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Paulo Coelho Monte Cinque traduzione di Rita Desti prima edizione ...

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Le persone che si trovavano in <strong>prima</strong> fila assistevano alla <strong>di</strong>scussione. Fino a quel momento, il<br />

governatore aveva sempre cercato <strong>di</strong> prestare ascolto all'opinione del Consiglio, e Akbar godeva <strong>di</strong><br />

una reputazione eccellente. Tiro e Sidone avevano inviato degli emissari per osservare come era<br />

amministrata. Il suo nome era giunto perfino alle orecchie dell'imperatore e, con un poco <strong>di</strong> fortuna,<br />

avrebbe potuto finire i suoi giorni come ministro <strong>di</strong> corte.<br />

Quel giorno, per•, la sua autorit… era stata sfidata pubblicamente. Se non avesse preso una decisione,<br />

avrebbe perduto il rispetto del popolo. E non sarebbe pi— stato in grado <strong>di</strong> prendere decisioni<br />

importanti, perch‚ nessuno gli avrebbe obbe<strong>di</strong>to.<br />

"Continua," <strong>di</strong>sse al prigioniero, ignorando lo sguardo infuriato del sacerdote e pretendendo che<br />

l'interprete traducesse la sua domanda.<br />

"Sono venuto a proporvi un affare," ribad• l'assiro. Voi ci lascerete passare e noi marceremo contro<br />

Tiro e Sidone. Quando queste due citt… saranno sconfitte, e lo saranno <strong>di</strong> certo, perch‚ gran parte dei<br />

loro guerrieri Š sulle navi, impegnata nel commercio, noi saremo generosi con Akbar. E manterremo<br />

te come governatore."<br />

"Vedete?" <strong>di</strong>sse il sacerdote, alzandosi <strong>di</strong> nuovo. "Pensano che il nostro governatore possa scambiare<br />

l'onore <strong>di</strong> Akbar per un carico <strong>di</strong> merci."<br />

La folla cominci• a urlare <strong>di</strong> rabbia. Quel prigioniero seminudo e ferito voleva imporre le proprie<br />

regole! Un uomo sconfitto che proponeva la resa della citt…! Alcuni si alzarono per aggre<strong>di</strong>rlo, e<br />

solo a gran fatica le guar<strong>di</strong>e riuscirono a dominare la situazione.<br />

"Aspettate!" <strong>di</strong>sse il governatore, cercando <strong>di</strong> sovrastare gli altri con la propria voce. "Abbiamo<br />

davanti a noi un uomo in<strong>di</strong>feso, che non ci pu• fare paura. Sappiamo che il nostro esercito Š pi—<br />

preparato, e che i nostri guerrieri sono pi— valorosi. Non abbiamo bisogno <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare niente a<br />

nessuno. Se decideremo <strong>di</strong><br />

lottare, vinceremo il combattimento, ma le per<strong>di</strong>te saranno enormi."<br />

Elia chiuse gli occhi, e preg• affinch‚ il governatore riuscisse a convincere il popolo.<br />

"I nostri antenati ci parlavano dell'impero egizio, ma quei tempi ormai sono finiti," prosegu•. "Adesso<br />

stiamo tornando all'Et… dell'Oro, i nostri genitori e i nostri nonni hanno potuto sperimentare la pace.<br />

Perch‚ dobbiamo essere noi a rompere questa tra<strong>di</strong>zione? Le guerre moderne si intraprendono con il<br />

commercio, e non sui campi <strong>di</strong> battaglia."<br />

A poco a poco la folla si zitt•. Il governatore ci stava riuscendo!<br />

Quando il rumore cess• del tutto, egli si rivolse all'assiro.<br />

"Non basta ci• che ci stai proponendo. Dovrete pagare le tasse che pagano i mercanti per attraversare<br />

i nostri territori."<br />

"Cre<strong>di</strong>mi, governatore: non avete scelta," rispose il prigioniero. "Abbiamo uomini a sufficienza per<br />

radere al suolo questa citt… e uccidere tutti i suoi abitanti. Voi siete in pace da lungo tempo, e non<br />

sapete pi— come si combatte, mentre noi stiamo conquistando il mondo."<br />

Fra gli astanti ricominciarono i mormorii. Elia pensava: "Adesso lui non pu• mostrarsi insicuro." Ma<br />

cominciava a essere <strong>di</strong>fficile contrastare il prigioniero assiro che, sia pure soggiogato, imponeva le<br />

proprie con<strong>di</strong>zioni. Continuava ad arrivare gente. Elia not• che i commercianti avevano abbandonato<br />

il lavoro e adesso facevano parte del pubblico, preoccupati per l'evolversi degli avvenimenti. Il<br />

processo aveva acquistato una importanza pericolosa: non c'era pi— modo <strong>di</strong> sottrarsi a una<br />

decisione, che fosse il negoziato o la morte.<br />

Gli spettatori cominciarono a <strong>di</strong>vidersi; alcuni sostenevano la pace, altri pretendevano che Akbar<br />

resistesse. Il governatore sussurr• al sacerdote:<br />

"Quest'uomo mi ha sfidato pubblicamente. Ma anche tu lo hai fatto."<br />

Il sacerdote si volse verso <strong>di</strong> lui. E, parlando in maniera che nessuno potesse sentirlo, gli intim• <strong>di</strong>

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