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Terme - L'ANCORA edicola

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L’ANCORA<br />

38 28 NOVEMBRE 2004<br />

SPORT<br />

Tortona. Praticare il “Fausto<br />

Coppi” fa sempre piacere;<br />

è l’ambiente, lo stadio ricco di<br />

storia, l’avversario e soprattutto<br />

un pubblico, in quest’ultima<br />

domenica valutato intorno<br />

alle seicento unità, che solo<br />

ad Alessandria e ad Acqui<br />

riescono ad imitare in questo<br />

anomalo girone “A” dove si visitano<br />

campi che presentano<br />

quattro gatti in gran parte<br />

amici e parenti di chi gioca È<br />

finita “pari e patta” tra la capolista<br />

e l’Acqui, ovvero tra chi<br />

lotta per salire di categoria e<br />

chi cerca di allontanarsi il prima<br />

possibile dai bassifondi<br />

della classifica. In campo c’è<br />

voluto un po’ di tempo per capire<br />

chi era il primo anzi, alla<br />

fine, nessuno tra i tifosi che<br />

occupavano il “Fausto Coppi”<br />

inondato di sole lo ha completamente<br />

capito.<br />

L’Acqui non ha fatto la parte<br />

della vittima e lo 0 a 0 non lo<br />

ha ottenuto soffrendo le pene<br />

dell’inferno: l’undici di Amarotti<br />

non ha mai rinunciato a giocare,<br />

non ha mai fatto la figura<br />

del parente povero e alla fine<br />

non solo ha meritato il<br />

punto ma, fatte le debite proporzioni,<br />

e considerato il fatto<br />

che giocava in casa di una<br />

squadra che tra le mura amiche<br />

aveva sempre vinto, il<br />

punto se lo è abbondantemente<br />

guadagnato. Addirittura,<br />

se non fosse per quella<br />

straordinaria parata di Binello,<br />

a tempo quasi scaduto (89º)<br />

sulla conclusione di Pellegrini,<br />

che ha finito per salvare il risultato,<br />

chi poteva recriminare<br />

era solo ed esclusivamente<br />

l’Acqui.<br />

Un punto prezioso, come<br />

quello ottenuto sette giorni<br />

prima con il B.V. Lamarmora,<br />

che non modifica il profilo della<br />

classifica, sempre deficitaria,<br />

ma testimonia di un Acqui<br />

in costante crescita. Squadra<br />

determinata, reattiva, finalmente<br />

solida in difesa, che ha<br />

concesso poco al quotato avversario<br />

e per la prima volta<br />

in campionato non ha subito<br />

gol, ha retto sino alla fine senza<br />

quei cali di tensione e<br />

quella involuzione che, più di<br />

una occasione, aveva fatto<br />

del “secondo tempo” uno spazio<br />

di conquista per gli avversari.<br />

Amarotti sceglie una squadra<br />

abbottonata, ma non rinuncia<br />

alle due punte, Chiarlone<br />

e Chiellini che sono tra<br />

gli ex di turno, l’altro è Ravera.<br />

Il reparto difensivo ritrova<br />

Longo mentre Mario Merlo è<br />

prudenzialmente in panchina,<br />

dove finiscono anche Ricci e<br />

Marafioti; in mezzo al campo<br />

Vetri è ancora preferito a Icardi<br />

con Ognjanovic esterno di<br />

sinistra. Il Derthona di mister<br />

Semino presenta la temuta<br />

coppia d’attacco Pellegrini e<br />

Vottola con Massaro esterno<br />

di una difesa che ritrova quel-<br />

Derthona - Acqui 0-0<br />

Ancora una buona prestazione<br />

pari sul campo della capolista<br />

Acqui <strong>Terme</strong>. È il Gozzano,<br />

squadra di un paese di<br />

seimila anime, in provincia di<br />

Novara, che ci dirà, domenica<br />

all’Ottolenghi, se i due punti<br />

conquistati grazie ai pareggi<br />

con il B.V. Lamarmora ed il<br />

Derthona, entrambe formazioni<br />

di alta classifica, sono il<br />

sintomo di un Acqui in crescita<br />

o solo l’exploit di una squadra<br />

che cerca di uscire dai<br />

bassifondi della classifica.<br />

La sfida di domenica è molto<br />

più impegnativa di quella<br />

che ha visto i bianchi ben figurare<br />

sul campo di Tortona,<br />

lo è poiché deve essere giocata<br />

per fare bottino pieno e<br />

non per il punticino che muove<br />

la classifica. L’Acqui deve<br />

dare una scossa al suo campionato<br />

e quello con il Gozzano<br />

potrebbe essere l’appuntamento<br />

decisivo.<br />

I rossoblu di mister Paolo<br />

Rosa, ex calciatore nel Novara,<br />

sono squadra anomala<br />

che non sa pareggiare, sino<br />

ad oggi sei vittorie e cinque<br />

sconfitte, e soprattutto non sa<br />

difendere. La retroguardia dei<br />

novaresi è tra le più battute<br />

del girone, in compenso l’attacco<br />

è tra i più prolifici. A fare<br />

forte la prima linea rossoblu ci<br />

pensano il bomber Pingitore,<br />

classe ’71, a Sant’Angelo in<br />

serie C2 poi Verbania e Solbiatese<br />

in eccellenza quindi<br />

Corrado Bobice, che l’Acqui<br />

aveva incontrato quando vestiva<br />

la maglia del Varallo Sesia,<br />

e l’esterno Ceci, ex<br />

Derthona. In mezzo al campo<br />

il giocatore più manovriero è il<br />

trentenne Gianni Biscaro,<br />

mentre in difesa sono gli oltre<br />

Domenica 28 novembre all’Ottolenghi<br />

190 centimetri di Casella a tenere<br />

compatto un reparto che<br />

è forse il punto debole della<br />

squadra. I novaresi, sono reduci<br />

dal tribolato 1 a 0 sull’Asti<br />

e cercheranno di dare continuità<br />

e non subire gol, per la<br />

seconda partita consecutiva.<br />

Non subire gol per la seconda<br />

volta consecutiva è anche<br />

l’obiettivo dei bianchi che<br />

però dovranno cercare la terza<br />

vittoria in campionato.<br />

Per Amarotti un Acqui in<br />

crescita: “Che ha trovato un<br />

certo equilibrio tra i reparti<br />

che deve dare continuità al<br />

suo gioco” - e che può puntare<br />

a vincere - “Abbiamo reagito<br />

in modo positivo a due batoste<br />

(Asti e Varalpombiese<br />

ndr) ed ora abbiamo la possibilità<br />

di ritornare alla vittoria,<br />

ma per farlo dobbiamo ripetere<br />

e magari migliorare le prestazioni<br />

fatte con Villaggio La-<br />

Una parata di Binello, protagonista a Tortona.<br />

lo Spinetta che, con il nostro<br />

Baldi, è tra i giocatori più anziani<br />

del campionato. La partita<br />

la fanno i “leoncelli”, molto<br />

manovrieri in mezzo al campo<br />

grazie a quel Rubini, sinistrorso<br />

di classe e temperamento<br />

che l’Acqui ha corteggiato a<br />

lungo, ma i bianchi non hanno<br />

soverchie difficoltà a controllare<br />

Pellegrini e Vottola, forse<br />

troppo simili per struttura e tipologia<br />

di gioco, serviti con<br />

improbabili lunghi traversoni<br />

dalla tre quarti facile preda<br />

della difesa acquese. Per contro<br />

la prima vera parata del<br />

match la deve fare Frisone, al<br />

Contro il quotato Gozzano<br />

la vittoria è d’obbligo<br />

“Vecchi” tifosi e giovani supporter alla partita dei bianchi.<br />

marmora e Derthona che sono<br />

due ottime squadre”. Amarotti<br />

dovrà fare a meno di<br />

Manno, squalificato, ma potrebbe<br />

recuperare a tempo<br />

pieno il bravo Persico che non<br />

è ancora riuscito a finire una<br />

partita, e puntare su Marafioti,<br />

da due turni solo in panchina,<br />

per dare maggiore fantasia al<br />

gioco. Confermato il giovane<br />

Vetri, positivo anche a Tortona<br />

ed in dubbio Longo anche se<br />

a Tortona ha dimostrato d’aver<br />

pienamente recuperato la<br />

condizione.<br />

U.S. Acqui: Binello - Persico,<br />

Baldi, Longo Ravera<br />

(Ognjanovic) - Montobbio, Vetri,<br />

Ricci (Icardi), Marafioti -<br />

Chiellini, Chiarlone.<br />

A.C. Gozzano: Cimino -<br />

Gibbin, Carrea, Casella, Piga<br />

- Martinelli, Bisesi, Biscaro,<br />

Ceci - Pingitore, Oliva (Bobice).<br />

21º, sulla punizione di Baldi e<br />

sulla successiva ribattuta di<br />

Persico. Il possesso di palla<br />

continua ad essere dei neri,<br />

ma è fine a se stesso e non<br />

produce effetti devastanti e<br />

l’Acqui, pur limitando al massimo<br />

le sortite verso l’area dei<br />

padroni di casa, corre pochi<br />

pericoli e solo al 45º Bariani<br />

anticipa la difesa calciando<br />

però alle stelle.<br />

Nella ripresa l’Acqui è più<br />

aggressivo e non si limita a<br />

difendere il nulla di fatto; accortosi<br />

che la difesa regge,<br />

che Vetri ha più “partita” nelle<br />

gambe dell’esordio, che<br />

Ognianovic sigilla la fascia<br />

dove mastica calcio il temuto<br />

Massaro, i bianchi danno<br />

equilibrio al match: da una<br />

triangolazione tra Chiarlone e<br />

Montobbio e palla per Chiellini,<br />

leggermente arretrata, arriva<br />

un grosso pericolo per Frisone.<br />

A cambiare l’ultimo<br />

spicchio di partita ci prova Semino<br />

con l’inserimento del<br />

“colored” Sunday, ed il<br />

Derthona costruisce le palle<br />

più pericolose nei minuti finali.<br />

Al 91º, il cross di Sunday è<br />

agganciato da Pellegrini che<br />

costringe Binello da un vero e<br />

proprio miracolo.<br />

È la parata che salva il punto,<br />

meritato, e permette all’Acqui<br />

di restare appena un gradino<br />

sopra il livello di guardia.<br />

HANNO DETTO<br />

Il dopo partita è movimentato<br />

da due episodi sfortunati<br />

il primo quando un tifoso del<br />

Derthona cade scendendo<br />

dai gradini della tribuna, picchia<br />

la testa e sviene, il secondo<br />

quando Gino Bogliolo,<br />

dirigente dell’Acqui accusa un<br />

malore e deve ricorrere alle<br />

cure del medico ed al successivo<br />

ricovero all’ospedale per<br />

accertamenti. All’amico Gino,<br />

che con questo giornale aveva<br />

collaborato in passato, gli<br />

auguri di una pronta “riconsegna”<br />

al campo, magari già per<br />

il match di domenica.<br />

Per quanto riguarda la partita<br />

il commento del segretario<br />

Silvio Moretti è con il sorriso:<br />

“Un punto conquistato con<br />

pieno merito, contro una<br />

squadra che non per caso è<br />

prima in classifica” - così come<br />

quello di Fabio Baldi protagonista<br />

in campo: “Abbiamo<br />

finalmente giocato con grande<br />

attenzione, ho visto una difesa<br />

organizzata che ha concesso<br />

poco o nulla agli avversari.<br />

Un passo avanti, ma ora<br />

dobbiamo vincere qualche<br />

partita per poter poi giocare<br />

con maggiore tranquillità”.<br />

Conclude Baldi: “Se non fossimo<br />

stati condizionati dalla<br />

classifica a Tortona si poteva<br />

anche rischiare, per cercare<br />

di vincere”.<br />

Le nostre pagelle<br />

BINELLO: Una sola grande<br />

parata, ma vera e decisiva ad<br />

un secondo dalla fine. Prima<br />

aveva dato tanta sicurezza ai<br />

compagni. Buono.<br />

PERSICO: Gioca sulla corsia<br />

dove il Derthona spinge di<br />

meno. Non aggredisce e si limita<br />

alla routine anche perché<br />

gioca con la febbre. Più<br />

che sufficiente. PARISIO (dal<br />

1º st.): Poche concessioni alla<br />

platea e tanta sostanza. Un<br />

giovane prezioso. Più che sufficiente.<br />

RAVERA: Pellegrini è il suo<br />

punto di riferimento cui concede<br />

poco o nulla se non in<br />

occasione di qualche palla<br />

inattiva che l’ex serravallese<br />

spizzica di testa. Sufficiente.<br />

BALDI: Per poco non trova<br />

il gol con una grandiosa punizione<br />

dal limite. Non è solo<br />

quello, è costanza di rendimento<br />

e umiltà nel fare, quando<br />

serve, il gregario. Buono.<br />

LONGO: Vottola che è copia<br />

conforme di Pellegrini,<br />

non lo impensierisce più di<br />

tanto. Un rientro importante<br />

per completare il reparto difensivo.<br />

Più che sufficiente.<br />

OGNJANOVIC: Massaro<br />

doveva essere una delle mosse<br />

del Derthona, ma trova<br />

sulla sua strada un attento<br />

Ognjanovic e non fa danni.<br />

Più che sufficiente.<br />

Aosta. Al “Raduno dei<br />

campioni” organizzato la scorsa<br />

settimana dalla Regione<br />

Autonoma Valle d’Aosta e dal<br />

comune di Aosta, tra gli oltre<br />

ottanta campioni di tutti gli<br />

sport c’era anche il nostro<br />

Franco Musso, Olimpionico di<br />

Roma 1960 nella boxe, pesi<br />

“piuma”, insieme al valdostano<br />

Eddy Ottoz, grande ostacolista<br />

a cavallo degli anni<br />

Sessanta e Settanta, poi i pugili<br />

Visentini e Rinaldi quest’ultimo<br />

avversario di Archie<br />

Moore in un match valido per<br />

il campionato del mondo, alcuni<br />

giocatori della Juventus<br />

degli anni Sessanta, gli alpinisti<br />

Compagnoni e Benedetti, il<br />

figlio di Gino Bartali, Andrea,<br />

e tantissimi altri protagonisti<br />

del mondo sportivo. Tra gli<br />

a cura di Willy Guala<br />

MANNO: Lotta in mezzo al<br />

campo, si piazza spesso sulla<br />

strada di Rubini e fa la sua<br />

parte sino in fondo. Più che<br />

sufficiente.<br />

VETRI: Cresce la condizione<br />

e cresce il suo apporto. Dà sostanza<br />

e peso ad un centrocampo<br />

di pesi leggeri. Più che<br />

sufficiente. ICARDI (dal 45º st.)<br />

Deve riconquistarsi il posto.<br />

CHIELLINI: Poche palle<br />

giocabili e poche occasioni di<br />

proporsi. Una partita normale.<br />

Sufficiente.<br />

CHIARLONE: Altro ex che<br />

cerca vendetta e si danna per<br />

trovarla. Non ha molti rifornimenti,<br />

ma basta la sua presenza<br />

a tenere sul chi vive la<br />

difesa dei “leoncelli”. Sufficiente.<br />

MARAFIOTI (dal 42º)<br />

Come Icardi deve riconquistarsi<br />

il posto.<br />

MONTOBBIO: Tanta sostanza<br />

ed ottimi recuperi. Nella<br />

ripresa, da un suo lancio nasce<br />

una delle rare palle gol della<br />

partita. Più che sufficiente.<br />

Claudio AMAROTTI: Sistema<br />

la difesa con Ognjanovic<br />

sulle tracce di Massaro, Longo<br />

e Ravera in marcatura e<br />

con un centrocampo che, grazie<br />

a Vetri, prende anche palle<br />

in quota. Ancora un passo<br />

in avanti in attesa di una vittoria<br />

che muova di più la classifica.<br />

Al “Raduno dei Campioni”<br />

premiati Musso e Gilardi<br />

C.A.I.: lezioni di sci<br />

ospiti anche l’acquese Giovanni<br />

Battista Gilardi che negli<br />

anni Settanta, aveva promosso<br />

due importanti appuntamenti:<br />

i campionati italiani<br />

“Veterani” di ciclismo Endas-<br />

Unlac, nel ’74 a Melazzo e nel<br />

’76 a Rivalta, ed un raduno a<br />

Bardonecchia con 600 sportivi.<br />

Questo raduno dei campioni,<br />

giunto alla 18ª edizione, è<br />

stato l’occasione per premiare<br />

il grandissimo Achille Compagnoni,<br />

nel cinquantesimo anniversario<br />

della conquista del<br />

K2 e l’alpinista valdostano<br />

Benedetti, che nel ’72 è stato<br />

il primo italiano a raggiungere<br />

la vetta dell’Everest.<br />

Nella foto da sinistra: Compagnoni,<br />

Giovanni Battista Gilardi<br />

e Benedetti. w.g.<br />

Acqui <strong>Terme</strong>. La sezione CAI e Sci Club di Acqui <strong>Terme</strong>, in<br />

collaborazione con i maestri di sci di Sansicario Action, organizzano<br />

una serie di lezioni di sci volte a fornire le tecniche di<br />

base per sciare in sicurezza fuori pista. Sono previste tre lezioni<br />

al sabato più un week end, distribuiti nei mesi di dicembre e<br />

gennaio. Il coso previsto è di euro 95 per persona (80 euro per<br />

i soci Cai) escluse le spese degli impianti e di viaggio. È richiesta<br />

una discreta padronanza della tecnica sciistica.<br />

Giovedì 2 dicembre alle ore 21, presso la sede CAI di Acqui<br />

<strong>Terme</strong>, via Monteverde 44, si terrà la serata di presentazione<br />

con Bruno Terzolo (Kanalin) che presenterà il fotodocumentario<br />

“30 anni di sci ripido”.<br />

Per chi fosse interessato al corso, può rivolgersi alla locale<br />

sede CAI il venerdì, ore 21-23, oppure presso la sede dello Sci<br />

Club presso Tuttosport di via Alessandria 14.

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