Terremoto Terremoto Articolo 1 Speleologia Articolo 1 Speleologia
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ancora all’età della pietra».<br />
«No, è che io le cose preferisco<br />
farle, piuttosto che<br />
leggerle. Però devo darvi<br />
atto che ormai è sempre la<br />
stessa pizza: sono trent’anni<br />
che sento raccontare le solite<br />
cose. Cambiare disco, gente:<br />
cambiare disco, per favore,<br />
che non se ne può più. Ha<br />
ragione Paolo: cosa racconti<br />
ai ragazzini che vogliono<br />
andare in montagna? Quelli<br />
sono più smaliziati del demonio,<br />
ve lo dico io. Devi riuscire<br />
a farli divertire, e non<br />
puoi farlo di certo con le<br />
favole: quelle non funzionano<br />
più da due generazioni, oggi<br />
ci va ben altro».<br />
Giovanna: «Scusate, ma qui<br />
stiamo degenerando in una<br />
rissa da bar. La polemica<br />
per la polemica non serve<br />
a niente. Rispondo a Walter,<br />
piuttosto, e gli dico che<br />
il problema secondo me è<br />
più vasto di come lo pone<br />
lui. Non è che oggi manchino<br />
giornalisti e scrittori<br />
all’altezza del loro compito.<br />
Non credo che improvvisamente<br />
siano spariti i giganti<br />
e che siamo diventati tutti un<br />
popolo di nani. La questione<br />
riguarda i riferimenti culturali,<br />
e soprattutto il tipo di<br />
comunicazione da cui siamo<br />
bombardati, che tende a<br />
diventare il modello di riferimento<br />
unico e che pervade il<br />
nostro modo di esprimerci».<br />
Paolo: «Proprio così. Vi ricordate<br />
i libri di Reinhard Karl?<br />
Belli. A me erano sembrati<br />
una boccata d’aria fresca.<br />
Be’, lo sapete quanto è durata<br />
quella stagione? Pochi mesi.<br />
Poi nei libri di alpinismo si è<br />
tornati a riempirsi la bocca di<br />
concetti come motivazione e<br />
di palle del genere…».<br />
Andrea: «Per una volta ho<br />
ascoltato tutti in silenzio.<br />
Secondo me, stiamo girando<br />
intorno alla questione senza<br />
avere il coraggio di fare la<br />
domanda giusta. E allora la<br />
parte dell’ingenuo la faccio<br />
io. Perché è vero che sono<br />
rimasti davvero in pochi<br />
quello che riescono a raccontare<br />
la montagna come<br />
vorremmo, ma non vi sfiora<br />
il dubbio che questo capiti<br />
perché abbiamo ucciso l’avventura?<br />
Non parlo di quella<br />
legata alla grande esplorazione<br />
o alla grande impresa:<br />
mi riferisco all’atteggiamento<br />
della gente comune, di<br />
quella che riusciva a stupirsi<br />
di fronte alle piccole cose.<br />
Proprio come ci capitava da<br />
bambini, alle prime gite in<br />
montagna… è su questo che<br />
dobbiamo riflettere. Soprattutto<br />
su questo.. n<br />
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