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sempre costituito un valore centrale per Te. L'amore per tua moglie Zika era sublime. Ne hai sempre parlato con la stessa tenerezza ed attenzione che si riscontra in un ragazzo innamorato sebbene, quando Ti ho conosciuto, foste sposati già da molti decenni! E poi l'interesse e l'attenzione per i figli: tutte persone adulte, affermate, sistemate con figli e nipoti a loro volta. Eppure ne parlavi come se fossero ancora adolescenti che si stavano appena affacciando alla vita. Sposo e padre affettuoso ed esemplare. Sembra una frase fatta, ma è proprio la descrizione esatta del Tuo atteggiamento per la famiglia. Atteggiamento che però non Ti ha mai messo in contrasto con le Tue convinzioni e i Tuoi riferimenti personali. Ecco perché non hai esitato a lasciare di nuovo una carriera sicura e ormai prossima ad essere coronata dal successo del vertice aziendale e, ancora una volta, hai preferito ricominciare daccapo piuttosto che accettare una situazione che non ritenevi giusta nei Tuoi confronti. Non Ti sei minimamente scoraggiato, Ti sei impegnato in una nuova e più ardua impresa e, ancora una volta, sei tornato sulla cresta dell'onda, questa volta al vertice di una fondazione bancaria di rilevanza nazionale. Infatti, quando Ti ho conosciuto, avevi già superato la soglia dei novant'anni, eppure spesso Ti telefonavo ... in ufficio! Non Ti nascondo che l'entusiasmo col quale ho accettato di svolgere nuove esperienze professionali dopo aver lasciato, solo con qualche anno di anticipo sulla scadenza naturale, il servizio attivo in Aeronautica Militare, mi è stato in parte trasmesso dal Tuo esempio. La fiducia che mi hai sempre dimostrato mi ha oltremodo gratificato. Non riuscivo a capacitarmi di come un uomo della Tua importanza, con la Tua storia e col Tuo vissuto, potesse accreditarmi di tutta quella considerazione! Talvolta ero imbarazzato. Come quando mi chiedesTi di seguire personalmente il progetto di digitalizzazione dei dati relativi a tutti i Decorati al Valor Militare: un'opera omnia che è giusto che porti il Tuo nome per sempre. Non perché Tu abbia avuto l’idea e abbia poi deciso di finanziarla e sostenerla, ma perché hai intuito che il futuro dei dati storici è negli archivi di tipo informatico e soprattutto che tali archivi devono essere disponibili per tutti. Per questa ragione hai voluto che l'archivio così compilato fosse riprodotto su dischi che sono stati poi distribuiti gratuitamente alle Istituzioni ed a tutte le federazioni Provinciali del Nastro Azzurro. È stato un lavorone, direbbero in Toscana. Soprattutto perché la decisione di svolgere questo lavoro attingendo i dati dagli archivi storici delle Forze Armate è stata presa molto tardi. Prima si voleva utilizzare l'archivio presente nell'Istituto stesso, ma per ragioni che qui non vale la pena di approfondire, non è stato possibile seguire quella via. Il lavoro vero e proprio è potuto partire solo dopo che, presa la decisione, come suaccennato, di adire gli archivi storici delle diverse Forze Armate, si doveva trovare un'azienda che lo facesse entro il termine di tempo che avevi stabilito: il Congresso Nazionale che il Nastro Azzurro avrebbe tenuto a Bologna a metà ottobre 2009, che era anche la data termine del tuo mandato di Presidente Nazionale dell’Istituto, carica alla quale avevi deciso di definitivamente di non ricandidarTi. Eravamo già a primavera inoltrata del medesimo anno! La responsabilità che mi avevi dato era davvero elevata: se non avessi trovato chi poteva assolvere quel compito ... Ho avuto fortuna: per puro caso sono venuto in contatto con una azienda informatica di Tivoli, piccola ma molto attiva, gestita da un giovane imprenditore, Andrea Cervelli, ricco di entusiasmo, di carisma e di capacità organizzativa; doti sempre più rare al mondo d'oggi. Il giovane Cervelli, del quale sono divenuto poi amico ed estimatore, si è entusiasmato all'idea di realizzare un progetto di tale rilevanza, ma, prima di accettare formalmente, ha voluto compiere minuziosi sopralluoghi negli archivi dove avrebbe dovuto far lavorare la sua squadra. Quando decise che "... si, si può fare..." aggiunse però che il budget era insufficiente perché, a causa del poco tempo a disposizione, sarebbe stato necessaio il lavoro contemporaneo di più squadre, molto numerose, e il "salto delle vacanze estive" da parte di tutti i partecipanti all’impresa. Tutte cose che richiedevano adeguata remunerazione. Immaginavo che ciò avrebbe significato da parte Tua una rinuncia, che si poteva concretizzare in due maniere: o accettare di presentare al congresso di Bologna il progetto come "avviato", oppure semplicemente abbandonare l'idea. Niente di tutto questo: non mi hai neppure lasciato iniziare la lunga spiegazione tecnica che mi ero preparato e mi hai chiesto: "Quanto occorre ancora?" E il grande lavoro ha avuto il via! Ma si trattava davvero di un'impresa notevole, soprattutto perché eravamo ormai giunti ai primi di giugno. In soli quattro mesi si doveva fare tutto. Era molto difficile, quasi impossibile. Infatti, all'inizio di settembre Andrea mi comunicò che con ogni probabilità avrebbe consegnato a Bologna un lavoro incompleto. Te ne parlai e Tu volesti incontrare Andrea. Pensavo che, giustamente, non Ti bastassero le mie parole, che volevi sentire direttamente chi stava operando "sul campo" per renderTi conto delle sue difficoltà. Quanto mi sbagliavo! Era il 15 settembre. Esattamente un mese prima dell'apertura del Congresso e ci incontrammo tutti e tre a Roma nella sede del Nastro Azzurro a piazza Galeno. Andrea Cervelli iniziò a illustrare le difficoltà e i problemi e, nel farlo, spiegava sulla scrivania dei grandi fogli in cui era riepilogato minuziosamente il procedimento seguito e lo status raggiunto. Tu sorridevi e non guardavi quei fogli, bensì fissavi dritto negli occhi Andrea. Ad un certo punto lui ebbe un'esitazione e Tu gli dicesti: - Senza dubbio ci sono delle difficoltà, ma sono certo che lei sarà in grado di superarle senza problemi e consegnerà il prodotto finito e completo al Congresso di Bologna, come d'accordo. Non ho mai conosciuto nessuno capace di motivare le persone in modo così efficace e convincente con così poche parole. A Bologna l’archivio informatico dei Decorati al Valor Militare venne presentato in forma completa. Oggi, ripensando a quell'episodio, ricordo soprattutto il Tuo sorriso, i Tuoi occhi azzurri limpidissimi e la lieve nota di arguzia con cui hai detto quella frase. Addio Giorgio ... Ti voglio bene! Antonio Daniele IL NASTRO AZZURRO 19
L’AMMIRAGLIO DI SQUADRA LUIGI BINELLI MANTELLI È IL NUOVO CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA MARINA L’ Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli è il nuovo Capo di Stato Maggiore della Marina Militare. Nato a Breno (Brescia) il 4 dicembre 1950, Luigi Binelli Ha frequentato il Collegio Navale Morosini di Venezia e poi l’Accademia Navale di Livorno dal 1969 al 1973. È laureato in Scienze Marittime Navali. Al termine degli studi ha iniziato il periodo d’imbarco a bordo del Cacciatorpediniere Audace (1973-74). Successivamente è stato imbarcato sul Cacciatorpediniere Ardito (1974-76) ed ha ricoperto l’incarico di Capo Servizio Operazioni sulla Fregata Carabiniere (1978-80) e sull’Incrociatore Vittorio Veneto (1984-86). Ha comandato il Cacciamine Platano (1980-81), la Corvetta Albatros (1981-82), la Fregata Grecale (1989-90) e l’Incrociatore Giuseppe Garibaldi (1994-1996) partecipando, in particolare, all’operazione United Shield in Somalia nel 1995. Dall’ottobre 1999 all’ottobre 2001 è stato il primo Comandante del neo-costituito Gruppo Navale Italiano (COM- GRUPNAVIT) nonché (dal 30 ottobre 2000) Comandante della Forza Anfibia Ispano-Italiana (COMSIAF). Nelle destinazioni a terra ha assolto molteplici incarichi sia a carattere operativo, presso il Comando della Squadra Navale (Capo Servizio IOC) e lo Stato Maggiore Marina (Capo Ufficio Operazioni del 3° Reparto), e sia relativi alla formazione del personale (Comandante ai corsi in Accademia Navale - Capo Ufficio Studi dell’ Ispettorato Scuole). Dal 1997 al 1999 è stato Capo Ufficio Pianificazione Generale e Finanziaria e dal 2001 al 2004 Capo del 3° Reparto Piani e Operazioni dello Stato Maggiore Marina. Dal 10 Marzo 2004 al 18 aprile 2007 è stato Capo Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore della Difesa (Ammiraglio Di Paola). Dal 30 aprile 2007 al 20 aprile 2009, ha ricoperto l’incarico di Sottocapo di Stato Maggiore della Marina. In qualità di Comandante in Capo della Squadra Navale, dal 29 aprile 2009 al 22 febbraio 2012, ha condotto, per la componente marittima nazionale, numerose operazioni quali l’operazione umanitaria a favore della popolazione terremotata di Haiti, il contributo alle operazioni antipirateria in oceano indiano della NATO e dell’Unione Europea, le operazioni nazionali e NATO connesse alla Crisi Libica. Oltre ai corsi di specializzazione ha frequentato il “Corso Superiore di Stato Maggiore” presso l’Istituto di Guerra Marittima di Livorno (1986-87), la “48ª sessione dell’ Istituto Alti Studi Difesa” presso il Centro Alti Studi Difesa di Roma (1996-97) e nel 2002 il “General and Flag Officers Course” presso il NATO Defence College. E’ stato promosso Contrammiraglio il 1° luglio 1998, Ammiraglio di Divisione il 1° luglio 2002 e Ammiraglio di Squadra il 1° luglio 2007. Dal 2 marzo 2012 è il Capo di Stato Maggiore della Marina. E’ insignito delle seguenti onorificenze: • Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”; • Medaglia Mauriziana al Merito di 10 lustri di anzianità militare di servizio; • Medaglia d'Oro per lungo comando; • Medaglia d’Argento “per la lunga navigazione nella Marina Militare” (15 anni); • Croce d’Oro con Stelletta “per anzianità di servizio” (40 anni); • Croce Commemorativa per le benemerenze acquisite con la partecipazione alle Operazioni in Somalia; • Nastrino di merito per il servizio prestato allo Stato Maggiore Difesa; • Nastrino di merito per il servizio prestato allo Stato Maggiore Marina. L’Ammiraglio Luuigi Binelli Mantelli L’Istituto del Nastro Azzurro formula all’Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli i migliori auguri per il suo proficuo servizio al vertice della Marina Militare. All’Ammiragio Bruno Branciforte il Nastro Azzurro rivolge il suo ringraziamento per la capacità e l’equilibrio con cui ha “retto a barra” in questo periodo particolarmente complesso. 20 IL NASTRO AZZURRO
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