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Beata Camilla Battista da Varano - Sorelle Povere di Santa Chiara

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È questa la terza forma <strong>di</strong> povertà che <strong>Camilla</strong> <strong>Battista</strong> ha desiderato<br />

abbracciare: la povertà estrema della croce, la nu<strong>di</strong>tà totale <strong>di</strong> Cristo<br />

crocifisso.<br />

Per questo <strong>Camilla</strong> <strong>Battista</strong> sceglie <strong>di</strong> fare della sua vita un unico<br />

Venerdì Santo: per con<strong>di</strong>videre fino in fondo la sorte dell’Amato, per<br />

sperimentare l’amore vero che non è solo gustare la gioia che mi dà<br />

l’altro, ma è amore che con<strong>di</strong>vide tutto, anche il dolore, la precarietà,<br />

la debolezza.<br />

Tale scelta si concretizza, per <strong>Camilla</strong> <strong>Battista</strong> e per ciascuno <strong>di</strong><br />

noi, nell’accogliere la povertà del quoti<strong>di</strong>ano in tutte le sue forme,<br />

imparando così la <strong>di</strong>pendenza ra<strong>di</strong>cale <strong>da</strong> Dio, affinché tutto <strong>di</strong>venti<br />

occasione per affi<strong>da</strong>rsi a Lui, per confi<strong>da</strong>re in Lui. La profon<strong>da</strong><br />

contemplazione della passione <strong>di</strong> Cristo dà a <strong>Camilla</strong> <strong>Battista</strong> la<br />

grazia <strong>di</strong> percepire la verità <strong>di</strong> sé e della propria finitezza creaturale,<br />

le dona il coraggio <strong>di</strong> accogliere la povertà della vita, la debolezza e<br />

fragilità <strong>di</strong> sé e degli altri, la miseria della storia nell’abbandono in<br />

Dio. <strong>Camilla</strong> <strong>Battista</strong> impara la preziosità <strong>di</strong> tale povertà nella quale<br />

il Signore si rivela come salvatore, come Colui che è presente e che<br />

la ama. Questo cammino lo compie fissando lo sguardo sul cuore <strong>di</strong><br />

Gesù nel Getsemani, immergendosi nel suo dolore, nel quale scorge<br />

l’intera storia <strong>di</strong> Dio e dell’umanità fino a comprendere la Passione<br />

<strong>di</strong> Cristo come passione d’amore. Qui scopre e in<strong>di</strong>ca a tutti noi il<br />

centro, il senso, la casa dell’unico Amore capace <strong>di</strong> colmare la sete.<br />

Canone o canto<br />

Silenzio<br />

Gui<strong>da</strong>: La <strong>Beata</strong> <strong>Camilla</strong> <strong>Battista</strong> ci ha insegnato una povertà che<br />

è espropriazione, umiltà <strong>di</strong> cuore, accoglienza della propria e altrui<br />

povertà. Ci rivolgiamo ora al Signore con il nostro silenzio, la<br />

preghiera più povera e più vera, quella più umile e più grande, la<br />

preziosa preghiera che sgorga <strong>da</strong>l segreto <strong>di</strong> noi e nel segreto rimane,<br />

conosciuta solo <strong>da</strong>ll’infinito amore <strong>di</strong> Dio. Nei minuti <strong>di</strong> silenzio che<br />

seguiranno, offriamo al Signore la povertà del nostro cuore e della<br />

storia che viviamo, offriamo a Lui il silenzio del nostro respiro, il<br />

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