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Alpini. Le grandi imprese volume cinque - istrit.org

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Sopra: il cippo alla M.O.V.M. Stefanino Curti, capitano del «Val Varaita» con in secondo piano il<br />

ponte di Vidor e, sullo sfondo, il monte Sulder dove erano posizionate le artiglierie francesi e italiane.<br />

sotto: a sinistra, lo stesso cippo oggi; si notano ancora le trincee. A destra: la croce metallica che, un<br />

pò più in basso del cippo, sostituisce la rozza croce lignea messa dal nemico sul luogo della sepoltura.<br />

Sulla croce scrissero: «Hier ruht ein tapferer italiener». Qui giace un valoroso italiano.<br />

Il Piave mormoro’...<br />

Fra il 9 e il 10 novembre 1917 vengono fatti saltare tutti i ponti sul Piave e come<br />

ricorda una lapide al Ponte della Priula <strong>Le</strong> porte d’Italia sono ormai chiuse<br />

al nemico invasore. Inizia un lungo anno di guerra e il Piave diventa campo<br />

di tre <strong>grandi</strong> battaglie: battaglia difensiva d’arresto – battaglia difensiva del<br />

Solstizio – battaglia offensiva di Vittorio Veneto. Gli alpini si fanno onore non<br />

solo in battaglia ma anche in operazioni di intelligence nelle terre occupate.<br />

Finita la guerra, il Comando Supremo decide di assegnare al Comando Generale<br />

del Genio la 80a Divisione Alpina - acquartierata tra Vicenza e Cittadella<br />

- per ripristinare gli argini del Piave, in particolare quelli della sponda sinistra<br />

gravemente danneggiati dagli austro-ungarici. L’80a Divisione, costituita il 12<br />

settembre 1918 con i Raggruppamenti <strong>Alpini</strong> VIII e IX – complessivamente 12<br />

battaglioni – al comando del magg. gen. Barco, partecipò alla battaglia fi nale<br />

inquadrata nel XXX Corpo d’Armata, 4a Armata. Dal Grappa, tre mesi dopo<br />

l’80a Divisione è schierata sul Piave, da Cimadolmo fi no a San Donà: 9500<br />

alpini e 330 uffi ciali. In 3 mesi recuperano 1750 mc. di legname e 1480 q.li di<br />

ferro; demoliscono e ricolmano 120 ricoveri in cemento armato, 132 camminamenti,<br />

347 gallerie, 2400 elementi di trincea. In totale l’80a Divisione movimenta<br />

800.000 mc. di materiale. A maggio 1919, gli argini sono in sicurezza e<br />

il Piave, scorrendo calmo e placido, non desta più paura.<br />

Il ponte di Vidor dall’abazia di Santa Bona. Sullo sfondo il massiccio del Grappa.<br />

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