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Aprile 2010 - il bollettino salesiano - Don Bosco nel Mondo

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28<br />

F MA<br />

IL VIAGGIO<br />

DI GRETA<br />

di Maria Antonia Chi<strong>nel</strong>lo<br />

Greta Cima non ha chiuso<br />

le pagine del suo diario al<br />

rientro da Asunción. I<br />

giorni mantengono vivi i<br />

colori dell’estate, si riempiono dei<br />

volti e dei nomi delle persone incontrate.<br />

Tutto è cominciato a Chiari,<br />

quando Greta ha incontrato suor<br />

Maria Letizia, direttrice dell’Istituto<br />

<strong>salesiano</strong>, che l’ha indirizzata al Vides,<br />

dove ha stretto amicizia con<br />

Angela, studente alla Facoltà di<br />

Scienze Infermieristiche di Brescia.<br />

DESTINAZIONE PARAGUAY<br />

25 luglio – 8 settembre 2009. «Il<br />

viaggio non è stato semplice. Siamo<br />

partite da M<strong>il</strong>ano Linate e abbiamo<br />

fatto <strong>il</strong> primo scalo a Madrid, in Spagna;<br />

poi siamo giunte a Buenos Aires,<br />

in Argentina; qui abbiamo di<br />

nuovo cambiato aereo e siamo arrivate<br />

ad Asunción. Sono distrutta, ma allo<br />

stesso tempo agitata: muoio dalla<br />

curiosità di sapere chi è venuto ad accoglierci,<br />

dove andremo, che cosa fa-<br />

APRILE <strong>2010</strong> BS<br />

remo. È notte e fa freddo. Dall’estate<br />

italiana al freddo dell’America del<br />

Sud <strong>il</strong> salto non è di poco conto. Percorrendo<br />

su un furgoncino la strada<br />

verso la casa delle suore, mi rendo<br />

conto di quanto la città sia povera e<br />

malridotta. Ciò che mi fa venire subito<br />

la pelle d’oca è vedere tanti bambini<br />

e i ragazzini da soli per strada, di<br />

notte. Vagano soli o a gruppetti per le<br />

strade della città senza una meta precisa,<br />

alcuni sdraiati ai bordi dei marciapiedi,<br />

altri raggruppati attorno al<br />

fuoco».<br />

VERSO LA META<br />

La sosta <strong>nel</strong>la capitale è breve.<br />

Bisogna partire per A Nu Apu’A, dove<br />

c’è un internato <strong>nel</strong> bel mezzo<br />

della foresta. I ch<strong>il</strong>ometri si sgranano<br />

lentamente <strong>nel</strong>la notte tra autobus<br />

e camion, tra buche e colpi di<br />

tosse. Angela e Greta sono immerse<br />

<strong>nel</strong> s<strong>il</strong>enzio. «Non dimenticherò mai<br />

<strong>il</strong> momento dell’incontro con i bambini:<br />

una marea che ci circondava.<br />

Tutti ci prendevano i bagagli, tutti<br />

volevano portarli in quella che sa-<br />

Pagine di un’estate<br />

indimenticab<strong>il</strong>e,<br />

all’insegna del servizio.<br />

Greta, volontaria<br />

del Vides, approda<br />

<strong>nel</strong> Chaco Paraguayo,<br />

terra bellissima<br />

e dimenticata,<br />

soprattutto dai politici<br />

che la comprano a voti,<br />

ma poi spariscono<br />

dalla circolazione.<br />

Un sogno di solidarietà,<br />

quello di Greta,<br />

che si è fatto realtà:<br />

ore e ore di viaggio<br />

su strade di polvere<br />

e corsi d’acqua, passi<br />

di cotone, fianco<br />

a fianco dei più poveri.<br />

rebbe stata la nostra stanza. Erano<br />

felicissimi di vederci. Ci hanno preso<br />

per mano accompagnandoci per<br />

l’“internado” e ci hanno presentato<br />

a suor Margarita e a suor Carmen».<br />

I bambini e i ragazzi hanno un’età<br />

compresa tra i 4 anni e i 18 anni, con<br />

delle storie di vita alle spalle veramente<br />

diffic<strong>il</strong>i. Famiglie numerose e<br />

povere. Tra loro, anche se in minoranza,<br />

vi sono alcuni di origine indigena:<br />

maskoi, ayoreo e chamacoco.<br />

La scuola è la loro casa per molti mesi<br />

all’anno. È una vita dura, aggravata<br />

dalla carenza alimentare, ma anche<br />

dalla mancanza di igiene. «Mi sorprendeva<br />

la loro serenità: nonostante<br />

la povertà, <strong>il</strong> contesto in cui vivono,<br />

le storie che hanno alle spalle, appaiono<br />

felici e gioiosi, hanno sempre<br />

<strong>il</strong> sorriso sulle labbra, i loro occhi riflettono<br />

gioia di vivere e la loro gent<strong>il</strong>ezza<br />

e generosità sono infinite».<br />

Greta e Angela al lavoro.

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