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204 » TEOLOGIA<br />
Indagine nei tentativi del pensiero<br />
Può la teologia<br />
essere una scienza?<br />
Andrea Cattania<br />
INGEGNERE, EPISTEMOLOGO<br />
Un filosofo, un astrofisico e un fisico teorico cercano nuove risposte alle domande che l’uomo si pone<br />
da sempre: che cos’è la vita? C’è un ordine nascosto dietro a ciò che chiamiamo caso? Che cosa c’è<br />
al di là della materia? Come nel XIII secolo Tommaso d’Aquino cercava di conciliare la fede cristiana<br />
con la filosofia razionalistica di Aristotele, così verso la fine del secolo scorso Jean Guitton inventa<br />
il metarealismo per cercare una saldatura tra la fede e le più recenti verità della scienza. E lo fa<br />
con l’aiuto di Grichka e Igor Bogdanov, futuri autori di “Prima del Big Bang”.<br />
» Il metarealismo di Guitton<br />
Il “dialogo a tre voci”, pubblicato con il titolo Dieu<br />
et la science – vers le metarealisme, si fa sempre più<br />
serrato via via che prende forma la “concezione spirituale<br />
della materia” che Guitton riprende da<br />
Bergson. L’impianto dell’opera è singolare: le affermazioni<br />
scientifiche dei Bogdanov si alternano a<br />
quelle filosofiche di Guitton in modo tale che solo il<br />
lettore più consapevole è in grado di distinguere fra<br />
i due piani. Naturalmente non sto accusando gli<br />
autori di seguire una linea di basso profilo: sono pienamente<br />
d’accordo con Giulio Giorello quando,<br />
nella prefazione all’edizione italiana, afferma:<br />
«Guitton non vuole costringerci a credere, piuttosto<br />
offre un esempio di come la sua fede personale può<br />
crescere e ravvivarsi nel confronto con la scienza<br />
senza rassegnarsi all’insignificanza del mondo e<br />
degli uomini». Ma non è difficile immaginare che<br />
molti lettori anche non del tutto sprovveduti leggeranno<br />
come dotate dello stesso “valore di verità”<br />
affermazioni che appartengono a discipline diverse,<br />
che utilizzano modalità di omologazione tra loro<br />
differenti. Eccone qualche esempio.<br />
Grichka Bogdanov: «I fisici ormai pensano che le<br />
particelle elementari, lungi dall’essere oggetti,<br />
siano in realtà il risultato, sempre provvisorio, di<br />
interazioni incessanti tra campi immateriali».<br />
Jean Guitton: «Sotto il volto visibile del reale c’è<br />
dunque quello che i greci chiamavano logos, un<br />
elemento intelligente, razionale, che regola, dirige<br />
e anima il cosmo, e che fa sì che questo cosmo<br />
non sia caos ma ordine».<br />
Igor Bogdanov: «Eccoci infine di fronte alla frontiera<br />
estrema: quella che delimita misteriosamente<br />
ciò che chiamiamo la realtà fisica. Ma che cosa<br />
c’è al di là? Senza dubbio più nulla. O meglio: più<br />
nulla di tangibile».<br />
Jean Guitton: «È qui che comincia il terreno<br />
dello spirito. Il supporto fisico non è più necessario<br />
a sostenere questa intelligenza, questo ordine<br />
profondo che constatiamo intorno a noi». E poco<br />
più avanti: «Abbiamo così compiuto una tappa<br />
importante nel cammino che attraverso la scienza<br />
ci conduce verso Dio».<br />
La conclusione del teorema è che per comprendere<br />
il codice cosmico «dobbiamo collocare il<br />
nostro pensiero in un quadro metarealistico.<br />
Invito allora i lettori – conclude Guitton – a riflettere<br />
sui tre caratteri che mi sembrano definire<br />
questo quadro:<br />
1) lo spirito e la materia formano una sola e unica realtà;<br />
2) il creatore di questo universo materia-spirito è<br />
trascendente;<br />
3) la realtà in sé dell’universo non è conoscibile».<br />
» Scienza e teologia laica<br />
L’uso dei concetti introdotti dalla fisica quantistica<br />
per rilanciare lo spiritualismo accomuna Jean