Bilancio sociale integrale - Fondazione PRO.SA
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2009 2010 2009 2010 2009 2010<br />
I progetti nel mondo<br />
La <strong>Fondazione</strong> <strong>PRO</strong>.<strong>SA</strong>, nata per affiancare, in modo particolare, i missionari camilliani nella loro opera<br />
di promozione umana nei Paesi del sud del mondo, sviluppa e supporta numerosi progetti a carattere<br />
sanitario e sociosanitario, specialmente, nel campo della lotta all'AIDS in Kenya, India, Perù e<br />
Thailandia.<br />
I progetti in Africa<br />
Nel 2010 l'impegno nel continente africano si è concentrato in<br />
particolar modo in Kenya, dove la percentuale di sieropositivi,<br />
nella area di Karungu, dove si svolgono la maggior pare dei<br />
progetti, ha raggiunto il 48%. Sempre nella stessa area è<br />
continuato il “progetto scuole” che prevede la ricostruzione in<br />
muratura di scuole fatte di sola lamiera e nell' ampliamento di<br />
altre. Nel 2010 sono continuati i lavori di costruzione della<br />
scuola Materna “Marjan Nursery School,” e avviata la<br />
ricostruzione della Mukuyu Primary School. Sempre nell'area<br />
di Karungu si sostiene il St. Camillus Mission Hospital che serve<br />
un territorio poverissimo di 50.000 abitanti. Per raggiungere<br />
l'obiettivo di poter garantire l'assistenza sanitaria a tutti coloro<br />
che ne hanno bisogno si è dato seguito a due progetti di<br />
Sostegno a Distanza che prevedono l'acquisto di assicurazione<br />
sanitaria per nuclei familiari e per donne in gravidanza<br />
sieropositive. Entrambi hanno dato ottimi risultati, in particolar<br />
modo, il secondo stà cambiando abitudini che condannavano<br />
inevitabilmente alla morte donne sieropositive e i loro nascituri.<br />
Continuano i progetti di prevenzione AIDS sul territorio.<br />
L'impegno continua anche con il Tabaka Mission Hospital,<br />
sempre in Kenya, dove si contribuisce alle spese di gestione<br />
dell'ospedale e al finanziamento della cura per malati indigenti.<br />
A Nairobi, dove vengono svolte attività di educazione e sviluppo<br />
negli slum della città e organizzati corsi di formazione per<br />
insegnanti, educatori e operatori del settore socio sanitario.<br />
Interventi di lotta alla malnutrizione e formazione sulla corretta<br />
alimentazione vengono realizzati in Benin, Burkina Faso e<br />
Mozambico.<br />
I progetti in America Latina<br />
Le attività in America Latina spaziano dal sostegno di programmi di formazione per insegnanti,<br />
operatori socio sanitari, sanitari e socio educativi, di Perù e Colombia, allo sviluppo parallelo ai<br />
progetti di educazione e sviluppo. In Perù, a Lima, sono molteplici le attività di accoglienza, cura e<br />
prevenzione AIDS, in particolar modo rivolte ai bambini sieropositivi e alle donne in gravidanza<br />
sieropositive. Nel 2010, si è concluso il progetto che ha portato un miglioramento delle condizioni<br />
sanitarie dei bambini sieropositivi che vivono nelle baraccopoli di Lima.<br />
In Ecuador, a Quito, è continuata la costruzione di un centro per accoglienza e assistenza medica ai<br />
malati terminali, con la possibilità di ospitare anche i parenti degli assistiti. In Colombia, con l'ente<br />
locale “Ministros de Los Enfermos” viene sviluppato un progetto che offre formazione professionale<br />
a ragazzi adolescenti che vivono situazione a rischio. Con la possibilità, al termine dei corsi, di<br />
creare microimprese.<br />
Nel 2010, l'impegno in America Latina è notevolmente aumentato per il progetto di emergenza<br />
messo in atto ad Haiti Interventi di lotta alla malnutrizione e formazione sulla corretta<br />
alimentazione vendono sviluppati in Bolivia. La <strong>Fondazione</strong> <strong>PRO</strong>.<strong>SA</strong> ha anche dato supporto ad<br />
un intervento della Camillian Task Force in Cile, dopo il terremoto che ha colpito il Paese. In Brasile,<br />
a Jazairo di Norte, è stato dato un contributo per realizzazione di un centro che accoglierà ragazze<br />
e donne in difficoltà, la maggior parte in gravidanza o vittime di abusi. Importante è stata la risposta<br />
della <strong>Fondazione</strong> alla richiesta di aiuto arrivata da Haiti. L'intervento nel Paese colpito dal terremoto<br />
si è sviluppato su più fronti.