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14 SETTEMBRE 2010 impresa informa
impresa informa In seno alla Fimaa è nato il Gruppo giovani imprenditori “ Il 15 luglio a Roma è stato un giorno di svolta per la Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari del Sistema Confcommercio Imprese per l’Italia. Alla presenza del presidente nazionale si è costituito e insediato il Gruppo Giovani Imprenditori Fimaa - Confcommercio quale anello di congiunzione tra innovazione e tradizione. Delegato per la Sicilia è stato eletto il catanese Angelo Nicolosi. Ogni delegato Regionale rappresenterà i singoli delegati provinciali che ciascuna Fimaa Provinciale dovrà nominare. Questo permetterà di relazionare le varie esperienze territoriali che ciascuna provincia ha sviluppato e verificare la validità di “copiare e incollare” alle altre realtà. «La motivazione che ha spinto Fimaa alla costituzione del Gruppo Giovani Imprenditori - afferma Angelo Nicolosi - è semplicemente una: avere un motore propulsivo che segua l’innovazione normativa e tecnologica nel nostro campo lavorativo. Ciò dimostra che dopo oltre 100 anni la Fimaa è sempre dinamica e vicina alle esigenze dei suoi associati, segue l’evoluzione della società e sa sempre rigenerarsi». SETTEMBRE 2010 Angelo Nicolosi è stato eletto delegato per la Sicilia: «Vogliamo essere propositivi per tutta l’associzione, seguendo da vicino l’innovazione tecnologica e normativa del settore» ” Angelo Nicolosi Con il placet della presidenza nazionale, appena insediato il Gruppo Giovani Imprenditori Fimaa ha già elaborato e presentato due progetti importanti e impegnativi per la tematica e le difficoltà che si potranno incontrare con le varie amministrazioni pubbliche e/o private. «Il primo progetto del nostro programma - spiega il delegato per la Sicilia Angelo Nicolosi - è stato denominato “Premio Nazionale Tesi di Laurea” e si riferisce ad una borsa di studio/premio a tutti i laureandi partecipanti. Interesserà tutte le università italiane e prevede che ogni anno/biennio sia bandito un Premio Nazionale su tematiche riguardanti la mediazione sotto l’aspetto giuridico, economico e sociale». «Il secondo progetto - conclude Nicolosi - denominato “Operare in Europa si può” affronterà la problematica della mediazione e le sue norme a livello Comunitario». Un adesivo per dire no al “pizzo” e all’usura Sostegno all’attività delle associazioni antiracket e antiusura del Sistema Confcommercio Catania arriva dagli imprenditori e commercianti associati che si schierano accanto a coloro che ogni giorno lottano per la legalità e contro i fenomeni del racket e dell’usura. Dimostrano apertamente di sposare la stessa causa e combattere insieme la stessa battaglia con le parole e con i fatti. Con le parole, esponendo nelle vetrine dei loro esercizi commerciali un adesivo con lo slogan Contro il pizzo e l’usura per una civiltà ideale; con i fatti, scegliendo di rendere pubblico ogni eventuale episodio criminoso e prediligendo la via della denuncia in caso di richieste di pizzo. Un impegno morale che è stato sottoscritto nello scorso mese di luglio tra le aziende e le associazioni antiracket per una maggiore tutela nei confronti del fenomeno mafioso. «I fenomeni che sviliscono gli imprenditori, quali racket e usura, si possono vincere solo con una rivoluzione culturale - sostiene il coordinatore delle Associazioni “ merosi L’iniziativa del Coordinamento delle associazioni antiracket ” Il coordinatore Risicato: «Occorre una rivoluzione culturale» antiracket del Sistema Confcommercio Catania Claudio Risicato -. C’è la necessità oggettiva di contrastare questi reati risvegliando le coscienze, invitando alla denuncia e sensibilizzando alla collaborazione con le forze dell’ordine. Per questo vogliamo coinvolgere i nostri associati in questa iniziativa e invitarli ad aderire nu- scegliendo di mettere in evidenza l’adesivo nei loro esercizi commerciali». Lo stato di sofferenza in cui versano le aziende (causato dalla crisi economica del momento che ha determinato un decisivo calo dei fatturati) e le difficoltà di accesso al credito (conseguenza di una burocrazia lenta e farraginosa), sommato al fenomeno delle estorsioni (la seconda fonte di sostentamento dopo lo spaccio di droga per la malavita) costituiscono un ostacolo allo sviluppo delle imprese. L’unica arma di difesa per gli imprenditori resta la denuncia. Questo è il messaggio che grazie alla loro attività le associazioni antiracket del Sistema Confcommercio diffondono quotidianamente. 15
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