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Aprile 2010 - il bollettino salesiano - Don Bosco nel Mondo

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26<br />

ESTRO…<br />

Ed ecco comparire “Estro”.<br />

Dice Boschetto: “L’Estro è un<br />

dono che arriva così, non sai da<br />

dove viene e dove va”... Michal<br />

è impaziente di godere della sua<br />

libertà ma Estro e Boschetto gli<br />

dicono che non è completo<br />

perché occorre un’ancora a cui<br />

aggrapparsi per camminare<br />

spediti: “François, <strong>il</strong> mio<br />

maestro, ripeteva: chi ha<br />

l’ancora <strong>nel</strong> cielo, sa stare al<br />

mondo come un capolavoro”.<br />

François? Maestro? Il riferimento<br />

a san Francesco di Sales è una<br />

pen<strong>nel</strong>lata di poesia: “Il mio<br />

maestro diceva che gli alcioni<br />

fanno <strong>il</strong> nido sull’acqua, tra le<br />

onde del mare. Un nido<br />

compatto, asciutto, con una sola<br />

piccola apertura in alto… Sotto<br />

onde, sopra cielo! Le onde non<br />

travolgono i nidi degli alcioni,<br />

perché questi vedono sempre <strong>il</strong><br />

cielo!”. La canzone “L’ancora<br />

<strong>nel</strong> cielo” è un inno alla<br />

spiritualità salesiana:<br />

“Getta la tua ancora <strong>nel</strong><br />

profondo del cielo… sciogli le<br />

tue vele e lasciati portare, <strong>il</strong><br />

cielo regge sempre, di lui ti puoi<br />

fidare”. E la coreografia che<br />

soggiace alla canzone è di una<br />

struggente bellezza: Michal<br />

viene fornito di un palloncino<br />

APRILE <strong>2010</strong> BS<br />

che tende a trascinarlo verso<br />

l’alto… così, sospeso tra cielo e<br />

terra, attratto dal cielo ma<br />

cittadino della terra, Michal<br />

galleggia leggero, gioioso,<br />

libero. È tempo di pensare<br />

ad altri capolavori, agli altri<br />

compagni incapsulati nei<br />

blocchi di marmo: “Conto di<br />

tornare alla cava... Mi bastano<br />

pochi blocchi e poi costruiremo<br />

un laboratorio... Dove i<br />

capolavori ... diventano<br />

scultori!”. È <strong>il</strong> progetto della<br />

congregazione salesiana che<br />

Boschetto, pur tra le m<strong>il</strong>le<br />

difficoltà, realizzerà spinto e<br />

sorretto sempre dal suo Estro.<br />

Scalpella, scolpisce, amando<br />

intensamente <strong>il</strong> marmo da cui<br />

trae modelli splendidi. A loro<br />

Michal confida: “Vi svelo un<br />

segreto: sapete che Mastro<br />

Boschetto sogna per noi?...<br />

sogna che diventiamo scultori,<br />

scultori come lui...”. La proposta<br />

non è semplice da accettare,<br />

finché non giunge la decisione<br />

di Blocco 1: “Scultore o non<br />

scultore, io seguirò Mastro<br />

Boschetto, senza di lui sarei<br />

polvere di marmo!”.<br />

GRAZIE!<br />

È uno dei migliori spettacoli su<br />

<strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> che si siano visti.<br />

Qui dietro ci sono certamente<br />

delle belle “teste”, creative,<br />

intelligenti, che hanno avuto<br />

<strong>il</strong> gusto di saper raccontare con<br />

tratti efficacissimi, sul f<strong>il</strong>o di una<br />

favola “trasparente”. L’intuizione<br />

di rifarsi a Collodi poteva<br />

scadere <strong>nel</strong> banale, ma gli autori<br />

se ne sono serviti con mano<br />

leggerissima solo per riempirlo<br />

di un’altra storia, quella di <strong>Don</strong><br />

<strong>Bosco</strong>. Per essere alle prime<br />

esperienze, gli attori si sono<br />

dimostrati incisivi nei vari ruoli.<br />

Ancora una volta si dimostra<br />

l’assunto di <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong>: non<br />

conta <strong>il</strong> talento quanto piuttosto<br />

<strong>il</strong> cuore, la gioia,<br />

<strong>il</strong> convincimento di essere<br />

portatori di un messaggio<br />

grande, frutto della propria<br />

esperienza di vita. Li avresti detti<br />

anche provetti danzatori, con<br />

ore e ore di scuola di danza alle<br />

spalle, se non si conoscesse<br />

la loro condizione di studenti<br />

salesiani che impegnano la quasi<br />

totalità del tempo in altre<br />

mansioni. Non possiamo non<br />

raccomandare l’allestimento<br />

di questo spettacolo.<br />

Michele Novelli

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