news - Confesercenti Parma
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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. <strong>Parma</strong><br />
il periodico di<br />
primo piano<br />
Centro rasoi elettrici: in<br />
centro storico, tutto per<br />
farla in barba... senza filo<br />
focuS<br />
tempo liBero<br />
Ristorante - pizzeria “Alla<br />
Fontana” ad Eia e Osteria<br />
Oltrevino in Oltretorrente<br />
&<br />
<strong>Confesercenti</strong>: se chiude<br />
la Piccola e Media Impresa<br />
chiude l’Italia<br />
all’interno lo Speciale credito<br />
Anno XLII n. 3 - Aprile 2012<br />
TEMPOLIBERO<br />
www.confesercentiparma.it<br />
le mani sulla città<br />
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CENTRO ACCREDITATO DALLA CCIAA DI PARMA PER LA VERIFICA METRICA PERIODICA SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE
colophon<br />
Aut. Tribunale di <strong>Parma</strong> n.11 del 06/04/94<br />
Notiziario della <strong>Confesercenti</strong><br />
Strada del Consorzio, 10 - PARMA<br />
Uffici: Via La Spezia 52/1a - PARMA<br />
Tel. 0521382611<br />
Redazione: 0521.251848<br />
www.confesercentiparma.it<br />
infoconfesercenti@confesercentiparma.it<br />
Direttore responsabile: Stefano Cantoni<br />
Ideazione e realizzazione: Edicta<br />
6<br />
Indice<br />
APRILE / 12<br />
26<br />
28<br />
InBreve 4-5 / notizie dall’italia e dalla città<br />
prIMopIano 6-7 / centro rasoi elettrici<br />
FoCUS 1 8-10 / chiudono le Pmi? chiude l’italia!<br />
FoCUS 2 12-13 / il Xiii rapporto di sOs impresa<br />
neWS 14-21 / notizie sindacali e di settore<br />
CreDIto 15-18 / la coop. di Garanzia e le convenzioni bancarie<br />
FISCo 22-23 / le scadenze di aprile<br />
teMpolIBero 26-27 / Ferrara e le città d’arte - una poltrona per 10<br />
APRILE / 12 3<br />
28-29 / segnalazioni: il ristorante, il bar<br />
CeSCot 30 / la Formazione continua...
economia<br />
intervista a Venturi sulla<br />
riforma del lavoro<br />
In veste di Presidente di Rete Imprese<br />
Italia, Marco Venturi, dopo aver incontrato<br />
il Ministro Fornero, ha rilasciato<br />
alla trasmissione di Rai Radio 1 “Economia<br />
in tasca” un’intervista, della<br />
quale pubblichiamo alcuni stralci.<br />
“In seguito alla prima ipotesi di riforma e<br />
ai contatti che ne sono seguiti tra parti<br />
sociali e Governo, ho incontrato il Ministro<br />
la quale mi ha dato assicurazioni<br />
in merito ad alcuni punti sui quali non<br />
avevamo risparmiato le nostre osservazioni.<br />
Il contratto a tempo determinato<br />
per ciò che riguarda la stagionalità,<br />
anche in un settore fondamentale<br />
come il turismo, l’apprendistato e<br />
quindi al costo dell’ASPI che diventa<br />
scoraggiante, il lavoro intermittente<br />
per l’eccessiva burocratizzazione<br />
dei relativi procedimenti, i contratti<br />
a progetto ecc... Tutta una serie di<br />
punti che creano molta occupazione<br />
nel nostro Paese e che rischiavano di<br />
essere messi in discussione. Spero<br />
che questa parte rimanga stabile e<br />
in più credo dovremo ragionare sulla<br />
flessibilità in entrata, cosa che stiamo<br />
da tempo facendo con le altre associazioni<br />
di impresa”.<br />
Nei giorni scorsi sembrava dovesse<br />
calare il gelo tra Governo e imprenditori.<br />
È davvero così?<br />
“Il gelo dipende dalle scelte, non c’è un<br />
pregiudizio nei confronti del Governo<br />
né della riforma che bisogna fare,<br />
quindi il problema è il merito e il merito<br />
è quello che ho detto prima. Se queste<br />
risposte vengono confermate per noi<br />
vanno bene, quindi ritengo un passo<br />
avanti anche per il Paese”.<br />
Cosa vi aspettate sul fronte del fisco?<br />
“Intanto c’è già l’IMU, c’è l’IVA che già<br />
è stata aumentata ed è previsto sia<br />
aumentata ulteriormenta il 2% a ottobre<br />
e ancora lo 0,5% il prossimo anno:<br />
una follia, perché ritengo vada invece<br />
diminuita per diventare più competitivi.<br />
Invece si continua a mettere le mani<br />
nelle tasche di cittadini delle imprese e<br />
delle famiglie. Sono pertanto convinto<br />
che si debba invertire questa tendenza<br />
agendo sulla spesa pubblica; ci sono<br />
enormi margini di tagli degli sprechi e<br />
di cose di cui si possa fare a meno a<br />
cominciare dalla razionalizzazione del<br />
sistema istituzionale”.<br />
Inbreve<br />
in italia sale l’inflazione eurostat comunica che nei Paesi aderenti in<br />
marzo l’inflazione si è attestata al 2,7%, in italia è invece salita al 3,8%<br />
turismo: buono il 2011<br />
per <strong>Parma</strong> e provincia<br />
Sono incoraggianti i dati 2011<br />
sull’andamento del turismo in<br />
Provincia di <strong>Parma</strong>, numeri di<br />
tutto rispetto in periodi di crisi<br />
come questo e con un settore<br />
termale che continua a soffrire.<br />
Numeri che raccontano di<br />
come <strong>Parma</strong> e il territorio siano<br />
di richiamo per i turisti (557.074<br />
arrivi +7,6 % rispetto al 2010)<br />
ma che evidenziano anche la<br />
difficoltà a far fermare le persone<br />
per più notti e non per una sola<br />
(1.497.094 presenze -1,6%).<br />
Sono queste alcune tendenze<br />
emerse dal report elaborato<br />
dall’Ufficio Statistica della Provincia<br />
e presentato oggi nella sede<br />
dell’ente ai componenti il Tavolo<br />
di coordinamento provinciale del<br />
turismo.<br />
“Dati buoni, con circa 30mila<br />
arrivi in più – ha sottolineato<br />
l’assessore provinciale Agostino<br />
Maggiali commentando<br />
l’andamento – c’è un calo delle<br />
presenze dovuto a una criticità<br />
che abbiamo su Salso, una ferita<br />
aperta e un problema che riguarda<br />
tutto il territorio. Sono buoni i<br />
dati di <strong>Parma</strong>, delle zone collinari<br />
e ottimi in montagna in particolare<br />
nella est. Ci dicono che il nostro<br />
territorio piace, è attrattivo per gli<br />
stranieri, sempre più in aumento,<br />
APRILE / 12 4<br />
un turismo che se supportato da<br />
una buona organizzazione può<br />
crescere e far crescere quel Pil<br />
che deriva da questo settore, che<br />
crea posti di lavoro e sviluppo”.<br />
Molti gli spunti forniti nella presentazione<br />
dei dati. Mentre i turisti<br />
italiani hanno avuto un aumento<br />
del 6,3% degli arrivi, ma una diminuzione<br />
del 3,1% delle presenze<br />
(in valore assoluto 398.556 arrivi<br />
e 1.131.085 presenze), sono gli<br />
stranieri a portare buone notizie<br />
per gli operatori locali. Crescono<br />
infatti sia gli arrivi (+11%) sia le<br />
presenze (+3,2% con permanenza<br />
media stabile rispetto all’anno<br />
precedente) degli stranieri,<br />
ancora una quota minoritaria del<br />
movimento complessivo (il 28,5%<br />
e 24,4% del totale) ma questo<br />
segmento di mercato è ad alto<br />
valore aggiunto per le ricadute<br />
sull’economia locale. Le nazionalità<br />
più rappresentate sono, in ordine<br />
decrescente: Francesi (6mila<br />
presenze (+14,5%), Tedeschi,<br />
Statunitensi (2.800 presenze<br />
+11,6%) e Inglesi.<br />
L’aumento degli arrivi e delle<br />
presenze avviene in tutte le aree<br />
tranne che nella zona termale.<br />
Le variazioni più positive si<br />
sono verificate nelle località<br />
collinari (+8,7% arrivi e +13,8%<br />
presenze) e montane (+13,8%<br />
arrivi e +15,4% presenze) con la<br />
notevole crescita nella Est che<br />
presenta i dati percentuali migliori<br />
di tutto il territorio. Il Capoluogo<br />
fa segnare un solido incremento<br />
degli arrivi (+12,3%) e un + 2,8%<br />
delle presenze mentre nel comparto<br />
“Città d’arte” si rileva una<br />
leggera crescita sia per gli arrivi<br />
con +1,9% sia per le presenze<br />
(+1,7%). Si conferma la sofferenza<br />
delle località termali (-0,4%<br />
gli arrivi e -12,7% le presenze).<br />
Complessivamente l’offerta<br />
ricettiva in provincia di <strong>Parma</strong> alla<br />
fine del 2011 conta 760 strutture<br />
attive e 19.488 posti letto, con<br />
un aumento di 45 strutture<br />
(+6,3%) e 364 posti letto (+1,9%)<br />
rispetto all’anno precedente. Le<br />
performance migliori sono nel<br />
comparto extralberghiero (B&B,<br />
agriturismi, campeggi, ecc...)<br />
dove si registra una consistente<br />
crescita degli arrivi (+14,1%)<br />
e un aumento dell’8,9% delle<br />
presenze, mentre nelle strutture<br />
alberghiere c’è un calo del 4,5%<br />
delle presenze e di un incremento<br />
del 6,5% degli arrivi. Va tuttavia<br />
ricordato che l’extralberghiero<br />
rappresenta una quota decisamente<br />
minoritaria del movimento<br />
clienti complessivo, il 15,3%<br />
degli arrivi totali e il 23,8% delle<br />
presenze nell’anno 2011.<br />
osservatorio isPo: è<br />
allarme lavoro<br />
Il futuro economico dell’Italia<br />
spaventa un po’ meno, ma sulle<br />
prospettive di lavoro l’allarme<br />
resta a livelli di guardia: il 99%<br />
della popolazione, praticamente<br />
tutti, si dice preoccupato.<br />
L’osservatorio <strong>Confesercenti</strong>-<br />
Ispo sulla crisi fotografa un’Italia<br />
ancora in affanno, con poche<br />
certezze e molte paure. Anche<br />
perché la crisi continua a colpire<br />
duramente: ormai un quarto delle<br />
famiglie (il 25%) rivela di essere<br />
stata direttamente coinvolto dalla<br />
crisi, vuoi per la perdita di posto<br />
di lavoro o per la messa in cassa<br />
integrazione di uno dei propri<br />
membri. Un dato in significativo<br />
aumento (+11%) rispetto<br />
a novembre 2011. È invece<br />
praticamente unanime il timore<br />
degli italiani sul tema lavoro del<br />
Paese Ad avere paura sono<br />
soprattutto i giovani: il maggior<br />
dato di “molto preoccupati” si<br />
registra infatti tra i 18-24enni<br />
(81%) e i 35-44enni (75%). Ma<br />
il timore colpisce anche le realtà<br />
più marginali del Paese, come<br />
i residenti in piccoli centri, con<br />
meno di 5.000 abitanti, con una<br />
quota del 72%, i lavoratori con<br />
qualifiche meno elevate (72%),<br />
gli studenti (73%) e, ovviamente,<br />
i disoccupati (82%), che vedono<br />
decisamente nero.
Inbreve<br />
nel 1971 fu una delle fondatrici della nostra associazione<br />
L’ultimo saluto ad Annita Carrara<br />
Lo scorso marzo è venuta<br />
a mancare Annita carrara,<br />
per tutti “Anita”.<br />
Abbiamo deciso di ricordare<br />
una donna, una persona che<br />
fu tra le fondatrici della nostra<br />
Associazione nell’ormai lontano<br />
1971. Iniziò infatti in quegli<br />
anni il fermento associativo che<br />
portò tanti piccoli imprenditori<br />
ad unirsi per meglio tutelare i<br />
propri interessi e per avere quei<br />
servizi moderni di cui si aveva<br />
sempre più bisogno.<br />
Con la scomparsa di Anita Carrara<br />
se ne va una donna che fu<br />
colonna portante dell’associazionismo<br />
tra commercianti.<br />
Emanuela Gallingani, allora<br />
sua diretta collaboratrice<br />
ricorda:“Era una gran donna<br />
che non aveva paura di niente e<br />
di nessuno, combattiva…anche<br />
una vera femminista, molto<br />
precisa e competente”.<br />
Anita da giovanissima aveva<br />
preso parte alla Resistenza,<br />
poi si impegnò nelle lotte per<br />
l’emancipazione femminile,<br />
anche a livello politico.<br />
Di idee aperte e attenta alle<br />
innovazioni, ai cambiamenti,<br />
Anita, fu nei primi anni ’70, Segretaria<br />
responsabile dell’Uncic,<br />
l’Associazione dei Piccoli Commercianti<br />
e Dettaglianti, nella<br />
vecchia sede di Borgo Pietro<br />
Giordani. Fu tra i protagonisti<br />
della fusione con l’Anvad, l’Associazione<br />
Provinciale Venditori<br />
Ambulanti e Dettaglianti. Una<br />
fusione che portò insieme alla<br />
APRILE / 12 5<br />
Faib (Benzinai) e alla Fiarc<br />
(Agenti di Commercio), alla<br />
costituzione di <strong>Confesercenti</strong><br />
con primo Segretario, Enrico<br />
Fontana. Anita, nella nuova<br />
sede di <strong>Confesercenti</strong>, inaugurata<br />
nel febbraio del 1972<br />
in strada del Consorzio, si<br />
occupava dell’attività sindacale<br />
delle federazioni di settore e teneva<br />
i rapporti istituzionali, con<br />
Sindaci e Assessori; un lavoro<br />
svolto fino alla fine degli anni<br />
’70 quando lasciò il lavoro per<br />
la meritata pensione.<br />
Tutta la <strong>Confesercenti</strong> ne vuole<br />
così ricordare l’impegno, la<br />
dedizione e la tenacia con cui<br />
ha sempre lavorato in Associazione<br />
per rappresentare e aiutare<br />
le imprese associate.<br />
confesercenti sViluPPo iMPresa società cooperativa<br />
<strong>Parma</strong> Via La Spezia 52/1A<br />
Codice fiscale e Registro Imprese di <strong>Parma</strong> n. 00729230342<br />
Tel. 0521.382611 - Fax 0521.382638<br />
Albo Società Cooperative n. A130973<br />
aVViso di conVocazione asseMBlea ordinaria dei soci<br />
Ai sensi di quanto previsto dagli artt. 26 – 27 – 28 – 29 – 30 dello Statuto<br />
1° Convocazione<br />
Sabato 28 Aprile 2012 alle ore 8.00<br />
presso la sede in <strong>Parma</strong> Via La Spezia 52/1A<br />
2° Convocazione<br />
GioVedì 24 MaGGio 2012<br />
alle ore 15.00<br />
presso la sede in <strong>Parma</strong> Via La Spezia 52/1A<br />
Ordine del Giorno<br />
1) Discussione ed approvazione del bilancio dell’esercizio<br />
chiuso al 31 dicembre 2011 e deliberazioni relative;<br />
2) Rinnovo Consiglio di Amministrazione;<br />
3) Rinnovo carica Revisore Contabile;<br />
4) Varie ed eventuali.<br />
<strong>Parma</strong>, 2 Aprile 2012<br />
Il Presidente Tienno Arquati<br />
dal territorio<br />
registro delle imprese<br />
storiche: il bando resta<br />
aperto<br />
Unioncamere ha deciso di prorogare<br />
la scadenza del termine in precedenza<br />
annunciato, per dare la possibilità alle<br />
numerose imprese che hanno risposto<br />
all’iniziativa di completare le ricerche<br />
necessarie a mettere insieme la documentazione<br />
richiesta per l’iscrizione. È<br />
dunque ancora possibile candidarsi<br />
all’iscrizione del Registro delle Imprese<br />
storiche ed ottenere il logo predisposto<br />
da Unioncamere per tutte le imprese<br />
di <strong>Parma</strong> che dimostreranno i requisiti<br />
richiesti. Per info: www.pr.cam.com.it<br />
la XVi edizione di cibus<br />
Dal 7 al 10 maggio è in programma<br />
la 16 a edizione di CIBUS, il Salone<br />
internazionale dell’alimentazione, ormai<br />
considerato come una vetrina<br />
esclusiva a livello espositivo, in grado<br />
di offrire grande visibilità internazionale<br />
a convegni e tavole rotonde su temi<br />
di attualità in ambito Food and Retail,<br />
organizzazione che sarà messa in<br />
atto anche quest’anno con decine di<br />
incontri specialistici. In contemporanea<br />
alla parte espositiva “classica” è<br />
previsto “Dolce Italia” il V° salone del<br />
dolciario, il Forum multidisciplinare di<br />
nutrizione “Pianeta nutrizione”, il Cibus<br />
Export Desk, il punto di incontro tra il<br />
made in Italy e quattro Paesi-obiettivo:<br />
Germania, USA, Giappone, India.<br />
L’ingresso a Cibus è aperto solo a un<br />
pubblico di professionisti del food, retail<br />
e informazione.
primopiano<br />
STORIE DI SUCCESSO<br />
centro rasoi elettrici In pieno centro storico un negozio unico nel suo genere<br />
Dove trovare tutto quanto occorre<br />
per farla in barba... senza problemi<br />
“Rispetto all’Italia in tutto il resto d’Europa ci si rade di più<br />
col rasoio elettrico semplicemente perché costa meno”<br />
1<br />
a cura di Fabrizio Furlotti<br />
N<br />
el XIX secolo era definita “l’onor<br />
del mento”, accessorio indispensabile<br />
per uomini di un certo<br />
rango, ma anche simbolo di spirito rivoluzionario,<br />
poi rinverdito da coloro che<br />
erano giovani quando si predicava il libero<br />
amore e si voleva la fantasia al potere. Na-<br />
quale futuro per il rasoio elettrico?<br />
i deficit della ProMozione<br />
Tecnologia al top?<br />
La tecnologia in tutti i campi ha il più delle<br />
volte completamente rivoluzionato il mercato.<br />
Secondo lei si arriverà a immettere sul<br />
mercato un prodotto in grado di stravolgere<br />
le caratteristiche del rasoio elettrico tanto da<br />
invertire la tendenza rispetto al dato attuale?<br />
Fulvio: “Oggi c’è già il rasoio che rade dolcemente,<br />
dove e quando vuoi. Se una volta<br />
le testine giravano tra i 5 e i 6mila giri, oggi<br />
abbiamo rasoi le cui testine girano a 14mila<br />
giri, con un risultato ben diverso. Un’evoluzione<br />
che ha toccato non solo le testine,<br />
turalmente stiamo parlando della barba,<br />
per molti uomini dannazione quotidiana,<br />
ma pur sempre un rito ineludibile da onorare,<br />
tra pennelli, sapone e lamette, o con<br />
la loro versione … elettrificata: il rasoio<br />
elettrico, appunto.<br />
Appena imboccata via Garibaldi partendo<br />
ma tutte le componenti del rasoio, compreso<br />
il lato estetico. Ormai questi rasoi elettrici sono<br />
ad un’ora dalla lametta, nel senso che, nelle<br />
24 ore, la barba cresce un’ora prima di quanto<br />
faccia una rasatura con la lametta, ma, appena<br />
fatta non se ne distingue la differenza. Quello<br />
che non si capisce è che le lamette, oggi con<br />
soluzioni molto pubblicizzate, hanno un costo,<br />
facendo il conto sull’anno, molto superiore,<br />
la gente, evidentemente, spende senza fare<br />
questi conti”. Cosa dovrebbe cambiare? “Ci<br />
vorrebbe davvero una nuovissima proposta,<br />
molto diversa da quelle oggi sul mercato,<br />
supportata da una campagna pubblicitaria a<br />
tappeto, sostenuta da nuovi slogan e soprattutto<br />
da un investimento sostenuto. Invece<br />
oggi il prodotto rasoio elettrico è forse il meno<br />
pubblicizzato di tutti. Sono buon testimone che<br />
APRILE / 12 6<br />
2<br />
3<br />
8<br />
le grandi marche produttrici hanno occasionalmente<br />
tentato di impostare campagne<br />
pubblicitarie in modo organico, il risultato è<br />
stato spesso deprimente in quanto di quel<br />
prodotto sono addirittura calate le vendite.<br />
Questo è un fenomeno che accade solo<br />
in Italia e, al di là del dato storico assodato,<br />
non si capiscono nemmeno sino in fondo<br />
le vere ragioni”.
4<br />
3<br />
5<br />
da via Mazzini, al numero 2/E, da oltre<br />
dieci anni, annunciato dalle sue sfavillanti<br />
vetrine, c’è il “centro Rasoi Elettrici”,<br />
il vero e unico regno di chi vuole trovare<br />
tutto quanto serve alla rasatura con rasoio<br />
elettrico, dal top dei prodotti presenti sul<br />
mercato, all’assistenza e … la consulenza.<br />
Titolare è Fulvio Evangelisti, bolognese, a<br />
<strong>Parma</strong> dal ’75, col negozio di via Cavour,<br />
in via Garibaldi dal 2001, al quale chiediamo<br />
com’è oggi il mercato del rasoio<br />
elettrico.<br />
“Rispetto a qualche anno fa è calato tantissimo,<br />
soprattutto in Italia dove si calcola<br />
che solo il 20% degli uomini si rade con<br />
un elettrico: percentuale che è maggiore al<br />
nord, ma che precipita al sud. Tenga presente<br />
che su questo dato siamo gli ultimi<br />
in Europa, dove la percentuale di chi si<br />
rade con l’elettrico va dal 50 al 70%.<br />
Qual è la ragione di questo gap?<br />
“Molte case produttrici hanno commissionato<br />
indagini di mercato in tal senso.<br />
Il risultato di fondo è sempre stato lo<br />
stesso: gli europei dichiarano che radersi<br />
col rasoio elettrico perché costa meno che<br />
1 - Fulvio Evangelisti e Massimo Gandolfi<br />
2 - 4 - 5 - 6 Vetrine<br />
3 - 8 Interni<br />
7 - L’ingresso<br />
primopiano<br />
STORIE DI SUCCESSO<br />
con le lamette. Tutto qua, il problema è<br />
solo economico. A questo se ne aggiunge<br />
un altro: con i climi più freddi la pelle si<br />
irrita meno, quindi col rasoio elettrico se<br />
ne risente meno; andando verso i climi<br />
caldi, col sudore e il caldo, col rasoio<br />
elettrico si fa un po’ più fatica. Poi c’è<br />
anche il fatto che la gente non conosce<br />
l’evoluzione tecnologica che hanno avuto,<br />
anche perché le case produttrici, se non<br />
qualche volta a Natale, non li pubblicizzano<br />
più. Basterebbe la metà degli spot che<br />
dedicano alla depilazione femminile, per<br />
avere qualche riscontro”.<br />
chi sono i vostri clienti?<br />
A risponderci è Massimo Gandolfi,<br />
dipendente. “Uomini dai 40anni in su.<br />
Molti giovani li stiamo acquisendo come<br />
clienti con altri articoli: regolabarba, tagliacapelli<br />
e simili, anche perché oggi la<br />
tendenza per i giovani è portare una barba<br />
semi lunga. Alcuni addirittura vengono a<br />
richiedere il rasoio a mano libera, che è<br />
una contraddizione se si pensa che quotidianamente<br />
maneggiano Ipad o Iphone,<br />
poi sull’argomento barba tornano a quanto<br />
di più antico ci sia sul mercato. C’è da<br />
dire che la moda di portare i capelli corti<br />
o addirittura raderseli completamente,<br />
quindi coi vari modelli di tagliacapelli, ha<br />
compensato il calo di vendite del rasoio<br />
elettrico”.<br />
Quali sono gli articoli del negozio?<br />
“Molti inerenti la rasatura, - ci risponde<br />
Fulvio - altri la cura della persona, in<br />
particolare adatti per le signore: specchi<br />
d’ingrandimento, depilatori, forbicine di<br />
tutti i tipi, pinzette ecc… Poi abbiamo<br />
articoli particolari, frutto anche di una<br />
mia passione personale: torce e pile in<br />
grado di illuminare un campo da calcio,<br />
la coltelleria svizzera da campeggio, un<br />
set bellissimo e molto pratico, poi tutta<br />
la serie degli orologi da casa e da viaggio,<br />
termometri, igrometri ecc…”.<br />
Parliamo ora di una peculiarità del negozio:<br />
la riparazione.<br />
“Anche questa è in calo, perché - ci conferma<br />
Massimo - sul mercato ci sono<br />
prodotti, ovviamente di scarsa qualità,<br />
a costi bassissimi e per di più di marche<br />
prestigiose. Se il cliente aveva acquistato<br />
anni fa il rasoio per una certa cifra e oggi<br />
vuole cambiare le testine, spende di più<br />
che acquistare un nuovo rasoio della stessa<br />
marca ma, ripeto, di scarsissima qualità.<br />
Tempo fa conveniva farlo riparare, ma<br />
questa è la politica che hanno adottato<br />
le stesse case produttrici: mettere sul<br />
mercato prodotti a basso costo di scarsa<br />
qualità e puntare sui numeri”.<br />
Il suo negozio è situato in una posizione<br />
APRILE / 12 7<br />
6<br />
7<br />
strategica per valutare, dal punto di vista<br />
commerciale, se e come è cambiato il<br />
centro di parma. “Senza dubbi – ci dice<br />
Fulvio – la frequentazione del centro<br />
è calata e nello stesso tempo cambiata.<br />
Resta l’eterno problema che il centro è,<br />
nonostante tutti i servizi cui vi fanno<br />
riferimento, definito scomodo, ma ovviamente<br />
è un problema che non è più<br />
risolvibile”.<br />
partecipa alle iniziative legate al ccn?<br />
“Abbiamo provato a tenere aperto la domenica<br />
o la sera, ma non abbiamo ottenuto<br />
nulla. Forse è colpa degli articoli che<br />
vendiamo, ma il dato di fatto è questo”.<br />
come vede il futuro della sua attività?<br />
“Per ora stiamo solamente tirando avanti<br />
tentando di anticipare le tendenze e le<br />
mode, quindi tenendoci sempre aggiornati<br />
su nuovi prodotti e nuove proposte”.
Chiudono le<br />
piccole e medie<br />
imprese?<br />
Chiude l’Italia<br />
Focus<br />
DALLA CONFESERCENTI<br />
considerazioni Anche a <strong>Parma</strong>, <strong>Confesercenti</strong> sfoglia<br />
il proprio “cahier de doleance”<br />
A<br />
nche a <strong>Parma</strong>, così come contemporaneamente<br />
in tutte le sedi provinciali<br />
e regionali di <strong>Confesercenti</strong>,<br />
giovedì 22 marzo è stata convocata una<br />
conferenza stampa in cui, attraverso una<br />
serie di dati, frutto di rilevazioni, indagini,<br />
statistiche e studi, perlopiù condotti<br />
da <strong>Confesercenti</strong> Nazionale, si è voluto<br />
comunicare lo stato del commercio e del<br />
turismo alla luce dei trend economici degli<br />
ultimi anni, oltre che una proiezione per<br />
l’immediato futuro, ipotizzata attraverso i<br />
più recenti provvedimenti del Governo. Un<br />
“cahier de doleance” aperto dal presidente<br />
provinciale di <strong>Confesercenti</strong> corrado Testa,<br />
dopo le considerazioni sugli effetti più<br />
che negativi della crisi sul reddito e quindi<br />
sulla capacità di spesa delle famiglie italiane,<br />
su due dati che devono far pensare: negli<br />
ultimi quattro anni il saldo tra imprese<br />
iscritte e cessate nei settori commercio e<br />
turismo ha fatto registrare oltre 150mila<br />
imprese in meno, saldo negativo rimarcato<br />
anche per i posti di lavoro perduti che è di<br />
circa 450mila.<br />
“Un dato, quello del calo dei consumi –<br />
sottolineato Testa –, registrato anche su<br />
quelli primari come il pane, la pasta, il latte,<br />
la verdura e la frutta che deve far pensare,<br />
assimilato ad un vero e proprio crollo delle<br />
vendite di quei beni considerati superflui,<br />
che orami le nostre imprese non possono<br />
più permettersi. Perché anche chi aveva<br />
un negozio strutturato in modo decente<br />
APRIILE / 12 8<br />
dove vi lavorava la propria famiglia, non<br />
dimentichiamo che noi siamo dei bottegai,<br />
col quale era possibile vivere ed avere<br />
un piccolo risparmio oggi si trova a dover<br />
spendere anche quel che aveva messo da<br />
parte per continuare ad andare avanti con<br />
la propria azienda”.<br />
E le prospettive non sono di certo rosee in<br />
quanto le famiglie italiane si trovano ancora<br />
una volta esposte alle turbolenze in atto,<br />
visto che le misure introdotte dalle varie<br />
manovre presentate nel corso dell’anno<br />
hanno di fatto interessato in buona parte,<br />
direttamente o indirettamente, anche i<br />
consumatori senza contare quelle che ancora<br />
devono entrare in vigore (addizionali,<br />
IMU, aumento dell’IVA, incremento delle<br />
accise) che andranno a toccare il commerciante<br />
sia come persona fisica che come<br />
azienda: si può stimare che per un piccolo<br />
esercizio commerciale l’aggravio contributivo<br />
oscillerà, a regime, fra i 1200 e i 2000<br />
euro l’anno.<br />
Tra aumento della tassazione e dei costi,<br />
la <strong>Confesercenti</strong> ha stimato un aumento<br />
complessivo dell’inflazione di altri 2,5<br />
punti. Situazione che andrà ulteriormente<br />
a farsi sentire sul reddito delle famiglie, per<br />
ciascuna delle quali è stato calcolato un ulteriore<br />
aggravio medio/annuo di 680 euro,
con conseguente sofferenza dei consumi<br />
e quindi delle vendite. Non meno grave<br />
è prevista la situazione delle imprese del<br />
settore turistico per due misure specifiche.<br />
“<strong>Parma</strong> – ha precisato il Presidente Testa – è<br />
una città turistica, così come la sua provincia<br />
offre attrattive notevoli, dal punto di vista<br />
storico, paesaggistico, musicale e termale:<br />
l’introduzione della tassa di soggiorno e il<br />
previsto aumento dell’aliquota IVA intermedia<br />
a settembre, per noi sarà un ulteriore<br />
duro colpo, e a livello nazionale aprirebbe<br />
una più ampia forbice rispetto agli operatori<br />
dei Paesi concorrenti, non certo gravati da<br />
tali oneri straordinari”.<br />
Testa ha quindi voluto ulteriormente trasferire<br />
sul piano locale diverse considerazioni<br />
e rilevazioni contenute nel documento/<br />
manifesto della <strong>Confesercenti</strong> Nazionale,<br />
partendo dalla riflessione che se oggi l’Italia<br />
è governata da un governo di tecnici che ha<br />
adottato una serie di manovre penalizzanti<br />
cittadini e imprese e se <strong>Parma</strong> è amministrata<br />
da un Commissario straordinario, sono<br />
chiare le responsabilità di “politicanti” che<br />
nelle rispettive sedi istituzionali, hanno amministrato<br />
la “cosa pubblica” con evidenti<br />
scarse capacità.<br />
“A <strong>Parma</strong> – ha proseguito Testa - oggi<br />
abbiamo, istituita dal Commissario Ciclosi,<br />
Focus<br />
DALLA CONFESERCENTI<br />
per un fisco più a misura di pmi<br />
Le proposte di <strong>Confesercenti</strong><br />
Il documento di <strong>Confesercenti</strong> Nazionale<br />
che ha accompagnato i dati esposti in<br />
conferenza stampa, conteneva anche<br />
una serie di proposte sul versante fiscale.<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
Istituire un regime semplificato<br />
basato sul monitoraggio fiscale<br />
per imprese e lavoratori autonomi<br />
con particolari caratteristiche (beni<br />
strumentali fino ad un certo valore,<br />
numero addetti limitato, ad es. non<br />
più di tre o cinque, attività prevalente<br />
rivolta all’interno – no esportazioni o<br />
comunque limitate) con volume di<br />
ricavi attribuibili diversificati per prestazione<br />
di servizi (ad. es. artigiani,<br />
professionisti) e cessione di beni (commercio);<br />
il monitoraggio prevede la definizione di un accordo preliminare tra Ufficio delle entrate<br />
e contribuente con la presenza dell’associazione o del professionista che certifica<br />
la sussistenza dei requisiti richiesti e dura due o tre anni consecutivi;<br />
con l’accordo si stabiliscono sia il reddito d’impresa o di lavoro autonomo che il<br />
contribuente s’impegna a dichiarare sia l’ammontare dell’iva da versare (eventualmente<br />
tenendo conto di piani di investimento in beni strumentali) e si definiscono<br />
quindi, ex ante, gli importi che il contribuente dovrà pagare;<br />
pagamento delle imposte dovute con il sistema dell’”abbonamento fiscale”, ossia<br />
pagamento complessivo diviso in rate mensili e non più legato a versamenti in<br />
acconto e saldo;<br />
possibilità di abbandonare il sistema solo al superamento dei limiti strutturali oppure<br />
al verificarsi di determinati eventi (chiusura attività, cambiamento attività, modifiche<br />
sostanziali dell’attività o dell’organizzazione aziendale, altro);<br />
semplificazioni consistenti in: semplificazioni contabili, superamento della funzione<br />
fiscale di scontrini e ricevute (quindi non più sanzioni o gogne), semplificazioni nelle<br />
dichiarazioni fiscali, riduzione dei termini di accertamento, possibilità di accertamento<br />
solo a fronte di comprovate irregolarità (ad es. acquisto di merce senza fattura,<br />
emissione di fatture false, altro) senza possibilità di accertamenti induttivi.<br />
l’IMU al massimo della percentuale applicabile,<br />
tanto che si prefigura una cifra paragonabile<br />
ad un secondo affitto, una situazione<br />
già questa, insostenibile per diversi nostri<br />
esercizi. Tra un paio di mesi <strong>Parma</strong> andrà<br />
alle urne per scegliere il nuovo Sindaco.<br />
Ben dieci candidati oggi sono concentrati<br />
su una campagna elettorale che li vede tutti<br />
impegnati a dare sostegno concreto alle<br />
Pmi e a quelle commerciali in particolare:<br />
la tassazione municipale è troppo elevata e<br />
quindi va ridotta, la movida va ripristinata,<br />
i dehors vanno incentivati in quanto danno<br />
vivacità alla città ecc… Chi sarà eletto<br />
Sindaco dovrebbe però poi ricordarsi di<br />
mantenere queste promesse e confrontarsi<br />
sempre più spesso con le associazioni di<br />
categoria. Aggiungo che <strong>Parma</strong> detiene in<br />
regione il non certo invidiabile record di superficie<br />
destinata alla Grande Distribuzione<br />
Organizzata (GDO) e Outlet. È chiaro che<br />
le piccole imprese commerciali, nel raggio<br />
di 100 Km, avranno una ripercussione tale,<br />
generata da questa situazione, che in tante<br />
saranno costrette ad abbassare la saracinesca,<br />
dal memento che la GDO ha un potere di<br />
APRILE/ 12 9<br />
vendita ed organizzativo, irraggiungibile<br />
dai piccoli negozianti”. Altro punto dolente<br />
toccato è il credito e la grande difficoltà<br />
per ottenerlo “Se non a fronte di impegni<br />
o di patrimoni personali: una netta contraddizione<br />
rispetto all’annunciata volontà
di agevolare l’imprenditoria giovanile che<br />
proprio nel turismo e nel commercio vede<br />
la massima aspirazione di occupazione o di<br />
fare impresa”.<br />
Testa ha quindi concluso ricordando la netta<br />
contrarietà al provvedimento governativo<br />
contenuto nel pacchetto “liberalizzazioni”<br />
che prevede la possibilità di apertura 24 ore<br />
al giorno, domenica compresa; all’iniziativa<br />
di Equitalia di penalizzare gli operatori, ma<br />
anche i semplici cittadini, in modo oltremodo<br />
rigido, per certi versi punitivo; al fatto<br />
di applicare un bollino blu sulla vetrina dei<br />
negozi “virtuosi”, in regola col fisco e con<br />
tutte le altre tasse comunali.<br />
“Un atto discriminatorio che andrebbe a<br />
penalizzare solo la categoria dei commercianti,<br />
dal momento che altre categorie, sicuramente<br />
con i loro scheletri nell’armadio,<br />
non sono nemmeno sfiorate da iniziative<br />
analoghe”.<br />
Ad integrare le informazioni è quindi<br />
intervenuto il direttore di <strong>Confesercenti</strong><br />
<strong>Parma</strong> luca Vedrini che ha posto l’accento<br />
su ulteriori aspetti che testimoniano come<br />
anche per l’immediato futuro le aspettative<br />
per il commercio siano tutt’altro che rosee.<br />
Il primo esempio ha riguardato il tema che<br />
oggi più di altri tiene aperto il dibattito<br />
politico e sociale: la riforma del lavoro<br />
così come è stata prospettata dal Governo,<br />
dove sono evidenti elementi di difficoltà<br />
non solo per i lavoratori, ma anche per le<br />
stesse imprese.<br />
“Prendiamo in esame un punto della prospettata<br />
riforma che certamente non ha riscosso<br />
più di tanto l’attenzione dell’opinione<br />
pubblica: come andranno ad aggravarsi<br />
per le imprese del commercio e del turismo<br />
i costi del lavoro stagionale.<br />
La riforma infatti prevede che ogni chiamata<br />
equivalga ad un’assunzione, con tutto<br />
Focus<br />
DALLA CONFESERCENTI<br />
l’iter burocratico, e soprattutto i costi, che<br />
ciò comporta, quando oggi con un unico<br />
atto «cumulativo» a fine anno si espletano<br />
tutte le procedure. Tutti conosciamo l’importanza<br />
del lavoro stagionale per turismo<br />
e commercio, settori in cui la stagionalità<br />
è una prassi consolidata da sempre, e come<br />
il lavoro «a chiamata» sia un’opportunità<br />
lavorativa per un numero notevolissimo di<br />
giovani che a causa di questo provvedimento<br />
vedranno diminuire le possibilità di un<br />
lavoro, anche se per qualche mese all’anno,<br />
il che è sempre meglio di niente”.<br />
Sempre sul tema lavoro la puntualizzazione<br />
di Vedrini ha voluto toccare il dibattito che<br />
si è aperto in tutto il Paese sull’art. 18. “Un<br />
tema che sembra vitale per il futuro del Paese,<br />
mentre è risaputo che oltre il 70% delle<br />
imprese italiane non sanno neanche cosa sia,<br />
perché aziende con meno di 15 dipendenti<br />
aveva una diversa normativa di tutela dei<br />
lavoratori. Il problema vero è che l’articolo<br />
18 sarà abolito per tutti, ma contemporaneamente<br />
introdotta la<br />
regola che anche per le piccole o<br />
micro aziende, nel caso il giudice<br />
sentenzi che il licenziato ne ha diritto,<br />
c’è l’obbligo di versare dalle<br />
15 alle 27 mensilità lorde. Questo<br />
significa che per le piccole aziende<br />
si raggiungono cifre inarrivabili,<br />
tali da dover davvero pensare di<br />
chiudere l’attività o di non licenziare<br />
e tirare avanti nelle stesse<br />
precarie condizioni che avevano<br />
indotto al licenziamento”.<br />
Il discorso di Vedrini si è poi<br />
concentrato su alcuni aspetti che<br />
interessano in modo particolare<br />
<strong>Parma</strong> alla luce del tema conduttore<br />
dell’incontro. Innanzi tutto<br />
un dato che da solo forse chiarisce<br />
APRIILE / 12 8<br />
una situazione più di mille parole: nel 2011<br />
a <strong>Parma</strong> il saldo negativo (tra aperture e<br />
chiusure) delle attività commerciali è stato<br />
di 450 unità.<br />
“Un dato - aggiunge Vedrini - che evidenzia<br />
come il commercio non sia quel settore<br />
economico che brilli per grandi guadagni;<br />
poi che ci sia come in altri settori un certo<br />
grado di evasione è assolutamente vero,<br />
ma anche qui siamo di fronte alle famose<br />
medie di Trilussa, perché a <strong>Parma</strong> poco<br />
meno del 90% delle imprese commerciali<br />
sono congrue agli studi di settore, vale a dire<br />
sono all’interno dei parametri previsti per il<br />
nostro territorio, per cui prevedere bollini<br />
blu o bollini neri da applicare sulle vetrine<br />
dei negozi è in ogni casi discriminante. E<br />
ancora discriminante per le piccole realtà<br />
commerciali è la liberalizzazione esasperata<br />
che si è deciso di applicare. Il commercio<br />
è davvero l’unico settore veramente liberalizzato<br />
in Italia. Ci avevano detto che era<br />
necessario adeguarsi alle norme in vigore in<br />
Europa, ma la verità è che in nessun Paese<br />
europeo, se non in qualche area di grandi<br />
metropoli e solo in alcune aree, è consentita<br />
l’apertura 24 ore su 24, domeniche comprese,<br />
mentre tutto il territorio italiano è<br />
libero... isole comprese”.<br />
Un accenno poi Vedrini lo ha riservato alle<br />
modalità di ispezioni contemporanee che,<br />
seppur assolutamente legittime, potrebbero<br />
e dovrebbero essere compiute con minor<br />
impatto visivo e senza, in pratica, bloccare<br />
l’attività dell’esercizio. In conclusione<br />
Vedrini ha voluto sottolineare come “Con<br />
l’incontro di oggi vorremmo far capire, al<br />
di là di titoli o slogan, che anche coi nuovi<br />
provvedimenti le imprese commerciali saranno<br />
subissate di vecchie e nuove imposte<br />
e tasse che andranno ad aumentare il rischio<br />
di chiusura per tanti esercizi”.
APRILE/ 12 9
Focus<br />
CONFESERCENTI<br />
incontro Presentato, in collaborazione con Libera, il 13° rapporto di SOS Impresa<br />
A <strong>Parma</strong> il radicamento mafioso<br />
risulta sempre più forte<br />
SOS Impresa è l’Associazione <strong>Confesercenti</strong><br />
nata per difendere la libera<br />
iniziativa imprenditoriale, per opporsi<br />
al racket e resistere alla criminalità<br />
organizzata.<br />
Mercoledì 28 marzo, ha presentato il suo<br />
XIII rapporto presso la sede di <strong>Confesercenti</strong><br />
di <strong>Parma</strong>, in collaborazione con<br />
l’associazione Libera: “Le mani della criminalità<br />
sulle imprese” parla delle infiltrazioni<br />
mafiose su tutto il territorio nazionale e<br />
ha l’ambizione di fare i conti in tasca alle<br />
mafie, alle organizzazioni criminali che<br />
nascono nel sud d’Italia ma si muovono<br />
costantemente.<br />
corrado Testa, presidente di <strong>Confesercenti</strong><br />
di <strong>Parma</strong>, dando il benvenuto agli intervenuti,<br />
ha ringraziato le forze dell’ordine,<br />
sempre attente alle problematiche che<br />
coinvolgono l’intero territorio e pronte ad<br />
intervenire.<br />
«Il rapporto di Sos Impresa viene presentato<br />
nell’associazione dei commercianti perché -<br />
ha spiegato la curatrice del volume Bianca<br />
la Rocca - il riciclaggio dei soldi della<br />
mafia nell’economia legale (un fatturato di<br />
170miliardi, di cui 65 gestiti in contanti)<br />
avviene anche attraverso i piccoli imprenditori<br />
di tutto il Paese».<br />
Alessia Frangipane, dell’associazione<br />
Libera, ha sottolineato che lo stato di crisi<br />
permette alle organizzazioni mafiose di<br />
entrare più facilmente all’interno della<br />
società civile: «La forza delle mafie è fuori,<br />
non dentro le stesse organizzazioni ed è<br />
importantissimo creare legami che possano<br />
proteggere e denunciare».<br />
<strong>Parma</strong> risulta una città in cui il radicamento<br />
mafioso è sempre più forte, mentre i parmigiani<br />
vengono descritti come “rassegnati” e<br />
che sembrano non aver compreso la gravità<br />
della situazione.<br />
L’intero territorio parmense annovera casi<br />
di riciclaggio del clan dei casalesi di Zagaria:<br />
estorsioni chieste a imprese come Ermini e<br />
Pizzarotti, arresti importanti, omicidi per<br />
regolamento di conti. «Pur non essendo<br />
territori di origine mafiosa, in Emilia Romagna<br />
si incontra un substrato culturale<br />
che si perde nei decenni: la criminalità<br />
organizzata innesca sempre la propria cultura<br />
nel luogo in cui si trova» ha proseguito<br />
Bianca La Rocca, illustrando come avviene<br />
il fenomeno dell’insediamento mafioso.<br />
«Ci si può domandare come è possibile<br />
che sia accaduto proprio lungo la via Emilia,<br />
culla della cultura, con esperienze di<br />
welfare conosciute nel mondo. L’esempio<br />
APRILE / 12 12<br />
più calzante è quello delle cellule: la figlia<br />
è identica alla madre ma con maggior<br />
adattamento all’ambiente in cui vive e la<br />
medesima cosa avviene per le mafie. Quindi<br />
estorsioni e usura che avvengono ad opera<br />
di gente dalla faccia pulita, come avvocati,<br />
notai, direttori di banca e commercialisti:<br />
una mafia imprenditrice non certo predatoria».<br />
Il fatturato delle mafie è di circa 170<br />
miliardi, di cui 100 di questi utili sono in<br />
contanti, una cifra che nessuna banca ha<br />
in contanti liquidi. L’ Emilia Romagna è<br />
quella a più forte radicamento se consideriamo<br />
che un buon 20% di denaro viene<br />
riciclato in questa regione attraverso vari<br />
settori: droga, prostituzione usura traffico<br />
d’armi e di immigrati.<br />
<strong>Parma</strong>, insieme a Reggio, è prima in classifica<br />
per consumo di stupefacenti, cocaina<br />
in particolare (circa 3mila utenti), un business<br />
gestito dalla ‘ndrangheta, radicata sul<br />
territorio grazie al clan Grande Aracri, che
dai comuni limitrofi del reggiano (Brescello<br />
in primis) si è gradualmente diffusa nel<br />
parmense, come emerso dagli affari legati<br />
al concorso di Miss Italia e ad altre attività<br />
legate alla città di Salsomaggiore.<br />
Nel riciclo di denaro sporco attraverso<br />
l’edilizia, invece, si distingue la camorra,<br />
come dimostra l’appalto da 5milioni di<br />
euro della nuova sede di architettura al<br />
Campus, gli affari dei fratelli Zagaria e di<br />
Aldo Bazzini.<br />
L’usura è oggi uno degli elementi più inquinanti:<br />
lampante è l’esempio di Fondi (mercato<br />
ortofrutticolo e autotrasporti), dove il<br />
pizzo grava sul prezzo finale della merce.<br />
Fiorente, inoltre, il business dei proventi<br />
del videopoker e del gioco legale: la GdF<br />
dice che su 200mila videopoker legali, ne<br />
esistono almeno altrettanti illegali.<br />
«In Emilia Romagna ci sono 2000 commercianti<br />
che si trovano sotto estorsione<br />
e rappresentano il 5% degli attivi, anche<br />
se non pagano il classico pizzo, come si fa<br />
in una strada di Palermo: avviene tramite<br />
l’imposizione di merci (spesso scadenti),<br />
oltre all’imposizione di mano d’opera e<br />
sottrazione di beni senza pagarli, ai quale<br />
viene spesso abbinata l’usura. Così la criminalità<br />
organizzata “entra” nell’impresa<br />
legale e così inquina irrimediabilmente il<br />
territorio al punto che non si riesce più a<br />
distinguere».<br />
Uno degli elementi più pericolosi e preoccupanti<br />
è il calo drastico delle denunce:<br />
«Non so se è solo paura, - ha detto il<br />
presidente Testa - spesso c’è una sorta<br />
di convenienza su cui <strong>Confesercenti</strong> sta<br />
lavorando molto: abbiamo da 15 anni il<br />
numero verde per denunciare casi di usura<br />
o estorsione ma la lentezza della giustizia,<br />
la non esecuzione della pena, la vergogna<br />
ancora rappresentano un forte freno, senza<br />
luca Vedrini<br />
Focus<br />
CONFESERCENTI<br />
Oggi è troppo facile<br />
aprire un esercizio<br />
Particolarmente significativo è stato l’intervento<br />
di Luca Vedrini, direttore di<br />
<strong>Confesercenti</strong> <strong>Parma</strong>, che ha evidenziato<br />
la condizione di profonda difficoltà che<br />
attanaglia il territorio parmigiano:<br />
«Temo che ormai il nostro territorio sia<br />
diventato un terreno molto fertile: <strong>Parma</strong><br />
in questi anni ha vissuto al di sopra delle<br />
proprie capacità, cosa che penso abbia<br />
potuto creare nel nostro tessuto economico<br />
maggiori possibilità di penetrazione<br />
della malavita organizzata. Ultimamente, la<br />
gestione degli affari pubblici è stata legata<br />
più a condizioni di immagine che di sostanza<br />
e oggi <strong>Parma</strong> è una città più attonita che<br />
indignata, stordita e non ha certamente<br />
ancora capito dove siamo caduti: la crisi<br />
che stiamo vivendo è assolutamente<br />
drammatica e bisogna tenere presente<br />
che molte imprese non chiudono perché<br />
non hanno i soldi per chiudere».<br />
«È ben radicato un problema che non<br />
riguarda solo il nostro territorio - ha sottolineato<br />
il direttore di Confersercenti<br />
<strong>Parma</strong> - Per anni per fare il commerciante<br />
occorreva seguire una certa formazione<br />
attraverso corsi, aggiornamenti e apprendistato.<br />
Oggi si è creata una condizione a<br />
mio parere folle, dove ognuno può aprire<br />
un’impresa ovunque voglia, come vuole,<br />
senza nessun problema e senza nessuna<br />
formazione. L’esempio è: per fare l’apprendista<br />
occorre fare formazione in modo<br />
scrupoloso e serio, per fare l’imprenditore<br />
- in qualsiasi settore - non occorre nulla di<br />
nulla. Questo apre il fronte ad una situazione<br />
fortemente drammatica. Prendendo<br />
ad esempio il settore dell’edilizia, settore<br />
in cui è molto facile l’infiltrazione mafiosa,<br />
per fare l’apprendista muratore occorrono<br />
18 ore di formazione, mentre per aprire la<br />
SRL in CCIAA, non occorre nulla, nessun<br />
particolare requisito».<br />
Vedrini ha quindi richiamato l’attenzione<br />
sull’importanza della formazione: «Tutte le<br />
operazioni che noi stiamo tentando di fare<br />
sono volte a far capire che non solo la<br />
dimenticare poi la non denuncia etnica,<br />
ovvero quella che dovrebbe arrivare da<br />
immigrati, anche regolari.<br />
«<strong>Parma</strong>, - ha dichiarato La Rocca - attraverso<br />
le spinose vicende che ha da poco<br />
attraversato ha lasciato in eredità un sapore<br />
di corruzione e di mancanza di fiducia<br />
nelle istituzioni e questo fa male a tutti,<br />
imprenditori e tutti quelli che ci devono<br />
lavorare».<br />
Come fa notare l’ex consigliere comunale di<br />
Prc Marco Ablondi presente in sala: «Sono<br />
APRILE / 12 13<br />
formazione è necessaria ma deve essere<br />
strutturata attraverso i crediti, quindi con<br />
relativi aggiornamenti, non tanto perché<br />
l’azienda va gestita “bene” ma anche, e<br />
soprattutto, per evitare situazioni drammatiche.<br />
Chiaramente è solo un primo<br />
passo e non ci fermiamo a questo: da 30<br />
anni facciamo formazione, ma la situazione<br />
che oggi abbiamo nel settore della piccola<br />
imprenditoria, benché molto numeroso,<br />
vede comunque un livello imprenditoriale<br />
infinitamente basso».<br />
Le cause delle infiltrazioni della criminalità<br />
organizzata sono immancabilmente<br />
riconducibili alla mancanza di adeguata<br />
formazione: «Nessuna nozione di imprenditorialità<br />
porta gli imprenditori, o pseudo<br />
tali, a fare ricorso ad “aiuti esterni”, dando<br />
così ampio respiro a un indebolimento<br />
strutturale che diventa terreno molto fertile<br />
per la malavita. Questo elemento, divenuto<br />
anche parte integrante del tessuto culturale,<br />
se affrontato da dentro permetterebbe<br />
di risolvere qualche situazione in più.<br />
Ad esempio, gli stranieri immigrati che<br />
nulla sanno di legislazione italiana, non<br />
conoscono nemmeno la banca in quanto<br />
strumento, troppo spesso cadono nella<br />
rete malavitosa dopo aver avviato un<br />
esercizio commerciale».<br />
«La nostra città è ferita – ha concluso Luca<br />
Vedrini, dando comunque un barlume di<br />
speranza – ma sono certo che non abbia<br />
ancora espresso il massimo delle proprie<br />
potenzialità».<br />
preoccupato nell’assistere a una campagna<br />
elettorale in cui nessun candidato sindaco<br />
parla di un impegno nella lotta alla mafia<br />
- ha dichiarato a fine incontro - dobbiamo<br />
sollecitarli sull’argomento». Ablondi ha<br />
fatto anche riferimento ad Avviso Pubblico,<br />
l’associazione di enti locali e Regioni nata<br />
per contrastare la criminalità organizzata:<br />
«Il Comune di <strong>Parma</strong> ha aderito solo<br />
formalmente all’iniziativa dopo le nostre<br />
pressioni - dice - ma non ha nemmeno<br />
pagato le quote d’iscrizione».
News<br />
DALLA CONFESERCENTI<br />
sicurezza L’iniziativa voluta da <strong>Confesercenti</strong> si estende su tutto il territorio provinciale<br />
Vuoi <strong>Parma</strong> più sicura? Grazie a<br />
“Proteggi Impresa” oggi si può<br />
S<br />
icurezza, che cos’è la sicurezza? Deriva<br />
dal latino, “sine cura”, senza preoccupazioni;<br />
ma siamo davvero senza<br />
preoccupazioni? Soprattutto siamo davvero<br />
sicuri? Le nostre città conoscono ogni anno<br />
incrementi di criminalità, specie su “piccoli”<br />
reati come infrazione e furti, e <strong>Parma</strong> non<br />
è esclusa.<br />
Pretendere di non aver preoccupazione alcuna<br />
è forse utopico ma possiamo migliorare<br />
la nostra sicurezza e la tecnologia ci viene in<br />
aiuto, con Proteggi Impresa. Un’iniziativa di<br />
<strong>Confesercenti</strong>, in associazione con Unipol<br />
e La Ronda Emilia, nata dal desiderio di<br />
tutelare quelle categorie commerciali più<br />
colpite dalla criminalità, Proteggi Impresa<br />
è un progetto che si estende su tutto il<br />
territorio di <strong>Parma</strong> e Provincia, consistente<br />
in un completo sistema di vigilanza all’avan-<br />
anaMa<br />
guardia, in grado di garantire un più sicuro<br />
ed efficace controllo.<br />
Ma in che modo Proteggi Impresa può aiutarci<br />
ad alleviare le nostre preoccupazioni?<br />
Protezione Impresa punta la sua efficacia<br />
sulla possibilità per il commerciante di<br />
personalizzare il suo sistema di sicurezza<br />
in base alle proprie esigenze e a un’efficace<br />
congiuntura tra i diversi apparati, per<br />
garantire una migliore copertura e meno<br />
preoccupazioni. “I servizi offerti – dichiara<br />
Domenico Federico rappresentante legale<br />
di Proteggi Impresa - vanno<br />
dai sistemi di videosorveglianza<br />
alle ispezioni<br />
notturne della vigilanza,<br />
passando per<br />
una gestione continua<br />
dei sistemi<br />
d’allarme e il loro<br />
controllo - 24 ore<br />
su 24 - sino al piantonamento<br />
fisso, da<br />
parte di guardie, sia<br />
notturno che diurno,<br />
con l’aggiunta del servizi<br />
per il trasporto e la<br />
raccolta degli incassi.<br />
La completa sinergia di questi servizi aiuterà<br />
a rendere più sicure le vostre proprietà. I<br />
sistemi di sorveglianza messi a disposizione,<br />
l’accordo verbale di locazione vale come un contratto<br />
La forma nella compravendita immobiliare è un elemento essenziale<br />
per la validità del contratto. In pratica per vendere una casa bisogna<br />
scrivere un documento e firmarlo. Non basta quindi la stretta di<br />
mano o una pacca sulla spalla per aver definito l’accordo che valga<br />
a termini di legge. Per la locazione, invece, è sufficiente l’accordo<br />
verbale. Ciò è ribadito anche dal Ministero dell’Economia che dal<br />
canto suo obbliga alla registrazione anche i contratti di locazione<br />
non stipulati in forma scritta ma verbali. Il chiarimento è avvenuto<br />
durante un question time del mese scorso presso la Commissione<br />
Finanze della Camera, nel quale i rappresentanti del Ministero<br />
dell’Economia hanno confermato che “è soggetto a obbligo di<br />
registrazione anche il contratto di locazione stipulato solo in forma<br />
verbale”. Ciò conferma la “dignità giuridica” dell’accordo fatta tra<br />
locatore e conduttore anche in assenza di un contratto scritto, a tal<br />
punto che la pubblica amministrazione ne reclama la registrazione.<br />
APRILE / 12 14<br />
sono ad alta definizione e in collegamento<br />
diretto e costante con l’istituto di vigilanza<br />
“Coop Service”, in grado così di poter<br />
osservare in tempo reale l’atto criminoso e<br />
intervenire per tempo.<br />
Inoltre il formato digitale delle immagini<br />
catturate permette un’alta qualità delle registrazioni<br />
a cui si aggiunge la possibilità di<br />
immagazzinarle in un archivio”. Le aziende<br />
a cui è stato dato il compito di fornire le<br />
attrezzature necessarie alla realizzazione<br />
dell’impianto sono Eletech e la Pcstech,<br />
specializzate nel settore.<br />
Per coloro che desiderino aderire<br />
al progetto sarà messa a disposizione<br />
una convenzione<br />
con l’Unipol Assicurazioni<br />
per eventuali polizze<br />
di copertura per danni<br />
in caso di eventi criminali,<br />
inoltre la Camera di<br />
Commercio mette a disposizione<br />
degli interessati<br />
all’ammodernamento dei<br />
propri impianti di sicurezza,<br />
un contributo economico a<br />
fondo perduto con un tetto massimo<br />
sino a millecinquecento euro.<br />
Per info: Domenico Federico<br />
Tel. 338.6550318.<br />
E-mail: 3fsicurezza@gmail.com<br />
Di questa evenienza se ne è già<br />
sentito parlare in tema di registrazione<br />
tardiva del contratto nell’ambito<br />
della “cedolare secca” (art. 8 del D.<br />
Lgs. n. 23/2011) con la quale può<br />
essere stabilito un canone, che<br />
non risulta da contratto scritto, ma<br />
solamente presumendolo dalla rendita catastale. Il parametro, in<br />
questi casi è pari al triplo della rendita catastale e la durata del<br />
contratto viene fissata per legge in quattro anni a partire dalla data<br />
di registrazione, rinnovabile tacitamente per altri quattro. In questi<br />
casi il canone risulta molto basso, perché le rendite catastali non<br />
sono aggiornate all’effettivo valore del bene. Quindi attenzione:<br />
basta il pagamento di un canone di affitto ed il contratto è valido<br />
ed efficace, anche se non si è sottoscritto alcun contratto.
A cura di Tiziano Tanzi, responsabile ufficio<br />
credito e finanziamenti <strong>Confesercenti</strong> <strong>Parma</strong><br />
Tel. 0521.382695<br />
E-mail: tizianotanzi@confesercentiparma.it<br />
DESTINAZIONE DEL FINANZIAMENTO<br />
Acquisto beni strumentali - Ristrutturazione e ammodernamento<br />
locali - Acquisto automezzi specifici.<br />
IMPORTO<br />
L’importo finanziabile è pari al 100% dell’imponibile con un<br />
limite massimo di 100.000 EURO.<br />
Tale limite può essere elevato a 775.000 EURO con durata fino<br />
a 10 anni collegandosi alla convenzione Integrativa cofiter.<br />
Per quanto riguarda l’acquisto dell’AUTOVETTURA, l’importo<br />
finanziabile è pari all’100% dell’imponibile con il limite massimo<br />
di 30.000 EURO con esclusione degli agenti di commercio, mediatori,<br />
agenti immobiliari e ambulanti per i quali il limite è elevato<br />
a 40.000 euro.<br />
Tale limite può essere innalzato a 50.000 euro con durata fino a 5<br />
anni collegandosi alla Convenzione Integrativa Cofiter.<br />
FORMA TECNICA<br />
Mutuo chirografario con rimborso trimestrale posticipato.<br />
Garanzia della Cooperativa Commercianti pari al 50% del<br />
finanziamento.<br />
Finanziamento a Neo Imprese che siano iscritte alla C.C.I.A.A. da meno di un<br />
anno dalla data di presentazione della domanda (data inizio attività risultante dalla visura camerale)<br />
Mutuo chirografario da 36 a 60 mesi IDEM COME SOPRA<br />
DESTINAZIONE DEL FINANZIAMENTO<br />
Acquisto di beni strumentali - Ristrutturazione ed ammodernamento<br />
dei locali - Acquisto di autovettura ed automezzi<br />
specifici.<br />
IMPORTO<br />
L’importo finanziabile è pari al 100% dell’imponibile con limite<br />
massimo di 35.000 euro e con possibilità di includere scorte<br />
per un importo fino al 30% dell’investimento complessivo.Tale<br />
limite può essere innalzato a 775.000 EURO con durata fino a<br />
10 annii collegandosi alla convenzione Integrativa cofiter.<br />
FORMA TECNICA<br />
Mutuo chirografario con rimborso trimestrale posticipato.<br />
Garanzia della Cooperativa pari al 50% del finanziamento.<br />
Comuni Convenzionati<br />
Albareto, Bardi, Bedonia, Berceto, Borgotaro, Busseto, collecchio,<br />
colorno, Felino, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo,<br />
Fornovo, langhirano, lesignano, Montechiarugolo, neviano<br />
Arduini, noceto, polesine, Roccabianca, Sala Baganza, San<br />
Secondo, Salsomaggiore, Soragna, Sorbolo e Mezzani, Torrile,<br />
Traversetolo, Varano Melegari.<br />
Speciale credito<br />
FINANZIAMENTI<br />
cooperativa di Garanzia fra commercianti<br />
Finanziamento ad imprese già in attività mutuo chirografario da 36 a 60 mesi<br />
APRILE / 12 15<br />
TASSO DI INTERESSE AGGIORNATO AL 31 marzo<br />
2012 e valevole per aprile 2012<br />
Banca Monte <strong>Parma</strong> (*) = 4,310% (-2% contributo CCIAA)=<br />
2,310%**<br />
Banca Popolare Emilia Romagna (*) = 4,270% *= 2,270%**<br />
Cariparma Crédit Agricole (*) = 4,370% *= 2,370%**<br />
Banca Popolare di Lodi (*) = 4,420% *= 2,420%**<br />
Unicredit (*)= 5,020* = 3,020**<br />
(*) Gli Istituti di credito applicano gli spread in base al rating<br />
aziendale. I tassi di cui sopra sono comprensivi degli spread<br />
minimi applicati.<br />
Si ottiene inoltre un contributo in abbattimento del tasso dal<br />
Comune dove ha sede l’azienda solo nel caso in cui all’atto della<br />
stipula del mutuo, il tasso sia superiore al tasso del 2% (contributo<br />
CCIAA) e comunque fino ad arrivare a tasso zero.<br />
** mutui a 3 anni<br />
TASSO DI INTERESSE AGGIORNATO AL 31 marzo<br />
2012 e valevole per aprile 2012<br />
Banca Monte <strong>Parma</strong> (*) = 4,310% (-2% contributo CCIAA)=<br />
2,310%**<br />
Banca Popolare Emilia Romagna (*) = 4,270% *= 2,270%**<br />
Cariparma Crédit Agricole (*) = 4,370% *= 2,370%**<br />
Banca Popolare di Lodi (*) = 4,420% *= 2,420%**<br />
Unicredit (*)= 5,020* = 3,020*<br />
(*) Gli Istituti di credito applicano gli spread in base al rating<br />
aziendale. I tassi di cui sopra sono comprensivi degli spread<br />
minimi applicati.<br />
Si ottiene inoltre un contributo in abbattimento del tasso dal<br />
Comune dove ha sede l’azienda solo nel caso in cui all’atto della<br />
stipula del mutuo, il tasso sia superiore al tasso del 2% (contributo<br />
CCIAA) e comunque fino ad arrivare a tasso zero.<br />
** mutui a 3 anni<br />
N.B. Comunichiamo che, per finanziamenti in beni<br />
strumentali e/o neo imprese, i contributi in abbattimento<br />
tassi si ottengono anche dietro presentazione delle fatture<br />
e non solo, come in precedenza, dei preventivi. Le fatture<br />
possono essere retrodatate fino a 12 mesi prima della<br />
presentazione della domanda di finanziamento.
Speciale credito<br />
FINANZIAMENTI<br />
Finanziamento del contratto di cessione d’azienda<br />
mutuo chirografario da 36 a 60 mesi<br />
DESTINAZIONE DEL FINANZIAMENTO<br />
Acquisto d’azienda comprensivo d’avviamento, attrezzature, giacenze<br />
IMPORTO<br />
L’importo finanziabile è pari all’100% del valore del contratto di cessione<br />
con il limite massimo di 35.000 euro.<br />
Tale limite può essere innalzato a 775.000 EURO con durata sino a 10<br />
anni, collegandosi alla Convenzione Integrativa Cofiter.<br />
FORMA TECNICA<br />
Mutuo chirografario con rimborso trimestrale<br />
Garanzia della cooperativa del 50%.<br />
Consolidamento delle Passività Onerose mutuo chirografario da 36 a 60 mesi<br />
DESTINAZIONE DEL FINANZIAMENTO<br />
Possibilità di trasformare debiti a breve termine, come banche, fornitori<br />
e mutui ammortizzati per più del 50%, in debiti a medio-lungo termine.<br />
(Escluse le aziende con meno un anno di attività)<br />
IMPORTO<br />
L’importo finanziabile è pari al 100% del valore delle passività onerose<br />
con il limite massimo di 50.000 euro.<br />
Tale limite può essere innalzato a 260.000 euro con durata fino a 7 anni<br />
collegandosi alla convenzione co-Garanzia/Integrativa cofiter.<br />
FORMA TECNICA<br />
Mutuo chirografario con rimborso trimestrale<br />
Garanzia della cooperativa del 50%.<br />
DESTINAZIONE DEL FINANZIAMENTO<br />
Finalizzato a creare liquidità aziendale. Non occorrono giustificativi<br />
di spesa<br />
IMPORTO<br />
L’importo finanziabile è pari al 100% con il limite massimo di 50.000<br />
euro. Tale limite può essere innalzato a 100.000 euro con durata fino a<br />
60 mesi collegandosi alla convenzione di co-Garanzia cofiter.<br />
FORMA TECNICA<br />
Mutuo chirografario con rimborso trimestrale<br />
Garanzia della cooperativa del 50%.<br />
APRILE / 12 16<br />
TASSO DI INTERESSE AGGIORNATO AL 31 marzo<br />
2012 e valevole per aprile 2012<br />
Banca Monte <strong>Parma</strong> (*)= 4,310%<br />
Banca Pop E R (*)= 4,270%<br />
Cariparma Crédit Agricole (*)= 4,470%<br />
Banca Popolare di Lodi (*)= 4,420%<br />
Unicredit (*)= 5,020%<br />
(*)Gli Istituti di credito applicano gli spread in base al rating aziendale.<br />
I tassi di cui sopra sono comprensivi degli spread minimi<br />
applicati.<br />
Finanziamento per CREDITO D’ESERCIZIO mutuo chirografario da 36 a 60 mesi<br />
DESTINAZIONE DEL FINANZIAMENTO<br />
Finalizzato a finanziare l’imprenditoria femminile come definita<br />
dalla legge 215/92)<br />
IMPORTO<br />
L’importo finanziabile è pari al 90% dell’imponibile con il<br />
limite massimo di 60.000 euro.<br />
FORMA TECNICA<br />
Mutuo chirografario con rimborso trimestrale<br />
Garanzia della cooperativa del 50%<br />
TASSO DI INTERESSE AGGIORNATO AL 31 marzo<br />
2012 e valevole per aprile 2012<br />
Banca Monte <strong>Parma</strong> (*) = 4,310% (-2% contributo CCIAA)=<br />
2,310%**<br />
Banca Popolare Emilia Romagna (*) = 4,270% = 2,270%**<br />
TASSO DI INTERESSE AGGIORNATO AL 31 marzo 2012<br />
e valevole per aprile 2012<br />
Banca Monte <strong>Parma</strong> (*) = 4,310%<br />
Banca Popolare Emilia Romagna (*)= 4,270%<br />
Cariparma Crédit Agricole (*)= 4,470%<br />
Banca Popolare di Lodi (*)= 4,420%<br />
Unicredit (*)= 5,020%<br />
(*) Gli Istituti di credito applicano gli spread in base al rating aziendale.<br />
I tassi di cui sopra sono comprensivi degli spread minimi applicati.<br />
TASSO DI INTERESSE AGGIORNATO AL 31 marzo<br />
2012 e valevole per aprile 2012<br />
Banca Monte <strong>Parma</strong> (*)= 4,310%<br />
Banca Popolare Emilia Romagna (*) = 4,270%<br />
Cariparma Crédit Agricole (*) = 4,470%<br />
Banca Popolare di Lodi (*) = 4,420%<br />
Unicredit (*)= 5,020%<br />
(*)Gli Istituti di credito applicano gli spread in base al rating<br />
aziendale. I tassi di cui sopra sono comprensivi degli spread<br />
minimi applicati.<br />
Finanziamento IMPRENDITORIA FEMMINIlE mutuo chirografario da 36 a 60 mesi<br />
Cariparma Crédit Agricole (*) = 4,370% = 2,370%**<br />
Banca Popolare di Lodi (*) = 4,420% = 2,420%**<br />
Unicredit (*)= 5,020% = 3,020%**<br />
(*)Gli Istituti di credito applicano gli spread in base al rating<br />
aziendale. I tassi di cui sopra sono comprensivi degli spread<br />
minimi applicati.<br />
Iniziative Ammissibili: - Neo Imprese (no scorte) - Subentri<br />
(cessioni o affitti quinquennali) - Progetti Aziendali Innovativi<br />
(introduzione di qualificazione e innovazione di prodotto).<br />
Spese Ammissibili: - impianti, macchinari, attrezzature, opere<br />
murarie, brevetti, software, progettazioni, studi, ecc...<br />
Nel caso di acquisto attività le spese ammissibili riguardano<br />
esclusivamente le attrezzature e i beni strumentali ricompresi nel<br />
contratto di cessione.
BANCA MONTE PARMA<br />
Aprile 2012<br />
Euribor 3 mesi m.m.p. (365) = 0,780%<br />
TASSI E SPESE<br />
Tasso Avere = 1,000 % Tasso Dare = 4,987%<br />
Fido Straordinario = 5,155%<br />
Tasso Anticipi sbf = 3,485% franco cdf<br />
Tasso Anticipi Fatture = 3,485%<br />
Tasso Anticipi Export = area euro 3,485%<br />
Tasso Anticipi Import = area euro 4,675%<br />
Spese per Operazioni = 0,90 Spese Fisse Trimestrali = 15,00<br />
Commissione disponibilità fondi=0,10% trim.- minimo15 euro<br />
Oneri per istruttoria gestione sconfinamenti = 20 euro<br />
Oneri per gestione utilizzi in assenza di fido = 40 euro<br />
Assegni = Gratuiti Invio Estratto conto = mensile 1,00<br />
VAluTE VErSAmEnTI<br />
Contanti- Assegni Circolari Istituto- Assegni Bancari Sportello<br />
Stesso Giorno<br />
Assegni su piazza - Assegni Circolari Altri - Assegni Fuori Piazza<br />
Istituto 1 gg lavorativo<br />
Assegni fuori piazza 3 gg lavorativi<br />
VArIE<br />
Istruttoria e rinnovo fido = 25,82 a forfait<br />
Rilascio fideiussioni per crediti IVA = 0,80% annuo più spese<br />
20 euro Commissioni d’incasso insoluti= 2,52<br />
Commissione insoluti = 3,40<br />
Giorni Banca: Su sportelli banca = 9 gg. Su altri Istituti = 12 gg<br />
COnVEnZIOnE: nuovi clienti - Giovani Imprenditori -<br />
Imprenditoria Femminile<br />
Spese forfait trimestrali = 5,00 Spese per operazioni = 0,50<br />
Operazioni trimestrali = 40 esenti<br />
COnVEnZIOnE: Tabaccai – Giornalai – Benzinai<br />
Tasso fido= 6,919% Tasso Avere = 1,000%<br />
Spese a Forfait Trimestrali = 17,00 Tasso fido straord.=7,919%<br />
Assegni= Gratuiti. Invio estratto conto = 0,52 mensile<br />
Valute = come la convenzione ordinaria<br />
Spese Istruttoria e Rinnovo Fido = 0,1% sul totale fido minimo<br />
20,66 e max 103,29 euro<br />
Commissione disponibilità fondi=0,1% trimestrale - minimo 15 euro<br />
Sconfinamenti: 20 euro<br />
Oneri per gestione utilizzi in assenza di fido= 40 euro<br />
Fideiussione Tabaccai e Giornalai = 0,50% annuo (min.30<br />
euro) + 20 euro di spese<br />
Fideiussione Benzinai = 0,50% annuo (min. 51,65) + spese 20<br />
euro<br />
Convenzione associati <strong>Confesercenti</strong> da<br />
almeno 5 anni e che usufruiscono dei servizi<br />
dell’associazione (paghe e/o contabilità)<br />
Spese forfait trimestrali = 17,00<br />
Spese per operazioni = 0,50.<br />
Operazioni trimestrali = 40 esenti.<br />
Le altre condizioni sono uguali alla convenzione principale.<br />
Speciale credito<br />
CONVENZIONI BANCARIE<br />
APRILE / 12 17<br />
CARIPARMA CRédIT AgRICOlE<br />
Aprile 2012<br />
Euribor 3 mesi m.m.p. (360) = 0,770%<br />
TASSI E SPESE<br />
Tasso Avere = 1,000; Tasso Dare= 5,120%<br />
Utilizzo oltre fido = +3% sull’intero saldo<br />
Tasso Anticipi sbf = 3,495%<br />
Tasso Anticipi Fatture = 4,995%<br />
Tasso Anticipi Export = 4,255%<br />
Tasso Anticipi Import = 4,595%<br />
Spese per Operazioni = 0,83<br />
Spese Tenuta Conto per Chiusura = 11,10<br />
Assegni = Gratuiti<br />
Invio Estratto conto = 0,85<br />
VAluTE VErSAmEnTI<br />
Contanti - Assegni Circolari Istituto - Assegni Bancari<br />
Sportello: stesso Giorno -<br />
Assegni su piazza altre Banche - Assegni Bancari Istituto: 2 gg<br />
lavorativi.<br />
Assegni Circolari e Assegni Fuori piazza altre Banche: 3 gg<br />
lavorativi. Spese Istruttoria e Rinnovo Fido= 0,30 per mille<br />
(min. 12,00 e max 26,00 trimestrali)<br />
VArIE<br />
Commissioni d’incasso effetti = 2,77 piazza - 3,44 fuori piazza<br />
Commissioni RIBA cartaceo = 2,77 Cariparma - 3,05 Altre banche<br />
Commissioni RIBA magnetico = 2,27 Cariparma - 2,55 Altre banche<br />
Commissione insoluti = 3,44<br />
Giorni Banca Effetti a scadenza = 6gg Cariparma - 8gg Altre banche<br />
Giorni Banca Effetti a vista = 10gg Cariparma - 16gg Altre banche<br />
Giorni Banca RIBA = 5gg Cariparma - 8gg Altre banche<br />
COnVEnZIOnE:<br />
nuovi Imprenditori = Spese ZERO per il 1° anno<br />
nuovi clienti cariparma = 44,40 euro a forfait per il 1° anno<br />
COnVEnZIOnE TABACCAI E GIOrnAlAI:<br />
Spese a Forfait Trimestrali = 17,76 (max 200 oper. annue)<br />
Spese per operazione oltre 200= 0,44; Spese chiusura= zero<br />
Fideiussione Tabaccai e Giornalai= 0,50% annuo (min.26,00)<br />
+ spese<br />
COnVEnZIOnE BEnZInAI:<br />
Operazioni gratuite annue = 50 operazioni<br />
Spese per operazioni oltre le 50= 0,66; Spesa tenuta conto= zero<br />
Fideiussione Benzinai= 0,50% annuo (min. 51,65) + spese.
BANCA POPOlARE EMIlIA ROMAgNA<br />
Aprile 2012<br />
Euribor 3 mesi m.m.p. (365) = 0,780%<br />
COnVEnZIOnE OrDInArIA<br />
Tasso Avere = 1,000%; Tasso Dare = 4,785%<br />
Sconfinamento = 5,995% + cdf<br />
SPESE/COnDIZIOnI<br />
Conto corrente - Spese tenuta conto<br />
Spese per conteggio interessi e competenze (per ogni capitalizzazione): 10,00<br />
Spesa per operazione 1,10 Invio estratto conto (cartaceo): 0,90<br />
Conto corrente accreditato - accredoto versamenti allo<br />
sportello (valute)<br />
Versamento contante stesso giorno versamento assegni altre banche: 3 giorni<br />
lavorativi<br />
Versamento assegni banca su stesso sportello: stesso giorno<br />
Versamento assegni banca su altri sportelli stassa banca: stesso giorno<br />
Versamento assegni circolari stessa banca: stesso giorno<br />
Versamento assegni circolari di altra banca: un giorno lavorativo<br />
Home banking (Versione monobanca)<br />
H.B. “plus” canone primi sei mesi dalla data di attivazione: gratuito<br />
Bonifici ordinari e SEPA Credit Transfer<br />
Commissioni per bonifico ordinario telematico “on line”: 1,00<br />
Spese istruttorie fido: zero<br />
Pagamento tributi e contributi<br />
Pagamento F24: zero<br />
Altri attestati: 1,25<br />
Portafoglio commerciale - commissioni<br />
Effetti cartacei<br />
Commissione d’incasso SBF e sconto: 2,85<br />
Protesto: 1,20 per mille, min 7,00 e max 18,00<br />
Insoluto: 4,21<br />
Richiamo: 8,00<br />
rI.BA (ricevuta bancaria)<br />
RI.BA cartaceo - commissione d’incasso SBF: 2,85<br />
RI.BA magnetico - commissione d’incasso SBF: 2,53<br />
RI.BA. telematico - commissione d’incasso SBF: 1,75<br />
Insoluto: 4,21<br />
Richiamo: 8,00<br />
Portafoglio commerciale - valute<br />
Accredito cartaceo<br />
SBF e sconto “a vista” su stessa banca: (data di carico): 12 giorni lavorativi<br />
SBF e sconto “a vista” su altra banca: (data di carico): 14 giorni lavorativi<br />
CONVENZIONI POS - CARTE dI CREdITO<br />
CARIPARMA CRéDIT AGRICOLE<br />
Commissione installazione 20,00 euro<br />
Commissione disinstallazione 100,00 euro<br />
Commissione mensile per servizio incasso<br />
a scalare valido per tutte le tipologie di POS<br />
Supermercati e benzinai 10,00 euro<br />
Altri esercizi 10,00 euro<br />
Tale corrispettivo viene decurtato di una<br />
quota fissa di euro 0,10 per ogni<br />
transazione effettuata fino all’azzeramento<br />
della commissione mensile per servizio<br />
incasso a scalare.<br />
BEnZInAI<br />
Commissione carte di credito 0,50%<br />
Commissione Pagobancomat 0,60%<br />
AlTrE ATTIVITà<br />
Commissione carte di credito 1,50%<br />
% commissione Pagobancomat 0,70%<br />
SPESE InSTAllAZIOnE ImPIAnTI SPECIAlI<br />
Cordless 50,00<br />
GSM (ambulanti etc…) 150,00<br />
Speciale credito<br />
CONVENZIONI BANCARIE<br />
APRILE / 12 18<br />
SBF e sconto “a scadenza” su stessa banca: (data di carico): 7 giorni lavorativi<br />
SBF e sconto “a scadenza” su altra banca: (data di carico): 8 giorni<br />
lavorativi<br />
Accredito elettronico<br />
RI.BA. SBF - pagabile sulla stessa banca: zero giorni lavorativi dalla<br />
scdenza convenzionale<br />
RI.BA. SBF - pagabile su altra banca: un giorno lavorativo dalla scdenza<br />
convenzionale<br />
BANCA POPOlARE dI lOdI<br />
Aprile 2012<br />
Euribor 3 mesi m.m.p. (365) = 0,780%<br />
Tasso Avere = 0,000%; Tasso Dare = 3,780%<br />
Oltre fido = 5,780%<br />
Tasso Anticipi sbf = 2,780%<br />
Tasso Anticipi Fatture = 3,280%<br />
Spese per Operazioni = 0,72<br />
Spese Fisse Trimestrali = 10,33<br />
Assegni = Gratuiti<br />
Invio Estratto conto = 1,03<br />
Valute Versamenti<br />
Contanti- Assegni circolari istituto- Assegni bancari sportello stesso<br />
Giorno<br />
Assegni Banca - Assegni Circolari Altri- Assegni Altri Sportelli Istituto<br />
1 g lavorativo<br />
Assegni altre banche 3 gg lavorativi<br />
rI.BA<br />
Commissioni incasso su sportelli banca = 2,00<br />
Commissioni incasso su altre banche = 2,30<br />
Commissioni per insoluto = 3,10<br />
Valuta affeti su sportelli banca = 5 gg<br />
Valuta effetti su altre banche = 8 gg<br />
r.I.D. Commerciale<br />
Commissioni incasso su sportelli banca = 3,50<br />
Commissioni incasso su altre banche = 3,50<br />
Commissioni per insoluto = 6,00<br />
Valute effetti su sportelli banca = 5 gg<br />
Valuta effetti su altre banche = 8 gg<br />
BANCA MONTE PARMA<br />
PER TUTTE LE ATTIVITà<br />
Spese installazione POS 40,00 euro<br />
Canone mensile 13,00 euro<br />
Commissione Pagobancomat 0,60%
<strong>news</strong><br />
SINDACALI<br />
fiePet Unanime il giudizio di baristi e ristoratori: dal Comune solo problemi e spese<br />
Proteste in centro storico<br />
I<br />
l Comune di <strong>Parma</strong> è amministrato,<br />
fino al 6 maggio, data delle prossime<br />
elezioni amministrative, in via temporanea<br />
da un Commissario, il Dott. Ciclosi,<br />
supportato da alcuni sub commissari e<br />
dirigenti scelti. I motivi sono noti, il grave<br />
debito accumulato da Giunte spendaccione<br />
e vicende giudiziarie pesanti che hanno<br />
toccato direttamente i vertici dirigenziali<br />
e assessori hanno portato alle dimissioni<br />
della maggioranza eletta: il compito del<br />
Commissario era in primis quindi di portare<br />
alla luce l’esatta situazione di bilancio<br />
e provvedere con atti concreti a fermare<br />
il disastro finanziario che stava portando<br />
Comune e imprese creditrici al dissesto.<br />
Un compito che sicuramente il dott. Ciclosi<br />
sta esercitando con passione e professionalità,<br />
se non fosse che in mezzo a questa<br />
situazione vi è un settore particolarmente<br />
“bersagliato” da questi provvedimenti; il<br />
nostro, quello del commercio e più nel<br />
dettaglio della somministrazione, bar, ristoranti,<br />
pizzerie ed enoteche, ad esempio.<br />
Proviamo a riepilogare alcuni di questi<br />
provvedimenti: aumento della tariffa rifiuti,<br />
aumento delle tariffe Cosap, indennizzi a<br />
Infomobility per occupazione di righe blu<br />
(una <strong>news</strong> questa, paghi due volte la stessa<br />
area…) aumento dei diritti di segreteria per<br />
semplici pratiche (da 5 a 50 euro), aumento<br />
della burocrazia, introduzione di obblighi<br />
e doveri impropri, quali ad esempio i limitatori<br />
acustici e le certificazioni Arpa, non<br />
previsti da nessuna legge o regolamento per<br />
bar e affini, aumento dei costi per i permessi<br />
sosta delle auto dei clienti (anche questa<br />
una <strong>news</strong>, 36 euro al mese..), aliquota massima<br />
IMU che significherà affitti più cari...<br />
Non bastando questa generosa “mazzata”,<br />
il Commissario ha prodotto una sfilza di<br />
ordinanze molto punitive, in particolare<br />
quelle per i locali collocati nel centro<br />
storico, nell’area di via Farini – P.le San<br />
Lorenzo e Via D’Azeglio – via Imbriani.<br />
Infine ricordiamo l’attivazione dei varchi<br />
elettronici in orario notturno, dalle 23 alle<br />
3.00, senza che vi sia stato alcun intervento<br />
migliorativo in termini di parcheggi e<br />
linee bus. Il motivo principale di questo<br />
legiferare viene riportato a l’eterna diatriba<br />
tra residenti, commercianti e avventori e<br />
quindi motivato con la necessità di tutelare<br />
la salute pubblica e il decoro ambientale,<br />
dal disordine notturno provocato dall’affollamento<br />
(!) delle strade interessate.<br />
Lo scorso 11 aprile una delegazione Fiepet<br />
guidata dal presidente Stefano narlè,<br />
unitamente ai rappresentati dell’altra associazione,<br />
ha incontrato il Dott. Ciclosi,<br />
il Dott. Formiglio alla presenza anche dei<br />
massimi dirigenti di settore, per rappresentare<br />
il disagio e le difficoltà anche interpretative<br />
dei nostri associati. L’incontro, a tratti<br />
anche aspro, è stato comunque positivo<br />
perché sono stati chiariti punti importanti<br />
come la validità delle autocertificazioni in<br />
materia di inquinamento acustico, ma non<br />
possiamo certo dire di essere soddisfatti.<br />
“In questa situazione di crisi le imprese<br />
debbono essere favorite, aiutate; il lavoro va<br />
messo al primo punto dell’agenda politica<br />
– afferma Stefano cantoni – responsabile<br />
della nostra associazione degli esercizi<br />
APRILE/ 12 19<br />
presidenti<br />
Il no delle<br />
Associazioni<br />
Decisa presa di posizione di <strong>Confesercenti</strong><br />
e Ascom contro i nuovi limiti<br />
posti alle attività di somministrazione<br />
alimenti e bevande, a firma del presidente<br />
di Fiepet e Fipe <strong>Parma</strong><br />
Dopo la sospensione del TAR di <strong>Parma</strong><br />
di ben due ordinanze emanate dal Commissario<br />
Prefettizio Ciclosi ci saremmo<br />
aspettati un maggior coinvolgimento degli<br />
operatori e delle nostre Associazioni.<br />
Purtroppo la nostra volontà collaborativa<br />
non è stata presa in considerazione e,<br />
ancora una volta ,per risolvere le annose<br />
problematiche che affliggono le attività<br />
coinvolte nella Movida, sono stati adottati<br />
solo provvedimenti restrittivi per le<br />
imprese, quali la limitazione degli orari,<br />
senza prendere in considerazione gli<br />
interventi più volte richiesti dalle stesse al<br />
Comune quali ad esempio il controllo sul<br />
territorio, la dotazione di bagni pubblici,<br />
la pulizia ecc… Inoltre si pongono a<br />
carico esclusivamente delle imprese del<br />
settore oneri e responsabilità , come ad<br />
esempio i “limitatori di suono”, quando<br />
è noto invece che l’inquinamento acustico<br />
deriva prevalentemente dall’affollamento<br />
della strada.<br />
La scelta poi dell’ordinanza urgente<br />
appare assolutamente sproporzionata<br />
alle reali problematiche e comunque<br />
ribadiamo che sarebbe stato auspicabile<br />
una preventiva consultazione delle<br />
scriventi Associazioni.<br />
pubblici e turistici – Non possiamo dire<br />
che ciò sia avvenuto, anzi alla fine i conti<br />
sono salati, ed esclusivamente a carico delle<br />
imprese. Non è questa la strada – conclude<br />
Cantoni - per costruire un futuro, anche<br />
turistico, alla città e nemmeno per valorizzare<br />
le nostre eccellenze eno gastronomiche,<br />
artistiche e culturali”.<br />
Infatti a fronte di tanti aumenti, nuovi<br />
divieti e multe, il Comune non ha fatto<br />
proprio nulla in termini di servizi, scaricando<br />
per l’ennesima volta le responsabilità<br />
sulle nostre imprese; tutto come prima<br />
insomma. Anche in questi giorni difficili<br />
continuiamo a ribadire le ragioni dei nostri<br />
associati e continuiamo a farlo anche in<br />
questo momento di campagna elettorale,<br />
con tutti i candidati che vorranno ascoltarci,<br />
senza farci illudere da specchietti e<br />
perline, ma molto concretamente attenti<br />
al futuro economico e sociale del nostro<br />
territorio.
In un momento cruciale per i gestori<br />
di impianti come quello attuale, a<br />
causa di una serie di motivi che vanno<br />
dall’aumento sconsiderato del carburante<br />
all’adozione definitiva delle liberalizzazioni,<br />
abbiamo chiesto al presidente pietro<br />
calersi di farci il punto della situazione.<br />
“Abbiamo tutti assistito al tiramolla delle<br />
ipotesi di provvedimenti inerenti la nostra<br />
categoria in merito alle liberalizzazioni,<br />
con evidenti «invasioni di campo» da parte<br />
delle lobby petrolifere e finanziarie. Da<br />
parte nostra stiamo cercando di inserire<br />
nel decreto modifiche che, rispetto la<br />
<strong>news</strong><br />
SINDACALI<br />
faiB Il presidente Pietro Calersi approfondisce i temi più sentiti dalla categoria<br />
Caro carburanti, liberalizzazioni,<br />
“plastic money” e “non oil”<br />
caMPaGna inforMatiVa<br />
Le verità nascoste sul<br />
costo dei carburanti<br />
Un aumento dei prezzi dei carburanti ogni tre<br />
giorni, in media, dall’inizio dell’anno ha portato<br />
la benzina alle soglie dei 2 euro al litro ed ora<br />
ENI, la compagnia di Stato, investe decine e<br />
decine di milioni di euro per pubblicizzare gli<br />
“sconti”. Che altro deve accadere perché i<br />
Ministri dell’Economia e dello Sviluppo Economico<br />
intervengano? Un comportamento tanto<br />
più deplorevole mentre i prezzi internazionali<br />
e sul “libero mercato” (cosiddetto “extrarete”)<br />
prima stesura, ci possano portare qualche<br />
vantaggio. Il problema è che si prospettano<br />
tempi molto lunghi per arrivare ad un<br />
confronto con le compagnie e coi retisti,<br />
per cui, data la situazione attuale, non<br />
vorrei che provvedimenti positivi, arrivassero<br />
quando la categoria è già fortemente<br />
ridimensionata. Lo dico con cognizione<br />
di causa dato che sto facendo una serie<br />
di assemblee e il clima che si respira è di<br />
estrema preoccupazione”.<br />
Quali sono i punti che, se tramutati<br />
in legge, dovrebbero favorire la categoria?<br />
“In primis l’articolo che proibisce la<br />
dipendenza economica, cioè non deve<br />
esservi nessuna imposizione attraverso<br />
le «armi» del marketing da parte delle<br />
compagnie. Il secondo punto è che si prevede<br />
entro il 31 agosto l’obbligo da parte<br />
di tutti gli elementi del sistema, quindi<br />
gestori, compagnie e retisti, di rivedere i<br />
contratti di comodato e fornitura, dando<br />
la possibilità a chi riuscirà a consorziarsi,<br />
di effettuare acquisti extra-rete, fuori dalla<br />
rete normale, dove già oggi si approvvi-<br />
sono in discesa e perché realizzato attraverso<br />
la “promessa” di uno “sconto” che ENI intende<br />
accollare alla collettività due volte: la prima<br />
portando preventivamente i prezzi alle stelle; la<br />
seconda inasprendo il già difficile contesto occupazionale<br />
e sociale del Paese, espellendo<br />
gestioni e decine di migliaia di addetti impiegati<br />
presso gli impianti, sostituiti dalle macchinette<br />
del self service aperte 24 ore al giorno. Per<br />
questo -conclude una nota di oltre 2.000<br />
gestori ENI- malgrado le fortissime pressioni<br />
ricevute dalla compagnia, hanno deciso di non<br />
aderire all’iniziativa cosiddetta “iperself h24”.<br />
APRILE / 12 20<br />
giovano le pompe bianche, la Grande<br />
Distribuzione ecc...” Questa possibilità<br />
non è riservata ai proprietari degli<br />
impianti?<br />
“Sino a giugno, ma nella nuova contrattualistica<br />
si deve prevedere questa<br />
opportunità per tutti, anche con formule<br />
differenziate. Anzi qualcuno le sta già<br />
usando. Il marchio dunque è rispettato,<br />
ma non si può imporre anche dove acquistare<br />
il carburante, perché è stato definito<br />
il principio che il carburante non è direttamente<br />
prodotto da chi poi lo mette sul<br />
commercio col proprio marchio, ma da<br />
un unico produttore che a sua volta lo<br />
distribuisce ai vari marchi”.<br />
Sempre sul tema liberalizzazioni, è<br />
stata introdotta la possibilità per i distributori<br />
di allargare notevolmente la<br />
gamma del cosiddetto «non-oil». cosa<br />
ne pensa?<br />
“È stato formalizzato, meglio definito,<br />
ciò che si era già ottenuto precedentemente.<br />
Certamente siamo soddisfatti in<br />
quanto ci è data la possibilità di accedere<br />
a nuovi prodotti da mettere in vendita,<br />
ma anche in questo frangente siamo in<br />
attesa di decreti attuativi per far chiarezza<br />
su dei punti che sono rimasti in sospeso.<br />
L’esempio più eclatante riguarda la possibilità<br />
di vendere tabacchi, per la quale<br />
non siamo in grado di sapere che tipo di<br />
Ma questo non è che la punta di un iceberg<br />
per quanto riguarda ciò che occorre sapere<br />
sul costo iperbolico dei carburanti e della sua<br />
ripartizione.<br />
Ecco cosa bisogna sapere:<br />
•<br />
•<br />
•<br />
i prezzi dei carburanti sono fissati dalle<br />
compagnie petrolifere che espongono i<br />
loro marchi<br />
su un litro di benzina o di gasolio, attual-<br />
mente, il 52/56% sono accise e IVA, il<br />
42/46% va ai petrolieri e<br />
solo il 2% va al gestore.<br />
Il che significa che su 10 euro di carburante,<br />
rimangono alla gestione 20 centesimi coi quali<br />
si devono pagare gli addetti, le spese generali<br />
e le tasse, oltreché gli sconti e le campagne<br />
promozionali che le stesse compagnie decidono<br />
di applicare.
licenza ci verrà assegnata, col risultato<br />
che ad oggi la vendita dei tabacchi non è<br />
ancora partita”.<br />
la Faib confesercenti ha di recente<br />
promosso una campagna di sensibilizzazione<br />
per incentivare l’uso di carte di<br />
credito e bancomat, senza che vi siano<br />
commissioni bancarie. A che punto è<br />
la situazione?<br />
“Innanzi tutto il nostro grande interesse<br />
per i pagamenti con questi sistemi è<br />
esclusivamente dovuto alla sicurezza dei<br />
gestori. La legge pubblicata nel dicembre<br />
scorso prevedeva che le transazioni con<br />
<strong>news</strong><br />
SINDACALI<br />
fenaGi Claudio Melloni esprime le proprie preoccupazioni su due provvedimenti di legge<br />
Liberalizzazioni e Bolkestein<br />
penalizzeranno la categoria<br />
Sulle liberalizzazioni, quelle già in<br />
atto da ormai una decina d’anni e<br />
quelle di recentissima istituzione,<br />
anche la Fenagi ha da dire la sua, anche se<br />
forse la preoccupazione maggiore per gli<br />
edicolanti è la prossima operatività della<br />
direttiva europea Bolkestein.<br />
“Queste liberalizzazioni non ce le aspettavamo<br />
proprio, pensavamo di essere a<br />
posto così”. Molto chiara la posizione<br />
degli edicolanti sul dl liberalizzazioni<br />
del governo Monti, espressa da claudio<br />
Melloni, Presidente FENAGI di <strong>Parma</strong>.<br />
“Era il 2001 e c’era già stato un decreto,<br />
firmato dall’allora Ministro Bersani, che<br />
liberalizzava la vendita della carta stampata.<br />
I giornali da allora si potevano vendere<br />
alle pompe di benzina, nelle librerie di<br />
una certa dimensione e nei supermercati.<br />
Dissero che questa operazione avrebbe<br />
aumentato considerevolmente le vendite,<br />
ampliando il numero dei punti vendita<br />
dove era possibile acquistare giornali.<br />
Ma poi – spiega Melloni – sappiamo<br />
tutti come è finita: le vendite non sono<br />
aumentate, anzi, anche se nel 2001 non si<br />
sentivano ancora gli effetti della crisi eco-<br />
carta o bancomat inferiori ai 100 euro<br />
fossero gratuite, sia per i gestori che<br />
per l’utilizzatore, a partire dal gennaio<br />
2012. Il risultato è stato che le Società<br />
emettitrici o di servizi, hanno immediatamente<br />
provveduto a disdire ai gestori<br />
tale servizio, riservandosi poi di incamerare<br />
le commissioni sotto forma di<br />
canone. Ora nel decreto «Cresci Italia» il<br />
provvedimento è stato prima cancellato,<br />
in attesa della pubblicazione della nuova<br />
normativa, poi ripristinato quando la<br />
legge è stata pubblicata e quindi entrata in<br />
vigore. Attualmente all’interno della legge<br />
è presente un paragrafo sulle associazioni<br />
di categoria che devono accordarsi sulle<br />
commissioni massime da applicare, rimane<br />
fuori la nostra categoria perché è<br />
ancora vigente il fatto che fino ai 100 euro<br />
non si pagano le commissioni. Il dato di<br />
fatto è che c’è ancora molta confusione<br />
sento tra i colleghi situazioni diverse:<br />
nomica. L’effetto di quelle liberalizzazioni<br />
fu solo quello di spalmare le vendite, di<br />
tagliare in più fette la stessa torta, assottigliando<br />
però tutte le fette esistenti”.<br />
Melloni, portando l’esempio di ciò che<br />
accadde più di dieci anni fa, manifesta<br />
tutte le perplessità della categoria in merito<br />
ai nuovi provvedimenti, sottolineando<br />
anche le difficoltà già presenti in questo<br />
periodo per gli edicolanti: “Paghiamo un<br />
10% in più per l’occupazione del suolo<br />
pubblico e anche per la corrente elettrica<br />
ci saranno rincari. Per noi questi aumenti<br />
equivalgono a costi puri aggiuntivi, perché<br />
se un chiosco di bibite può magari<br />
aumentare i prezzi delle consumazioni,<br />
noi abbiamo invece prezzi bloccati e non<br />
abbiamo margine”.<br />
Infine il Presidente di FENAGI <strong>Parma</strong><br />
esprime forti dubbi sulla possibile attuazione<br />
della legge europea cosiddetta<br />
Bolkestein: “È stata scritta da gente che<br />
non ha contatto con la realtà. Mettere in<br />
gioco le concessioni delle occupazioni del<br />
suolo pubblico, con aste e bandi, sarebbe<br />
un’operazione molto dannosa e un sicuro<br />
disincentivo per possibili futuri<br />
APRILE / 12 21<br />
gestori che ancora si trovano le commissioni,<br />
poi quando vanno a verificare sul<br />
portale delle emettitrici c’è specificato<br />
che dal 25 marzo le operazioni riferite<br />
all’acquisto di carburante al disotto dei<br />
100 euro non devono pagare nessuna<br />
commissione. Per avvicinarci ad una<br />
soluzione avevamo proposto al Governo<br />
di continuare a pagare le commissioni,<br />
ma almeno di riconoscerci la detrazione<br />
d’imposta su ciò che andiamo a pagare.<br />
La risposta è stata che per noi non c’è<br />
copertura economica, quando la stessa<br />
opportunità è stata invece concessa ai tabaccai.<br />
In conclusione, su quanto è stato<br />
fatto in termini di liberalizzazioni siamo<br />
moderatamente soddisfatti, il problema<br />
è che stiamo vivendo un momento di<br />
crisi davvero drammatico. Non vorrei<br />
arrivare al punto di affermare di aver<br />
vinto qualche battaglia, ma di aver perso<br />
la guerra”.<br />
investimenti. Se il testo verrà approvato<br />
così come è adesso – conclude Melloni<br />
– ci saranno conseguenze a livello di<br />
calo degli investimenti. Nessuno può<br />
rischiare di investire soldi per rinnovare<br />
la sua struttura se dopo qualche anno la<br />
concessione può essere messa al bando.<br />
Per questo noi edicolanti siamo molto<br />
contrari rispetto a questa legge Bolkestein:<br />
sarebbe un danno sia per la nostra<br />
categoria, sia perché rappresenterebbe<br />
una misura recessiva”.
<strong>news</strong><br />
CONFESERCENTI<br />
riconosciMento Il Comune di <strong>Parma</strong> ha consegnato l’attestato di “Bottega Storica”<br />
Il caffè a <strong>Parma</strong> ha un solo nome: Anceschi<br />
Quattro generazioni per creare una<br />
scia dall’aroma unico ed inconfondibile<br />
che ha accompagnato<br />
i parmigiani per quasi un secolo. Caffé<br />
e Anceschi: un binomio imprescindibile,<br />
quasi una causa - effetto, un’equazione dal<br />
risultato certo. Per questo e per quanto ha<br />
dato ai suoi cittadini in quanto a gusto,<br />
qualità e, seppur racchiuso nel breve<br />
tempo di una tazzina di caffé, un attimo<br />
di gioia interiore, il Comune di <strong>Parma</strong> ha<br />
attribuito al Caffé Torrefazione Anceschi<br />
di via Garibaldi 46 l’attestato di “bottega<br />
storica”.<br />
A ritirare la pergamena Santa Ancheschi<br />
che ci racconta come dall’intraprendenza<br />
del suo pro-zio sia nata un’impresa che<br />
dagli anni ‘30, e ancora oggi, è considerata<br />
il punto di riferimento per i veri intenditori<br />
di caffé. “Già negli anni ‘50 erano tre i caffé<br />
torrefazione in città: qui in via Garibaldi,<br />
in via D’Azeglio e in<br />
borgo Angelo Mazza,<br />
tutti con l’insegna Anceschi.<br />
Ad aprirli fu<br />
Sante Anceschi lo zio di<br />
mio padre che, avendo<br />
intuito il momento<br />
favorevole, cominciò a<br />
tostare caffé ben oltre<br />
il fabbisogno dei tre<br />
locali, per cui si mise a<br />
venderlo, praticamente<br />
in tutto il Nord Italia.<br />
La miscela e la stessa<br />
tostatura erano già di<br />
altissima qualità e quindi molto apprezzate,<br />
per cui il successo fu immediato.<br />
è a questo punto che entra in scena mio<br />
padre Erminio che, caricata la vecchia e<br />
cara giardinetta, ha continuato per anni a<br />
portare il caffé Anceschi in giro per l’Italia,<br />
soprattutto in Trentino e Alto Adige. Con<br />
l’ingresso di mio padre nella gestione del<br />
caffé di via Garibaldi, entra nell’impresa la<br />
seconda generazione di Anceschi”.<br />
Purtroppo la vita riserva momenti dolorosi<br />
e per vedere la terza generazione alla guida<br />
dell’azienda occorre attendere parecchi<br />
anni, dopo la scomparsa di Erminio, avvenuta<br />
nel 1970.<br />
“Io, e soprattutto mia sorella che allora<br />
avveva solo 4 anni, eravamo troppo giovani<br />
per subentrare, per cui affittammo il negozio<br />
ai due dipendenti. Solo quando mia<br />
sorella è diventata maggiorenne abbiamo<br />
deciso di gestire questo negozio che recava<br />
APRILE / 12 22<br />
ancora nell’insegna il nostro cognome. Abbiamo<br />
rapidamente imparato come gestire<br />
il bar e soprattutto abbiamo assimilato<br />
tutti i segreti dell’arte della tostatura, per<br />
cui siamo rimaste dietro il bancone sino a<br />
quando è subentrato mio figlio Matteo: la<br />
quarta generazione di tostatori”.<br />
La precisazione ci incuriosisce e chiediamo<br />
lumi.<br />
“Gli Anceschi si considerano soprattutto<br />
tostatori perché oggi la facciamo come<br />
fu fatta la prima volta, due volte la settimana:<br />
ottima qualità dei caffè, la giusta<br />
scelta per la miscela, tanta, tanta cura nella<br />
tostatura, seguendo il metodo artigianale<br />
che ci è stato tramandato. Oggi il grosso<br />
del lavoro di questo locale è la vendita del<br />
caffé, tostato fresco due volte la settmana,<br />
ai privati. Clienti affezionati vengono da<br />
lontano per portarsi a casa il nostro caffé.<br />
Naturalmente facciamo macinature speciali<br />
per ogni tipo di caffettiera, ma per<br />
tanti clienti facciamo una macinatura su<br />
misura, così come a tanti nostri clienti di<br />
cui conosciamo i gusti, facciamo il caffé<br />
personalizzato”.<br />
Come è cambiata negli anni la zona di<br />
barriera Garibaldi?<br />
“Una volta era un quartiere d’èlite, vi era<br />
un buon numero di uffici e banche, il rito<br />
del caffé, a qualsiasi ora, era rigorosamente<br />
rispettato. Quando gestivo con mia sorella,<br />
qui ci lavoravano anche sei persone. Oggi,<br />
forse per la vicinanza alla stazione, la stessa<br />
vivibilità è peggiorata e la gente circola<br />
molto meno”.<br />
Ingrosso uova, salumi,<br />
formaggi, alimentari vari<br />
“TELEFONACI, SARAI SERVITO!”<br />
CAPETTA Rag. Valerio e C. s.n.c.<br />
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IMpoSte<br />
L’aliquota Imu (Imposta municipale unica) base del 7,6 per mille<br />
applicata ad alberghi e negozi è già di per sé un gravoso aumento<br />
della pressione fiscale, se poi i Comuni decidessero di aumentarla<br />
o portarla al 10,6 per mille, come discrezionalmente previsto<br />
dal decreto sul federalismo municipale (e come sta avvenendo<br />
in parecchi Comuni), si trasformerebbe in una vera sentenza di<br />
condanna per il settore.<br />
è il grido di allarme di <strong>Confesercenti</strong> Emilia Romagna che vede<br />
a rischio l’attività di molti operatori turistici e del commercio della<br />
nostra regione, già da tempo alle prese con gli effetti della grave<br />
crisi economica che investe l’intero Paese.<br />
In base ad una simulazione effettuata dall’ufficio economico<br />
dell’Associazione, per quanto riguarda diverse tipologie di alberghi<br />
su un campione di comuni turistici dell’Emilia Romagna e in base<br />
alle aliquote che gli stessi si stanno orientando ad applicare, risulta<br />
che gli aumenti a carico delle imprese col passaggio dall’ICI<br />
all’IMU per il 2012 sarebbero tra il 30 e il 95% rispetto ai valori<br />
delle imposte 2011. Per quanto riguarda il commercio, secondo<br />
quanto riportato dal Sole 24 ore di qualche giorno fa, nella sola<br />
Bologna, nel caso dell’aliquota base, la pressione fiscale per un<br />
negozio che nel 2011 pagava di Ici 1456,6 euro si trasformerà<br />
<strong>news</strong><br />
CONFESERCENTI<br />
concessioni su aree PuBBliche Il Presidente Venturi scrive al Ministro Passera<br />
Bolkestein: contraddizioni e forzature<br />
La direttiva Bolkestein, tra le altre,<br />
prevede una nuova normativa per<br />
quanto riguarda la concessione di posteggio<br />
su aree pubbliche. Una disposizione<br />
che ha creato non poche preoccupazioni a<br />
diverse categorie di commercianti nonché<br />
“contestazioni” per quanto riguarda la sua<br />
applicazioni. Per questo il Presidente di<br />
<strong>Confesercenti</strong> ha di recente scritto una lettera<br />
al Ministro dello SE Corrado Passera,<br />
che pubblichiamo integralmente<br />
Gentile Ministro,<br />
con il recepimento della Direttiva servizi (Dir.<br />
2006/123/CE) nell’ordinamento italiano, lo<br />
Stato ha sancito la necessità di determinare<br />
nuovi criteri e modalità per ottenere l’autorizzazione/concessione<br />
di posteggio su aree<br />
pubbliche.<br />
Le Commissioni II e X della Camera, l’11<br />
marzo 2010, invitavano il Governo, “al fine<br />
di evitare interpretazioni estensive alla nozione<br />
di risorse naturali”, a valutare l’opportunità<br />
di escludere l’equiparazione dei posteggi in<br />
aree di mercato alle risorse naturali e liberare<br />
così gli stessi dall’ambito di applicazione della<br />
Direttiva Bolkestein.<br />
Il Parlamento Europeo, nella seduta del 5 luglio<br />
2011, ha approvato un ordine del giorno<br />
che esprime preoccupazione per la “possibilità<br />
che la Direttiva 2006/123/CE possa essere<br />
applicata, negli Stati Membri, estendendo<br />
il concetto di risorsa naturale anche al suolo<br />
pubblico, producendo così limitazioni alle<br />
concessioni per l’esercizio del commercio su aree<br />
pubbliche. La Conferenza delle Regioni e delle<br />
Province autonome nella seduta del 7 luglio<br />
2011 ha approvato un documento, poi trasmesso<br />
alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e<br />
sottoposto al vaglio “tecnico” della Conferenza<br />
Unificata (il 21 luglio 2011), che propone un<br />
intervento chiarificatore sulla nozione di risorse<br />
naturali, così come contenuta nell’art. 16 del<br />
D.lgs 59\2010 e negli auspici di quanto sopra<br />
esposto. In data 21 luglio 2011, la Regione<br />
Piemonte, recependo l’orientamento deliberato<br />
dalla Conferenza delle Regioni e delle Province<br />
Autonome e accogliendo la raccomandazione<br />
espressa dal Parlamento Europeo, ha dispo-<br />
iMu: la confesercenti chiede ai comuni di ridurre le aliquote<br />
APRILE / 12 23<br />
sto con proprio provvedimento normativo<br />
l’esclusione del commercio su aree pubbliche<br />
dall’ambito di applicazione del Dlgs 59/2010.<br />
Non si comprende, alla luce di quanto precede,<br />
l’impossibilità di poter giungere ad una risoluzione<br />
normativa, largamente condivisa e attesa<br />
dalle oltre 160.000 imprese che operano nel<br />
commercio su aree pubbliche.<br />
Già nel novembre 2011 avevo sollecitato il<br />
Ministro on. Paolo Romani, affinché favorisse,<br />
attraverso un provvedimento correttivo, il procrastinarsi<br />
di un conflitto fra competenze statali<br />
e regionali. Come ben noto, il commercio su<br />
aree pubbliche nelle aree di mercato, si svolge<br />
attraverso strutture mobili, per poche ore giornaliere<br />
e per pochi giorni nell’arco di un mese.<br />
Sottoporre il rinnovo delle concessioni degli<br />
imprenditori di commercio su aree pubbliche<br />
alla “Direttiva Bolkestein” rappresenterebbe<br />
una illogica forzatura, peraltro non richiestaci<br />
dalla stessa UE. Il comparto del commercio su<br />
aree pubbliche, già gravato dalla pesantissima<br />
crisi dei consumi, opera in una condizione di<br />
totale stallo, causa l’attuale incertezza normativa<br />
che impedisce investimenti e acquisizioni<br />
commerciali. In attesa di incontrarLa, faccio<br />
appello alla Sua sensibilità e attenzione affinché<br />
la questione esposta possa trovare giusta<br />
soluzione.<br />
Marco Venturi Presidente di <strong>Confesercenti</strong><br />
con l’IMU nel 2012, in 3568,0<br />
euro, con un aumento del<br />
145,0%.<br />
Pressioni fiscali così gravose<br />
sono evidentemente contrarie<br />
a politiche di sviluppo e di rilancio<br />
del settore commerciale<br />
e turistico; per questo motivo<br />
<strong>Confesercenti</strong> Emilia Romagna<br />
si appella ai Comuni affinché<br />
facciano una politica di contenimento<br />
del livello delle aliquote, come previsto nell’ambito della<br />
propria autonomia e al Governo affinchè modifichi l’impianto della<br />
normativa in direzione dell’abbassamento della pressione fiscale.<br />
In particolare, il direttore di <strong>Confesercenti</strong> regionale Stefano Bollettinari<br />
chiede “che venga considerata la difficile situazione e la fase<br />
di recessione che stiamo attraversando, che vede in particolare le<br />
piccole imprese, già in forte difficoltà a far fronte agli attuali livelli di<br />
tassazione, nella concreta impossibilità di sopportare ulteriori oneri,<br />
pena l’uscita dal mercato di un gran numero di esse e importanti<br />
perdite sul fronte occupazionale”.
a cura di Chiara Corradi<br />
Speciale<br />
NUOVE APERTURE<br />
laBò friendlyfoodshoP In piazzale Inzani il locale dove tutto è di tendenza<br />
Oggetti d’arte (in vendita)<br />
tra cucina e happy hour<br />
Ricercato e originale fin dal primo<br />
sguardo, senza nulla togliere però<br />
alla qualità e alla semplicità: è sopratutto<br />
questo il labò di piazzale Inzani<br />
a <strong>Parma</strong>.<br />
La caratteristica saliente del locale è che<br />
ogni cosa al suo interno ha un valore e può<br />
essere comprata: artisti ed espositori infatti<br />
portano al locale i loro oggetti, che diventano<br />
così parte dell’arredamento, ma alla fine<br />
qualsiasi cliente può decidere di comprarli:<br />
ecco quindi che entrando nel bar troviamo<br />
statue, quadri d’avanguardia, sedie in stile<br />
anni ‘60, oggetti vintage e tavoli moderni.<br />
Un scelta sicuramente originale, che fa del<br />
Labò l’unico locale a <strong>Parma</strong> ad adottare<br />
questa nuova tendenza.<br />
Salvatore, gestore del locale, spiega come<br />
la esperienza decennale lo abbia portato a<br />
questa scelta: «La storia del locale nasce in<br />
continuità con quella del Bar Pirù in via<br />
Farini: abbiamo deciso di spostarci qui<br />
nell’Oltretorrente perchè riteniamo che<br />
sia una bella zona, ricca di giovani e sicuramente<br />
da rivalutare. In merito alla scelta<br />
del tipo di locale abbiamo voluto creare<br />
qualcosa di originale, che si distinguesse<br />
dagli altri e che avesse proposte innovative:<br />
l’idea di creare un locale dove tutto sembra<br />
essere lasciato al caso e tutto è in vendita ci<br />
sembrava la cosa giusta da fare».<br />
Il bar Labò ha una ricca offerta per i suoi<br />
clienti, che si può riassumere in sei fascie<br />
orarie: dalle sette alle nove di mattina ci<br />
sono le tipiche colazioni all’italiana, con<br />
caffè, cappuccino e ottime briosche; fino<br />
a mezzogiorno invece si può degustare il<br />
brunch, quindi una colazione all’americana<br />
con uova, bacon, prosciutto... Dopodichè<br />
si passa al pranzo e qui entra in gioco<br />
anche la cucina che, organizzata per ogni<br />
esigenza, può preparare diverse prelibatezze<br />
anche per quelli che sono sempre di corsa<br />
e ricercano qualcosa di veloce e di qualità,<br />
inoltre viene effettuato anche il servizio a<br />
domicilio; nel pomeriggio due gli appuntamenti:<br />
il tea break, ripreso dalla tradizione<br />
inglese del thè delle cinque, e l’aperitivo<br />
fino alle nove.<br />
«Venendo dal mondo dei locali e delle<br />
discoteche - continua Salvatore - i cocktail<br />
sono la nostra specialità. Gli aperitivi sono<br />
sempre ben forniti e molti giovani vengono<br />
da noi, dopo il lavoro, anche per un bicchiere<br />
di vino di qualità».<br />
Nella cura e nella gestione del Labò, Salvatore<br />
è accompagnato da Marzia - che<br />
si occupa dell’organizzazione diurna del<br />
locale -,Antonio, Megghy, Francesco - che<br />
organizza gli eventi serali - e libero.<br />
Ma la serata del Labò, al mercoledì, giovedì<br />
e venerdì, continua anche dopo l’aperitivo:<br />
interessanti le proposte che prevedono iniziative<br />
sempre diverse: dalla presentazione<br />
di libri alla musica live, dai dj-set particolari<br />
a incontri sui tematiche come l’astrologia.<br />
Nulla è lasciato al caso, anzi tutto viene<br />
studiato per proporre qualcosa di innovativo<br />
e diverso - in particolare al giovedì,<br />
quando la città non è ancora proiettata nel<br />
week-end - per attirare clientela e giovani.<br />
«La nostra clientela - prosegue Salvatore -<br />
è varia: durante il giorno spesso vengono<br />
anche gli studenti universitari, poi alla sera<br />
abbiamo i clienti affezionati e i giovani di<br />
una fascia di età anche più alta. La difficoltà<br />
sta spesso nel riuscire a trovare un buon<br />
compromesso con gli abitanti del quartiere:<br />
da parte nostra cerchiamo sempre<br />
APRILE / 12 24<br />
di rispettare gli orari, se possibile chiudere<br />
anche un pò prima, e adesso stiamo anche<br />
installando dei limitatori acustici».<br />
Tra qualche settimana avvieremo una<br />
collaborazione con la pizzeria dal Teo,<br />
in via d’Azeglio, e alla domenica partirà<br />
l’iniziativa dell’aperitivo “Il Teo al Labò”:<br />
dove i cocktail del Labò verranno serviti<br />
insieme ai prodotti del Teo. La collaborazione,<br />
poi, si amplierà anche con una vera<br />
e propria fornitura di focaccine - anche<br />
da asporto - sfornate dal Teo e da servire<br />
calde e farcite, al momento, con prodotti<br />
di qualità nel Labò.<br />
Inoltre il Labò mette a disposizione il<br />
locale - nei giorni in cui non effettua il<br />
serale - per organizzare serate a proprio<br />
piacimento: compleanni, feste di Laurea,<br />
cene di lavoro, per ogni evenienza il cuoco<br />
sarà disponbile per cucinare menù a scelta<br />
del cliente e l’originalità del locale a fare da<br />
cornice a una serata speciale.<br />
labò Friendlyfoodshop<br />
piazzale Inzani 3/a parma<br />
Tel. 0521/1802192
<strong>news</strong><br />
SCADENZE<br />
le date da non diMenticare Ritenute, contributi, imposte, versamenti, scadenze<br />
Le più importanti scadenze di aprile<br />
lunEDì 16<br />
Soggetti IVA.<br />
Emissione e registrazione delle fatture<br />
differite relative a beni consegnati o<br />
spediti nel mese solare precedente e<br />
risultanti dal documento di trasporto o<br />
da altro documento idoneo a identificare<br />
i soggetti contraenti.<br />
Soggetti esercenti il commercio<br />
al minuto.<br />
Registrazione, anche cumulativa delle<br />
operazioni del mese solare precedente.<br />
contribuenti tenuti al versamento<br />
unitario di imposte e contributi.<br />
Ultimo giorno utile per la regolarizzazione<br />
dei versamenti di imposte e ritenute<br />
non effettuati o effettuati in misura non<br />
sufficiente entro il 16/03/2012 (ravvedimento.<br />
lunEDì 16<br />
Sostituti di imposta.<br />
Versamento delle ritenute e dei contributi.<br />
Le ritenute ed i contributi si riferiscono<br />
sia al lavoro dipendente che a quello<br />
autonomo.<br />
Si evidenzia il versamento di ritenute<br />
relative a compensi per l’esercizio di arti<br />
e professioni e a provvigioni per rapporti<br />
di commissione ed agenzia, corrisposti<br />
nel mese precedente.<br />
condomini.<br />
Versamento delle ritenute operate dai<br />
condomini sui corrispettivi corrisposti<br />
nel mese precedente per prestazioni<br />
relative a contratti di appalto di opere o<br />
servizi effettuate nell’esercizio dell’impresa.<br />
I codici tributo sono 1019 e 1020.<br />
contribuenti IVA.<br />
Versamento dell’IVA dovuta per il mese<br />
precedente.<br />
contribuenti IVA.<br />
Coloro che hanno ricevuto nel mese precedente<br />
dichiarazioni d’intento rilasciate<br />
da esportatori abituali, sono tenuti alla<br />
presentazione della comunicazione dei<br />
dati mediante invio telematico.<br />
contribuenti iva che hanno scelto il<br />
pagamento rateale dell’imposta dovuta<br />
marzo 2012 che stabilisce il piano biennale<br />
con modalità e percorso di adeguamento<br />
per gli alberghi.<br />
Le imprese ricettive con più di 25 posti<br />
letto, debbono presentare domanda di<br />
ammissione, a condizione di possedere i<br />
requisiti minimi di cui al decreto, entro<br />
il 29 maggio al locale Comando Vigili del<br />
Fuoco. Gli stessi entro 60 gg anche con<br />
verifica in loco esprimeranno il parere di<br />
competenza.<br />
Una volta ammessi alla regolarizzazione<br />
allora c’è tempo fino al 31/12/2013 per<br />
completare i lavori. In caso contrario<br />
non vi sono molte possibilità per cui o<br />
si riduce la capienza o si chiude, il che<br />
è inaccettabile. All’incontro, al quale<br />
erano presenti il Direttore della direzione<br />
regionale dei Vigili del Fuoco Giovanni<br />
Nanni e il presidente regionale Asshotel<br />
APRILE / 12 25<br />
per il 2011.<br />
Versamento della seconda rata dell’Iva<br />
relativa al 2011 risultante dalla dichiarazione<br />
annuale con la maggiorazione dello<br />
0.33% a titolo di interessi.<br />
GIoVEDì 26<br />
operatori intracomunitari con obbligo<br />
mensili.<br />
Presentazione elenchi intrastat delle<br />
cessioni e/o acquisti e prestazione di servizi<br />
intracomunitari effettuati nel mese<br />
precedente.<br />
operatori intracomunitari con obbligo<br />
trimestrale.<br />
Presentazione elenchi intrastat delle cessioni<br />
e/o acquisti e prestazione di servizi<br />
intracomunitari effettuati nel trimestre<br />
precedente<br />
GIoVEDì 26<br />
Soggetti passivi IVA.<br />
Comunicazione delle cessioni di beni e<br />
servizi rese e ricevute dai soggetti passivi<br />
IVA nel 2011.<br />
asshotel A Cesenatico un convegno per affrontare le problematiche del provvedimento<br />
Il piano biennale per adeguare gli alberghi<br />
A<br />
sshotel/<strong>Confesercenti</strong> Emilia<br />
Romagna ribadisce la necessità di<br />
una normativa antincendio per<br />
gli alberghi tale da garantire la massima<br />
sicurezza ai clienti e al personale che vi<br />
lavora, ma chiede altresì di dedicare la<br />
massima attenzione alle problematiche di<br />
adeguamento delle piccole medie imprese<br />
alberghiere e in particolare alle difficoltà<br />
inerenti ai requisiti minimi per accedere<br />
al Piano straordinario biennale per la<br />
prevenzione incendi previsto dal decreto<br />
16 marzo 2012.<br />
è la richiesta emersa nel corso di un convegno<br />
regionale organizzato da Asshotel/<br />
<strong>Confesercenti</strong> Emilia Romagna svoltosi<br />
il 18 aprile a Cesenatico dal titolo “La<br />
normativa antincendio per gli alberghi”.<br />
In sintesi la situazione è questa: è stato<br />
pubblicato il Decreto Ministeriale 16<br />
Emilia Romagna Claudio Della Pasqua,<br />
hanno partecipato Stefano Cantoni per<br />
la <strong>Confesercenti</strong> di <strong>Parma</strong> e il Vice Presidente<br />
degli albergatori di Salso e Tabiano<br />
Vittorio Bellengi.
<strong>news</strong><br />
SINDACALI<br />
assoturisMo A Ferrara dal 25 al 27 maggio “Arts and Events 100 Italian City”<br />
La Borsa del Turismo delle città d’arte<br />
Il centro storico di Ferrara si trasformerà<br />
per 3 giorni nella Piazza delle Cento<br />
Città, diventando così una preziosa occasione<br />
per approfondire la conoscenza dei<br />
piccoli Centri e delle Città d’Arte italiane:<br />
un patrimonio assolutamente unico che,<br />
unitamente alle tradizioni enogastronomiche<br />
e alle testimonianze di una cultura<br />
millenaria, offre ai turisti un’accoglienza diversificata,<br />
stimolante e autentica. L’Offerta<br />
turistica dei centri d’arte italiani incontra<br />
la domanda nazionale e internazionale nel<br />
Workshop commerciale di sabato 26.<br />
L’appuntamento si articolerà dalle 9.00 alle<br />
14.00 su appuntamenti prefissati, secondo<br />
un sistema informatico collaudato e creato<br />
appositamente per la nostra manifestazione,<br />
grazie al quale sia le Aziende dell’Offerta<br />
italiana che i Tour Operators possono<br />
scegliere con chi fissare gli appuntamenti.<br />
Questo permette a tutti gli operatori di<br />
contribuire ad agevolare le contrattazioni<br />
e di ottimizzare l’agenda, sfruttando al<br />
meglio gli incontri commerciali.Molto<br />
interessante il programma messo in atto<br />
dagli organizzatori.<br />
Spettacoli, tipicità, approfondimenti, presentazioni<br />
e incontri mirati comporranno<br />
con la consueta vivacità il programma<br />
generale di Arts and Events 2012, cui è<br />
possibile partecipare anche direttamente<br />
con proposte ed eventi.<br />
- Vivere le città: come trasformare i centri<br />
storici in centri leader dell’ospitalità; utilizzo<br />
alternativo e inedito dei palazzi, più<br />
APRILE / 12 26<br />
stretta collaborazione tra privati, Istituzioni<br />
e Università per proposte di sviluppo turistico<br />
equilibrato e innovativo;<br />
- Ciak si gira! Quando il cinema diventa<br />
strumento di promozione del territorio;<br />
- Aeroporti e compagnie low cost: il traffico<br />
aereo nazionale ed internazionale, in<br />
aumento grazie anche ad una sempre più<br />
capillare diffusione delle rotte low cost<br />
in Italia, genera nuovi e maggiori flussi<br />
turistici;<br />
- Forum Europeo dei Siti dichiarati<br />
dall’Unesco patrimonio dell’Umanità,<br />
giunto nel 2012 alla sua 12ª edizione;<br />
- I 40 anni della Lista del Patrimonio<br />
Mondiale Unesco alla 16ª edizione della<br />
Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte<br />
d’Italia.<br />
Alla manifestazione sarà presente l’agenzia<br />
Food Valley e presenzierà a tutti i workshop<br />
previsti dal programma, con l’intento di<br />
promuovere <strong>Parma</strong> ed il suo territorio.<br />
Per ottenere il pre-accredito ai workshop è<br />
necessario cliccare su: http://www.iniziativeturistiche.com/borsa2012/preaccr.asp>,<br />
per partecipare si può scaricare il modulo<br />
da: http://www.100cities.it/edizione2012/<br />
index.php - sezione “partecipa”.
<strong>news</strong><br />
SINDACO DI PARMA<br />
elezioni il 6 e 7 maggio i cittadini di <strong>Parma</strong> sono chiamati alle urne per eleggere il Sindaco<br />
Una poltrona per dieci... candidati<br />
I<br />
l 6 e il 7 maggio per i cittadini di <strong>Parma</strong><br />
dovrà essere una giornata importante<br />
in quanto sono chiamati alle urne per<br />
eleggere il nuovo Sindaco della città. Una<br />
giornata importante perché si andrà a rinnovare<br />
l’Amministrazione Comunale dopo<br />
un periodo che ha visto le dimissioni di<br />
Pietro Vignali dal vertice del governo della<br />
città e che, non solo per questo, definire<br />
tumultuoso è usare un pallido eufemismo.<br />
In rigoroso ordine alfabetico riportiamo i<br />
“magnifici dieci” candidati, correlati dalle<br />
liste che li sostengono, che si contenderanno<br />
la poltrona da Sindaco il 6 e 7 maggio (con<br />
l’eventuale appendice del ballottaggio il 20<br />
e 21 maggio).<br />
<strong>Confesercenti</strong> ritiene importante sostenere<br />
la scelta di commercianti e imprenditori che<br />
hanno deciso di “scendere in campo” per le<br />
prossime elezioni. Indichiamo, con a fianco<br />
le liste di appartenenza ed il riferimento al<br />
candidato Sindaco, questi nostri associati<br />
che perciò chiediamo di scegliere, scrivendo<br />
il loro nome come preferenza.<br />
Sergio Azzolini, pensionato del commercio,<br />
<strong>Parma</strong> che cambia (Bernazzoli);<br />
Cristina Bricoli, commerciante, PD (Bernazzoli);<br />
Gianni Cavazzini, fornaio, PDCI (Bernazzoli),<br />
Massimo Delle Donne, barista, <strong>Parma</strong><br />
Unita (Ghiretti);<br />
Sandro Tore, agente di commercio, <strong>Parma</strong><br />
Bene Comune (Roberti).<br />
Bernazzoli Vincenzo<br />
(Pd, <strong>Parma</strong> che<br />
cambia, Pdci, Idv,<br />
<strong>Parma</strong> progressista<br />
socialista laica, Altra<br />
politica, Consumatori e<br />
pensionati)<br />
Bocchi Priamo<br />
(La Destra)<br />
Bonvicini Wally<br />
(Buongiorno Italia!<br />
Siamo noi!)<br />
Buzzi Paolo<br />
(Pdl,<br />
Cantiere popolare)<br />
Ghiretti Roberto<br />
(<strong>Parma</strong> Unita)<br />
STUDIO COCCONI<br />
Servizi Professionali all’Impresa<br />
APRILE / 12 27<br />
Pizzarotti Federico<br />
(Movimento 5 stelle)<br />
Roberti Roberta<br />
(<strong>Parma</strong> bene comune,<br />
Rifondazione comunista)<br />
Spaggiari Liliana<br />
(Partito comunista<br />
dei lavoratori)<br />
Ubaldi Elvio<br />
(Civiltà parmigiana,<br />
Udc, <strong>Parma</strong> moderata<br />
libera solidale)<br />
Zorandi Andrea<br />
(Lega Nord)<br />
- consulenza aziendale e societaria<br />
- recupero crediti<br />
- diritto d’autore<br />
- tutela del patrimonio<br />
- tutela fallimentare<br />
- contrattualistica<br />
- tutela in ambito informatico<br />
B.go Bosazza n. 15 - 43125 <strong>Parma</strong><br />
Tel. 0521.287006 - Fax. 0521.228655<br />
businesslawconsulence@gmail.com
a cura di Fabrizio Furlotti<br />
alla fontana Il ristorante - pizzeria lungo la via Cremonese in località Eia<br />
Una cucina dove l’ingrediente<br />
principale è far star bene il cliente<br />
“V tirete mai pronunciare. Qui<br />
ado a chiedere allo chef ” è<br />
una frase che qui non sen-<br />
il cliente ordina, spesso senza nemmeno<br />
consultare il menu, e dalla cucina, senza<br />
attendere molto, arriva il piatto che ha ordinato.<br />
Esempio straordinario di marketing<br />
orientato al cliente? Non c’è dubbio, ma,<br />
al di là delle terminologie da manuale del<br />
buon venditore, qui esiste solo il concetto<br />
di accontentare in ogni modo il cliente:<br />
dall’offerta culinaria al conto finale.<br />
A tradurre questo concetto dalla teoria alla<br />
pratica è lorenzo Esposito, titolare del ristorante<br />
– pizzeria “Alla Fontana”, storico<br />
locale sulla via Cremonese, a Eia. “In effetti<br />
è un locale storico, perché aperto da mio<br />
fratello Franco ben 24 anni fa seguendo le<br />
orme di nostro padre, chef in un ristorante<br />
in costiera Amalfitana. Ora il locale è completamente<br />
ristrutturato, con cinque salette<br />
interne e una veranda all’aperto che può<br />
ospitare sino a 120 persone”.<br />
più pizzeria o ristorante?<br />
“Entrambi. La nostra famiglia gestisce in<br />
città due ristoranti - pizzerie di successo:<br />
«Un posto al sole» e «Don Alfonso» con<br />
le stesse caratteristiche: facciamo una pizza<br />
con farine miste e manitoba per ottenere<br />
una pizza friabile fuori e morbida dentro<br />
con le più svariate farciture. Qualcuna l’ho<br />
inventata io, come la «Sofia Loren», con<br />
tempolibero<br />
LE SEGNALAZIONI DEL MESE<br />
broccoletti, salsiccia, pecorino dolce e mozzarella<br />
di bufala o la «lucana» con spinaci<br />
saltati in padella, salame piccante, bufala,<br />
pomodorini, basilico, pecorino dolce”.<br />
come ristorante cosa offrite?<br />
“Praticamente di tutto, dato che usiamo<br />
ottime e fresche materie prime, accostiamo<br />
ingredienti semplici, cucinandoli poco, in<br />
modo semplice, proponendo un menu di<br />
mare e uno di terra”.<br />
cominciamo da quello di mare.<br />
“Come antipasti abbiamo una squisita<br />
zuppa di moscardini, cozze e vongole<br />
cotte nel pomodorino fresco, servita con<br />
per conoscere i segreti del cuoco<br />
Entusiasmo in cucina<br />
Di solito in questo spazio ospitiamo alcune<br />
ricette che lo chef del ristorante che visitiamo<br />
ci concede di pubblicare e, non è raro,<br />
malvolentieri. Con Lorenzo è tutto il contrario:<br />
l’entusiasmo che esprime nel dirci per filo e per<br />
segno come si fanno i piatti nella sua cucina lo<br />
fa paragonare ad un fiume in piena. Ma oltre<br />
l’entusiasmo di Lorenzo c’è una ragione di fondo:<br />
la semplicità, che non significa pochezza,<br />
che sta, con le materie prime di qualità, alla<br />
base di ogni preparazione. Paccheri al ragù<br />
di coda di rospo: si fanno appena cuocere<br />
i pomodorini con pezzi della coda di rospo,<br />
aggiungiamo vongole, scampi e zucchine a<br />
dadini e un filo di olio EVO. Versiamo i paccheri<br />
di Gragnano al dente e facciamoli mantecare<br />
in padella col ragù. Per la “variante del cacio<br />
e pepe” si parte con olio EVO, aglio e peperoncino,<br />
a metà cottura mettiamo la pasta<br />
aggiungendo pecorino dolce Dop di Moliterni<br />
che sciogliendosi forma una sua caratteristica<br />
crema, a questo punto aggiungiamo il pepe<br />
nero macinato all’istante. Spadelliamo e serviamo<br />
con scaglie dello stesso pecorino. La<br />
crostata di mele è una delle specialità diella<br />
moglie di Lorenzo. Fatta la classica pasta frolla<br />
si mettono le mele, i granelli di amaretti, e, a<br />
strati sottili, la marmellata, la classica crema<br />
pasticcera e ancora amaretti in granella. Si<br />
ricopre il tutto con la frolla e si mette in forno<br />
a 180° per 25 minuti. Buon appetito!<br />
APRILE / 12 28<br />
pane tostato; poi un «assaggio di mare»<br />
che comprende salmone fresco marinato<br />
al pepe rosa, alici marinate, insalata di<br />
polpo, seppie, gamberi e calamari, cozze<br />
gratinate, capesante. Poi secondo quanto<br />
offre il mercato: tonno fresco, carpaccio di<br />
gamberi ecc.. Sui primi consiglio i paccheri<br />
al ragù di coda di rospo, i maccheroncini<br />
con pesce spada, melanzane e menta fresca,<br />
ma possiamo accontentare tutte le richieste.<br />
Sui secondi c’è stata la riscoperta degli<br />
spiedini con gamberi, calamari e seppioline<br />
gratinati, poi la classica grigliata mista, il<br />
rombo al forno con verdure, le sogliole, gli<br />
scampi ecc... senza dimenticare un’ottima<br />
frittura mista”.<br />
E se a qualcuno non piace il pesce?<br />
“Tra gli antipasti segnalo solo la sopressata,<br />
il salame e la coppa della Basilicata e il<br />
pecorino dolce di Moliterni. Tra i primi,<br />
la scelta tra i classici è praticamente senza<br />
fine, voglio solo ricordare le orecchiette coi<br />
broccoli e salsiccia, la pasta coi ceci o coi<br />
fagioli, la rivisitazione del cacio e pepe, il<br />
risotto con radicchio e provola affumicata.<br />
Anche tra i secondi la scelta è vasta. Voglio<br />
ricordare la cotoletta «alla napoletana,<br />
impanata due volte» nella quale si esprime<br />
tutta l’arguzia dei napoletani per vincere<br />
la fame, ma che è davvero squisita. I dolci<br />
meritano un capitolo a sé. Mia moglie ne<br />
è la regina. Da quelli al cucchiaio, con
qualche reinterpretazione esaltante, alle<br />
torte secche più classiche. Da segnalare il<br />
dolce «Fontana» con crema al mascarpone,<br />
zabaione e savoiardi inzuppati nel rum”.<br />
Vini?<br />
“Cambio alcune etichette secondo la stagione,<br />
ma ho sempre il bianco di Vulture<br />
e un prezioso bianco di Scala, un paesino<br />
all’interno della Costa Amalfitana, poi il<br />
Greco di Tufo, il Vermentino di Sardegna,<br />
un ottimo Prosecco. Sui rossi proponiamo<br />
etichette importanti: Amarone, Cabernet<br />
Sauvignon, Alianico, Chianti, Brunello<br />
ecc... Da qualche anno numerosi clienti<br />
sono diventati particolarmente esigenti in<br />
fatto di birra, per cui mettiamo a disposizione<br />
una decina di etichette di birre molto<br />
particolari che stanno avendo un ottimo<br />
CaFFè&aFFInI<br />
osteria oltrevino: dove degustare<br />
buon cibo e ottimo vino<br />
Nel cuore dell’Oltretorrente da poche settimane ha aperto Oltrevino, un<br />
enotcea vecchio-stampo gestita da Michel e Alice. «Non sono nuovo<br />
del mestiere - spiega Michel - ho iniziato parecchi anni fa a Gorizia,la<br />
mia città, per poi trasferirmi a <strong>Parma</strong> e, dopo una parentesi come<br />
impiegato, ho deciso di tornare a dedicarmi alla mia antica passione: i<br />
vini». La specialità dell’Oltrevino sono sicuramente gli aperitivi, di qualità<br />
sia nel bere che nel mangiare: originali sono gli Spritz realizzati, non<br />
classicamente con l’Aperol, ma con il liquore di sambuco - lavorato con<br />
prodotti naturali da due ragazzi triestini e menzionato anche da Slow<br />
Food - e con gusti più estivi e colorati come il melone e l’anguria. Il locale<br />
è tranquillo, allestito con dei simpatici<br />
tavolini in legno e vetro,dove si possono<br />
leggere anche frasi d’autore o<br />
aforismi riguardanti il mondo del vino,<br />
e con sedie colorate e vivaci che danno<br />
un tocco d’allegria. «Avendo appena<br />
aperto - continua Michel - non<br />
abbiamo una clientela affezionata,<br />
anzi da noi vengono persone di tutte<br />
le età, senza distinzione. È il locale<br />
ideale per chi vuole trovare un vino<br />
di qualità e la professionalità di chi li<br />
sa consigliare nel giusto abbinamento<br />
anche con il cibo». A breve l’osteria<br />
riscontro”.<br />
chi sono i clienti del «Fontana»?<br />
“Per me è fondamentale che la gente<br />
qui stia bene, prima seduta a tavola, poi<br />
quando viene alla cassa. Se è così sono<br />
certo che ritorna. Questa è la mia «politica<br />
commerciale»: un rapporto qualità prezzo<br />
equilibrato, ma a favore del cliente. Quindi<br />
abbiamo clienti di tutte le età e di tutti i<br />
portafogli: nei fine settimana le famiglie,<br />
la sera giovani coppie o compagnie di giovani,<br />
di giorno operai, impiegati, dirigenti<br />
d’azienda con ospiti anche stranieri, molti<br />
che escono dall’autostrada per venire a<br />
mangiare da noi. Mi piace intrattenermi coi<br />
clienti, scambiare due opinioni, descrivere<br />
i piatti, ma lo faccio solo se capisco che<br />
hanno voglia di parlare e non mi sento<br />
APRILE / 12 29<br />
invadente. Se c’è la minima cosa non gradita<br />
o non la faccio pagare o la sostituisco<br />
senza problemi. Insomma voglio che chi<br />
esce dal «Fontana» sia tanto soddisfatto da<br />
programmare già la prossima visita”.<br />
Ristorante pizzeria “Alla Fontana”<br />
Via cremonese 156<br />
località Eia - parma<br />
Tel. 0521.647137<br />
chiuso il lunedì sera<br />
Pagina a fianco: Lo staff con Lorenzo<br />
al centro. Qui sopra: antipasto tutto<br />
mare, zuppa di moscardini, paccheri<br />
al ragù di coda di rospo, gli spiedini, la<br />
pizza Sofia Loren, il dolce “Fontana”<br />
Oltrevino proporrà anche<br />
degustazioni di vini mirate<br />
e legate al territorio, non<br />
solo emiliano, ma anche<br />
friuliano - terra di origine di<br />
Michel e Alice - e di altre<br />
zone d’Italia e del mondo.<br />
«Oltre a ciò stiamo anche<br />
studiando un calendario<br />
di eventi con musica live,<br />
in particolare acustica, ma<br />
abbastanza tranquilla per<br />
rimanere in sintonia con il<br />
tipo di locale e per lasciare la possibilità ai nostri clienti di sorseggiare<br />
serenamente un calice di vino». Il proprietario Michel ha lavorato alle<br />
Ombre Rosse di <strong>Parma</strong>, poi la scelta di aprire un locale tutto suo che<br />
deriva, come dice lui, «dalla grande passione per questo mestiere,<br />
che - nonostante la bisnonna avesse un’osteria nel friuliano - non deriva<br />
da radici familiari, ma è una cosa che nasce dentro e al quale è difficile<br />
rinunciare». L’osteria Oltrevino è l’ideale per chi voglia sorseggiare un<br />
buon vino in compagnia, accompagnato da ottimi prodotti locali o<br />
tipici delle zone vicine al Friuli; dalla fine del mese, inoltre, il locale sarà<br />
aperto anche a pranzo. (Chiara Corradi)<br />
Osteria Oltrevino<br />
Borgo Cocconi 3 - <strong>Parma</strong> tel.329.6518818<br />
chiuso il lunrdì - aperto dalle 18 alle 24<br />
osteriaoltrevino@gmail.com<br />
facebook: oltrevino
a cura di Patrizia Spaggiari<br />
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