Si ringraziano sentitamente per la collaborazione prestata: - Istituto ...
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ROBERTO D’ANGIO’<br />
Roberto d’Angiò detto il Saggio (1278 – Napoli 1343), re di <strong>Si</strong>cilia. Figlio<br />
terzogenito di Carlo II e di Maria d’Ungheria, nel corso del<strong>la</strong> guerra del<br />
Vespro tra Angioini e Aragonesi, fu trattenuto da questi ultimi in ostaggio<br />
<strong>per</strong> vari anni, dal 1288 al 1295. Al<strong>la</strong> morte del fratello maggiore Carlo<br />
Martello e all’entrata in convento dell’altro fratello Ludovico, Roberto<br />
venne designato erede al trono napoletano, e come tale, assunse il titolo di<br />
Duca di Ca<strong>la</strong>bria (1297). Nello stesso anno sposò Io<strong>la</strong>nda d’Aragona a<br />
conferma del patto tra Angioni e Aragonesi circa <strong>la</strong> rinuncia di questi ultimi<br />
al<strong>la</strong> <strong>Si</strong>cilia. Il patto fu rifiutato dai <strong>Si</strong>ciliani che insorsero, ne seguì una<br />
guerra che si concluse con <strong>la</strong> definitiva <strong>per</strong>dita del<strong>la</strong> <strong>Si</strong>cilia <strong>per</strong> gli<br />
Angioini. Dopo <strong>la</strong> morte del padre fu incoronato re ad Avignone<br />
nell’agosto 1309. Roberto fu <strong>per</strong> molti anni il più importante <strong>per</strong>sonaggio<br />
del<strong>la</strong> vita politica italiana assommando al Regno di Napoli e ai vasti<br />
possessi in Piemonte anche <strong>la</strong> signoria di Firenze (1313 – 1321), di Genova<br />
(1318 – 1328), di Brescia (1319) e inoltre <strong>la</strong> carica di senatore di Roma.<br />
Una serie e numerose sfortunate spedizioni intraprese contro <strong>la</strong> <strong>Si</strong>cilia<br />
segnarono l’inizio del<strong>la</strong> decadenza del Regno. Roberto fu un grande<br />
mecenate e uomo di cultura; <strong>la</strong> sua corte fu frequentata da molti <strong>per</strong>sonaggi<br />
illustri quali Petrarca e Boccaccio. A Roberto, cui il figlio Carlo premorì<br />
nel 1328 succedette <strong>la</strong> nipote Giovanna.