PAGINE BOTANICHE - Gruppo Botanico Milanese

14 maggio:
Ritorno ai monti! Giro del M. Altissimo,
non tanto poi alto, solo 1589 m,
ma decisamente alpino: percorsi non
facili, rocciosi, ripidi ed anche un po’
esposti nella parte alta. La cima non è
stata raggiunta causa il tempo incerto
che la nascondeva. Partiti dall’Albergo
Le Gobbie sulla strada che scavalca
le Apuane per raggiungere la
Garfagnana, inizialmente viene attraversata
una bella faggeta con le prime
fi oriture primaverili – l’esposizione
è a nord – di Anemone nemorosa,
Primula veris, Lathyrus vernus, Helleborus
foetidus, Euphorbia dulcis,
Aposeris foetida, Tussilago farfara e
poche altre.
La parte alta percorre creste ed aggira
torrioni, attraversa piccoli brecciai
sempre a substrato di puro marmo e
permette di incontrare le specie già
incontrate sulla Via Vandelli oltre ad
Arabis alpina, Gentiana clusii, G.
verna, Helianthemum mummularium
subsp.grandifl orum, Iberis semper–
virens, Potentilla caulescens, P. micrantha,
Valeriana tripteris, Limodorum
abortivunm, Asphodelus macrocarpus,
Aquilegia atrata.
Un rinfrescante temporale sigilla
l’interessante percorso proprio
all’arrivo al parcheggio delle auto
ma poi permette sulla via del ritorno
di scoprire con buona luce una
balza rocciosa lungo la strada con
un interessante insediamento della
non comune Moltkia suffruticosa in
degna compagnia di Globularia incanescens.
42
15 maggio:
Ultimo giorno interamente a dispo–
sizione per l’ultima importante
escursione: si opta per il M. Matanna
m 1317, il più alto della porzione
meridionale delle Apuane, stante la
stagione arretrata ed i versanti più
bassi probabilmente più remu–nerativo.
Un sentiero circolare permette
di aggirare completamente il monte,
ma, non raggiunta l’unanimi–tà sulla
località di attacco, il gruppo si divide:
parte attacca da Stazzema sopra
Seravezza e parte dall’Albergo Alto
Matanna m 1030 sopra Pescaglia.
Non tutti riusciranno a completare
il periplo intimoriti da una pioggerellina
non proprio rassicurante e
torneranno rapidamente a Stazzena
dopo aver raggiunto il Rif. Forte dei
Marmi m 878, luogo d’incontro con il
secondo gruppo. I fortunati che completeranno
il giro potranno ammirare
svariati ed interessanti ambienti, vaste
praterie con abbondanti fi oriture
e percorrere facili e panoramicissimi
sentieri. Ricordiamo alcune fra le tante
specie ritrovate sia nei boschi che
nelle praterie e nei luoghi rupestri:
Pinguicula reichenbachiana, Corydalis
ocroleuca, Arabis alpina, Asphodelus
macrocarpus, Astragalus monspessulanus,
Gymnadenia conopsea, Cyclamen
hederifolium, Asarum europaeum,
Neottia nidusavis, Cephalanthera longifolia,
Cyanus triumphetti (Centaurea
triumphetti), Orchis mascula, O.
morio, O. provincialis, O. militaris,
Primula veris, Narcissus poeticus ed a
livello forestale Castanea sativa, Fa-