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LA TRAVERSATA DELLA BRIGATA SASSARI Stemma <strong>del</strong> 151° reggimento inqua-<br />

drato nella Brigata “Sassari”<br />

La Brigata Sassari erede dei Granatieri di Sardegna e dei reggimenti<br />

Sardi dei quali conservò le mostrine bianco-rosse, fu definita la<br />

"Brigata degli Eroi" perché tutti quelli che la componevano furono<br />

veramente dei valorosi. Lo attestano i bollettini di guerra, le relazioni <strong>del</strong><br />

Comando Supremo, le 4 Medaglie d'Oro al Valor Militare concesse alle sue<br />

bandiere (due per ciascuna). La gloriosa brigata Sassari è l'unica fra le brigate<br />

di fanteria di linea ad avere così alto riconoscimento nella guerra <strong>del</strong><br />

15/18.<br />

Dal 24 luglio 1915 la brigata è in prima linea. Il Trincerane, Sella<br />

S.Martino, Castelnuovo, sono tappe di sangue e gloria. Il 13 e 14 novembre<br />

la Brigata con<strong>qui</strong>sta le trincee Delle Frasche e dei Razzi con una vera e propria<br />

Bardana, condotta dal capitano Francesco Dessì. Il bollettino 173 <strong>del</strong> 15<br />

novembre 1915 li cita "Intrepidi Sardi <strong>del</strong>la Brigata Sassari". Gli Austriaci e<br />

gli Ungheresi li definiscono "I Diavoli Rossi", li vedono con terrore e sospendono<br />

addirittura le operazioni quando se li trovano davanti. È chiaro che i<br />

Sardi hanno il loro modo particolare di fare la guerra, che il generale<br />

Cadorna non tarda ad apprezzarlo. Il 3 dicembre <strong>del</strong> '15 dispone che tutti i<br />

militari sardi dei reggimenti di fanteria siano trasferiti d'urgenza alla Brigata Sassari. Così come tutti gli ufficiali sardi che<br />

ne facciano richiesta. Il 25 ottobre <strong>del</strong> '17 gli Austriaci sfondano a Caporetto e la Brigata viene incaricata di proteggere<br />

la ritirata. Il 30 gennaio <strong>del</strong> 1918 la brigata viene citata nel bollettino 981 <strong>del</strong> Comando Supremo. Finalmente la notte<br />

<strong>del</strong> 28 ottobre <strong>del</strong>lo stesso anno giunge l'ordine <strong>del</strong>l'attacco finale e la Brigata riguada il Piave puntando la baionetta<br />

alle reni <strong>del</strong> nemico che il 4 Novembre <strong>del</strong> 1918 chiede ed ottiene l'armistizio.<br />

Vengono conferite le seguenti decorazioni: alle bandiere una croce di Cavaliere <strong>del</strong>l'Ordine Militare Savoia e due<br />

Medaglie d'Oro al Valor Militare per ciascuna bandiera (Reggimenti 151° e 152°). Ai Sassarini, sei Ordini Militari Savoia,<br />

9 Medaglie d'Oro al Valor Militare, 405 di Argento, 551 di Bronzo, e moltissime Croci ed Encomi Solenni. Il prezzo <strong>del</strong>la<br />

gloria fu altissimo: 2000 morti, 12449 fra mutilati, feriti e dispersi. Un caduto ogni 6 arruolati. Ma il Sardo non si lamenta<br />

perché l'onore <strong>del</strong> suo Re è salvo. La più bella Medaglia d'Oro <strong>del</strong>la brigata se la guadagnò Raimondo Scintu di<br />

Guasilla che da solo catturò circa dieci austriaci di cui cinque ufficiali.<br />

Perché la Brigata Sassari? Perché chi vi parla ha avuto l'onore ed il privilegio di ospitare sulla nave al proprio comando,<br />

noleggiata dal Ministero, la Brigata Sassari per la prima esercitazione internazionale, con gruppi greci e spagnoli, nel<br />

1993. Oltre all'appoggio logistico ed alla traversata dalla Sardegna alla Toscana, regione prescelta per l'impiego <strong>del</strong>la<br />

Brigata, dovemmo essere sempre pronti per un eventuale evacuazione degli uomini, come ci fu detto. In più, all'imbarco<br />

sotto un temporale di vento e pioggia, non potendo i militari allontanarsi dai propri mezzi schierati in banchina, riuscimmo<br />

a dimezzare i tempi occorrenti all'imbarco di 650 uomini e 150 automezzi con relativi armamenti in poco più<br />

di un'ora. Con mio orgoglio personale, potei constatare che tutto l'e<strong>qui</strong>paggio, spontaneamente, stabilì con i nostri soldati,<br />

un rapporto di simpatia e fratellanza.<br />

Al ritorno a Cagliari il Generale Comandante la Brigata, che era venuto da Sassari a ricevere i suoi uomini, volle<br />

salutarci usando parole di apprezzamento per l'e<strong>qui</strong>paggio tutto, asserendo che il suo Stato Maggiore gli aveva riferito<br />

che eravamo dei veri professionisti.<br />

Ci fu fatto dono <strong>del</strong> Crest <strong>del</strong>la Brigata con il motto "Sa Vita Pro Sa Patria": La vita per la Patria. La Marina mercantile<br />

in pace ed in guerra è anche questo! Patria e Onore non sono solo privilegio <strong>del</strong>le Forze Armate ma anche di chi<br />

sulle navi mercantili rappresenta il Paese con altrettanta dignità di Valori e stile italiano.<br />

Ma ancor più Patria e Onore deve essere patrimonio ed amalgama di tutto il popolo Italiano perché ci accomunano<br />

le sofferenze <strong>del</strong>l'ultima guerra disastrosa fatta di deportazioni, di guerra civile, di foibe, di morti, troppi morti, di<br />

scelte giuste o sbagliate, fatte anche in buona fede, in relazione alle circostanze contingenti. Pur tuttavia gli italiani seppero<br />

risorgere, con i valori <strong>del</strong>le Resistenza e con i morti a Montelungo <strong>del</strong>le ricostituite forze armate nella guerra di<br />

Liberazione.<br />

L'8 e il 16 dicembre <strong>del</strong> '43 furono impiegati a Montelungo poco più di mille uomini. La forza d'urto era costituita<br />

da due battaglioni, il 67° Fanteria Legnano ed il 51° Bersaglieri (allievi ufficiali), che erano i giovani studenti universitari<br />

<strong>del</strong> reggimento Curtatone e Montanara. La metà di quei giovani non tornarono: 82 morti, 160 dispersi, 195 feriti fu il<br />

prezzo pagato.<br />

Non a caso il 7 Giugno <strong>del</strong> 1944 insieme alla 5° Armata Americana, di cui faceva parte la 210^ Divisione di Fanteria<br />

Ausiliaria composta da italiani, con un colpo di mano, si riuscì a far entrare a Roma, tra l'entusiasmo dei romani, una<br />

compagnia di fanti, preceduta da musica e bandiera, <strong>del</strong> 67° fanteria, quelli di Montelungo, che dopo aver sfilato per<br />

Piazza Venezia andarono a montare la guardia al palazzo <strong>del</strong> Quirinale.<br />

Vorrei terminare con una sintesi pregevole <strong>del</strong> nostro Presidente <strong>del</strong>la Repubblica, On. Giorgio Napolitano: "Le idealità<br />

e le aspirazioni dei nostri Combattenti per la Libertà poterono tradursi in un essenziale quadro di riferimento per l'elaborazione<br />

<strong>del</strong>la Carta Costituzionale nell'Italia divenuta Repubblica per volontà di popolo".<br />

Onore ai caduti <strong>del</strong>la Marina Mercantile! Onore ai caduti <strong>del</strong>le Forze Armate! Viva l'unità d'Italia!<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

C.S.L.C. Antonino Migliaccio<br />

Federazione di Napoli<br />

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