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primopiano STORIE DI SUCCESSO centro rasoi elettrici In pieno centro storico un negozio unico nel suo genere Dove trovare tutto quanto occorre per farla in barba... senza problemi “Rispetto all’Italia in tutto il resto d’Europa ci si rade di più col rasoio elettrico semplicemente perché costa meno” 1 a cura di Fabrizio Furlotti N el XIX secolo era definita “l’onor del mento”, accessorio indispensabile per uomini di un certo rango, ma anche simbolo di spirito rivoluzionario, poi rinverdito da coloro che erano giovani quando si predicava il libero amore e si voleva la fantasia al potere. Na- quale futuro per il rasoio elettrico? i deficit della ProMozione Tecnologia al top? La tecnologia in tutti i campi ha il più delle volte completamente rivoluzionato il mercato. Secondo lei si arriverà a immettere sul mercato un prodotto in grado di stravolgere le caratteristiche del rasoio elettrico tanto da invertire la tendenza rispetto al dato attuale? Fulvio: “Oggi c’è già il rasoio che rade dolcemente, dove e quando vuoi. Se una volta le testine giravano tra i 5 e i 6mila giri, oggi abbiamo rasoi le cui testine girano a 14mila giri, con un risultato ben diverso. Un’evoluzione che ha toccato non solo le testine, turalmente stiamo parlando della barba, per molti uomini dannazione quotidiana, ma pur sempre un rito ineludibile da onorare, tra pennelli, sapone e lamette, o con la loro versione … elettrificata: il rasoio elettrico, appunto. Appena imboccata via Garibaldi partendo ma tutte le componenti del rasoio, compreso il lato estetico. Ormai questi rasoi elettrici sono ad un’ora dalla lametta, nel senso che, nelle 24 ore, la barba cresce un’ora prima di quanto faccia una rasatura con la lametta, ma, appena fatta non se ne distingue la differenza. Quello che non si capisce è che le lamette, oggi con soluzioni molto pubblicizzate, hanno un costo, facendo il conto sull’anno, molto superiore, la gente, evidentemente, spende senza fare questi conti”. Cosa dovrebbe cambiare? “Ci vorrebbe davvero una nuovissima proposta, molto diversa da quelle oggi sul mercato, supportata da una campagna pubblicitaria a tappeto, sostenuta da nuovi slogan e soprattutto da un investimento sostenuto. Invece oggi il prodotto rasoio elettrico è forse il meno pubblicizzato di tutti. Sono buon testimone che APRILE / 12 6 2 3 8 le grandi marche produttrici hanno occasionalmente tentato di impostare campagne pubblicitarie in modo organico, il risultato è stato spesso deprimente in quanto di quel prodotto sono addirittura calate le vendite. Questo è un fenomeno che accade solo in Italia e, al di là del dato storico assodato, non si capiscono nemmeno sino in fondo le vere ragioni”.
4 3 5 da via Mazzini, al numero 2/E, da oltre dieci anni, annunciato dalle sue sfavillanti vetrine, c’è il “centro Rasoi Elettrici”, il vero e unico regno di chi vuole trovare tutto quanto serve alla rasatura con rasoio elettrico, dal top dei prodotti presenti sul mercato, all’assistenza e … la consulenza. Titolare è Fulvio Evangelisti, bolognese, a <strong>Parma</strong> dal ’75, col negozio di via Cavour, in via Garibaldi dal 2001, al quale chiediamo com’è oggi il mercato del rasoio elettrico. “Rispetto a qualche anno fa è calato tantissimo, soprattutto in Italia dove si calcola che solo il 20% degli uomini si rade con un elettrico: percentuale che è maggiore al nord, ma che precipita al sud. Tenga presente che su questo dato siamo gli ultimi in Europa, dove la percentuale di chi si rade con l’elettrico va dal 50 al 70%. Qual è la ragione di questo gap? “Molte case produttrici hanno commissionato indagini di mercato in tal senso. Il risultato di fondo è sempre stato lo stesso: gli europei dichiarano che radersi col rasoio elettrico perché costa meno che 1 - Fulvio Evangelisti e Massimo Gandolfi 2 - 4 - 5 - 6 Vetrine 3 - 8 Interni 7 - L’ingresso primopiano STORIE DI SUCCESSO con le lamette. Tutto qua, il problema è solo economico. A questo se ne aggiunge un altro: con i climi più freddi la pelle si irrita meno, quindi col rasoio elettrico se ne risente meno; andando verso i climi caldi, col sudore e il caldo, col rasoio elettrico si fa un po’ più fatica. Poi c’è anche il fatto che la gente non conosce l’evoluzione tecnologica che hanno avuto, anche perché le case produttrici, se non qualche volta a Natale, non li pubblicizzano più. Basterebbe la metà degli spot che dedicano alla depilazione femminile, per avere qualche riscontro”. chi sono i vostri clienti? A risponderci è Massimo Gandolfi, dipendente. “Uomini dai 40anni in su. Molti giovani li stiamo acquisendo come clienti con altri articoli: regolabarba, tagliacapelli e simili, anche perché oggi la tendenza per i giovani è portare una barba semi lunga. Alcuni addirittura vengono a richiedere il rasoio a mano libera, che è una contraddizione se si pensa che quotidianamente maneggiano Ipad o Iphone, poi sull’argomento barba tornano a quanto di più antico ci sia sul mercato. C’è da dire che la moda di portare i capelli corti o addirittura raderseli completamente, quindi coi vari modelli di tagliacapelli, ha compensato il calo di vendite del rasoio elettrico”. Quali sono gli articoli del negozio? “Molti inerenti la rasatura, - ci risponde Fulvio - altri la cura della persona, in particolare adatti per le signore: specchi d’ingrandimento, depilatori, forbicine di tutti i tipi, pinzette ecc… Poi abbiamo articoli particolari, frutto anche di una mia passione personale: torce e pile in grado di illuminare un campo da calcio, la coltelleria svizzera da campeggio, un set bellissimo e molto pratico, poi tutta la serie degli orologi da casa e da viaggio, termometri, igrometri ecc…”. Parliamo ora di una peculiarità del negozio: la riparazione. “Anche questa è in calo, perché - ci conferma Massimo - sul mercato ci sono prodotti, ovviamente di scarsa qualità, a costi bassissimi e per di più di marche prestigiose. Se il cliente aveva acquistato anni fa il rasoio per una certa cifra e oggi vuole cambiare le testine, spende di più che acquistare un nuovo rasoio della stessa marca ma, ripeto, di scarsissima qualità. Tempo fa conveniva farlo riparare, ma questa è la politica che hanno adottato le stesse case produttrici: mettere sul mercato prodotti a basso costo di scarsa qualità e puntare sui numeri”. Il suo negozio è situato in una posizione APRILE / 12 7 6 7 strategica per valutare, dal punto di vista commerciale, se e come è cambiato il centro di parma. “Senza dubbi – ci dice Fulvio – la frequentazione del centro è calata e nello stesso tempo cambiata. Resta l’eterno problema che il centro è, nonostante tutti i servizi cui vi fanno riferimento, definito scomodo, ma ovviamente è un problema che non è più risolvibile”. partecipa alle iniziative legate al ccn? “Abbiamo provato a tenere aperto la domenica o la sera, ma non abbiamo ottenuto nulla. Forse è colpa degli articoli che vendiamo, ma il dato di fatto è questo”. come vede il futuro della sua attività? “Per ora stiamo solamente tirando avanti tentando di anticipare le tendenze e le mode, quindi tenendoci sempre aggiornati su nuovi prodotti e nuove proposte”.
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