Con le nostre radici verso il futuro - Associazione Giuliani nel Mondo
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FaTTi e aNTeFaTTi<br />
IL GrANDE ESODO<br />
“Si andava a dormire vestiti,<br />
pronti a scappare nei rifugi o fuori<br />
Zara. Finché arrivò <strong>il</strong> momento<br />
in cui si dovette scappare una volta<br />
per sempre.”<br />
Testimonianza di Antonio Boniciolli,<br />
che abbandonò Zara alla vig<strong>il</strong>ia di Nata<strong>le</strong> del 1943.<br />
Il 10 febbraio 1947, con <strong>il</strong> Trattato di Pace firmato a Parigi, inizia la fase più intensa e massiccia<br />
del drammatico esodo della popolazione italiana dai territori assegnati alla Jugoslavia.<br />
Un esodo che era già cominciato in si<strong>le</strong>nzioso st<strong>il</strong>licidio da Fiume e dal<strong>le</strong> iso<strong>le</strong> del Quarnaro ed<br />
ancor prima da zara, devastata dai bombardamenti del 1943.<br />
Da ogni parte dell’Istria si fugge, via mare e via terra, spesso in modo fortunoso, <strong>verso</strong> Trieste<br />
e <strong>verso</strong> l’Italia.<br />
È una tragedia che si abbatte su tutto un popolo, costretto ad abbandonare tutto quello che ha:<br />
<strong>il</strong> proprio paese, la propria casa, la propria quotidianità, con uno strappo irrecuperabi<strong>le</strong>.<br />
Si sceglie la via dell’es<strong>il</strong>io, costretti dal clima di terrore instaurato con brutalità <strong>verso</strong> quanti non<br />
accettano <strong>il</strong> nuovo regime, vittime di angherie, intimidazioni, vio<strong>le</strong>nze, arresti, deportazioni,<br />
uccisioni <strong>nel</strong><strong>le</strong> foibe.<br />
Si sceglie la via dell’es<strong>il</strong>io soprattutto per non perdere la propria identità italiana, per non vedere<br />
compromessi quei valori ideali e religiosi che danno senso e sostanza alla propria vita.<br />
Si cerca di salvare <strong>il</strong> salvabi<strong>le</strong>: povere masserizie, <strong>le</strong> cose più care di famiglia, la statua di Augusto,<br />
<strong>il</strong> ricordo incancellabi<strong>le</strong> dell’Arena.<br />
Sono giorni di drammatica concitazione: da Pola partono migliaia di profughi che hanno scelto<br />
l’Italia, imbarcandosi sul<strong>le</strong> navi dirette a Trieste e a Venezia.