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Luglio - <strong>Agosto</strong> <strong>2012</strong> Nella Nostra C<strong>it</strong>tà<br />
7<br />
Morte iMProVVisa Di un uoMo<br />
Generoso Dalle Mille risorse<br />
A soli 58 anni di età, ci ha lasciato improvvisamente,<br />
Franco Misiano. Imprend<strong>it</strong>ore<br />
rampante, negli anni ’70, dopo aver prestato<br />
il proprio lavoro di bravo artigiano<br />
ebanista alle falegnamerie di <strong>Scalea</strong> e della<br />
vicina Praia (ancora prima, poco più che ragazzino,<br />
aveva tentato fortuna all’estero, in<br />
una miniera di carbone a Marcinelle, in Belgio, facendo<br />
una breve e brutta esperienza da deportato, da dove,<br />
fortunatamente scappò via una settimana prima della<br />
famosa tragedia, diretto, stavolta, in Francia) scalp<strong>it</strong>ava<br />
e vedeva già molto lontano. Erano gli anni della grande<br />
espansione edile per <strong>Scalea</strong> e Franco, da ragazzo<br />
intelligente e vivace quale era, non poteva restare a<br />
guardare. Inizialmente aprì una falegnameria in via V<strong>it</strong>torio<br />
Emanuele che immediatamente si impose all’attenzione<br />
di costruttori e privati. La clientela aumentava<br />
sempre di più e Franco pensò giustamente di costruire<br />
e aprire una grossa azienda di infissi in legno in un terreno<br />
donato alla moglie dai gen<strong>it</strong>ori. Pian pianino, la<br />
richiesta di infissi cresceva e Franco riuscì a dare v<strong>it</strong>a<br />
alla T.I.M. (Tirrenica Infissi Misiano), una azienda con la<br />
A maiuscola, una fabbrica di infissi attrezzatissima e in<br />
grado di “sfornare” giornalmente decine e decine di<br />
infissi, la prima azienda specializzata c<strong>it</strong>tadina di porte<br />
e finestre. Misiano non solo dava lavoro a tante famiglie<br />
del luogo (nei giorni di paga ai più bravi e volenterosi<br />
dipendenti, spesso arrotondava in eccesso il dovuto)<br />
e delle local<strong>it</strong>à lim<strong>it</strong>rofe ma finanziava e sponsorizzava<br />
qualsiasi iniziativa protesa alla cresc<strong>it</strong>a culturale e sociale<br />
c<strong>it</strong>tadina. Partecipò anche alla costruzione e alla<br />
realizzazione della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore<br />
donando a mons. Antonio Didona le tre grosse<br />
porte centrali d’entrata. Era diventato, un punto di riferimento<br />
per tutti, anche per persone in forti difficoltà,<br />
una sorta di mecenate, con i suoi pregi e difetti è<br />
stato un personaggio importante e in vista per <strong>Scalea</strong><br />
e l’Alto Tirreno, un Berlusconi in formato scaleota . In<br />
piena attiv<strong>it</strong>à lavorativa, in uno stabile di sua proprietà,<br />
adiacente la fabbrica, decise di aprire Telescalea e di<br />
dare lavoro ad altra gente. Soldi ne ha mer<strong>it</strong>atamente<br />
guadagnati tanti, però, in egual misura tanti ne ha<br />
spesi. Viaggi in America (Canada), un moderato lusso,<br />
auto, barche, mondiali in Spagna, campagne elettorali,<br />
una v<strong>it</strong>a a mille all’ora… Andata in crisi l’industria del<br />
mattone, dopo anni di ampia produzione, Misiano incominciava<br />
ad avvertire, come un po’ tutti la crisi che<br />
aumentava sempre più. Logicamente una fabbrica con<br />
tanti dipendenti non poteva reggere questa improvvisa<br />
e allarmante s<strong>it</strong>uazione economica. Da lì a qualche<br />
anno, Franco Misiano svendette la TIM e la rete televisiva<br />
e comprò un bar-rosticceria nei pressi dello stadio<br />
comunale. Il passo a r<strong>it</strong>roso fu brusco, oltretutto quello<br />
intrapreso non era il suo mestiere. Bisognava alzarsi le<br />
maniche e ripartire. Ma non era facile in quel preciso<br />
momento di fermo economico… neanche per un<br />
uomo dalle mille risorse come lui. Per Misiano le cose<br />
non funzionarono più come prima. La sua v<strong>it</strong>a cambiò<br />
radicalmente. Gli ultimi 10-15 anni, sono stati per il ragazzo<br />
lungimirante di un tempo, bui e tristi a tutti i livelli.<br />
Ormai il mecenate che apriva le porte a tutti e che<br />
nei locali pubblici offriva “wisky per tutti”, non esisteva<br />
più. I falsi amici gli voltarono le spalle e sparirono tutti.<br />
Franco rimase da solo, con i suoi tanti problemi e la sol<strong>it</strong>udine<br />
che lo divorava ogni giorno sempre più. A tutto<br />
ciò, si aggiunsero preoccupanti problemi di salute che<br />
lo intaccarono nel fisico e psicologicamente. Franco fin<br />
da piccolo era appassionato di letture (ha scr<strong>it</strong>to anche<br />
alcuni libri di poesie) e di pol<strong>it</strong>ica (esponente di<br />
spicco del PSDI, ha vest<strong>it</strong>o i panni di segretario della locale<br />
sezione e avuto rilevanti ruoli a livello regionale e<br />
nazionale), si presentò in varie competizioni elettorali<br />
e più volte, non fu eletto alla Provincia per pochissimi<br />
voti. Memorabili restano i suoi tanti segu<strong>it</strong>issimi e divertenti<br />
comizi. La sera, una volta chiusi i battenti della sua<br />
avviata e rinomata falegnameria, si spostava al ristorante<br />
“Il Timone”, il suo risaputo quartier generale, dove<br />
sotto campagna elettorale, curava le pubbliche relazioni<br />
e dava appuntamento a pol<strong>it</strong>ici di spicco e suoi<br />
estimatori davanti a mega tavole imband<strong>it</strong>e. Dal 1985 al<br />
1990 coprì l’importante carica di assessore comunale<br />
al Turismo, Sport e Spettacolo con il gruppo Z<strong>it</strong>o. La<br />
v<strong>it</strong>a di Franco, è stata costellata da grande lavoro e da<br />
grandissime soddisfazioni, sia in campo professionale<br />
che in quello pol<strong>it</strong>ico e personale, fino ad arrivare agli<br />
anni sopradescr<strong>it</strong>ti tristi del declino. Qualche mese fa,<br />
però, dopo anni di attesa, finalmente, gli furono riconosciute<br />
delle spettanze arretrate che per qualche settimana<br />
gli fecero r<strong>it</strong>rovare quella dign<strong>it</strong>à perduta di un<br />
tempo. Comprò un auto e riprese a guidare apparendo<br />
in pubblico con un look sobrio ed elegante, quello dei<br />
migliori anni del suo splendore, inoltre, pare avesse<br />
comprato addir<strong>it</strong>tura una barchetta a motore (altra sua<br />
grande passione) per dilettarsi nel mare di <strong>Scalea</strong> che<br />
tanto amò. In conclusione, ci ha lasciati un’uomo generoso<br />
dalle mille risorse.<br />
Alla signora Erminia, ai figli e all’intera famiglia vanno le<br />
più sent<strong>it</strong>e condoglianze da parte del Direttore e della<br />
Redazione del Diogene, di cui Franco era un grande<br />
estimatore e lettore. Negli ultimi anni di v<strong>it</strong>a, spesso si<br />
è cimentato a scrivere articoli e lettere interessanti su<br />
problematiche c<strong>it</strong>tadine, con occhio cr<strong>it</strong>ico e importanti<br />
suggerimenti.<br />
Maria luiGia Fierri<br />
una brava maestra buona e<br />
premurosa come una mamma<br />
Nell’ospedale di Praia a Mare, il 6 giugno <strong>2012</strong>, dopo<br />
lunga malattia, è venuta a mancare la signora Maria<br />
Luigia Fierri Alampi. Nata nel 1920 a Pietragalla (Pz),<br />
frequentò gli studi Magistrali e si diplomò a Potenza.<br />
Dopo qualche anno, si trasferì con il mar<strong>it</strong>o ins. Demetrio<br />
Alampi e con i figli Michele, Tonino e Alfredo<br />
e la nonna paterna, nel 1956 a <strong>Scalea</strong> dove insegnò<br />
alle scuole elementari fino al 1984. Raggiunta la mer<strong>it</strong>ata<br />
pensione, festeggiò con parenti ed amici, l’addio<br />
a tantissimi anni dedicati con tanta passione e amore<br />
all’insegnamento e alla formazione di tanti ragazzini<br />
dell’epoca che ancora la ricordano vivamente con tanto<br />
affetto e nostalgia, come me appunto, che fui uno<br />
dei suoi prediletti scolaretti e capoclasse. Pochi anni<br />
fa, mi fece dono grad<strong>it</strong>o di un suo giudizio, su un foglio<br />
manoscr<strong>it</strong>to sul mio prof<strong>it</strong>to alle elementari.<br />
«È un ragazzo abbastanza vivace, ma educato. Ha una<br />
grande devota fiducia nell’insegnante; molto si può attendere<br />
da lui sia come studio che come disciplina.<br />
È di buona intelligenza e volontà. Nelle composizioni<br />
scr<strong>it</strong>te di lingua rivela ricchezza di vocaboli, fantasia<br />
e idee originali, al punto che in terza elementare ha<br />
vinto il premio “Lettera a Gesù Bambino” arrivando<br />
primo su tutti; per l’ar<strong>it</strong>metica non è tanto portato. Si<br />
diletta molto a disegnare e riesce molto bene anche<br />
nel canto. Ha uno spiccato interesse per le attiv<strong>it</strong>à di<br />
movimento. In complesso promette bene. Al mar<strong>it</strong>o<br />
Demetrio, nostro socio e prezioso collaboratore, ai<br />
figli Tonino e Alfredo, il direttore e la redazione del<br />
Diogene si associano sent<strong>it</strong>amente al dolore che ha<br />
colp<strong>it</strong>o la famiglia Alampi per la dipart<strong>it</strong>a della cara signora<br />
Maria Luigia.<br />
a MiChele D’esPos<strong>it</strong>o<br />
Papà, il 10 giugno <strong>2012</strong> te ne sei andato:<br />
troppo presto, perchè io ancora<br />
mi sento piccolo. All’improvviso, in<br />
un attimo, senza lamentarti e senza<br />
troppo disturbare, come era nel tuo<br />
carattere. Alla tua nipotina Alessia che<br />
mi chiede quando tornerai dal cielo<br />
ho risposto che un pezzetto di cielo è<br />
nel cuore di ognuno di noi… Sergio.<br />
Papà chissà se mi vedi e mi senti…Se ascolti le mie<br />
preghiere e vedi le mie lacrime… Sei in paradiso e, di<br />
certo, sei uno degli angeli più belli e simpatici di lassù!<br />
Mi manca tutto di te: soprattutto le tue parole e i tuoi<br />
sorrisi, la mattina appena mi svegliavo… Ci rincontreremo<br />
papà, ti voglio bene, Adelaide.<br />
Anche noi del Diogene vogliamo ricordare il povero<br />
Michele con affetto e nostalgia, quando giovanissimo<br />
prestava lavoro presso la nostra tipografia. Sempre<br />
educato, gentile e garbato con tutti. Sempre in quel<br />
periodo, mil<strong>it</strong>ava con grande prof<strong>it</strong>to (era un ottimo<br />
centrocampista) nella compagine della Talao <strong>Scalea</strong>,<br />
antagonista in quegli anni dell’U.S. <strong>Scalea</strong>, davvero<br />
memorabili e irripetibili quegli infuocati e combattuti<br />
derby. Ciao Michele!<br />
riCorDo CaPParelli<br />
Un anno fa ci ha lasciato la nobile figura del dott.<br />
REMO CAPPARELLI che a <strong>Scalea</strong> ha diretto per anni la<br />
filiale della Cassa di Risparmio della Calabria e Lucania.<br />
Successivamente, trasfer<strong>it</strong>o a Rende, e svolse l’alto<br />
incarico di direttore del centro meccanografico dello<br />
stesso Ist<strong>it</strong>uto di cred<strong>it</strong>o. Il direttore Capparelli lo ricordano<br />
in tanti soprattutto per la sua uman<strong>it</strong>à, onesta<br />
e correttenza, sia nella v<strong>it</strong>a privata e sia in quella professionale.<br />
Alla moglie ed ai figli la nostra redazione<br />
esterna questo ricordo con tanto affetto. (e.s.)<br />
Praia a Mare, reCuPerata<br />
l’anCora roMana<br />
È stata recuperata l’antica ancora trovata nei fondali<br />
dell’Isola di Dino, a Praia a Mare. All’operazione hanno<br />
partecipato i subacquei del Diving center “Dino Sub”,<br />
guidati da Giorgio Chiappetta, che è anche lo scopr<strong>it</strong>ore<br />
del manufatto, con l’assistenza del Diving center<br />
“Deep Inside”, presieduto da Stefano Gallico.<br />
Al coordinamento delle operazioni hanno preso parte<br />
anche Ciriaco Astorino e Piero Di Giuseppe, rispettivamente<br />
presidente e direttore del Parco regionale marino<br />
“Riviera dei Cedri”, Rosa Ceglie, consigliere delegato<br />
all’Ambiente del Comune di Praia a Mare, Gregorio<br />
Aversa direttore archeologico della Soprintendenza<br />
per il Beni Archeologici della Calabria, nonché il personale<br />
della Cap<strong>it</strong>aneria di porto di Maratea. L’ancora<br />
individuata sui fondali potrebbe appartenere ad una<br />
nave, probabilmente, commerciale, di epoca romana.<br />
A quei tempi, infatti, l’isola forniva un riparo naturale e<br />
uno scalo importante alle navi in navigazione nel mar<br />
Tirreno. Dopo il r<strong>it</strong>rovamento, il manufatto è stato preso<br />
in custodia dalla Soprintendenza per il Beni Archeologici,<br />
che effettuerà tutti gli studi del caso presso la<br />
sede distaccata di <strong>Scalea</strong>.