Alpini. Le grandi imprese volume cinque - istrit.org
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Cima del monte Asolone: la croce «a ricordo di tutti i soldati caduti sull’Asolone nelle tre battaglie<br />
1917-1918»; accanto, il cippo collocato dalla «<strong>Le</strong>gione Trentina» in memoria dell’aspirante Giovanni<br />
Lipella, 994a Compagnia Mitragliatrici. Il 15 giugno 1918 meritò la medaglia d’oro con la<br />
seguente motivazione: «Volontario irredento, durante l’infuriare del bombardamento nemico, rimasta<br />
un’arma senza tiratori e serventi, sotto intenso tiro avversario se la caricò sulle spalle e postala in<br />
altro luogo riaperse da solo il fuoco. Ferito due volte, continuò a sparare, fi nchè cadde ripetutamente<br />
colpito al petto».<br />
152<br />
In alto: sulla cima del Col della Berretta una piramide, sormontata da una croce, reca una<br />
lapide con scolpito il bollettino di guerra del 27 novembre 1917 che ricorda i violenti scontri<br />
del 26 sostenuti dalla brigata Aosta, da reparti del 94° Fanteria e dal battaglione alpino<br />
«Val Brenta». sopra: a sinistra una croce posta dai familiari di un Caduto con sullo sfondo<br />
la rotondità del monte Asolone, ancora butterato dalle granate. A destra il cippo posto dalla<br />
«<strong>Le</strong>gione Trentina» a ricordo del roveretano Vittorio Manfrini, 8° <strong>Alpini</strong>, caduto il 14 dicembre<br />
1917, medaglia di bronzo. Sul Col della Berretta ci sono anche Giuseppe ed Eugenio<br />
Garrone, uffi ciali del «Tolmezzo», che con il loro reparto partecipano alla seconda fase della<br />
Battaglia d’Arresto. L’11 dicembre il nemico ha ripreso con forze fresche l’attacco al monte<br />
Grappa. Il 14 successivo, nel corso della battaglia Eugenio è ferito, poi Giuseppe, nel corso<br />
del ripiegamento, viene dilaniato da un colpo d’artiglieria. Eugenio chiede di essere lasciato<br />
solo, accanto al cadavere del fratello. Fatto prigioniero muore a Salzburg il 7 gennaio 1918.<br />
Ad entrambi i fratelli viene assegnata la medaglia d’oro.