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"Il Notiziario" in pdf - CAI - Sezione di Pordenone

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pressive a carico dei nervi <strong>di</strong>gitali, ma molti<br />

soggetti presentano più frequentemente dei<br />

“noduli” sottocutanei non dolenti nella zona<br />

essoria alla base delle <strong>di</strong>ta lunghe, specie sul<br />

4° e 5° <strong>di</strong>to; simili al nodulo <strong>di</strong> Dupuytren, ma<br />

non ombelicato, <strong>in</strong>oltre <strong>in</strong> aumento con l’attività<br />

sportiva e spesso scompaiono con il ripo-<br />

so (cisti s<strong>in</strong>oviale del tend<strong>in</strong>e essore o noduli<br />

tend<strong>in</strong>ei!). Nel 60% dei soggetti è presente do-<br />

lore all’articolazione <strong>in</strong>terfalangea prossimale<br />

e <strong>di</strong>stale delle <strong>di</strong>ta lunghe specie dopo l’uso<br />

della mano <strong>in</strong> vie <strong>di</strong>f <strong>di</strong>f cili (> 7a) e nell’uso del-<br />

la presa tipo cl<strong>in</strong>g grip che produce un grande<br />

sforzo alla punta delle <strong>di</strong>ta, ai tend<strong>in</strong>i ed alle<br />

pulegge essorie (presa più dolorosa); <strong>in</strong>fatti<br />

molti usano avvolgersi le <strong>di</strong>ta con un nastro<br />

adesivo <strong>di</strong> protezione.<br />

I danni più tipici sono i seguenti:<br />

- Ai tessuti molli specie le punte delle <strong>di</strong>ta, è<br />

questo l’<strong>in</strong>cidente più comune, ed è il risultato<br />

tra una prolungata pressione ed un’abrasione<br />

del polpastrello.<br />

- Danni <strong>di</strong>gitali da avulsione, soprattutto per<br />

coloro che arrampicano <strong>in</strong> fessura. Ciò succe-<br />

de quando un arrampicatore scivola con uno<br />

o due <strong>di</strong>ta <strong>in</strong>cuneate <strong>in</strong> strette fessure (crack<br />

climb<strong>in</strong>g). Anche capsuliti delle piccole artico-<br />

lazioni, o <strong>di</strong>storsioni dei legamenti collaterali<br />

delle <strong>in</strong>terfalangee, possono crearsi con questo<br />

tipo <strong>di</strong> arrampicata.<br />

- Danni alla puleggia A2 della gua<strong>in</strong>a del es- es-<br />

sore, sono avvenimenti comuni, <strong>in</strong> un recente<br />

lavoro (Moutet et Al.) riporta 12 casi <strong>di</strong> lesioni<br />

sottocutanee della puleggia. Questo danno può<br />

essere acuto o può svilupparsi <strong>in</strong> modo cronico<br />

e progressivo. È più comune vederlo nel <strong>di</strong>to<br />

me<strong>di</strong>o e nel <strong>di</strong>to anulare, ciò <strong>in</strong><strong>di</strong>ca forze estre-<br />

me <strong>di</strong> contrasto su queste <strong>di</strong>ta.<br />

- Rotture del tend<strong>in</strong>e essore sono state destrit- destrit-<br />

te come frequenti specie nella presa aderente.<br />

- Noduli del essore che <strong>in</strong><strong>di</strong>cherebbero uno<br />

sforzo estremo a questo livello.<br />

- Distorsioni del legamento collaterale ulnare<br />

della metacarpo-falangea del pollice, tipica<br />

della presa a p<strong>in</strong>za.<br />

- La s<strong>in</strong>drome del tunnel carpale è stata os- os-<br />

servata <strong>in</strong> coloro che utilizzano male la mano<br />

forzando <strong>in</strong> essione sul polso.<br />

- Tend<strong>in</strong>iti <strong>in</strong> genere (comprese epicon<strong>di</strong>liti<br />

e trocleiti) sono state osservate <strong>in</strong> quegli ar-<br />

rampicatori che mantengono per molto tempo<br />

una posizione <strong>di</strong> sollecitazione delle strutture<br />

tend<strong>in</strong>ee, senza abbandonarsi alla corda <strong>di</strong> si-<br />

curezza, una volta raggiunto un certo limite,<br />

evidenziato dal dolore.<br />

Comunque quasi tutti i casi <strong>di</strong> patologia tipi- tipi-<br />

ca alla mano del free-climb<strong>in</strong>g, hanno ripreso<br />

l’attività senza dover ricorrere ad altro che<br />

al riposo ed a trattamenti conservativi; va<br />

comunque riba<strong>di</strong>to che l’arrampicatore deve<br />

venir <strong>in</strong>formato ed eventualmente istruito sul<br />

tipo <strong>di</strong> allenamento da svolgere per evitare il<br />

cronicizzarsi delle patologie da sforzo e che,<br />

una volta <strong>in</strong>staurate, vanno curate soprattutto<br />

con il riposo nché non siano completamente<br />

ristabilite.<br />

L’arrampicata è un’attività formidabile e seria<br />

che permette <strong>di</strong> sviluppare delle facoltà <strong>di</strong>verse,<br />

come il controllo <strong>di</strong> se stessi, la tenacia, l’an-<br />

ticipo, l’equilibrio, la leggerezza, senza parlare<br />

delle capacità muscolari e, tutto questo, <strong>in</strong> un<br />

quadro eccezionale: lo spazio e la natura.

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