Il Salvagente n° 26 - Modenacinquestelle.it

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48 sal va VA Salvagiovani gio ni Delia Vaccarello Non occorre avere soldi per trascorrere una vacanza in pace. Monasteri e conventi si sono attrezzati per dare ai giovani occasioni singolari. Il monastero di Bose (Assisi) da giugno al 29 settembre apre le porte e organizza campi di lavoro. La giornata è scandita dai ritmi collettivi. Si comincia con la preghiera comune, il sole si è levato da poco, e gli inni al Signore si schiudono dalle bocche dei tanti riuniti insieme. Poi si lavora, si tolgono le erbacce dall’orto, si raccoglie la frutta, si pulisce il bosco. Nel pomeriggio c’è un incontro di riflessione biblica guidata da un fratello o da una sorella della comunità. Si condividono il pranzo, la cena e i momenti liberi e in questo modo nasce l’esperienza della condivisione. Per i giovani che offrono SULL’ISOLA, IN DISCOTECA Il Salvagente 28 giugno-5 luglio 2012 Estate in r indossano davvero il loro lavoro l’ospitalità è gratuita, basta portare Bibbia, sacco a pelo, lenzuola e indumenti da lavoro. È la nuova - e antica - occasione offerta ai ragazzi dalle comunità religiose. A Bose è previsto accordarsi anche per altri perio di, il monastero è disposto sempre ad accogliere i giovani. È solo al femminile l’iniziativa mes - sa in campo dalle suore domenicane, seguite da benedettine, cla risse e cistercensi. Si tratta di passare qualche giorno in convento per condividere la vita claustrale, accorgersi che non si tratta poi di una dimensione del tutto fuori dal mondo, e magari riflettere su e - ventuali vocazioni. Il periodo è da agosto a settembre. Le giornate co minciano alle 5,30 con le preghiere comuni e terminano alle 21,30 quando si va a let- Vai a Ibizia, a Corfù, a Pag: impazzano i viaggi per festeggiare la maturità. Nelle isole, separati da tutto, o almeno sostenuti dall’illusione di essere lontani dalla solita vita, si suggella il rito dell’iniziazione appena compiuto. La maturità segna il passaggio, non più scuola e lezioni ogni giorno, né interrogazioni. Si è “grandi”. Ma come si festeggia? I “segni particolari” delle isole sono le grandi discoteche, così Pag in Croazia è l’isola che non dorme mai, dove si balla sempre e anche gratis. Se sono queste le proposte di tendenza, risulta comprensibile che a qualcuno possa piacere l’esatto opposto: le vacanze lavoro o i monasteri.
Il Salvagente 28 giugno-5 luglio 2012 itiro: le vacanze il saio “ to. Per il resto si studia, si contempla, si sta molto in silenzio, si trascorrono momenti di relax sempre dentro le ferree regole della vita delle suore. Già in diverse hanno risposto al la chiamata. Ma in cosa consiste il fascino del “ritiro”? Spesso l’estate, reclamizzata come periodo del divertimento, può essere motivo di angoscia. Fuori dai ritmi consueti i ragazzi dopo un primo momento di liberazione possono sentirsi svuotati. Avere una vacanza organizzata diventa importante. Ma perché proprio in convento? Non è solo una risorsa valorizzata per mo tivi di austerity, ma il segnale di un’attrattiva che nasce da una crisi più profonda. Vocazioni a parte, il benessere di una vacanza è anche dettato dal contatto con se stessi e dalla possibilità di fare una bella esperienza di gruppo. Pulire il bosco può essere molto più aggregante di un tuffo collettivo in piscina, dove spesso si ripropongono riti, seduzioni, e rivalità della vita che si conduce per il resto dell’anno. Raccogliere la frutta, stare in silenzio, provvedere all’orto può dare la gratificante sensazione di fare del bene insieme agli altri. E di prepararsi all’inverno in un modo speciale, che lascia “dentro” un’orma non facile da dimenticare. Raccogliere la frutta, stare in silenzio, provvedere all’orto può dare la gratificazione di fare del bene insieme agli altri ’’ Salvagiovani La posta di Delia delia.vaccarello@tiscali.it La posta di Delia LAUREATA ALLA CASSA MA NON È “PER SEMPRE” 49 Ciao Delia ho 22 anni e ho appena conseguito la laurea breve in Scienze politiche... tanto sforzo e impegno per un pugno di mosche... perché non trovo assolutamente lavoro nel mio ramo... cosa ne pensa di queste lauree brevi? secondo me sono un modo per parcheggiarti, per rimandare un problema, tanto lavoro non ce n’è. Per continuare a studiare senza gravare sui miei ho firmato un contratto con un famoso supermercato: sostituisco alle casse una in gravidanza… sto facendo formazione perché anche fare la cassiera richiede resistenza e istruzione... dopo solo due giorni sono sfinita, delusa, mi sento imbrogliata, abbandonata... non so se resterò alle casse per tutta la vita, ma temo di sì. Sara Ma no! L’esperienza delle casse è solo a tempo, neppure la laurea “lunga” tiene molti giovani al riparo dalla necessità di ricorrere a lavori di supporto per mantenersi agli studi o per pagarsi un viaggio. Trovare lavoro subito dopo laureati è difficile per chiunque, anche per le cosiddette lauree più sicure, e oggi non è facile per nessuno. Con Scienze politiche anche in forma breve si possono fare tante cose, magari muovendosi nei settori della mediazione culturale, dell’associazionismo, delle pubbliche relazioni, del commercio internazionale. E poi, se hai la grinta per continuare, perché scoraggiarsi per una sostituzione come cassiera? Il fatto è che ti pesa, non pensavi fosse così dura, e ora ti accorgi che ti sfinisce. Ci farai l’abitudine. E quando sarà finita sarai capace di mettere a frutto al meglio i tuoi studi, proprio per sfuggire all’immagine, che ti affligge, di “cassiera for ever”.
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