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ANNO XLVI - N. 3 - Istituto del Nastro Azzurro

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<strong>ANNO</strong> <strong>XLVI</strong> - N. 3 - LUG./AGO. 2007 - Bimestrale - Poste Ital. S.p.A. Sped. in abb. postale D.L. n. 353/2003 (Conv. in L. 27/2/2004 n. 46) Art. 1 comma 2, DCB Roma


Tutte le informazioni relative ad accordi e convenzioni stipulati<br />

con Società/Enti privati a beneficio <strong>del</strong> personale <strong>del</strong>la Difesa,<br />

militare e civile in servizio ed in quiescenza, saranno visibili,<br />

oltre che sul portale Internet <strong>del</strong>la Difesa, anche sulla rete<br />

Intranet (Archimede).<br />

* * * * *<br />

Lo Stato Maggiore <strong>del</strong>la Difesa, con sua comunicazione <strong>del</strong> 3<br />

aprile 2007, ha ribadito l’obbligo per tutti gli apprtenenti alle<br />

FF.AA., anche in congedo, <strong>del</strong> rispetto ed osservanza di quanto<br />

disposto dalla direttiva SMD-G-010 “Regolamento per la<br />

Disciplina <strong>del</strong>le Uniformi”.<br />

Di seguito un estratto di tale normativa:<br />

Art. 31 – Militari <strong>del</strong>le categorie in congedo<br />

…omissis…<br />

I militari <strong>del</strong>le categorie in congedo che, ai sensi dei successivi<br />

articoli, sono autorizzati ad indossare l’uniforme, sono tenuti<br />

all’osservanza <strong>del</strong>le relative norme in vigore per il personale in<br />

servizio.<br />

Art. 32 – Partecipazione a manifestazioni di carattere militare<br />

I militari <strong>del</strong>le categorie in congedo non in attività di servizio<br />

possono indossare l’uniforme per partecipare a manifestazioni<br />

di carattere militare di particolare rilevanza nazionale ed internazione,<br />

nonché a:<br />

- visite a Reparti militari in occasione di esercitazioni in territorio<br />

nazionale e all’estero;<br />

- gare sportive e incontri tra <strong>del</strong>egazioni multinazionali in territorio<br />

nazionale e all’estero;<br />

- gare sportive di rilievo a carattere militare e incontri tra <strong>del</strong>egazioni<br />

multinazionali in territorio nazionale ed estero;<br />

- nelle esercitazioni di protezione civile organizzate da<br />

Enti/Comandi militari e/o Pubbliche Amministrazioni;<br />

- in occasione di raduni nazionali o internazionali <strong>del</strong>le<br />

Associazioni d’Arma o combattentistiche munite di riconoscimento.<br />

L’Associazione deve inviare, con congruo anticipo, direttamente<br />

al Comando/Ente Militare responsabile <strong>del</strong>la manifestazione,<br />

l’elenco <strong>del</strong> personale partecipante indicandone il grado.<br />

Nel caso di particolare manifestazione all’estero, qualora il<br />

militare in congedo sia invitato a partecipare e l’Autorità invitante<br />

abbia espresso il gradimento alla partecipazione in uniforme,<br />

lo Stato Maggiore <strong>del</strong>la Difesa interessereà per il “nullaosta”<br />

la Rappresentanza Militare Italiana nel paese estero interessato.<br />

…omissis…<br />

“IL NASTRO AZZURRO”<br />

Fondato a Roma nel 1926<br />

- Il Gruppo <strong>del</strong>le M.O.V.M. e l’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> Pag. 3<br />

<strong>Azzurro</strong> fra combattenti decorati al V.M.: due<br />

sodalizi, un’unica origine, gli stessi ideali,<br />

i medesimi scopi<br />

- Storia <strong>del</strong>la pubblicazione de “Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>” “” 3<br />

- 2 giugno la Repubblica Italiana compie 61 anni “” 4<br />

- 1814-2007: l’Arma dei Carabinieri compie 193 anni “” 8<br />

- 10 giugno 1918-10 giugno 2007: Festa <strong>del</strong>la<br />

Marina Militare “” 10<br />

- Luigi Rizzo: il protagonista <strong>del</strong>l’episodio<br />

ispiratore <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong>la Marina “” 11<br />

- La vera storia <strong>del</strong> Sommergibile “Calvi” “” 12<br />

- 21 giugno: Festa <strong>del</strong>la Guardia di Finanza “” 14<br />

- Elenco <strong>del</strong>le Federazioni “” 15<br />

- Il piu’ giuvane “fucilato” d’Italia “” 19<br />

- Garibaldi: un Repubblicano al servizio <strong>del</strong> Re “” 20<br />

- La Medaglia d’Oro Giuseppe Garibaldi “” 21<br />

- Tutto il mondo ha celebrato Garibaldi “” 22<br />

- Napolitano: l’Eroe esprime idealità ancora vive “” 22<br />

- Poste Italiane ha emesso il francobollo di Garibaldi “” 23<br />

- Garibaldi privato “” 23<br />

- Alpini “” 24<br />

- Cronache <strong>del</strong>le Federazioni “” 26<br />

- Recensioni “” 30<br />

- L’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> entra a far parte<br />

di ASSOARMA “” 31<br />

- Consigli Direttivi <strong>del</strong>le Federazioni “” 31<br />

- Note liete “” 31<br />

- Oggettistica <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> “” 32<br />

In copertina:<br />

Il Colosseo arredato <strong>del</strong> Tricolore<br />

per la celebrazione <strong>del</strong> 2 giugno<br />

(La pubblicazione fu sospesa per le vicende connesse al secondo conflitto mondiale e riprese nel 1951)<br />

Direz. E Amm.: Roma 00161 - p.zza Galeno, 1 - tel. 064402676 - fax 0644266814 - Sito internet: www.istitutonastroazzurro.org<br />

- E-mail: redaz.nastroazzurro@libero.it - Direttore Editoriale: Giorgio Zanardi - Presidente Nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong><br />

- Direttore Responsabile: Antonio Daniele - Comitato di Redazione: Giorgio Zanardi, Antonio Daniele, Carlo Maria<br />

Magnani, Bruno Stegagnini, Antonio Teja, Giuseppe Picca, Antonino Zuco - Segretaria di Redazione: Barbara Coiante -<br />

Autorizzazione <strong>del</strong> Tribunale Civile e Penale di Roma con decreto n.° 12568 <strong>del</strong> 1969 - Progetto Grafico e stampa: Arti<br />

Grafiche San Marcello s.r.l. - v.le Regina Margherita, 176 - 00198 Roma - Finito di stampare: luglio 2007<br />

Per abbonarsi i versamenti possono essere effettuati su C/C Postale n. 25938002 intestato a “<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>”,<br />

oppure su C/C Bancario UNICREDIT BANCA n. 4457131 c/o Ag. 20 Roma CAB 03220 ABI 02008 CIN “T”.<br />

Abbonamento ordinario: 20 Euro; sostenitore: 25 Euro; benemerito: 30 Euro e oltre.<br />

Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana


IL NASTRO AZZURRO<br />

IL “GRUPPO DELLE MEDAGLIE D’ORO AL VALOR<br />

MILITARE D’ITALIA” E L’“ISTITUTO DEL NASTRO<br />

AZZURRO FRA COMBATTENTI DECORATI AL VALOR<br />

MILITARE”: DUE SODALIZI, UN’UNICA ORIGINE, GLI<br />

STESSI IDEALI, I MEDESIMI SCOPI<br />

Nel corso <strong>del</strong>le attività associative <strong>del</strong> nostro <strong>Istituto</strong><br />

non mi era mai capitato di presenziare a Roma ad<br />

una celebrazione <strong>del</strong>la<br />

ricorrenza <strong>del</strong> XXIV Maggio, data<br />

nella quale si festeggiava fino a<br />

qualche anno fa la “Giornata <strong>del</strong><br />

Decorato”, spostata dal 2000 alla<br />

Giornata <strong>del</strong>le Forze Armate <strong>del</strong> IV<br />

novembre.<br />

Il Gruppo <strong>del</strong>le Medaglie d’Oro<br />

ha invece sempre mantenuta la sua<br />

celebrazione il XXIV Maggio e quest’anno<br />

il suo Presidente, Gen.<br />

MOVM Umberto Rocca ci ha chiesto<br />

di unirci a loro per deporre<br />

insieme una corona di alloro<br />

all’Altare <strong>del</strong>la Patria in quella data.<br />

Questa celebrazione unita è stata<br />

coronata da una esemplare partecipazione<br />

che mi ha profondamente<br />

colpito.<br />

Moltissimi i Labari <strong>del</strong>le nostre<br />

Federazioni presenti sui quali spiccavano<br />

le Medaglie d’Oro dei<br />

rispettivi associati decorati per la<br />

massima impresa eroica che, riflettendo<br />

i raggi <strong>del</strong> sole che hanno<br />

allietato quella magnifica giornata,<br />

hanno dato uno straordinario senso<br />

di vitalità all’Altare <strong>del</strong>la Patria sul<br />

quale hanno trovato posto molti<br />

decorati soci <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> di<br />

svariate città d’Italia e tanti tantissi-<br />

IL GRUPPO DELLE MEDAGLIE D’ORO…<br />

QUEST’<strong>ANNO</strong>… CI HA CHIESTO DI<br />

UNIRCI A LORO PER DEPORRE INSIEME<br />

UNA CORONA DI ALLORO…<br />

INVITO… A UNA RIFLESSIONE SULLA<br />

POSSIBILITÀ DI PERVENIRE… A UN<br />

ESAME DELLE DIFFICOLTÀ CHE<br />

POTREBBERO OPPORSI AD UNA<br />

PRONTA RIUNIFICAZIONE DEI DUE<br />

ORGANISMI…<br />

mi Soci aderenti e simpatizzanti <strong>del</strong>la Federazione di Roma,<br />

con piena soddisfazione dei militari responsabili <strong>del</strong> rigoroso<br />

cerimoniale previsto per ogni<br />

manifestazione patriottica.<br />

È stata cioè data vita a una bellissima<br />

cerimonia di altri tempi,<br />

degna <strong>del</strong>la portata spirituale ed<br />

etica <strong>del</strong>la fatidica decisione che<br />

l’Italia ha saputo prendere il XXIV<br />

Maggio 1915, tanto che continuo a<br />

pensare e a riflettere a quanto<br />

sarebbe opportuno e giusto che,<br />

anche in ogni altra ricorrenza<br />

patriottica, o in tutte le manifestazioni,<br />

il nostro <strong>Istituto</strong> e il Gruppo<br />

<strong>del</strong>le Medaglie d’Oro si presentassero<br />

sempre insieme riuniti in un<br />

unico organismo in seno al quale le<br />

Medaglie d’Oro figurerebbero<br />

ancora e sempre “primi inter<br />

pares”, ma nel seno <strong>del</strong> nostro<br />

<strong>Istituto</strong> che è nato per raccogliere<br />

tra i suoi Soci indistintamente tutti i<br />

decorati al Valore <strong>del</strong>la Patria.<br />

Invito pertanto tutti a una riflessione<br />

sulla possibilità di pervenire<br />

al più presto, addirittura dal prossimo<br />

Congresso, a un esame <strong>del</strong>le<br />

difficoltà che potrebbero opporsi ad<br />

una pronta riunificazione dei due<br />

organismi che celebrano il Valore<br />

Militare d’Italia.<br />

G.Z.<br />

STORIA DELLA PUBBLICAZIONE DE “IL NASTRO AZZURRO”<br />

Grazie ad una cortese puntualizzazione richiestaci dalla Federazione di Torino, si è avuta l’occasione di effettuare un’accurata<br />

azione di ricerca storica sulle origini <strong>del</strong>la rivista “Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>” dalla quale è risultato che la sua prima pubblicazione<br />

risale al gennaio 1926. Dopo qualche anno si è interrotta e, nel 1951, grazie all’iniziativa e buona volontà di un gruppo<br />

di Azzurri torinesi, “Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>” ha ripreso la pubblicazione.<br />

La storia è particolarmente interessante e sarà oggetto di un articolo sul prossimo numero <strong>del</strong>la rivista. Fin da questo numero,<br />

però, il “tamburino” de “Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>” riporta le origini storiche <strong>del</strong>la pubblicazione aggiornate, come è giusto che<br />

sia, alle ultime notizie reperite.<br />

Il Direttore Responsabile<br />

3


IL NASTRO AZZURRO<br />

Anche quest’anno l’Italia ha rievocato l’istituzione<br />

<strong>del</strong>la Repubblica come sua<br />

forma di governo dandosi convegno il 2<br />

giugno a Roma sulla via dei Fori Imperiali.<br />

Alla presenza <strong>del</strong> Capo <strong>del</strong>lo Stato,<br />

Onorevole Senatore Andrea Napolitano, <strong>del</strong><br />

Presidente <strong>del</strong> Consiglio dei Ministri, Romano<br />

Prodi, <strong>del</strong> ministro <strong>del</strong>la Difesa, professor Arturo<br />

Parisi, di numerosissime autorità politiche, civili,<br />

religiose e soprattutto militari, per due ore hanno<br />

sfilato in parata i reparti <strong>del</strong>le Forze Armate e dei<br />

Corpi Armati e non <strong>del</strong>lo Stato.<br />

Come ogni anno, negli ultimi<br />

tempi, la parata ha visto impegnati<br />

sempre meno uomini e<br />

mezzi. Si tratta di un chiaro<br />

segnale <strong>del</strong>le difficoltà economiche<br />

in cui si dibatte da tempo<br />

il comparto <strong>del</strong>la Difesa.<br />

Difficoltà che si acuiscono di<br />

anno in anno, mentre la politica<br />

4<br />

estera <strong>del</strong>l’Italia prevede impegni sempre maggiori<br />

in teatri sempre più lontani e complessi.<br />

La parata di quest’anno è stata divisa in sette<br />

settori:<br />

1. Attività internazionale fuori area: con tale settore<br />

hanno sfilato reparti italiani e rappresen-


tanze <strong>del</strong>le nazioni NATO e ONU impegnate<br />

nei medesimi teatri operativi fuori area dove<br />

sono impegnati i nostri militari;<br />

2. Esercito Italiano: aperto dalla “Nunziatella” e<br />

dagli istituti di formazione, il corteo ha offerto<br />

una rappresentanza di tutti i reparti scelti<br />

<strong>del</strong>l’Esercito Italiano, evidenziando i risultati<br />

positivi <strong>del</strong>l’immane sforzo compiuto negli<br />

ultimi anni per riconvertirne la compagine da<br />

esercito territoriale (stanziato soprattutto nel<br />

nord-est) a struttura militare agile, potente,<br />

proiettabile in ogni teatro operativo <strong>del</strong><br />

mondo e integrabile con analoghe strutture di<br />

altri paesi <strong>del</strong>l’area occidentale;<br />

3. Marina Militare: il “Morosini” apre una parata<br />

in cui risalta il meglio <strong>del</strong>lo spirito marinaro<br />

italiano, fatto di capacità professionale,<br />

coraggio, tecnologia, proiettabilità <strong>del</strong>le forze<br />

e amore per il mare, in cui spicca, tra i reparti<br />

speciali, il Raggruppamento Subacquei e<br />

Incursori “Teseo Tesei”;<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

4. Aeronautica Militare: per la prima volta sfila<br />

in parata il plotone <strong>del</strong> nuovo Collegio<br />

Militare Aeronautico “Giulio Douhet” di<br />

Firenze che apre il corteo di piloti, specialisti<br />

e personale di supporto all’attività <strong>del</strong>la forza<br />

aerea, per definizione flessibile e proiettabile,<br />

tra cui spicca la nuova specialità “Incursori e<br />

Fucilieri <strong>del</strong>l’aria”;<br />

5. Arma dei Carabinieri: la più giovane Forza<br />

Armata (al tempo stesso l’Arma più anziana)<br />

offre al pubblico la visione <strong>del</strong>la sua duplice<br />

personalità di organismo militare capace<br />

di operare in qualsiasi contesto mondiale e<br />

di Forza di Polizia capillarmente diffusa sul<br />

territorio;<br />

6. Guardia di Finanza: il braccio militare al servizio<br />

<strong>del</strong> fisco è una visione riduttiva <strong>del</strong>le capacità<br />

operative <strong>del</strong>la GdF, oggi più che mai<br />

autentica Forza Armata specializzata nel controllo<br />

dei traffici commerciali e nella prevenzione<br />

e repressione dei reati loro connessi;<br />

5


IL NASTRO AZZURRO<br />

7. Corpi armati e non <strong>del</strong>lo stato: il settore è<br />

stato diviso in sottosettori, ciascuno per ogni<br />

corpo, iniziando dalla Polizia di Stato, che ha<br />

esibito i propri reparti speciali e i mezzi<br />

migliori che possiede (particolare, la<br />

Lamborghini Gallardo, una velocissima Gran<br />

Turismo al servizio <strong>del</strong>la Stradale), sono seguiti<br />

gli agenti di Custodia, i Vigili <strong>del</strong> Fuoco, la<br />

Croce Rossa Italiana e il Sovrano Militare<br />

Ordine di Malta.<br />

Mentre uno squadrone di Corazzieri a Cavallo<br />

rendeva gli onori finali al Presidente <strong>del</strong>la<br />

Repubblica, la Pattuglia Acrobatica Nazionale,<br />

unico gruppo di volo ammesso, chiudeva la<br />

parata dipingendo nel cielo di Roma il tricolore<br />

più grande <strong>del</strong> mondo.<br />

La Repubblica Italiana ha festeggiato così il<br />

suo sessantunesimo compleanno, con un evento<br />

che, nella sua tradizionale cornice di via dei Fori<br />

Imperiali, ha richiamato un pubblico insolitamente<br />

numeroso. Ciò deve far riflettere chi,<br />

6<br />

responsabile <strong>del</strong>la comunicazione e <strong>del</strong>la pubblica<br />

informazione, spesso si lascia andare a<br />

valutazioni troppo soggettive e personali (quando<br />

non apertamente influenzate da ideologia<br />

antimilitarista di vecchio stampo) e divulga opinioni<br />

(spacciandole per “notizie”) che lascerebbero<br />

credere che gli italiani non apprezzano e<br />

mal sopportano le Forze Armate.<br />

Gli applausi continui, le autentiche ovazioni,<br />

il canto corale <strong>del</strong>l’Inno nazionale, la forte e sentita<br />

partecipazione popolare alla parata di questo<br />

2 giugno smentiscono senza mezzi termini tali<br />

pretestuose opinioni. Gli italiani sono vicini alle<br />

Forze Armate, le amano e le apprezzano. Molti si<br />

sono rammaricati che la parata si svolgesse in<br />

tono minore, con reparti quasi <strong>del</strong> tutto “appiedati”,<br />

con presenza di soli mezzi di supporto<br />

(solo due i mezzi corazzati, e si trattava di blindati<br />

“leggeri”), senza altri velivoli in cielo se non<br />

le “Frecce Tricolori”.<br />

Moltissimi i giovani, tante le famiglie con<br />

bambini, molti gli anziani, non tutti certamente<br />

“ex” militari, ma tutti compresi e commossi, tra


un applauso e l’altro, si sorprendevano a “segnare<br />

il passo” o a portare il tempo lento e cadenzato<br />

<strong>del</strong>l’“Inno Sardo”, intonato dai Fanti <strong>del</strong>la<br />

Brigata Sassari appena rientrati<br />

da Nassiriya, o a festeggiare<br />

l’allegra fanfara dei<br />

Bersaglieri che suona correndo.<br />

Queste cose belle e pulite,<br />

queste tradizioni di<br />

amore per la Patria, di silenziosa<br />

dedizione, di coraggiosa<br />

determinazione, costituiscono<br />

i valori di riferimento<br />

per i nostri militari<br />

che, ovunque nel mondo, compiono il loro<br />

dovere onorando il tricolore e la nazione italia-<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

na. Ecco perché quando, dopo meno di due<br />

ore, la parata è terminata, il pubblico affluito si<br />

è cominciato ad allontanare dalla via dei Fori<br />

Imperiali con lentezza,<br />

quasi con la pigrizia di chi<br />

non vuole lasciare un luogo<br />

amico e spera che vi sia<br />

ancora qualcosa di nuovo e<br />

di bello da vedere.<br />

Forse il popolo italiano,<br />

per festeggiare il compleanno<br />

<strong>del</strong>la sua Repubblica,<br />

avrebbe meritato un regalo<br />

un po’ meno scarno.<br />

Speriamo nell’anno venturo.<br />

Antonio Daniele<br />

7


IL NASTRO AZZURRO<br />

Il 5 giugno 2007, nella suggestiva cornice<br />

<strong>del</strong>la Piazza di Siena, sita nel mezzo <strong>del</strong>lo stupendo<br />

parco di Villa Borghese, autentico polmone<br />

verde <strong>del</strong>la capitale, si è svolta, alla presenza<br />

<strong>del</strong> Capo <strong>del</strong>lo Stato, la tradizionale Festa<br />

dei Carabinieri: l’evento celebrativo <strong>del</strong> 193°<br />

compleanno <strong>del</strong>l’Arma dei Carabinieri.<br />

I Carabinieri sono contemporaneamente<br />

l’Arma più antica e la Forza Armata più giovane<br />

d’Italia. Fu istituita come corpo di tiratori scelti<br />

<strong>del</strong>l’esercito sabaudo nel 1814, infatti i suoi<br />

appartenenti erano dotati di “carabine” cioè fucili<br />

di precisione a canna lunga il cui nome ispirò<br />

quello <strong>del</strong>l’Arma. Nel tempo, i Carabinieri hanno<br />

sempre più mutato la loro fisionomia e i loro<br />

compiti, divenendo presto la più antica “Polizia<br />

Militare” <strong>del</strong> mondo. Di recente, l’Arma è stata<br />

separata dall’Esercito ed è divenuta Forza Armata<br />

Autonoma.<br />

8<br />

Ancora oggi, la specializzazione<br />

e la militarità<br />

con cui i<br />

Carabinieri svolgono il<br />

loro servizio nella lotta<br />

alla criminalità, ne<br />

fanno un esempio da<br />

emulare. Per tale ragione, quando l’Italia partecipa<br />

a missioni ONU, gli viene sempre richiesto<br />

l’invio di reparti dei Carabinieri.<br />

Il Ministro <strong>del</strong>la Difesa, Arturo Parisi, nel suo<br />

significativo intervento, ha elogiato i Carabinieri<br />

affermando che essi “…rappresentano al meglio<br />

lo Stato nei confronti dei cittadini…”, infatti,<br />

ovunque vi sia richiesta di sicurezza e di appoggio,<br />

i Carabinieri sono il riferimento per tutti.<br />

Proprio in tale contesto si colloca la Medaglia<br />

al Merito <strong>del</strong>la Sanità Pubblica conferita alla<br />

Bandiera di Guerra <strong>del</strong>l’Arma per “la diuturna<br />

lotta tesa alla prevenzione ed al contrasto <strong>del</strong>la


diffusione <strong>del</strong>l’uso di sostanze stupefacenti”, dal<br />

Presidente <strong>del</strong>la Repubblica On. Sen. Giorgio<br />

Napolitano. Il Presidente ha poi conferito altre<br />

Medaglie al Valore ed Onorificenze. Spicca fra<br />

tutte la Medaglia d’oro al Valor Militare conferita<br />

alla memoria <strong>del</strong>l’Appuntato Donato Pezzuolo<br />

ucciso da malviventi in un conflitto a fuoco. Altre<br />

decorazioni ad altri Carabinieri, molte “alla<br />

memoria”, sempre per atti di autentico eroismo<br />

compiuti nella lotta alla criminalità. Dalle colonne<br />

di questo periodico sale quindi un sentito ringraziamento<br />

per quanto fanno i Carabinieri e per<br />

come lo fanno al servizio dei cittadini.<br />

Terminata la fase ufficiale <strong>del</strong>la cerimonia, il<br />

momento più atteso dalle migliaia di persone,<br />

autorità, ufficiali e sottufficiali <strong>del</strong>l’Arma, semplici<br />

cittadini “amici” dei Carabinieri convenuti a<br />

Piazza di Siena: il “Carosello”. Si tratta <strong>del</strong>la tradizionale<br />

esibizione <strong>del</strong> Reggimento Carabinieri<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

a Cavallo che presenta una colorita e festosa<br />

coreografia fatta di bravura individuale, grande<br />

scuola di equitazione e affiatamento collettivo.<br />

Le figure geometriche e gli incroci volteggianti<br />

dei cento cavalieri nell’arena hanno riscosso<br />

decine di applausi spontanei che hanno raggiunto<br />

l’apice per la corsa al galoppo che ricordava<br />

la “carica” con la quale, nella battaglia di<br />

Pastrengo <strong>del</strong> 1848, il reggimento spezzò l’assedio<br />

con cui l’armata austro ungarica aveva circondato<br />

e chiuso in una morsa il re Carlo Alberto<br />

di Savoia, con parte <strong>del</strong> suo esercito. Per tale glorioso<br />

episodio, la Bandiera di Guerra dei<br />

Carabinieri fu decorata con la sua prima<br />

Medaglia d’Argento al Valor Militare.<br />

Insomma, una rievocazione perfetta e vicina<br />

alla gente, che è vicina ai Carabinieri come non<br />

mai. Se si vuol cercare il pelo nell’uovo, un grosso<br />

e rumoroso temporale ha minacciato pioggia<br />

(qualche gocciolone c’è pure stato) per tutta la<br />

durata <strong>del</strong>la cerimonia, mettendo un po’ di agitazione<br />

tra gli spettatori e qualcosa non ha funzionato<br />

a livello organizzativo, poiché le decine e<br />

decine di addetti alla ricezione <strong>del</strong> pubblico (sia<br />

in uniforme, sia in borghese) non avevano la<br />

benché minima idea di dove indirizzare i rappresentanti<br />

<strong>del</strong>la pubblica informazione ai quali non<br />

è stata neppure consegnata una cartellina stampa,<br />

ormai disponibile ovunque e per qualsiasi<br />

genere di evento.<br />

Antonio Daniele<br />

9


IL NASTRO AZZURRO<br />

Apartire dal 1939 su tutte le navi <strong>del</strong>la flotta, in ogni<br />

parte d’Italia, ovunque nelle città di mare e di terra<br />

esisteva un reparto marittimo, la Regia Marina ha<br />

celebrato la sua festa il 10 giugno, ricorrenza <strong>del</strong>l’episodio<br />

di Premuda <strong>del</strong> 1918 quando Luigi Rizzo, col suo piccolo<br />

MAS 15, è riuscito, dopo aver attraversato indenne la forma-<br />

10<br />

zione dei sette cacciatorpedinieri che la scortava, a mettere<br />

a segno due siluri sull’opera viva <strong>del</strong>la nave da battaglia<br />

austriaca “Santo Stefano”, affondandola.<br />

Con questo episodio l’Italia era riuscita a stroncare ogni<br />

velleità <strong>del</strong>l’ammiraglio Horty che stava tentando di appoggiare<br />

dal mare, con l’obiettivo di sfondare lo sbarramento di<br />

Otranto, l’azione di forza che l’esercito<br />

austriaco aveva scatenato sul<br />

fronte terrestre per rialzare il morale<br />

<strong>del</strong>la nazione.<br />

È stata scelta dallo Stato<br />

Maggiore Marina quella data proprio<br />

per sottolineare che le migliori caratteristiche<br />

<strong>del</strong>la nostra Marina erano<br />

quella tenacia e quell’ardimento che<br />

avevano consentito a una così piccola<br />

unità, condotta da un marinaio italiano,<br />

di raggiungere un risultato<br />

tanto imponente. Di fatto, poche settimane<br />

dopo il siluramento <strong>del</strong>la<br />

“Santo Stefano”, un’altra corazzata,<br />

la “Viribus Unitis”, venne affondata<br />

entro la base di Pola dagli italiani<br />

Paolucci e Rossetti mentre, nella<br />

guerra più recente, numerosi sono<br />

stati i successi ottenuti dai nostri<br />

marinai in azioni analoghe (valgano<br />

per tutte l’affondamento nel porto di<br />

Alessandria <strong>del</strong>le navi da battaglia


“Valiant” e “Queen Elizabeth” da parte degli uomini dei<br />

mezzi d’assalto <strong>del</strong>la nostra Regia Marina).<br />

La celebrazione <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong>la Marina, interrotta dallo<br />

scoppio <strong>del</strong>la seconda guerra mondiale, non è stata ripresa<br />

alla fine <strong>del</strong>le ostilità, quasi che la Marina abbia voluto portare<br />

il lutto per la sconfitta <strong>del</strong> nostro Paese. Solo dopo venti<br />

anni, nel 1964, la Festa <strong>del</strong> 10 giugno è stata ripristinata.<br />

Da allora, ogni anno prima <strong>del</strong>la sua celebrazione, lo<br />

Stato Maggiore <strong>del</strong>la Marina Militare pubblica un rapporto<br />

alla nazione <strong>del</strong>le attività e dei problemi che i solini blu<br />

hanno dovuto affrontare quotidianamente nell’anno in<br />

corso e illustrare quali sono le prospettive per il futuro.<br />

L’impegno <strong>del</strong>la Marina Militare è di fatto in continuo<br />

aumento per la globalizzazione <strong>del</strong>l’ambiente marittimo,<br />

<strong>del</strong>la cui sicurezza essa deve rispondere soprattutto nell’area<br />

<strong>del</strong> Mediterraneo allargato in comunità di intenti con<br />

paesi di cultura differente dalla nostra, se non addirittura<br />

con ex potenziali avversari dei tempi <strong>del</strong>la guerra fredda.<br />

Purtroppo, all’aumento e alle maggiori difficoltà che si<br />

frappongono al disimpegno di tutti questi compiti, non corrisponde<br />

un maggior stanziamento di risorse perché anche<br />

la Marina deve fare la sua parte nel miglioramento <strong>del</strong><br />

bilancio <strong>del</strong>lo Stato, cosa che essa sta sostenendo con i suoi<br />

proverbiali serietà e senso <strong>del</strong>la disciplina, sforzandosi di<br />

evitare che l’ineluttabile aumento <strong>del</strong> costo <strong>del</strong> personale<br />

(anche a seguito <strong>del</strong>la sospensione <strong>del</strong> servzio di leva) non<br />

si rifletta sulle attività operative e sulla acquisizione di nuovi<br />

materiali e mezzi.<br />

Il nostro <strong>Istituto</strong>, che si onora di aver iscritto e di iscrive-<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

re nelle sue file tanti solini Azzurri che hanno saputo arricchire<br />

la Patria di moltissimi retaggi di valore italico, auspica<br />

che ancora una volta la Marina Militare riesca a far fronte<br />

alle difficoltà <strong>del</strong> momento ispirandosi a quella tradizione<br />

di cui i suoi uomini hanno sempre saputo essere maestri,<br />

offrendo anche in olocausto la propria vita alla Patria in<br />

regime diretto <strong>del</strong> grado rivestito, come ben dimostra il<br />

bilancio dei suoi morti nelle guerre che è stata chiamata a<br />

combattere. Infatti, sulle navi affondate sono complessivamente<br />

morti il 100% degli ammiragli, il 75% dei comandanti,<br />

il 50% degli ufficiali, il 30% degli equipaggi.<br />

LUIGI RIZZO: IL PROTAGONISTA DELL’EPISODIO ISPIRATORE DELLA FESTA DELLA MARINA<br />

MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE<br />

“Comandante di una sezione di piccole siluranti in perlustrazione nelle acque di<br />

Dalmazia, avvistava una poderosa forza navale nemica composta di due corazzate e<br />

numerosi cacciatorpediniere e, senza esitare, noncurante <strong>del</strong> grande rischio, dirigeva<br />

immediatamente con le sezioni all'attacco.<br />

Attraversava con incredibile audacia e somma perizia militare e marinaresca la<br />

linea fortissima <strong>del</strong>le scorte, e lanciava due siluri contro una <strong>del</strong>le corazzate nemiche,<br />

colpendola ripetutamente in modo da affondarla.<br />

Liberavasi con grande abilità dal cerchio di cacciatorpediniere che da ogni lato gli<br />

sbarravano il cammino e, inseguito e cannoneggiato da uno di essi, con il lancio di<br />

una bomba di profondità, lo faceva desistere dall'inseguimento danneggiandolo<br />

gravemente.<br />

Costa Dalmata, notte sul 10 giugno 1918”.<br />

Luigi Rizzo è stato decorato di: 2 M.O.V.M., 4 M.A.V.M., 2 C.G.V.M. e<br />

Promozione al grado di Tenente di Vascello con passaggio in s.p.e..<br />

G.Z.<br />

11


IL NASTRO AZZURRO<br />

12<br />

LA VERA STORIA DEL SOMMERGIBILE “CALVI”<br />

Il nostro associato dott. Prof. Giordano Russo, figlio <strong>del</strong> Capitano <strong>del</strong> Genio Navale Aristide Russo, ufficiale di macchina<br />

<strong>del</strong> sommergibile “Pietro Calvi” affondato in Atlantico nella notte <strong>del</strong> 14 luglio 1943 da preponderanti forze navali inglesi, ci<br />

ha scritto lamentando una incresciosa situazione. La casa editrice Mondadori ha pubblicato da ormai cinque anni un libro dal<br />

titolo “Uomini sul fondo – storia <strong>del</strong> sommergibilismo italiano dalle origini ad oggi” in cui la vicenda <strong>del</strong> “Calvi” non viene<br />

descritta secondo verità storica, gettando un’ombra inaccettabile sulla sua fine gloriosa e sull’eroica morte <strong>del</strong> padre.<br />

Non potendo fare altro, per venire incontro alla giusta richiesta di verità, ripubblichiamo volentieri ancora una volta un articolo<br />

che narra l’epopea <strong>del</strong> nostro sommergibile e <strong>del</strong> suo ammirevole equipaggio, stralciando alcuni tratti dall’articolo “La<br />

missione <strong>del</strong> sommergibile Calvi” comparso sul numero di settembre 1990 ai quali si aggiunge la descrizione <strong>del</strong>la battaglia<br />

finale <strong>del</strong>l’eroica unità.<br />

<strong>del</strong> sommergibile “Pietro Calvi” si snodò nel<br />

breve periodo <strong>del</strong>la primavera – estate <strong>del</strong> 1942 quan-<br />

L’epopea<br />

do, ai primi di marzo, fresco di lavori in bacino,<br />

risultò l’unico sommergibile operativo a disposizione <strong>del</strong><br />

Comando di “Betasom” che lo inviò presso la costa settentrionale<br />

<strong>del</strong> Brasile, nelle acque a nord <strong>del</strong>l’Equatore, fra Capo<br />

Orange e Capo San Rocco. La zona non era ancora stata battuta<br />

da sommergibili <strong>del</strong>l’Asse, ma vi era segnalato un intenso<br />

traffico che faceva ritenere al nuovo comandante di<br />

“Betasom”, capitano di vascello Polacchini, che il “Calvi” vi<br />

avrebbe potuto conseguire buoni risultati.<br />

Polacchini dovette anche vincere le perplessità <strong>del</strong>l’ammiraglio<br />

Doenitz, che avrebbe voluto attendere di avere più<br />

battelli da inviarvi per accompagnare all’elemento sorpresa il<br />

fattore massa, ma finalmente, il 7 marzo, il “Calvi”, comandato<br />

dal capitano di corvetta Emilio Olivieri, partì da<br />

Bordeaux con la condizione, imposta da Doenitz, di astenersi<br />

dall’effettuare azioni offensive nelle acque territoriali <strong>del</strong><br />

Brasile per motivi di ordine politico.<br />

Giunto in zona di operazioni, il “Calvi” iniziò la sua attività<br />

fermando due piroscafi con distintivi di neutralità, dei<br />

quali non poté controllare la regolarità <strong>del</strong> carico per le con-<br />

dizioni avverse <strong>del</strong> mare.<br />

Nel pomeriggio <strong>del</strong> 28 marzo, a<br />

circa 700 miglia da Capo Orange,<br />

(nord <strong>del</strong>la foce <strong>del</strong> Rio <strong>del</strong>le<br />

Amazzoni) il sommergibile intercettò<br />

un piccolo convoglio di 4 navi, tra le<br />

quali la portaerei di scorta britannica<br />

“Archier”, accompagnata dall’incrociatore<br />

pesante “Devonshire” e da tre<br />

cacciatorpediniere <strong>del</strong> 1° Gruppo di<br />

appoggio, che scortavano un convoglio<br />

nemico. Il “Calvi”, costretto in<br />

immersione per non farsi avvistare da<br />

un aereo di vigilanza che si manteneva<br />

sopra il convoglio, quando poté<br />

riemergere, avvistò un piroscafo isolato<br />

dal convoglio. Il comandante<br />

Oliveri non ebbe esitazione: inseguì il<br />

mercantile durante le ore diurne e,<br />

calata la notte, gli si avvicinò e lo<br />

colpì con due siluri affondandolo. Si<br />

trattava <strong>del</strong> cargo britannico<br />

“Tredinnik”, di 4.589 tonnellate.<br />

Nel pomeriggio <strong>del</strong> 31 marzo, a<br />

circa 400 miglia da Capo Orange, verso cui stava rientrando,<br />

il “Calvi” attaccò la petroliera statunitense “T.C. McCobb” di<br />

7.552 tonnellate, e dopo averla colpita più volte con il cannone,<br />

dovette lanciare ben sei siluri per poterla affondare.<br />

Quindi, il sommergibile raggiunse le acque adiacenti a<br />

Capo San Rocco, punto focale di traffico e di incrocio <strong>del</strong>le<br />

rotte tra il nord e il sud America e con l’Africa equatoriale e<br />

meridionale, dove, nella notte tra il 9 e il 10 aprile attaccò la<br />

petroliera statunitense “Eugene V.R. Thayer”, di 7.138 tonnellate,<br />

col cannone e i siluri, uno dei quali raggiunse la nave<br />

che affondò lentamente e in fiamme, verso l’alba <strong>del</strong> 10.<br />

“Betasom” ordinò al “Calvi” di spostarsi fra Capo San<br />

Rocco e l’isola Fernando di Noronha, seguendo una rotta prevalentemente<br />

vicina alla riviera continentale, dove era stato<br />

segnalato intenso traffico nemico. Il sommergibile eseguì e, il<br />

giorno dopo, intercettò, silurò e poi affondò, a cannonate, la<br />

moderna motonave norvegese “Baikis”, di 2.161 tonnellate.<br />

Al “Calvi” erano rimasti solo tre siluri, ma “Betasom” gli<br />

ordinò di restare nella zona assegnata fino al completo esaurimento<br />

<strong>del</strong>le armi. Il successivo 12 aprile, il comandante<br />

Olivieri, con i suoi ultimi siluri, poté affondare la petroliera<br />

panamense “Ben Brush”, di 7.691 tonnellate, col suo prezio-


so carico di greggio.<br />

Il sommergibile rientrò a<br />

Bordeaux il 29 aprile, dopo 55 giorni<br />

di mare, durante i quali aveva navigato<br />

per 9.443 miglia e affondato 5 navi<br />

mercantili per 29.031 tonnellate di<br />

stazza lorda. Per tale successo, al<br />

comandante Olivieri fu conferita la<br />

Medaglia d’Argento al Valor Militare.<br />

Purtroppo Olivieri si ammalò proprio<br />

mentre il “Calvi” si apprestava a<br />

salpare per una nuova missione, destinazione<br />

le Piccole Antille. Il comando<br />

fu affidato all’anziano capitano di fregata<br />

Primo Longobardo che non fu<br />

fortunato come Olivieri.<br />

Infatti, la sera <strong>del</strong> 15 luglio 1942,<br />

mentre si preparava ad attaccare un<br />

convoglio britannico localizzato dal<br />

sommergibile tedesco U-130 a ovest<br />

<strong>del</strong>le Canarie, il “Calvi” fu individuato dai radar <strong>del</strong>le unità di<br />

scorta nemiche. Fatto segno da numerose cariche di profondità,<br />

fu costretto ad emergere per i danni subiti e affrontò in<br />

superficie le unità inglesi. Il fuoco avversario era preponderante.<br />

Il comandante Longobardo, trovandosi in torretta, fu<br />

uno dei primi a cadere colpito dai proiettili nemici. Il “Calvi”,<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

danneggiato in parti vitali, malgrado tutti i tentativi e gli sforzi<br />

compiuti dall’equipaggio ora comandato dall’Ufficiale di<br />

Macchina, il capitano <strong>del</strong> Genio Navale Aristide Russo, ufficiale<br />

più elevato in grado rimasto in<br />

vita, non poteva più muovere ed<br />

imbarcava acqua.<br />

Lo sloop inglese “Lutworth” fu<br />

quindi in grado di avvicinarsi abbastanza<br />

per abbordare il battello italiano<br />

ed un ufficiale inglese salì a bordo<br />

per eseguirne la cattura. Si trovò,<br />

però, la strada sbarrata dal capitano<br />

Russo che, alla richiesta di resa, si lanciò<br />

addosso all’inglese, impegnandosi<br />

in un corpo a corpo ultimo e decisivo<br />

in difesa <strong>del</strong>la propria unità e <strong>del</strong>l’onore<br />

<strong>del</strong> Paese, e lo trascinò con sé a<br />

mare, non arrendendosi, non consegnando<br />

la nave al nemico e impedendo<br />

cosi alla Marina inglese di impossessarsi<br />

<strong>del</strong> battello che, poco dopo,<br />

affondava.<br />

Per questo atto di fulgido eroismo,<br />

al Capitano <strong>del</strong> Genio Navale<br />

Aristide Russo fu conferita “alla<br />

memoria” la Medaglia d’Argento al Valor Militare con la<br />

seguente motivazione:<br />

“Direttore di macchina su sommergibile oceanico in lunga missione di guerra, fronteggiava con perizia i<br />

danni ingenti subiti dal battello in seguito a violentissimo attacco subito da unità avversarie. Costretto, infine, il<br />

sommergibile ad emergere per le notevoli avarie ed impegnato in impari ed aspro combattimento in superficie,<br />

apportava concorso essenziale a superare la difficoltà per le avarie subite. Scompariva in mare offrendo la propria<br />

vita alla Patria trascinando con sé un ufficiale avversario, impedendogli così di salire a bordo <strong>del</strong>l’unità che<br />

poco dopo affondava.<br />

Atlantico l4 luglio l942”<br />

Il combattimento fu davvero “epico” e toccò livelli di<br />

eroismo inusitati, al punto che l’episodio di abnegazione<br />

<strong>del</strong>la “Gente <strong>del</strong> Calvi“ venne riportato da tutta la stampa<br />

italiana, tedesca ed anche da quella inglese <strong>del</strong>l’epoca e<br />

venne seguito con molto interesse e partecipazione dalla<br />

popolazione dei paesi in guerra.<br />

Antonio Daniele<br />

13


IL NASTRO AZZURRO<br />

L<br />

14<br />

a Guardia di Finanza, recentemente protagonista <strong>del</strong>la ribalta politica<br />

nazionale, ha celebrato il suo 233° Anniversario giovedi 21<br />

giugno 2007 con una cerimonia istituzionale svoltasi presso la<br />

sede <strong>del</strong>la Scuola Ispettori e Sovrintendenti de L’Aquila, alla presenza<br />

<strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica Giorgio Napolitano, <strong>del</strong> Ministro<br />

<strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le Finanze Tommaso Padoa Schioppa, <strong>del</strong><br />

Fotografie R. Rana<br />

Comandante Generale <strong>del</strong> Corpo, Gen.C.A. Cosimo D’Arrigo e <strong>del</strong>le<br />

massime Autorità civili, militari e religiose.<br />

Il generale D’Arrigo, nel suo intervento, dopo i saluti di prammatica<br />

alle Autorità, ha ricordato “…con gratitudine e commozione, tutti<br />

i Finanzieri che hanno sacrificato la vita nell’adempimento <strong>del</strong> proprio<br />

dovere, fulgido esempio di dedizione e di spirito di servizio spinto<br />

sino alle estreme conseguenze…”. Quindi, il generale D’Arrigo ha<br />

sottolineato “…il senso di appartenenza a un’Istituzione che ha sempre<br />

servito il Paese con abnegazione e fe<strong>del</strong>tà e rinnoviamo solennemente<br />

e con entusiasmo l’impegno che abbiamo assunto con il<br />

Giuramento prestato…” quasi a voler chiudere definitivamente i commenti<br />

relativi alle vicende che hanno portato, peraltro, anche alla sua<br />

recente nomina.<br />

Il Presidente <strong>del</strong>la Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo aver<br />

rivolto un pensiero ai Caduti <strong>del</strong> Corpo, ha evidenziato come “…In<br />

questi anni, il corpo, oltre ad assolvere ai tradizionali compiti al servizio<br />

<strong>del</strong> singolo cittadino ed a sostegno degli obiettivi di sviluppo, di<br />

giustizia economica e al miglioramento <strong>del</strong> sofisticatissimo strumento<br />

per il controllo dei nuovi grandi fenomeni economici e sociali <strong>del</strong>la<br />

globalizzazione. Questi vanno pervadendo in misura crescente gli<br />

Stati e l’intera comunità internazionale, ne accentuano l’interdipendenza,<br />

accrescono la complessità <strong>del</strong>le interazioni, esaltano le esigenze<br />

di cooperazione…”.<br />

Nel corso <strong>del</strong>la cerimonia sono state conferite le seguenti onorificenze:<br />

– 1 Medaglia d’oro al merito <strong>del</strong>l’ambiente alla Bandiera di Guerra<br />

<strong>del</strong>la Guardia di Finanza “…per la molteplicità e l’incisività degli<br />

interventi eseguiti dagli uomini e dai mezzi <strong>del</strong> Corpo <strong>del</strong>la<br />

Guardia di Finanza per la tutela <strong>del</strong>l’ambente…”;<br />

– 1 Medaglia d’argento al valor civile al Mar. Capo Raffaele<br />

CARACCIOLO;<br />

– 1 Medaglia d’oro al Merito Civile all’App. Vittorio VENNARI (ora<br />

Maresciallo);<br />

– 1 Medaglia d’argento al merito di marina al Mar. Aiut. mare<br />

Alberto DE SANTIS.<br />

La celebrazione è stata preceduta, la sera <strong>del</strong> 20 giugno, da un<br />

concerto <strong>del</strong>la Banda <strong>del</strong>la Guardia di Finanza, diretta dal M° Magg.<br />

Leonardo Laserra Ingrosso, tenuto nella splendida cornice <strong>del</strong>la piazza<br />

Duomo de L’Aquila.<br />

TESTO DEL TELEGRAMMA INVIATO DAL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO AL COMANDANTE GENERALE DELLA<br />

GUARDIA DI FINANZA IN OCCASIONE DEL SUO 233° ANNIVERSARIO<br />

AL GEN.C.A. COSIMO D’ARRIGO, COMANDANTE GENERALE DELA GUARDIA DI FINANZA - VIA XXI APRILE 51 – 00162 ROMA<br />

IN OCCASIONE DELLA RICORRENZA DEL 233° ANNIVERSARIO DEL GLORIOSO CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA L’ISTITUTO DEL NASTRO<br />

AZZURRO ESPRIME LA SUA PIÙ INCONDIZIONATA SOLIDARIETÀ ED AMMIRAZIONE PER L’OPERA MERITORIA SVOLTA AL SERVIZIO DELLA PATRIA.<br />

IL PRESIDENTE NAZIONALE<br />

C.V. GIORGIO ZANARDI


IL NASTRO AZZURRO<br />

Ripubblichiamo l’elenco <strong>del</strong>le Federazioni Provinciali <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> (la pubblicazione avrà luogo<br />

anche su tutti i numeri successivi) affinchè chiunque ne abbia la necessità possa trovare facilmente i recapiti e i contatti<br />

<strong>del</strong>l’organizzazione territoriale <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong>. Nella presente pubblicazione, su segnalazione di alcune Federazioni, sono<br />

stati aggiornati i recapiti. Man mano che le Federazioni modificano eventualmente l’indirizzo <strong>del</strong>la sede e/o i numeri d i<br />

telefono, ovvero aprono indirizzi di posta elettronica, è opportuno e necessario che lo comunichino tempestivamente alla<br />

Redazione de “Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>” affinchè tali modifiche vengano introdotte al più presto. Il presente elenco non prevede<br />

i recapiti <strong>del</strong>le Sezioni e dei Gruppi sia per ovvie ragioni di spazio, sia soprattutto poiché tali articolazioni territoriali si rapportano alle Federazioni Provinciali.<br />

FEDERAZIONE RECAPITI PRESIDENTE O<br />

COMMISSARIO (*)<br />

ALESSANDRIA Via Fiume 23 – 15100 Alessandria -<br />

Tel.0131.231172<br />

ANCONA Via XXIX Settembre 2/E – 60122<br />

Ancona – Tel. 071.5932582<br />

AOSTA Via C. Chamonin 60 – 11100 Aosta -<br />

Tel.0165.42124 -<br />

g.politano@regione.vda.it<br />

AREZZO Via Ricasoli 21 – 52025 Montevarchi<br />

(AR) – Tel.055.901391 – 055.901261<br />

ASCOLI PICENO Corso Vittorio Emanuele 58 – 63100<br />

Ascoli Piceno – Tel.0736.41389<br />

ASTI Via Carducci 54 – 14100 Asti –<br />

Tel.0141.212241<br />

BARI Via Cardassi 50 – 70122 Bari – Tel.<br />

080.5541443 – 3401535050 -<br />

pickap@libero.it<br />

BELLUNO Via Mezzaterra 73 – 2° piano – 32100<br />

Belluno – Tel.0437.30651<br />

BERGAMO Via Verdi 2 – 24121 Bergamo –<br />

Tel.035.249680<br />

BIELLA Via Roma 34 – 13876 Sandigliano<br />

(BI) – Cell.3351475752<br />

nastroazzurro@vialardi.org -<br />

http://vialardi.org/nastrazzuro/<br />

BOLOGNA Via Marsala 10 – 40126 Bologna –<br />

Tel.051.230670<br />

BRESCIA Via Moretto 79/A – 25125 Brescia –<br />

Tel.030.3751225 –<br />

carlomariamagnani@libero.it<br />

CAGLIARI Via dei Giudicati 17 – 09131 Cagliari<br />

– Tel.070.402644<br />

CAMPOBASSO Via Roma 68 – 86100 Campobasso –<br />

Tel.0874.413794<br />

CASERTA Via Luigi Settembrini 14 – 81100<br />

Caserta – Tel.0823.324695 –<br />

Cell.3385779632<br />

CATANIA Via G. Oberdan 31/C – 95100<br />

Catania<br />

CATANZARO Corso Mazzini 251 – 88100 Catanzaro<br />

– Tel.0961.721022 –<br />

palajaditocco@newvideo.net<br />

Gen. Luigi TURCHI Mer/Sab<br />

h.10-12<br />

Cap. Paolino ORLANDINI Mar/Ven<br />

h.16-17.30<br />

APERTURA<br />

Gen. Attilio POLITANO Su appuntamento<br />

Sig. Stefano MANGIAVACCHI Lun/Ven<br />

h.9-12<br />

Cav. Franco Bruno CRUCIOLI Mar/Gio/Sab<br />

h.9.30-12.30<br />

Sig. Ilio PESCARMONA Mer/Sab<br />

8.30-12<br />

Gen. Giuseppe PICCA Mar/Gio/Sab<br />

h.10-12<br />

Geom. Italo SAVASTA (*) Su appuntamento<br />

T.Col. Arbace MAZZOLENI Su appuntamento<br />

Conte Tomaso VIALARDI di<br />

SANDIGLIANO<br />

da Lun. a Ven.<br />

h.15-16<br />

Cav. Giorgio BULGARELLI Mar/Mer/Ven<br />

h.9-11<br />

Gen. Carlo Maria MAGNANI Martedi h.9-12<br />

Giovedi h.15-18<br />

Cav.Uff. Antonio DI GIROLAMO Mar/Gio<br />

h.10-12<br />

M.O.V.M. Attilio BRUNETTI da Lun. a Ven.<br />

h.9-12<br />

Sig. Mario SCHERILLO<br />

(Vice Presidente)<br />

Su appuntamento<br />

Dott. Raffaele MESSINA Lun/Gio<br />

h.16.30-19<br />

Avv. Giuseppe PALAJA di TOCCO Lun/Mer/Ven<br />

h.9.30-11.30<br />

15


IL NASTRO AZZURRO<br />

16<br />

FEDERAZIONE RECAPITI PRESIDENTE O<br />

COMMISSARIO (*)<br />

CHIETI Via Arniense 208 – 66100 Chieti –<br />

Tel.0871.348603<br />

COSENZA Via F. Alimena 99 – 87100 Cosenza –<br />

Tel.0894.28813<br />

CREMONA Corso P. Vacchelli 60 – 26100<br />

Cremona – Tel.0372.416787<br />

CUNEO Frazione Loreto 48/a – 12045<br />

Fossano (CN)<br />

FERRARA Corso Giovecca 165 (C. Patria) –<br />

44100 Ferrara – Tel.0532.203368<br />

FIRENZE Via S.M. Maddalena 1 – 50010<br />

Caldine (FI) – Tel.055.211087<br />

FOGGIA Via Marchianò 46 – 71100 Foggia –<br />

Tel.0881.636341<br />

FORLI’ Via Jacopo Feo 1 – 47100 Forlì –<br />

Tel.0543.35372<br />

FROSINONE Via Casilina Sud 69 – 03100<br />

Frosinone – Tel.0775.251508<br />

GENOVA Piazza Sturla 3 – 16147 Genova –<br />

Tel.010.3760139<br />

GORIZIA Via D. D’Aosta 143 – 34170 Gorizia<br />

– Tel. 0481.530137<br />

GROSSETO Via de Pretis 48 – 58100 Grosseto –<br />

Tel.0564.20169<br />

IMPERIA Via Foce 3 – 18100 Imperia –<br />

Tel.0183.5793301 - Cell.335.5826502<br />

– giacomo.alberti@lattealberti.it<br />

L’AQUILA Via B. Novelle 24 – 67100 L’Aquila –<br />

Tel.0862.23963<br />

LA SPEZIA Viale Amendola 196 – 19100 La<br />

Spezia – Tel.0187.716204 –<br />

Cell.347.1990911<br />

LATINA Piazz S. Marco 4 (c/o Casa <strong>del</strong><br />

Combattente)– 04100 Latina –<br />

Tel.0773.693357<br />

LECCE Via Flascassovitti 25 – 73100 Lecce –<br />

Tel.0832.308190<br />

LECCO Via Cavour 78 (c/o UNUCI) – 22900<br />

Lecco – Tel.0341.364333 –<br />

nastroazzurrolc@msn.com<br />

LIVORNO Via Piave 13 – 57123 Livorno –<br />

Tel.0586.896711<br />

LUCCA Viale M. Rosi 88 – 55100 Lucca –<br />

Tel.0583.494987<br />

MACERATA Piazza Annessione 12 - 62100<br />

Macerata – Tel./Fax 0733.232450 –<br />

Cell.360.369662<br />

MANTOVA Corso Vittorio Emanuele 35 – 46100<br />

Mantova – Tel.0376.324404<br />

APERTURA<br />

Comm. Biagio ROSSI Mar/Mer/Ven<br />

h.8.30-14<br />

Avv. Pasquale PISANI Su appuntamento<br />

Sig. A<strong>del</strong>mo BISAIA (*) Su appuntamento<br />

Col.CC. Fortunato CUZZOCREA (*) Su appuntamento<br />

Avv. Giorgio ANSELMI Mar/Gio<br />

h.9.30-11.30<br />

Gen. Bruno STEGAGNINI Mercoledi<br />

h.16-18<br />

T.Col. Giovanni Battista CORVINO Su appuntamento<br />

Cav. Stenio RAVAIOLI Giovedi<br />

h.15-17<br />

Serg. Silverio PIZZUTELLI Su appuntamento<br />

C.F. Luigi CAFIERO Mercoledi<br />

h.15-18<br />

Sig. Rinaldo ROMANO Mar/Mer<br />

h.10-12<br />

Magg. Guglielmo FRANCINI Su appuntamento<br />

Comm. Giacomo ALBERTI Su appuntamento<br />

Magg. Umberto SCONCI Da Lun. a Ven.<br />

h.9.30-11.30<br />

Mar.llo Renzo PEDRIGI Mar/Gio/Sab<br />

h.9-11<br />

Cav. Luigi CASALVIERI Lun/Ven<br />

h.10-12<br />

Cav. Luigi DELICATO da Lun. a Ven.<br />

h.9-11<br />

S.Ten. Giuseppe FACCINETTO Mar/Ven.<br />

h.17-19<br />

Ing. Giovanni ANDREANI Martedi<br />

h.16-18<br />

Gen. Cesare PENSABENE Sabato<br />

h.11-12<br />

Sig.ra Cav. Sandra VECCHIONI (*) Su appuntamento<br />

Dott. Franco LANFREDI Lun/Mer/Ven<br />

h.10-12


FEDERAZIONE RECAPITI PRESIDENTE O<br />

COMMISSARIO (*)<br />

MASSA-CARRARA Galelria Leonardo da Vinci 4/1 -<br />

54100 Massa – Tel.0585.44796<br />

MILANO Via S. Barnaba 29 – 20122 Milano –<br />

Tel.02.5512016 –<br />

fed.mi_nastroazzurro@libero.it<br />

MODENA Via V. Reiter 48 – 41100 Modena –<br />

Tel.059.220935<br />

NAPOLI Via S. Lucia 90 – 80132 Napoli –<br />

Tel.081.7640758<br />

NOVARA Via S. Nazzaro 1/B (c/o Ass.Comb.)<br />

– 28100 Novara – Tel. 0321.403967<br />

PADOVA Riviera S. Benedetto 30/A – 35139<br />

Padova – Tel.049.652146<br />

PALERMO Piazza S.F. di Paola 2 (c/o Caserma<br />

R. Settimo) – 90138 Palermo –<br />

Tel.091.6887337<br />

PARMA Via Cavour 28 (c/o UNUCI) – 43100<br />

Parma – Tel.0521.233842<br />

PAVIA Via A. Gazzaniga 2 – 27100 Pavia<br />

–Cell.335.6709322 –<br />

raffaele_babuscio@libero.it<br />

PERUGIA Località Pitigliano 25 – 06016 San<br />

Giustino (PG) – Tel./Fax<br />

075.8583470 – Cell.339.3425888 -<br />

fed.nastroazzurropg@yahoo.it<br />

PESARO E<br />

URBINO<br />

Via <strong>del</strong>l’Arsenale 39 – 61100 Pesaro<br />

(PU) – Tel.0721.31542 -<br />

http://www.portalememorie.it/<br />

PESCARA Piazza S. Caterina da Siena 4 – 65122<br />

Pescara – Tel.085.4211990<br />

PIACENZA Via Romagnoli 41 – 29100 Piacenza –<br />

Tel.0523.711901<br />

PISA Via Ricasoli 21 – 52025 Montevarchi<br />

(AR) – Tel.055.901391 – 055.901261<br />

PISTOIA Via XXVII Aprile 4 (Pal.Mutilati) –<br />

51100 Pistoia – Tel.0573.22771 –<br />

giampiero.monti3@virgilio.it<br />

PORDENONE Via <strong>del</strong>l’Aviere 1 – 33170 Pordenone<br />

– Tel.0434.361611<br />

RAVENNA Via Ofanto 5 – 48100 Ravenna –<br />

Tel.0544.61001<br />

REGGIO<br />

CALABRIA<br />

Salita Cappuccinelli dir. Zag.8 – 89123<br />

Reggio Calabria – Tel.0965.22046<br />

REGGIO EMILIA Via D. Alighieri 7 (c/o EDILGEO) -<br />

42100 Reggio Emilia –<br />

RIETI<br />

Tel.0522435394 – Cell. 348.1522406 –<br />

348.6048054<br />

ronchetti@edilgeo.fastwebnet.it<br />

Via A. Ghepardi 70 – 02100 Rieti –<br />

Tel./Fax 0746.203077<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

APERTURA<br />

Gr.Uff. Elio BORGOBELLO (*) Mar/Gio h.16-18<br />

Sabato h.10-12<br />

Gen. Arnaldo CASSANO da Lun. a Ven.<br />

h.9.30-12.30<br />

Cmte Carlo SABATINI Lun/Ven<br />

h.10-11.30<br />

Avv. Gennaro PERRELLA Lun/Mer/Ven<br />

h.10-12<br />

Gen. Manlio ATTISANO Su appuntamento<br />

Gen. Saulle GUIDA Lun/Mer/Ven.<br />

h.9-11<br />

T.Col. Giovanni Battista RUBINO Mar/Ven<br />

h.9-11.30<br />

Gen. Alberto PIETRONI (*) da Lun. a Ven.<br />

h.10-12<br />

Col. Raffaele BABUSCIO (*) Mar/Mer/Sab<br />

h.9-12<br />

Cav. Angelo DI NATALE (*) Lun/Mer h.16-18.30<br />

Gio h.9.30-11.30 e 16-18<br />

Ven h.8.30-10.30<br />

T.Col. Luigi LEONARDI Giovedì<br />

Su appuntamento<br />

Amm. Guido NATALE Lun/Sab<br />

h.9.30-12<br />

Gr.Uff. Mario BOSONI Mar/Sab<br />

h.10-12<br />

Sig. Stefano MANGIAVACCHI (*) Lun/Ven<br />

h.9-12<br />

Mar.llo Giampiero MONTI Sabato<br />

h.9-11<br />

Dott. Aldo FERRETTI Sabato h.10-12 o su<br />

appuntamento<br />

Amm. Mauro CATTAROZZI (*) Su appuntamento<br />

Ten. Alberto CAFARELLI (*) Su appuntamento<br />

Geom. Giuseppe RONCHETTI Da Lun a Sab<br />

h.9-11<br />

Avv. Francesco Maria PALOMBA (*) Su appuntamento<br />

17


IL NASTRO AZZURRO<br />

18<br />

FEDERAZIONE RECAPITI PRESIDENTE O<br />

COMMISSARIO (*)<br />

RIMINI Via Gadames 29 – 47900 Rimini –<br />

Tel.0541.52678<br />

ROMA Piazza Galeno 1 – 00161 Roma –<br />

Tel.06.4402555 – Fax 06.44266814<br />

federazione.roma@libero.it<br />

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e.com/<br />

ROVIGO Via Levico 4 – 45100 Rovigo –<br />

Tel./Fax 0425.463350 –<br />

maron_graziano@libero.it<br />

SALERNO Via Carmine 101 – 84124 Salerno –<br />

Cell.334.8916507<br />

SASSARI Viale Sicilia 44 – 07100 Sassari –<br />

Tel.079.250615<br />

SAVONA Via Paleocapa 24 (c/o Hotel Suisse) –<br />

17100 Savona – Tel.019.850853 –<br />

Cell. 335.6606885<br />

na.facco@virgilio.it<br />

SIENA Via Aretina Loc. Arbia 71 – 53100<br />

Siena – Tel.0577.364865 –<br />

Cell.333.7441888 –<br />

nastro.azzurro.siena@gmail.com<br />

SIRACUSA Corso Gelone 7 – 96100 Siracusa –<br />

Tel./Fax 0931.24684 –<br />

francescomatanasio@interfree.it<br />

TARANTO Via Cugini 2 – 74100 Taranto –<br />

Tel.099.7752829 – Fax 099.9940845<br />

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www.nastroazzurrotaranto.it<br />

TERAMO Via Gabriele D’Annunzio 89 – 64100<br />

Teramo – Tel.0861.241179<br />

Cell.348.8730235<br />

TERNI Via F. Cesi 22 – 05100 Terni -<br />

Tel./Fax 0744.549856<br />

TORINO Via S. Domenico 28 – 10122 Torino –<br />

Tel.011.5217733 – 011.6690309 –<br />

guglielma.dafflitto@tin.it<br />

TRENTO Via Adamello 38 – 38100 Trento –<br />

Tel./Fax 0461.932174 –<br />

Cell.335.7042529<br />

TREVISO Vicolo S. Pancrazio 7 – 31100 Treviso<br />

– Tel.0422.541983<br />

TRIESTE Via XXIV Maggio 4 – 34133 Trieste –<br />

Tel.040.361737 –<br />

giuseppe.vuxani@libero.it<br />

UDINE Via Stabernao 2 – 33100 Udine –<br />

Cell.333.5731909<br />

VARESE Via C. Battisti 21 – 21100 Varese –<br />

Tel.0332.240803<br />

VENEZIA Castello 5016/B Campo S.Severo –<br />

30124 Venezia – Tel.041.5236028<br />

VERONA Largo Don Chiot 27/A – 37122<br />

Verona – Tel.045.8402145<br />

VICENZA Corso Palladio 98/A (Pal.Trissino) –<br />

36100 Vicenza – Tel.0444.221238<br />

Cap. Aleardo Maria CINGOLANI Venerdi<br />

h.9-12<br />

Gen. Antonino ZUCO da Lun a Ven<br />

h.8.30-13.30<br />

Geom. Graziano MARON Da Lun a Ven<br />

h.15-19<br />

Col. Mario PRIVITERA Su appuntamento<br />

Comm. Gavino CONGIU Da Lun a Sab<br />

h.9-19<br />

Geom. Costantino FACCO<br />

(Segretario)<br />

Da Lun a Dom<br />

h.24<br />

Sig. Marco CETOLONI (*) Su appuntamento<br />

Avv. Francesco ATANASIO Mar/Gio<br />

h.17-19<br />

C.F. (T.O.) Luca BELLONE de GRECIS Da Lun a Ven<br />

h.9-11<br />

Sig.ra Anna TRIMARELLI (*) Da Lun a Ven<br />

h.10-13<br />

Dott. Marcello GHIONE Mar/Ven<br />

h.10-12<br />

Magg. Carlo BERTOLOTTI Mercoledi<br />

15-18<br />

Sig. Francesco VOLPI Su appuntamento<br />

Gr.Uff. Walter OMICCIOLI da Lun. a Ven.<br />

h.8.30-11<br />

Dott. Giuseppe VUXANI da Lun a Ven<br />

h.10-11<br />

Gr.Uff. Vittorio ZANUTTA Mer/Sab<br />

h.10-12<br />

Sig. Ferdinando MANCINI Lun/Gio<br />

h.9-11<br />

Comm. Arnaldo DARAI Giovedi<br />

h.9-12<br />

Gen. Amos SPIAZZI di CORTE<br />

REGIA<br />

Sabato<br />

h.10-12<br />

Mons. Ezio Olivo BUSATO Mar/Gio<br />

h.10-11<br />

APERTURA


IL NASTRO AZZURRO<br />

IL PIÙ GIOVANE “FUCILATO” D’ITALIA<br />

Roberto di Ferro è una <strong>del</strong>le più giovani Medaglie<br />

d’Oro al Valor Militare <strong>del</strong>la lotta di Liberazione.<br />

Nato a Malvicino in Provincia di Alessandria il 7 giugno<br />

<strong>del</strong> 1930, è stato fucilato dai nazi-fascisti a Pieve di<br />

Teco (Imperia) il 28 marzo 1945: a Roberto mancavano tre<br />

mesi per compiere quindici anni.<br />

Nel 1943 la famiglia si era trasferita ad Albenga dove<br />

Roberto aveva completato l’obbligo scolastico ed aveva iniziato<br />

a cercare lavoro. Ad Albenga, dopo l’8 settembre<br />

1943, aveva conosciuto il movimento di resistenza e vi<br />

aveva aderito con l’incarico di staffetta. Poi, nell’estate <strong>del</strong><br />

1944, era entrato a far parte di una formazione partigiana<br />

<strong>del</strong>l’entroterra savonese, come combattente ed aveva assunto<br />

lo pseudonimo di “Balletta” che in dialetto locale vuoi<br />

dire “pallina”, in considerazione <strong>del</strong>la sua giovane età e<br />

<strong>del</strong>la vivacità atletica <strong>del</strong> suo comportamento.<br />

Malgrado i ripetuti richiami dei genitori, che lo avrebbe-<br />

ro voluto con loro e da loro protetto, restò con i suoi amici,<br />

manifestando la ferma volontà di opporsi all’invasore e la<br />

speranza di un avvenire di giustizia e libertà. Con questo<br />

animo partecipò a diversi scontri a fuoco.<br />

MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE<br />

“Primo fra i primi nelle più audaci e rischiose imprese, ardente di fede ed animato dal più<br />

puro entusiasmo, appena quattordicenne partecipava alla dura lotta partigiana,<br />

emergendo in numerosi fatti d’arme per slancio leonino e per supremo sprezzo <strong>del</strong> pericolo.<br />

Dopo strenuo combattimento contro preponderanti forze nazifasciste, in cui ancora una<br />

volta rifulse il suo indomito valore, esaurite le munizioni, veniva catturato e condotto<br />

dinanzi ad un giudice tedesco. Benché schiaffeggiato e minacciato di terribili torture, si<br />

manteneva fiero e sereno non paventando le barbare atrocità <strong>del</strong>l’oppressore. Le sue labbra<br />

serrate in un tenace e sprezzante silenzio, nulla rivelarono che potesse nuocere ai compagni<br />

di fede ed alla causa tanto amata. Condannato a morte rispondeva: «Uccidetemi, i miei<br />

compagni mi vendicheranno ». La brutale rabbia nemica stroncava la sua giovane<br />

esistenza interamente dedicata alla liberazione <strong>del</strong>la Patria. Magnifico esempio di valore e<br />

di giovanile virtù.<br />

Pieve di Teco, 28 marzo 1945”.<br />

Nella notte tra il 24 e il 25 marzo 1945, Roberto e altri<br />

dieci partigiani vennero attaccati da preponderanti forze<br />

nazi-fasciste e, dopo forte resistenza, finite le munizioni,<br />

furono catturati.<br />

Dieci di loro furono immediatamente trucidati. Roberto<br />

fu risparmiato nella speranza che rivelasse posizioni ed<br />

entità <strong>del</strong>la sua formazione e condotto nel Municipio di<br />

Pieve di Teco. Qui, per tre giorni, fu sottoposto ad interrogatori<br />

e torture ma non parlò. Vista inutile ogni violenza, fu<br />

trascinato sulla riva di un torrente e nelle prime ore <strong>del</strong> 28<br />

marzo 1945 (a meno di un mese dalla fine <strong>del</strong> secondo conflitto<br />

mondiale) fu fucilato.<br />

A Roberto Di Ferro è stata concessa la M.O.V.M. alla<br />

memoria.<br />

Dal 25 aprile 1959 riposa, con altri cinquantanove partigiani,<br />

nel Campo <strong>del</strong>la Gloria <strong>del</strong> Cimitero di Albenga.<br />

In Alessandria - su proposta <strong>del</strong>la Federazione<br />

Provinciale <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> - il 10 febbraio 2007, nel<br />

62° Anniversario <strong>del</strong> suo sacrificio, gli è stata dedicata una<br />

via <strong>del</strong>la città.<br />

19


IL NASTRO AZZURRO<br />

d’Italia si è potuta fare per l’abilità e la sagacia<br />

politica di Cavour e per la generosità e la capacità<br />

L’unità<br />

tattica di Garibaldi. Gli altri personaggi, pur autorevoli<br />

ed importanti, giocarono ruoli da comprimari. Perfino il<br />

re Vittorio Emanuele II (chissà perché non volle cambiare la<br />

numerazione quando da re di Piemonte e Sardegna divenne<br />

re d’Italia), che pure aveva messo a repentaglio il suo<br />

stato e il suo regno nell’impresa, giocò sempre di rimessa,<br />

man mano che il suo primo ministro Cavour tesseva la tela<br />

<strong>del</strong>la sua spericolata politica estera.<br />

L’apoteosi di tale politica fu la preparazione <strong>del</strong>la leggendaria<br />

impresa dei mille. La seconda guerra d’indipendenza<br />

aveva portato all’unificazione di gran parte <strong>del</strong> nord<br />

Italia sotto la corona sabauda, ma si trattava solo di circa un<br />

terzo <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong>la penisola. Prendere gli altri due terzi<br />

significava sfidare apertamente il Papa e tutta l’Europa. Il<br />

regno di Piemonte non se lo sarebbe potuto permettere,<br />

nonostante il capolavoro diplomatico di Plombieres, la partecipazione<br />

alla guerra di Crimea, dei cui esiti alla corona<br />

sabauda non importava assolutamente nulla, e varie altre<br />

accortezze sul piano dei rapporti internazionali.<br />

Tutta l’Europa era favorevole ad un ridimensionamento<br />

<strong>del</strong>l’Impero Austroungarico, quindi non avrebbero ostacolato<br />

l’attivismo piemontese finché non fosse divenuto a sua<br />

volta una minaccia alla supremazia di altre potenze.<br />

Attaccare il Regno <strong>del</strong>le due Sicilie (alleato <strong>del</strong>la Gran<br />

20<br />

GARIBALDI:<br />

UN REPUBBLICANO AL SERVIZIO DEL RE<br />

Bretagna e <strong>del</strong>la Spagna) e lo Stato Pontificio (alleato <strong>del</strong>la<br />

Francia) rappresentava una seria minaccia alla stabilità<br />

<strong>del</strong>lo scacchiere mediterraneo.<br />

Ecco che il pittoresco “generale” Giuseppe Garibaldi, l’eroe<br />

dei due mondi, metà pirata, metà condottiero, mai un<br />

vero militare, sempre una sorta di “irregolare” rivoluzionario,<br />

poteva trovare la giusta collocazione in tale situazione. I mille<br />

erano pochi, male armati, condotti in terra siciliana a<br />

Marsala, cioè il più lontano possibile dal centro nevralgico<br />

<strong>del</strong> regno borbonico, lì sbarcati alla chetichella e senza alcun<br />

segno di riconoscimento se non le famose “camicie rosse” e<br />

l’ancor più famoso condottiero Garibaldi. Se l’impresa fosse<br />

fallita, il regno piemontese non ne sarebbe stato coinvolto.<br />

I mille non solo non fallirono, ma ebbero un successo<br />

travolgente, al punto che Vittorio Emanuele II, rotti gli indugi,<br />

radunò l’esercito “regolare” e, alla sua testa, andò incontro<br />

al “suo” Garibaldi. Per raggiungerlo ancora in<br />

Campania, dovette scontrarsi con le truppe vaticane e batterle,<br />

realizzando così l’annessione <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong>lo Stato<br />

Pontificio alla nuova nazione italiana.<br />

La precipitazione con cui il re mosse incontro a<br />

Garibaldi non era dettata dalla necessità di avvicendarlo<br />

nella guerra, dopo che egli aveva percorso combattendo<br />

tutta la Sicilia, la Calabria, la Basilicata e la Campania, ma<br />

solo dal timore che Garibaldi, una volta “liberata” l’Italia<br />

meridionale e centrale dai legittimi sovrani, indicesse libere<br />

elezioni e vi istituisse un governo “repubblicano”. Tale<br />

timore trovava legittimazione nei ben noti incontri che<br />

Garibaldi aveva avuto con Mazzini, il quale aveva anche<br />

militato nelle “camicie rosse” durante le “cinque giornate”<br />

di Milano e nella partecipazione <strong>del</strong> “Generale” alla<br />

Repubblica Romana.<br />

Garibaldi in realtà non aveva mai neppure lontanamente<br />

pensato a tale opportunità politica, considerando sempre<br />

epilogo naturale di tutta la vicenda, la leale cessione a<br />

Vittorio Emanuele II <strong>del</strong>le terre conquistate significando,<br />

con tale gesto, la sua profonda consapevolezza che i mille<br />

erano esistiti per un solo fine: unificare l’Italia sotto la corona<br />

sabauda.<br />

Per questa ragione, quando egli incontrò il re alla<br />

Taverna <strong>del</strong>la Catena presso Teano, rimase molto male<br />

quando questi lo congedò quasi subito invitandolo “a riposarsi<br />

con i suoi uomini”, chè la battaglia decisiva contro le


truppe papaline l’avrebbe condotta l’esercito regolare.<br />

Rimase male, ma si fece da parte. Del resto, Garibaldi era<br />

l’uomo che, fermato mentre stava marciando vittoriosamente<br />

verso Trento, disse “obbedisco”. C’era abituato.<br />

In effetti possiamo affermare che, se Cavour fu l’artefice<br />

<strong>del</strong>l’unità, l’esecutore materiale fu senz’altro Garibaldi.<br />

Eppure, l’eroe dei due mondi era sempre poco considerato<br />

a corte, come nei salotti buoni, in parlamento (fu senatore<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

<strong>del</strong> regno) come nei circoli politici, ecc… La scarsa considerazione<br />

non si riferiva alla sua indubbia capacità tattica,<br />

quanto piuttosto alla sua estrazione sociale. Egli, infatti,<br />

anche se ha quasi sempre vinto ogni battaglia nella quale si<br />

è cimentato, e sono state molte, non era un militare “professionista”.<br />

Era un autentico, romantico, incorreggibile avventuriero<br />

e, come tale, più che essere promotore di atti e gesta,<br />

era solo l’abile ed infallibile “esecutore” di imprese pianificate<br />

da altri con scopi che talvolta a lui sfuggivano perfino,<br />

ma nelle quali si gettava a capofitto con ardore e generosità.<br />

Quando poi si avvedeva che le cose prendevano una<br />

piega a lui sgradita, si ribellava con tutte le sue forze, ma<br />

non veniva mai meno agli impegni presi.<br />

I frequenti “ritiri” nella sua isola di Caprera erano altrettante<br />

dichiarazioni di rabbiosa presa di distanze dagli intrighi<br />

<strong>del</strong>la politica che pure tanto doveva a Garibaldi e alla<br />

quale Garibaldi stesso doveva tutto.<br />

Resta comunque un fatto: l’unità d’Italia è stata voluta<br />

da Vittorio Emanuele II, pianificata da Camillo Cavour, ma<br />

è stata effettivamente “completata”, dai mille di Giuseppe<br />

Garibaldi.<br />

Antonio Daniele<br />

LA MEDAGLIA D’ORO GIUSEPPE GARIBALDI<br />

Nacque a Nizza il 4 luglio 1807, da Domenico e<br />

Rosa Raimondo e morì a Caprera il 2 giugno 1882.<br />

Giovanetto, corse i mari col padre, capitano marittimo;<br />

poi la natura generosa ed ardente lo spinse sugli oceani<br />

e verso lontane terre. In America avvicinò<br />

esuli e proscritti infiammandosi all’idea<br />

di libertà.<br />

Si arruolò marinaio di 3^ classe nel<br />

Corpo degli equipaggi sardi col nome di<br />

guerra Cleombroto (matricola 280) e, nel<br />

1834, fuggì in America perché condannato<br />

a morte in contumacia per la sua partecipazione<br />

ai moti insurrezionali nel<br />

Piemonte. Nelle Repubbliche Americane<br />

<strong>del</strong> Sud combatté ovunque vi fosse una<br />

causa di libertà e di giustizia da difendere.<br />

Il grande amore di Patria lo richiamò in<br />

Italia a combattere per l’indipendenza<br />

<strong>del</strong>la sua terra: nel 1848 fu in Lombardia<br />

contro l’Austria e a difesa <strong>del</strong>la Repubblica<br />

Romana nel 1849. Le prime tappe gloriose<br />

<strong>del</strong>la sua vita eroica in terra italiana.<br />

Nel 1859, nominato generale<br />

nell’Esercito sardo, assunse il comando<br />

<strong>del</strong>la brigata “Cacciatori <strong>del</strong>le Alpi”, nella<br />

quale affluirono volontari di ogni condizione sociale provenienti<br />

dalle varie regioni <strong>del</strong>la penisola, veterani <strong>del</strong>le precedenti<br />

guerre e coscritti alle prime armi, solo infiammati<br />

dal grande ardore per la causa nazionale e dal fascino <strong>del</strong><br />

condottiero che così valorosamente si batteva per la libertà.<br />

Partito il 20 maggio da Biella, passò il Ticino la notte <strong>del</strong><br />

23, occupò di sorpresa Sesto Calende ed entrò la sera <strong>del</strong>lo<br />

stesso giorno in Varese. Quindi, con geniale manovra ed<br />

impetuoso ardimento, aggirando dalla destra il nemico che<br />

tentava d’impedirgli la via di Como, lo sconfisse inesorabilmente<br />

a S.Fermo, il 27 maggio, obbligando così il maresciallo<br />

austriaco Urban a ripiegare su Monza.<br />

Il personale valore <strong>del</strong> Condottiero fu<br />

premiato con la Medaglia d’Oro concessagli<br />

con Regio Decreto 8 giugno 1859 “per<br />

le prove di intrepidezza e bravura nei combattimenti<br />

contro gli Austriaci a Varese ed<br />

a Como”.<br />

Dal maggio all’ottobre <strong>del</strong> 1860 portò<br />

le sue “Camicie Rosse”, con lo slancio<br />

<strong>del</strong>la fede e con la ferrea volontà di vincere<br />

o di morire, da Marsala al Volturno, consegnando<br />

alla storia l’impresa leggendaria<br />

dei mille.<br />

Seguirono: nel 1862 l’episodio di<br />

Aspromonte, nel 1866 le operazioni militari<br />

sulle Alpi <strong>del</strong> Trentino contro l’Austria e<br />

nel 1867 Mentana. Nell’autunno <strong>del</strong> 1870,<br />

dimentico <strong>del</strong>l’offesa di Mentana, generosamente<br />

combatté a Digione coi suoi<br />

volontari nella guerra franco-germanica.<br />

Il grande silenzio di Caprera, nella solitudine<br />

e nel raccoglimento, concluse la<br />

vita <strong>del</strong> “Cavaliere <strong>del</strong>l’umanità” che aveva<br />

reso l’ideale di libertà e di giustizia non privilegio di pochi,<br />

ma diritto di tutti.<br />

(tratto dal volume “Le Medaglie d’Oro al Valor Militare dal<br />

1848 al 1870” edito a cura <strong>del</strong> Gruppo M.O.V.M. – Ediz.<br />

1950)<br />

21


IL NASTRO AZZURRO<br />

Il semplice elenco di tutti<br />

gli eventi con i quali è<br />

stata celebrata nel mondo<br />

la figura di Giuseppe<br />

Garibaldi nel bicentenario<br />

<strong>del</strong>la sua nascita avrebbe<br />

richiesto più di metà <strong>del</strong>le<br />

pagine di questa rivista.<br />

Tanto è stata importante e<br />

carismatica la figura<br />

<strong>del</strong>l’Eroe dei due Mondi che<br />

ovunque si è sentita la<br />

necessità di ricordarne la<br />

vita e le gesta con iniziative di ogni genere.<br />

Le cerimonie ufficiali sono state numerosissime, quelle<br />

a livello nazionale sono state ben dodici (il resoconto di<br />

quella svoltasi a Roma nel riquadro qui sotto), alle quali si<br />

aggiungono due grandi manifestazioni internazionali svoltesi<br />

rispettivamente a New York e a Montevideo.<br />

Altrettanto numerosa la produzione pubblicistica:<br />

diciassette nuovi libri e pubblicazioni stampate hanno visto<br />

la luce, sei eventi musicali, ventuno prodotti video (documentari<br />

per la televisione, film storici, produzioni su Cd e<br />

DVD).<br />

Garibaldi è stato il tema di ben trentasei convegni e<br />

seminari dei quali cinque si sono svolti all’estero.<br />

Quattro iniziative si sono rivolte al recupero ed al<br />

restauro di altrettanti monumenti (una ha inteso recuperare<br />

22<br />

TUTTO IL MONDO HA CELEBRATO GARIBALDI<br />

la nave “Torino” che sbarcò<br />

i mille a Marsala).<br />

Trentarè le mostre e le<br />

manifestazioni a carattere<br />

culturale.<br />

Nel campo <strong>del</strong>l’oggettistica<br />

d’arte, <strong>del</strong>la numismatica<br />

e <strong>del</strong>la filatelia, si sono<br />

registrate sei iniziative, tra le<br />

quali spicca l’emissione <strong>del</strong><br />

francobollo commemorativo<br />

(vds. Riquadro alla pagina<br />

accanto).<br />

Anche lo sport si è ispirato<br />

al bicentenario di Garibaldi: sette gli eventi sportivi a<br />

carattere nazionale che hanno ricordato Garibaldi. Il più<br />

importante ed originale è stato la mostra itinerante<br />

“Garibaldi in giro” che ha esposto cimeli e ricordi garibaldini<br />

seguendo le tappe <strong>del</strong> “Giro d’Italia”.<br />

Ci sono stati anche concorsi nelle scuole di ogni ordine<br />

e grado, ricerche finalizzate e progetti culturali e perfino la<br />

predisposizione di un archivio elettronico con un ottimo<br />

motore di ricerca disponibile sul web.<br />

Tutte le iniziative dimostrano quanto il nome di<br />

Garibaldi sia impresso nella cultura e nella storia mondiale<br />

e quale onore ne tragga il nostro Paese ad annoverarlo tra i<br />

propri Padri <strong>del</strong>la Patria.<br />

Antonio Daniele<br />

Napolitano: l'Eroe esprime idealità ancora vive<br />

L’Italia ha celebrato degnamente il bicentenario <strong>del</strong>la nascita di Giuseppe Garibaldi con numerosi eventi,<br />

manifestazioni e cerimonie svoltisi in tutto il Paese.<br />

A Roma, la celebrazione <strong>del</strong> 4 luglio ha avuto inizio nella mattinata al Gianicolo dove, alla presenza <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la<br />

Repubblica Giorgio Napolitano, è stata deposta una corona d’alloro presso il monumento dedicato all'Eroe dei Due<br />

Mondi, mentre la Pattuglia Acrobatica Nazionale - Frecce Tricolori disegnava il tricolore più lungo <strong>del</strong> mondo nel cielo<br />

<strong>del</strong>la capitale.<br />

L’evento è poi proseguito nell’Aula di Palazzo Madama, sede <strong>del</strong> Senato <strong>del</strong>la Repubblica, dove, sempre alla presenza<br />

<strong>del</strong> Capo <strong>del</strong>lo Stato, si è svolta la solenne cerimonia di commemorazione. Dopo i saluti <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Senato,<br />

Franco Marini, e <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Camera, Fausto Bertinotti, hanno preso la parola il Sottosegretario Andrea<br />

Marcucci, Presidente <strong>del</strong> Comitato Nazionale per le Celebrazioni <strong>del</strong>la nascita di Giuseppe Garibaldi e il senatore Valerio<br />

Zanone che ha tenuto la prolusione commemorativa. Il Presidente <strong>del</strong>la Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso <strong>del</strong>la<br />

commemorazione, ha reso anche omaggio al busto di Giuseppe Garibaldi “restituito”, per l’occasione, al luogo solenne<br />

<strong>del</strong> Salone Italia di Palazzo Madama e ha affermato che Garibaldi non è tanto “…una figura <strong>del</strong> passato storico, ma<br />

un’espressione di idealità ancora vive <strong>del</strong>la democrazia italiana…”.<br />

In serata, in 3 diverse piazze <strong>del</strong>la Città, si sono svolti i concerti <strong>del</strong>le bande <strong>del</strong>l’Esercito Italiano, <strong>del</strong>la Marina Militare<br />

e dei Carabinieri.<br />

Inoltre, per tutta la giornata <strong>del</strong> 4 luglio, su iniziativa <strong>del</strong> Ministero per i Beni e le Attività Culturali, i musei e i siti<br />

archeologici statali sono stati aperti al pubblico gratuitamente.<br />

A cura <strong>del</strong>la Presidenza <strong>del</strong> Consiglio dei Ministri e <strong>del</strong> Ministero per i Beni e le attività culturali, è stato pubblicato a<br />

tutta pagina sui principali quotidiani italiani l’ordine <strong>del</strong> giorno che l’eroe dei due mondi diffuse da Calatafimi, il 16<br />

maggio 1860, all’indomani <strong>del</strong>la vittoriosa battaglia:<br />

" Soldati <strong>del</strong>la libertà Italiana! Con compagni come voi, io posso tentare ogni cosa, e ve l'ho provato ieri<br />

portandovi ad una impresa ben ardua, pel numero dei nemici, e per le loro forti posizioni. Io contavo nelle vostre<br />

fatali bajonette, e credete che non mi sono ingannato".


Offriamo qui una visione più intimista e personale<br />

<strong>del</strong>la figura di Giuseppe Garibaldi, analizzandone<br />

l’aspetto <strong>del</strong>la vita privata. Nulla di inedito, ma un<br />

piacevole approfondimento che rende la mitica figura <strong>del</strong><br />

“Generale” più umana e vicina a noi.<br />

Come noto, Giuseppe Garibaldi nacque il 4 luglio 1807<br />

a Nizza. La città, all’epoca, faceva parte <strong>del</strong> Regno di<br />

Piemonte e Sardegna, ma nel 1860 essa, con tutta la Savoia,<br />

venne ceduta a Napoleone III in cambio <strong>del</strong>l’appoggio militare<br />

francese contro l’Austria nella seconda guerra d’indipendenza.<br />

Garibaldi ne fu profondamente addolorato ed<br />

ebbe un burrascoso colloquio con Cavour, ma poi accettò<br />

la situazione.<br />

Nel privato dei sentimenti familiari, Garibaldi era<br />

profondamente devoto a sua madre, al punto che, poiché<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

POSTE ITALIANE HA EMESSO IL FRANCOBOLLO DI GARIBALDI<br />

Il 4 luglio 2007, secondo centenario <strong>del</strong>la nascita di Giuseppe Garibaldi, Poste Italiane ha emesso un francobollo<br />

commemorativo <strong>del</strong> valore di 0,65.<br />

Il valore è stampato dall’Officina Carte Valori <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> Poligrafico e Zecca<br />

<strong>del</strong>lo Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta fluorescente non filigranata; formato<br />

carta: mm 40 x 30; formato stampa: mm 36 x 26; dentellatura: 13 x 13 1/4; colori:<br />

cinque più inchiostro interferenziale trasparente-oro; tiratura: tre milioni e<br />

cinquecentomila esemplari; foglio: cinquanta esemplari, valore " 32,50".<br />

La vignetta raffigura, in primo piano a destra, un ritratto di Giuseppe Garibaldi, sullo<br />

sfondo un’immagine d’epoca <strong>del</strong> porto di Nizza e <strong>del</strong>la casa natale <strong>del</strong>l’eroe dei due<br />

mondi. Completano il francobollo la leggenda “GIUSEPPE GARIBALDI”, le date<br />

“1807 – 1882”, la scritta “ITALIA” ed il valore “ 0,65”. Realizzatrice <strong>del</strong> bozzetto è<br />

stata Cristina Bruscaglia.<br />

A commento <strong>del</strong>l’emissione è stato posto in vendita il bollettino illustrativo con articoli a firma <strong>del</strong>l’On.le Andrea<br />

Marcucci, Presidente <strong>del</strong> Comitato Nazionale per le celebrazioni <strong>del</strong> bicentenario <strong>del</strong>la nascita di Giuseppe Garibaldi e <strong>del</strong>la<br />

Dott.ssa Anita Garibaldi, Presidente <strong>del</strong> Comitato Internazionale Giuseppe Garibaldi.<br />

Il Negozio “Spazio Filatelia” – Piazza San Silvestro 20 – Roma e l’Ufficio Postale di La Maddalena (SS) hanno utilizzato, il<br />

giorno di emissione, il rispettivo annullo speciale realizzato a cura <strong>del</strong>la Filatelia di Poste Italiane e, inoltre, hanno posto in<br />

vendita una cartolina raffigurante particolari contenuti nella vignetta <strong>del</strong> francobollo commemorativo, al prezzo di 0,52,<br />

oltre il valore <strong>del</strong> francobollo.<br />

La cartolina può anche essere prenotata presso tutti gli Sportelli Filatelici <strong>del</strong> territorio nazionale e i Negozi “Spazio<br />

Filatelia” di Roma, Milano e Venezia.<br />

GARIBALDI PRIVATO<br />

essa venne a mancare il 19 marzo 1852, giorno di San<br />

Giuseppe, egli non volle mai più festeggiare il proprio onomastico.<br />

La scrittrice inglese Jessie White Mario, soprannominata<br />

dalle “Camicie Rosse” l’inglesina, seguì devotamente<br />

Garibaldi in tutte le campagne di guerra e ne descrisse le<br />

imprese nel libro “Vita di Garibaldi”.<br />

Egli fu anche deputato e con lui lo furono molti suoi ufficiali,<br />

tra i quali ricordiamo il colonnello Giovanni Cadolini.<br />

L’avventura militare aveva cementato tra i due una reciproca<br />

profonda stima ed amicizia testimoniata dall’indimenticato<br />

ex Direttore di questa rivista, il generale Cesare Simula,<br />

che ci ha messo a disposizione alcuni cimeli <strong>del</strong>l’archivio di<br />

famiglia utili per questo pezzo.<br />

L’eroe dei due mondi aveva un carattere energico, fiero<br />

e generoso, ma talvolta aveva bisogno di allontanarsi dalla<br />

vita politica e sociale e ritirarsi, moderno Cincinnato, lontano<br />

dal fragore <strong>del</strong>la battaglia. L’impervia, bellissima isola di<br />

Caprera fu il suo rifugio: quando non si dedicava alla coltivazione<br />

dei piccoli orti che circondavano la sua casa,<br />

Garibaldi scriveva. La sua produzione letteraria è stata<br />

riproposta anche di recente grazie a Bettino Craxi, appassionato<br />

studioso <strong>del</strong>l’epopea garibaldina, che ha scritto presentazioni<br />

e prefazioni <strong>del</strong>le moderne edizioni di numerosi<br />

libri di Garibaldi.<br />

L’eroe chiuse la sua avventurosa esistenza il 2 giugno<br />

1882 nella sua Caprera, lasciando in eredità ai posteri<br />

l’Italia unita.<br />

Antonio Daniele<br />

23


IL NASTRO AZZURRO<br />

di nascita degli alpini è il 15 ottobre 1872, levatrice è<br />

il Cap. Giuseppe Perrucchetti, lo scopo è difendere la cer-<br />

L’atto<br />

chia alpina, i suoi componenti devono essere reclutati tra<br />

i nativi dei luoghi stessi per sfruttare le loro attitudini e conoscenze<br />

<strong>del</strong> territorio. C’era stato un lontano precedente: l’Imperatore<br />

Augusto, consapevole <strong>del</strong>l’utilità dei soldati di montagna, aveva<br />

dotato il suo esercito di tre legioni alpine.<br />

Il nuovo corpo degli alpini, inizialmente articolato su 15 compagnie,<br />

andò sempre più ampliandosi fino a comprendere nella<br />

Prima guerra mondiale ben 274 Compagnie, con una forza di<br />

350.000 uomini. Gli alpini ebbero il battesimo <strong>del</strong> fuoco in Africa<br />

Orientale, subito dopo l’eccidio di Dogali nel 1887 dove 500<br />

Soldati italiani caddero contro gli abissini; poi nel 1896, sempre<br />

in Abissinia, vi fu la sconfitta di Adua.<br />

Nella prima guerra mondiale 1915-1918, gli alpini dimostrarono<br />

tutto il loro valore; memorabili e storiche le battaglie combattute<br />

e vinte: Ortigata, Monte Grappa, Tofane, Pasubio,<br />

Adamello.<br />

In quest’ultima, una <strong>del</strong>le più gloriose e sanguinose, gli alpini<br />

persero 13.000 uomini. E lì nacquero i più famosi canti alpini<br />

come “Monte Grappa”, “Ta Pum”, “Il testamento <strong>del</strong> Capitano”<br />

(poi epurato dalla repubblica con l’eliminazione <strong>del</strong> richiamo al<br />

Re), “Sul ponte di Bassano” e tanti altri come “Quel lungo treno<br />

che andava ai confini”. Poi sempre in Africa nel 1936, con la Div.<br />

Pusteria 7°, 11° e 5° montagna; sulle Ambe abissine per la conquista<br />

<strong>del</strong>l’Impero. E ancora nella seconda guerra mondiale, sui<br />

monti <strong>del</strong>la Grecia e <strong>del</strong>l’Albania, male armati e mal vestiti si<br />

24<br />

coprono lo stesso di gloria, eternata dal famoso canto: “Sul ponte<br />

di Ferali, bandieranera. La meglio gioventù va sotto terra!” Ma il<br />

peggio doveva ancora accadere.<br />

Nella dolorosa campagnia di Russia, il corpo d’armata alpino<br />

composto dalle divisioni Julia, Cuneense, Tridentina e Vicenza in<br />

condizioni climatiche insostenibili ad oltre 42 gradi sottozero,<br />

dopo epiche battaglie di retroguardia, sfondò a Nikolajewka, permettendo<br />

ai resti <strong>del</strong>le divisioni italiane, rumene, ungheresi e<br />

tedesche di ritrovare la strada di casa ed evitando, con il loro valore,<br />

lo sterminio fisico di quei poveri combattenti. Gloria eterna a<br />

quegli eroi!!<br />

Il libro <strong>del</strong> Ten. Medico Giulio Bedeschi, “100.000 gavette di<br />

ghiaccio” descrive con umana chiarezza le tristissime vicissitudini<br />

dei nostri soldati, ed il loro stoico comportamento nella tremenda<br />

ritirata in condizini disumane nell’ostile steppa ghiacciata.<br />

Il libro di Bedeschi non fa rimpiangere di essere stati lassù in<br />

quelle fredde lande a soffrire e magari morire per qualcosa che<br />

non è soltanto amore di Patria, ma piuttosto l’ineluttabilità di un<br />

destino perverso che, però, affratellava gli esseri umani nel patimento<br />

condiviso.<br />

Sulle coraggiose imprese degli alpini è fiorita una ricca produzione<br />

letteraria e narrativa di autori quali Soffici, Rigoni Stern,<br />

Kipling e tanti altri. Poi nel dopoguerra gli alpini hanno dato prove<br />

di grande impegno in opere e interventi di soccorso e Protezione<br />

Civile, nel disastro <strong>del</strong> Vajiont, nei terremoti in Friuli e in Irpinia,<br />

nelle alluvioni in Valtellina e in Piemonte, nel terremoto in Molise<br />

ed in tante altre situazioni di dolore. In questi frangenti gli alpini


sono sempre in prima linea, perché quando si verifica un’alluvione,<br />

un terremoto, una frana, un’eruzione, essi subito partono per<br />

i luoghi <strong>del</strong>la sciagura per aiutare la gente. Sempre organizzatissimi,<br />

hanno i loro camion, le loro cucine, le loro tende, il loro ospedale,<br />

non pesano minimamente sulle altre strutture di soccorso, né<br />

per il cibo, né per l’alloggio, e si adattano ad ogni tipo di lavoro:<br />

sono grandiosi!<br />

Ora 1000 nostri alpini sono in Afghanistan nell’operazione<br />

Enduring Freedom (libertà duratura) e con essi ci sono donne alpine<br />

con la brigata Taurinense.<br />

Nel 9° Reggimento vi sono 5 donne e sono certo, che ben preparate<br />

ed allenate in azioni belliche, si comporteranno da vere<br />

alpine.<br />

Gli alpini in questo frangente in Afghanistan, sono senza il<br />

loro più caro compagno: il mulo. Lui è rimasto a casa, sostituito<br />

da ben altri sofisticati strumenti. Comunque non si può parlare di<br />

alpini senza parlare di questo umile e generoso animale e rendergli<br />

un doveroso omaggio.<br />

Questo caro animale, nato dall’accoppiamento di un asino ed<br />

una cavalla, così ben descritto da un libro di Sandro Baganzani:<br />

“ibrido e inelegante, portavi l’obice, la testata, gli scudi, le ruote,<br />

la coda <strong>del</strong> pezzo, il rancio, le granate, l’esplosivo, tozzo dalle<br />

grandi orecchie, dagli zoccoli alti e capaci di salire su impervi<br />

sentieri, ti accontentavi di foraggi grossolani, in montagna eri l’amico<br />

prezioso ed insostituibile, lo sanno bene gli ‘sconci’ che ti<br />

amavano più <strong>del</strong>la loro bella”.<br />

Noi ti rendiamo onore per tutto quello che hai significato<br />

lungo i nostri anni di naja di guerra, per tutte le volte che ci siamo<br />

attaccati su impervie salite alla tua coda, e tu hai lasciato fare<br />

tirandoci su, per le cannonate che ti sei preso, filosofo come un<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

soldato di razza, per il tuo sudore e le tue fatiche tra i venti di altura<br />

ed il bianco <strong>del</strong>le nevi. In riconoscenza dei tuoi compagni<br />

morti in guerra, perché tu possa restare e resterai nel ricordo di<br />

tutti noi!!<br />

Ecco come possiamo rendergli onore. Che altro?<br />

Guasterebbe!<br />

Un appunto: in Afghanistan i muli ci sono già stati, utilizzati<br />

dai Mujahiddin durante l’invasione sovietica.<br />

Per chiudere, un cenno sul nostro spirito di corpo che permane<br />

anche dopo il servizio militare: è qualcosa di quasi misterioso<br />

che si rivela nelle cento forme <strong>del</strong>la solidarietà, nelle grandi bevute<br />

<strong>del</strong> sabato sera prima <strong>del</strong>la sfilata, nelle notti passate sotto le<br />

stelle nei giardini pubblici, in un androne, in un cortile, nei bar, e<br />

l’indomani dieci ore di sfilata dentro un infinito tunnel di applausi,<br />

ed alla fine non un pezzo di carta, non una bottiglia o un barattolo<br />

fuori posto rivela il passaggio di trecentomila persone tra<br />

“veci” e “bocia”, fenomeno di grande importanza con i tempi che<br />

corrono, proprio perché la nostra compostezza, la nostra solidarietà,<br />

il senso <strong>del</strong>l’ordine e <strong>del</strong>la pulizia, mettono gli alpini nella<br />

considerazione che li circonda. Non siamo soltanto soldati o ex<br />

soldati valorosissimi anche nelle guerre assurde e perdute e nelle<br />

imprese disperate e impossibili.<br />

Le battaglie e la ritirata di Russia raccontate dai nostri scrittori<br />

alpini, sono entrate nella storia d’Italia; anche i russi nostri nemici<br />

hanno più volte reso l’onore <strong>del</strong>le armi alle nostre gloriose<br />

Divisioni. Ora grazie a Dio, non ci sono più guerre, o almeno cerchiamo<br />

di non farci coinvolgere, gli alpini sono diventati soldati<br />

di pace, e la stanno facendo rispettare nel Kossovo, in<br />

Afghanistan, in Somalia e in Angola, ove difendono ed aiutano le<br />

popolazioni.<br />

La leva tanto cara agli alpini, che ha forgiato tante generazioni,<br />

è andata in pensione: un altro pezzo <strong>del</strong>la nostra storia è finito:<br />

un altro colpo al disossamento <strong>del</strong>la nostra Patria.<br />

Alpino Roberto Stocchi<br />

(Socio simpatizzante <strong>del</strong>la Fed. di Roma)<br />

25


IL NASTRO AZZURRO<br />

26<br />

CRONACHE DELLE FEDERAZIONI<br />

ALESSANDRIA<br />

Sabato 2 giugno 2007, il Labaro <strong>del</strong>la Federazione con la<br />

Scorta d’Onore si è schierato con il Gonfalone <strong>del</strong>la Provincia,<br />

decorato di M.O.V.M., e con quello <strong>del</strong> Comune di<br />

Alessandria, ricevendo gli onori di rito, durante la solenne<br />

celebrazione 61° Anniversario <strong>del</strong>l’istituzione <strong>del</strong>la<br />

Repubblica Italiana svoltasi in Alessandria sul piazzale <strong>del</strong><br />

Monumento ai Caduti di tutte le guerre. Nell’occasione, presenti<br />

le massime Autorità locali, il Presidente <strong>del</strong>la<br />

Federazione Gen. Luigi Turchi, a nome <strong>del</strong>le Associazioni<br />

militari riunite in “Comitato di Intesa”, è intervenuto portando<br />

il saluto dei Sodalizi e indicando in questi un sicuro riferimento<br />

- soprattutto per i giovani – ai valori di Dovere, di Sacrificio<br />

e di Patria, nel segno entusiasmante e impareggiabile <strong>del</strong>la<br />

libertà.<br />

Alessandria – Il Labaro sfila in parata alla Festa <strong>del</strong>la<br />

Repubblica<br />

Martedì 5 giugno 2007, 193° Anniversario <strong>del</strong>la<br />

Fondazione <strong>del</strong>l’Arma dei Carabinieri, il Labaro <strong>del</strong>la<br />

Federazione è sfilato in testa alle Insegne <strong>del</strong>le Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma presenti, davanti alle Autorità e ai<br />

Reparti. Al termine <strong>del</strong>la cerimonia, il Comandante<br />

Provinciale Col. Leonardo Giangreco, ha invitato i Presidenti<br />

e i Soci ad un brindisi d’onore durante il quale si sono scambiati<br />

gli auguri di buon lavoro.<br />

Alessandria – Sfilata <strong>del</strong> Labaro al 193° Annuale <strong>del</strong>la<br />

Fondazione <strong>del</strong>l’Arma dei Carabinieri<br />

ASCOLI PICENO<br />

Il 28 aprile 2007 il Presidente, Cav. Franco Bruno Crucioli,<br />

ha riunito il direttivo <strong>del</strong>la federazione nello splendido storico<br />

“Caffè Meletti” di cui ricorre il centenario proprio in questi<br />

giorni. Vari gli argomenti trattati. Erano presenti anche i figli<br />

dei precedenti Presidenti deceduti: Anienora, Tacchini e Puca,<br />

nonché il Sindaco di Ascoli Piceno Dott. Ing. Piero Celani e<br />

l’Assessore Dott. Giovanni Silvestri ai quali il Presidente Cav.<br />

Crucioli ha donato un crest <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>, per la sensibilità<br />

sempre dimostrata nel riguardi <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong>. Il Sindaco e<br />

l’Assessore hanno ringraziato con nobili espressioni.<br />

Ascoli Piceno –Azzurri intervenuti alla cerimonia<br />

BIELLA<br />

Il 18 giugno 2007 il Reggimento Artiglieria a Cavallo di<br />

Milano ha ricevuto l’Alto Privilegio <strong>del</strong>la nomina a Socio<br />

d’Onore <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> fra Combattenti<br />

Decorati al Valor Militare.<br />

Patrocinatore <strong>del</strong>la nomina a Socio d’Onore è stato<br />

Tommaso Vialardi di Sandigliano, Presidente <strong>del</strong>la<br />

Federazione <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> di Biella, città (insieme a<br />

Milano – Il Presidente <strong>del</strong>la Federazione di Biella consegna<br />

l’Emblema Araldico al Comandante <strong>del</strong> Rgt. “VOLOIRE”


Milano, Goito e Venaria Reale) di cui il Reggimento è Cittadino<br />

Onorario, da sempre vicina alla storia <strong>del</strong>le “Batterie” e che ha<br />

visto crescere il suo fondatore Alfonso La Marmora. In una<br />

cerimonia particolarmente toccante, avvenuta nella “Sala<br />

Volòire” <strong>del</strong>la caserma Santa Barbara di Milano, il Presidente<br />

Vialardi ha consegnato l’Emblema Araldico <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> al<br />

Reggimento, nelle mani <strong>del</strong> suo 74° Comandante, Colonnello<br />

Tommaso Vitale. La partecipazione all’evento è stata volutamente<br />

riservata solo agli uomini <strong>del</strong>le “Batterie”, Ufficiali,<br />

Sottufficiali ed Artiglieri tutti nell’uniforme storica cui toccherà<br />

l’arduo compito di far proseguire un’epopea datata 176 anni.<br />

Da oggi il glorioso Stendardo <strong>del</strong>le Batterie a Cavallo - decorato<br />

con 1 Medaglia d’Oro, 5 d’Argento ed 1 di Bronzo al Valor<br />

Militare, nonché <strong>del</strong>la Medaglia d’Oro al Merito <strong>del</strong>la Sanità<br />

Pubblica - affiancherà ed accompagnerà il Labaro Eroico <strong>del</strong>la<br />

Federazione di Biella <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>, memoria tangibile di<br />

oltre 950 Decorati al Valor Militare.<br />

CATANZARO<br />

A Catanzaro, Sabato 28 aprile 2007, cerimonia di inaugurazione<br />

<strong>del</strong> Museo Storico Militare “Brigata Catanzaro”, ubicato<br />

in un’area espositiva di oltre 2000 mq. all’interno di uno<br />

scenario suggestivo costituito dai circa 64 ettari di rigogliosa<br />

vegetazione <strong>del</strong> Parco <strong>del</strong>la Biodiversita’ Mediterranea.<br />

Attraverso la visita <strong>del</strong>le cinque sezioni in mostra <strong>del</strong> Museo<br />

Storico Provinciale, si rivivono 150 anni di storia militare<br />

d’Italia, dall’epoca Napoleonica e Risorgimentale sino alla II<br />

Guerra Mondiale. Un susseguirsi di immagini, cimeli armi e<br />

divise che raggiunge l’acme quando ci si trova catapultati<br />

all’interno di una grigia trincea – minuziosamente ricostruita –<br />

illuminata solo dai bagliori di un combattimento filmato<br />

dall’<strong>Istituto</strong> Luce, rivissuto dai commenti di un radiocronista di<br />

guerra. Spiccano tra i cimeli i fucili Vetterli con cui si fece<br />

l’Unita’ d’Italia, le numerose medaglie d’Oro al Valor Militare,<br />

nonché due busti marmorei di Vittorio Emanuele II Padre <strong>del</strong>la<br />

Patria e di Vittorio Emanuele III. Un evento curato con sentimento<br />

dal Presidente <strong>del</strong>la Provincia di Catanzaro Michele<br />

Traversa che ha ricordato i decorati al V.M. nonché, i Caduti<br />

di Nassiriya con la deposizione di una corona d’alloro ai piedi<br />

<strong>del</strong> monumento a loro dedicato all’interno <strong>del</strong> Parco; un particolare<br />

ringraziamento ha quindi rivolto all’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong><br />

<strong>Azzurro</strong> la cui locale Federazione “Gli Azzurri dei Due Mari”<br />

è presieduta dall’Avv. Giuseppe Palaja; due giornate accompagnate<br />

dall’esibizione <strong>del</strong>la Banda <strong>del</strong>la Brigata<br />

Meccanizzata “Aosta”, indossante per la prima volta la storica<br />

divisa datata 1843 e dalla Banda <strong>del</strong>l’Arma dei Carabinieri.<br />

Presenti numerosi Azzurri e le più importanti cariche<br />

Religiose, Civili e Militari tra cui l’Arcivescovo Metropolita di<br />

Catanzaro e Squillace Mons. Antonio Ciliberti, il Prefetto<br />

Salvatore Montanaro, i Generali Pasquale Martinello<br />

<strong>del</strong>l’Esercito, Edoardo Centore dei Carabinieri, Riccardo<br />

Piccinni <strong>del</strong>la Guardia di Finanza.<br />

* * * * *<br />

Sabato 12 maggio 2007 in Catanzaro alle ore 10,00 presso<br />

il Parco <strong>del</strong>la Biodiversità Mediterranea “Scuola Agraria”,<br />

incorniciato da bandiere e Labari tesi al vento, si è celbrato il<br />

155° anniversario <strong>del</strong>la fondazione <strong>del</strong>la Polizia di Stato.<br />

Durante la cerimonia, alla presenza <strong>del</strong>le più alte cariche isti-<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

tuzionali civili, religiose e militari, oltre alle locali Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma, è stato ricordato l’Ispettore Capo<br />

Filippo Raciti e sono stati assegnati riconoscimenti agli agenti<br />

distintisi in <strong>del</strong>icate operazioni di servizio. Presenti per il<br />

nostro Sodalizio il Presidente <strong>del</strong>la Federazione “Gli Azzurri<br />

dei Due Mari” l’Avv. Giuseppe Palaja accompagnato dalla<br />

consorte N.D. Maria Antonietta Palaja di Tocco e da un folto<br />

numero di Azzurri, tra cui l’Avv. Antonella Palaja di Tocco<br />

* * * * *<br />

Martedì 5 giugno 2007 in Catanzaro alle ore 18,30 presso<br />

la nuova sede <strong>del</strong> Comando Regione Carabinieri Calabria, si è<br />

celebrato il 193° Anniversario <strong>del</strong>l’Istituzione <strong>del</strong>l’Arma. Nel<br />

corso <strong>del</strong>la cerimonia, il Comandante <strong>del</strong>la Regione<br />

Carabinieri Calabria, Generale di Brigata Edoardo Centore, ha<br />

consegnato ricompense ai militari distintisi in <strong>del</strong>icate missioni<br />

di servizio. Presenti le più alte cariche regionali civili, religiose<br />

e militari. Primo, tra i Labari <strong>del</strong>le locali Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma, il Medagliere – ricordo perpetuo<br />

dei Decorati al Valor Militare - <strong>del</strong>la Federazione “Gli Azzurri<br />

dei Due Mari” rappresentata dall’Avv. Giuseppe Palaja.<br />

FIRENZE<br />

- Sezione di Prato -<br />

Sabato 13 maggio u.s. si è svolta a Prato la cerimonia in<br />

onore <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> e dei suoi decorati e Soci. Il Vicario<br />

Generale <strong>del</strong>la Diocesi e Consigliere <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong><br />

Mons. Eligio Francioni, ha officiato la celebrazione religiosa<br />

nell’antica Chiesa di S. Anna in Giolica, assistito dal coro<br />

diretto dal Maestro Perugi con la partecipazione <strong>del</strong>la flautista<br />

Sara Rafezzi e <strong>del</strong> tenore Claudio Tempestini. Mons.<br />

Francioni, nell’omelia, ha ricordato i Soci deceduti durante<br />

l’anno: il fante Pasquale Raschella e Giovanna, vedova <strong>del</strong><br />

Carabiniere Bruno Trippanera. I presenti hanno seguito con<br />

commossa partecipazione la significativa cerimonia, che<br />

vedeva schierati, tra gli altri, il Gonfalone <strong>del</strong> Comune di<br />

Prato, decorato di M.A.V.M. e gli azzurri Labari di Firenze e<br />

Prato. Il generale Bruno Stegagnini, Presidente <strong>del</strong>la<br />

Federazione di Firenze, ha letto la “Preghiera <strong>del</strong> Decorato”<br />

ed ha pronunciato parole di vivo elogio e orgoglio per il<br />

Valore italiano. La Presidentessa <strong>del</strong>la Sezione di Prato Signora<br />

Anna Cecconi ha salutato le Autorità convenute: S.E. il<br />

Prefetto Signora Eleonora Maffei, il Vice Sindaco Signora Anna<br />

Berti, il Vice Sindaco di Montemurlo Tenente Garofalo, il<br />

Colonello Comandante i Carabinieri <strong>del</strong>la Provincia Giuseppe<br />

Bongiono, il Vice Questore Dott. Polito, il Presidente<br />

Interarma Sergio Paolieri, i Presidenti <strong>del</strong>le Associazioni<br />

d’Arma, gli Ufficiali <strong>del</strong>l’U.N.U.C.I. e le altre personalità cittadine,<br />

inviando un memore, cordiale saluto ai Decorati al V.M.<br />

tutt’ora viventi Menichetti, Dino Ponzecchi, il Fante<br />

Ferdinando Stefanacci. Sono state consegnate le tessere ai<br />

nuovi Soci: Professor Mario Battiato Musmeci, i Cavalieri<br />

Rodolfo Corsi e Alfieri Lippi.<br />

FROSINONE<br />

Il 5 giugno 2007 il Presidente <strong>del</strong>la Federazione Serg.M.M.<br />

Silverio Pizzutelli ha partecipato con il Labaro alla celebrazio-<br />

27


IL NASTRO AZZURRO<br />

ne <strong>del</strong> 193° Annuale di Fondazione <strong>del</strong>l’Arma dei Carabinieri.<br />

La manifestazione si è svolta nel piazzale prospiciente<br />

l’Abbazia di Casamari. Presenti S.E. il Prefetto, la Procuratrice<br />

<strong>del</strong>la Repubblica, molti Sindaci <strong>del</strong>la Provincia con i loro<br />

Gonfaloni, Associazioni d’Arma, Ufficiali e Sottufficiali e la<br />

Stampa.<br />

28<br />

PARMA<br />

Una rappresentanza <strong>del</strong>la Federazione Provinciale <strong>del</strong><br />

<strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> di Parma, con il proprio Medagliere, ha preso<br />

parte alla Festa <strong>del</strong>la Liberazione che ha avuto luogo a Parma.<br />

La giornata, che ha visto la partecipazione <strong>del</strong>le principali<br />

Autorità civili e militari <strong>del</strong>la città, è iniziata con la celebrazione<br />

<strong>del</strong>la S. Messa in suffragio di tutti i Caduti nella lotta per la<br />

liberazione <strong>del</strong>la Patria e si è quindi sviluppata lungo un corteo<br />

che ha attraversato le principali vie cittadine. Sono state<br />

poi deposte corone di alloro ai monumenti dedicati al<br />

Partigiano e ai Caduti in guerra.<br />

Parma – Festa <strong>del</strong>la Liberazione<br />

PESCARA<br />

Il 5 maggio, 193° Anniversario <strong>del</strong>l’istituzione <strong>del</strong>l’Arma<br />

dei Carabinieri, la Federazione <strong>del</strong> N. A. di Pescara ha partecipato<br />

alla manifestazione organizzata dalle “Associazioni<br />

Service <strong>del</strong>la Regione Abruzzo” per celebrare la “Giornata<br />

dedicata ai Caduti <strong>del</strong>l’Arma dei Carabinieri”. La manifestazione<br />

si è svolta a Pescara, in Piazza Italia, davanti al Palazzo<br />

Comunale, dove si sono schierati i reparti e la Fanfara dei<br />

Carabinieri. Dopo i discorsi celebrativi <strong>del</strong>le Autorità, la<br />

Delegazione dei Familiari dei Caduti <strong>del</strong>l’Arma, rappresentata<br />

dalla Signora Giuseppina Franzone, vedova <strong>del</strong>la Medaglia<br />

d’Oro al V.M. Maresciallo Capo Marino Di Resta, unitamente<br />

al Com.te Interregionale dei Carabinieri di Napoli Gen. C.A.<br />

Elio Toscano, ha scoperto un bassorilievo, in memoria dei<br />

Carabinieri Caduti, sistemato sulla facciata anteriore <strong>del</strong><br />

Palazzo di Città. Alla cerimonia ha partecipato anche il Gen.<br />

CC Umberto Rocca M.O.V.M., Presidente <strong>del</strong> Gruppo<br />

Medaglie d’Oro al V.M., al quale il Presidente <strong>del</strong>la nostra<br />

Federazione, C.Amm. Guido Natale, ha porto il saluto degli<br />

Azzurri di Pescara.<br />

PISTOIA<br />

Il 183° Rgt. Paracadutisti “Nembo” ha celebrato la sua<br />

“festa di Corpo” nella ricorrenza <strong>del</strong> combattimento di Case<br />

Grizzano (sulla strada per Bologna) <strong>del</strong> 19 aprile 1945, uno<br />

degli ultimi atti precedenti la liberazione <strong>del</strong>la città felsinea<br />

e la fine <strong>del</strong>la guerra sul nostro territorio. Dopo due anni di<br />

“silenzio”, il nuovo Comandante <strong>del</strong> Reggimento, Col.<br />

Massimo Mingiardi, ha voluto ritornare al tradizionale<br />

omaggio alle glorie <strong>del</strong> Reparto, erede <strong>del</strong>le tradizioni di<br />

valore <strong>del</strong>l’intera Divisione “Nembo”, ricordando i 33<br />

Caduti e 52 feriti di quella cruenta giornata. Per il nostro<br />

<strong>Istituto</strong> erano presenti il Presidente <strong>del</strong>la Federazione 1°<br />

Maresciallo Giampiero Monti ed il Vice Presidente Cav.<br />

Ivano Puccini con il Labaro provinciale.<br />

REGGIO EMILIA<br />

È stato con estrema premura e sollecitudine che il<br />

Comune di Reggio Emilia, congiuntamente alla<br />

Amministrazione Provinciale, hanno onorato la memoria<br />

<strong>del</strong>l’eroe Glauco Monducci, M.A.V.M., intitolandogli in<br />

data 09 maggio 2007, una nuovissima importante arteria di<br />

variante stradale che collega il centro cittadino con un vasto<br />

territorio agricolo/industriale, comprendente le città di<br />

Correggio e Carpi, nonché l’accesso all’autostrada <strong>del</strong><br />

Brennero. La Federazione era presente con il Presidente<br />

Geom. Giuseppe Ronchetti e il Labaro portato dall’Alfiere<br />

Mauro Ronchetti. Al taglio <strong>del</strong> nastro eseguito dalla vedova<br />

Sig.ra Wally Monducci, erano presenti figli e parenti, congiuntamente<br />

al Sindaco, Dott. Graziano Del Rio, alle altre<br />

Autorità ed una scolaresca.<br />

Reggio Emilia – Taglio <strong>del</strong> nastro alla cerimonia di<br />

Intitolazione<br />

ROVIGO<br />

Il 10 febbraio u.s. a Tauriano (PN), il Labaro <strong>del</strong>la<br />

Federazione ha partecipato alla Festa <strong>del</strong> 32° Reggimento<br />

Carri <strong>del</strong>la 132^ Brigata Corazzata Ariete, aprendo la<br />

parata militare tenutasi in Piazza Municipio in quel di<br />

Spilimbergo (PN), città con la quale il 32° è gemellato. La


cerimonia ha commemorato il 66° Anniversario dei fatti<br />

d’arme <strong>del</strong> febbraio 1941 - Africa Settentrionale.<br />

Il 18 febbraio 2007 ad Adria (RO) il Labaro <strong>del</strong>la<br />

Federazione ha partecipato alla cerimonia tenutasi in<br />

occasione <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong>la locale Sezione Alpini alla presenza<br />

<strong>del</strong> Vicesindaco Arch. Alessandro Rigoni e ad altre<br />

Autorità locali.<br />

Il 4 marzo 2007 a Rovigo, il Labaro <strong>del</strong>la Federazione<br />

ha partecipato alla Festa Provinciale <strong>del</strong>l’Associazione<br />

Combattenti e Reduci svoltasi alla presenza <strong>del</strong> Sindaco<br />

di Rovigo Dott. Melchiorri e ad altre Cariche Civili e<br />

Militari rodigine, presso il Tempio <strong>del</strong>la Rotonda,<br />

Monumento Nazionale di notevole valore storico.<br />

Il 18 marzo a San Michele al Tagliamento (Pd), il<br />

Labaro <strong>del</strong>la Federazione ha partecipato all’incontro tra i<br />

Carristi di ieri e i Carristi di oggi organizzato dalla<br />

Sezione Carrista locale, presieduta dal Sig. Luigi Lusin.<br />

Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il Gen<br />

Ficuciello consigliere Militare <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong><br />

Consiglio e il Gen Ruggieri, Comandante <strong>del</strong>la Brigata<br />

Ariete, i tre Comandanti dei Bgt. Carri Ariete ed altri<br />

Comandanti regionali <strong>del</strong>l’Arma dei Carabinieri e<br />

Finanza.<br />

Il 22 aprile a Melara (RO) il Labaro <strong>del</strong>la Federazione<br />

ha partecipato alla Festa <strong>del</strong>la locale Sezione Carristi,<br />

svoltasi alla presenza <strong>del</strong> Sindaco e <strong>del</strong> Colonnello<br />

Zaffarano Comandante <strong>del</strong>la Caserma “Silvestri” di<br />

Rovigo.<br />

Nei giorni dal 24 al 27 Aprile 2007 la Federazione di<br />

Rovigo <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> ha partecipato alla<br />

1^ Mostra <strong>del</strong>le Associazioni Combattentistiche e d’Arma<br />

Rodigine intitolata “Nel presente la memoria”. Tenutasi<br />

presso “Pescheria Vecchia”, prestigioso Centro Mostre di<br />

Rovigo, la mostra è stata inaugurata dal Sindaco di<br />

Rovigo Dott. Melchiorri e dal Comandante <strong>del</strong>la Caserma<br />

Silvestri Col. Zaffarano. La nostra Federazione ha esposto<br />

uno stendardo di cm 100x120 narrante la Storia e gli<br />

Scopi <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> nonché l’Albo<br />

d’Oro dei Medagliati e altri documenti di divulgazione<br />

<strong>del</strong> <strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>, la cui opera è stata particolarmente<br />

apprezzata dal pubblico. Lusinghieri articoli<br />

sulla Mostra sono comparsi su quotidiani nazionali e<br />

locali.<br />

Presidente e Labaro <strong>del</strong>la Federazione di Rovigo<br />

hanno inoltre partecipato alla Festa <strong>del</strong>la Polizia di Stato<br />

il 12 maggio, alla Celebrazione <strong>del</strong>l’Anniversario <strong>del</strong>la<br />

Repubblica il 2 giugno e alla festa dei Carabinieri il 5<br />

giugno.<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

TARANTO<br />

Il 24 aprile il Consiglio Direttivo <strong>del</strong>la Federazione di<br />

Terra Jonica si è recato in visita a S.E. Dott. Franceco Alecci,<br />

Prefetto di Taranto. Nell’incontro, il Presidente C.F. Ugo<br />

Bellone de Grecis ha donato al Prefetto un Crest in argento<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong>.<br />

Taranto – Visita <strong>del</strong> Consiglio al Prefetto di Taranto<br />

TORINO<br />

La nostra Federazione ha inviato il Labaro insieme agli<br />

esponenti <strong>del</strong> Consiglio Direttivo e numerosi Azzurri a partecipare,<br />

unitamente a tutte le altre Associazioni combattentistiche,<br />

alla celebrazione <strong>del</strong> Precetto Pasquale, organizzata<br />

dal Comando RFC Interregionale Nord per il personale<br />

<strong>del</strong>le Forze Armate e dei Corpi Armati <strong>del</strong>lo Stato, che ha<br />

avuto luogo il 23 marzo 2007, nella Cattedrale<br />

Metropolitana di San Giovanni Battista di Torino. La funzione<br />

è stata officiata da S.E. Reverendissima il Cardinale<br />

Severino POLETTO e concelebrata con i cappellani Militari<br />

<strong>del</strong>la città e <strong>del</strong>la zona pastorale di Torino.<br />

* * * * *<br />

Sabato 31 marzo ha avuto luogo la cerimonia per l’84°<br />

Anniversario dalla Fondazione <strong>del</strong>l’A.M. e il 55° anniversario<br />

<strong>del</strong>la sezione di Torino. Ha seguito l’Alzabandiera la<br />

deposizione di una corbeille al cippo dedicato alla<br />

M.O.V.M. Ten. Pil. Oscar Abello e la lettura <strong>del</strong>l’O.<strong>del</strong> G.<br />

<strong>del</strong> capo di Stato Maggiore <strong>del</strong>l’A.M. e <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>la<br />

Difesa. Presenti le più alte Autorità militari e civili <strong>del</strong>la<br />

Città, <strong>del</strong>la Provincia e <strong>del</strong>la Regione. La Federazione<br />

Provinciale di Torino <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> era presente con il<br />

Labaro unitamente a moltissime altre Associazioni combattentistiche<br />

con le loro insegne.<br />

* * * * *<br />

Venerdì 4 maggio 2007 in occasione <strong>del</strong> 146° anniversario<br />

<strong>del</strong>la fondazione <strong>del</strong>l’Esercito Italiano è stata celebrata<br />

una funzione religiosa presso il Tempio Gran Madre di<br />

Dio e successivamente sono stati resi gli onori ai Caduti<br />

presso la Cripta <strong>del</strong> Sacrario.<br />

Presenti tutte le maggiori Autorità Militari, <strong>del</strong>la Città,<br />

<strong>del</strong>la Provincia, <strong>del</strong>la Regione, molti religiosi e civili. La<br />

Federazione Provinciale di Torino era presente con il<br />

Labaro e alcuni Consiglieri unitamente a moltissime altre<br />

Associazioni Combattentistiche con le loro insegne.<br />

29


IL NASTRO AZZURRO<br />

SULLE ALI DELLA GLORIA...LA MEDAGLIA D’ORO<br />

AVIERE FRANCESCO MAIORE<br />

Edizioni Santocono, Rosolini, Siracusa. Contrassegno Euro<br />

15,00 a F. Maiore, via Maiore n. 5, 96017 Noto (SR) tel.<br />

328/0519071<br />

La produzione letteraria dedicata<br />

alla storia <strong>del</strong> nostro Paese si arricchisce<br />

di una interessantissima pubblicazione,<br />

curata dal notino Francesco<br />

Maiore, autore di numerosi articoli e<br />

pubblicazioni.<br />

L’opera “Sulle ali <strong>del</strong>la gloria... La<br />

Medaglia d’Oro Aviere Francesco<br />

Maiore” è la dettagliata rievocazione<br />

<strong>del</strong>la vicenda umana <strong>del</strong> giovanissimo<br />

Aviere Scelto Fotografo Francesco<br />

Maiore, zio <strong>del</strong>l’autore, culminata<br />

nell’estremo sacrificio con l’abbattimento,<br />

il 12 novembre 1942, <strong>del</strong>l’aereo<br />

su cui volava a fianco <strong>del</strong> suo Comandante, l’eroico<br />

Magg. Carlo Emanuele Buscaglia.<br />

Questo volume, il cui stile agile e diretto facilita una lettura<br />

fluida e piacevole, non vuole essere una semplice biografia.<br />

Esso è infatti corredato da un interessante e ricca<br />

documentazione tecnica, storica e fotografica che fa luce<br />

sugli eventi più significativi di carattere sociale, politico e<br />

culturale <strong>del</strong>la società notina tra gli anni 1920 e 1940.<br />

Come sottolinea l’autore, nel 1940, quando l’Italia entrò<br />

in guerra, a soli 19 anni il giovane Francesco non si pose<br />

l’interrogativo se quella guerra fosse giusta o ingiusta. La sua<br />

Patria era in guerra e, da vero italiano, il suo dovere era<br />

quello di combattere per essa. Un atto di sacrificio per molti<br />

probabilmente incomprensibile, in cui tutto si perde e nulla<br />

si guadagna, ma che si compie senza indugio, soprattutto<br />

quando si è di fronte ad un fratello in pericolo di vita o bisognoso<br />

di soccorso, come accadde al suo Comandante dopo<br />

l’abbattimento <strong>del</strong> loro velivolo. Un eroismo, quello di<br />

Francesco Maiore, giovanissimo aviere siciliano educato<br />

all’amor di Patria il quale visse il suo patriottismo nella<br />

fe<strong>del</strong>tà ai suoi doveri di italiano, di soldato e di uomo, da<br />

non confondere col semplice disprezzo <strong>del</strong>la vita, cioè con<br />

l’indifferenza verso la morte (segno di scarsa civiltà e di<br />

involuzione in quanto la vita è il primo valore al quale ogni<br />

altro è condizionato), ma da intendere come manifestazione<br />

di quei valori civili e religiosi nel rispetto dei quali era<br />

stato formato, prima in famiglia e poi nell’Arma Azzurra.<br />

Ricordando i combattenti italiani, i caduti di ogni<br />

tempo, i mutilati, i veterani, gli invalidi, l’autore non ha<br />

inteso fare omaggio a valori che attengono al concetto di<br />

guerra, ma a valori che esaltano la profonda umanità <strong>del</strong><br />

sacrificio, <strong>del</strong>l’eroismo, <strong>del</strong>la dedizione che sono perenni e<br />

comuni, in memoria <strong>del</strong>l’eroismo spesso oscuro <strong>del</strong>la gente<br />

italiana. Rispetto ad un’opinione comune tendente a porre<br />

in risalto soltanto gli aspetti negativi <strong>del</strong>la partecipazione<br />

italiana alla Seconda Guerra Mondiale, l’autore ha cercato<br />

di condurre il suo lavoro di ricerca quanto più possibile alla<br />

luce di una attenta analisi storica <strong>del</strong> passato in cui, se da<br />

30<br />

RECENSIONI<br />

un lato totalmente inutile si sarebbe rivelata un’esaltazione<br />

retorica di quegli uomini, soffermandosi esclusivamente sul<br />

fatto che tutto era bello, che tutto era ben fatto e che tutti<br />

erano eroi, dall’altro altrettanto <strong>del</strong>eteria si sarebbe rivelata,<br />

come è già avvenuto in passato, un’interpretazione storica<br />

degli eventi fortemente intrisa di faziosità, servilismo e timorosa<br />

di sfavorevoli commenti al punto da portare a rinnegare<br />

il sacrificio di quegli uomini, di quegli italiani.<br />

Non sperando quindi di rinverdire foglie di alloro già<br />

secche per le mutate condizioni sociali, per le differenti<br />

aspirazioni <strong>del</strong> popolo italiano ed i diversi interessi nazionali,<br />

l’autore ha voluto rivolgersi alle nuove generazioni<br />

affinché, conoscendo le motivazioni che sono state alla<br />

base <strong>del</strong>l’agire degli eroici aviatori italiani nel corso <strong>del</strong><br />

secondo conflitto mondiale, traggano esempio dal sacrificio<br />

e dall’impegno da essi profuso nello svolgimento <strong>del</strong> proprio<br />

dovere, per far sì che i valori di “Patria, Famiglia e<br />

Onore” vengano preservati da ogni forma di corruttibilità e<br />

rimangano sempre vivi nei loro cuori. A ciò potrà senz’altro<br />

essere utile l’esempio fornito dall’Aviere Maiore che ha<br />

offerto la propria vita sull’altare <strong>del</strong>l’obbedienza alle leggi<br />

<strong>del</strong>l’amicizia, <strong>del</strong> dovere, <strong>del</strong>l’amore per la Patria, per intraprendere<br />

un’avventura che lo avrebbe condotto al sacrificio<br />

più estremo, “sulle Ali <strong>del</strong>la Gloria…”.<br />

“I VICENTINI DECORATI AL VALOR MILITARE NELLA<br />

GUERRA 1915-1918”<br />

<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> - Sezione di Vicenza - Input<br />

Edizioni s.r.l. - via <strong>del</strong>l’Industria 1 - 36040 Grisignano di<br />

Zocco (VI) - www.inputedizion i.com - collana Historica<br />

2006 - Prezzo: Euro 25,00.<br />

Si tratta <strong>del</strong>la riproduzione<br />

anastatica di questo volume, risalente<br />

all’anno 1926 ed ormai<br />

completamente scomparso dalla<br />

circolazione. La prima parte, ad<br />

opera di Giuseppe De Mori, introduce<br />

ai fatti salienti <strong>del</strong>la Grande<br />

Guerra ed in particolare di quelli<br />

svoltisi sull’Altopiano di Asiago e<br />

nel versante settentrionale <strong>del</strong> territorio<br />

vicentino, mentre la seconda<br />

parte reca memoria di tutti i<br />

decorati vicentini e <strong>del</strong>le motivazioni<br />

con cui le onorificenze furono<br />

concesse. Ristampato con il patrocinio <strong>del</strong>la Regione<br />

Veneto, il libro è stato realizzato in occasione <strong>del</strong>l’ottantesimo<br />

anniversario <strong>del</strong>la fondazione <strong>del</strong>l’U.N.U.C.I. di<br />

Vicenza. L’U.N.U.C.I., che ha patrocinalo la ristampa insieme<br />

al <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> <strong>del</strong> capoluogo veneto, ha contribuito<br />

inoltre alla realizzazione di un libretto di accompagnamento<br />

che ne precisa e ne integra i conienuti. Il risultato è un<br />

importante libro salvato dall’oblio, nella speranza che il<br />

coraggio di chi ha combattuto per la Patria rimanga impresso<br />

nella memoria e che l’esperienza <strong>del</strong>la guerra insegni<br />

anche l’amore per la pace.


IL NASTRO AZZURRO<br />

L’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO ENTRA A<br />

FAR PARTE DI ASSOARMA<br />

Con <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> 16 maggio 2007 il Consiglio Nazionale<br />

Permanente <strong>del</strong>le Associazioni d’Arma (ASSOARMA)<br />

ha accolto la richiesta <strong>del</strong> nostro <strong>Istituto</strong> di entrare a<br />

farne parte come membro effettivo.<br />

Costituitosi in Roma il 15 dicembre 1998<br />

con finalità morali il Consiglio è apolitico ed<br />

apartitico e, nel rispetto <strong>del</strong>le autonomie statutarie<br />

<strong>del</strong>le singole Associazioni componenti,<br />

si propone, in particolare, lo scopo di:<br />

➣ sviluppare i rapporti interassociativi per<br />

dare maggiore coesione e forma compiuta<br />

alle loro attività;<br />

➣ rappresentare e sostenere le istanze e le<br />

esigenze <strong>del</strong>l’associazionismo militare,<br />

espressione <strong>del</strong>la tradizione e custode<br />

<strong>del</strong> patrimonio storico <strong>del</strong>la Nazione,<br />

presso gli organi istituzionali;<br />

➣ intervenire per la difesa <strong>del</strong>l’unità <strong>del</strong>la<br />

Patria, l’onore <strong>del</strong>la Bandiera, l’esaltazione<br />

dei valori e <strong>del</strong>le tradizioni <strong>del</strong>le<br />

Forze Armate divulgandone la conoscenza<br />

dei compiti ed impegni e rafforzandone<br />

i legami con il Paese;<br />

➣ concorrere alla crescita morale e civile<br />

<strong>del</strong> Paese con la partecipazione ad attività di volontariato<br />

e di difesa e protezione civile;<br />

➣ instaurare e mantenere rapporti con similari organizzazioni<br />

straniere.<br />

CONSIGLI DIRETTIVI DELLE FEDERAZIONI<br />

FED. LUCCA<br />

Presidente: Gen. C.A. Cesare PENSABENE<br />

Vice Presidente: Gen C.A. Nunzio PELLEGRINO<br />

Segretario-Tesoriere: Cav.Uff. Mario SFORZI<br />

Consiglieri: <strong>Azzurro</strong>. Giovanni CONFORTI, <strong>Azzurro</strong><br />

Guglielmo DEL RE, <strong>Azzurro</strong> Pietro<br />

Roberto GIORGI, <strong>Azzurro</strong> Luciano<br />

IACOPETTI,<br />

Sindaci: <strong>Azzurro</strong> Carlo Emanuele de NOTTER, <strong>Azzurro</strong><br />

Alberto LAZZARONI, <strong>Azzurro</strong> Marcello<br />

PAOLI.<br />

FED. PORDENONE<br />

Presidente: Dott. Aldo FERRETTI<br />

Vice Presidente: Sig. Modesto MARZOTTO<br />

Segretario: Sig. Mario ATTUS<br />

Alfiere: Sig. Lino ZERIO<br />

Consiglieri: Sig.ra Julia MARCHI, Sig. Elio<br />

CALCOPIETRA, Sig. Giovanni<br />

FOLLADOR.<br />

Presidente <strong>del</strong> Collegio dei Sindaci: Sig. Lelio PERTEGATO<br />

Sindaci: Sig. Mario BRESCIANI, Sig. Antonio CELIA<br />

ASSOARMA è costituito da 29 membri effettivi tra i quali,<br />

solo per citarne alcuni, il Gruppo Medaglie d’Oro al V.M. e<br />

l’UNUCI, e 2 aggregati, riunendo in tal modo più di un milione<br />

di iscritti.<br />

Farne parte è importante anche in quanto<br />

sono i Presidenti di ASSOARMA,<br />

Gen.C.d’A. Giuseppe Calamani, e <strong>del</strong>la<br />

“Confederazione <strong>del</strong>le Associazioni<br />

Combattentistiche e Partigiane”, On.<br />

Gerardo Agostini, che mantengono rapporti<br />

diretti con il Ministro <strong>del</strong>la Difesa ed il Capo<br />

<strong>del</strong>lo Stato riguardo tutte le problematiche<br />

inerenti il funzionamento e le attività <strong>del</strong>le<br />

Associazioni rappresentate, intervenendo<br />

nelle periodiche udienze e nelle principali<br />

cerimonie.<br />

Le Federazioni Provinciali <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong><br />

hanno libertà e facoltà di aderire alle attività<br />

locali di entrambe o, dove presenti, dei<br />

“comitati di intesa” che in alcune città come<br />

per esempio Ferrara ed Alessandria, funzionano<br />

molto bene.<br />

Delle attività di ASSOARMA verrà data<br />

periodicamente informazione segnalando fin da ora che è in<br />

corso avanzato di organizzazione il “Raduno interassociativo”<br />

a Trieste il 2 e 3 novembre 2008, in occasione <strong>del</strong>la ricorrenza<br />

<strong>del</strong> 90° anniversario <strong>del</strong>la sua liberazione.<br />

NOTE LIETE<br />

La Federazione di Massa Carrara<br />

è lieta di porgere i più sentiti<br />

auguri all’<strong>Azzurro</strong> Parvis<br />

Canalini che ha compiuto 103<br />

primavere.<br />

La Federazione di Pescara è lieta<br />

di porgere i più sentiti auguri<br />

all’<strong>Azzurro</strong> Cav. Evenio Ricci<br />

(M.A.V.M., M.B.V.M.) che ha<br />

compiuto 100 primavere.<br />

LA PRESIDENZA NAZIONALE DELL’ISTITUTO E<br />

LA REDAZIONE DE “IL NASTRO AZZURRO” SI<br />

UNISCONO ALLE FEDERAZIONI DI MASSA<br />

CARRARA E P ESCARA NEL PORGERE I PIU’<br />

SENTITI AUGURI DI BUON COMPLE<strong>ANNO</strong>.<br />

31


1) Distintivi con decorazione e Dame Patronesse: € 7<br />

2) Distintivi dorati: piccoli: € 3, medi: € 3,50 grandi: €<br />

4<br />

3-4) Portachiavi: smaltato: € 7,50, metallo: € 3,50<br />

5-6) Crest: piccolo: € 20 grande: € 25<br />

7) Labaretto: € 10<br />

8) Emblema Araldico: € 20<br />

9) Fermacarte in onice: € 9,50<br />

10) Posacenere: € 9<br />

11) Attestato di Benemerenza: € 20<br />

12) Orologio: € 30<br />

13) Cravatta: lana: € 12 seta: € 15<br />

14) Foulards in seta: € 28<br />

15-16) Cartolina: € 0,30, cartoncino doppio: € 0,50, busta:<br />

€ 0,10<br />

Tutta l’oggettistica è in vendita presso le Federazioni che in caso di carenza di materiale possono richiederlo alla Presidenza<br />

Nazionale <strong>del</strong>l’Istituo. Le spese di spedizione saranno a carico <strong>del</strong>le Federazioni ed aggiunte al costo <strong>del</strong> materiale.

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