la spiritualita' del medio evo monastico - Santa Ana. Brihuega

More documents

Recommendations

Info

28 può farci arrivare a un tale grado di unione con Dio che ci diventa impossibile volere qualcosa al di fuori di Dio, e per tanto, peccare. Tuttavia, la liberazione definitiva della possibilità di peccare si raggiungerà solo nel cielo. La vita mistica anticipa in un certo modo la felicità eterna. Il suo pensiero ha un carattere decisamente escatologico. La sua teologia si incentra nell’amore che è tutto : legge, giustizia, desiderio, possesso ed estasi, oltre che la forma più alta di conoscenza. L’uomo, creato a immagine del Dio-carità, può arrivare con l’amore alla contemplazione e a un servizio fecondo della Chiesa. Il luogo più adatto per vivere questa vita spirituale è, secondo san Bernardo, il monastero, che chiama “scuola di carità”. Nel suo trattato Sopra la dispensa sviluppa questa dottrina della carità monastica e spiega l’obbligo della regola e della obbedienza subordinata al primato della carità (in latitudinem caritatis). Nonostante ciò, stimava come il miglior cammino la vita cistercense fino al punto di affermare perfino che “fuori di Citeaux non c’è salvezza” La devozione di san Bernardo verso Gesù non si limita ad un semplice amore sensibile per la sua umanità, come neanche è solo una contemplazione mistica del Verbo. In Cristo secondo la carne si rivela a noi il tesoro di bontà e misericordia nascosto nel cuore del Padre. L’unione affettiva ci porta alla lode di Dio, sia già all’inizio della vita di fede sia nel culmine dell’amore spirituale con il quale Cristo glorioso ci introduce nella dimora del Padre 100 . Senza cadere in una interpretazione estremista, Bernardo dà anche una nota originale alla devozione mariana in tutti i temi che tratta: la Verginità e l’umiltà di Maria, le gioie della sua maternità, i dolori della Passione, l’incontro con il suo amato nella Gloria, la sua mediazione, la nostra consacrazione a lei e l’imitazione delle sue virtù. C’è in Maria, infine, la realizzazione del suo ideale monastico. 100 Cf. A. ALTERMATT, Christus pro nobis. Die Christologie Bernhards von Clairvaux in der «Sermones per annum», in AC 33 (1977) 176. A. LEMAIRE, Saint Bernard et le mystère du Christ, París 1991. 28
29 Un autore importante che viene considerato all’interno della scuola cistercense è Guglielmo di Saint-Thierry (+1148), monaco benedettino a san Nicasio di Reims, abate di Saint-thierry (1119) e poi monaco cistercense a Signy (1135). Scrisse diverse opere nelle quali si mostra monaco profondo e in qualche occasione superiore anche a san Bernardo, che conobbe e al quale chiese insistentemente di essere ammesso nel suo Ordine. Alcune sue opere : La natura e la dignità dell’amore 101 , La contemplazione di Dio 102 , Il sacramento dell’altare, Lo specchio della fede, L’enigma della fede e la famosa Lettera d’oro, che scrisse per i certosini 103 . Guglielmo è un teologo. Interroga l’intelligenza per i problemi della vita di fede e d’ amore. Il fine dell’amore è Dio stesso ed è partecipazione a Dio, il cui Spirito si comunica a noi in Gesù Cristo. L’uomo è stato creato per questo amore a cui tende naturalmente, però può progredire in esso solo attraverso l’ascesi e passando dalla vita “animale” a quella “razionale” e da questa a quella “spirituale”. L’unione perfetta con Dio che si può solo raggiungere nella vita eterna si anticipa sulla terra mediante la preghiera contemplativa e la vita di fede, che a sua volta ci immerge nel Mistero di Cristo e ci libera dalle cose carnali. La partecipazione all’Eucaristia è l’atto più perfetto dell’obbedienza della fede. La teologia è, da parte sua, un atto di adorazione la cui fonte è la Scrittura. Guglielmo approfondisce nella linea di san Gregorio Magno le ragioni per cui si identificano amore e conoscenza: l’amore in noi non è altro che lo Spirito del Dio Trino. La sua teologia è una mistica trinitaria, la cui esperienza permette all’anima di avanzare nella sua somiglianza con la Trinità, fino ad 101 PL 184, 379-408. 102 PL 184, 365-380. J. HOURLIER (ed.), De contemplando Deo, SC 61, París 1969. 103 J. DÉCHANET (ed.), SC 223, París 1975. Cf. M. PFEIFER, Wilhems von Saint-Thierry Goldener Brief und seine Bedeutung für die Zisterzienser, en AC 50 (1994) 3-250; 51 (1995) 3-109. 29
Page 1 and 2: COLLEGIUM INTERNATIONALE SANCTI BER
Page 3 and 4: 3 importanza, da questo punto di vi
Page 5 and 6: 5 amore, per godere della pace e de
Page 7 and 8: 7 originale interpretazione, nella
Page 9 and 10: S. Beda rappresenta il tipico monac
Page 11 and 12: 11 Conflitto dei vizi e delle virt
Page 13 and 14: 13 ugualmente questa nuova tendenza
Page 15 and 16: I secoli X e XI Cluny fu il princip
Page 17 and 18: 17 più emergenti della Chiesa del
Page 19 and 20: 19 dell’esperienza di Dio 64 . Vo
Page 21 and 22: 21 e la tradizione monastica, di cu
Page 23 and 24: 23 Il Cantico dei Cantici riceve un
Page 25 and 26: 25 guadagnata da Cristo 90 . La vit
Page 27: 27 Bernardo è essenzialmente una t
Page 31 and 32: 31 intimo (familiarissimum amicum 1
Page 33: INDICE LA SPIRITUALITA’ DEL MEDIO

la spiritualita' del medio evo monastico - Santa Ana. Brihuega

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?