10.06.2013 Views

COPERTINA:Layout 1 - Homolaicus

COPERTINA:Layout 1 - Homolaicus

COPERTINA:Layout 1 - Homolaicus

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

NONCREDO<br />

pigreco, questo numero irrazionale trascendente<br />

aperiodico che nemmeno Lui sa come finisce;<br />

potrebbe esserci un problema di insonnia di Dio<br />

sul pigreco simile al problema, ben più noto,<br />

della principessa sul pisello. Ma Dio non può,<br />

con uno scatto d’orgoglio, decidere “fiat un<br />

pigreco periodico”. Dio (lo sapeva già<br />

sant’Agostino) non può creare la matematica,<br />

può solo eternamente sottoscriverla così com’è.<br />

Gli piaccia o non Gli piaccia. La verità non<br />

dipende né dal pensiero né dalla volontà di Dio.<br />

L’etica vera, come ogni logos necessario, governa<br />

Dio e non è da Dio governata; se invece un’etica<br />

vera, universale, non esiste, allora l’etica conosce<br />

solo delle autorità di fatto, ognuna delle quali<br />

può solo dire: “il mio fustino lava più bianco del<br />

tuo” e competere con le altre a colpi di guerre o<br />

di roghi o di condizionamenti mediatici oppure<br />

tollerarle in nome dell’etica della coesistenza<br />

delle libertà.<br />

Fine dell’argomento logico: Dio come autorità è<br />

irrilevante in etica, sia se un’etica vera/universale<br />

esiste, sia se non esiste. O sottoscrive quella<br />

vera o ne inventa una sua personale.<br />

» L’argomento storico<br />

I “Dio” rivelazionali storici, tutti, insieme a cose<br />

belle hanno detto e fatto anche cose altamente<br />

discutibili e altre che ci appaiono come indiscutibili<br />

mostruosità etiche (cfr. Nera Luce II.2; IV;<br />

V; VI.5; VIII.2).<br />

E allora in etica non valgono le autorità, valgono<br />

solo gli argomenti, e l’argomento di autorità<br />

non è un buon argomento. Per esempio il papa,<br />

in etica, vale esattamente quanto i suoi argomenti;<br />

un’opinione sostenuta dal papa non ha<br />

un peso “papale”, ha esclusivamente il peso<br />

degli argomenti che il papa riesce a trovare; il<br />

papa in quanto papa ha, in etica, un peso storico-politico,<br />

non un peso teorico. E infatti i cattolici<br />

più astuti presentano le loro tesi come laiche,<br />

non come cattoliche, sapendo che sul piano<br />

della verità non ha senso distinguere due etiche,<br />

una laica e una religiosa: può esserci solo un’etica<br />

laica-universale, come c’è solo una matematica<br />

laica-universale. Oppure un’etica laica-universa-<br />

Anno II - n.7 settembre / ottobre 2010<br />

le non c’è. Ma allora non c’è nemmeno (anzi c’è<br />

molto meno) un’etica religiosa-universale.<br />

Il problema oggi è che il pensiero laico<br />

(voglio dire il pensiero realistico e razionale,<br />

fondato sulla scienza, sull’esperienza e sulla<br />

logica) mette in dubbio, con buoni argomenti,<br />

che si possa conoscere dimostrativamente<br />

una verità etica universale. La maggior parte<br />

dei teorici laici dell’etica è noncognitivista:<br />

sostiene che in etica non si dà vera conoscenza<br />

ma solo preferenza.<br />

» L’essere e il valore<br />

Io invece sono, con buoni argomenti, un cognitivista<br />

critico. Credo che le mammelle da cui<br />

fluisce il latte etico siano, come giusto, due:<br />

l’ontologia e l’assiologia, la conoscenza dell’essere<br />

e la conoscenza del valore. La prima ti dice:<br />

“tratta gli esseri (e segnatamente gli esseri dotati<br />

di soggettività, gli uomini e gli animali) in<br />

base a ciò che veramente sono”, la seconda ti<br />

dice: “agisci in modo da realizzare i valori”. Può<br />

sembrare lapalissiano, ma indica “dove” andare<br />

a cercare i punti di partenza di un ragionamento<br />

etico.<br />

» La religione civile<br />

Inoltre il noncognitivista duro si trova intrappolato<br />

in paradossi, uno dei quali è che se deriva<br />

dal noncognitivismo un’etica della tolleranza di<br />

tutte le posizioni etiche, può fondarla solo<br />

postulando cose come l’uguaglianza degli uomini,<br />

la loro pari dignità, il loro diritto alla libera<br />

manifestazione del pensiero, cioè postulando<br />

un’etica molto forte che io chiamo la religione<br />

civile dei diritti dell’uomo e che si trova alla base<br />

precisamente dello Stato laico liberale e solidale,<br />

etica la cui “verità” sembra oggi, almeno in<br />

Occidente, accertata e non negoziabile.<br />

Io credo che un ben motivato cognitivismo critico<br />

autorizzi a dire, e non a vuoto, il mantra che<br />

riassume in sé l’etica normativa e l’etica vocazionale:<br />

“Possa la mia vita accrescere la bellezza<br />

della storia dell’essere”.<br />

187

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!