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tesi dottorato adriana hrelja.pdf - OpenstarTs - Università degli Studi ...

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è tuttavia in corso (anche se notevoli riforme sono stati introdotti dalla strategia di<br />

Lisbona) e ciò porta alla formulazione di nuove teorie riferenti le politiche regionali e il<br />

regionalismo stesso. Numerosi autori concordano sull’importanza del ruolo delle regioni<br />

non solo all’interno dell’UE , ma anche negli schemi che accompagnano il mercato<br />

economico globale.<br />

La Croazia oggi si presenta come stato candidato all’UE 113 , ma i suoi<br />

orientamenti europei si possono scorgere già nel passato. Quale esempio si può prendere<br />

in considerazione il mantenimento del latino quale lingua diplomatica fino al 1847, ma<br />

anche la scelta di unire i regnati croati a diversi sovrani provenienti da dinasti<br />

europee 114 . La storia croata è caratterizzata da secoli di lotte continue per difendersi<br />

dall’avanzamento dell’Impero ottomano, e tali vicende la portano a una dimensione più<br />

vicina ad una identità europea cristiana, tanto che questi territori vengono definiti da<br />

diversi autori come “antemurale christianitatis”.<br />

La storia, e soprattutto i vari cambiamenti delle dinastie accompagnate dal loro<br />

bagaglio culturale, hanno concorso nella formazione di una realtà politico culturale che<br />

differisce dalla naturale suddivisone regionale dell’area croata. La Croazia è<br />

geograficamente suddivisa a nord, nella pianura tra i fiumi Drava e Sava, la zona<br />

montuosa nel centro, e le coste adriatiche a meridione. I monti rappresentano un confine,<br />

un limite che suddivide la pianura Pannonica e le coste, ma, allo stesso tempo, i sentieri<br />

montuosi e i corsi dei fiumi 115 che li sorpassano fungono da unione tra le due zone. Con<br />

il nome Croazia ( Hrvatska) si intendeva all’origine della formazione dello stato croato,<br />

113 La Croazia,nonostante sia uscita dalla guerra nel 1995, causa il governo autoritario e nazionalista<br />

portato avanti da Tudman, è rimasta isolata politicamente ed economicamente fino alla fine <strong>degli</strong> anni<br />

novanta, e precisamente fino al momento della morte di Tudman e le nuove elezioni del 2000 che portano<br />

al governo il centro sinistra. Grazie alla politica del primo ministro Racan e del nuovo presidente Mesic, la<br />

Croazia è stata capace di portare avanti un costante processo di trasformazione economica e politica, un<br />

apertura verso l'esterno tanto da ottenere lo status di candidato EU nel 2004<br />

114 Dopo gli Arpadovic, nella maggior parte dei casi contro la volontà ungherese, si è scelta la nobiltà<br />

croata, che si è unita agli Angiò, alle dinastie dei Lussemburgo, Jegelovic e <strong>degli</strong> Asburgo, scelti invece<br />

dell’opzione ungherese in tre occasioni: durante il sabor tenutosi a Cetingradu nel 1527, con l’adozione<br />

della sanzione pragmatica del 1712, e la guerra a sostegno di Ban Jelacic. Solo quando gli Asburgo hanno<br />

cessato di sostenere gli interessi croati, soprattutto con la decisione di giustiziare a morte i conti Zrinski e<br />

Frankopan nel 1671, l’introduzione delle leggi assolutistiche tedesche, e l’accordo di formare un unico<br />

impero con l’Ungheria nel 1867, è nata la resistenza croata. Infatti con l’accordo croato - ungherese del<br />

1867 il bano della Croazia e Slavonia diveniva di nuovo uno dei luogotenenti subordinati al governo<br />

ungherese e da questo nominati.<br />

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