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La Prima Guerra Mondiale nel Medio Friuli - Il Progetto Integrato ...

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<strong>La</strong> <strong>Prima</strong> <strong>Guerra</strong> <strong>Mondiale</strong> <strong>nel</strong> <strong>Medio</strong> <strong>Friuli</strong><br />

a cura di Giancarlo L. Martina<br />

Fig. 1 - <strong>La</strong> zona del <strong>Medio</strong> <strong>Friuli</strong> in una carta geografica del 1919.<br />

<strong>Il</strong> 28 giugno 1914 Francesco Ferdinando, erede al trono<br />

dell’impero Austro-Ungarico, assieme alla moglie<br />

Sofia si trova a Sarajevo, in Bosnia, per una visita ufficiale.<br />

Questa regione è entrata a far parte dell’Impero<br />

<strong>nel</strong> 1908, è a maggioranza serba, ma con forte<br />

presenza mussulmana. Quando il corteo imperiale<br />

parte, viene lanciata una bomba sotto la carrozza,<br />

l’esplosione ferisce di striscio Sofia. L’attentatore viene<br />

subito arrestato e il corteo prosegue il suo tragitto.<br />

Dopo neanche un’ora Gavrilo Princip esce dalla folla e<br />

spara contro la coppia imperiale uccidendola. Gavrilo<br />

è un suddito austriaco di nazionalità serbo-bosniaca,<br />

fa parte di un gruppo nazionalista che ha organizzato<br />

il “commando” composto da sette-otto attentatori.<br />

L’omicida viene arrestato immediatamente.<br />

Lo scalpore per l’omicidio fu fortissimo in tutta Europa,<br />

l’impero Austro-Ungarico incolpò di partecipazione<br />

morale al crimine il Regno di Serbia e lanciò un ultimatum<br />

che i serbi rifiutarono. Questo è considerato<br />

l’atto iniziale dello scoppio della <strong>Prima</strong> <strong>Guerra</strong> <strong>Mondiale</strong>,<br />

la causa scatenante di un conflitto che durò<br />

quasi cinque anni e che fu combattuto soprattutto in<br />

Europa, ma che coinvolse direttamente anche alcune<br />

zone dell’Africa, dell’Asia e dell’Oceania. Tutto il mondo<br />

fu indirettamente coinvolto <strong>nel</strong>la guerra e alla sua<br />

conclusione non fu più lo stesso. Le cause vere della<br />

Scheda n° 4. 8. 1<br />

<strong>Progetto</strong> <strong>Integrato</strong> Cultura del <strong>Medio</strong> <strong>Friuli</strong><br />

guerra però furono altre e più lontane (imperialismo,<br />

corsa al riarmo, conquista di nuovi mercati, sistema<br />

di alleanze, nazionalismo). Furono al massimo trenta<br />

persone (sovrani, ministri e capi di stato maggiore) che<br />

decisero l’entrata in guerra, i cui parlamenti furono tenuti<br />

all’oscuro dei progetti di guerra e votarono in un<br />

secondo momento le decisioni già prese. I piani predisposti<br />

dagli stati maggiori degli eserciti che entrarono in<br />

guerra prevedevano un conflitto di breve durata, dai tre<br />

ai sei mesi, inoltre gli eserciti erano predisposti per una<br />

guerra di movimento, basata sulla velocità di penetrazione<br />

dietro le linee avversarie da parte della cavalleria.<br />

L’Italia non entrò <strong>nel</strong> conflitto il primo anno, ma le<br />

conseguenze furono subito visibili: in <strong>Friuli</strong> circa ottantamila<br />

emigranti dovettero rientrare, soprattutto<br />

dall’Impero Austro-Ungarico e da quello Tedesco, e<br />

tornarono ad esserci disoccupati. Le amministrazioni<br />

locali cercarono di trovar loro lavoro, iniziarono a realizzare<br />

tronconi di linee ferroviarie, strade e canali, ma<br />

solo poche migliaia di uomini furono assunti. <strong>La</strong> situazione<br />

economica diventava sempre più difficile. Dopo<br />

che il Regno d’Italia sottoscrisse un trattato segreto a<br />

Londra <strong>nel</strong>l’aprile del 1915, i primi di maggio l’alleanza<br />

con Austria-Ungheria e Germania venne ricusata e il<br />

23 fu consegnata a Vienna la dichiarazione di guerra,<br />

da allora il <strong>Friuli</strong> divenne “Zona di guerra”. L’esercito<br />

Storia<br />

<strong>La</strong> <strong>Prima</strong> <strong>Guerra</strong> <strong>Mondiale</strong> <strong>nel</strong> <strong>Medio</strong> <strong>Friuli</strong>


Storia<br />

<strong>La</strong> <strong>Prima</strong> <strong>Guerra</strong> <strong>Mondiale</strong> <strong>nel</strong> <strong>Medio</strong> <strong>Friuli</strong><br />

italiano avanzò molto lentamente, in particolar modo<br />

lungo il confine meridionale del <strong>Friuli</strong>, perdendo un<br />

buona occasione per penetrare <strong>nel</strong>l’attuale Slovenia.<br />

Dopo pochi mesi la linea del fronte si stabilizzò lungo<br />

il Carso, il fiume Isonzo, le Prealpi e Alpi Giulie, le<br />

Alpi Carniche, via via lungo le Dolomiti e il Trentino,<br />

fino al confine con la Svizzera. <strong>La</strong> zona più propizia<br />

alle offensive era quella del Carso, perché meno accidentata<br />

del lungo fronte alpino. Le offensive scatenate<br />

dal capo di Stato Maggiore Cadorna in questa<br />

zona furono undici, causarono la morte di centinaia di<br />

migliaia di uomini, il ferimento di molti di più, e moltissimi<br />

furono i malati a causa delle condizioni di vita.<br />

In montagna i nemici più pericolosi furono il freddo,<br />

la neve, le valanghe causate dalle forti precipitazioni<br />

di quei due inverni di guerra. Pochi furono gli episodi<br />

di vera guerra, limitati ad azioni e colpi di mano.<br />

<strong>La</strong> vita di guerra in trincea era monotona e ripetitiva.<br />

Di giorno i soldati riposavano e di notte lavoravano.<br />

<strong>La</strong> tensione era però sempre presente perché gli attacchi<br />

potevano iniziare in qualsiasi momento. Ogni<br />

quaranta giorni circa venivano sostituiti i soldati delle<br />

prime linee, che scalavano le loro posizioni <strong>nel</strong>le seconde<br />

e terze linee di difesa e poi si allontanavano dal<br />

fronte per soggiornare <strong>nel</strong>le zone di riposo all’interno<br />

del <strong>Friuli</strong>. <strong>La</strong> prima operazione che veniva attuata<br />

era lo spidocchiamento dei soldati e delle divise, dato<br />

che i parassiti infestavano i militari di tutti gli eserciti<br />

belligeranti.<br />

L’assalto verso le linee nemiche era pericolosissimo,<br />

i soldati dovevano scattare verso le trincee dopo che<br />

le artiglierie le avevano bombardate per ore, a volte<br />

per giorni; dovevano superare le barriere dei fili spinati,<br />

il fuoco delle mitragliatrici, dei cannoni di calibro<br />

leggero, dei fucili e il lancio delle bombe a mano. Per<br />

cercare di ripararsi portavano dei sacchetti riempiti di<br />

sabbia o sassi che gettavano a terra quando dovevano<br />

fermarsi. Spesso il cadavere di un commilitone era il<br />

terrificante riparo dalla morte. Chi riusciva ad arrivare<br />

sano e salvo, o ferito leggermente, affrontava il corpo<br />

a corpo durante il quale, oltre alla baionetta o alla pistola,<br />

venivano usate armi di tipo ‘medioevale’ come<br />

le mazze ferrate, le picche, le spade corte, ma anche<br />

i coltelli o i pugni di ferro. Conquistata la prima linea,<br />

i soldati dovevano proseguire verso la seconda linea<br />

trincerata oppure dovevano subire il contro attacco<br />

degli avversari, che quasi sempre facevano retrocedere<br />

i pochi sopravvissuti. I feriti venivano trasportati, con<br />

grandi difficoltà e pericolo per la vita, anche dopo molte<br />

ore dalla conclusione dell’assalto, verso gli ospedali<br />

da campo dove i medici decidevano se fosse il caso di<br />

intervenire o di lasciar morire il disgraziato. I feriti più<br />

gravi venivano operati subito, quelli meno gravi erano<br />

avviati verso gli ospedali delle retrovie. Le tecniche di<br />

cura erano molto spicce e poco raffinate, una ferita ad<br />

un arto veniva curata con l’amputazione.<br />

Un esercito di milioni di uomini doveva essere rifornito di<br />

tutto, perciò il <strong>Friuli</strong> divenne una immensa retrovia dove<br />

vennero costruiti depositi per munizioni, viveri e<br />

Scheda n° 4. 8. 1<br />

Bibliografia<br />

<strong>Progetto</strong> <strong>Integrato</strong> Cultura del <strong>Medio</strong> <strong>Friuli</strong><br />

vestiario, baraccamenti per alloggiare le truppe, aeroporti,<br />

ospedali e luoghi per la convalescenza, strutture<br />

per il passatempo delle truppe (teatri ambulanti, case<br />

per ritrovo). <strong>La</strong> popolazione civile aprì piccoli spacci per<br />

cercare di guadagnare qualche soldo vendendo vino<br />

o alimenti. Di solito venivano prestati piccoli servizi<br />

a ufficiali e soldati come la pulizia della divisa, il suo<br />

rattoppo, l’affitto della camera, l’acquisto di sigarette.<br />

Praticamente ogni paese del <strong>Friuli</strong> fu toccato dal grande<br />

evento: vennero aperte nuove strade, soprattutto<br />

in montagna, le linee ferroviarie furono rinforzate e<br />

raddoppiate. Tutte queste attività portarono a rapporti<br />

sempre più frequenti tra i friulani e i soldati che provenivano<br />

da tutta l’Italia, i soldati locali facevano da<br />

tramite tra commilitoni e civili.<br />

• S. Audoin-Rouzeau, A. Becker, <strong>La</strong> violenza,<br />

la crociata, il lutto, Torino, 2002<br />

• G. Corni, Storia della società friulana 1914-1925,<br />

Pasian Di Prato, 2000<br />

• L. Fabi, Gente di trincea, Milano, 1994<br />

• L. Fabi, G. Viola, <strong>Il</strong> <strong>Friuli</strong> <strong>nel</strong>la grande guerra,<br />

Ronchi Dei Legionari, 1996<br />

• L. Fabi, G. L. Martina, G. Viola, <strong>Il</strong> <strong>Friuli</strong> del ‘15-18,<br />

Tavagnacco, 2003<br />

• M. Isnenghi, G. Rochat,<br />

<strong>La</strong> grande guerra 1914-1918, Milano, 2000<br />

Per ricercare e approfondire<br />

• Cerca le nazionalità o popoli che componevano l’Impero<br />

Austro-Ungarico, segnali su una carta geografica dell’Europa,<br />

trova la loro collocazione <strong>nel</strong>l’attuale carte politica dell’Europa.<br />

• Cerca in biblioteca o su internet quanti sono i conflitti che<br />

attualmente sono in corso.<br />

• Cerca sui quotidiani dello scorso anno e di quello attuale<br />

notizie sui conflitti in corso, soprattutto sul loro inizio e prova<br />

a confrontarli con le cause e le posizioni del 1914.<br />

• Qual è la posizione della Costituzione italiana nei confronti<br />

della guerra; trova quale organo politico italiano può<br />

dichiarare guerra.<br />

• Segna su una cartina geografica il fronte di guerra tra Italia<br />

e Austria-Ungheria <strong>nel</strong> 1915.<br />

• Quali sono le differenze tra la guerra combattuta in pianura<br />

e quella combattuta in montagna.<br />

• Spiega, secondo il tuo parere, il significato della<br />

parola “guerra”.<br />

• Cerca sul vocabolario la parola “guerra”, trascrivi il significato.<br />

• Confronta i due significati e pensa se al giorno d’oggi si<br />

possono adoperare e perché.<br />

• Elenca tutte le parole che sai collegate alla guerra. Trova in<br />

un qualsiasi quotidiano i termini, sottolineali e verifica se sono<br />

usati in modo corretto.

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