∑ VO n 10 ottobre 2011_10 ottobre 2011 - Provincia Romana ...

S O M M A R I O
4
5
6
7
8
9
10
11-14
15
16
17
RUBRICHE
DALLE NOSTRE CASE
18-21
Pellegrinaggio sulle tracce
della mission dell’Ordine ospedaliero
di san Giovanni di Dio - Sintesi giornaliera
22
23
La chiesa che insegna,
annuncia e guarisce
La fragilità umana:
aspetti etici e bioetici
La continuità della missione
di mons. José Luís Redrado
Dormire con i poveri a fianco
Nastro Broselow nel PALS
Urografia
Esame inutile?
Già esisteva un insegnamento
a Crotone, quando vi giunse Pitagora
XV-italiche, le prime scuole al mondo
di medicina (500 a.C. circa)
Schegge Giandidiane N. 26
Un morbo a gran rischio
ma solo per lʼinventore
La devozione di Jerez
per san Giovanni Grande
Poliposi naso-sinusale (II parte)
Quanti pani avete: andate a vedere...
Buccheri La Ferla
Un delicato intervento chirurgico
salva il braccio di un paziente
Centro san Nicolò-Porta Eburnea
Celebrazione e ricordo di Pietro Soriano
Newsletter
VITA OSPEDALIERA
Rivista mensile dei Fatebenefratelli della Provincia Romana
ANNO LXVI
Sped.abb.postale Gr. III-70%- Reg.Trib. Roma: n. 537/2000 del 13/12/2000
Via Cassia 600 - 00189 Roma
Tel. 0633553570 - 0633554417
Fax 0633269794 - 0633253502
e-mail: stizza.marina@fbfrm.it
dicamillo.katia@fbfrm.it
Direttore responsabile: fra Angelico Bellino o.h.
Redazione: Franco Piredda
Collaboratori: Paolo Iavarone, fra Giuseppe
Magliozzi o.h., Mariangela Roccu, Maria Pinto,
Raffaele Sinno, Pier Angelo Iacobelli, Alfredo Salzano,
Cettina Sorrenti, Simone Bocchetta, Fabio
Liguori, Raffaele Villanacci
Archivio fotografico: Fabio Fatello Orsini
Segretaria di redazione: Marina Stizza, Katia
Di Camillo
Amministrazione: Cinzia Santinelli
Grafica e impaginazione: Duemme grafica
Stampa: Fotolito Moggio
Strada Galli s.n.c. - 00010 Villa Adriana - Tivoli (RM)
Abbonamenti: Ordinario 15,00 Euro
Sostenitore 26,00 Euro - c.c. postale n. 76697002
Finito di stampare: ottobre 2011
In copertina: san Giovanni Grande moltiplica il pane
per i poveri di Jerez (dipinto di Violante Ferroni nel
nostro antico Ospedale di Firenze).
EDITORIALE
MISSIONARI DA CASA
Oggi che i mezzi di comunicazione c’informano all’istante d’ogni
evento importante che accada in qualsiasi parte del mondo, proviamo
un’altalena di sentimenti tra l’ottimismo per i continui progressi tecnologici
e sociali, che ci fanno sperare in un futuro migliore, e lo scoraggiamento
per le agghiaccianti notizie di cronaca nera, di stragi razziali e guerre
fratricide, di negazione sistematica dei diritti umani, di maree di profughi in
fuga da situazioni insostenibili, di immense sacche di povertà, di irresponsabili
inquinamenti, tanto da farci angosciare per la sorte dell’umanità.
Davvero, osservando il panorama internazionale, ma già quello dinanzi
casa, “sentiamo il peso dell’inquietudine, tormentati tra la speranza e l’angoscia”
(Gaudium et Spes, n. 4) e con sentita preoccupazione ci domandiamo
che fine faranno l’umanità e questa nostra terra e se ci sarà un futuro e quale.
La risposta può venire solo dalla Fede: è Cristo il nostro futuro e solo Lui può
cambiare la nostra vita, donare la speranza, spalancare la porta oscura del
tempo e illuminare il futuro dell’umanità e dell’universo (cf Spe salvi, n. 2).
Questa è la Buona Novella che Gesù è venuto a portarci ed è la sola che può
dare gioia ai nostri cuori.
La gioia che Cristo ci dona è contagiosa e ci spinge a condividerla con gli
altri, affinché in ogni cuore finalmente la speranza vinca l’angoscia. Questa è
la molla che spinge i missionari a partire per luoghi remoti, affinché la Buona
Novella raggiunga tutti gli uomini della terra e consenta la crescita del Regno
di Dio, l’unico in cui, grazie all’Amore, trionferanno finalmente l’armonia, la
giustizia, la comunione tra le persone, le razze e i popoli, a cui tutti aspirano
(cf Deus caritas est, n. 12).
Anche senza lasciar la propria casa, ognuno di noi credenti è chiamato a diffondere
Amore nel suo ambiente, poiché ogni gesto d’Amore è un indistruttibile
passo avanti nel costruire il Regno di Dio. E ugualmente senza muoversi
di casa, ciascuno tramite la preghiera può trasmettere grazia e forza a quelli
che Dio ha chiamato a diffondere il suo messaggio d’Amore nelle terre di missione.
Proprio per questo la Chiesa ha istituito ogni penultima domenica di
ottobre, che quest’anno cade il 23, una speciale Giornata Missionaria Mondiale
per invitarci a offrire non solo un obolo, che certamente ha la sua utilità,
ma soprattutto preghiere.
Quest’appello a pregare per le Missioni è rivolto a tutti. Certamente è rivolto
ai bambini e ai giovani, sempre così pronti a impegnarsi con generosità. Ma
è rivolto anche ai malati e ai sofferenti, che proprio con l’offerta delle loro
pene possono offrire una misteriosa ma indubbia collaborazione alla crescita
del Regno Divino. Ed è rivolto ovviamente alle persone consacrate, specie
alle Comunità contemplative. Tutti assieme siamo invitati a dar vita a una rete
di preghiere per le Missioni.
L’importanza di pregare per le Missioni appare evidente dalla decisione che
prese Pio XI nel 1929 proclamando Patrona delle Missioni una suora di clausura,
la carmelitana santa Teresa di Gesù Bambino (1873-1897), che mai mise
piede in terra di Missione, ma che offrì le sue preghiere per i missionari. Per
felice coincidenza, la sua festa liturgica ricorre proprio all’inizio del mese di
ottobre, che è dedicato alle Missioni.