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Contenitori InSostenibili - WWF Ricerche e Progetti

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36<br />

di agitatori che omogeneizzano il prodotto. Con l’ultima<br />

fase detta granulazione, il materiale contenuto<br />

nel silos alimenta un estrusore munito di piastra forata.<br />

Il polimero può essere tagliato a “freddo”, tramite<br />

taglierina trasversale o a “caldo” tramite un sistema<br />

a coltelli rotanti in un ambiente ad acqua nebulizzata.<br />

La natura chimica del PET lo rende inoltre<br />

idoneo al riciclo chimico, attraverso una serie di<br />

processi chimici che decompongono il polimero nei<br />

monomeri d’origine. I processi di decomposizione<br />

chimica mutano a seconda del metodo utilizzato. I<br />

processi termici attraverso i quali avviene il cracking<br />

delle catene polimeriche sono: pirolosi, idrogenazione,<br />

gassificazione, chemiolisi e glicolisi, metanolisi,<br />

ammonolisi.<br />

Con il processo di pirolisi di plastiche omogenee, si<br />

ottengono dei prodotti utilizzati come feedstock dall’industria<br />

delle raffinerie petrolchimiche per la produzione<br />

di miscele di idrocarburi o di poliolefine.<br />

Per il riciclo del PET, esistono ancora problemi di<br />

ottimizzazione tra i quali:<br />

elevati costi di raccolta e selezione delle bottiglie<br />

di PET a causa dei requisiti molto stretti richiesti<br />

da parte delle aziende di lavorazione;<br />

presenza sul mercato di resine alternative al PET<br />

riciclato e di costo inferiore;<br />

alterazioni nel colore e nella purezza causate da<br />

etichette ed adesivi;<br />

le frazioni di materiale che hanno subito gradazioni<br />

termiche e ossidative peggiorano le proprietà<br />

meccaniche ed estetiche del prodotto finale;<br />

la presenza di umidità degrada il processo di riciclo,<br />

ma questo può essere evitato con l’operazione<br />

di essiccamento.<br />

Inoltre, per ottenere dei prodotti di qualità, la selezione<br />

dovrebbe essere particolarmente spinta e le<br />

scaglie dovrebbero essere:<br />

separate per colori;<br />

NOTE<br />

71 Vedi Allegato 4, “Impatti sull’ambiente del Pet”.<br />

72 Università degli Studi di Padova, già citata, nota 48.<br />

73 Fonte dell’immagine: IFAP SpA, sito internet http://www.ifap.it<br />

74 Immagini tratte dal sito http://www.lurisia.it<br />

il più possibile libere dai contaminanti;<br />

avere un peso molecolare simile alle materie prime<br />

vergini.<br />

Il tipo di applicazione del PET dipende dalla sua viscosità<br />

intrinseca. Gran parte del del PET riciclato<br />

è utilizzato dalle industrie delle fibre in PET, che possono<br />

lavorare fiocchi, filamenti, non-tessuti (tappetini)<br />

e riempimento. Le fibre in fiocchi sono utilizzate<br />

nell’abbigliamento e richiedono un PET di alta<br />

qualità. Il non tessuto è adoperato come filtro, materiale<br />

assorbente, equipaggiamento da campeggio,<br />

ecc. Le fibre di riempimento, infine, rappresentano<br />

un’ottima applicazione del PET riciclato perché richiedono<br />

una bassa viscosità intrinseca.<br />

A causa delle difficoltà descritte, l’incenerimento riveste<br />

quindi un ruolo importante nel recupero dei rifiuti<br />

da imballaggio in plastica. COREPLA riconosce<br />

un corrispettivo ai gestori di inceneritori di rifiuti e<br />

ai preparatori di combustibile da rifiuti (CDR) con i<br />

quali stipula apposite convenzioni.<br />

Il potere calorifico del PET è di circa 46 MJ/kg, valore<br />

energeticamente interessante, tuttavia, trattandosi<br />

di un materiale che richiede una quantità di energia<br />

di gran lunga superiore per essere prodotto, circa<br />

83,66 MJ/kg di bottiglie, il riciclo consente un beneficio<br />

energetico decisamente superiore all’incenerimento<br />

(Allegato n.1).<br />

Da uno studio LCA a cura dell’Institut für Umweltforschung<br />

und Energie (IFEU) di Heidelberg, è<br />

emerso che il PET ricaricabile potrebbe consentire<br />

un risparmio, in termini di CO2eq, pari al 28% rispetto<br />

al sistema PET mono uso. Tuttavia il PET ricaricabile<br />

(multi way PET) che al momento non è presente<br />

sul mercato italiano, è comunque un materiale<br />

derivato dal petrolio per il quale esistono dei seri<br />

dubbi circa la sua capacità di essere utilizzato come<br />

contenitore alimentare senza incidere sulle qualità<br />

organolettiche degli alimenti in esso contenuti.

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