L’ANCORA 30 28 NOVEMBRE 2004 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA NT_ANCORA_PICCOLO_BN 16-11-2004 14:36 Pagina 1 Promozione valida fino al 6 gennaio 2005 Sututti i piccoli elettrodomestici * vedi regolamento interno Sui prezzi già superscontati Sconto extra 15% * GRANCASA - Cairo Montenotte (SV) - Via Brig. Partigiane, 13/a - Tel. +39.019.5079701 www.grancasa.it
L’ANCORA DALL’ACQUESE 28 NOVEMBRE 2004 31 Il sindaco Ottria sull’ampliamento della “Pontechino” Necessaria la rotonda all’incrocio di Rivalta Rivalta Bormida. In attesa dell’inizio dei lavori per la variante di Strevi, la viabilità nell’Acquese rimane sempre in primo piano. A Rivalta Bormida si discute della provinciale n. 201 di “Pontechino”, cioè di quel collegamento che unisce Visone e la Acqui-Ovada a Rivalta e, attraverso Strevi, alla Acqui- Alessandria. La Provincia di Alessandria ha predisposto un progetto per il suo allargamento, una miglioria importante per una strada in alcuni tratti stretta e pericolosa, che viene indicata, tra l’altro, come una possibile soluzione all’annoso nodo della strettoia di Visone e all’impossibilità di transito lungo quella via dei trasporti pesanti. Nei giorni scorsi la Provincia ha inviato a tutti i cittadini proprietari dei terreni confinanti con la provinciale le comunicazioni dell’avvio del procedimento di esproprio, un primo atto preliminare che avrà poi bisogno di un’apposita variante urbanistica da parte dei Comuni interessati (Visone, Orsara, Morsasco e Rivalta) per divenire esecutivo. Lunedì 15 novembre si è svolta a tal proposito, a Morsasco, una riunione informativa tra i cittadini e i progettisti dei lavori di ampliamento, in cui sono stati spiegati agli interessati, in modo molto pratico e preciso, cosa succederà da ora in avanti e quali saranno gli atti da completare per la cessione e l’indennizzo delle strisce di terra. I lavori previsti sulla provinciale 201 hanno inevitabilmente riscontrato un certo numero di pareri discordi, sia tra la popolazione, che tra alcuni rappresentanti istituzionali. Un’opposizione che era incominciata fin dai primi accenni a tale progetto di ampliamento, nel 2002, con una petizione firmata da circa 200 persone (in massima parte rivaltesi) in cui si chiedeva di non procedere ai lavori, poiché secondo i firmatari si sarebbe trattato solo di “trasportare” i disagi dalla strettoia di Visone alla provinciale 195 tra Rivalta e Strevi, in particolare in prossimità di passaggio a livello e semaforo di Strevi. Ultimamente è stato poi il capogruppo del Comunisti Italiani in Consiglio provinciale, il senatore Angelo Muzio, a rivolgere un’interrogazione sull’argomento alla stessa coalizione di maggioranza, puntando il dito contro l’aumento di traffico su una strada prettamente agricola, sull’impatto ambientale dei lavori e sul danno economico degli espropri per gli agricoltori, “sull’esproprio di un terreno su cui sorge una fontana napoleonica alimentata da una falda acquifera che andrebbe persa poiché interrata” e suggerendo il progetto alternativo a suo tempo proposto di bypassare la strettoia di Visone con un ponte che colleghi la Acqui-Ovada oltre Bormida, in regione Martinetti. A tal proposito l’Amministrazione comunale di Rivalta Bormida ha inteso ribadire la sua posizione, che già in seguito alla petizione del 2002 era stata chiaramente espressa con una delibera comunale. «Noi abbiamo sempre chiesto che gli Enti locali abbiano la possibilità di intervenire con pareri e proposte nella fase di progettazione, essendo nostra inten- Il sindaco di Rivalta Bormida Valter Ottria. zione fare in modo che l’opera risulti il più possibile rispettosa del territorio e garantisca condizioni di sicurezza, nonché garantire e tutelare i nostri cittadini per le questioni legate agli espropri – spiega il sindaco Valter Ottria, successore di Gian Franco Ferraris – Noi non siamo assolutamente contro l’ampliamento di una via di comunicazione, per di più in alcuni tratti effettivamente strettissima e pericolosa, nonostante sia a tutti gli effetti una provinciale. Non si può essere contro il miglioramento di una strada, ci mancherebbe. Chiediamo, oggi come due anni fa, che questi lavori siano però sempre contestuali al problema complessivo della viabilità nell’Acquese, che non può prescindere ad esempio dal casello di Predosa e dalla relativa bretella di collegamento. Questa dimensione generale della questione non può essere persa di vista». «A livello più particolare, relativo alla provinciale 201 - continua Ottria - la nostra principale richiesta, che già formulammo due anni fa, è una particolare attenzione all’incrocio di innesto tra la provinciale di Pontechino e la Strevi-Rivalta, un punto pericoloso per la circolazione e già oggetto di svariati incidenti, a causa del traffico intenso, della scarsa visibilità e della velocità con cui si percorre la provinciale 195. Fin dal 2000-2001 io stesso avevo segnalato in Provincia la pericolosità dell’incrocio, chiedendo la costruzione di una rotatoria. Nonostante assicurazioni verbali, la sua realizzazione non è mai stata però davvero presa in considerazione, tanto che nel progetto della “Pontechino” non ve ne è traccia. Una cosa che ci ha un po’ colpiti negativamente, soprattutto considerando il rapporto costruttivo che abbiamo sempre avuto con la Provincia e le sue iniziative». Nei giorni scorsi l’assessore provinciale alla Viabilità Bruno Rutallo ha incontrato lo stesso Ottria sulla questione, convenendo di inserire il progetto della rotonda nella programmazione del 2006. «E’ un primo passo verso l’accoglimento di una richiesta che noi crediamo importantissima per la sicurezza stradale e prendiamo atto della buona disposizione della Provincia – conclude Ottria – E’ ovvio che non possiamo accontentarci e vigileremo affinché questa richiesta diventi realtà». Stefano Ivaldi Per gli “Incontri con l’autore” a Rivalta Gli interessanti “appunti” del dottor Sacchi Il tavolo dei relatori Il pubblico presente all’incontro. Rivalta Bormida. Riceviamo e pubblichiamo il seguente intervento da Rivalta Bormida a proposito del primo incontro della rassegna “Incontri con l’autore”, la serie di appuntamenti culturali dedicati a libri e scrittori, organizzata dal Comune di Rivalta Bormida e dalla Biblioteca comunale “Norberto Bobbio”, nel quale è stato ospitato domenica 14 novembre, lo scrittore rivaltese Giovanni Sacchi. “Un pubblico numeroso è intervenuto, nella sala comunale di via Paolo Bocca, alla presentazione del primo libro del dottor Sacchi, “Appunti”, il primo appuntamento con gli Incontri con l’autore”. Si tratta di una raccolta di annotazioni frutto di una carriera di medico condotto durata oltre trent’anni. Questi appunti definiti “grezzi” dallo stesso autore sono stati impreziositi da alcune note letterarie relative alla professione del medico, scelte con classe ed ironia da Sacchi, un vero personaggio in quel di Rivalta. Durante la serata il dottor Sacchi ha intrattenuto il suo pubblico non sono con interessanti spiegazioni mediche, ma anche con simpatici aneddoti sulla carriera. Si è anche velocemente ripercorso il cammino della figura di Giovanni Sacchi in questi quarant’anni a Rivalta: medico cordiale e disponibile, sempre attento e preciso, musicista attivo della banda del paese, contadino innamorato della sua vigna. Durante l’incontro c’è stato spazio anche per una celata polemica contro la burocrazia, i tempi morti e la presunta corruzione degli ambienti sanitari, non condivisa dai medici, pochi, presenti in sala. Il sindaco Valter Ottria e l’ex sindaco Gianfranco Ferraris sono spesso intervenuti fornendo interessanti punti di discussione, sui quali Sacchi ha saputo soffermarsi in modo preciso ed esauriente. Il libro, la cui stesura è stata ultimata nell’inverno dell’anno passato grazie alla collaborazione con Pietro Paolo Corbelli, è stato fortemente voluto e incoraggiato da molti rivaltesi e dallo scrittore orsarese Beppe Ricci e sarà al più presto a disposizione nella biblioteca di Rivalta. Il dottor Sacchi però spera che diventi un vero e proprio “Bignami” per gli studenti universitari di Medicina. E noi non possiamo che augurarglielo”. Gloria Garbarino Progetto “Pensionato amico” prende il via a Rivalta Bormida Rivalta Bormida. Ha preso il via lunedì 15 novembre un progetto sperimentale dell’Amministrazione comunale di Rivalta denominato “Pensionato amico”. Si tratta di un’iniziativa di volontariato che coinvolgerà una dozzina di pensionati del paese, che potranno prestare servizio ausiliario all’unico vigile urbano rivaltese. Il loro primo impiego è stato la sorveglianza e il controllo del traffico, automobilistico e pedonale all’uscita dalle scuole. «E’ un’esigenza che c’è in paese, potendo contare purtroppo su un solo vigile urbano – spiega il sindaco Ottria – Con questo progetto, già adottato con successo in altre realtà, potrebbe arrivare un aiuto di grande importanza per tutta la cittadinanza, con una garanzia di maggior sicurezza. In più è un’iniziativa socialmente utile anche per chi vi partecipa, che può trovare un nuovo impegno interessante nella propria giornata. Per ora lo testeremo per tre settimane e poi ci riuniremo per decidere con i partecipanti e i responsabili se continuare o no». Ad affiancare e coordinare i pensionati-vigili in questa prima fase sarà il responsabile della Protezione Civile rivaltese Paolo Puppo, che darà loro anche consigli e nozioni per affrontare l’impegno. Cassine: danni contenuti per il pronto intervento Tranciato oleodotto benzina in un campo Cassine. Ci sono volute tre squadre di Vigili del Fuoco e ben quattordici ore di lavoro, per limitare l’impatto ambientale di un incidente che ha avuto luogo nel territorio comunale di Cassine. L’episodio è avvenuto nella giornata di lunedì, attorno a mezzogiorno, in un campo situato alla periferia del paese, sulla strada per Castelnuovo Bormida. Protagonista involontario della vicenda, un agricoltore che, mentre stava solcando il terreno con il suo trattore, intento alle operazioni di aratura, ha agganciato con la lama del suo aratro una tubatura, spaccandola e causando una copiosa fuoriuscita di combustibile sul terreno. Fortissimi, fin da subito, anche i miasmi di carburante, avvertiti in tutta l’area circostante. Chiamati dall’agricoltore, sul luogo sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco, unitamente a tecnici dell’Arpa ed addetti alla tubazione, che si sono subito messi all’opera per contenere la perdita di carburante e scongiurare rischi di incendi. Per precauzione, anche la linea ferroviaria che collega Alessandria ad Acqui, costeggiando il terreno interessato dall’incidente, è stata chiusa per alcune ore. Sul posto sono poi giunti in breve tempo anche il responsabile dell’Arpa e il prefetto Pellegrini, insieme alle autorità locali cassinesi, sindaco Gotta e assessori. Per tutto il giorno si è cercato di recuperare, per quanto possibile, la parte di benzina fuoriuscita che non era ancora stata assorbita dal terreno, convogliandola in una cisterna, tentando di neutralizzare il resto con speciali reagenti chimici che hanno ricoperto il campo di una schiuma biancastra. Solo a tarda notte i tecnici dell’oleodotto sono riusciti ad ultimare i lavori di Cassine. Giornata di festa, quella di domenica 24 ottobre, a Cassine, per i coscritti del 1954. I “ragazzi” e le “ragazze” si sono ritrovati per festeggiare la loro leva e i loro brillanti e vivaci 50 anni. La giornata è incominciata con il raduno in chiesa, per la santa messa. Poi è proseguita in allegria e felicità al ristorante “Del Pallone” a Bistagno, per il pranzo conviviale, tra risate e ricordi. Una giornata intensa e saldatura della tubazione. Il danneggiamento, come si è appreso in seguito, ha riguardato un ramo della rete che da Vado, nel savonese, attraversa il Basso Piemonte per poi terminare nel deposito di Trecate, nel novarese: un ramo, a quanto pare, particolarmente sfortunato, visto e considerato che, negli anni Settanta, un incidente analogo era avvenuto a poche centinaia di metri di distanza. Quella volta, il tubo fu danneggiato nel corso dei lavori per la costruzione dell’attiguo stabilimento della Fulgorcavi. Il bilancio dell’incidente, grazie anche alla tempestività dell’intervento dei Vigili del Fuoco, è meno grave di quanto potesse apparire in un primo momento. Lo stesso campo (al cui proprietario è già stato garantito un indennizzo per i danni dalla società responsabile dell’oleodotto) è stato in parte salvato e appare tuttora coltivabile. Scongiurati i rischi di un disastro ecologico, resta però da stabilire come mai la tubatura affiorasse appena mezzo metro sotto il livello del suolo (così in superficie da essere agganciata da un aratro), quando dovrebbe correre a profondità ben maggiori: un metro e mezzo almeno. A tal proposito sembra che l’azienda proprietaria dell’oleodotto sia già intervenuta in alcune zone (ad esempio dalla Liguria a Cartosio) con un progetto per dare maggiore profondità alle condutture. La domanda che circola ora è se si sia trattato di negligenza nella posa della tubazione, o piuttosto di un cedimento progressivo del terreno, che, nel corso di poco più di mezzo secolo (la posa dell’oleodotto risale infatti agli anni Cinquanta), si sarebbe dunque infossato di circa un metro. Sarà quanto dovranno stabilire gli organi competenti. S.Ivaldi Leva del 1954 al ristorante “Del Pallone” I “ragazzi”cassinesi festeggiano i 50 anni speciale per un gruppo di “ragazzi” cinquantenni più in gamba che mai. PUBLISPES Agenzia pubblicitaria Tel. e fax 0144/55994