impresa - Confcommercio

12
SETTEMBRE 2010
dinastie
Di padre in figlio, i Nicolosi hanno
rivoluzionato la professione di agente
“ ”
di Mariella Caruso
Tre generazioni di mediatori immobiliari e un unico percorso: diventare una vera e propria guida finanziaria
per il cliente «Lavorando con indipendenza e onestà, perché dobbiamo operare da professionisti come i no-
Federico ha 8 mesi, deve ancora imparare
a parlare. Non sa che potrebbe
rappresentare - se mai decidesse
di seguire la tradizione familiare -
la quarta generazione di agenti immobiliari
dopo il trisavolo Angelo Salvatore,
il nonno Antonino e il papà Angelo Salvatore
che ha rotto con la consuetudine
di tramandare il nome paterno. «Poco
male, mio nipote porta il nome di un
grande imperatore», osserva nonno Antonino
che di cognome fa Nicolosi ed è
erede, in virtù della sua caparbietà, della
tradizione paterna che perpetua ogni
giorno in via monsignor Ventimiglia a
Catania sotto l’insegna di Agente Nicolosi
- Guida immobiliare. «Precisazione inserita
nella denominazione - continua -
perché mi ritengo un consulente a 360
gradi che opera con indipendenza, professionalità
e onestà».
A cominciare tutto fu nel Dopoguerra
Angelo Salvatore Nicolosi. Figlio di una
famiglia di agricoltori ed esportatori ca-
impresa
informa
tanese ebbe l’intuito
to a livello nazionale dato ai
di comprendere in
soci Federazione Italiana Me-
anticipo che il mondiatori
Agenti d’Affari (Fimaa)
do aveva imboccato
per l’impegno e lo sviluppo e
la via del cambia-
nei primi anni ‘70 fu sindaco di
mento. «Correva
Viagrande - comprese che il
l’anno 1952 quando
rendimento dell’agricoltura era
papà cominciò a
troppo basso rispetto alla fatica
vendere case - ricor-
del lavoro e si rivolse al terziada
Nino Nicolosi - .
rio.
Capì che il sistema
«Mio padre ha insegnato a me
dell’agricoltura sici-
e ad altri l’immortalità dell’opeliana
e così il modelratore
se quest’ultimo si sa tralo
di business con il
sformare in tempo», continua
quale era strutturata
Nino Nicolosi che, seduto die-
stava cambiando. La Angelo Salvatore Nicolosi sr.
tro la scrivania del suo ufficio
sicurezza la ebbe
che definisce “democratico”
quando cominciò ad
(«Un giorno mi trovai un magi-
essere importato dall’India cotone a un strato in una stanza e uno che lo stesso
prezzo che era appena il 10% del costo conosceva per “motivi di lavoro” nell’al-
al quale lo produceva l’azienda di famitra») e si abbandona ai ricordi di un paglia
nella piana di Catania». Il lungimidre che non avrebbe voluto che seguisrante
Angelo Salvatore Nicolosi - che se la sua strada. «Nell’immediato Dopo-
dopo qualche decennio da commendaguerra l’acquisto delle case era riservato
tore della Repubblica fu premiato con il al 5-10% della comunità. Incoraggiato da
“Papà Paletti”, il massimo riconoscimen- alcuni amici inglesi che gli confermaro-