ANNO XLVI - N. 3 - Istituto del Nastro Azzurro
ANNO XLVI - N. 3 - Istituto del Nastro Azzurro
ANNO XLVI - N. 3 - Istituto del Nastro Azzurro
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<strong>ANNO</strong> <strong>XLVI</strong> - N. 3 - LUG./AGO. 2007 - Bimestrale - Poste Ital. S.p.A. Sped. in abb. postale D.L. n. 353/2003 (Conv. in L. 27/2/2004 n. 46) Art. 1 comma 2, DCB Roma
Tutte le informazioni relative ad accordi e convenzioni stipulati<br />
con Società/Enti privati a beneficio <strong>del</strong> personale <strong>del</strong>la Difesa,<br />
militare e civile in servizio ed in quiescenza, saranno visibili,<br />
oltre che sul portale Internet <strong>del</strong>la Difesa, anche sulla rete<br />
Intranet (Archimede).<br />
* * * * *<br />
Lo Stato Maggiore <strong>del</strong>la Difesa, con sua comunicazione <strong>del</strong> 3<br />
aprile 2007, ha ribadito l’obbligo per tutti gli apprtenenti alle<br />
FF.AA., anche in congedo, <strong>del</strong> rispetto ed osservanza di quanto<br />
disposto dalla direttiva SMD-G-010 “Regolamento per la<br />
Disciplina <strong>del</strong>le Uniformi”.<br />
Di seguito un estratto di tale normativa:<br />
Art. 31 – Militari <strong>del</strong>le categorie in congedo<br />
…omissis…<br />
I militari <strong>del</strong>le categorie in congedo che, ai sensi dei successivi<br />
articoli, sono autorizzati ad indossare l’uniforme, sono tenuti<br />
all’osservanza <strong>del</strong>le relative norme in vigore per il personale in<br />
servizio.<br />
Art. 32 – Partecipazione a manifestazioni di carattere militare<br />
I militari <strong>del</strong>le categorie in congedo non in attività di servizio<br />
possono indossare l’uniforme per partecipare a manifestazioni<br />
di carattere militare di particolare rilevanza nazionale ed internazione,<br />
nonché a:<br />
- visite a Reparti militari in occasione di esercitazioni in territorio<br />
nazionale e all’estero;<br />
- gare sportive e incontri tra <strong>del</strong>egazioni multinazionali in territorio<br />
nazionale e all’estero;<br />
- gare sportive di rilievo a carattere militare e incontri tra <strong>del</strong>egazioni<br />
multinazionali in territorio nazionale ed estero;<br />
- nelle esercitazioni di protezione civile organizzate da<br />
Enti/Comandi militari e/o Pubbliche Amministrazioni;<br />
- in occasione di raduni nazionali o internazionali <strong>del</strong>le<br />
Associazioni d’Arma o combattentistiche munite di riconoscimento.<br />
L’Associazione deve inviare, con congruo anticipo, direttamente<br />
al Comando/Ente Militare responsabile <strong>del</strong>la manifestazione,<br />
l’elenco <strong>del</strong> personale partecipante indicandone il grado.<br />
Nel caso di particolare manifestazione all’estero, qualora il<br />
militare in congedo sia invitato a partecipare e l’Autorità invitante<br />
abbia espresso il gradimento alla partecipazione in uniforme,<br />
lo Stato Maggiore <strong>del</strong>la Difesa interessereà per il “nullaosta”<br />
la Rappresentanza Militare Italiana nel paese estero interessato.<br />
…omissis…<br />
“IL NASTRO AZZURRO”<br />
Fondato a Roma nel 1926<br />
- Il Gruppo <strong>del</strong>le M.O.V.M. e l’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> Pag. 3<br />
<strong>Azzurro</strong> fra combattenti decorati al V.M.: due<br />
sodalizi, un’unica origine, gli stessi ideali,<br />
i medesimi scopi<br />
- Storia <strong>del</strong>la pubblicazione de “Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>” “” 3<br />
- 2 giugno la Repubblica Italiana compie 61 anni “” 4<br />
- 1814-2007: l’Arma dei Carabinieri compie 193 anni “” 8<br />
- 10 giugno 1918-10 giugno 2007: Festa <strong>del</strong>la<br />
Marina Militare “” 10<br />
- Luigi Rizzo: il protagonista <strong>del</strong>l’episodio<br />
ispiratore <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong>la Marina “” 11<br />
- La vera storia <strong>del</strong> Sommergibile “Calvi” “” 12<br />
- 21 giugno: Festa <strong>del</strong>la Guardia di Finanza “” 14<br />
- Elenco <strong>del</strong>le Federazioni “” 15<br />
- Il piu’ giuvane “fucilato” d’Italia “” 19<br />
- Garibaldi: un Repubblicano al servizio <strong>del</strong> Re “” 20<br />
- La Medaglia d’Oro Giuseppe Garibaldi “” 21<br />
- Tutto il mondo ha celebrato Garibaldi “” 22<br />
- Napolitano: l’Eroe esprime idealità ancora vive “” 22<br />
- Poste Italiane ha emesso il francobollo di Garibaldi “” 23<br />
- Garibaldi privato “” 23<br />
- Alpini “” 24<br />
- Cronache <strong>del</strong>le Federazioni “” 26<br />
- Recensioni “” 30<br />
- L’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> entra a far parte<br />
di ASSOARMA “” 31<br />
- Consigli Direttivi <strong>del</strong>le Federazioni “” 31<br />
- Note liete “” 31<br />
- Oggettistica <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> “” 32<br />
In copertina:<br />
Il Colosseo arredato <strong>del</strong> Tricolore<br />
per la celebrazione <strong>del</strong> 2 giugno<br />
(La pubblicazione fu sospesa per le vicende connesse al secondo conflitto mondiale e riprese nel 1951)<br />
Direz. E Amm.: Roma 00161 - p.zza Galeno, 1 - tel. 064402676 - fax 0644266814 - Sito internet: www.istitutonastroazzurro.org<br />
- E-mail: redaz.nastroazzurro@libero.it - Direttore Editoriale: Giorgio Zanardi - Presidente Nazionale <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong><br />
- Direttore Responsabile: Antonio Daniele - Comitato di Redazione: Giorgio Zanardi, Antonio Daniele, Carlo Maria<br />
Magnani, Bruno Stegagnini, Antonio Teja, Giuseppe Picca, Antonino Zuco - Segretaria di Redazione: Barbara Coiante -<br />
Autorizzazione <strong>del</strong> Tribunale Civile e Penale di Roma con decreto n.° 12568 <strong>del</strong> 1969 - Progetto Grafico e stampa: Arti<br />
Grafiche San Marcello s.r.l. - v.le Regina Margherita, 176 - 00198 Roma - Finito di stampare: luglio 2007<br />
Per abbonarsi i versamenti possono essere effettuati su C/C Postale n. 25938002 intestato a “<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>”,<br />
oppure su C/C Bancario UNICREDIT BANCA n. 4457131 c/o Ag. 20 Roma CAB 03220 ABI 02008 CIN “T”.<br />
Abbonamento ordinario: 20 Euro; sostenitore: 25 Euro; benemerito: 30 Euro e oltre.<br />
Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
IL NASTRO AZZURRO<br />
IL “GRUPPO DELLE MEDAGLIE D’ORO AL VALOR<br />
MILITARE D’ITALIA” E L’“ISTITUTO DEL NASTRO<br />
AZZURRO FRA COMBATTENTI DECORATI AL VALOR<br />
MILITARE”: DUE SODALIZI, UN’UNICA ORIGINE, GLI<br />
STESSI IDEALI, I MEDESIMI SCOPI<br />
Nel corso <strong>del</strong>le attività associative <strong>del</strong> nostro <strong>Istituto</strong><br />
non mi era mai capitato di presenziare a Roma ad<br />
una celebrazione <strong>del</strong>la<br />
ricorrenza <strong>del</strong> XXIV Maggio, data<br />
nella quale si festeggiava fino a<br />
qualche anno fa la “Giornata <strong>del</strong><br />
Decorato”, spostata dal 2000 alla<br />
Giornata <strong>del</strong>le Forze Armate <strong>del</strong> IV<br />
novembre.<br />
Il Gruppo <strong>del</strong>le Medaglie d’Oro<br />
ha invece sempre mantenuta la sua<br />
celebrazione il XXIV Maggio e quest’anno<br />
il suo Presidente, Gen.<br />
MOVM Umberto Rocca ci ha chiesto<br />
di unirci a loro per deporre<br />
insieme una corona di alloro<br />
all’Altare <strong>del</strong>la Patria in quella data.<br />
Questa celebrazione unita è stata<br />
coronata da una esemplare partecipazione<br />
che mi ha profondamente<br />
colpito.<br />
Moltissimi i Labari <strong>del</strong>le nostre<br />
Federazioni presenti sui quali spiccavano<br />
le Medaglie d’Oro dei<br />
rispettivi associati decorati per la<br />
massima impresa eroica che, riflettendo<br />
i raggi <strong>del</strong> sole che hanno<br />
allietato quella magnifica giornata,<br />
hanno dato uno straordinario senso<br />
di vitalità all’Altare <strong>del</strong>la Patria sul<br />
quale hanno trovato posto molti<br />
decorati soci <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> di<br />
svariate città d’Italia e tanti tantissi-<br />
IL GRUPPO DELLE MEDAGLIE D’ORO…<br />
QUEST’<strong>ANNO</strong>… CI HA CHIESTO DI<br />
UNIRCI A LORO PER DEPORRE INSIEME<br />
UNA CORONA DI ALLORO…<br />
INVITO… A UNA RIFLESSIONE SULLA<br />
POSSIBILITÀ DI PERVENIRE… A UN<br />
ESAME DELLE DIFFICOLTÀ CHE<br />
POTREBBERO OPPORSI AD UNA<br />
PRONTA RIUNIFICAZIONE DEI DUE<br />
ORGANISMI…<br />
mi Soci aderenti e simpatizzanti <strong>del</strong>la Federazione di Roma,<br />
con piena soddisfazione dei militari responsabili <strong>del</strong> rigoroso<br />
cerimoniale previsto per ogni<br />
manifestazione patriottica.<br />
È stata cioè data vita a una bellissima<br />
cerimonia di altri tempi,<br />
degna <strong>del</strong>la portata spirituale ed<br />
etica <strong>del</strong>la fatidica decisione che<br />
l’Italia ha saputo prendere il XXIV<br />
Maggio 1915, tanto che continuo a<br />
pensare e a riflettere a quanto<br />
sarebbe opportuno e giusto che,<br />
anche in ogni altra ricorrenza<br />
patriottica, o in tutte le manifestazioni,<br />
il nostro <strong>Istituto</strong> e il Gruppo<br />
<strong>del</strong>le Medaglie d’Oro si presentassero<br />
sempre insieme riuniti in un<br />
unico organismo in seno al quale le<br />
Medaglie d’Oro figurerebbero<br />
ancora e sempre “primi inter<br />
pares”, ma nel seno <strong>del</strong> nostro<br />
<strong>Istituto</strong> che è nato per raccogliere<br />
tra i suoi Soci indistintamente tutti i<br />
decorati al Valore <strong>del</strong>la Patria.<br />
Invito pertanto tutti a una riflessione<br />
sulla possibilità di pervenire<br />
al più presto, addirittura dal prossimo<br />
Congresso, a un esame <strong>del</strong>le<br />
difficoltà che potrebbero opporsi ad<br />
una pronta riunificazione dei due<br />
organismi che celebrano il Valore<br />
Militare d’Italia.<br />
G.Z.<br />
STORIA DELLA PUBBLICAZIONE DE “IL NASTRO AZZURRO”<br />
Grazie ad una cortese puntualizzazione richiestaci dalla Federazione di Torino, si è avuta l’occasione di effettuare un’accurata<br />
azione di ricerca storica sulle origini <strong>del</strong>la rivista “Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>” dalla quale è risultato che la sua prima pubblicazione<br />
risale al gennaio 1926. Dopo qualche anno si è interrotta e, nel 1951, grazie all’iniziativa e buona volontà di un gruppo<br />
di Azzurri torinesi, “Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>” ha ripreso la pubblicazione.<br />
La storia è particolarmente interessante e sarà oggetto di un articolo sul prossimo numero <strong>del</strong>la rivista. Fin da questo numero,<br />
però, il “tamburino” de “Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>” riporta le origini storiche <strong>del</strong>la pubblicazione aggiornate, come è giusto che<br />
sia, alle ultime notizie reperite.<br />
Il Direttore Responsabile<br />
3
IL NASTRO AZZURRO<br />
Anche quest’anno l’Italia ha rievocato l’istituzione<br />
<strong>del</strong>la Repubblica come sua<br />
forma di governo dandosi convegno il 2<br />
giugno a Roma sulla via dei Fori Imperiali.<br />
Alla presenza <strong>del</strong> Capo <strong>del</strong>lo Stato,<br />
Onorevole Senatore Andrea Napolitano, <strong>del</strong><br />
Presidente <strong>del</strong> Consiglio dei Ministri, Romano<br />
Prodi, <strong>del</strong> ministro <strong>del</strong>la Difesa, professor Arturo<br />
Parisi, di numerosissime autorità politiche, civili,<br />
religiose e soprattutto militari, per due ore hanno<br />
sfilato in parata i reparti <strong>del</strong>le Forze Armate e dei<br />
Corpi Armati e non <strong>del</strong>lo Stato.<br />
Come ogni anno, negli ultimi<br />
tempi, la parata ha visto impegnati<br />
sempre meno uomini e<br />
mezzi. Si tratta di un chiaro<br />
segnale <strong>del</strong>le difficoltà economiche<br />
in cui si dibatte da tempo<br />
il comparto <strong>del</strong>la Difesa.<br />
Difficoltà che si acuiscono di<br />
anno in anno, mentre la politica<br />
4<br />
estera <strong>del</strong>l’Italia prevede impegni sempre maggiori<br />
in teatri sempre più lontani e complessi.<br />
La parata di quest’anno è stata divisa in sette<br />
settori:<br />
1. Attività internazionale fuori area: con tale settore<br />
hanno sfilato reparti italiani e rappresen-
tanze <strong>del</strong>le nazioni NATO e ONU impegnate<br />
nei medesimi teatri operativi fuori area dove<br />
sono impegnati i nostri militari;<br />
2. Esercito Italiano: aperto dalla “Nunziatella” e<br />
dagli istituti di formazione, il corteo ha offerto<br />
una rappresentanza di tutti i reparti scelti<br />
<strong>del</strong>l’Esercito Italiano, evidenziando i risultati<br />
positivi <strong>del</strong>l’immane sforzo compiuto negli<br />
ultimi anni per riconvertirne la compagine da<br />
esercito territoriale (stanziato soprattutto nel<br />
nord-est) a struttura militare agile, potente,<br />
proiettabile in ogni teatro operativo <strong>del</strong><br />
mondo e integrabile con analoghe strutture di<br />
altri paesi <strong>del</strong>l’area occidentale;<br />
3. Marina Militare: il “Morosini” apre una parata<br />
in cui risalta il meglio <strong>del</strong>lo spirito marinaro<br />
italiano, fatto di capacità professionale,<br />
coraggio, tecnologia, proiettabilità <strong>del</strong>le forze<br />
e amore per il mare, in cui spicca, tra i reparti<br />
speciali, il Raggruppamento Subacquei e<br />
Incursori “Teseo Tesei”;<br />
IL NASTRO AZZURRO<br />
4. Aeronautica Militare: per la prima volta sfila<br />
in parata il plotone <strong>del</strong> nuovo Collegio<br />
Militare Aeronautico “Giulio Douhet” di<br />
Firenze che apre il corteo di piloti, specialisti<br />
e personale di supporto all’attività <strong>del</strong>la forza<br />
aerea, per definizione flessibile e proiettabile,<br />
tra cui spicca la nuova specialità “Incursori e<br />
Fucilieri <strong>del</strong>l’aria”;<br />
5. Arma dei Carabinieri: la più giovane Forza<br />
Armata (al tempo stesso l’Arma più anziana)<br />
offre al pubblico la visione <strong>del</strong>la sua duplice<br />
personalità di organismo militare capace<br />
di operare in qualsiasi contesto mondiale e<br />
di Forza di Polizia capillarmente diffusa sul<br />
territorio;<br />
6. Guardia di Finanza: il braccio militare al servizio<br />
<strong>del</strong> fisco è una visione riduttiva <strong>del</strong>le capacità<br />
operative <strong>del</strong>la GdF, oggi più che mai<br />
autentica Forza Armata specializzata nel controllo<br />
dei traffici commerciali e nella prevenzione<br />
e repressione dei reati loro connessi;<br />
5
IL NASTRO AZZURRO<br />
7. Corpi armati e non <strong>del</strong>lo stato: il settore è<br />
stato diviso in sottosettori, ciascuno per ogni<br />
corpo, iniziando dalla Polizia di Stato, che ha<br />
esibito i propri reparti speciali e i mezzi<br />
migliori che possiede (particolare, la<br />
Lamborghini Gallardo, una velocissima Gran<br />
Turismo al servizio <strong>del</strong>la Stradale), sono seguiti<br />
gli agenti di Custodia, i Vigili <strong>del</strong> Fuoco, la<br />
Croce Rossa Italiana e il Sovrano Militare<br />
Ordine di Malta.<br />
Mentre uno squadrone di Corazzieri a Cavallo<br />
rendeva gli onori finali al Presidente <strong>del</strong>la<br />
Repubblica, la Pattuglia Acrobatica Nazionale,<br />
unico gruppo di volo ammesso, chiudeva la<br />
parata dipingendo nel cielo di Roma il tricolore<br />
più grande <strong>del</strong> mondo.<br />
La Repubblica Italiana ha festeggiato così il<br />
suo sessantunesimo compleanno, con un evento<br />
che, nella sua tradizionale cornice di via dei Fori<br />
Imperiali, ha richiamato un pubblico insolitamente<br />
numeroso. Ciò deve far riflettere chi,<br />
6<br />
responsabile <strong>del</strong>la comunicazione e <strong>del</strong>la pubblica<br />
informazione, spesso si lascia andare a<br />
valutazioni troppo soggettive e personali (quando<br />
non apertamente influenzate da ideologia<br />
antimilitarista di vecchio stampo) e divulga opinioni<br />
(spacciandole per “notizie”) che lascerebbero<br />
credere che gli italiani non apprezzano e<br />
mal sopportano le Forze Armate.<br />
Gli applausi continui, le autentiche ovazioni,<br />
il canto corale <strong>del</strong>l’Inno nazionale, la forte e sentita<br />
partecipazione popolare alla parata di questo<br />
2 giugno smentiscono senza mezzi termini tali<br />
pretestuose opinioni. Gli italiani sono vicini alle<br />
Forze Armate, le amano e le apprezzano. Molti si<br />
sono rammaricati che la parata si svolgesse in<br />
tono minore, con reparti quasi <strong>del</strong> tutto “appiedati”,<br />
con presenza di soli mezzi di supporto<br />
(solo due i mezzi corazzati, e si trattava di blindati<br />
“leggeri”), senza altri velivoli in cielo se non<br />
le “Frecce Tricolori”.<br />
Moltissimi i giovani, tante le famiglie con<br />
bambini, molti gli anziani, non tutti certamente<br />
“ex” militari, ma tutti compresi e commossi, tra
un applauso e l’altro, si sorprendevano a “segnare<br />
il passo” o a portare il tempo lento e cadenzato<br />
<strong>del</strong>l’“Inno Sardo”, intonato dai Fanti <strong>del</strong>la<br />
Brigata Sassari appena rientrati<br />
da Nassiriya, o a festeggiare<br />
l’allegra fanfara dei<br />
Bersaglieri che suona correndo.<br />
Queste cose belle e pulite,<br />
queste tradizioni di<br />
amore per la Patria, di silenziosa<br />
dedizione, di coraggiosa<br />
determinazione, costituiscono<br />
i valori di riferimento<br />
per i nostri militari<br />
che, ovunque nel mondo, compiono il loro<br />
dovere onorando il tricolore e la nazione italia-<br />
IL NASTRO AZZURRO<br />
na. Ecco perché quando, dopo meno di due<br />
ore, la parata è terminata, il pubblico affluito si<br />
è cominciato ad allontanare dalla via dei Fori<br />
Imperiali con lentezza,<br />
quasi con la pigrizia di chi<br />
non vuole lasciare un luogo<br />
amico e spera che vi sia<br />
ancora qualcosa di nuovo e<br />
di bello da vedere.<br />
Forse il popolo italiano,<br />
per festeggiare il compleanno<br />
<strong>del</strong>la sua Repubblica,<br />
avrebbe meritato un regalo<br />
un po’ meno scarno.<br />
Speriamo nell’anno venturo.<br />
Antonio Daniele<br />
7
IL NASTRO AZZURRO<br />
Il 5 giugno 2007, nella suggestiva cornice<br />
<strong>del</strong>la Piazza di Siena, sita nel mezzo <strong>del</strong>lo stupendo<br />
parco di Villa Borghese, autentico polmone<br />
verde <strong>del</strong>la capitale, si è svolta, alla presenza<br />
<strong>del</strong> Capo <strong>del</strong>lo Stato, la tradizionale Festa<br />
dei Carabinieri: l’evento celebrativo <strong>del</strong> 193°<br />
compleanno <strong>del</strong>l’Arma dei Carabinieri.<br />
I Carabinieri sono contemporaneamente<br />
l’Arma più antica e la Forza Armata più giovane<br />
d’Italia. Fu istituita come corpo di tiratori scelti<br />
<strong>del</strong>l’esercito sabaudo nel 1814, infatti i suoi<br />
appartenenti erano dotati di “carabine” cioè fucili<br />
di precisione a canna lunga il cui nome ispirò<br />
quello <strong>del</strong>l’Arma. Nel tempo, i Carabinieri hanno<br />
sempre più mutato la loro fisionomia e i loro<br />
compiti, divenendo presto la più antica “Polizia<br />
Militare” <strong>del</strong> mondo. Di recente, l’Arma è stata<br />
separata dall’Esercito ed è divenuta Forza Armata<br />
Autonoma.<br />
8<br />
Ancora oggi, la specializzazione<br />
e la militarità<br />
con cui i<br />
Carabinieri svolgono il<br />
loro servizio nella lotta<br />
alla criminalità, ne<br />
fanno un esempio da<br />
emulare. Per tale ragione, quando l’Italia partecipa<br />
a missioni ONU, gli viene sempre richiesto<br />
l’invio di reparti dei Carabinieri.<br />
Il Ministro <strong>del</strong>la Difesa, Arturo Parisi, nel suo<br />
significativo intervento, ha elogiato i Carabinieri<br />
affermando che essi “…rappresentano al meglio<br />
lo Stato nei confronti dei cittadini…”, infatti,<br />
ovunque vi sia richiesta di sicurezza e di appoggio,<br />
i Carabinieri sono il riferimento per tutti.<br />
Proprio in tale contesto si colloca la Medaglia<br />
al Merito <strong>del</strong>la Sanità Pubblica conferita alla<br />
Bandiera di Guerra <strong>del</strong>l’Arma per “la diuturna<br />
lotta tesa alla prevenzione ed al contrasto <strong>del</strong>la
diffusione <strong>del</strong>l’uso di sostanze stupefacenti”, dal<br />
Presidente <strong>del</strong>la Repubblica On. Sen. Giorgio<br />
Napolitano. Il Presidente ha poi conferito altre<br />
Medaglie al Valore ed Onorificenze. Spicca fra<br />
tutte la Medaglia d’oro al Valor Militare conferita<br />
alla memoria <strong>del</strong>l’Appuntato Donato Pezzuolo<br />
ucciso da malviventi in un conflitto a fuoco. Altre<br />
decorazioni ad altri Carabinieri, molte “alla<br />
memoria”, sempre per atti di autentico eroismo<br />
compiuti nella lotta alla criminalità. Dalle colonne<br />
di questo periodico sale quindi un sentito ringraziamento<br />
per quanto fanno i Carabinieri e per<br />
come lo fanno al servizio dei cittadini.<br />
Terminata la fase ufficiale <strong>del</strong>la cerimonia, il<br />
momento più atteso dalle migliaia di persone,<br />
autorità, ufficiali e sottufficiali <strong>del</strong>l’Arma, semplici<br />
cittadini “amici” dei Carabinieri convenuti a<br />
Piazza di Siena: il “Carosello”. Si tratta <strong>del</strong>la tradizionale<br />
esibizione <strong>del</strong> Reggimento Carabinieri<br />
IL NASTRO AZZURRO<br />
a Cavallo che presenta una colorita e festosa<br />
coreografia fatta di bravura individuale, grande<br />
scuola di equitazione e affiatamento collettivo.<br />
Le figure geometriche e gli incroci volteggianti<br />
dei cento cavalieri nell’arena hanno riscosso<br />
decine di applausi spontanei che hanno raggiunto<br />
l’apice per la corsa al galoppo che ricordava<br />
la “carica” con la quale, nella battaglia di<br />
Pastrengo <strong>del</strong> 1848, il reggimento spezzò l’assedio<br />
con cui l’armata austro ungarica aveva circondato<br />
e chiuso in una morsa il re Carlo Alberto<br />
di Savoia, con parte <strong>del</strong> suo esercito. Per tale glorioso<br />
episodio, la Bandiera di Guerra dei<br />
Carabinieri fu decorata con la sua prima<br />
Medaglia d’Argento al Valor Militare.<br />
Insomma, una rievocazione perfetta e vicina<br />
alla gente, che è vicina ai Carabinieri come non<br />
mai. Se si vuol cercare il pelo nell’uovo, un grosso<br />
e rumoroso temporale ha minacciato pioggia<br />
(qualche gocciolone c’è pure stato) per tutta la<br />
durata <strong>del</strong>la cerimonia, mettendo un po’ di agitazione<br />
tra gli spettatori e qualcosa non ha funzionato<br />
a livello organizzativo, poiché le decine e<br />
decine di addetti alla ricezione <strong>del</strong> pubblico (sia<br />
in uniforme, sia in borghese) non avevano la<br />
benché minima idea di dove indirizzare i rappresentanti<br />
<strong>del</strong>la pubblica informazione ai quali non<br />
è stata neppure consegnata una cartellina stampa,<br />
ormai disponibile ovunque e per qualsiasi<br />
genere di evento.<br />
Antonio Daniele<br />
9
IL NASTRO AZZURRO<br />
Apartire dal 1939 su tutte le navi <strong>del</strong>la flotta, in ogni<br />
parte d’Italia, ovunque nelle città di mare e di terra<br />
esisteva un reparto marittimo, la Regia Marina ha<br />
celebrato la sua festa il 10 giugno, ricorrenza <strong>del</strong>l’episodio<br />
di Premuda <strong>del</strong> 1918 quando Luigi Rizzo, col suo piccolo<br />
MAS 15, è riuscito, dopo aver attraversato indenne la forma-<br />
10<br />
zione dei sette cacciatorpedinieri che la scortava, a mettere<br />
a segno due siluri sull’opera viva <strong>del</strong>la nave da battaglia<br />
austriaca “Santo Stefano”, affondandola.<br />
Con questo episodio l’Italia era riuscita a stroncare ogni<br />
velleità <strong>del</strong>l’ammiraglio Horty che stava tentando di appoggiare<br />
dal mare, con l’obiettivo di sfondare lo sbarramento di<br />
Otranto, l’azione di forza che l’esercito<br />
austriaco aveva scatenato sul<br />
fronte terrestre per rialzare il morale<br />
<strong>del</strong>la nazione.<br />
È stata scelta dallo Stato<br />
Maggiore Marina quella data proprio<br />
per sottolineare che le migliori caratteristiche<br />
<strong>del</strong>la nostra Marina erano<br />
quella tenacia e quell’ardimento che<br />
avevano consentito a una così piccola<br />
unità, condotta da un marinaio italiano,<br />
di raggiungere un risultato<br />
tanto imponente. Di fatto, poche settimane<br />
dopo il siluramento <strong>del</strong>la<br />
“Santo Stefano”, un’altra corazzata,<br />
la “Viribus Unitis”, venne affondata<br />
entro la base di Pola dagli italiani<br />
Paolucci e Rossetti mentre, nella<br />
guerra più recente, numerosi sono<br />
stati i successi ottenuti dai nostri<br />
marinai in azioni analoghe (valgano<br />
per tutte l’affondamento nel porto di<br />
Alessandria <strong>del</strong>le navi da battaglia
“Valiant” e “Queen Elizabeth” da parte degli uomini dei<br />
mezzi d’assalto <strong>del</strong>la nostra Regia Marina).<br />
La celebrazione <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong>la Marina, interrotta dallo<br />
scoppio <strong>del</strong>la seconda guerra mondiale, non è stata ripresa<br />
alla fine <strong>del</strong>le ostilità, quasi che la Marina abbia voluto portare<br />
il lutto per la sconfitta <strong>del</strong> nostro Paese. Solo dopo venti<br />
anni, nel 1964, la Festa <strong>del</strong> 10 giugno è stata ripristinata.<br />
Da allora, ogni anno prima <strong>del</strong>la sua celebrazione, lo<br />
Stato Maggiore <strong>del</strong>la Marina Militare pubblica un rapporto<br />
alla nazione <strong>del</strong>le attività e dei problemi che i solini blu<br />
hanno dovuto affrontare quotidianamente nell’anno in<br />
corso e illustrare quali sono le prospettive per il futuro.<br />
L’impegno <strong>del</strong>la Marina Militare è di fatto in continuo<br />
aumento per la globalizzazione <strong>del</strong>l’ambiente marittimo,<br />
<strong>del</strong>la cui sicurezza essa deve rispondere soprattutto nell’area<br />
<strong>del</strong> Mediterraneo allargato in comunità di intenti con<br />
paesi di cultura differente dalla nostra, se non addirittura<br />
con ex potenziali avversari dei tempi <strong>del</strong>la guerra fredda.<br />
Purtroppo, all’aumento e alle maggiori difficoltà che si<br />
frappongono al disimpegno di tutti questi compiti, non corrisponde<br />
un maggior stanziamento di risorse perché anche<br />
la Marina deve fare la sua parte nel miglioramento <strong>del</strong><br />
bilancio <strong>del</strong>lo Stato, cosa che essa sta sostenendo con i suoi<br />
proverbiali serietà e senso <strong>del</strong>la disciplina, sforzandosi di<br />
evitare che l’ineluttabile aumento <strong>del</strong> costo <strong>del</strong> personale<br />
(anche a seguito <strong>del</strong>la sospensione <strong>del</strong> servzio di leva) non<br />
si rifletta sulle attività operative e sulla acquisizione di nuovi<br />
materiali e mezzi.<br />
Il nostro <strong>Istituto</strong>, che si onora di aver iscritto e di iscrive-<br />
IL NASTRO AZZURRO<br />
re nelle sue file tanti solini Azzurri che hanno saputo arricchire<br />
la Patria di moltissimi retaggi di valore italico, auspica<br />
che ancora una volta la Marina Militare riesca a far fronte<br />
alle difficoltà <strong>del</strong> momento ispirandosi a quella tradizione<br />
di cui i suoi uomini hanno sempre saputo essere maestri,<br />
offrendo anche in olocausto la propria vita alla Patria in<br />
regime diretto <strong>del</strong> grado rivestito, come ben dimostra il<br />
bilancio dei suoi morti nelle guerre che è stata chiamata a<br />
combattere. Infatti, sulle navi affondate sono complessivamente<br />
morti il 100% degli ammiragli, il 75% dei comandanti,<br />
il 50% degli ufficiali, il 30% degli equipaggi.<br />
LUIGI RIZZO: IL PROTAGONISTA DELL’EPISODIO ISPIRATORE DELLA FESTA DELLA MARINA<br />
MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE<br />
“Comandante di una sezione di piccole siluranti in perlustrazione nelle acque di<br />
Dalmazia, avvistava una poderosa forza navale nemica composta di due corazzate e<br />
numerosi cacciatorpediniere e, senza esitare, noncurante <strong>del</strong> grande rischio, dirigeva<br />
immediatamente con le sezioni all'attacco.<br />
Attraversava con incredibile audacia e somma perizia militare e marinaresca la<br />
linea fortissima <strong>del</strong>le scorte, e lanciava due siluri contro una <strong>del</strong>le corazzate nemiche,<br />
colpendola ripetutamente in modo da affondarla.<br />
Liberavasi con grande abilità dal cerchio di cacciatorpediniere che da ogni lato gli<br />
sbarravano il cammino e, inseguito e cannoneggiato da uno di essi, con il lancio di<br />
una bomba di profondità, lo faceva desistere dall'inseguimento danneggiandolo<br />
gravemente.<br />
Costa Dalmata, notte sul 10 giugno 1918”.<br />
Luigi Rizzo è stato decorato di: 2 M.O.V.M., 4 M.A.V.M., 2 C.G.V.M. e<br />
Promozione al grado di Tenente di Vascello con passaggio in s.p.e..<br />
G.Z.<br />
11
IL NASTRO AZZURRO<br />
12<br />
LA VERA STORIA DEL SOMMERGIBILE “CALVI”<br />
Il nostro associato dott. Prof. Giordano Russo, figlio <strong>del</strong> Capitano <strong>del</strong> Genio Navale Aristide Russo, ufficiale di macchina<br />
<strong>del</strong> sommergibile “Pietro Calvi” affondato in Atlantico nella notte <strong>del</strong> 14 luglio 1943 da preponderanti forze navali inglesi, ci<br />
ha scritto lamentando una incresciosa situazione. La casa editrice Mondadori ha pubblicato da ormai cinque anni un libro dal<br />
titolo “Uomini sul fondo – storia <strong>del</strong> sommergibilismo italiano dalle origini ad oggi” in cui la vicenda <strong>del</strong> “Calvi” non viene<br />
descritta secondo verità storica, gettando un’ombra inaccettabile sulla sua fine gloriosa e sull’eroica morte <strong>del</strong> padre.<br />
Non potendo fare altro, per venire incontro alla giusta richiesta di verità, ripubblichiamo volentieri ancora una volta un articolo<br />
che narra l’epopea <strong>del</strong> nostro sommergibile e <strong>del</strong> suo ammirevole equipaggio, stralciando alcuni tratti dall’articolo “La<br />
missione <strong>del</strong> sommergibile Calvi” comparso sul numero di settembre 1990 ai quali si aggiunge la descrizione <strong>del</strong>la battaglia<br />
finale <strong>del</strong>l’eroica unità.<br />
<strong>del</strong> sommergibile “Pietro Calvi” si snodò nel<br />
breve periodo <strong>del</strong>la primavera – estate <strong>del</strong> 1942 quan-<br />
L’epopea<br />
do, ai primi di marzo, fresco di lavori in bacino,<br />
risultò l’unico sommergibile operativo a disposizione <strong>del</strong><br />
Comando di “Betasom” che lo inviò presso la costa settentrionale<br />
<strong>del</strong> Brasile, nelle acque a nord <strong>del</strong>l’Equatore, fra Capo<br />
Orange e Capo San Rocco. La zona non era ancora stata battuta<br />
da sommergibili <strong>del</strong>l’Asse, ma vi era segnalato un intenso<br />
traffico che faceva ritenere al nuovo comandante di<br />
“Betasom”, capitano di vascello Polacchini, che il “Calvi” vi<br />
avrebbe potuto conseguire buoni risultati.<br />
Polacchini dovette anche vincere le perplessità <strong>del</strong>l’ammiraglio<br />
Doenitz, che avrebbe voluto attendere di avere più<br />
battelli da inviarvi per accompagnare all’elemento sorpresa il<br />
fattore massa, ma finalmente, il 7 marzo, il “Calvi”, comandato<br />
dal capitano di corvetta Emilio Olivieri, partì da<br />
Bordeaux con la condizione, imposta da Doenitz, di astenersi<br />
dall’effettuare azioni offensive nelle acque territoriali <strong>del</strong><br />
Brasile per motivi di ordine politico.<br />
Giunto in zona di operazioni, il “Calvi” iniziò la sua attività<br />
fermando due piroscafi con distintivi di neutralità, dei<br />
quali non poté controllare la regolarità <strong>del</strong> carico per le con-<br />
dizioni avverse <strong>del</strong> mare.<br />
Nel pomeriggio <strong>del</strong> 28 marzo, a<br />
circa 700 miglia da Capo Orange,<br />
(nord <strong>del</strong>la foce <strong>del</strong> Rio <strong>del</strong>le<br />
Amazzoni) il sommergibile intercettò<br />
un piccolo convoglio di 4 navi, tra le<br />
quali la portaerei di scorta britannica<br />
“Archier”, accompagnata dall’incrociatore<br />
pesante “Devonshire” e da tre<br />
cacciatorpediniere <strong>del</strong> 1° Gruppo di<br />
appoggio, che scortavano un convoglio<br />
nemico. Il “Calvi”, costretto in<br />
immersione per non farsi avvistare da<br />
un aereo di vigilanza che si manteneva<br />
sopra il convoglio, quando poté<br />
riemergere, avvistò un piroscafo isolato<br />
dal convoglio. Il comandante<br />
Oliveri non ebbe esitazione: inseguì il<br />
mercantile durante le ore diurne e,<br />
calata la notte, gli si avvicinò e lo<br />
colpì con due siluri affondandolo. Si<br />
trattava <strong>del</strong> cargo britannico<br />
“Tredinnik”, di 4.589 tonnellate.<br />
Nel pomeriggio <strong>del</strong> 31 marzo, a<br />
circa 400 miglia da Capo Orange, verso cui stava rientrando,<br />
il “Calvi” attaccò la petroliera statunitense “T.C. McCobb” di<br />
7.552 tonnellate, e dopo averla colpita più volte con il cannone,<br />
dovette lanciare ben sei siluri per poterla affondare.<br />
Quindi, il sommergibile raggiunse le acque adiacenti a<br />
Capo San Rocco, punto focale di traffico e di incrocio <strong>del</strong>le<br />
rotte tra il nord e il sud America e con l’Africa equatoriale e<br />
meridionale, dove, nella notte tra il 9 e il 10 aprile attaccò la<br />
petroliera statunitense “Eugene V.R. Thayer”, di 7.138 tonnellate,<br />
col cannone e i siluri, uno dei quali raggiunse la nave<br />
che affondò lentamente e in fiamme, verso l’alba <strong>del</strong> 10.<br />
“Betasom” ordinò al “Calvi” di spostarsi fra Capo San<br />
Rocco e l’isola Fernando di Noronha, seguendo una rotta prevalentemente<br />
vicina alla riviera continentale, dove era stato<br />
segnalato intenso traffico nemico. Il sommergibile eseguì e, il<br />
giorno dopo, intercettò, silurò e poi affondò, a cannonate, la<br />
moderna motonave norvegese “Baikis”, di 2.161 tonnellate.<br />
Al “Calvi” erano rimasti solo tre siluri, ma “Betasom” gli<br />
ordinò di restare nella zona assegnata fino al completo esaurimento<br />
<strong>del</strong>le armi. Il successivo 12 aprile, il comandante<br />
Olivieri, con i suoi ultimi siluri, poté affondare la petroliera<br />
panamense “Ben Brush”, di 7.691 tonnellate, col suo prezio-
so carico di greggio.<br />
Il sommergibile rientrò a<br />
Bordeaux il 29 aprile, dopo 55 giorni<br />
di mare, durante i quali aveva navigato<br />
per 9.443 miglia e affondato 5 navi<br />
mercantili per 29.031 tonnellate di<br />
stazza lorda. Per tale successo, al<br />
comandante Olivieri fu conferita la<br />
Medaglia d’Argento al Valor Militare.<br />
Purtroppo Olivieri si ammalò proprio<br />
mentre il “Calvi” si apprestava a<br />
salpare per una nuova missione, destinazione<br />
le Piccole Antille. Il comando<br />
fu affidato all’anziano capitano di fregata<br />
Primo Longobardo che non fu<br />
fortunato come Olivieri.<br />
Infatti, la sera <strong>del</strong> 15 luglio 1942,<br />
mentre si preparava ad attaccare un<br />
convoglio britannico localizzato dal<br />
sommergibile tedesco U-130 a ovest<br />
<strong>del</strong>le Canarie, il “Calvi” fu individuato dai radar <strong>del</strong>le unità di<br />
scorta nemiche. Fatto segno da numerose cariche di profondità,<br />
fu costretto ad emergere per i danni subiti e affrontò in<br />
superficie le unità inglesi. Il fuoco avversario era preponderante.<br />
Il comandante Longobardo, trovandosi in torretta, fu<br />
uno dei primi a cadere colpito dai proiettili nemici. Il “Calvi”,<br />
IL NASTRO AZZURRO<br />
danneggiato in parti vitali, malgrado tutti i tentativi e gli sforzi<br />
compiuti dall’equipaggio ora comandato dall’Ufficiale di<br />
Macchina, il capitano <strong>del</strong> Genio Navale Aristide Russo, ufficiale<br />
più elevato in grado rimasto in<br />
vita, non poteva più muovere ed<br />
imbarcava acqua.<br />
Lo sloop inglese “Lutworth” fu<br />
quindi in grado di avvicinarsi abbastanza<br />
per abbordare il battello italiano<br />
ed un ufficiale inglese salì a bordo<br />
per eseguirne la cattura. Si trovò,<br />
però, la strada sbarrata dal capitano<br />
Russo che, alla richiesta di resa, si lanciò<br />
addosso all’inglese, impegnandosi<br />
in un corpo a corpo ultimo e decisivo<br />
in difesa <strong>del</strong>la propria unità e <strong>del</strong>l’onore<br />
<strong>del</strong> Paese, e lo trascinò con sé a<br />
mare, non arrendendosi, non consegnando<br />
la nave al nemico e impedendo<br />
cosi alla Marina inglese di impossessarsi<br />
<strong>del</strong> battello che, poco dopo,<br />
affondava.<br />
Per questo atto di fulgido eroismo,<br />
al Capitano <strong>del</strong> Genio Navale<br />
Aristide Russo fu conferita “alla<br />
memoria” la Medaglia d’Argento al Valor Militare con la<br />
seguente motivazione:<br />
“Direttore di macchina su sommergibile oceanico in lunga missione di guerra, fronteggiava con perizia i<br />
danni ingenti subiti dal battello in seguito a violentissimo attacco subito da unità avversarie. Costretto, infine, il<br />
sommergibile ad emergere per le notevoli avarie ed impegnato in impari ed aspro combattimento in superficie,<br />
apportava concorso essenziale a superare la difficoltà per le avarie subite. Scompariva in mare offrendo la propria<br />
vita alla Patria trascinando con sé un ufficiale avversario, impedendogli così di salire a bordo <strong>del</strong>l’unità che<br />
poco dopo affondava.<br />
Atlantico l4 luglio l942”<br />
Il combattimento fu davvero “epico” e toccò livelli di<br />
eroismo inusitati, al punto che l’episodio di abnegazione<br />
<strong>del</strong>la “Gente <strong>del</strong> Calvi“ venne riportato da tutta la stampa<br />
italiana, tedesca ed anche da quella inglese <strong>del</strong>l’epoca e<br />
venne seguito con molto interesse e partecipazione dalla<br />
popolazione dei paesi in guerra.<br />
Antonio Daniele<br />
13
IL NASTRO AZZURRO<br />
L<br />
14<br />
a Guardia di Finanza, recentemente protagonista <strong>del</strong>la ribalta politica<br />
nazionale, ha celebrato il suo 233° Anniversario giovedi 21<br />
giugno 2007 con una cerimonia istituzionale svoltasi presso la<br />
sede <strong>del</strong>la Scuola Ispettori e Sovrintendenti de L’Aquila, alla presenza<br />
<strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica Giorgio Napolitano, <strong>del</strong> Ministro<br />
<strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le Finanze Tommaso Padoa Schioppa, <strong>del</strong><br />
Fotografie R. Rana<br />
Comandante Generale <strong>del</strong> Corpo, Gen.C.A. Cosimo D’Arrigo e <strong>del</strong>le<br />
massime Autorità civili, militari e religiose.<br />
Il generale D’Arrigo, nel suo intervento, dopo i saluti di prammatica<br />
alle Autorità, ha ricordato “…con gratitudine e commozione, tutti<br />
i Finanzieri che hanno sacrificato la vita nell’adempimento <strong>del</strong> proprio<br />
dovere, fulgido esempio di dedizione e di spirito di servizio spinto<br />
sino alle estreme conseguenze…”. Quindi, il generale D’Arrigo ha<br />
sottolineato “…il senso di appartenenza a un’Istituzione che ha sempre<br />
servito il Paese con abnegazione e fe<strong>del</strong>tà e rinnoviamo solennemente<br />
e con entusiasmo l’impegno che abbiamo assunto con il<br />
Giuramento prestato…” quasi a voler chiudere definitivamente i commenti<br />
relativi alle vicende che hanno portato, peraltro, anche alla sua<br />
recente nomina.<br />
Il Presidente <strong>del</strong>la Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo aver<br />
rivolto un pensiero ai Caduti <strong>del</strong> Corpo, ha evidenziato come “…In<br />
questi anni, il corpo, oltre ad assolvere ai tradizionali compiti al servizio<br />
<strong>del</strong> singolo cittadino ed a sostegno degli obiettivi di sviluppo, di<br />
giustizia economica e al miglioramento <strong>del</strong> sofisticatissimo strumento<br />
per il controllo dei nuovi grandi fenomeni economici e sociali <strong>del</strong>la<br />
globalizzazione. Questi vanno pervadendo in misura crescente gli<br />
Stati e l’intera comunità internazionale, ne accentuano l’interdipendenza,<br />
accrescono la complessità <strong>del</strong>le interazioni, esaltano le esigenze<br />
di cooperazione…”.<br />
Nel corso <strong>del</strong>la cerimonia sono state conferite le seguenti onorificenze:<br />
– 1 Medaglia d’oro al merito <strong>del</strong>l’ambiente alla Bandiera di Guerra<br />
<strong>del</strong>la Guardia di Finanza “…per la molteplicità e l’incisività degli<br />
interventi eseguiti dagli uomini e dai mezzi <strong>del</strong> Corpo <strong>del</strong>la<br />
Guardia di Finanza per la tutela <strong>del</strong>l’ambente…”;<br />
– 1 Medaglia d’argento al valor civile al Mar. Capo Raffaele<br />
CARACCIOLO;<br />
– 1 Medaglia d’oro al Merito Civile all’App. Vittorio VENNARI (ora<br />
Maresciallo);<br />
– 1 Medaglia d’argento al merito di marina al Mar. Aiut. mare<br />
Alberto DE SANTIS.<br />
La celebrazione è stata preceduta, la sera <strong>del</strong> 20 giugno, da un<br />
concerto <strong>del</strong>la Banda <strong>del</strong>la Guardia di Finanza, diretta dal M° Magg.<br />
Leonardo Laserra Ingrosso, tenuto nella splendida cornice <strong>del</strong>la piazza<br />
Duomo de L’Aquila.<br />
TESTO DEL TELEGRAMMA INVIATO DAL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO AL COMANDANTE GENERALE DELLA<br />
GUARDIA DI FINANZA IN OCCASIONE DEL SUO 233° ANNIVERSARIO<br />
AL GEN.C.A. COSIMO D’ARRIGO, COMANDANTE GENERALE DELA GUARDIA DI FINANZA - VIA XXI APRILE 51 – 00162 ROMA<br />
IN OCCASIONE DELLA RICORRENZA DEL 233° ANNIVERSARIO DEL GLORIOSO CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA L’ISTITUTO DEL NASTRO<br />
AZZURRO ESPRIME LA SUA PIÙ INCONDIZIONATA SOLIDARIETÀ ED AMMIRAZIONE PER L’OPERA MERITORIA SVOLTA AL SERVIZIO DELLA PATRIA.<br />
IL PRESIDENTE NAZIONALE<br />
C.V. GIORGIO ZANARDI
IL NASTRO AZZURRO<br />
Ripubblichiamo l’elenco <strong>del</strong>le Federazioni Provinciali <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> (la pubblicazione avrà luogo<br />
anche su tutti i numeri successivi) affinchè chiunque ne abbia la necessità possa trovare facilmente i recapiti e i contatti<br />
<strong>del</strong>l’organizzazione territoriale <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong>. Nella presente pubblicazione, su segnalazione di alcune Federazioni, sono<br />
stati aggiornati i recapiti. Man mano che le Federazioni modificano eventualmente l’indirizzo <strong>del</strong>la sede e/o i numeri d i<br />
telefono, ovvero aprono indirizzi di posta elettronica, è opportuno e necessario che lo comunichino tempestivamente alla<br />
Redazione de “Il <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>” affinchè tali modifiche vengano introdotte al più presto. Il presente elenco non prevede<br />
i recapiti <strong>del</strong>le Sezioni e dei Gruppi sia per ovvie ragioni di spazio, sia soprattutto poiché tali articolazioni territoriali si rapportano alle Federazioni Provinciali.<br />
FEDERAZIONE RECAPITI PRESIDENTE O<br />
COMMISSARIO (*)<br />
ALESSANDRIA Via Fiume 23 – 15100 Alessandria -<br />
Tel.0131.231172<br />
ANCONA Via XXIX Settembre 2/E – 60122<br />
Ancona – Tel. 071.5932582<br />
AOSTA Via C. Chamonin 60 – 11100 Aosta -<br />
Tel.0165.42124 -<br />
g.politano@regione.vda.it<br />
AREZZO Via Ricasoli 21 – 52025 Montevarchi<br />
(AR) – Tel.055.901391 – 055.901261<br />
ASCOLI PICENO Corso Vittorio Emanuele 58 – 63100<br />
Ascoli Piceno – Tel.0736.41389<br />
ASTI Via Carducci 54 – 14100 Asti –<br />
Tel.0141.212241<br />
BARI Via Cardassi 50 – 70122 Bari – Tel.<br />
080.5541443 – 3401535050 -<br />
pickap@libero.it<br />
BELLUNO Via Mezzaterra 73 – 2° piano – 32100<br />
Belluno – Tel.0437.30651<br />
BERGAMO Via Verdi 2 – 24121 Bergamo –<br />
Tel.035.249680<br />
BIELLA Via Roma 34 – 13876 Sandigliano<br />
(BI) – Cell.3351475752<br />
nastroazzurro@vialardi.org -<br />
http://vialardi.org/nastrazzuro/<br />
BOLOGNA Via Marsala 10 – 40126 Bologna –<br />
Tel.051.230670<br />
BRESCIA Via Moretto 79/A – 25125 Brescia –<br />
Tel.030.3751225 –<br />
carlomariamagnani@libero.it<br />
CAGLIARI Via dei Giudicati 17 – 09131 Cagliari<br />
– Tel.070.402644<br />
CAMPOBASSO Via Roma 68 – 86100 Campobasso –<br />
Tel.0874.413794<br />
CASERTA Via Luigi Settembrini 14 – 81100<br />
Caserta – Tel.0823.324695 –<br />
Cell.3385779632<br />
CATANIA Via G. Oberdan 31/C – 95100<br />
Catania<br />
CATANZARO Corso Mazzini 251 – 88100 Catanzaro<br />
– Tel.0961.721022 –<br />
palajaditocco@newvideo.net<br />
Gen. Luigi TURCHI Mer/Sab<br />
h.10-12<br />
Cap. Paolino ORLANDINI Mar/Ven<br />
h.16-17.30<br />
APERTURA<br />
Gen. Attilio POLITANO Su appuntamento<br />
Sig. Stefano MANGIAVACCHI Lun/Ven<br />
h.9-12<br />
Cav. Franco Bruno CRUCIOLI Mar/Gio/Sab<br />
h.9.30-12.30<br />
Sig. Ilio PESCARMONA Mer/Sab<br />
8.30-12<br />
Gen. Giuseppe PICCA Mar/Gio/Sab<br />
h.10-12<br />
Geom. Italo SAVASTA (*) Su appuntamento<br />
T.Col. Arbace MAZZOLENI Su appuntamento<br />
Conte Tomaso VIALARDI di<br />
SANDIGLIANO<br />
da Lun. a Ven.<br />
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Cav. Giorgio BULGARELLI Mar/Mer/Ven<br />
h.9-11<br />
Gen. Carlo Maria MAGNANI Martedi h.9-12<br />
Giovedi h.15-18<br />
Cav.Uff. Antonio DI GIROLAMO Mar/Gio<br />
h.10-12<br />
M.O.V.M. Attilio BRUNETTI da Lun. a Ven.<br />
h.9-12<br />
Sig. Mario SCHERILLO<br />
(Vice Presidente)<br />
Su appuntamento<br />
Dott. Raffaele MESSINA Lun/Gio<br />
h.16.30-19<br />
Avv. Giuseppe PALAJA di TOCCO Lun/Mer/Ven<br />
h.9.30-11.30<br />
15
IL NASTRO AZZURRO<br />
16<br />
FEDERAZIONE RECAPITI PRESIDENTE O<br />
COMMISSARIO (*)<br />
CHIETI Via Arniense 208 – 66100 Chieti –<br />
Tel.0871.348603<br />
COSENZA Via F. Alimena 99 – 87100 Cosenza –<br />
Tel.0894.28813<br />
CREMONA Corso P. Vacchelli 60 – 26100<br />
Cremona – Tel.0372.416787<br />
CUNEO Frazione Loreto 48/a – 12045<br />
Fossano (CN)<br />
FERRARA Corso Giovecca 165 (C. Patria) –<br />
44100 Ferrara – Tel.0532.203368<br />
FIRENZE Via S.M. Maddalena 1 – 50010<br />
Caldine (FI) – Tel.055.211087<br />
FOGGIA Via Marchianò 46 – 71100 Foggia –<br />
Tel.0881.636341<br />
FORLI’ Via Jacopo Feo 1 – 47100 Forlì –<br />
Tel.0543.35372<br />
FROSINONE Via Casilina Sud 69 – 03100<br />
Frosinone – Tel.0775.251508<br />
GENOVA Piazza Sturla 3 – 16147 Genova –<br />
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GORIZIA Via D. D’Aosta 143 – 34170 Gorizia<br />
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IMPERIA Via Foce 3 – 18100 Imperia –<br />
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L’AQUILA Via B. Novelle 24 – 67100 L’Aquila –<br />
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Spezia – Tel.0187.716204 –<br />
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LATINA Piazz S. Marco 4 (c/o Casa <strong>del</strong><br />
Combattente)– 04100 Latina –<br />
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LIVORNO Via Piave 13 – 57123 Livorno –<br />
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Macerata – Tel./Fax 0733.232450 –<br />
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Sig. A<strong>del</strong>mo BISAIA (*) Su appuntamento<br />
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C.F. Luigi CAFIERO Mercoledi<br />
h.15-18<br />
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Comm. Giacomo ALBERTI Su appuntamento<br />
Magg. Umberto SCONCI Da Lun. a Ven.<br />
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Cav. Luigi DELICATO da Lun. a Ven.<br />
h.9-11<br />
S.Ten. Giuseppe FACCINETTO Mar/Ven.<br />
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Gen. Cesare PENSABENE Sabato<br />
h.11-12<br />
Sig.ra Cav. Sandra VECCHIONI (*) Su appuntamento<br />
Dott. Franco LANFREDI Lun/Mer/Ven<br />
h.10-12
FEDERAZIONE RECAPITI PRESIDENTE O<br />
COMMISSARIO (*)<br />
MASSA-CARRARA Galelria Leonardo da Vinci 4/1 -<br />
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MILANO Via S. Barnaba 29 – 20122 Milano –<br />
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NAPOLI Via S. Lucia 90 – 80132 Napoli –<br />
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NOVARA Via S. Nazzaro 1/B (c/o Ass.Comb.)<br />
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PADOVA Riviera S. Benedetto 30/A – 35139<br />
Padova – Tel.049.652146<br />
PALERMO Piazza S.F. di Paola 2 (c/o Caserma<br />
R. Settimo) – 90138 Palermo –<br />
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PARMA Via Cavour 28 (c/o UNUCI) – 43100<br />
Parma – Tel.0521.233842<br />
PAVIA Via A. Gazzaniga 2 – 27100 Pavia<br />
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PERUGIA Località Pitigliano 25 – 06016 San<br />
Giustino (PG) – Tel./Fax<br />
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URBINO<br />
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PESCARA Piazza S. Caterina da Siena 4 – 65122<br />
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RAVENNA Via Ofanto 5 – 48100 Ravenna –<br />
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CALABRIA<br />
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Reggio Calabria – Tel.0965.22046<br />
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RIETI<br />
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IL NASTRO AZZURRO<br />
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Sabato h.10-12<br />
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Avv. Gennaro PERRELLA Lun/Mer/Ven<br />
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Gen. Manlio ATTISANO Su appuntamento<br />
Gen. Saulle GUIDA Lun/Mer/Ven.<br />
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T.Col. Giovanni Battista RUBINO Mar/Ven<br />
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Gen. Alberto PIETRONI (*) da Lun. a Ven.<br />
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Col. Raffaele BABUSCIO (*) Mar/Mer/Sab<br />
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Cav. Angelo DI NATALE (*) Lun/Mer h.16-18.30<br />
Gio h.9.30-11.30 e 16-18<br />
Ven h.8.30-10.30<br />
T.Col. Luigi LEONARDI Giovedì<br />
Su appuntamento<br />
Amm. Guido NATALE Lun/Sab<br />
h.9.30-12<br />
Gr.Uff. Mario BOSONI Mar/Sab<br />
h.10-12<br />
Sig. Stefano MANGIAVACCHI (*) Lun/Ven<br />
h.9-12<br />
Mar.llo Giampiero MONTI Sabato<br />
h.9-11<br />
Dott. Aldo FERRETTI Sabato h.10-12 o su<br />
appuntamento<br />
Amm. Mauro CATTAROZZI (*) Su appuntamento<br />
Ten. Alberto CAFARELLI (*) Su appuntamento<br />
Geom. Giuseppe RONCHETTI Da Lun a Sab<br />
h.9-11<br />
Avv. Francesco Maria PALOMBA (*) Su appuntamento<br />
17
IL NASTRO AZZURRO<br />
18<br />
FEDERAZIONE RECAPITI PRESIDENTE O<br />
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Cap. Aleardo Maria CINGOLANI Venerdi<br />
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Geom. Graziano MARON Da Lun a Ven<br />
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Comm. Gavino CONGIU Da Lun a Sab<br />
h.9-19<br />
Geom. Costantino FACCO<br />
(Segretario)<br />
Da Lun a Dom<br />
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Avv. Francesco ATANASIO Mar/Gio<br />
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C.F. (T.O.) Luca BELLONE de GRECIS Da Lun a Ven<br />
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Sig.ra Anna TRIMARELLI (*) Da Lun a Ven<br />
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Dott. Marcello GHIONE Mar/Ven<br />
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Magg. Carlo BERTOLOTTI Mercoledi<br />
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Sig. Francesco VOLPI Su appuntamento<br />
Gr.Uff. Walter OMICCIOLI da Lun. a Ven.<br />
h.8.30-11<br />
Dott. Giuseppe VUXANI da Lun a Ven<br />
h.10-11<br />
Gr.Uff. Vittorio ZANUTTA Mer/Sab<br />
h.10-12<br />
Sig. Ferdinando MANCINI Lun/Gio<br />
h.9-11<br />
Comm. Arnaldo DARAI Giovedi<br />
h.9-12<br />
Gen. Amos SPIAZZI di CORTE<br />
REGIA<br />
Sabato<br />
h.10-12<br />
Mons. Ezio Olivo BUSATO Mar/Gio<br />
h.10-11<br />
APERTURA
IL NASTRO AZZURRO<br />
IL PIÙ GIOVANE “FUCILATO” D’ITALIA<br />
Roberto di Ferro è una <strong>del</strong>le più giovani Medaglie<br />
d’Oro al Valor Militare <strong>del</strong>la lotta di Liberazione.<br />
Nato a Malvicino in Provincia di Alessandria il 7 giugno<br />
<strong>del</strong> 1930, è stato fucilato dai nazi-fascisti a Pieve di<br />
Teco (Imperia) il 28 marzo 1945: a Roberto mancavano tre<br />
mesi per compiere quindici anni.<br />
Nel 1943 la famiglia si era trasferita ad Albenga dove<br />
Roberto aveva completato l’obbligo scolastico ed aveva iniziato<br />
a cercare lavoro. Ad Albenga, dopo l’8 settembre<br />
1943, aveva conosciuto il movimento di resistenza e vi<br />
aveva aderito con l’incarico di staffetta. Poi, nell’estate <strong>del</strong><br />
1944, era entrato a far parte di una formazione partigiana<br />
<strong>del</strong>l’entroterra savonese, come combattente ed aveva assunto<br />
lo pseudonimo di “Balletta” che in dialetto locale vuoi<br />
dire “pallina”, in considerazione <strong>del</strong>la sua giovane età e<br />
<strong>del</strong>la vivacità atletica <strong>del</strong> suo comportamento.<br />
Malgrado i ripetuti richiami dei genitori, che lo avrebbe-<br />
ro voluto con loro e da loro protetto, restò con i suoi amici,<br />
manifestando la ferma volontà di opporsi all’invasore e la<br />
speranza di un avvenire di giustizia e libertà. Con questo<br />
animo partecipò a diversi scontri a fuoco.<br />
MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE<br />
“Primo fra i primi nelle più audaci e rischiose imprese, ardente di fede ed animato dal più<br />
puro entusiasmo, appena quattordicenne partecipava alla dura lotta partigiana,<br />
emergendo in numerosi fatti d’arme per slancio leonino e per supremo sprezzo <strong>del</strong> pericolo.<br />
Dopo strenuo combattimento contro preponderanti forze nazifasciste, in cui ancora una<br />
volta rifulse il suo indomito valore, esaurite le munizioni, veniva catturato e condotto<br />
dinanzi ad un giudice tedesco. Benché schiaffeggiato e minacciato di terribili torture, si<br />
manteneva fiero e sereno non paventando le barbare atrocità <strong>del</strong>l’oppressore. Le sue labbra<br />
serrate in un tenace e sprezzante silenzio, nulla rivelarono che potesse nuocere ai compagni<br />
di fede ed alla causa tanto amata. Condannato a morte rispondeva: «Uccidetemi, i miei<br />
compagni mi vendicheranno ». La brutale rabbia nemica stroncava la sua giovane<br />
esistenza interamente dedicata alla liberazione <strong>del</strong>la Patria. Magnifico esempio di valore e<br />
di giovanile virtù.<br />
Pieve di Teco, 28 marzo 1945”.<br />
Nella notte tra il 24 e il 25 marzo 1945, Roberto e altri<br />
dieci partigiani vennero attaccati da preponderanti forze<br />
nazi-fasciste e, dopo forte resistenza, finite le munizioni,<br />
furono catturati.<br />
Dieci di loro furono immediatamente trucidati. Roberto<br />
fu risparmiato nella speranza che rivelasse posizioni ed<br />
entità <strong>del</strong>la sua formazione e condotto nel Municipio di<br />
Pieve di Teco. Qui, per tre giorni, fu sottoposto ad interrogatori<br />
e torture ma non parlò. Vista inutile ogni violenza, fu<br />
trascinato sulla riva di un torrente e nelle prime ore <strong>del</strong> 28<br />
marzo 1945 (a meno di un mese dalla fine <strong>del</strong> secondo conflitto<br />
mondiale) fu fucilato.<br />
A Roberto Di Ferro è stata concessa la M.O.V.M. alla<br />
memoria.<br />
Dal 25 aprile 1959 riposa, con altri cinquantanove partigiani,<br />
nel Campo <strong>del</strong>la Gloria <strong>del</strong> Cimitero di Albenga.<br />
In Alessandria - su proposta <strong>del</strong>la Federazione<br />
Provinciale <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> - il 10 febbraio 2007, nel<br />
62° Anniversario <strong>del</strong> suo sacrificio, gli è stata dedicata una<br />
via <strong>del</strong>la città.<br />
19
IL NASTRO AZZURRO<br />
d’Italia si è potuta fare per l’abilità e la sagacia<br />
politica di Cavour e per la generosità e la capacità<br />
L’unità<br />
tattica di Garibaldi. Gli altri personaggi, pur autorevoli<br />
ed importanti, giocarono ruoli da comprimari. Perfino il<br />
re Vittorio Emanuele II (chissà perché non volle cambiare la<br />
numerazione quando da re di Piemonte e Sardegna divenne<br />
re d’Italia), che pure aveva messo a repentaglio il suo<br />
stato e il suo regno nell’impresa, giocò sempre di rimessa,<br />
man mano che il suo primo ministro Cavour tesseva la tela<br />
<strong>del</strong>la sua spericolata politica estera.<br />
L’apoteosi di tale politica fu la preparazione <strong>del</strong>la leggendaria<br />
impresa dei mille. La seconda guerra d’indipendenza<br />
aveva portato all’unificazione di gran parte <strong>del</strong> nord<br />
Italia sotto la corona sabauda, ma si trattava solo di circa un<br />
terzo <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong>la penisola. Prendere gli altri due terzi<br />
significava sfidare apertamente il Papa e tutta l’Europa. Il<br />
regno di Piemonte non se lo sarebbe potuto permettere,<br />
nonostante il capolavoro diplomatico di Plombieres, la partecipazione<br />
alla guerra di Crimea, dei cui esiti alla corona<br />
sabauda non importava assolutamente nulla, e varie altre<br />
accortezze sul piano dei rapporti internazionali.<br />
Tutta l’Europa era favorevole ad un ridimensionamento<br />
<strong>del</strong>l’Impero Austroungarico, quindi non avrebbero ostacolato<br />
l’attivismo piemontese finché non fosse divenuto a sua<br />
volta una minaccia alla supremazia di altre potenze.<br />
Attaccare il Regno <strong>del</strong>le due Sicilie (alleato <strong>del</strong>la Gran<br />
20<br />
GARIBALDI:<br />
UN REPUBBLICANO AL SERVIZIO DEL RE<br />
Bretagna e <strong>del</strong>la Spagna) e lo Stato Pontificio (alleato <strong>del</strong>la<br />
Francia) rappresentava una seria minaccia alla stabilità<br />
<strong>del</strong>lo scacchiere mediterraneo.<br />
Ecco che il pittoresco “generale” Giuseppe Garibaldi, l’eroe<br />
dei due mondi, metà pirata, metà condottiero, mai un<br />
vero militare, sempre una sorta di “irregolare” rivoluzionario,<br />
poteva trovare la giusta collocazione in tale situazione. I mille<br />
erano pochi, male armati, condotti in terra siciliana a<br />
Marsala, cioè il più lontano possibile dal centro nevralgico<br />
<strong>del</strong> regno borbonico, lì sbarcati alla chetichella e senza alcun<br />
segno di riconoscimento se non le famose “camicie rosse” e<br />
l’ancor più famoso condottiero Garibaldi. Se l’impresa fosse<br />
fallita, il regno piemontese non ne sarebbe stato coinvolto.<br />
I mille non solo non fallirono, ma ebbero un successo<br />
travolgente, al punto che Vittorio Emanuele II, rotti gli indugi,<br />
radunò l’esercito “regolare” e, alla sua testa, andò incontro<br />
al “suo” Garibaldi. Per raggiungerlo ancora in<br />
Campania, dovette scontrarsi con le truppe vaticane e batterle,<br />
realizzando così l’annessione <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong>lo Stato<br />
Pontificio alla nuova nazione italiana.<br />
La precipitazione con cui il re mosse incontro a<br />
Garibaldi non era dettata dalla necessità di avvicendarlo<br />
nella guerra, dopo che egli aveva percorso combattendo<br />
tutta la Sicilia, la Calabria, la Basilicata e la Campania, ma<br />
solo dal timore che Garibaldi, una volta “liberata” l’Italia<br />
meridionale e centrale dai legittimi sovrani, indicesse libere<br />
elezioni e vi istituisse un governo “repubblicano”. Tale<br />
timore trovava legittimazione nei ben noti incontri che<br />
Garibaldi aveva avuto con Mazzini, il quale aveva anche<br />
militato nelle “camicie rosse” durante le “cinque giornate”<br />
di Milano e nella partecipazione <strong>del</strong> “Generale” alla<br />
Repubblica Romana.<br />
Garibaldi in realtà non aveva mai neppure lontanamente<br />
pensato a tale opportunità politica, considerando sempre<br />
epilogo naturale di tutta la vicenda, la leale cessione a<br />
Vittorio Emanuele II <strong>del</strong>le terre conquistate significando,<br />
con tale gesto, la sua profonda consapevolezza che i mille<br />
erano esistiti per un solo fine: unificare l’Italia sotto la corona<br />
sabauda.<br />
Per questa ragione, quando egli incontrò il re alla<br />
Taverna <strong>del</strong>la Catena presso Teano, rimase molto male<br />
quando questi lo congedò quasi subito invitandolo “a riposarsi<br />
con i suoi uomini”, chè la battaglia decisiva contro le
truppe papaline l’avrebbe condotta l’esercito regolare.<br />
Rimase male, ma si fece da parte. Del resto, Garibaldi era<br />
l’uomo che, fermato mentre stava marciando vittoriosamente<br />
verso Trento, disse “obbedisco”. C’era abituato.<br />
In effetti possiamo affermare che, se Cavour fu l’artefice<br />
<strong>del</strong>l’unità, l’esecutore materiale fu senz’altro Garibaldi.<br />
Eppure, l’eroe dei due mondi era sempre poco considerato<br />
a corte, come nei salotti buoni, in parlamento (fu senatore<br />
IL NASTRO AZZURRO<br />
<strong>del</strong> regno) come nei circoli politici, ecc… La scarsa considerazione<br />
non si riferiva alla sua indubbia capacità tattica,<br />
quanto piuttosto alla sua estrazione sociale. Egli, infatti,<br />
anche se ha quasi sempre vinto ogni battaglia nella quale si<br />
è cimentato, e sono state molte, non era un militare “professionista”.<br />
Era un autentico, romantico, incorreggibile avventuriero<br />
e, come tale, più che essere promotore di atti e gesta,<br />
era solo l’abile ed infallibile “esecutore” di imprese pianificate<br />
da altri con scopi che talvolta a lui sfuggivano perfino,<br />
ma nelle quali si gettava a capofitto con ardore e generosità.<br />
Quando poi si avvedeva che le cose prendevano una<br />
piega a lui sgradita, si ribellava con tutte le sue forze, ma<br />
non veniva mai meno agli impegni presi.<br />
I frequenti “ritiri” nella sua isola di Caprera erano altrettante<br />
dichiarazioni di rabbiosa presa di distanze dagli intrighi<br />
<strong>del</strong>la politica che pure tanto doveva a Garibaldi e alla<br />
quale Garibaldi stesso doveva tutto.<br />
Resta comunque un fatto: l’unità d’Italia è stata voluta<br />
da Vittorio Emanuele II, pianificata da Camillo Cavour, ma<br />
è stata effettivamente “completata”, dai mille di Giuseppe<br />
Garibaldi.<br />
Antonio Daniele<br />
LA MEDAGLIA D’ORO GIUSEPPE GARIBALDI<br />
Nacque a Nizza il 4 luglio 1807, da Domenico e<br />
Rosa Raimondo e morì a Caprera il 2 giugno 1882.<br />
Giovanetto, corse i mari col padre, capitano marittimo;<br />
poi la natura generosa ed ardente lo spinse sugli oceani<br />
e verso lontane terre. In America avvicinò<br />
esuli e proscritti infiammandosi all’idea<br />
di libertà.<br />
Si arruolò marinaio di 3^ classe nel<br />
Corpo degli equipaggi sardi col nome di<br />
guerra Cleombroto (matricola 280) e, nel<br />
1834, fuggì in America perché condannato<br />
a morte in contumacia per la sua partecipazione<br />
ai moti insurrezionali nel<br />
Piemonte. Nelle Repubbliche Americane<br />
<strong>del</strong> Sud combatté ovunque vi fosse una<br />
causa di libertà e di giustizia da difendere.<br />
Il grande amore di Patria lo richiamò in<br />
Italia a combattere per l’indipendenza<br />
<strong>del</strong>la sua terra: nel 1848 fu in Lombardia<br />
contro l’Austria e a difesa <strong>del</strong>la Repubblica<br />
Romana nel 1849. Le prime tappe gloriose<br />
<strong>del</strong>la sua vita eroica in terra italiana.<br />
Nel 1859, nominato generale<br />
nell’Esercito sardo, assunse il comando<br />
<strong>del</strong>la brigata “Cacciatori <strong>del</strong>le Alpi”, nella<br />
quale affluirono volontari di ogni condizione sociale provenienti<br />
dalle varie regioni <strong>del</strong>la penisola, veterani <strong>del</strong>le precedenti<br />
guerre e coscritti alle prime armi, solo infiammati<br />
dal grande ardore per la causa nazionale e dal fascino <strong>del</strong><br />
condottiero che così valorosamente si batteva per la libertà.<br />
Partito il 20 maggio da Biella, passò il Ticino la notte <strong>del</strong><br />
23, occupò di sorpresa Sesto Calende ed entrò la sera <strong>del</strong>lo<br />
stesso giorno in Varese. Quindi, con geniale manovra ed<br />
impetuoso ardimento, aggirando dalla destra il nemico che<br />
tentava d’impedirgli la via di Como, lo sconfisse inesorabilmente<br />
a S.Fermo, il 27 maggio, obbligando così il maresciallo<br />
austriaco Urban a ripiegare su Monza.<br />
Il personale valore <strong>del</strong> Condottiero fu<br />
premiato con la Medaglia d’Oro concessagli<br />
con Regio Decreto 8 giugno 1859 “per<br />
le prove di intrepidezza e bravura nei combattimenti<br />
contro gli Austriaci a Varese ed<br />
a Como”.<br />
Dal maggio all’ottobre <strong>del</strong> 1860 portò<br />
le sue “Camicie Rosse”, con lo slancio<br />
<strong>del</strong>la fede e con la ferrea volontà di vincere<br />
o di morire, da Marsala al Volturno, consegnando<br />
alla storia l’impresa leggendaria<br />
dei mille.<br />
Seguirono: nel 1862 l’episodio di<br />
Aspromonte, nel 1866 le operazioni militari<br />
sulle Alpi <strong>del</strong> Trentino contro l’Austria e<br />
nel 1867 Mentana. Nell’autunno <strong>del</strong> 1870,<br />
dimentico <strong>del</strong>l’offesa di Mentana, generosamente<br />
combatté a Digione coi suoi<br />
volontari nella guerra franco-germanica.<br />
Il grande silenzio di Caprera, nella solitudine<br />
e nel raccoglimento, concluse la<br />
vita <strong>del</strong> “Cavaliere <strong>del</strong>l’umanità” che aveva<br />
reso l’ideale di libertà e di giustizia non privilegio di pochi,<br />
ma diritto di tutti.<br />
(tratto dal volume “Le Medaglie d’Oro al Valor Militare dal<br />
1848 al 1870” edito a cura <strong>del</strong> Gruppo M.O.V.M. – Ediz.<br />
1950)<br />
21
IL NASTRO AZZURRO<br />
Il semplice elenco di tutti<br />
gli eventi con i quali è<br />
stata celebrata nel mondo<br />
la figura di Giuseppe<br />
Garibaldi nel bicentenario<br />
<strong>del</strong>la sua nascita avrebbe<br />
richiesto più di metà <strong>del</strong>le<br />
pagine di questa rivista.<br />
Tanto è stata importante e<br />
carismatica la figura<br />
<strong>del</strong>l’Eroe dei due Mondi che<br />
ovunque si è sentita la<br />
necessità di ricordarne la<br />
vita e le gesta con iniziative di ogni genere.<br />
Le cerimonie ufficiali sono state numerosissime, quelle<br />
a livello nazionale sono state ben dodici (il resoconto di<br />
quella svoltasi a Roma nel riquadro qui sotto), alle quali si<br />
aggiungono due grandi manifestazioni internazionali svoltesi<br />
rispettivamente a New York e a Montevideo.<br />
Altrettanto numerosa la produzione pubblicistica:<br />
diciassette nuovi libri e pubblicazioni stampate hanno visto<br />
la luce, sei eventi musicali, ventuno prodotti video (documentari<br />
per la televisione, film storici, produzioni su Cd e<br />
DVD).<br />
Garibaldi è stato il tema di ben trentasei convegni e<br />
seminari dei quali cinque si sono svolti all’estero.<br />
Quattro iniziative si sono rivolte al recupero ed al<br />
restauro di altrettanti monumenti (una ha inteso recuperare<br />
22<br />
TUTTO IL MONDO HA CELEBRATO GARIBALDI<br />
la nave “Torino” che sbarcò<br />
i mille a Marsala).<br />
Trentarè le mostre e le<br />
manifestazioni a carattere<br />
culturale.<br />
Nel campo <strong>del</strong>l’oggettistica<br />
d’arte, <strong>del</strong>la numismatica<br />
e <strong>del</strong>la filatelia, si sono<br />
registrate sei iniziative, tra le<br />
quali spicca l’emissione <strong>del</strong><br />
francobollo commemorativo<br />
(vds. Riquadro alla pagina<br />
accanto).<br />
Anche lo sport si è ispirato<br />
al bicentenario di Garibaldi: sette gli eventi sportivi a<br />
carattere nazionale che hanno ricordato Garibaldi. Il più<br />
importante ed originale è stato la mostra itinerante<br />
“Garibaldi in giro” che ha esposto cimeli e ricordi garibaldini<br />
seguendo le tappe <strong>del</strong> “Giro d’Italia”.<br />
Ci sono stati anche concorsi nelle scuole di ogni ordine<br />
e grado, ricerche finalizzate e progetti culturali e perfino la<br />
predisposizione di un archivio elettronico con un ottimo<br />
motore di ricerca disponibile sul web.<br />
Tutte le iniziative dimostrano quanto il nome di<br />
Garibaldi sia impresso nella cultura e nella storia mondiale<br />
e quale onore ne tragga il nostro Paese ad annoverarlo tra i<br />
propri Padri <strong>del</strong>la Patria.<br />
Antonio Daniele<br />
Napolitano: l'Eroe esprime idealità ancora vive<br />
L’Italia ha celebrato degnamente il bicentenario <strong>del</strong>la nascita di Giuseppe Garibaldi con numerosi eventi,<br />
manifestazioni e cerimonie svoltisi in tutto il Paese.<br />
A Roma, la celebrazione <strong>del</strong> 4 luglio ha avuto inizio nella mattinata al Gianicolo dove, alla presenza <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la<br />
Repubblica Giorgio Napolitano, è stata deposta una corona d’alloro presso il monumento dedicato all'Eroe dei Due<br />
Mondi, mentre la Pattuglia Acrobatica Nazionale - Frecce Tricolori disegnava il tricolore più lungo <strong>del</strong> mondo nel cielo<br />
<strong>del</strong>la capitale.<br />
L’evento è poi proseguito nell’Aula di Palazzo Madama, sede <strong>del</strong> Senato <strong>del</strong>la Repubblica, dove, sempre alla presenza<br />
<strong>del</strong> Capo <strong>del</strong>lo Stato, si è svolta la solenne cerimonia di commemorazione. Dopo i saluti <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Senato,<br />
Franco Marini, e <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Camera, Fausto Bertinotti, hanno preso la parola il Sottosegretario Andrea<br />
Marcucci, Presidente <strong>del</strong> Comitato Nazionale per le Celebrazioni <strong>del</strong>la nascita di Giuseppe Garibaldi e il senatore Valerio<br />
Zanone che ha tenuto la prolusione commemorativa. Il Presidente <strong>del</strong>la Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso <strong>del</strong>la<br />
commemorazione, ha reso anche omaggio al busto di Giuseppe Garibaldi “restituito”, per l’occasione, al luogo solenne<br />
<strong>del</strong> Salone Italia di Palazzo Madama e ha affermato che Garibaldi non è tanto “…una figura <strong>del</strong> passato storico, ma<br />
un’espressione di idealità ancora vive <strong>del</strong>la democrazia italiana…”.<br />
In serata, in 3 diverse piazze <strong>del</strong>la Città, si sono svolti i concerti <strong>del</strong>le bande <strong>del</strong>l’Esercito Italiano, <strong>del</strong>la Marina Militare<br />
e dei Carabinieri.<br />
Inoltre, per tutta la giornata <strong>del</strong> 4 luglio, su iniziativa <strong>del</strong> Ministero per i Beni e le Attività Culturali, i musei e i siti<br />
archeologici statali sono stati aperti al pubblico gratuitamente.<br />
A cura <strong>del</strong>la Presidenza <strong>del</strong> Consiglio dei Ministri e <strong>del</strong> Ministero per i Beni e le attività culturali, è stato pubblicato a<br />
tutta pagina sui principali quotidiani italiani l’ordine <strong>del</strong> giorno che l’eroe dei due mondi diffuse da Calatafimi, il 16<br />
maggio 1860, all’indomani <strong>del</strong>la vittoriosa battaglia:<br />
" Soldati <strong>del</strong>la libertà Italiana! Con compagni come voi, io posso tentare ogni cosa, e ve l'ho provato ieri<br />
portandovi ad una impresa ben ardua, pel numero dei nemici, e per le loro forti posizioni. Io contavo nelle vostre<br />
fatali bajonette, e credete che non mi sono ingannato".
Offriamo qui una visione più intimista e personale<br />
<strong>del</strong>la figura di Giuseppe Garibaldi, analizzandone<br />
l’aspetto <strong>del</strong>la vita privata. Nulla di inedito, ma un<br />
piacevole approfondimento che rende la mitica figura <strong>del</strong><br />
“Generale” più umana e vicina a noi.<br />
Come noto, Giuseppe Garibaldi nacque il 4 luglio 1807<br />
a Nizza. La città, all’epoca, faceva parte <strong>del</strong> Regno di<br />
Piemonte e Sardegna, ma nel 1860 essa, con tutta la Savoia,<br />
venne ceduta a Napoleone III in cambio <strong>del</strong>l’appoggio militare<br />
francese contro l’Austria nella seconda guerra d’indipendenza.<br />
Garibaldi ne fu profondamente addolorato ed<br />
ebbe un burrascoso colloquio con Cavour, ma poi accettò<br />
la situazione.<br />
Nel privato dei sentimenti familiari, Garibaldi era<br />
profondamente devoto a sua madre, al punto che, poiché<br />
IL NASTRO AZZURRO<br />
POSTE ITALIANE HA EMESSO IL FRANCOBOLLO DI GARIBALDI<br />
Il 4 luglio 2007, secondo centenario <strong>del</strong>la nascita di Giuseppe Garibaldi, Poste Italiane ha emesso un francobollo<br />
commemorativo <strong>del</strong> valore di 0,65.<br />
Il valore è stampato dall’Officina Carte Valori <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> Poligrafico e Zecca<br />
<strong>del</strong>lo Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta fluorescente non filigranata; formato<br />
carta: mm 40 x 30; formato stampa: mm 36 x 26; dentellatura: 13 x 13 1/4; colori:<br />
cinque più inchiostro interferenziale trasparente-oro; tiratura: tre milioni e<br />
cinquecentomila esemplari; foglio: cinquanta esemplari, valore " 32,50".<br />
La vignetta raffigura, in primo piano a destra, un ritratto di Giuseppe Garibaldi, sullo<br />
sfondo un’immagine d’epoca <strong>del</strong> porto di Nizza e <strong>del</strong>la casa natale <strong>del</strong>l’eroe dei due<br />
mondi. Completano il francobollo la leggenda “GIUSEPPE GARIBALDI”, le date<br />
“1807 – 1882”, la scritta “ITALIA” ed il valore “ 0,65”. Realizzatrice <strong>del</strong> bozzetto è<br />
stata Cristina Bruscaglia.<br />
A commento <strong>del</strong>l’emissione è stato posto in vendita il bollettino illustrativo con articoli a firma <strong>del</strong>l’On.le Andrea<br />
Marcucci, Presidente <strong>del</strong> Comitato Nazionale per le celebrazioni <strong>del</strong> bicentenario <strong>del</strong>la nascita di Giuseppe Garibaldi e <strong>del</strong>la<br />
Dott.ssa Anita Garibaldi, Presidente <strong>del</strong> Comitato Internazionale Giuseppe Garibaldi.<br />
Il Negozio “Spazio Filatelia” – Piazza San Silvestro 20 – Roma e l’Ufficio Postale di La Maddalena (SS) hanno utilizzato, il<br />
giorno di emissione, il rispettivo annullo speciale realizzato a cura <strong>del</strong>la Filatelia di Poste Italiane e, inoltre, hanno posto in<br />
vendita una cartolina raffigurante particolari contenuti nella vignetta <strong>del</strong> francobollo commemorativo, al prezzo di 0,52,<br />
oltre il valore <strong>del</strong> francobollo.<br />
La cartolina può anche essere prenotata presso tutti gli Sportelli Filatelici <strong>del</strong> territorio nazionale e i Negozi “Spazio<br />
Filatelia” di Roma, Milano e Venezia.<br />
GARIBALDI PRIVATO<br />
essa venne a mancare il 19 marzo 1852, giorno di San<br />
Giuseppe, egli non volle mai più festeggiare il proprio onomastico.<br />
La scrittrice inglese Jessie White Mario, soprannominata<br />
dalle “Camicie Rosse” l’inglesina, seguì devotamente<br />
Garibaldi in tutte le campagne di guerra e ne descrisse le<br />
imprese nel libro “Vita di Garibaldi”.<br />
Egli fu anche deputato e con lui lo furono molti suoi ufficiali,<br />
tra i quali ricordiamo il colonnello Giovanni Cadolini.<br />
L’avventura militare aveva cementato tra i due una reciproca<br />
profonda stima ed amicizia testimoniata dall’indimenticato<br />
ex Direttore di questa rivista, il generale Cesare Simula,<br />
che ci ha messo a disposizione alcuni cimeli <strong>del</strong>l’archivio di<br />
famiglia utili per questo pezzo.<br />
L’eroe dei due mondi aveva un carattere energico, fiero<br />
e generoso, ma talvolta aveva bisogno di allontanarsi dalla<br />
vita politica e sociale e ritirarsi, moderno Cincinnato, lontano<br />
dal fragore <strong>del</strong>la battaglia. L’impervia, bellissima isola di<br />
Caprera fu il suo rifugio: quando non si dedicava alla coltivazione<br />
dei piccoli orti che circondavano la sua casa,<br />
Garibaldi scriveva. La sua produzione letteraria è stata<br />
riproposta anche di recente grazie a Bettino Craxi, appassionato<br />
studioso <strong>del</strong>l’epopea garibaldina, che ha scritto presentazioni<br />
e prefazioni <strong>del</strong>le moderne edizioni di numerosi<br />
libri di Garibaldi.<br />
L’eroe chiuse la sua avventurosa esistenza il 2 giugno<br />
1882 nella sua Caprera, lasciando in eredità ai posteri<br />
l’Italia unita.<br />
Antonio Daniele<br />
23
IL NASTRO AZZURRO<br />
di nascita degli alpini è il 15 ottobre 1872, levatrice è<br />
il Cap. Giuseppe Perrucchetti, lo scopo è difendere la cer-<br />
L’atto<br />
chia alpina, i suoi componenti devono essere reclutati tra<br />
i nativi dei luoghi stessi per sfruttare le loro attitudini e conoscenze<br />
<strong>del</strong> territorio. C’era stato un lontano precedente: l’Imperatore<br />
Augusto, consapevole <strong>del</strong>l’utilità dei soldati di montagna, aveva<br />
dotato il suo esercito di tre legioni alpine.<br />
Il nuovo corpo degli alpini, inizialmente articolato su 15 compagnie,<br />
andò sempre più ampliandosi fino a comprendere nella<br />
Prima guerra mondiale ben 274 Compagnie, con una forza di<br />
350.000 uomini. Gli alpini ebbero il battesimo <strong>del</strong> fuoco in Africa<br />
Orientale, subito dopo l’eccidio di Dogali nel 1887 dove 500<br />
Soldati italiani caddero contro gli abissini; poi nel 1896, sempre<br />
in Abissinia, vi fu la sconfitta di Adua.<br />
Nella prima guerra mondiale 1915-1918, gli alpini dimostrarono<br />
tutto il loro valore; memorabili e storiche le battaglie combattute<br />
e vinte: Ortigata, Monte Grappa, Tofane, Pasubio,<br />
Adamello.<br />
In quest’ultima, una <strong>del</strong>le più gloriose e sanguinose, gli alpini<br />
persero 13.000 uomini. E lì nacquero i più famosi canti alpini<br />
come “Monte Grappa”, “Ta Pum”, “Il testamento <strong>del</strong> Capitano”<br />
(poi epurato dalla repubblica con l’eliminazione <strong>del</strong> richiamo al<br />
Re), “Sul ponte di Bassano” e tanti altri come “Quel lungo treno<br />
che andava ai confini”. Poi sempre in Africa nel 1936, con la Div.<br />
Pusteria 7°, 11° e 5° montagna; sulle Ambe abissine per la conquista<br />
<strong>del</strong>l’Impero. E ancora nella seconda guerra mondiale, sui<br />
monti <strong>del</strong>la Grecia e <strong>del</strong>l’Albania, male armati e mal vestiti si<br />
24<br />
coprono lo stesso di gloria, eternata dal famoso canto: “Sul ponte<br />
di Ferali, bandieranera. La meglio gioventù va sotto terra!” Ma il<br />
peggio doveva ancora accadere.<br />
Nella dolorosa campagnia di Russia, il corpo d’armata alpino<br />
composto dalle divisioni Julia, Cuneense, Tridentina e Vicenza in<br />
condizioni climatiche insostenibili ad oltre 42 gradi sottozero,<br />
dopo epiche battaglie di retroguardia, sfondò a Nikolajewka, permettendo<br />
ai resti <strong>del</strong>le divisioni italiane, rumene, ungheresi e<br />
tedesche di ritrovare la strada di casa ed evitando, con il loro valore,<br />
lo sterminio fisico di quei poveri combattenti. Gloria eterna a<br />
quegli eroi!!<br />
Il libro <strong>del</strong> Ten. Medico Giulio Bedeschi, “100.000 gavette di<br />
ghiaccio” descrive con umana chiarezza le tristissime vicissitudini<br />
dei nostri soldati, ed il loro stoico comportamento nella tremenda<br />
ritirata in condizini disumane nell’ostile steppa ghiacciata.<br />
Il libro di Bedeschi non fa rimpiangere di essere stati lassù in<br />
quelle fredde lande a soffrire e magari morire per qualcosa che<br />
non è soltanto amore di Patria, ma piuttosto l’ineluttabilità di un<br />
destino perverso che, però, affratellava gli esseri umani nel patimento<br />
condiviso.<br />
Sulle coraggiose imprese degli alpini è fiorita una ricca produzione<br />
letteraria e narrativa di autori quali Soffici, Rigoni Stern,<br />
Kipling e tanti altri. Poi nel dopoguerra gli alpini hanno dato prove<br />
di grande impegno in opere e interventi di soccorso e Protezione<br />
Civile, nel disastro <strong>del</strong> Vajiont, nei terremoti in Friuli e in Irpinia,<br />
nelle alluvioni in Valtellina e in Piemonte, nel terremoto in Molise<br />
ed in tante altre situazioni di dolore. In questi frangenti gli alpini
sono sempre in prima linea, perché quando si verifica un’alluvione,<br />
un terremoto, una frana, un’eruzione, essi subito partono per<br />
i luoghi <strong>del</strong>la sciagura per aiutare la gente. Sempre organizzatissimi,<br />
hanno i loro camion, le loro cucine, le loro tende, il loro ospedale,<br />
non pesano minimamente sulle altre strutture di soccorso, né<br />
per il cibo, né per l’alloggio, e si adattano ad ogni tipo di lavoro:<br />
sono grandiosi!<br />
Ora 1000 nostri alpini sono in Afghanistan nell’operazione<br />
Enduring Freedom (libertà duratura) e con essi ci sono donne alpine<br />
con la brigata Taurinense.<br />
Nel 9° Reggimento vi sono 5 donne e sono certo, che ben preparate<br />
ed allenate in azioni belliche, si comporteranno da vere<br />
alpine.<br />
Gli alpini in questo frangente in Afghanistan, sono senza il<br />
loro più caro compagno: il mulo. Lui è rimasto a casa, sostituito<br />
da ben altri sofisticati strumenti. Comunque non si può parlare di<br />
alpini senza parlare di questo umile e generoso animale e rendergli<br />
un doveroso omaggio.<br />
Questo caro animale, nato dall’accoppiamento di un asino ed<br />
una cavalla, così ben descritto da un libro di Sandro Baganzani:<br />
“ibrido e inelegante, portavi l’obice, la testata, gli scudi, le ruote,<br />
la coda <strong>del</strong> pezzo, il rancio, le granate, l’esplosivo, tozzo dalle<br />
grandi orecchie, dagli zoccoli alti e capaci di salire su impervi<br />
sentieri, ti accontentavi di foraggi grossolani, in montagna eri l’amico<br />
prezioso ed insostituibile, lo sanno bene gli ‘sconci’ che ti<br />
amavano più <strong>del</strong>la loro bella”.<br />
Noi ti rendiamo onore per tutto quello che hai significato<br />
lungo i nostri anni di naja di guerra, per tutte le volte che ci siamo<br />
attaccati su impervie salite alla tua coda, e tu hai lasciato fare<br />
tirandoci su, per le cannonate che ti sei preso, filosofo come un<br />
IL NASTRO AZZURRO<br />
soldato di razza, per il tuo sudore e le tue fatiche tra i venti di altura<br />
ed il bianco <strong>del</strong>le nevi. In riconoscenza dei tuoi compagni<br />
morti in guerra, perché tu possa restare e resterai nel ricordo di<br />
tutti noi!!<br />
Ecco come possiamo rendergli onore. Che altro?<br />
Guasterebbe!<br />
Un appunto: in Afghanistan i muli ci sono già stati, utilizzati<br />
dai Mujahiddin durante l’invasione sovietica.<br />
Per chiudere, un cenno sul nostro spirito di corpo che permane<br />
anche dopo il servizio militare: è qualcosa di quasi misterioso<br />
che si rivela nelle cento forme <strong>del</strong>la solidarietà, nelle grandi bevute<br />
<strong>del</strong> sabato sera prima <strong>del</strong>la sfilata, nelle notti passate sotto le<br />
stelle nei giardini pubblici, in un androne, in un cortile, nei bar, e<br />
l’indomani dieci ore di sfilata dentro un infinito tunnel di applausi,<br />
ed alla fine non un pezzo di carta, non una bottiglia o un barattolo<br />
fuori posto rivela il passaggio di trecentomila persone tra<br />
“veci” e “bocia”, fenomeno di grande importanza con i tempi che<br />
corrono, proprio perché la nostra compostezza, la nostra solidarietà,<br />
il senso <strong>del</strong>l’ordine e <strong>del</strong>la pulizia, mettono gli alpini nella<br />
considerazione che li circonda. Non siamo soltanto soldati o ex<br />
soldati valorosissimi anche nelle guerre assurde e perdute e nelle<br />
imprese disperate e impossibili.<br />
Le battaglie e la ritirata di Russia raccontate dai nostri scrittori<br />
alpini, sono entrate nella storia d’Italia; anche i russi nostri nemici<br />
hanno più volte reso l’onore <strong>del</strong>le armi alle nostre gloriose<br />
Divisioni. Ora grazie a Dio, non ci sono più guerre, o almeno cerchiamo<br />
di non farci coinvolgere, gli alpini sono diventati soldati<br />
di pace, e la stanno facendo rispettare nel Kossovo, in<br />
Afghanistan, in Somalia e in Angola, ove difendono ed aiutano le<br />
popolazioni.<br />
La leva tanto cara agli alpini, che ha forgiato tante generazioni,<br />
è andata in pensione: un altro pezzo <strong>del</strong>la nostra storia è finito:<br />
un altro colpo al disossamento <strong>del</strong>la nostra Patria.<br />
Alpino Roberto Stocchi<br />
(Socio simpatizzante <strong>del</strong>la Fed. di Roma)<br />
25
IL NASTRO AZZURRO<br />
26<br />
CRONACHE DELLE FEDERAZIONI<br />
ALESSANDRIA<br />
Sabato 2 giugno 2007, il Labaro <strong>del</strong>la Federazione con la<br />
Scorta d’Onore si è schierato con il Gonfalone <strong>del</strong>la Provincia,<br />
decorato di M.O.V.M., e con quello <strong>del</strong> Comune di<br />
Alessandria, ricevendo gli onori di rito, durante la solenne<br />
celebrazione 61° Anniversario <strong>del</strong>l’istituzione <strong>del</strong>la<br />
Repubblica Italiana svoltasi in Alessandria sul piazzale <strong>del</strong><br />
Monumento ai Caduti di tutte le guerre. Nell’occasione, presenti<br />
le massime Autorità locali, il Presidente <strong>del</strong>la<br />
Federazione Gen. Luigi Turchi, a nome <strong>del</strong>le Associazioni<br />
militari riunite in “Comitato di Intesa”, è intervenuto portando<br />
il saluto dei Sodalizi e indicando in questi un sicuro riferimento<br />
- soprattutto per i giovani – ai valori di Dovere, di Sacrificio<br />
e di Patria, nel segno entusiasmante e impareggiabile <strong>del</strong>la<br />
libertà.<br />
Alessandria – Il Labaro sfila in parata alla Festa <strong>del</strong>la<br />
Repubblica<br />
Martedì 5 giugno 2007, 193° Anniversario <strong>del</strong>la<br />
Fondazione <strong>del</strong>l’Arma dei Carabinieri, il Labaro <strong>del</strong>la<br />
Federazione è sfilato in testa alle Insegne <strong>del</strong>le Associazioni<br />
Combattentistiche e d’Arma presenti, davanti alle Autorità e ai<br />
Reparti. Al termine <strong>del</strong>la cerimonia, il Comandante<br />
Provinciale Col. Leonardo Giangreco, ha invitato i Presidenti<br />
e i Soci ad un brindisi d’onore durante il quale si sono scambiati<br />
gli auguri di buon lavoro.<br />
Alessandria – Sfilata <strong>del</strong> Labaro al 193° Annuale <strong>del</strong>la<br />
Fondazione <strong>del</strong>l’Arma dei Carabinieri<br />
ASCOLI PICENO<br />
Il 28 aprile 2007 il Presidente, Cav. Franco Bruno Crucioli,<br />
ha riunito il direttivo <strong>del</strong>la federazione nello splendido storico<br />
“Caffè Meletti” di cui ricorre il centenario proprio in questi<br />
giorni. Vari gli argomenti trattati. Erano presenti anche i figli<br />
dei precedenti Presidenti deceduti: Anienora, Tacchini e Puca,<br />
nonché il Sindaco di Ascoli Piceno Dott. Ing. Piero Celani e<br />
l’Assessore Dott. Giovanni Silvestri ai quali il Presidente Cav.<br />
Crucioli ha donato un crest <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>, per la sensibilità<br />
sempre dimostrata nel riguardi <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong>. Il Sindaco e<br />
l’Assessore hanno ringraziato con nobili espressioni.<br />
Ascoli Piceno –Azzurri intervenuti alla cerimonia<br />
BIELLA<br />
Il 18 giugno 2007 il Reggimento Artiglieria a Cavallo di<br />
Milano ha ricevuto l’Alto Privilegio <strong>del</strong>la nomina a Socio<br />
d’Onore <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> fra Combattenti<br />
Decorati al Valor Militare.<br />
Patrocinatore <strong>del</strong>la nomina a Socio d’Onore è stato<br />
Tommaso Vialardi di Sandigliano, Presidente <strong>del</strong>la<br />
Federazione <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> di Biella, città (insieme a<br />
Milano – Il Presidente <strong>del</strong>la Federazione di Biella consegna<br />
l’Emblema Araldico al Comandante <strong>del</strong> Rgt. “VOLOIRE”
Milano, Goito e Venaria Reale) di cui il Reggimento è Cittadino<br />
Onorario, da sempre vicina alla storia <strong>del</strong>le “Batterie” e che ha<br />
visto crescere il suo fondatore Alfonso La Marmora. In una<br />
cerimonia particolarmente toccante, avvenuta nella “Sala<br />
Volòire” <strong>del</strong>la caserma Santa Barbara di Milano, il Presidente<br />
Vialardi ha consegnato l’Emblema Araldico <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> al<br />
Reggimento, nelle mani <strong>del</strong> suo 74° Comandante, Colonnello<br />
Tommaso Vitale. La partecipazione all’evento è stata volutamente<br />
riservata solo agli uomini <strong>del</strong>le “Batterie”, Ufficiali,<br />
Sottufficiali ed Artiglieri tutti nell’uniforme storica cui toccherà<br />
l’arduo compito di far proseguire un’epopea datata 176 anni.<br />
Da oggi il glorioso Stendardo <strong>del</strong>le Batterie a Cavallo - decorato<br />
con 1 Medaglia d’Oro, 5 d’Argento ed 1 di Bronzo al Valor<br />
Militare, nonché <strong>del</strong>la Medaglia d’Oro al Merito <strong>del</strong>la Sanità<br />
Pubblica - affiancherà ed accompagnerà il Labaro Eroico <strong>del</strong>la<br />
Federazione di Biella <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>, memoria tangibile di<br />
oltre 950 Decorati al Valor Militare.<br />
CATANZARO<br />
A Catanzaro, Sabato 28 aprile 2007, cerimonia di inaugurazione<br />
<strong>del</strong> Museo Storico Militare “Brigata Catanzaro”, ubicato<br />
in un’area espositiva di oltre 2000 mq. all’interno di uno<br />
scenario suggestivo costituito dai circa 64 ettari di rigogliosa<br />
vegetazione <strong>del</strong> Parco <strong>del</strong>la Biodiversita’ Mediterranea.<br />
Attraverso la visita <strong>del</strong>le cinque sezioni in mostra <strong>del</strong> Museo<br />
Storico Provinciale, si rivivono 150 anni di storia militare<br />
d’Italia, dall’epoca Napoleonica e Risorgimentale sino alla II<br />
Guerra Mondiale. Un susseguirsi di immagini, cimeli armi e<br />
divise che raggiunge l’acme quando ci si trova catapultati<br />
all’interno di una grigia trincea – minuziosamente ricostruita –<br />
illuminata solo dai bagliori di un combattimento filmato<br />
dall’<strong>Istituto</strong> Luce, rivissuto dai commenti di un radiocronista di<br />
guerra. Spiccano tra i cimeli i fucili Vetterli con cui si fece<br />
l’Unita’ d’Italia, le numerose medaglie d’Oro al Valor Militare,<br />
nonché due busti marmorei di Vittorio Emanuele II Padre <strong>del</strong>la<br />
Patria e di Vittorio Emanuele III. Un evento curato con sentimento<br />
dal Presidente <strong>del</strong>la Provincia di Catanzaro Michele<br />
Traversa che ha ricordato i decorati al V.M. nonché, i Caduti<br />
di Nassiriya con la deposizione di una corona d’alloro ai piedi<br />
<strong>del</strong> monumento a loro dedicato all’interno <strong>del</strong> Parco; un particolare<br />
ringraziamento ha quindi rivolto all’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong><br />
<strong>Azzurro</strong> la cui locale Federazione “Gli Azzurri dei Due Mari”<br />
è presieduta dall’Avv. Giuseppe Palaja; due giornate accompagnate<br />
dall’esibizione <strong>del</strong>la Banda <strong>del</strong>la Brigata<br />
Meccanizzata “Aosta”, indossante per la prima volta la storica<br />
divisa datata 1843 e dalla Banda <strong>del</strong>l’Arma dei Carabinieri.<br />
Presenti numerosi Azzurri e le più importanti cariche<br />
Religiose, Civili e Militari tra cui l’Arcivescovo Metropolita di<br />
Catanzaro e Squillace Mons. Antonio Ciliberti, il Prefetto<br />
Salvatore Montanaro, i Generali Pasquale Martinello<br />
<strong>del</strong>l’Esercito, Edoardo Centore dei Carabinieri, Riccardo<br />
Piccinni <strong>del</strong>la Guardia di Finanza.<br />
* * * * *<br />
Sabato 12 maggio 2007 in Catanzaro alle ore 10,00 presso<br />
il Parco <strong>del</strong>la Biodiversità Mediterranea “Scuola Agraria”,<br />
incorniciato da bandiere e Labari tesi al vento, si è celbrato il<br />
155° anniversario <strong>del</strong>la fondazione <strong>del</strong>la Polizia di Stato.<br />
Durante la cerimonia, alla presenza <strong>del</strong>le più alte cariche isti-<br />
IL NASTRO AZZURRO<br />
tuzionali civili, religiose e militari, oltre alle locali Associazioni<br />
Combattentistiche e d’Arma, è stato ricordato l’Ispettore Capo<br />
Filippo Raciti e sono stati assegnati riconoscimenti agli agenti<br />
distintisi in <strong>del</strong>icate operazioni di servizio. Presenti per il<br />
nostro Sodalizio il Presidente <strong>del</strong>la Federazione “Gli Azzurri<br />
dei Due Mari” l’Avv. Giuseppe Palaja accompagnato dalla<br />
consorte N.D. Maria Antonietta Palaja di Tocco e da un folto<br />
numero di Azzurri, tra cui l’Avv. Antonella Palaja di Tocco<br />
* * * * *<br />
Martedì 5 giugno 2007 in Catanzaro alle ore 18,30 presso<br />
la nuova sede <strong>del</strong> Comando Regione Carabinieri Calabria, si è<br />
celebrato il 193° Anniversario <strong>del</strong>l’Istituzione <strong>del</strong>l’Arma. Nel<br />
corso <strong>del</strong>la cerimonia, il Comandante <strong>del</strong>la Regione<br />
Carabinieri Calabria, Generale di Brigata Edoardo Centore, ha<br />
consegnato ricompense ai militari distintisi in <strong>del</strong>icate missioni<br />
di servizio. Presenti le più alte cariche regionali civili, religiose<br />
e militari. Primo, tra i Labari <strong>del</strong>le locali Associazioni<br />
Combattentistiche e d’Arma, il Medagliere – ricordo perpetuo<br />
dei Decorati al Valor Militare - <strong>del</strong>la Federazione “Gli Azzurri<br />
dei Due Mari” rappresentata dall’Avv. Giuseppe Palaja.<br />
FIRENZE<br />
- Sezione di Prato -<br />
Sabato 13 maggio u.s. si è svolta a Prato la cerimonia in<br />
onore <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> e dei suoi decorati e Soci. Il Vicario<br />
Generale <strong>del</strong>la Diocesi e Consigliere <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong><br />
Mons. Eligio Francioni, ha officiato la celebrazione religiosa<br />
nell’antica Chiesa di S. Anna in Giolica, assistito dal coro<br />
diretto dal Maestro Perugi con la partecipazione <strong>del</strong>la flautista<br />
Sara Rafezzi e <strong>del</strong> tenore Claudio Tempestini. Mons.<br />
Francioni, nell’omelia, ha ricordato i Soci deceduti durante<br />
l’anno: il fante Pasquale Raschella e Giovanna, vedova <strong>del</strong><br />
Carabiniere Bruno Trippanera. I presenti hanno seguito con<br />
commossa partecipazione la significativa cerimonia, che<br />
vedeva schierati, tra gli altri, il Gonfalone <strong>del</strong> Comune di<br />
Prato, decorato di M.A.V.M. e gli azzurri Labari di Firenze e<br />
Prato. Il generale Bruno Stegagnini, Presidente <strong>del</strong>la<br />
Federazione di Firenze, ha letto la “Preghiera <strong>del</strong> Decorato”<br />
ed ha pronunciato parole di vivo elogio e orgoglio per il<br />
Valore italiano. La Presidentessa <strong>del</strong>la Sezione di Prato Signora<br />
Anna Cecconi ha salutato le Autorità convenute: S.E. il<br />
Prefetto Signora Eleonora Maffei, il Vice Sindaco Signora Anna<br />
Berti, il Vice Sindaco di Montemurlo Tenente Garofalo, il<br />
Colonello Comandante i Carabinieri <strong>del</strong>la Provincia Giuseppe<br />
Bongiono, il Vice Questore Dott. Polito, il Presidente<br />
Interarma Sergio Paolieri, i Presidenti <strong>del</strong>le Associazioni<br />
d’Arma, gli Ufficiali <strong>del</strong>l’U.N.U.C.I. e le altre personalità cittadine,<br />
inviando un memore, cordiale saluto ai Decorati al V.M.<br />
tutt’ora viventi Menichetti, Dino Ponzecchi, il Fante<br />
Ferdinando Stefanacci. Sono state consegnate le tessere ai<br />
nuovi Soci: Professor Mario Battiato Musmeci, i Cavalieri<br />
Rodolfo Corsi e Alfieri Lippi.<br />
FROSINONE<br />
Il 5 giugno 2007 il Presidente <strong>del</strong>la Federazione Serg.M.M.<br />
Silverio Pizzutelli ha partecipato con il Labaro alla celebrazio-<br />
27
IL NASTRO AZZURRO<br />
ne <strong>del</strong> 193° Annuale di Fondazione <strong>del</strong>l’Arma dei Carabinieri.<br />
La manifestazione si è svolta nel piazzale prospiciente<br />
l’Abbazia di Casamari. Presenti S.E. il Prefetto, la Procuratrice<br />
<strong>del</strong>la Repubblica, molti Sindaci <strong>del</strong>la Provincia con i loro<br />
Gonfaloni, Associazioni d’Arma, Ufficiali e Sottufficiali e la<br />
Stampa.<br />
28<br />
PARMA<br />
Una rappresentanza <strong>del</strong>la Federazione Provinciale <strong>del</strong><br />
<strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> di Parma, con il proprio Medagliere, ha preso<br />
parte alla Festa <strong>del</strong>la Liberazione che ha avuto luogo a Parma.<br />
La giornata, che ha visto la partecipazione <strong>del</strong>le principali<br />
Autorità civili e militari <strong>del</strong>la città, è iniziata con la celebrazione<br />
<strong>del</strong>la S. Messa in suffragio di tutti i Caduti nella lotta per la<br />
liberazione <strong>del</strong>la Patria e si è quindi sviluppata lungo un corteo<br />
che ha attraversato le principali vie cittadine. Sono state<br />
poi deposte corone di alloro ai monumenti dedicati al<br />
Partigiano e ai Caduti in guerra.<br />
Parma – Festa <strong>del</strong>la Liberazione<br />
PESCARA<br />
Il 5 maggio, 193° Anniversario <strong>del</strong>l’istituzione <strong>del</strong>l’Arma<br />
dei Carabinieri, la Federazione <strong>del</strong> N. A. di Pescara ha partecipato<br />
alla manifestazione organizzata dalle “Associazioni<br />
Service <strong>del</strong>la Regione Abruzzo” per celebrare la “Giornata<br />
dedicata ai Caduti <strong>del</strong>l’Arma dei Carabinieri”. La manifestazione<br />
si è svolta a Pescara, in Piazza Italia, davanti al Palazzo<br />
Comunale, dove si sono schierati i reparti e la Fanfara dei<br />
Carabinieri. Dopo i discorsi celebrativi <strong>del</strong>le Autorità, la<br />
Delegazione dei Familiari dei Caduti <strong>del</strong>l’Arma, rappresentata<br />
dalla Signora Giuseppina Franzone, vedova <strong>del</strong>la Medaglia<br />
d’Oro al V.M. Maresciallo Capo Marino Di Resta, unitamente<br />
al Com.te Interregionale dei Carabinieri di Napoli Gen. C.A.<br />
Elio Toscano, ha scoperto un bassorilievo, in memoria dei<br />
Carabinieri Caduti, sistemato sulla facciata anteriore <strong>del</strong><br />
Palazzo di Città. Alla cerimonia ha partecipato anche il Gen.<br />
CC Umberto Rocca M.O.V.M., Presidente <strong>del</strong> Gruppo<br />
Medaglie d’Oro al V.M., al quale il Presidente <strong>del</strong>la nostra<br />
Federazione, C.Amm. Guido Natale, ha porto il saluto degli<br />
Azzurri di Pescara.<br />
PISTOIA<br />
Il 183° Rgt. Paracadutisti “Nembo” ha celebrato la sua<br />
“festa di Corpo” nella ricorrenza <strong>del</strong> combattimento di Case<br />
Grizzano (sulla strada per Bologna) <strong>del</strong> 19 aprile 1945, uno<br />
degli ultimi atti precedenti la liberazione <strong>del</strong>la città felsinea<br />
e la fine <strong>del</strong>la guerra sul nostro territorio. Dopo due anni di<br />
“silenzio”, il nuovo Comandante <strong>del</strong> Reggimento, Col.<br />
Massimo Mingiardi, ha voluto ritornare al tradizionale<br />
omaggio alle glorie <strong>del</strong> Reparto, erede <strong>del</strong>le tradizioni di<br />
valore <strong>del</strong>l’intera Divisione “Nembo”, ricordando i 33<br />
Caduti e 52 feriti di quella cruenta giornata. Per il nostro<br />
<strong>Istituto</strong> erano presenti il Presidente <strong>del</strong>la Federazione 1°<br />
Maresciallo Giampiero Monti ed il Vice Presidente Cav.<br />
Ivano Puccini con il Labaro provinciale.<br />
REGGIO EMILIA<br />
È stato con estrema premura e sollecitudine che il<br />
Comune di Reggio Emilia, congiuntamente alla<br />
Amministrazione Provinciale, hanno onorato la memoria<br />
<strong>del</strong>l’eroe Glauco Monducci, M.A.V.M., intitolandogli in<br />
data 09 maggio 2007, una nuovissima importante arteria di<br />
variante stradale che collega il centro cittadino con un vasto<br />
territorio agricolo/industriale, comprendente le città di<br />
Correggio e Carpi, nonché l’accesso all’autostrada <strong>del</strong><br />
Brennero. La Federazione era presente con il Presidente<br />
Geom. Giuseppe Ronchetti e il Labaro portato dall’Alfiere<br />
Mauro Ronchetti. Al taglio <strong>del</strong> nastro eseguito dalla vedova<br />
Sig.ra Wally Monducci, erano presenti figli e parenti, congiuntamente<br />
al Sindaco, Dott. Graziano Del Rio, alle altre<br />
Autorità ed una scolaresca.<br />
Reggio Emilia – Taglio <strong>del</strong> nastro alla cerimonia di<br />
Intitolazione<br />
ROVIGO<br />
Il 10 febbraio u.s. a Tauriano (PN), il Labaro <strong>del</strong>la<br />
Federazione ha partecipato alla Festa <strong>del</strong> 32° Reggimento<br />
Carri <strong>del</strong>la 132^ Brigata Corazzata Ariete, aprendo la<br />
parata militare tenutasi in Piazza Municipio in quel di<br />
Spilimbergo (PN), città con la quale il 32° è gemellato. La
cerimonia ha commemorato il 66° Anniversario dei fatti<br />
d’arme <strong>del</strong> febbraio 1941 - Africa Settentrionale.<br />
Il 18 febbraio 2007 ad Adria (RO) il Labaro <strong>del</strong>la<br />
Federazione ha partecipato alla cerimonia tenutasi in<br />
occasione <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong>la locale Sezione Alpini alla presenza<br />
<strong>del</strong> Vicesindaco Arch. Alessandro Rigoni e ad altre<br />
Autorità locali.<br />
Il 4 marzo 2007 a Rovigo, il Labaro <strong>del</strong>la Federazione<br />
ha partecipato alla Festa Provinciale <strong>del</strong>l’Associazione<br />
Combattenti e Reduci svoltasi alla presenza <strong>del</strong> Sindaco<br />
di Rovigo Dott. Melchiorri e ad altre Cariche Civili e<br />
Militari rodigine, presso il Tempio <strong>del</strong>la Rotonda,<br />
Monumento Nazionale di notevole valore storico.<br />
Il 18 marzo a San Michele al Tagliamento (Pd), il<br />
Labaro <strong>del</strong>la Federazione ha partecipato all’incontro tra i<br />
Carristi di ieri e i Carristi di oggi organizzato dalla<br />
Sezione Carrista locale, presieduta dal Sig. Luigi Lusin.<br />
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il Gen<br />
Ficuciello consigliere Militare <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong><br />
Consiglio e il Gen Ruggieri, Comandante <strong>del</strong>la Brigata<br />
Ariete, i tre Comandanti dei Bgt. Carri Ariete ed altri<br />
Comandanti regionali <strong>del</strong>l’Arma dei Carabinieri e<br />
Finanza.<br />
Il 22 aprile a Melara (RO) il Labaro <strong>del</strong>la Federazione<br />
ha partecipato alla Festa <strong>del</strong>la locale Sezione Carristi,<br />
svoltasi alla presenza <strong>del</strong> Sindaco e <strong>del</strong> Colonnello<br />
Zaffarano Comandante <strong>del</strong>la Caserma “Silvestri” di<br />
Rovigo.<br />
Nei giorni dal 24 al 27 Aprile 2007 la Federazione di<br />
Rovigo <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> ha partecipato alla<br />
1^ Mostra <strong>del</strong>le Associazioni Combattentistiche e d’Arma<br />
Rodigine intitolata “Nel presente la memoria”. Tenutasi<br />
presso “Pescheria Vecchia”, prestigioso Centro Mostre di<br />
Rovigo, la mostra è stata inaugurata dal Sindaco di<br />
Rovigo Dott. Melchiorri e dal Comandante <strong>del</strong>la Caserma<br />
Silvestri Col. Zaffarano. La nostra Federazione ha esposto<br />
uno stendardo di cm 100x120 narrante la Storia e gli<br />
Scopi <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> nonché l’Albo<br />
d’Oro dei Medagliati e altri documenti di divulgazione<br />
<strong>del</strong> <strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong>, la cui opera è stata particolarmente<br />
apprezzata dal pubblico. Lusinghieri articoli<br />
sulla Mostra sono comparsi su quotidiani nazionali e<br />
locali.<br />
Presidente e Labaro <strong>del</strong>la Federazione di Rovigo<br />
hanno inoltre partecipato alla Festa <strong>del</strong>la Polizia di Stato<br />
il 12 maggio, alla Celebrazione <strong>del</strong>l’Anniversario <strong>del</strong>la<br />
Repubblica il 2 giugno e alla festa dei Carabinieri il 5<br />
giugno.<br />
IL NASTRO AZZURRO<br />
TARANTO<br />
Il 24 aprile il Consiglio Direttivo <strong>del</strong>la Federazione di<br />
Terra Jonica si è recato in visita a S.E. Dott. Franceco Alecci,<br />
Prefetto di Taranto. Nell’incontro, il Presidente C.F. Ugo<br />
Bellone de Grecis ha donato al Prefetto un Crest in argento<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong>.<br />
Taranto – Visita <strong>del</strong> Consiglio al Prefetto di Taranto<br />
TORINO<br />
La nostra Federazione ha inviato il Labaro insieme agli<br />
esponenti <strong>del</strong> Consiglio Direttivo e numerosi Azzurri a partecipare,<br />
unitamente a tutte le altre Associazioni combattentistiche,<br />
alla celebrazione <strong>del</strong> Precetto Pasquale, organizzata<br />
dal Comando RFC Interregionale Nord per il personale<br />
<strong>del</strong>le Forze Armate e dei Corpi Armati <strong>del</strong>lo Stato, che ha<br />
avuto luogo il 23 marzo 2007, nella Cattedrale<br />
Metropolitana di San Giovanni Battista di Torino. La funzione<br />
è stata officiata da S.E. Reverendissima il Cardinale<br />
Severino POLETTO e concelebrata con i cappellani Militari<br />
<strong>del</strong>la città e <strong>del</strong>la zona pastorale di Torino.<br />
* * * * *<br />
Sabato 31 marzo ha avuto luogo la cerimonia per l’84°<br />
Anniversario dalla Fondazione <strong>del</strong>l’A.M. e il 55° anniversario<br />
<strong>del</strong>la sezione di Torino. Ha seguito l’Alzabandiera la<br />
deposizione di una corbeille al cippo dedicato alla<br />
M.O.V.M. Ten. Pil. Oscar Abello e la lettura <strong>del</strong>l’O.<strong>del</strong> G.<br />
<strong>del</strong> capo di Stato Maggiore <strong>del</strong>l’A.M. e <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>la<br />
Difesa. Presenti le più alte Autorità militari e civili <strong>del</strong>la<br />
Città, <strong>del</strong>la Provincia e <strong>del</strong>la Regione. La Federazione<br />
Provinciale di Torino <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> era presente con il<br />
Labaro unitamente a moltissime altre Associazioni combattentistiche<br />
con le loro insegne.<br />
* * * * *<br />
Venerdì 4 maggio 2007 in occasione <strong>del</strong> 146° anniversario<br />
<strong>del</strong>la fondazione <strong>del</strong>l’Esercito Italiano è stata celebrata<br />
una funzione religiosa presso il Tempio Gran Madre di<br />
Dio e successivamente sono stati resi gli onori ai Caduti<br />
presso la Cripta <strong>del</strong> Sacrario.<br />
Presenti tutte le maggiori Autorità Militari, <strong>del</strong>la Città,<br />
<strong>del</strong>la Provincia, <strong>del</strong>la Regione, molti religiosi e civili. La<br />
Federazione Provinciale di Torino era presente con il<br />
Labaro e alcuni Consiglieri unitamente a moltissime altre<br />
Associazioni Combattentistiche con le loro insegne.<br />
29
IL NASTRO AZZURRO<br />
SULLE ALI DELLA GLORIA...LA MEDAGLIA D’ORO<br />
AVIERE FRANCESCO MAIORE<br />
Edizioni Santocono, Rosolini, Siracusa. Contrassegno Euro<br />
15,00 a F. Maiore, via Maiore n. 5, 96017 Noto (SR) tel.<br />
328/0519071<br />
La produzione letteraria dedicata<br />
alla storia <strong>del</strong> nostro Paese si arricchisce<br />
di una interessantissima pubblicazione,<br />
curata dal notino Francesco<br />
Maiore, autore di numerosi articoli e<br />
pubblicazioni.<br />
L’opera “Sulle ali <strong>del</strong>la gloria... La<br />
Medaglia d’Oro Aviere Francesco<br />
Maiore” è la dettagliata rievocazione<br />
<strong>del</strong>la vicenda umana <strong>del</strong> giovanissimo<br />
Aviere Scelto Fotografo Francesco<br />
Maiore, zio <strong>del</strong>l’autore, culminata<br />
nell’estremo sacrificio con l’abbattimento,<br />
il 12 novembre 1942, <strong>del</strong>l’aereo<br />
su cui volava a fianco <strong>del</strong> suo Comandante, l’eroico<br />
Magg. Carlo Emanuele Buscaglia.<br />
Questo volume, il cui stile agile e diretto facilita una lettura<br />
fluida e piacevole, non vuole essere una semplice biografia.<br />
Esso è infatti corredato da un interessante e ricca<br />
documentazione tecnica, storica e fotografica che fa luce<br />
sugli eventi più significativi di carattere sociale, politico e<br />
culturale <strong>del</strong>la società notina tra gli anni 1920 e 1940.<br />
Come sottolinea l’autore, nel 1940, quando l’Italia entrò<br />
in guerra, a soli 19 anni il giovane Francesco non si pose<br />
l’interrogativo se quella guerra fosse giusta o ingiusta. La sua<br />
Patria era in guerra e, da vero italiano, il suo dovere era<br />
quello di combattere per essa. Un atto di sacrificio per molti<br />
probabilmente incomprensibile, in cui tutto si perde e nulla<br />
si guadagna, ma che si compie senza indugio, soprattutto<br />
quando si è di fronte ad un fratello in pericolo di vita o bisognoso<br />
di soccorso, come accadde al suo Comandante dopo<br />
l’abbattimento <strong>del</strong> loro velivolo. Un eroismo, quello di<br />
Francesco Maiore, giovanissimo aviere siciliano educato<br />
all’amor di Patria il quale visse il suo patriottismo nella<br />
fe<strong>del</strong>tà ai suoi doveri di italiano, di soldato e di uomo, da<br />
non confondere col semplice disprezzo <strong>del</strong>la vita, cioè con<br />
l’indifferenza verso la morte (segno di scarsa civiltà e di<br />
involuzione in quanto la vita è il primo valore al quale ogni<br />
altro è condizionato), ma da intendere come manifestazione<br />
di quei valori civili e religiosi nel rispetto dei quali era<br />
stato formato, prima in famiglia e poi nell’Arma Azzurra.<br />
Ricordando i combattenti italiani, i caduti di ogni<br />
tempo, i mutilati, i veterani, gli invalidi, l’autore non ha<br />
inteso fare omaggio a valori che attengono al concetto di<br />
guerra, ma a valori che esaltano la profonda umanità <strong>del</strong><br />
sacrificio, <strong>del</strong>l’eroismo, <strong>del</strong>la dedizione che sono perenni e<br />
comuni, in memoria <strong>del</strong>l’eroismo spesso oscuro <strong>del</strong>la gente<br />
italiana. Rispetto ad un’opinione comune tendente a porre<br />
in risalto soltanto gli aspetti negativi <strong>del</strong>la partecipazione<br />
italiana alla Seconda Guerra Mondiale, l’autore ha cercato<br />
di condurre il suo lavoro di ricerca quanto più possibile alla<br />
luce di una attenta analisi storica <strong>del</strong> passato in cui, se da<br />
30<br />
RECENSIONI<br />
un lato totalmente inutile si sarebbe rivelata un’esaltazione<br />
retorica di quegli uomini, soffermandosi esclusivamente sul<br />
fatto che tutto era bello, che tutto era ben fatto e che tutti<br />
erano eroi, dall’altro altrettanto <strong>del</strong>eteria si sarebbe rivelata,<br />
come è già avvenuto in passato, un’interpretazione storica<br />
degli eventi fortemente intrisa di faziosità, servilismo e timorosa<br />
di sfavorevoli commenti al punto da portare a rinnegare<br />
il sacrificio di quegli uomini, di quegli italiani.<br />
Non sperando quindi di rinverdire foglie di alloro già<br />
secche per le mutate condizioni sociali, per le differenti<br />
aspirazioni <strong>del</strong> popolo italiano ed i diversi interessi nazionali,<br />
l’autore ha voluto rivolgersi alle nuove generazioni<br />
affinché, conoscendo le motivazioni che sono state alla<br />
base <strong>del</strong>l’agire degli eroici aviatori italiani nel corso <strong>del</strong><br />
secondo conflitto mondiale, traggano esempio dal sacrificio<br />
e dall’impegno da essi profuso nello svolgimento <strong>del</strong> proprio<br />
dovere, per far sì che i valori di “Patria, Famiglia e<br />
Onore” vengano preservati da ogni forma di corruttibilità e<br />
rimangano sempre vivi nei loro cuori. A ciò potrà senz’altro<br />
essere utile l’esempio fornito dall’Aviere Maiore che ha<br />
offerto la propria vita sull’altare <strong>del</strong>l’obbedienza alle leggi<br />
<strong>del</strong>l’amicizia, <strong>del</strong> dovere, <strong>del</strong>l’amore per la Patria, per intraprendere<br />
un’avventura che lo avrebbe condotto al sacrificio<br />
più estremo, “sulle Ali <strong>del</strong>la Gloria…”.<br />
“I VICENTINI DECORATI AL VALOR MILITARE NELLA<br />
GUERRA 1915-1918”<br />
<strong>Istituto</strong> <strong>del</strong> <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> - Sezione di Vicenza - Input<br />
Edizioni s.r.l. - via <strong>del</strong>l’Industria 1 - 36040 Grisignano di<br />
Zocco (VI) - www.inputedizion i.com - collana Historica<br />
2006 - Prezzo: Euro 25,00.<br />
Si tratta <strong>del</strong>la riproduzione<br />
anastatica di questo volume, risalente<br />
all’anno 1926 ed ormai<br />
completamente scomparso dalla<br />
circolazione. La prima parte, ad<br />
opera di Giuseppe De Mori, introduce<br />
ai fatti salienti <strong>del</strong>la Grande<br />
Guerra ed in particolare di quelli<br />
svoltisi sull’Altopiano di Asiago e<br />
nel versante settentrionale <strong>del</strong> territorio<br />
vicentino, mentre la seconda<br />
parte reca memoria di tutti i<br />
decorati vicentini e <strong>del</strong>le motivazioni<br />
con cui le onorificenze furono<br />
concesse. Ristampato con il patrocinio <strong>del</strong>la Regione<br />
Veneto, il libro è stato realizzato in occasione <strong>del</strong>l’ottantesimo<br />
anniversario <strong>del</strong>la fondazione <strong>del</strong>l’U.N.U.C.I. di<br />
Vicenza. L’U.N.U.C.I., che ha patrocinalo la ristampa insieme<br />
al <strong>Nastro</strong> <strong>Azzurro</strong> <strong>del</strong> capoluogo veneto, ha contribuito<br />
inoltre alla realizzazione di un libretto di accompagnamento<br />
che ne precisa e ne integra i conienuti. Il risultato è un<br />
importante libro salvato dall’oblio, nella speranza che il<br />
coraggio di chi ha combattuto per la Patria rimanga impresso<br />
nella memoria e che l’esperienza <strong>del</strong>la guerra insegni<br />
anche l’amore per la pace.
IL NASTRO AZZURRO<br />
L’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO ENTRA A<br />
FAR PARTE DI ASSOARMA<br />
Con <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> 16 maggio 2007 il Consiglio Nazionale<br />
Permanente <strong>del</strong>le Associazioni d’Arma (ASSOARMA)<br />
ha accolto la richiesta <strong>del</strong> nostro <strong>Istituto</strong> di entrare a<br />
farne parte come membro effettivo.<br />
Costituitosi in Roma il 15 dicembre 1998<br />
con finalità morali il Consiglio è apolitico ed<br />
apartitico e, nel rispetto <strong>del</strong>le autonomie statutarie<br />
<strong>del</strong>le singole Associazioni componenti,<br />
si propone, in particolare, lo scopo di:<br />
➣ sviluppare i rapporti interassociativi per<br />
dare maggiore coesione e forma compiuta<br />
alle loro attività;<br />
➣ rappresentare e sostenere le istanze e le<br />
esigenze <strong>del</strong>l’associazionismo militare,<br />
espressione <strong>del</strong>la tradizione e custode<br />
<strong>del</strong> patrimonio storico <strong>del</strong>la Nazione,<br />
presso gli organi istituzionali;<br />
➣ intervenire per la difesa <strong>del</strong>l’unità <strong>del</strong>la<br />
Patria, l’onore <strong>del</strong>la Bandiera, l’esaltazione<br />
dei valori e <strong>del</strong>le tradizioni <strong>del</strong>le<br />
Forze Armate divulgandone la conoscenza<br />
dei compiti ed impegni e rafforzandone<br />
i legami con il Paese;<br />
➣ concorrere alla crescita morale e civile<br />
<strong>del</strong> Paese con la partecipazione ad attività di volontariato<br />
e di difesa e protezione civile;<br />
➣ instaurare e mantenere rapporti con similari organizzazioni<br />
straniere.<br />
CONSIGLI DIRETTIVI DELLE FEDERAZIONI<br />
FED. LUCCA<br />
Presidente: Gen. C.A. Cesare PENSABENE<br />
Vice Presidente: Gen C.A. Nunzio PELLEGRINO<br />
Segretario-Tesoriere: Cav.Uff. Mario SFORZI<br />
Consiglieri: <strong>Azzurro</strong>. Giovanni CONFORTI, <strong>Azzurro</strong><br />
Guglielmo DEL RE, <strong>Azzurro</strong> Pietro<br />
Roberto GIORGI, <strong>Azzurro</strong> Luciano<br />
IACOPETTI,<br />
Sindaci: <strong>Azzurro</strong> Carlo Emanuele de NOTTER, <strong>Azzurro</strong><br />
Alberto LAZZARONI, <strong>Azzurro</strong> Marcello<br />
PAOLI.<br />
FED. PORDENONE<br />
Presidente: Dott. Aldo FERRETTI<br />
Vice Presidente: Sig. Modesto MARZOTTO<br />
Segretario: Sig. Mario ATTUS<br />
Alfiere: Sig. Lino ZERIO<br />
Consiglieri: Sig.ra Julia MARCHI, Sig. Elio<br />
CALCOPIETRA, Sig. Giovanni<br />
FOLLADOR.<br />
Presidente <strong>del</strong> Collegio dei Sindaci: Sig. Lelio PERTEGATO<br />
Sindaci: Sig. Mario BRESCIANI, Sig. Antonio CELIA<br />
ASSOARMA è costituito da 29 membri effettivi tra i quali,<br />
solo per citarne alcuni, il Gruppo Medaglie d’Oro al V.M. e<br />
l’UNUCI, e 2 aggregati, riunendo in tal modo più di un milione<br />
di iscritti.<br />
Farne parte è importante anche in quanto<br />
sono i Presidenti di ASSOARMA,<br />
Gen.C.d’A. Giuseppe Calamani, e <strong>del</strong>la<br />
“Confederazione <strong>del</strong>le Associazioni<br />
Combattentistiche e Partigiane”, On.<br />
Gerardo Agostini, che mantengono rapporti<br />
diretti con il Ministro <strong>del</strong>la Difesa ed il Capo<br />
<strong>del</strong>lo Stato riguardo tutte le problematiche<br />
inerenti il funzionamento e le attività <strong>del</strong>le<br />
Associazioni rappresentate, intervenendo<br />
nelle periodiche udienze e nelle principali<br />
cerimonie.<br />
Le Federazioni Provinciali <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong><br />
hanno libertà e facoltà di aderire alle attività<br />
locali di entrambe o, dove presenti, dei<br />
“comitati di intesa” che in alcune città come<br />
per esempio Ferrara ed Alessandria, funzionano<br />
molto bene.<br />
Delle attività di ASSOARMA verrà data<br />
periodicamente informazione segnalando fin da ora che è in<br />
corso avanzato di organizzazione il “Raduno interassociativo”<br />
a Trieste il 2 e 3 novembre 2008, in occasione <strong>del</strong>la ricorrenza<br />
<strong>del</strong> 90° anniversario <strong>del</strong>la sua liberazione.<br />
NOTE LIETE<br />
La Federazione di Massa Carrara<br />
è lieta di porgere i più sentiti<br />
auguri all’<strong>Azzurro</strong> Parvis<br />
Canalini che ha compiuto 103<br />
primavere.<br />
La Federazione di Pescara è lieta<br />
di porgere i più sentiti auguri<br />
all’<strong>Azzurro</strong> Cav. Evenio Ricci<br />
(M.A.V.M., M.B.V.M.) che ha<br />
compiuto 100 primavere.<br />
LA PRESIDENZA NAZIONALE DELL’ISTITUTO E<br />
LA REDAZIONE DE “IL NASTRO AZZURRO” SI<br />
UNISCONO ALLE FEDERAZIONI DI MASSA<br />
CARRARA E P ESCARA NEL PORGERE I PIU’<br />
SENTITI AUGURI DI BUON COMPLE<strong>ANNO</strong>.<br />
31
1) Distintivi con decorazione e Dame Patronesse: € 7<br />
2) Distintivi dorati: piccoli: € 3, medi: € 3,50 grandi: €<br />
4<br />
3-4) Portachiavi: smaltato: € 7,50, metallo: € 3,50<br />
5-6) Crest: piccolo: € 20 grande: € 25<br />
7) Labaretto: € 10<br />
8) Emblema Araldico: € 20<br />
9) Fermacarte in onice: € 9,50<br />
10) Posacenere: € 9<br />
11) Attestato di Benemerenza: € 20<br />
12) Orologio: € 30<br />
13) Cravatta: lana: € 12 seta: € 15<br />
14) Foulards in seta: € 28<br />
15-16) Cartolina: € 0,30, cartoncino doppio: € 0,50, busta:<br />
€ 0,10<br />
Tutta l’oggettistica è in vendita presso le Federazioni che in caso di carenza di materiale possono richiederlo alla Presidenza<br />
Nazionale <strong>del</strong>l’Istituo. Le spese di spedizione saranno a carico <strong>del</strong>le Federazioni ed aggiunte al costo <strong>del</strong> materiale.