richiedere squadre numericamente maggiorate.

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