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38<br />

SETTEMBRE 2010<br />

HR/organizzazione<br />

<strong>impresa</strong><br />

informa<br />

Employer branding, come accrescere<br />

la “reputation” e attrarre i talenti<br />

“ ”<br />

L’esigenza di reperire e mantenere in azienda i più capaci disponibili sul mercato, si<br />

identifica oggi con lo sviluppo di strategie innovative per la gestione delle risorse umane<br />

di Rino Sardo<br />

Sembra incredibile ma<br />

in un momento economico<br />

come quello attuale<br />

reperire e fidelizzare<br />

i migliori talenti è<br />

un’<strong>impresa</strong> alquanto<br />

ardua che richiede il<br />

massimo impegno da parte delle aziende.<br />

L’esigenza di reperire e mantenere i migliori<br />

talenti disponibili sul mercato, valorizzando<br />

in tal modo il capitale intellettuale<br />

delle aziende, oggi si identifica nello<br />

sviluppo di strategie innovative mirate<br />

alla gestione delle risorse umane.<br />

Se una volta erano le aziende a scegliere<br />

i migliori talenti, oggi la situazione è differente:<br />

in un mercato del lavoro caratterizzato<br />

da una carenza qualitativa dell’offerta,<br />

sono i talenti a scegliere l’azienda in<br />

cui lavorare, spesso attratti più da beni<br />

immateriali (cultura aziendale, valori, stile<br />

manageriale, opportunità di crescita e carriera,<br />

work life balance, responsabilità sociale<br />

di <strong>impresa</strong>) che da benefici materiali<br />

(benefit, stipendi elevati).<br />

La natura di tali mutamenti ha cambiato<br />

l’atteggiamento di gran parte delle aziende<br />

e favorito l’acquisizione di nuovi approcci<br />

nella gestione del personale. L’elemento<br />

di cambiamento è rappresentato<br />

dall’introduzione di politiche di branding<br />

finalizzate alla creazione di relazioni durature<br />

tra azienda e dipendente; esse si<br />

fondano sulla condivisione dei valori associati<br />

al brand piuttosto che, come accadeva<br />

in passato, sul mero scambio retribuzione-lavoro.<br />

La comunicazione dei valori diventa allora<br />

un elemento strategico per attrarre e fidelizzare.<br />

È necessario che le aziende costruiscano<br />

una forte corporate brand reputation<br />

per attirare risorse di talento con<br />

lo stesso impegno con cui lo fanno per i<br />

clienti. Quanto più il brand è chiaro, unico,<br />

speciale, vero, tanto più esso riuscirà<br />

a suscitare emozione, desiderio di appartenere<br />

a quell’azienda. L’employer bran-<br />

“<br />

In un mercato<br />

del lavoro sempre<br />

più caratterizzato<br />

da una carenza qualitativa<br />

dell’offerta, spesso sono<br />

i più talentuosi a scegliere<br />

l’azienda in cui lavorare<br />

ding rappresenta l’insieme degli sforzi sostenuti<br />

da un’azienda volti a costruire e<br />

sviluppare la propria immagine aziendale<br />

sia sul mercato interno (retention: mantenimento<br />

dei dipendenti), sia sul mercato<br />

del lavoro (recruiting: reclutamento di<br />

nuove risorse), in modo che sia il brand a<br />

fidelizzare i soggetti che si riconoscono<br />

nella cultura aziendale.<br />

L’espressione è stata coniata come variante<br />

del più tradizionale customer branding,<br />

che si riferisce all’insieme di valori che l’azienda<br />

riesce ad associare al proprio<br />

brand nella percezione del consumatore<br />

attraverso la pubblicità e altri strumenti di<br />

comunicazione. Così come il customer<br />

branding ha lo scopo di conquistare e fidelizzare<br />

i clienti, l’employer branding ha<br />

lo scopo di acquisire come impiegati i<br />

candidati di maggior talento, sottraendoli<br />

alla concorrenza, e fidelizzare quelli già<br />

acquisiti. La strategia dell’employer branding<br />

si traduce in un processo di creazione<br />

dei valori aziendali e della loro giusta<br />

comunicazione al target di riferimento.<br />

L’employer experience, cioè cosa significa<br />

lavorare in quella determinata azienda,<br />

rappresenta la base su cui poggia questo<br />

processo di valorizzazione ed è costituita<br />

non soltanto da aspetti tangibili, quali retribuzione<br />

e benefit, ma in particolare da<br />

aspetti immateriali, come i valori nei quali<br />

l’azienda si identifica, la cultura aziendale,<br />

lo stile manageriale e la carriera.<br />

Sostanzialmente sono due le direttrici<br />

principali di questa nuova politica di immagine<br />

aziendale: all’interno dell’azienda<br />

ridurre il più possibile la conflittualità tra<br />

colleghi e massimizzare il senso di appartenenza<br />

all’azienda, mentre all’esterno<br />

presentare l’azienda come un brand appetibile<br />

e allettante agli occhi della forza<br />

lavoro. Con la coscienza che si può per-

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