Colombe maligne - ASSAGGIO - © Copyright Simonelli Editore srl ...
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Maria Santini<br />
moglie aveva fatto, diciamolo a chiare lettere, la puttana e d’infima<br />
qualità, per di più, avrebbe seppellito Oscar non sotto il pubblico<br />
biasimo ma sotto le risate e il disprezzo, il che ai fini della carriera<br />
politica era uguale.<br />
Ma chi poteva conoscere, si chiese Olimpia, quelli che suo<br />
marito avrebbe chiamato i suoi trascorsi?<br />
Dunque, ragionando: soltanto Oscar e i suoceri sapevano il<br />
vero nome di Olympia-Olimpia (quando ci si sposa le generalità<br />
vengono fuori, mica siamo in America) ma lo collegavano alla<br />
storia inventata a suo tempo dal regista-Pigmalione per la sua<br />
attrice emergente: la ragazza era figlia di un operaio morto sul<br />
lavoro (un tocco di commozione non guastava) e faceva la commessa<br />
in un negozio d’abbigliamento fino al giorno in cui, come<br />
nelle belle fiabe, era stata notata da lui e aveva cominciato a far<br />
del cinema...<br />
Dei suoi familiari Olimpia non aveva saputo più nulla da almeno<br />
quindici anni. Quando viveva con il regista aveva fatto qualche<br />
cauta ricerca (Bernadetta? Un soprassalto di sentimento materno?)<br />
scoprendo che suo padre era morto, i fratelli dispersi, sua madre e la<br />
bambina sparite. Anche la baraccopoli della sua infelice infanzia era<br />
scomparsa, sostituita da una serie di palazzoni. Il fatto che i suoi fratelli<br />
non l’avessero mai cercata, dopo che era diventata un’attrice<br />
nota, voleva dire una cosa soltanto: quei bruti non avevano messo in<br />
relazione la bella attrice Olimpia Guicciardi, con quella ragazzina<br />
pallida e brufolosa, scomparsa sedicenne dalla bidonville.<br />
Certo anche il suo regista sapeva tutto di lei: ma a parte il fatto<br />
che era morto da anni (cirrosi epatica), Olimpia dubitava che avesse<br />
mai fatto pettegolezzi sul suo conto. Nel mondo del cinema ne<br />
aveva viste di tutti i colori cosicché la storia pasoliniana della sua<br />
bella amica non lo aveva colpito troppo. Per giunta lui e Olympia<br />
non si erano lasciati affatto male, perché all’avvento di Oscar la<br />
loro relazione era in fase di stanca: nessun motivo per volersi vendicare<br />
di lei rivelando il suo scottante passato, dunque. Infine<br />
Olympia non era stata sostituita nei suoi affetti da nessun altra<br />
donna ma solo dalla bottiglia... e ciò che uno racconta alla bottiglia,<br />
la bottiglia non lo rivela in giro.<br />
La sua vecchia protettrice, Tommasina? Ma a parte il fatto che,<br />
se non era morta, i novanta doveva averli passati da un pezzo, perché<br />
mai avrebbe dovuto farsi viva con vent’anni di ritardo? Non<br />
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