news - Confesercenti Parma
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a cura di Fabrizio Furlotti<br />
alla fontana Il ristorante - pizzeria lungo la via Cremonese in località Eia<br />
Una cucina dove l’ingrediente<br />
principale è far star bene il cliente<br />
“V tirete mai pronunciare. Qui<br />
ado a chiedere allo chef ” è<br />
una frase che qui non sen-<br />
il cliente ordina, spesso senza nemmeno<br />
consultare il menu, e dalla cucina, senza<br />
attendere molto, arriva il piatto che ha ordinato.<br />
Esempio straordinario di marketing<br />
orientato al cliente? Non c’è dubbio, ma,<br />
al di là delle terminologie da manuale del<br />
buon venditore, qui esiste solo il concetto<br />
di accontentare in ogni modo il cliente:<br />
dall’offerta culinaria al conto finale.<br />
A tradurre questo concetto dalla teoria alla<br />
pratica è lorenzo Esposito, titolare del ristorante<br />
– pizzeria “Alla Fontana”, storico<br />
locale sulla via Cremonese, a Eia. “In effetti<br />
è un locale storico, perché aperto da mio<br />
fratello Franco ben 24 anni fa seguendo le<br />
orme di nostro padre, chef in un ristorante<br />
in costiera Amalfitana. Ora il locale è completamente<br />
ristrutturato, con cinque salette<br />
interne e una veranda all’aperto che può<br />
ospitare sino a 120 persone”.<br />
più pizzeria o ristorante?<br />
“Entrambi. La nostra famiglia gestisce in<br />
città due ristoranti - pizzerie di successo:<br />
«Un posto al sole» e «Don Alfonso» con<br />
le stesse caratteristiche: facciamo una pizza<br />
con farine miste e manitoba per ottenere<br />
una pizza friabile fuori e morbida dentro<br />
con le più svariate farciture. Qualcuna l’ho<br />
inventata io, come la «Sofia Loren», con<br />
tempolibero<br />
LE SEGNALAZIONI DEL MESE<br />
broccoletti, salsiccia, pecorino dolce e mozzarella<br />
di bufala o la «lucana» con spinaci<br />
saltati in padella, salame piccante, bufala,<br />
pomodorini, basilico, pecorino dolce”.<br />
come ristorante cosa offrite?<br />
“Praticamente di tutto, dato che usiamo<br />
ottime e fresche materie prime, accostiamo<br />
ingredienti semplici, cucinandoli poco, in<br />
modo semplice, proponendo un menu di<br />
mare e uno di terra”.<br />
cominciamo da quello di mare.<br />
“Come antipasti abbiamo una squisita<br />
zuppa di moscardini, cozze e vongole<br />
cotte nel pomodorino fresco, servita con<br />
per conoscere i segreti del cuoco<br />
Entusiasmo in cucina<br />
Di solito in questo spazio ospitiamo alcune<br />
ricette che lo chef del ristorante che visitiamo<br />
ci concede di pubblicare e, non è raro,<br />
malvolentieri. Con Lorenzo è tutto il contrario:<br />
l’entusiasmo che esprime nel dirci per filo e per<br />
segno come si fanno i piatti nella sua cucina lo<br />
fa paragonare ad un fiume in piena. Ma oltre<br />
l’entusiasmo di Lorenzo c’è una ragione di fondo:<br />
la semplicità, che non significa pochezza,<br />
che sta, con le materie prime di qualità, alla<br />
base di ogni preparazione. Paccheri al ragù<br />
di coda di rospo: si fanno appena cuocere<br />
i pomodorini con pezzi della coda di rospo,<br />
aggiungiamo vongole, scampi e zucchine a<br />
dadini e un filo di olio EVO. Versiamo i paccheri<br />
di Gragnano al dente e facciamoli mantecare<br />
in padella col ragù. Per la “variante del cacio<br />
e pepe” si parte con olio EVO, aglio e peperoncino,<br />
a metà cottura mettiamo la pasta<br />
aggiungendo pecorino dolce Dop di Moliterni<br />
che sciogliendosi forma una sua caratteristica<br />
crema, a questo punto aggiungiamo il pepe<br />
nero macinato all’istante. Spadelliamo e serviamo<br />
con scaglie dello stesso pecorino. La<br />
crostata di mele è una delle specialità diella<br />
moglie di Lorenzo. Fatta la classica pasta frolla<br />
si mettono le mele, i granelli di amaretti, e, a<br />
strati sottili, la marmellata, la classica crema<br />
pasticcera e ancora amaretti in granella. Si<br />
ricopre il tutto con la frolla e si mette in forno<br />
a 180° per 25 minuti. Buon appetito!<br />
APRILE / 12 28<br />
pane tostato; poi un «assaggio di mare»<br />
che comprende salmone fresco marinato<br />
al pepe rosa, alici marinate, insalata di<br />
polpo, seppie, gamberi e calamari, cozze<br />
gratinate, capesante. Poi secondo quanto<br />
offre il mercato: tonno fresco, carpaccio di<br />
gamberi ecc.. Sui primi consiglio i paccheri<br />
al ragù di coda di rospo, i maccheroncini<br />
con pesce spada, melanzane e menta fresca,<br />
ma possiamo accontentare tutte le richieste.<br />
Sui secondi c’è stata la riscoperta degli<br />
spiedini con gamberi, calamari e seppioline<br />
gratinati, poi la classica grigliata mista, il<br />
rombo al forno con verdure, le sogliole, gli<br />
scampi ecc... senza dimenticare un’ottima<br />
frittura mista”.<br />
E se a qualcuno non piace il pesce?<br />
“Tra gli antipasti segnalo solo la sopressata,<br />
il salame e la coppa della Basilicata e il<br />
pecorino dolce di Moliterni. Tra i primi,<br />
la scelta tra i classici è praticamente senza<br />
fine, voglio solo ricordare le orecchiette coi<br />
broccoli e salsiccia, la pasta coi ceci o coi<br />
fagioli, la rivisitazione del cacio e pepe, il<br />
risotto con radicchio e provola affumicata.<br />
Anche tra i secondi la scelta è vasta. Voglio<br />
ricordare la cotoletta «alla napoletana,<br />
impanata due volte» nella quale si esprime<br />
tutta l’arguzia dei napoletani per vincere<br />
la fame, ma che è davvero squisita. I dolci<br />
meritano un capitolo a sé. Mia moglie ne<br />
è la regina. Da quelli al cucchiaio, con