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DALLA CONFESERCENTI
sicurezza L’iniziativa voluta da Confesercenti si estende su tutto il territorio provinciale
Vuoi Parma più sicura? Grazie a
“Proteggi Impresa” oggi si può
S
icurezza, che cos’è la sicurezza? Deriva
dal latino, “sine cura”, senza preoccupazioni;
ma siamo davvero senza
preoccupazioni? Soprattutto siamo davvero
sicuri? Le nostre città conoscono ogni anno
incrementi di criminalità, specie su “piccoli”
reati come infrazione e furti, e Parma non
è esclusa.
Pretendere di non aver preoccupazione alcuna
è forse utopico ma possiamo migliorare
la nostra sicurezza e la tecnologia ci viene in
aiuto, con Proteggi Impresa. Un’iniziativa di
Confesercenti, in associazione con Unipol
e La Ronda Emilia, nata dal desiderio di
tutelare quelle categorie commerciali più
colpite dalla criminalità, Proteggi Impresa
è un progetto che si estende su tutto il
territorio di Parma e Provincia, consistente
in un completo sistema di vigilanza all’avan-
anaMa
guardia, in grado di garantire un più sicuro
ed efficace controllo.
Ma in che modo Proteggi Impresa può aiutarci
ad alleviare le nostre preoccupazioni?
Protezione Impresa punta la sua efficacia
sulla possibilità per il commerciante di
personalizzare il suo sistema di sicurezza
in base alle proprie esigenze e a un’efficace
congiuntura tra i diversi apparati, per
garantire una migliore copertura e meno
preoccupazioni. “I servizi offerti – dichiara
Domenico Federico rappresentante legale
di Proteggi Impresa - vanno
dai sistemi di videosorveglianza
alle ispezioni
notturne della vigilanza,
passando per
una gestione continua
dei sistemi
d’allarme e il loro
controllo - 24 ore
su 24 - sino al piantonamento
fisso, da
parte di guardie, sia
notturno che diurno,
con l’aggiunta del servizi
per il trasporto e la
raccolta degli incassi.
La completa sinergia di questi servizi aiuterà
a rendere più sicure le vostre proprietà. I
sistemi di sorveglianza messi a disposizione,
l’accordo verbale di locazione vale come un contratto
La forma nella compravendita immobiliare è un elemento essenziale
per la validità del contratto. In pratica per vendere una casa bisogna
scrivere un documento e firmarlo. Non basta quindi la stretta di
mano o una pacca sulla spalla per aver definito l’accordo che valga
a termini di legge. Per la locazione, invece, è sufficiente l’accordo
verbale. Ciò è ribadito anche dal Ministero dell’Economia che dal
canto suo obbliga alla registrazione anche i contratti di locazione
non stipulati in forma scritta ma verbali. Il chiarimento è avvenuto
durante un question time del mese scorso presso la Commissione
Finanze della Camera, nel quale i rappresentanti del Ministero
dell’Economia hanno confermato che “è soggetto a obbligo di
registrazione anche il contratto di locazione stipulato solo in forma
verbale”. Ciò conferma la “dignità giuridica” dell’accordo fatta tra
locatore e conduttore anche in assenza di un contratto scritto, a tal
punto che la pubblica amministrazione ne reclama la registrazione.
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sono ad alta definizione e in collegamento
diretto e costante con l’istituto di vigilanza
“Coop Service”, in grado così di poter
osservare in tempo reale l’atto criminoso e
intervenire per tempo.
Inoltre il formato digitale delle immagini
catturate permette un’alta qualità delle registrazioni
a cui si aggiunge la possibilità di
immagazzinarle in un archivio”. Le aziende
a cui è stato dato il compito di fornire le
attrezzature necessarie alla realizzazione
dell’impianto sono Eletech e la Pcstech,
specializzate nel settore.
Per coloro che desiderino aderire
al progetto sarà messa a disposizione
una convenzione
con l’Unipol Assicurazioni
per eventuali polizze
di copertura per danni
in caso di eventi criminali,
inoltre la Camera di
Commercio mette a disposizione
degli interessati
all’ammodernamento dei
propri impianti di sicurezza,
un contributo economico a
fondo perduto con un tetto massimo
sino a millecinquecento euro.
Per info: Domenico Federico
Tel. 338.6550318.
E-mail: 3fsicurezza@gmail.com
Di questa evenienza se ne è già
sentito parlare in tema di registrazione
tardiva del contratto nell’ambito
della “cedolare secca” (art. 8 del D.
Lgs. n. 23/2011) con la quale può
essere stabilito un canone, che
non risulta da contratto scritto, ma
solamente presumendolo dalla rendita catastale. Il parametro, in
questi casi è pari al triplo della rendita catastale e la durata del
contratto viene fissata per legge in quattro anni a partire dalla data
di registrazione, rinnovabile tacitamente per altri quattro. In questi
casi il canone risulta molto basso, perché le rendite catastali non
sono aggiornate all’effettivo valore del bene. Quindi attenzione:
basta il pagamento di un canone di affitto ed il contratto è valido
ed efficace, anche se non si è sottoscritto alcun contratto.