L’ANCORA 8 28 NOVEMBRE 2004 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
L’ANCORA ACQUI TERME 28 NOVEMBRE 2004 9 Il ricordo dei compagni di Martina Il dolore del Vinci Siamo ancora tutti sotto shock per la tragedia che ha colpito la nostra scuola e tutta la nostra cittadina. Tutta Acqui è accomunata da un senso di disperazione mista alla rabbia; non ci sono spiegazione per quello che è successo e nulla è di conforto. Noi siamo impotenti davanti questi drammi: l’unica cosa che possiamo fare è ricordare la nostra cara Marti. Era (ci suona strano parlare al passato!) davvero una brava ragazza, un’amica disponibile e fidata. Queste non sono le parole di circostanza che si usa dire dopo la scomparsa di qualcuno, ma sono pensieri in cui tutti ci riconosciamo e che abbiamo sempre concepito anche prima della sua morte. Al giorno d’oggi non ci sono più né principi né regole e soprattutto per i giovani è difficile distinguere dov’è il giusto e dov’è lo sbagliato, in che punto si sorpassa il limite. Pochi riescono a rimanere coerenti al loro principio in una società come questa piena di falsi valori, ma Marti era un’eccezione. Con questo non vogliamo farvi credere che fosse una ragazza perfetta, ma vogliamo soltanto dirvi che era una di quelle persone che aveva dei valori in cui credeva e che rispettava con coerenza. Il pregio di Martina, oltre alla sua solarità, era una qualità che sembra solo in apparenza banale: saper chiedere scusa. Pare qualcosa di comune, ma non lo è. Fra di noi c’è chi la conosceva da sette anni e chi da quattro, altre soltanto da due, ma tutti siamo d’accordo nel dirvi che Marti aveva scoperto la perla di saggezza: sapeva come farsi amare dalla gente ed essere sempre notata per quel suo costante sorriso, anche quando la colpivano le avversità della vita. I suoi dolcissimi occhi da cerbiatto nascondevano nulla Martina, ultima in basso a destra, in una foto di classe. di quello che pensava: erano limpidi proprio come lei. In questi momenti passati con Marti ci sono stati diverbi, incomprensioni, ma non avevi il tempo di arrabbiarti perché appena finito il litigio lei veniva subito a chiarire, a spiegarti tutto, sempre con calma, senza mai alzare la voce, perché la sua capacità di parlare unita alla sicurezza delle sue idee, la rendevano forte davanti a chiunque, perfino ai professori. Noi tutti la ammiravamo perché era l’unica in grado di farsi rispettare senza usare minacce ed urla, ma solo con la sua capacità di esporre con fermezza le sue opinioni e con quegli occhioni luminosi e fermi chiunque si sarebbe intenerito. Non troviamo spiegazione a tanta crudeltà da parte del destino, non è giusto che le tragedie capitino a chi ama la vita, a chi ama la gente come la nostra Martina. Siamo disperati non solo perché abbiamo perso un’amica, ma soprattutto perché non ha potuto godersi in pieno la giovinezza, non ha potuto conoscere tante gioie e tanti dolori di cui la vita stessa è ricca. Amava le piccole cose: fare le torte, che ci portava spesso a scuola, fare la maglia, passare le sere al calduccio sul divano con un the caldo e il suo ragazzo a fianco… tutte cose che ora non può più fare. Sognava, come noi, con un po’ di timore il futuro, una famiglia, forse dei figli… un futuro che le è sfuggito dalle mani in un baleno. Non può tornare in vita, ma, per chi crede in Dio, c’è la speranza che ora sia in Paradiso e non sia solo il nostro angelo terreno, ma un vero angelo celeste. Siamo certi che Marti si sia guadagnata un posticino nel cielo, perché è sempre stata una splendida ragazza. Se potesse parlarci siamo convinti che ci tranquillizzerebbe, come ha sempre fatto; direbbe che sta bene e che dobbiamo solo vivere la nostra preziosa vita anche un po’ per lei, facendo tesoro di tutti quei consigli che ci ha regalato nei momenti passati insieme. Noi ci reputiamo fortunati, perché seppur per poco tempo, abbiamo avuto il privilegio di conoscere una ragazza d’oro, una di quelle che ti rimangono nel cuore e che quando se ne vanno ti lasciano un vuoto incolmabile, che niente e nessuno potrà riempire, ma solo il tempo potrà alleviare. Marti non si meritava tutto questo, non ci sono spiegazioni razionali a quello che è accaduto, noi dobbiamo accettarlo e basta. Il nostro più grande rimpianto è di non averle potuto dire per l’ultima volta “Ti vogliamo bene” perché era qualcosa di scontato e pensavamo che avessimo tutto il tempo per dirglielo, pensavamo di avere un futuro lungo insieme a lei. Questo era il nostro pensiero fino a lunedì… Non abbiamo nemmeno potuto esprimere la nostra gratitudine per tutte le pillole di saggezza che ci ha donato senza chiedere nulla in cambio, nemmeno un grazie. Se ci può sentire, lo facciamo ora: piccola Marti, noi tutti ti vorremo per sempre bene, ti siamo grati per i pezzetti di vita che ci hai regalato, per i momenti felici passati in tua compagnia; ricordati che sarai sempre nei nostri pensieri più belli, quelli brevi ma intensi, quelli che non si cancelleranno mai e che nemmeno il tempo può scalfire. I compagni Abbiamo vissuto con sgomento, incredulità ed angoscia i giorni della vana e sempre più flebile lotta di Martina per una vita che l’abbandonava momento dopo momento. Ci siamo appoggiati tenacemente alla speranza, anche alla più piccola, forse perfino alla più insensata… Poi,…la fine del sogno; come una ferita che resterà sempre aperta è arrivata la notizia che più si temeva: Martina ci ha lasciato per sempre… Ed è stato subito il dolore più aspro e cupo a sormontare i compagni di classe e tutta la nostra scuola. Ma proprio in quei momenti si è fatta “viva” lei: “viva” non solo perché ella “vive” nel cuore che ridà vita ad altri che la stavano perdendo o negli occhi che danno la luce a chi non l’aveva, ma soprattutto perché ce la sentiamo ancora vicina, quasi presente nel suo banco che non si è ancora voluto togliere dal suo posto, con il ricordo del suo sorriso dolce, dei suoi gesti misurati e discreti, dello sguardo luminoso e fermo di chi sa comunicare la dolcezza che ha dentro. Il giorno stesso in cui è arrivata la definitiva conferma che ogni speranza era svanita si è trovato un suo disegno – il suo soggetto preferito- su di un foglio sul suo banco. Questo ci ha ispirato un piccolo “dono” d’amore: lo si è riprodotto in formato più grande su una tela bianca, vi abbiamo apposto i nostri messaggi e con questo sulla Martina ha donato la sua vita ad altri bara Martina ha fatto il suo ultimo viaggio… Ma poiché la sentiamo ancora con noi, sempre con noi vogliamo resti presente in questa nostra e “sua” famiglia che è il “Vinci”. Con tutti gli studenti e con gli insegnanti della Scuola abbiamo pensato di istituire una borsa di studio a suo nome affinché la sua memoria si leghi a quell’amore, a quel rispetto dello studio che l’hanno sempre animata. Già si è aperta la colletta all’interno del nostro Istituto, alla quale, con nobile senso di condivisione del nostro dolore ha già voluto contribuire anche il Liceo Scientifico Parodi. Sappiamo pure che la locale filiale della Cassa di Risparmio di Alessandria, su iniziativa del suo Direttore, ha predisposto l’apertura di un conto corrente a cui indirizzare offerte a tale scopo: C/C 17970/6 C.R.AL.SPA ABI 6075 CAB 47940 causale “Borsa di studio Martina Turri”. Si vorrebbe pure proporre al Consiglio d’Istituto l’intitolazione di un’aula speciale a suo nome anche in virtù dell’alto insegnamento di generosità che con la donazione di tutti i suoi organi Martina ha lasciato a tutti noi. Se una scuola deve trasmettere saperi e valori, noi pensiamo che uno dei valori più alti che essa possa comunicare sia proprio quello di insegnarci il dono di sé agli altri e alla vita. La Scuola Acqui <strong>Terme</strong>. Come sottolineato da monsignor Giovanni Galliano durante il rito funebre di Martina Turri, da tutti è stata rilevata la generosità dei famigliari della sfortunata giovane che hanno deciso di donare gli organi della figlia. «Il dolore profondo è attenuato da questo grande gesto d’amore, di altruismo e di generosità umana e cristiana», ha ricordato il parroco della Cattedrale. Un gesto nobile che è stato apprezzato dall’Aido, dal gruppo acquese donatori d’organi. Lo scorso anno, come indicato da responsabili della benemerita associazione, la classe della scuola dell’Istituto «Vinci» frequentato da Martina, aveva realizzato un video sull’Aido. Martina ha donato cuore, reni fegato, pancreas e cornee.