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Alpini. Le grandi imprese volume cinque - istrit.org

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In alto a sinistra: l'ex cimitero di<br />

«Pozzo della Scala» (Ortigara)<br />

con alla destra il particolare della<br />

targhetta. Al centro due iscrizioni<br />

nel cimitero militare di Santo Stefano<br />

di Cadore. In basso a sinistra:<br />

la scritta «Cantina Hedrich»<br />

in Val Grama.<br />

Introduzione<br />

Non soltanto la maestosità degli Ossari e i <strong>grandi</strong> cimiteri militari a decine<br />

– elevandosi all’improvviso dalla pianura o imponendosi, frattura di pietre,<br />

nell’armonia di valli e montagne – ci rituffano indietro di quasi cent’anni e vengono<br />

ad incalzare anche i più distratti fra noi con una grande catena di perché.<br />

Nella sola Marca Trevigiana e nei territori immediatamente confi nanti, insistono<br />

<strong>cinque</strong> Sacrari italiani (Cima Grappa, Nervesa, Fagarè, S. Lucia, Feltre), due<br />

Sacrari austro ungarici (Cima Grappa e Feltre), un Sacrario germanico (Quero),<br />

un Sacrario francese (Pederobba), due cimiteri inglesi (Giavera e Tezze), due cimiteri<br />

austro ungarici (Follina e Cittadella) e infi ne una sessantina di cimiteri di<br />

guerra dismessi, dove quasi sempre solo una croce sta lì a ricordare – in italiano<br />

e tedesco - che:<br />

UN TEMPO FURONO QUI<br />

SEPOLTI SOLDATI CHE<br />

FEDELI AL LORO<br />

GIURAMENTO CADDERO PER<br />

LA PATRIA<br />

E questo come frutto di un solo anno di guerra. E’ stata fatta – sulle e con le<br />

tombe – una grande Unione Europea ante litteram. Un grande poeta per questo ha<br />

parlato della Linea degli Ossari che, come una grande faglia della crosta terrestre,<br />

taglia l’Europa dall’Adriatico alla Manica. Ma l’eco di una tragedia come quella<br />

della Grande Guerra - forse lontana nel tempo, ma ancora intrigante ed interrogante<br />

presenza nel nostro territorio e nella nostra cultura – rimbalza e vibra anche<br />

attraverso segni minori come cippi, fregi e lapidi. A torto considerata un’arte<br />

minore, quella che si esprime in cippi, fregi e lapidi a volte può raggiungere<br />

livelli molto alti di espressione artistica anche quando è il frutto dell’impegno e<br />

creatività di anonimi autori, forse loro stessi inconsapevoli del proprio talento.<br />

Ma al di là del valore artistico, è molto importante ed interessante il messaggio<br />

che questi piccoli manufatti possono trasmettere. La scrittura, le incisioni su cippi,<br />

fregi e lapidi non solo trasmettono tempi e culture diverse: dall’uso o meno<br />

del latino, dal fraseggiare retorico e ridondante - il tramonto degli eroi non vedrà<br />

mai sera e ancora caddero gli eroi risorse l’Italia – all’amara autoironia della<br />

frase all’ingresso di una galleria in Val Grama, ad ovest dell’abitato di Laghi<br />

[Vicenza]: HEDRICHKELLER... Cantina Hedrich – costruita con molta fatica e<br />

per necessità causa la grande paura della eroica morte.<br />

Sempre in tema di nascondersi sottoterra c’è una scritta a Treschè Conca [Vicenza]<br />

che alcuni ritengono ispirata a Carlo Emilio Gadda che, nel giugno 1916<br />

comandava una Sezione mitragliatrici in quei luoghi: non per viltà sotterra mi<br />

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