∑ VO n 10 ottobre 2011_10 ottobre 2011 - Provincia Romana ...
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PAGINE DI MEDICINA<br />
POLIPOSI NASO-SINUSALE (II parte)<br />
Dante Caliento, Melissa Zelli<br />
L’indagine di primo livello è la<br />
Rinoscopia anteriore: nelle<br />
forme iniziali i polipi sono visibili<br />
a livello del meato medio o superiore<br />
e si possono rilevare anche edema<br />
e secrezioni mentre, nelle forme avanzate,<br />
occupano tutta la cavità nasale;<br />
macroscopicamente si presentano<br />
come vegetazioni lisce, traslucide, di<br />
colore biancastro, di consistenza molle<br />
in fasi iniziali e meno molle nelle fasi<br />
avanzate.<br />
L’esame più importante è l’Endoscopia:<br />
permette l’osservazione diretta<br />
delle masse endonasali e la loro caratterizzazione<br />
macroscopica, non consente<br />
però di visualizzare la reale base<br />
d’impianto dei polipi né di valutare<br />
l’effettiva estensione; inoltre alcune<br />
regioni anatomiche sono del tutto inaccessibili<br />
a essa.<br />
Un dettagliato studio diagnostico si<br />
completa quindi con la TC del massiccio<br />
facciale senza MDC: ha il<br />
duplice scopo di studiare la reale<br />
estensione della patologia, soprattutto<br />
a livello dell’etmoide, e di identificare<br />
eventuali varianti anatomiche delle<br />
strutture ossee; la TC riveste un ruolo<br />
fondamentale anche nel follow-up<br />
post-chirurgico data la grande recidività<br />
della poliposi.<br />
Esami complementari per un eventuale<br />
approfondimento diagnostico<br />
sono test allergometrici, studio della<br />
funzionalità nasale, tamponi nasali e<br />
citologia nasale.<br />
La diagnosi differenziale deve esser<br />
fatta con neoformazioni benigne o<br />
maligne del rinofaringe, delle fosse<br />
nasali e dei seni paranasali, con l’iperplasia<br />
dei turbinati, con l’ipertrofia<br />
edematosa delle code dei turbinati inferiori,<br />
con il papilloma invertito; nel<br />
bambino va ipotizzata una correlazione<br />
con la fibrosi cistica. La TC ha una<br />
notevole accuratezza nella diagnosi<br />
differenziale con i tumori infatti un<br />
segno radiologico di malignità è la presenza<br />
di una ampia distruzione delle<br />
pareti ossee mentre più complicata<br />
risulta la differenziazione con processi<br />
benigni in quanto il quadro TC della<br />
poliposi non è patognomonico ma<br />
simile a quello dei processi sinusitici,<br />
dei tumori benigni, del papilloma<br />
invertito, della semplice iperplasia<br />
della mucosa.<br />
Per tale motivo spesso si rende<br />
necessario l’esame istologico.<br />
La poliposi nasale è una malattia<br />
comune e la terapia è solo sintomatica;<br />
l’obiettivo è di combinare terapia<br />
medica e chirurgica in modo da offrire<br />
i maggiori benefici e i minori effetti<br />
collaterali.<br />
Terapia medica: si avvale dei corticosteroidi<br />
sistemici o topici endonasali<br />
che svolgono azione antinfiammatoria,<br />
antiallergica e immunosoppressiva;<br />
il risultato è la diminuzione dell’infiammazione,<br />
dell’edema e delle<br />
secrezioni sierose e mucose. Solitamente<br />
si imposta un trattamento che<br />
prevede l’utilizzo di corticosteroidi<br />
sistemici ad alte dosi nella terapia di<br />
attacco, associati o meno ai corticosteroidi<br />
locali, per periodi brevi e con lo<br />
scopo di ridurre le dimensioni dei polipi<br />
e la loro ostruttività; ciò consente<br />
una maggiore risposta ai farmaci topici<br />
e di poter virare verso una terapia di<br />
mantenimento con corticosteroidi<br />
locali che in genere si protrae per<br />
periodi abbastanza lunghi. Sono utili<br />
sospensioni periodiche della terapia<br />
farmacologia attraverso un trattamento<br />
a cicli. Il paziente andrà adeguatamente<br />
istruito circa le dosi e le modalità di<br />
assunzione e rivalutato nel tempo per<br />
monitorare il decorso clinico della<br />
patologia e l’eventuale adeguamento<br />
dei dosaggi farmacologici.<br />
Esistono oggi molti altri farmaci<br />
complementari ai corticosteroidi nella<br />
terapia della poliposi come gli antiallergici,<br />
gli antibiotici mirati in caso di<br />
sovrainfezioni batteriche, i vasocostrittori,<br />
i diuretici locali che agiscono<br />
come stabilizzatori di membrana dei<br />
mastociti.<br />
Terapia chirurgica: la FESS<br />
(Functional Endoscopic Sinus Surgery)<br />
si rende necessaria per le forme<br />
marcatamente ostruenti; può essere<br />
effettuata in anestesia locale, con<br />
intento solo disostruttivo, oppure in<br />
anestesia generale con intento più radicale.<br />
Lo scopo è sia di eliminare la<br />
zona di mucosa degenerata sia di ripristinare<br />
un’adeguata ventilazione e un<br />
adeguato drenaggio delle cavità nasosinusali<br />
così da renderle accessibili ai<br />
farmaci topici; è essenziale asportare i<br />
polipi in toto mirando alla massima<br />
radicalità possibile, ma, nonostante<br />
ciò, le recidive si verificano anche<br />
dopo un intervento eseguito perfettamente.<br />
La chirurgia ha però scarsa efficacia<br />
nei casi in cui sono coinvolti più seni,<br />
nei casi con importante infiltrato eosinofilo<br />
nelle secrezioni nasali, nei casi<br />
di poliposi associati a intolleranza ai<br />
FANS o all’aspirina, all’asma e all’iperreattività<br />
bronchiale.