Statica del Corpo Rigido - Università degli Studi di Roma Tor Vergata
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- Appunti <strong>di</strong> Meccanica dei Soli<strong>di</strong>/<strong>Statica</strong>, dalle lezioni <strong>del</strong> prof. P. Po<strong>di</strong>o-Guidugli, a.a. 2007/8 -<br />
Figura 3.2.<br />
9 Tre esempi introduttivi 57<br />
probabilità <strong>di</strong> trovare l’asta nell’una o nell’altra <strong>di</strong> queste infinite configurazioni<br />
è la stessa: la natura <strong>del</strong>l’equilibrio non ci pare né stabile né instabile – come<br />
accadeva per le due configurazioni <strong>del</strong>l’esempio precedente, che ci sembrava<br />
avessero, rispettivamente, probabilità 1 e 0 d’essere osservate – ma piuttosto<br />
in<strong>di</strong>fferente, nel senso che qualunque perturbazione ammissibile <strong>di</strong> posizione,<br />
anche se non piccola, ci pare evidente che porti l’asta in una <strong>di</strong>versa ma non<br />
meno probabile configurazione <strong>di</strong> equilibrio.<br />
La conclusione da trarre da questi due esempi è che il Principio <strong>di</strong> Equilibrio<br />
nulla <strong>di</strong>ce sulla stabilità <strong>del</strong>le configurazioni che determina. Si potrebbe<br />
pensare che così non sia quando <strong>di</strong> configurazioni <strong>di</strong> equilibrio possibile ce ne<br />
sia una soltanto. Che questa congettura sia falsa è provato dal prossimo esempio,<br />
che propone un problema <strong>di</strong> statica <strong>del</strong> corpo rigido un pò più complesso<br />
<strong>del</strong> precedente.<br />
Esempio 3. Consideriamo una barra rigida pesante, <strong>di</strong> lunghezza l, a contatto<br />
con le pareti <strong>di</strong> una cavità <strong>di</strong> angolo d’apertura α, come in Fig. 3.3. Se supponiamo<br />
il contatto privo <strong>di</strong> attrito, le reazioni vincolari rA,rB saranno perpen<strong>di</strong>colari<br />
alle pareti; non sappiamo tuttavia a priori se ci siano coppie (A, B)<br />
<strong>di</strong> punti <strong>di</strong> contatto per le quali l’equilibrio sia possibile. Per saperlo, applichiamo<br />
il Principio <strong>di</strong> Equilibrio al sistema <strong>di</strong> forze {(G,g), (A,rA), (B,rB)}.<br />
Bozza<br />
za Bozza<br />
Bozza<br />
Bozza Boz<br />
Bozza<br />
za<br />
Boz<br />
Figura 3.3.