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26 <strong>impresa</strong> informa SETTEMBRE 2010 assofrantoi Una lunga battaglia per valorizzare l’olio d’oliva siciliano di qualità “ Carmelo Scalia rappresenta il meglio delle aziende olearie etnee, quelle con una ” solida fama internazionale: «Sulle etichette vogliamo la scritta Made in Sicily» nostro impegno è diretto a far dalla coltivazione degli ulivi, la peculia- pervenire al consumatore finale rità della zona di Catania è quella del «Il un prodotto di altissima qualità, cultivar autoctono del Nocellara dell’Et- tutto siciliano e con un’etichetta che non na, alla raccolta delle olive; dalla spre- lasci il minimo dubbio sulla filiera che mitura, al periodo di decantazione, fino ha portato il nostro olio extravergine all’imbottigliamento finale. Le procedure d’oliva siciliano sulla sua tavola». Carme- che noi seguiamo in tutti questi passaglo Scalia presiede da circa 15 anni l’Asgi sono determinate ad ottenere un prosofrantoi etnea, associazione che ragdotto di altissima qualità. Dunque più gruppa oggi 55 frantoi con lo scopo ul- costoso. In altri paesi, come la Spagna teriore di tutelare la produzione ulivico- ad esempio, si seguono in linea di masla locale, di grande pregio e qualità, sima procedure che privilegiano invece nonché di valorizzazione nel mondo il la quantità, con prodotti finali più a prodotto finale, l’olio extravergine di oli- buon mercato. Ecco perché riteniamo va siciliano: «Raggruppiamo il fior fiore delle aziende del catanese, quelle presenti già sui mercati esteri e con riconoscimenti in campo internazionale. Ades- Il presidente dell’Assofrantoi di Catania Carmelo Scalia, sotto, Brenda Agen, giovane imprenditrice del settore ulivicolo e oleario fondamentale poter scrivere chiaramente che il nostro olio è prodotto completamente in Sicilia e non genericamente in Italia. Anche perché, con tutto il riso, stiamo lottando duramente - spiega cificare la regione o le regioni di origine spetto per la grande tradizione di tantis- Scalia - per avere finalmente etichette delle olive o dello stesso olio, da paesi sime altre regioni italiane, gli extravergi- più chiare. Dal 16 gennaio 2010 è in vi- della Comunità europea, ancora senza ne d’oliva siciliani si piazzano sistematigore la norma sulla “tracciabilità certa” specificare quali, oppure da nazioni pocamente ai primissimi posti nelle princi- del prodotto. Noi vorremmo tracciare il ste fuori dalla Comunità: in questo caso pali manifestazioni e fiere del settore». prodotto come siciliano ma la Comunità la dicitura, sempre troppo generica, è «Per il momento - conclude Scalia - ab- al momento ce lo vieta, possiamo solo quella di “prodotto con oli provenienti biamo creato alcune Dop ma abbiamo dire se è italiano. Oggi - prosegue il pre- da paesi extracomunitari”. Il motivo del- in essere un progetto per allargare la sidente di Assofrantoi - nelle etichette la nostra lotta è molto semplice: in Sici- Dop Monte Etna: un progetto in tal sen- delle bottiglie di extravergine è consenlia, mi riferisco in particolare ai frantoi so sta per essere presentato al ministero tito soltanto specificare se l’olio provie- della nostra associazione, abbiamo una che lo trasmetterà alla Comunità eurone genericamente dall’Italia, senza spe- cultura dell’olio che segue l’intera filiera, pea. La partita è appena iniziata». Brenda Agen è il futuro dell’ulivicoltura e della produzione di olio extravergine siciliano. Ancora giovanissima, dirige l’azienda che la sua famiglia ha acquistato a Belpasso, la Reine et rose Srl. La passione per l’olio e le olive ha portato Brenda Agen a frequentare il corso di “Idoneità fisiologica all’assaggio dell’olio extra vergine d’oliva”, con lo scopo di diventare un tecnico nazionale. Largo ai giovani “ ” Brenda Agen presiede una piccola Azienda olivicola «Privilegiamo la qualità rispetto alla quantità» Ha già partecipato ad alcune manifestazione nazionali e internazionali. «Produciamo la qualità Nocellara dell’Etna, privilegiando in assoluto la qualità. Siamo consapevoli dei pregi dell’olio siciliano ma dobbiamo fare capire che alla qualità corrisponde un prezzo. E per ottenere qualità bisogna seguire tassativamente alcune procedure. Mi limito a spiegare, ad esempio, che le olive devono essere raccolte a mano, e non per caduta dalle reti intorno ai tronchi o peggio da terra; che la spremitura deve avvenire entro 24/48 ore dalla raccolta; che il periodo di decantazione deve essere a temperature costante. Tutte procedure che comportano dei costi ma che portano alla produzione di extravergini d’oliva di qualità assoluta, pluripremiati nelle più importanti fiere internazionali». «Visto le relativamente modeste quantità che produciamo - conclude la Agen - puntiamo soprattutto ai migliori ristoratori e albergatori».
<strong>impresa</strong> informa Il grande show showw delle attrezzature, attrrezzature, ezzature, prodotti prodott prodotti e servizi per ristoranti, alberghi, albberg ghi, bar bar, r , gelate gelaterie, panetterie e pasti pasticcerie. icceriee. 16/19 ottobre otttobre 2010 Le LLe Ciminiere Catania C Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Agricoltura di Catania Industria Camera di Commercio Provincia Pro ovincia RRegionale egionale di Catania Comune di CCatania atania AAss.to ss.toSSviluppo viluppo Economico Catania SAB 16.00-20.00 Catania DOM/LUN 10.00-20.00 MAR MAR 10.00-18.00 1 1 1 DOM/LUN SAB 16.00-20.00 10.00-20.00 10.00-18.00 Catania Gruppo Sicilia SETTEMBRE 2010 Catania 27
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