Beata Camilla Battista da Varano - Sorelle Povere di Santa Chiara

affermando che vi era più dolcezza in una scintilla di quell’amore che
la Vergine sentì, che in tutti gli amori carnali complessivi.
Appena finita quella predica, mi inginocchiai davanti a un
altare e feci voto alla Vergine Maria di tenere tutti i miei sentimenti
immacolati, finché di me Dio disponesse altrimenti; ma con questo
patto: che io volevo in ogni modo sentire una scintilla di quell’amore,
che lei aveva sentito in quel giorno; e in tali suppliche perseveravo con
molto fervore e desiderio giorno e notte.
Tutto quello che meditavo non mi pareva fosse già avvenuto, ma
mi pareva, quasi fisicamente, essere presente alle parole, alle faccende
della gloriosa Vergine e del fanciullo Gesù e di accompagnarli nei loro
faticosi viaggi.
L’anima mia fu rapita nella contemplazione del mistero della
deposizione di Gesù dalla croce nelle materne e desolate braccia della
sua afflitta Madre. Ero resa presente e perciò sentivo il pianto dolce e
dolente dell’addolorata Madre…
Prima di questo fatto, io pensavo poco o niente al mistero della
deposizione dalla croce, cioè quando la Vergine Maria tenne il suo
dilettissimo Figlio morto tra le braccia, perché tutta la mente mia
era occupata nelle meditazioni del Crocifisso o di Gesù agonizzante
nell’orto del Getsemani. Questo mi attirava più di tutto il resto. Ma
d’allora in poi sempre sono stata devota anche del mistero della
deposizione.
Padre mio dilettissimo, rendi grazie insieme con me al Creatore, che
si è degnato di custodirmi come amica e sposa.
(Silenzio)
Riflessioni
Lo Spirito Santo, “respiro dell’Altissimo, onnipotente e buon
Signore”, è all’origine della chiamata, di ogni tipo di chiamata. Vi è
un “fare” del Signore previo ad ogni nostra scelta secondo il Regno. Il
“farsi” di Camilla Battista è dunque risposta ad un “fare” di Dio. Non
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