Alpini. Le grandi imprese volume cinque - istrit.org
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Capitano Angelo Zancanaro alpino ardito<br />
Angelo Zancanaro, bellunese, sottotenente di complemento nel 1915, diventa<br />
capitano nell’ottobre 1917 per meriti eccezionali, avendo partecipato a tutte<br />
le <strong>imprese</strong> del Susa: dagli attacchi nella conca di Tolmino alla presa del Vodil,<br />
del Mrzli e alle operazioni sul Freikofel e sul Pal Piccolo. Successivamente,<br />
comandante di compagnia in Reparti d’Assalto, con il IX del magg. Messe<br />
combatte eroicamente sul Col Moschin – Col Fenilon e sul monte Asolone.<br />
Sul Col Fenilon ottiene la medaglia d’argento sul campo. Dopo l’8 settembre<br />
1943 è a capo della Resistenza nel Feltrino. Preso dai nazi-fascisti viene<br />
trucidato assieme al fi glio Luciano il 19 giugno 1944. Gli viene concessa la<br />
medaglia d’oro alla memoria.<br />
Presso l’albergo San Giovanni (loc. Col Fagheron) un piccolo museo espone armi, divise,<br />
cimeli e oggetti personali di arditi e combattenti – di tutte le nazionalità – presenti nella<br />
grande Guerra sui Colli Alti e sul Grappa. Fra i cimeli c’è anche la giubba da alpino ardito<br />
e il medagliere del capitano Zancanaro.<br />
Aspetti del museo all’aperto di Col Campeggia, importante sistema fortifi cato con obici da<br />
149 e cannoni da 105.<br />
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