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∑ VO n 10 ottobre 2011_10 ottobre 2011 - Provincia Romana ...

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Schegge Giandidiane N. 26<br />

Un morbo a gran rischio,<br />

ma solo per l’inventore!<br />

Esattamente mezzo secolo fa,<br />

nel pomeriggio del 24 agosto<br />

1961, mentre era ricoverato<br />

in una cameretta del<br />

Reparto San Pietro dell’Ospedale<br />

S. Giovanni Calibita che abbiamo<br />

all’Isola Tiberina, circondato da<br />

parenti, colleghi e frati, rendeva<br />

serenamente la sua anima a Dio il<br />

dott. Giovanni Borromeo, che tra<br />

quelle mura aveva speso 27 anni<br />

di brillante vita professionale dapprima<br />

di Primario Medico e poi<br />

anche di Direttore Sanitario.<br />

Durante il ricovero, consapevole<br />

dell’imminente fine, aveva<br />

chiesto i Sacramenti e li ricevette<br />

con devoto e profondo raccoglimento:<br />

aveva commentato che si<br />

sentiva pronto a morire e che l’unico<br />

dolore era quello dei suoi<br />

cari, ai quali però lasciava in eredità<br />

la sua fede ed il suo esempio.<br />

In un omaggio resogli dall’Accademia<br />

Lancisiana, di cui era socio<br />

dal 1928, se ne lodò infatti “la fede<br />

profonda, che traeva forza e pace dai<br />

grandi scrittori cristiani”.<br />

Era nato a Roma il 15 dicembre<br />

1898 da famiglia profondamente<br />

cattolica. Suo nonno Ercole, nato<br />

nel 1854, s’arruolò volontario col<br />

generale Oudinot per liberare nel<br />

1849 Roma e ridarla al Papa; nel<br />

1854 si laureò in Medicina e la<br />

esercitò nell’Urbe. Parimenti vi fu<br />

medico suo padre Pietro, nato nel<br />

1869 e che fu eletto deputato in<br />

Parlamento nelle file del Partito<br />

Popolare Italiano, fondato da don<br />

Luigi Sturzo nel 1919.<br />

Giovanni Borromeo si iscrisse<br />

Dott. Giovanni Borromeo (1898-1961).<br />

anche lui a Medicina nel 1916,<br />

ma già a dicembre dovette partir<br />

soldato. Poté comunque laurearsi<br />

nel 1922 ed iniziare a Roma una<br />

brillante carriera negli Ospedali<br />

Riuniti, divenendo presto Aiuto e<br />

vincendo nel 1931 il concorso per<br />

Primario: ma per accedere a tale<br />

incarico gli imposero d’iscriversi<br />

al Partito Fascista ed egli preferì<br />

restare Aiuto. Nel 1934 pareva ci<br />

fosse più tolleranza e si presentò<br />

di nuovo al concorso, vincendolo,<br />

ma poi ugualmente gli chiesero la<br />

tessera del Partito e lui rinunciò.<br />

Decise allora di partecipare al<br />

concorso bandito il 18 marzo<br />

1934 dall’Ospedale Tiberino per il<br />

posto di Primario Medico, lasciato<br />

libero dal dott. Giuseppe Proli.<br />

Bisogna sapere che nel 1930 il<br />

nostro Superiore Generale, fra<br />

Faustino Calvo - con il paterno<br />

incoraggiamento di Pio XI che<br />

nell’Udienza del 24 maggio 1930<br />

si complimentò per la decisione di<br />

dar nuovo volto all’Ospedale<br />

Tiberino ed auspicò divenisse un<br />

modello d’avanguardia per tutto<br />

l’Ordine fondendovi “carità antica<br />

e mezzi modernissimi” - aveva ottenuto<br />

aiuto da tutte le Province<br />

del nostro Ordine per ristrutturare<br />

totalmente l’edificio di cui, per<br />

il loro valore monumentale,<br />

lasciò immutate solamente la<br />

Chiesa e la Sala Assunta, ma moltiplicò<br />

gli spazi, grazie anche<br />

all’acquisto e demolizione di tutte<br />

le casupole adiacenti. Dopo quattro<br />

lunghi anni d’intensi lavori,<br />

che furono diligentemente seguiti<br />

dal Priore fra Leonardo Ilundain e<br />

dal <strong>Provincia</strong>le fra Camillo<br />

Viglione, il nuovo Ospedale fu<br />

inaugurato il 3 aprile 1934 dal<br />

Cardinal Vicario, presenti i confratelli<br />

venuti d’ogni nazione per<br />

il Capitolo Generale. Dopo i<br />

lavori, i posti letto erano saliti a<br />

350, parte in corsie, di cui la sola<br />

vasta era la Sala Assunta con 41<br />

letti di Medicina, e parte in camere<br />

per solventi. L’Ospedale disponeva<br />

inoltre dei Servizi di Radiologia<br />

e di Pronto Soccorso, di vari<br />

Ambulatori e di una Scuola per<br />

Infermieri Professionali.<br />

Le strutture erano state portate<br />

all’altezza dei tempi ed ora c’era<br />

bisogno di professionisti validi,<br />

che le utilizzassero al meglio. A<br />

Priore dell’Isola Tiberina era stato<br />

eletto dal Capitolo Generale fra<br />

Faustino Giulini, che s’affrettò a<br />

completare l’organico: nella<br />

prima riunione che ebbe con i<br />

frati della Comunità il 27 aprile<br />

1934, diede i risultati del citato<br />

concorso e fu approvata la nomi-<br />

F.G.M.: Schegge Giandidiane. N. 26 - Un morbo a gran rischio, ma solo per l’inventore!<br />

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