12.06.2013 Views

Zio Sam lascia o raddoppia?

Zio Sam lascia o raddoppia?

Zio Sam lascia o raddoppia?

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

La confusione dei tempi<br />

e la dignità dell'Uomo<br />

Tempi a dir poco confusi, se non tenebrosi, quelli che stiamo<br />

vivendo. E anche se i fatti, i fattacci e gli scandali di questi<br />

tempi non hanno sempre il loro 'epicentro' a Vicenza, le onde<br />

d'urto (e che onde) fanno danni anche dalle nostre parti.<br />

Intercettazioni a tutto spiano (con l'accento sulla 'a', ma<br />

anche se lo mettessimo sulla 'i' non sbaglieremmo). Boom di<br />

crescita di banche e boom di crolli di banche, con i giudici<br />

costretti a fare anche i banchieri. Fusioni di aziende: solo un<br />

anno fa quella della Tim con Telecom, tramite più o meno<br />

attivo anche nelle intercettazioni. E 'fissioni' di aziende: ed è<br />

ancora il caso della Tim con Telecom, azienda controllata col<br />

comodo e poco dispendioso sistema delle scatole cinesi da<br />

Tronchetti Provera. Lo stesso Tronchetti Provera che sponsorizza<br />

il mondo del pallone e che ora si è dimesso dalla gestione<br />

(ma non dalla proprietà) del gruppo telefonico in favore di<br />

Guido Rossi, commissario straordinario di un calcio riluttante<br />

a farsi riformare - centro di potere qual è, salotto più o<br />

meno buono dove si intrecciano affari e malaffari (vedi le voci<br />

banche, petrolio, costruttori, media, comunicazioni...). E poi<br />

le violenze al corpo e alla dignità. I polacchi raccoglitori di<br />

pomodori scomparsi nel nulla nelle campagne pugliesi. La<br />

ragazza pakistana uccisa dai suoi a Brescia, dopo che tante<br />

altre continuano a essere ostacolate nel tentativo di integrarsi<br />

nelle città che le accolgono (Vicenza inclusa) da un Islam<br />

che non dovrebbe essere e non vorremmo fosse così: pronto<br />

a sentirsi offeso dalle frasi del Papa ma mai dall'estremismo<br />

di alcuni suoi credenti. La bambina stuprata a Vicenza dal<br />

solito amico della madre, e nella parola solito c'è la tragica<br />

ricorrenza del dramma. E poi le violenze sociali: un muratore<br />

su cinque nel quadrilatero del mattone (Milano, Bergamo,<br />

Brescia e Verona) si fa di coca per non sentire la fatica, lavorare<br />

di più e potersi permettere la Mercedes. Problemi di<br />

tempi, appunto, confusi e tenebrosi. Un nuovo e inatteso<br />

Medioevo nella civiltà di Internet, che pure, con la sua globalizzazione,<br />

dovrebbe essere aperta e solare. E che problemi!<br />

Con tutte le implicazioni, anche economiche e politiche, che<br />

ne conseguono. In Italia su tutto questo (calcio, Telecom,<br />

banche, Islam, Papa, sicurezza) è chiamato a rispondere<br />

Prodi. A Vicenza hanno fatto già saltare il buon (nel vero<br />

senso della parola) Davide Piazza, non allineato alle logiche di<br />

partito sul sociale: per lui davanti a tutto c'è l'uomo, senza<br />

colore e passaporto. Anche per noi è così, unico sistema per<br />

evitare che l'Uomo continui a morire. Grazie, Davide.<br />

Multe,<br />

ecco<br />

quanto pagano<br />

i vicentini<br />

a pagina 4<br />

Asiago scappa<br />

dal Veneto,<br />

via<br />

al referendum<br />

a pagina 5<br />

Giovanni Coviello<br />

euro<br />

1,00<br />

DIRETTORE EDITORIALE GIOVANNI COVIELLO Spedizione in A.P. - 45% art.2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Verona Anno 1 nr. 27 - Sabato 23 settembre 2006<br />

<strong>Zio</strong> <strong>Sam</strong><br />

<strong>lascia</strong> o <strong>raddoppia</strong>?<br />

Il caso "Dal Molin americano" non vede ancora una soluzione. Mentre i comitati<br />

del Sì e del No al raddoppio della presenza Usa in città continuano<br />

la loro battaglia a colpi di firme, Governo e Comune si rimpallano la responsabilità<br />

E noi siamo andati a vedere come va ad Aviano<br />

da pagina 6<br />

La "pupa"<br />

Morellato<br />

contro<br />

il latinista<br />

da pagina 10<br />

Vicenza Volley<br />

Juniores,<br />

pioggia<br />

di medaglie<br />

a pagina 14<br />

Fatti un bagno<br />

con “Le Sinergie”<br />

a soli<br />

99,00 al mese<br />

L’offerta comprende:<br />

• Demolizione rivestimento e pavimento<br />

• Rimozione sanitari<br />

• Ripristino pareti e pavimento<br />

• Smaltimento materiali da demolizione<br />

• Fornitura e posa in opera piastrelle<br />

• Fornitura e posa nuovi sanitari<br />

Realizzazione in soli 5 giorni!<br />

PAVIMENTI E RIVESTIMENTI<br />

Viale Trieste 153 • 36100 Vicenza<br />

Tel 0444 512014 • Fax 0444 513680


3<br />

MUSICA<br />

VIVALDI A PALAZZO LEONI MONTANARI<br />

Sabato 23 e domenica 24 settembre<br />

Alle 18, alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, per il<br />

ciclo Spazio & Musica l'orchestra da I Musicali Affetti<br />

presenta il concerto "Vivaldi e la Serenissima".<br />

Ingresso libero con invito ritirabile da giovedì pomeriggio<br />

presso l'ufficio informazioni turistiche di Piazza<br />

Matteotti.<br />

CICCIO CORONA IN FIERA<br />

Sabato 23 settembre<br />

Alle 21, nella sala Palladio della Fiera, concerto a scopo<br />

benefico di Ciccio Corona. L'incasso sarà infatti devoluto<br />

all'Associazione Assistenza ai Bambini Affetti da<br />

Malformazioni Congenite per l'acquisto di strumentazione<br />

per la chirurgia pediatrica del San Bortolo.<br />

Ingresso euro 12. Informazioni al 338/9677981.<br />

TEATRO<br />

MEDEA ALL'OLIMPICO<br />

Dal 28 settembre all'1 ottobre<br />

Alle 21, al Teatro Olimpico, appuntamento con il<br />

secondo degli spettacoli classici. Dopo oltre vent'anni<br />

di assenza, torna sulla scenda del Palladio "Medea di<br />

Euripide", con Lina Sastri nei panni della protagonista<br />

e Piero Maccrinelli alla regia. Biglietti da 9 a 23<br />

euro. Informazioni allo 041/2402020 o allo<br />

0444/222122.<br />

TEATRO DALLA SCUOLA<br />

Sabato 23, martedì 26 e sabato 30 settembre<br />

Al Teatro San Marco sono in programma le finali<br />

regionali del Teatro della scuola 2006. Per tre mattine,<br />

alle 10,45, verranno presentati i migliori spettacoli<br />

realizzati dagli studenti delle superiori di tutto il<br />

Veneto. Sul palcoscenico saliranno 9 scuole, per un<br />

totale di un centinaio di "attori" provenienti dalle province<br />

di Vicenza, Verona, Treviso e Venezia. Per informazioni:<br />

Antonio Baldo 338/8067838 - Anna Baldo<br />

338/9855360<br />

MANIFESTAZIONI<br />

LE PIAZZE DEI SAPORI<br />

Dal 22 al 24 settembre<br />

Per due giorni le vie e le piazze del centro storico di<br />

Vicenza accoglieranno una grande esposizione di prodotti<br />

tipici dal Veneto e da altre 17 regioni italiane. Un<br />

appuntamento impedibile per chi ama la gastronomia<br />

e la tradizione alimentare del Belpaese. Oltre agli<br />

appuntamenti già conosciuti nelle precedenti edizioni,<br />

da quest'anno ci sarà anche uno spazio particolare<br />

per le specialità delle comunità montane del vicentino.<br />

ARTIGIANATO ALTOVICENTINO<br />

Dal 21 al 25 settembre<br />

A Marano è in programma la 34° edizione della<br />

mostra dell'artigianato Altovicentino, con prodotti<br />

che spaziano dalla meccanica alla lavorazione del<br />

legno, dall'arredamento al tessile. La Mostra sarà<br />

inaugurata alle 19.30 di giovedì 21 settembre, e si con-<br />

OPINIONI 23 SETTEMBRE 2006<br />

Valdastico Sud ma non solo: Vicenza rischia davvero di perdere il riconoscimento Unesco?<br />

Sembra incombente il pericolo che<br />

Vicenza venga inserita nella lista<br />

nera dei siti italiani destinati a perdere<br />

il prestigioso riconoscimento<br />

dell'Unesco; la causa sarebbe il tracciato<br />

della Valdastico Sud, giudicato<br />

uno sfregio per la palladiana villa<br />

Saraceno e la sua preziosa, agreste<br />

cornice.<br />

Forse la questione Valdastico sarà la<br />

goccia che farà traboccare il vaso,<br />

quel vaso da tempo colmo di trascuratezza,<br />

insensibilità e affronti che<br />

Vicenza ha accumulato verso molti<br />

dei suoi capolavori palladiani. Se<br />

l'Unesco vorrà guardarci con occhio<br />

attento, potrà vedere una nutrita<br />

Botta e risposta su uno dei temi caldi del momento<br />

Gasparini: "Palladio si rivolterebbe nella tomba"<br />

serie di consolidati sfregi.<br />

Riguardiamoli insieme:<br />

o nella Valletta del Silenzio, davanti<br />

alla Rotonda, sono stati appena<br />

costruiti due capannoni per un sedicente<br />

agriturismo. La loro banale,<br />

squadrata struttura utilitaristica<br />

deturpa un luogo magico, ammirato<br />

da viaggiatori e poeti illustri;<br />

o il sentiero romantico che collega la<br />

villa Valmarana ai Nani alla<br />

Rotonda è percorso da turisti appassionati<br />

e ammirati che, distratti<br />

dalla bellezza del luogo, rischiano<br />

però ad ogni passo di inciampare sul<br />

fondo dissestato e scivoloso;<br />

o il palazzo Chiericati è da sempre<br />

assediato da un soffocante parcheggio<br />

e i molti progetti di adeguata<br />

sistemazione della piazza languano<br />

nei cassetti degli uffici comunali;<br />

o la leggetta palladiana del Giardino<br />

Salvi campeggia trascurata sopra<br />

una Seriola sporca e limacciosa.<br />

Certo. la vicina loggia della<br />

Longhena sta peggio ma non è motivo<br />

di consolazione...<br />

o il cortile del palladiano palazzo<br />

Porto-Festa è stato riempito da un<br />

incongruo palazzone moderno, brutto<br />

e invasivo;<br />

o davanti all'ingresso al giardino<br />

dell'Olimpico il turista deve districarsi<br />

in una selva di motorini sparsi,<br />

cattivo invito per la visita al più bel<br />

teatro del mondo. Di fronte a un così<br />

tristo panorama dovremmo almeno<br />

sperare che il grande Palladio ci<br />

aiuti da lassù, ispirando indulgenza<br />

nelle menti dei funzionari Unesco.<br />

Ma Vicenza merita la sua benevole<br />

attenzione? Il sommo architetto<br />

potrebbe ricordarsi che a metà del<br />

1800 i vicentini interruppero<br />

stupidamente il suo riposo nella<br />

tomba di S. Corona e ne trasferirono<br />

le spoglie al Cimitero,<br />

lontano dalle visite e dall'omaggio<br />

di tanti visitatori, turisti,<br />

ammiratori. Dall'alto dei cieli<br />

Palladio potrebbe verificare che<br />

Qualarsa: "Macché scempio. Tutto è ultraprotetto"<br />

Sono a conoscenza che gli uffici della<br />

Regione Veneto, in particolare i settori<br />

preposti alla valorizzazione dei Beni<br />

Culturali e alla pianificazione territoriale<br />

e alle infrastrutture, hanno coordinato<br />

e partecipato a incontri specifici<br />

su questa tematica, approfondendo<br />

proprio con le Società Autostrade Bs-<br />

Pd e con la presenza e l'ausilio del<br />

direttore regionale per i Beni<br />

Culturali, l'architetto Malara, gli<br />

aspetti di criticità che il progetto dell'autostrada<br />

aveva sollevato in alcune<br />

sue parti.<br />

Durante questi incontri si sono<br />

affrontati tecnicamente i nodi concer-<br />

nenti i rilevati di due sovrappassi<br />

autostradali, oggetto delle osservazioni<br />

da parte della missione congiunta<br />

Icomos-Unesco che nel marzo del<br />

2005 aveva eseguito un sopralluogo.<br />

Nel corso delle riunioni tecniche si è<br />

giunti alla valutazione di una nuova<br />

ipotesi progettuale migliorativa della<br />

precedente, in quanto veniva eliminato<br />

un cavalcavia e venivano adottate<br />

misure che mitigavano l'impatto dell'altro<br />

nel contesto paesaggistico; inoltre<br />

si proponeva la semplificazione<br />

della soluzione architettonica del<br />

casello autostradale. All'esame della<br />

suddetta ipotesi progettuale ha preso<br />

parte il direttore regionale per i Beni<br />

Culturali già membro del gruppo permanente<br />

presso la conferenza generale<br />

dell'Unesco e che ha partecipato al<br />

lavori della 30° sessione del comitato<br />

del Patrimonio Mondiale di Vilnius<br />

(Lituania). Altra questione affrontata<br />

dalla Giunta Regionale con delibera<br />

del luglio 2006 riguarda il progetto<br />

strategico "Le ville di Andrea<br />

Palladio", ai sensi della Legge<br />

Regionale 21 del 2004.<br />

Ritengo che tutta la problematica<br />

concernente l'impatto autostradale<br />

sia stata compiutamente affrontata<br />

dalla Regione Veneto, proponendo<br />

idonei strumenti per la tutela dei beni<br />

e del territorio, in coerenza con le<br />

osservazioni dell'Unesco.<br />

L'autostrada passa a 700 metri di<br />

distanza da Villa Saraceno, in trincea<br />

profonda (4,5 metri) e di fronte alla<br />

villa in galleria di superficie coperta.<br />

Nessuna violenza alla bellezza del<br />

paesaggio! La delibera regionale del<br />

luglio 2006 prevede "zone tampone"<br />

intorno alle ville palladiane, con vincoli<br />

qualitativamente e quantitativamente<br />

importanti.<br />

Nadia Qualarsa<br />

presidente Istituto regionale<br />

ville venete<br />

Fine settimana ricco di appuntamenti per chi ama l'arte classica e la buona cucina.<br />

E per chi non resiste al fascino dell'alta quota.<br />

Vivaldi, Medea, e tanti sapori in piazza<br />

cluderà la sera di lunedì 25 settembre. Oltre all'esposizione,<br />

il calendario prevede anche spettacoli, cabaret,<br />

sfilate di moda e un ricco stand gastronomico.<br />

FESTA DELLA MONTAGNA<br />

Sabato 23 e domenica 24 settembre.<br />

A Recoaro Terme, fine settimana dedicato a tutto<br />

quello che riguarda la montagna vicentina, dai percorsi<br />

naturalistici alle specialità enogastronomiche, dalle<br />

attività artigianali alle attrattive sportive. In programma<br />

ci sono convegni, degustazioni e visite guidate,<br />

oltre ad un particolare gemellaggio tra il Veneto e<br />

l'Abruzzo. Informazioni allo 0445/75070.<br />

Azienda commerciale<br />

ricerca personale<br />

sia interno che esterno<br />

in vari settori.<br />

Fisso mensile e inquadramento<br />

a norma di legge.<br />

Per informazioni:<br />

0444 1955993<br />

0444 1955994<br />

ormai troppi vicentini ritengono che<br />

il suo nome sia semplicemente quello<br />

di un supermercato... e potrebbe<br />

voltare lo sguardo altrove, lontano<br />

dalla sua irriconoscente città.<br />

Fabio Gasparini<br />

presidente Italia Nostra -<br />

sezione di Vicenza<br />

www.vicenzapiu.com<br />

info@vicenzapiu.com<br />

Direttore Editoriale<br />

GIOVANNI COVIELLO<br />

direttore@vicenzapiu.com<br />

Direttore Responsabile<br />

ROBERTO BERTOLDI<br />

Editori<br />

PIÙ MEDIA SRL<br />

Strada Marosticana, 3 – Vicenza<br />

amministrazione@piu-media.com<br />

&<br />

EDIZIONI LOCALI SRL<br />

via Nizza, 8 – Verona<br />

Redazione di Vicenza<br />

Strada Marosticana, 3 Vicenza<br />

tel. 0444 923362 - 922766<br />

Fax 0444 926780<br />

redazione@vicenzapiu.com<br />

Redattori<br />

ANDREA GENITO<br />

a.genito@vicenzapiu.com<br />

LUCA MATTEAZZI<br />

l.matteazzi@vicenzapiu.com<br />

ALESSIO MANNINO<br />

a.mannino@vicenzapiu.com<br />

ILARIO TONIELLO<br />

i.toniello@vicenzapiu.com<br />

Redazione sportiva<br />

TOMMASO QUAGGIO<br />

t.quaggio@vicenzapiu.com<br />

REDAZIONE DI VERONA<br />

Via Nizza, 8<br />

telefono 045 8015855; Fax 0458041460<br />

Redazioni<br />

ROVIGO<br />

TREVISO<br />

TRENTO<br />

Pubblicità<br />

Strada Marosticana, 3 Vicenza<br />

tel. 0444 923362 - 922766<br />

Fax 0444 926780<br />

vendite@vicenzapiu.com<br />

Realizzazione grafica<br />

ROSSELLA MANGHISI<br />

rossella@edizionilocali.it<br />

Stampa<br />

CENTRO STAMPA EDITORIALE SRL<br />

via del Lavoro, 18<br />

Grisignano di Zocco (Vi)<br />

Autorizz.Tribunale C.P. di Verona<br />

nr. 736/03 del 29/09/2003<br />

Supplemento della Cronaca di Trento<br />

del 25 maggio 2006<br />

Associato all’USPI<br />

Unione Stampa Periodica Italiana<br />

Iscrizione al Registro Nazionale<br />

della stampa n.8857 del 15-12-2000


4<br />

A guardare i dati<br />

viene quasi da<br />

dare ragione<br />

all'assessore alla<br />

mobilità del<br />

Comune di<br />

Vicenza Claudio<br />

Cicero che, scherzando ma<br />

neanche troppo, sottolinea<br />

spesso come la gente interpreti<br />

il codice della strada come se<br />

fosse "liberamente tratto": un<br />

testo a cui ispirarsi, da cui<br />

prendere spunto, ma non da<br />

seguire con eccessiva fedeltà. I<br />

dati sono quelli sulla quantità<br />

di contravvenzioni effettuate<br />

dalla polizia municipale, da cui<br />

emerge che ogni anno finiscono<br />

sui verbali dei vigili urbani<br />

qualcosa come cinquantamila<br />

vicentini. Per la precisione,<br />

49.564 nel 2005 e 53.168 nel<br />

2004.<br />

Numeri importanti, anche se la<br />

tendenza è al ribasso rispetto<br />

alle cifre di qualche anno fa.<br />

Nel 2003 le multe erano infatti<br />

arrivate oltre quota 80 mila, e<br />

nel 2002 avevano superato le<br />

60 mila. La flessione si spiega<br />

soprattutto con la riduzione<br />

dell'organico della polizia<br />

municipale dovuta a pensionamenti<br />

o trasferimenti, con l'aumento<br />

del numero dei compiti<br />

affidati ai vigili urbani ("Non<br />

facciamo solo multe", spiegano<br />

dal comando di via Soccorso<br />

Soccorsetto), e probabilmente<br />

anche dall'introduzione della<br />

patente a punti che ha convinto<br />

i vicentini ad essere un po'<br />

più prudenti. Del resto, basta<br />

sfogliare le pagine della relazione<br />

annuale sull'attività della<br />

polizia municipale per rendersi<br />

conto di quanto i vigili siano<br />

impegnati anche in compiti di<br />

pubblica sicurezza (dalle pattuglie<br />

notturne alla sorveglianza<br />

sullo svolgimento di manifestazioni<br />

sportive), di polizia<br />

giudiziaria, e in tutta una serie<br />

di controlli che spaziano dall'edilizia<br />

al rispetto delle regole<br />

del commercio: naturale che il<br />

ATTUALITÀ 23 SETTEMBRE 2006<br />

Ogni anno finiscono sui verbali della polizia municipale circa 50 mila contravvenzioni<br />

Che fruttano al comune 2,2 milioni di euro<br />

Tutte le multe dei vicentini<br />

DI LUCA MATTEAZZI<br />

L'assessore alla mobilità<br />

Cicero: "I vicentini<br />

interpretano il codice<br />

della strada a modo loro"<br />

Tangenziale, quanti rattoppi<br />

La strada è nuova, inaugurata<br />

con tutti gli onori del caso<br />

solo un paio di anni fa.<br />

Eppure, negli ultimi due mesi<br />

è già stata chiusa tre volte per<br />

lavori "urgenti" di ripavimentazione.<br />

Stiamo parlando<br />

della tangenziale sud di<br />

Vicenza, dieci chilometri di<br />

asfalto che dall'autunno del<br />

2004 permettono a tanti automobilisti<br />

di attraversare la<br />

città in pochi minuti.<br />

Costata oltre 60 milioni di<br />

euro, la strada sembra avere<br />

sempre più bisogno di manutenzioni.<br />

Gli ultimi lavori<br />

sono storia di questi giorni,<br />

quando l'Autostrada Brescia<br />

Padova, a cui è affidata la<br />

gestione, hai chiuso prima gli<br />

svincoli di uscita a Vicenza est<br />

e, nella giornata di mercoledì<br />

20, il tratto tra Torri e<br />

Vicenza est per rifare la pavimentazione.<br />

Ma gli operai<br />

erano entrati al lavoro, sempre<br />

per il rifacimento della<br />

pavimentazione, anche tra il 1<br />

e il 4 settembre, con la chiusura<br />

di una carreggiata tra<br />

Vicenza Ovest e Campedello, e<br />

tra il 22 e il 24 luglio, di<br />

nuovo tra Vicenza Ovest e<br />

Campedello. Sarà forse normale<br />

che, dopo due anni di<br />

utilizzo, una strada abbia<br />

bisogno di assestarsi, ma il<br />

dubbio che ci sia qualcosa che<br />

non funzioni, alla fine rimane.<br />

L.M.<br />

La multa per la sosta è l'infrazione più temuta. Ma non la più diffusa<br />

tempo per tenere d'occhio<br />

divieti di sosta e semafori si sia<br />

ridotto.<br />

Nonostante il calo, le contravvenzioni<br />

continuano a rappresentare<br />

una fetta importate<br />

delle entrate del bilancio<br />

comunale. Certo, il "record" di<br />

San Nazario, paesino della<br />

Valsugana in cui le multe fruttano<br />

più dell'Ici e dei contributi<br />

statali è lontano (in quel caso<br />

il merito è tutto di un semaforo<br />

intelligente che fotografa chi fa<br />

il furbo sulla statale), ma in<br />

media il Comune di Vicenza<br />

incassa, grazie alle multe, tra i<br />

2 e i 2,5 milioni di euro all'anno<br />

(2 milioni e 200 mila nel<br />

2005): meno di un decimo di<br />

quello che ricava dall'Ici (circa<br />

27 milioni di euro secondo il<br />

bilancio 2005), ma si tratta<br />

comunque di una somma che,<br />

all'incirca, si avvicina ai fondi a<br />

disposizione dell'assessorato<br />

alla mobilità per la manutenzione<br />

delle strade o a quelli dell'assessorato<br />

all'istruzione per<br />

la messa in sicurezza delle<br />

scuole (circa 3 milioni ciascuno<br />

nel 2006).<br />

Spulciando tra le statistiche, si<br />

scopre poi che le infrazioni più<br />

ricorrenti sono quelle catalogate<br />

sotto la voce "obblighi, divieti<br />

e infrazioni" dell'articolo 7<br />

del codice della strada, e cioè<br />

tutti quegli "sgarri" effettuati<br />

con la macchina in movimento,<br />

come procedere in senso vietato<br />

o svoltare a sinistra quando<br />

non è consentito: nel 2005<br />

sono state 25.313, praticamente<br />

la metà del totale. Seguono le<br />

multe per divieto di sosta (oltre<br />

15 mila), lo spauracchio principale<br />

di molti automobilisti<br />

vicentini, e, a distanza decisamente<br />

maggiore, le contravvenzioni<br />

per eccesso di velocità<br />

(3.690). Tanti, poi, i vicentini<br />

che non hanno ancora impara-<br />

Auricolari, questi sconosciuti.<br />

Passando in rassegna la "classifica"<br />

dei comportamenti<br />

sanzionati dalla polizia municipale<br />

c'è un dato che salta<br />

all'occhio. Mentre il numero<br />

di multe per eccesso di velocità<br />

e per guida senza cinture di<br />

sicurezza si è ormai stabilizzato<br />

(rispettivamente attorno<br />

alle 3.700 e alle 2.200 contravvenzioni<br />

l'anno), è invece<br />

in continua crescita la quantità<br />

di contestazioni per l'uso<br />

del cellulare mentre si è al<br />

volante: erano 993 nel 2003<br />

(l'anno del record di multe),<br />

sono scese a 801 nel 2004 per<br />

poi balzare a 1.210 nel 2005.<br />

"È un dato in continuo<br />

aumento - conferma il comandante<br />

della polizia municipale<br />

Cristiano Rosini -. Anche in<br />

vetture di una certa importanza,<br />

dove probabilmente c'è il<br />

to ad allacciarsi le cinture di<br />

sicurezza (2,156 contravvenzioni),<br />

mentre sono stati 136<br />

quelli che sono stati sorpresi<br />

ubriachi al volante. "Ed è<br />

anche capitato che ci fosse uno<br />

scontro tra due automobilisti,<br />

tutti e due in stato di ebbrezza"<br />

conclude il comandante della<br />

Polizia Municipale Cristiano<br />

Rosini.<br />

Cellulari e assicurazioni,<br />

sanzioni in aumento<br />

servizio viva voce, il conducente<br />

viene sorpreso molto<br />

spesso con il cellulare in<br />

mano".<br />

Altro dato in aumento, anche<br />

se in questo caso non ci sono<br />

ancora statistiche ufficiali, è<br />

quello delle persone che viaggiano<br />

senza assicurazione.<br />

Sarà per il costo eccessivo di<br />

certe polizze, sarà perché la<br />

crisi economica comincia a<br />

farsi sentire anche in questo<br />

campo, ma la sensazione degli<br />

agenti del comando vicentino<br />

è che siano sempre più numerosi<br />

quelli che circolano senza<br />

copertura assicurativa, magari<br />

esponendo sul parabrezza<br />

un tagliando falsificato. "E il<br />

problema è che non si rendono<br />

conto dei rischi a cui vanno<br />

incontro", commentano da<br />

strada Soccorso Soccorsetto.<br />

L.M.


5<br />

Conco ed Enego l'hanno già<br />

votato. Asiago dovrebbe farlo a<br />

giorni, e nel giro di qualche<br />

settimana anche tutti gli altri<br />

comuni dell'Altopiano faranno<br />

lo stesso. Con l'approvazione<br />

delle delibere per la richiesta<br />

di referendum costituzionale<br />

per il passaggio alla Provincia<br />

autonoma di Trento sta<br />

entrando nel vivo il percorso<br />

che potrebbe portare ad un<br />

clamoroso distacco dei Sette<br />

comuni dal vicentino e dal<br />

Veneto. Destinazione, quel<br />

Trentino che, oggi come oggi,<br />

offre molto di più in termini di<br />

contributi, vantaggi e agevolazioni.<br />

Non sarà una cosa immediata,<br />

dato che di strada da fare ce<br />

n'è ancora molta. Ma il meccanismo<br />

è avviato, e nel giro di<br />

qualche tempo Vicenza<br />

potrebbe davvero perdere la "sua"<br />

montagna, quella della Grande<br />

Guerra, di Rigoni Stern, delle<br />

seconde case e delle scampagnate<br />

del fine settimana. Perché il progetto<br />

è serio e non ha nulla di folcloristico,<br />

anzi. In Altopiano ci<br />

stanno lavorando da anni, hanno<br />

raccolto oltre 7 mila firme (su un<br />

totale di 21 mila abitanti) e non<br />

hanno nessuna intenzione di fermarsi.<br />

"Ci volessero altri dieci<br />

anni, noi andiamo avanti", ribadisce<br />

Francesco Rodeghiero, coordinatore<br />

del comitato pro referendum.<br />

I motivi di una scelta tanto drastica<br />

sono presto detti. "La nostra<br />

montagna e completamente trascurata<br />

da parte delle Regione<br />

Veneto e dello Stato - continua<br />

ancora Rodeghiero -. La nostra è<br />

una realtà che non ha niente a che<br />

vedere con il resto della regione, e<br />

che il Veneto ignora. Siamo in<br />

montagna, ma non c'è nessuno che<br />

riconosca la specificità del territorio,<br />

le difficoltà dei comuni che lo<br />

gestiscono e dei cittadini che ci<br />

vivono. Non ci sono infrastrutture,<br />

non c'è lavoro, non c'è occupazione,<br />

non ci sono aiuti alle famiglie.<br />

Non c'è niente, e adesso ci stanno<br />

chiudendo anche gli ospedali: se<br />

non ci ribelliamo noi chi deve<br />

farlo".<br />

Stanchi di questa situazione, gli<br />

asiaghesi hanno dunque rivolto lo<br />

sguardo al di là di quello che era<br />

l'antico confine tra Italia e Austria,<br />

dove lo statuto autonomo e le maggiori<br />

disponibilità finanziarie permettono<br />

un tenore di vita decisamente<br />

superiore. "Il fatto è che c'è<br />

una forte disparità di trattamento<br />

tra noi e i cittadini trentini che<br />

vivono a pochi chilometri da casa<br />

nostra - conferma il sindaco del<br />

comune capoluogo Andrea Gios -.<br />

È una questione economica: in<br />

Trentino ci sono numerosi vantaggi,<br />

che vanno dai contributi alle<br />

attività imprenditoriali al costo<br />

meno elevato del gas, al fatto che<br />

gli stipendi sono più alti. Basti<br />

pensare che la provincia di Trento<br />

ha un bilancio simile a quello di<br />

tutto il Veneto: solo che noi siamo<br />

4 milioni, loro molti di meno. E<br />

tutto questo perché a Trento l'economia<br />

è gonfiata dal contributo<br />

pubblico, permesso dal federalismo<br />

fiscale".<br />

Autonomia e federalismo, sono<br />

queste le parole chiave di tutta la<br />

vicenda. "Noi andremo al referendum,<br />

ma il problema è generale ed<br />

ATTUALITÀ 23 SETTEMBRE 2006<br />

I Sette Comuni verso il referendum per passare alla provincia di Trento<br />

Ecco perché, da Enego a Rotzo, sono stanchi del Veneto<br />

Veneto addio: l'Altopiano emigra in Trentino?<br />

Il retro del Monumento ai Caduti.<br />

I Sette Comuni sono stanchi<br />

del Vicentino<br />

è sentito anche a Bassano<br />

e a Vicenza - insiste Gios -<br />

. Perché, alla fine, il<br />

discorso ruota attorno al<br />

federalismo fiscale, e noi<br />

speriamo che questo progetto<br />

possa essere un contributo<br />

alla discussione".<br />

Sotto sotto, comunque, al<br />

di là delle motivazioni<br />

economiche, riaffiora<br />

anche l'antico spirito<br />

autonomista che è da sempre<br />

una delle caratteristiche<br />

dei montanari<br />

dell'Altopiano. "Siamo<br />

stati liberi e indipendenti<br />

per cinquecento anni, con<br />

la repubblica di Venezia.<br />

Poi non siamo più stati<br />

considerati. Vogliamo<br />

riprenderci l'autonomia",<br />

rivendica Rodeghiero.<br />

Mentre il sindaco ribadisce<br />

che, in ogni caso, "è chiaro che<br />

noi ci sentiamo veneti, e nessuno<br />

disconosce queste origini. Ma<br />

ormai la disparità di trattamento è<br />

insopportabile".<br />

Come già accaduto nel bellunese<br />

E qui si elegge anche il parroco<br />

Non c'è solo la gestione collettiva<br />

di pascoli, boschi e malghe. Ad<br />

Asiago la tradizione dell'autogoverno<br />

è rimasta anche negli affari<br />

di chiesa. Asiago è infatti una<br />

delle poche parrocchie d'Italia in<br />

cui funziona ancora lo strumento<br />

del "giuspatronato comunitativo",<br />

termine giuridico con cui si<br />

indica l'elezione del parroco.<br />

Proprio così: all'ombra delle<br />

Melette il prete viene proposto<br />

dal vescovo, ma poi deve essere<br />

approvato dalle cosiddette<br />

"Vicinie", e cioè dalla maggioranza<br />

dei capofamiglia del paese,<br />

secondo una tradizione che risale<br />

ancora al 1500. Del resto, da quelle<br />

parti il parroco è in pratica un<br />

dipendente comunale, dato che il<br />

suo stipendio, così come il mantenimento<br />

del duomo, sono a<br />

carico delle casse pubbliche.<br />

Questa usanza secolare torna a<br />

In fatto di autonomia e indipendenza,<br />

l'Altopiano di Asiago vanta una<br />

lunga tradizione. Arroccato a mille<br />

metri di altitudine, delimitato dalle<br />

scoscese vallate dell'Astico e del<br />

Brenta, il vasto pianoro ondulato<br />

che va da Rotzo ad Enego è sempre<br />

stato un territorio di confine, isolato<br />

e al tempo stesso punto d'incontro<br />

tra genti diverse, come testimonia<br />

la presenza, fin dal Medioevo, di<br />

popolazioni di origine germanica: i<br />

"cimbri", così chiamati dal nome di<br />

una delle tribù sconfitte da Caio<br />

Il centro di Trento. Asiago aspira alla provincia autonoma<br />

ripetersi proprio queste settimane:<br />

ai primi di settembre il vescovo<br />

di Padova Antonio Mattiazzo<br />

è infatti salito sull'Altopiano per<br />

presentare il nuovo candidato<br />

allo scranno di parroco; candidato<br />

unico, come avviene quasi<br />

sempre da un secolo a questa<br />

parte, anche se teoricamente<br />

sarebbe possibile anche la presentazione<br />

di un ventaglio di<br />

possibili parroci.<br />

Mario. In questa terra gli abitanti si<br />

organizzarono prima in Comuni,<br />

poi, dal 1310, unirono paesi e contrade<br />

in una federazione guidata dalla<br />

Reggenza dei sette comuni che per<br />

secoli ebbe ampi margini di autonomia<br />

.<br />

Furono il dominio Napoleonico<br />

prima, e quello austriaco poi, a<br />

interrompere questa tradizione di<br />

esenzioni e privilegi, e a mettere in<br />

crisi l'economia dell'Altopiano,<br />

dando il via ad un fenomeno migratorio<br />

che è continuato fino alla<br />

con il comune di Lamon, anche<br />

Asiago si avvia dunque verso il<br />

distacco.<br />

Anche se i tempi saranno lunghi.<br />

Quando tutti i comuni avranno<br />

approvato le delibere, la richiesta<br />

di referendum dovrà essere presentata<br />

alla corte costituzionale, che<br />

valuterà l'ammissibilità o no del<br />

quesito e fisserà una possibile<br />

data. Dopo il voto, in caso di vittoria<br />

dei sì, come sembra probabile,<br />

ci vorranno altri due passaggi parlamentari<br />

per modificare la costituzione<br />

e ridisegnare i confini delle<br />

regioni.<br />

Alla fine, quindi, potrebbero volerci<br />

anni. "Ma se qualcuno metterà i<br />

bastoni tra le ruote, ci rivolgeremo<br />

alla corte europea" conclude<br />

Rodeghiero.<br />

Luca Matteazzi<br />

Carattere rustico e lingua antichissima<br />

Breve storia dell'Altopiano<br />

seconda metà del Novecento.<br />

Parlando dei suoi compaesani,<br />

Mario Rigoni Stern li descrive così:<br />

"Per la nostra antica tradizione di<br />

autogoverno, per il carattere, per il<br />

linguaggio strano e antichissimo,<br />

per l'aspetto misero, per il fare riservato<br />

e rustico erano, i nostri montanari,<br />

considerati filoaustriaci, selvatici…".<br />

Impossibile dimenticare, infine,<br />

che sulle montagne<br />

dell'Altopiano si combatté furiosamente<br />

durante i tre anni della prima<br />

guerra mondiale.


6<br />

Loro ci sono già passati<br />

da tempo. Mentre<br />

Vicenza si divide tra<br />

fronte del sì e fronte<br />

del no al nuovo Dal<br />

Molin, ci sono realtà in<br />

cui il raddoppio della<br />

presenza americana è già un dato di<br />

fatto. Accettato senza troppi problemi<br />

dalla popolazione, nonostante inconvenienti<br />

e disagi non siano mancati, e<br />

nonostante il ritorno economico non<br />

sia stato esattamente quello che ci si<br />

aspettava.<br />

È il caso di Aviano, piccolo centro della<br />

pedemontana friulana a pochi chilometri<br />

dalle bellezze naturalistiche delle<br />

Alpi Carniche, noto ai più soprattutto<br />

per essere la sede di una delle più<br />

importanti basi aeronautiche statunitensi<br />

in territorio europeo. Ma le cose<br />

non sono sempre state così.<br />

Fino alla fine degli anni '80 la base di<br />

Aviano era solo una delle tante caserme<br />

a stelle e strisce in una terra di con-<br />

800. Sono i milioni di<br />

euro corrispondenti<br />

all'ammontare dell'investimento<br />

previsto dagli<br />

Americani per la costruzione<br />

della nuova base<br />

nell'aereoporto vicentino.<br />

Una cifra resa nota l'anno scorso dall'ex<br />

ambasciatore statunitense in Italia Mel<br />

Sembler. Molti di più dei 177 milioni - dato<br />

Usa - che frutta ogni anno all'economia<br />

vicentina la Ederle (secondo l'assessore<br />

Cicero sarebbero addirittura 220).<br />

Secondo le informazione fatte trapelare<br />

dal comando americano mediante un ex<br />

dipendente Setaf (ed ex segretario nazionale<br />

Cisl dei dipendenti Nato), Mirko<br />

Paccagnella, gli 800 milioni andrebbero<br />

ad aggiungersi ai 130 per un nuovo villaggio<br />

residenziale a Quinto Vicentino e ai 132<br />

per nuovi servizi (ospedale, albergo, etc)<br />

all'interno della Ederle. Un dato contestato<br />

dai comitati per il No, che includono<br />

queste spese nel conteggio degli 800<br />

milioni.<br />

Indotto. Secondo una nostra inchiesta<br />

(10/6/2006), a beneficiare delle ricadute<br />

economiche di un ampliamento della presenza<br />

americana sarebbero soprattutto le<br />

imprese di costruzioni, che si accaparre-<br />

fine come il Friuli Venezia Giulia, collocato<br />

a ridosso della Cortina di Ferro.<br />

Una base come tante, che non aveva<br />

mai dato problemi e che, anzi, aveva<br />

sempre contribuito a dare lavoro alla<br />

gente del posto. La situazione cambiò<br />

in modo radicale a partire dagli anni<br />

'90, quando Aviano fu scelta come<br />

rebbero subappalti milionari. In secondo<br />

luogo, sarebbe l'Aim a sfregarsi le mani per<br />

un altro contratto di forniture, che attualmente<br />

per la Ederle vale 5 milioni di euro<br />

l'anno. Da un punto di vista dei consumi<br />

commerciali, invece, le conseguenze<br />

sarebbero nulle: le famiglie americane<br />

fanno acquisti e in generale spendono<br />

esclusivamente per prodotti americani<br />

all'interno della base. Ciò a significare un'inesistente<br />

integrazione col vissuto economico<br />

e sociale vicentino.<br />

7,5. Sui milioni di euro che a tutt'oggi<br />

vanno nelle tasche dei proprietari di<br />

immobili vicentini che affittano agli americani<br />

non c'è accordo sulle cifre: secondo<br />

l'esercito Usa l'importo sarebbe di 24<br />

milioni, secondo una fonte interna alla<br />

INCHIESTA 23 SETTEMBRE 2006<br />

Dopo l'ampliamento degli anni '90, in Friuli c'è una delle più grandi basi Usa d'Europa. La convivenza<br />

funziona, ma l'economia non decolla<br />

Qui Aviano: i militari <strong>raddoppia</strong>no, l'indotto no<br />

DI LUCA MATTEAZZI<br />

Vita di tutto i giorni alla base Usa<br />

di Aviano<br />

base per i caccia F16 che da lì<br />

decollavano per le azioni di guerra<br />

nei territori della ex<br />

Jugoslavia. Poco dopo partì<br />

anche un progetto di ampliamento<br />

e ammodernamento<br />

denominato "Aviano 2000", che<br />

ha aggiunto alla base un terreno<br />

di 250 ettari in cui sono state<br />

realizzate infrastrutture varie<br />

(un asilo, un centro commerciale,<br />

una piscina) e nuove abitazioni.<br />

Il risultato è un paese nel<br />

paese: una base in cui vivono,<br />

secondo fonti pacifiste, tra le 8 e<br />

le 9 mila persone, tra soldati e<br />

familiari (e in cui sono custodite,<br />

sempre secondo fonti ufficiose,<br />

una cinquantina di testate<br />

nucleari), all'interno di un<br />

comune che conta circa 8 mila abitanti.<br />

Ma la convivenza non sembra creare<br />

grossi problemi.<br />

"Aviano è un paese tranquillo - fa sapere<br />

il sindaco del comune friulano<br />

Riccardo Berto -. Con gli americani si<br />

vive e si vive bene, anche se l'integrazione<br />

tra le due comunità non è più<br />

Ederle da noi sentita a giugno la<br />

cifra si aggirerebbe sui 7 milioni e<br />

mezzo.<br />

744. Sono i dipendenti vicentini del<br />

Camp Ederle, riunitisi in comitato<br />

per propagandare le ragioni del Sì al<br />

raddoppio della presenza americana<br />

a Vicenza. Temono di perdere il<br />

posto, ma secondo i sostenitori del<br />

No (che contestano che oltre ai 744<br />

'interni' ce ne siano altri 2 mila di<br />

'esterni' dell'indotto) gli Americani<br />

non hanno mai ventilato l'ipotesi di<br />

<strong>lascia</strong>re il capoluogo berico.<br />

2 mila. Sono i soldati che troverebbero<br />

posto nella nuova base, che avrebbe<br />

una superficie di quasi 75 mila metri quadrati<br />

e comprenderebbe 616 appartamenti,<br />

58 suite residenziali, una mensa, un<br />

centro commerciale, due fast food, un<br />

ristorante, un bar, un servizio di lavanderia,<br />

un centro fitness, un distributore di<br />

benzina, un'autorimessa di sei piani, uffici<br />

e quartieri generali.<br />

Impatto. Il Coordinamento dei comitati<br />

per il No, oltre a forze politiche come<br />

Verdi, Ds, Comunisti Italiani e la Lif, battono<br />

molto sul problema dell'impatto urbanistico<br />

che avrà l'insediamento: sulla viabilità,<br />

sull'inquinamento atmosferico e<br />

acustico, sulla concentrazione edilizia che<br />

si affiancherebbe a quella prevista dal<br />

pp10 Laghetto. Una 'colata di cemento' che<br />

forte come in passato". E sono gli stessi<br />

oppositori della presenza americana<br />

ad Aviano a riconoscere che sì, in<br />

fondo solo una minoranza la pensa<br />

come loro. "Il fatto è che ad Aviano la<br />

base c'è da 50 anni, e non ha mai dato<br />

problemi -spiega Tiziano Tissino, dei<br />

Beati Costruttori di Pace, da tempo in<br />

prima linea sul fronte della contestazione<br />

pacifica -. Probabilmente se<br />

chiedessero adesso agli abitanti se<br />

sono favorevoli ad una base con cinquanta<br />

testate nucleari tutti direbbero<br />

di no, ma ormai ci si è abituati.<br />

E forse c'è anche un po' di rassegnazione:<br />

c'è la sensazione che tanto non ci si<br />

può fare niente, e quindi si cerca almeno<br />

di mantenere buoni rapporti".<br />

Qualche problema, comunque c'è<br />

stato, soprattutto dopo l'arrivo degli<br />

F16 e l'ampliamento della fine degli<br />

anni '90. E non tanto per le ripercussioni<br />

a livello ambientale, che pure non<br />

sono mancate - basti pensare al rumore<br />

e alle vibrazioni provocati dai jet, o<br />

al carburante scaricato in volo per evitare<br />

il rischio di incendi in fase di atterraggio<br />

- quanto per le ricadute econo-<br />

Sulla vicenda della nuova base militare americana le cifre e i dati a disposizione divergono<br />

Eccoli, nel tentativo di fare chiarezza<br />

DI ALESSIO MANNINO<br />

prima che scoppiasse il caso nel<br />

maggio/giugno di quest'anno si vociferava<br />

avrebbe dovuto abbattersi nell'area antistante<br />

il carcere San Pio X e l'attuale caserma<br />

americana. Forza Italia nella persona<br />

dell'avvocato Maurizio Borra: utilizzare<br />

l'area di proprietà Ipab (presidente un<br />

altro forzista, Gerardo Meridio) fra San<br />

Pietro Intrigogna e il casello di Vicenza<br />

Est.<br />

Servitù. Le servitù militari, cioè quei luoghi<br />

che in Italia sono soggetti alla giurisdizione<br />

militare straniera (e contro cui anche<br />

a Vicenza è sorto un Osservatorio composto<br />

da varie associazioni e partiti di sinistra),<br />

hanno un costo: lo Stato italiano,<br />

cioè tutti noi contribuenti, rimborsa ogni<br />

anno all'esercito americano - che dispone<br />

di 11 grosse basi per un totale di 113 installazioni<br />

su territorio italiano - il 37% delle<br />

spese di mantenimento. Soprattutto attraverso<br />

sgravi fiscali, sconti e forniture gratuite<br />

di vario tipo. L'ultimo pagamento<br />

conosciuto risale al 2002: 326 milioni di<br />

dollari.<br />

Parisi. L'8 settembre il governo finalmente<br />

batte un colpo dopo le striminzite<br />

dichiarazioni di Prodi ri<strong>lascia</strong>te alla<br />

Camera il 26 luglio ("intendiamo riconsiderare<br />

il progetto"): il ministro della Difesa<br />

Arturo Parisi invia una lettera al sindaco<br />

Enrico Hüllweck chiedendogli di fornire<br />

un parere tecnico sul progetto 'Dal Molin<br />

miche causate dalla nuova super-base.<br />

Paradossalmente, infatti, il progetto<br />

"Aviano 2000" ha aumentato la presenza<br />

americana in zona ma ha ridotto<br />

l'indotto. I soldati americani che prima<br />

affittavano camere e appartamenti in<br />

una raggio di cinquanta chilometri<br />

dalla base, pranzavano, cenavano e<br />

facevano acquisti fuori nei paesi limitrofi,<br />

adesso trovano tutto all'interno.<br />

"Hanno spostato tutto dentro la base, e<br />

le lamentele di chi prima lavorava con<br />

gli americani e adesso lavora di meno<br />

sono una questione quotidiana - riconosce<br />

il sindaco del paese friulano -.<br />

C'è da dire, d'altro canto, che la base dà<br />

lavoro a 1500 persone, e quindi anche<br />

questo aspetto va considerato. La presenza<br />

di una base porta sempre aspetti<br />

negativi e positivi: il punto è trovare<br />

un punto di equilibrio, e fare in modo<br />

che chi ospita un centro come quello di<br />

Aviano, e ne sopporta i disagi, abbia<br />

anche un ritorno. E in questo caso le<br />

cose potevano essere fatte meglio, con<br />

più attenzione per il territorio, ma questo<br />

era compito degli accordi tra i<br />

governi nazionali".<br />

Dal Molin agli Usa, una vera guerra. Delle informazioni<br />

Proteste contro i militari<br />

americani nel Veneto<br />

americano'. Il sindaco risponde con<br />

un'altra lettera in cui chiede delucidazioni<br />

in merito al progetto stesso; altrimenti<br />

esprimersi, sostiene, è impossibile.<br />

Risposta del ministero tramite il capo di<br />

gabinetto, generale Biagio Abrate: "fate<br />

una lista delle opere che servono per l'impatto<br />

della nuova base e dei loro relativi<br />

oneri economici".<br />

Hüllweck. L'amministrazione cittadina<br />

di Vicenza si è sempre rifiutata di dare<br />

un'opinione sulla nuova base americana:<br />

"Non c'è chiarezza su quale sia il progetto,<br />

non abbiamo dati certi" ha sempre detto il<br />

sindaco Hüllweck. L'assessore alla mobilità<br />

Claudio Cicero, (a cui gli americani<br />

dovrebbero 'regalare' 40 milioni di euro<br />

per la viabilità), il 25 maggio aveva però<br />

illustrato il progetto nei contorni che erano<br />

stati resi noti al Comune dagli Americani<br />

stessi. Da sottolineare, inoltre, che la maggioranza,<br />

Forza Italia e Lega Nord in testa,<br />

sono esplicitamente favorevoli; e negli<br />

anni passati, prima che scoppiasse il polverone,<br />

il 'sì' era dato per scontato. Nelle<br />

ultime settimane il sindaco dichiara che<br />

secondo lui la maggioranza dei vicentini è<br />

"contraria", tuttavia aspetta che sia il<br />

governo a fare la prima mossa. L’ultima<br />

notizia è di pochi giorni fa: l’ambasciatore<br />

Usa Ronald Spogli ha fatto sapere la sua<br />

opinione (non ufficiale): “o raddoppio o<br />

via da Vicenza”.


7<br />

INCHIESTA 23 SETTEMBRE 2006<br />

I comitati favorevoli alla presenza Usa al Dal Molin. "Non mettiamo a rischio i posti di lavoro"<br />

Il Sì: "Troppa strumentalizzazione,<br />

la Ederle 2 è un vantaggio per tutti"<br />

"Non siamo guerrafondai. È che certe<br />

volte bisogna guardare in faccia alla<br />

realtà e stare con i piedi per terra: perché<br />

mettere in crisi un'azienda che da<br />

cinquant'anni fa parte della vita della<br />

città e dà lavoro a centinaia di persone?".<br />

La mobilitazione popolare a<br />

favore del progetto di un nuovo insediamento<br />

americano al Dal Molin<br />

parte dai lavoratori della caserma<br />

Ederle. Da tutti quei vicentini, cioè,<br />

che con gli americani ci vivono e ci<br />

lavorano da anni, e che nei giorni scorsi<br />

hanno portato in Comune oltre 10<br />

mila firme. Obiettivo, dare voce a quella<br />

parte di città che nella realizzazione<br />

del "Camp Ederle 2" vede una possibilità<br />

di sviluppo per tutta Vicenza, come<br />

spiega Roberto Cattaneo, coordinatore<br />

del Comitato per il Sì.<br />

"La nostra iniziativa è nata per rispondere<br />

ad una campagna di disinformazione<br />

che si è creata attorno a questa<br />

vicenda. Invece va chiarito che il nuovo<br />

insediamento al Dal Molin non è altro<br />

che un ampliamento della Ederle,<br />

come le autorità statunitensi hanno<br />

spiegato più volte. Non ci saranno voli<br />

Una cerimonia alla Ederle<br />

militari, ma solamente un centro logistico".<br />

Alla base della vostra posizione<br />

c'è la preoccupazione per l'indotto<br />

e per i posti di lavoro creati<br />

dalla presenza americana a<br />

Vicenza?<br />

"Certo. Bisogna considerare che la<br />

Ederle ha già ora 744<br />

dipendenti italiani, a cui ne<br />

vanno aggiunti oltre 2000<br />

che lavorano nel terziario,<br />

dalle guardie giurate alle<br />

aziende di pulizie. Che fine<br />

faranno? È una città che<br />

lavora nella città, e non è<br />

vero, come sostengono<br />

alcuni, che gli americani<br />

non spendono. Spendono,<br />

eccome, c'è tutta un'economia<br />

che ruota attorno alla<br />

caserma e che genera un<br />

indotto notevole. Senza<br />

contare che per questo progetto<br />

c'è un impegno di<br />

spesa, nei prossimi anni, di<br />

circa un miliardo di dollari,<br />

da destinare alla costruzione<br />

del complesso al Dal Molin, alla<br />

riqualificazione della Ederle e del villaggio<br />

americano. E non è che per farli<br />

portano i mattoni da Fort Knox: la<br />

costruzione verrà fatta da imprese italiane,<br />

con personale italiano e materiale<br />

italiano. Vuol dire creare nuova<br />

occupazione".<br />

Secondo voi un no al progetto del<br />

Dal Molin metterebbe davvero a<br />

rischio anche la presenza americana<br />

alla Ederle? Perché?<br />

"È chiaro. Gli americani hanno detto<br />

chiaramente che la loro priorità è unificare<br />

i due battaglioni della 173a.<br />

Finora l'unico sito individuato è quello<br />

del Dal Molin, ma se questo dovesse<br />

sfumare potrebbero cercare un'altra<br />

soluzione. Il cancelliere tedesco Angela<br />

Merkel, ad esempio, ha già fatto sapere<br />

che in Germania sono i benvenuti".<br />

Come considerate le ragioni del<br />

comitato del no?<br />

"Quella tra i due comitati è una guerra<br />

tra poveri. Possiamo capire che chi<br />

abita in quei quartieri abbia delle<br />

preoccupazioni, ma molti aspetti di<br />

questa questione sono stati esasperati".<br />

Come rispondete alle obiezioni<br />

sull'impatto viabilistico e<br />

ambientale della nuova base?<br />

"È una questione che è stata esagerata.<br />

Per quello che riguarda la viabilità, ad<br />

esempio, non è vero che ci saranno<br />

2000 militari in movimento ogni gior-<br />

no. E in ogni caso nel progetto è inserita<br />

anche una nuova bretella che si collegherà<br />

alla tangenziale. Per questi<br />

aspetti, inoltre, ci sarà sicuramente un<br />

concertazione tra gli americani e le<br />

istituzioni locali. Guardiamo cosa è<br />

successo in viale della Pace, dove l'ingresso<br />

della caserma creava problemi:<br />

ne hanno subito realizzato un altro in<br />

via Aldo Moro. Questa è gente che<br />

lavora nel pieno rispetto delle regole".<br />

C'è davvero la possibilità che<br />

aumenti il rischio di attentati in<br />

città?<br />

"Anche questa è una questione strumentalizzata.<br />

A questo punto tanto<br />

vale mandare via gli americani e anche<br />

la gendarmeria europea. Con tutte le<br />

conseguenze che questo comporta. Ma<br />

non venitemi a dire che è il Dal Molin<br />

che aumenta il rischio di attentati. Se il<br />

rischio c'è, c'è già adesso".<br />

Cosa chiedete, dunque?<br />

"Chiediamo che le autorità, locali e<br />

nazionali, tengano conto di questi<br />

aspetti e prendano una decisione chiara,<br />

accettandone tutte le conseguenze".<br />

L.M.<br />

Per i comitati anti-base Usa i benefici economici sarebbero bassi. Il pericolo per i dipendenti Ederle? "Paura strumentale"<br />

Il No: "Altro che guadagnarci, con la nuova base ci perdiamo"<br />

Cinzia Bottene è responsabile del<br />

comitato dei cittadini di Caldogno,<br />

uno dei sei comitati (Laghetto,<br />

Italia-San Paolo, Centrale del Latte,<br />

Monte Asolone e Polegge) coordinatisi<br />

nel giugno scorso per combattere<br />

l'ipotesi di base militare Usa<br />

nell'aereoporto di viale<br />

Sant'Antonino a Vicenza.<br />

Quante firme avete raccolto<br />

finora contro il 'Dal Molin<br />

americano'?<br />

"Abbiamo superato quota 10 mila".<br />

Come il neonato comitato per<br />

il Sì composto dai dipendenti<br />

della Ederle.<br />

"Sul comitato per il Sì avrei da dire<br />

una cosa. Dicono di essere in più di<br />

700 come dipendenti diretti, ma di<br />

diretti in realtà ce ne sono poco più<br />

di 300. Il resto sono quelli dell'indotto:<br />

donne delle pulizie e così via.<br />

E questo ce l'ha detto uno di loro, un<br />

dipendente Setaf. E poi, scusi, dei<br />

400 dipendenti dell'attuale Dal<br />

Molin nessuno ne parla? Loro non<br />

devono essere tutelati?"<br />

Ma il rischio che il personale<br />

vicentino della base americana<br />

perda il posto c'è o non c'è,<br />

secondo voi?<br />

"E' un argomento strumentale.<br />

Nella rivista dell'esercito americano<br />

'Stars&Stripes' del 3 settembre c'è<br />

scritto testualmente che qualunque<br />

sia l'epilogo della vicenda, l'Ederle<br />

non smobiliterà. E l'8 agosto il<br />

comandante Helmick ha dichiarato<br />

che nessuno vuole andarsene da<br />

Vicenza. Sono gli Americani a dirlo,<br />

non noi". Eppure la voce circola<br />

insistentemente, e la preoccupazione<br />

dei lavoratori italiani<br />

della Ederle è alta.<br />

"Certo, ed è legittimo che loro difendano<br />

un proprio bene, cioè il posto<br />

di lavoro. Ma noi difendiamo il bene<br />

della città, e la mia opinione personale<br />

è che siano indirizzati dal<br />

comando americano e dai politici<br />

favorevoli. E poi non è realistico<br />

pensare che gli Americani vogliano<br />

andarsene, visto che sono anche a<br />

Longare, sul Tormeno e vogliono<br />

creare un altro villaggio a Quinto.<br />

Inoltre fra gli 800 milioni di dollari<br />

stanziati la gran parte, circa 500<br />

milioni, sono già destinati alla<br />

costruzione di un nuovo ospedale e<br />

all'ampliamento dell'albergo,<br />

entrambi interni alla Ederle. E' credibile<br />

pensare che abbandonino?".<br />

Sul rimpallo di responsabilità<br />

fra amministrazione<br />

Hüllweck e governo Prodi che<br />

mi dice? "E' una cosa vergognosa.<br />

E' vergognoso che il Comune<br />

rimandi al governo anche le indicazioni<br />

di carattere tecnico che<br />

dovrebbero essere di sua competenza,<br />

dichiarando così la propria<br />

impotenza. Come è vergognoso che<br />

il governo non si prenda la responsabilità<br />

politica di una decisione.<br />

Anche perché nel programma il<br />

centrosinistra parla di riduzione<br />

delle servitù militari: sia coerente<br />

allora". Quali sono gli interessi<br />

in gioco nell'affare Dal Molin?<br />

A quanto risulta a noi chi ci<br />

guadagnerà di più saranno i<br />

costruttori.<br />

"Sì, ma mica tanto. Quando un<br />

appalto supera una certa cifra la<br />

gara diventa di scala europea e concorrono<br />

grandi imprese del livello<br />

dell'Impregilo, per intenderci.<br />

Soltanto nella fase successiva, quella<br />

dei subappalti, c'è una ricaduta<br />

sulle ditte locali, come le nostre<br />

Uno dei cartelli di protesta<br />

appesi fuori dall'aeroporto<br />

Incos o Maltauro. Ma delle somme<br />

stanziate solo un terzo va ai subappaltatori.<br />

Non parliamo poi del<br />

commercio: qui il vantaggio economico<br />

è zero. Un nostro studio calcola<br />

che il beneficio economico per la<br />

città vale circa 26 milioni di euro<br />

spalmati nei prossimi 15 anni. E poi<br />

ci sono i costi negativi: cioè i soldi<br />

sborsati ogni anno dallo Stato italiano,<br />

soldi nostri, per le basi. Secondo<br />

i nostri calcoli, essendo 40,75 i<br />

milioni di euro rimborsati dai contribuenti<br />

per la Ederle, la perdita<br />

complessiva per le casse pubbliche<br />

per la nuova base sarà di 364 milio-<br />

ni di euro". Non temete di passare<br />

per i soliti anti-americani,<br />

accusa ricorrente dei proamericani?<br />

"Ma neanche per sogno. Se la base<br />

fosse svedese o anche dell'esercito<br />

italiano sarebbe lo stesso, perché<br />

non va fatta lì e basta. E' un discorso<br />

di opportunità, non ideologico.<br />

Poi, è vero, c'entra anche la difesa<br />

della nostra sovranità e del territorio:<br />

diventeremmo la prima base<br />

americana in Europa! E mi meraviglia<br />

l'atteggiamento di una come la<br />

Dal Lago, per esempio. Le racconterò<br />

un aneddoto. Due anni fa a un<br />

convegno a cui ero presente assistetti<br />

alla lamentela della Dal Lago<br />

perché un angolo di vicentinità si<br />

era perso: avevano venduto lo storico<br />

ristorante 'Risaro' sulla Pasubio.<br />

Per un ristorante venduto una pappardella<br />

di un'ora sulla vicentinità e<br />

ora dice sì alla svendita di un enorme<br />

pezzo del nostro territorio? Ma<br />

si sa, per la Provincia la base Usa è<br />

una manna dal cielo, con il buco di<br />

bilancio della società aereoportuale<br />

da sanare…<br />

A.M.


8<br />

I n u m e r i<br />

che vedete a<br />

lato parlano<br />

c h i a r o : i l<br />

l i c e o s c i e n -<br />

t i f i c o<br />

" G i o v a n n i<br />

B a t t i s t a Q u a d r i " v a<br />

forte. Anche troppo:<br />

negli ultimi anni ha<br />

visto un crescendo di<br />

iscrizioni e di classi<br />

(più 5 negli ultimi 2<br />

anni), dovuto da una<br />

parte a una domanda<br />

sempre più forte di<br />

l i c e o - i n t e s o c o m e<br />

istruzione propedeut<br />

i c a a l l ' i s t r u z i o n e<br />

universitaria - e dall<br />

' a l t r a a l l ' e c c e l l e n z a<br />

raggiunta dall'istitut<br />

o d i v i a B a d e n<br />

Powell.<br />

Da quando nel lontan<br />

o 1 9 7 2 - 7 3 e r a u n a<br />

s e m p l i c e s e z i o n e<br />

d i s t a c c a t a d e l l ' a l t r o<br />

scientifico della città<br />

( i l L i o y ) , l a s c u o l a<br />

che prende nome da<br />

un oculista vicentino<br />

dell'Ottocento ne ha<br />

fatta di strada: "Con<br />

57 classi come ques<br />

t ' a n n o " c i d i c e i l<br />

p r e s i d e E d o a r d o<br />

Adorno, da tre anni<br />

al Quadri, "bisognerebbe<br />

avere 57 classi.<br />

E i n v e c e n o , s i a m o<br />

costretti a utilizzare i<br />

l a b o r a t o r i f a c e n d o<br />

g i r a r e l e c l a s s i a<br />

rotazione". Insomma,<br />

d e i t a n t i m a l i c h e<br />

a f f l i g g o n o l a s c u o l a<br />

i t a l i a n a i l Q u a d r i<br />

soffre di uno dei più<br />

d i f f u s i : g l i s p a z i<br />

insufficienti rispetto<br />

al numero degli alunni<br />

("numero gonfiato<br />

s e c o n d o m e : c o n l a<br />

riforma Moratti che<br />

liceizza le superiori e<br />

c o n l e p r o f e s s i o n a l i<br />

c h e d i c o n s e g u e n z a<br />

n o n s i s a p i ù d o v e<br />

v a n n o a p a r a r e ,<br />

m o l t i , f o r s e t r o p p i<br />

vengono qui" riflette<br />

Adorno).<br />

Quanto ai fondi, altra<br />

ben nota piaga, fino-<br />

ra il Quadri non può<br />

lamentarsi, anche se<br />

anche qui ci si arrab<br />

a t t a c o m e s i p u ò :<br />

" l ' a n n o s c o r s o m e t à<br />

del costo per il nuovo<br />

laboratorio informatico<br />

è stato coperto<br />

dai genitori" confessa<br />

il preside.<br />

M a s i c o n s o l a c o n<br />

tutto il resto, a partire<br />

da un'offerta form<br />

a t i v a r i c c a e<br />

aggiornata: "Il nostro<br />

l i c e o s i è s e m p r e<br />

SCUOLE 23 SETTEMBRE 2006<br />

Il liceo scientifico l'anno prossimo cambierà sede. Ma il suo punto di forza resta: la sperimentazione<br />

Al "Quadri" c'è tutto (tranne lo spazio)<br />

DI ALESSIO MANNINO<br />

Liceo Scientifico<br />

Statale "G.B.<br />

Quadri"<br />

Via Baden Powell<br />

33<br />

Anno di nascita:<br />

1974<br />

1370 alunni<br />

57 classi<br />

51 aule<br />

111 docenti<br />

35 dipendenti Ata<br />

6 laboratori:<br />

3 informatica, 1 fisica,<br />

1 chimica,<br />

1 lingue<br />

c a r a t t e r i z z a t o p e r<br />

u n ' a c c e n t u a t a<br />

d i s p o n i b i l i t à a l l a<br />

s p e r i m e n t a z i o n e e<br />

a l l ' i n n o v a z i o n e " ,<br />

s p i e g a i l v i c a r i o<br />

R e n z o D a v i , u n a<br />

m e m o r i a s t o r i c a<br />

d e l l ' i s t i t u t o ,<br />

" f u m m o i p r i m i<br />

n e g l i a n n i ' 8 0 a<br />

cominciare col Pni,<br />

il progetto per l'informatica".<br />

C h e è u n o d e i 4<br />

indirizzi della scuola<br />

assieme al tradizionale,<br />

al tecnologico<br />

e al linguistico<br />

( s e c o n d a l i n g u a :<br />

francese o tedesco).<br />

L ' i n f o r m a t i c a è u n<br />

fiore all'occhiello del<br />

Q u a d r i : t u t t e l e<br />

p r i m e c l a s s i s o n o<br />

informatizzate. Come<br />

s o n o o r g o g l i o s i d e l<br />

m e t o d o ( " H e r b e r g " )<br />

con cui insegnano il<br />

l a t i n o : " c o m e f o s s e<br />

una lingua viva.<br />

P o c o d i z i o n a r i o e<br />

m o l t a l e t t u r a , l o s i<br />

p a r l a " r a c c o n t a i l<br />

preside Adorno.<br />

I n f i n e , u n a c e r t a<br />

attenzione alle attivit<br />

à e x t r a d i d a t t i c h e ,<br />

con cineforum, corsi<br />

di teatro, di musica,<br />

di 'cittadinanza europea'<br />

(una cosa fra l'educazione<br />

civica e lo<br />

s c a m b i o c u l t u r a l e ) ,<br />

n o n c h é d i s o s t e g n o<br />

agli allievi in difficoltà.<br />

E c'è anche un gruppo<br />

di lavoro per facil<br />

i t a r e l ' i n t e g r a z i o n e<br />

d e g l i s t u d e n t i s t r a -<br />

nieri (che sono una<br />

sessantina).<br />

A l t r o e l e m e n t o d i<br />

s o d d i s f a z i o n e è l a<br />

p r e p a r a z i o n e m e d i a<br />

degli studenti, molto<br />

alta (come conferma<br />

il dato delle bocciature:<br />

appena il 6% su<br />

una media nazionale<br />

del 15% circa).<br />

L'80% degli studenti<br />

d e l l e p r i m e c l a s s i ,<br />

q u i , p r e n d o n o " f r a<br />

d i s t i n t o e o t t i m o " :<br />

una confortante epidemia<br />

di 'secchioni'.<br />

I l p r e s i d e d e s c r i v e<br />

così lo studente-tipo<br />

c h e e s c e d a l<br />

Q u a d r i : " U n a<br />

persona flessibile,<br />

che supera la<br />

f r a n t u m a z i o n e<br />

d i s c i p l i n a r e e<br />

l ' a s p e t t o p u r a -<br />

mente mnemonico<br />

ed è allenato a<br />

fare più attenzion<br />

e a l l a c u l t u r a<br />

nel suo complesso.<br />

Non per niente i<br />

nostri ragazzi ci<br />

m e t t o n o m e n o<br />

t e m p o p e r l a u -<br />

rearsi".<br />

D a u l t i m o s i<br />

segnala un ottimo<br />

rapporto con<br />

l a P r o v i n c i a<br />

responsabile dell<br />

' e d i l i z i a s c o l a -<br />

s t i c a .<br />

" C o m p l i m e n t i<br />

a l l a P r o v i n c i a<br />

per il lavoro che<br />

s t a s v o l g e n d o<br />

con noi, grazie al<br />

q u a l e l ' a n n o<br />

prossimo avremo<br />

u n a n u o v a s e d e<br />

m o l t o p i ù b e l l a d i<br />

q u e l l a a t t u a l e " s i<br />

allarga a dire il preside<br />

Adorno.<br />

Il liceo infatti si trasferirà<br />

in un edificio<br />

ristrutturato dall'ente<br />

provinciale vicino<br />

a l l a c h i e s a d i S a n<br />

Paolo, un'operazione<br />

r i u s c i t a g r a z i e a l<br />

c o n t r i b u t o d e l l a<br />

F o n d a z i o n e<br />

CariVerona.<br />

Al Quadri sono contenti<br />

perché avranno<br />

a disposizione strutture<br />

più complete e<br />

fruibili, ma un mezzo<br />

s o r r i s o t r a d i s c e l a<br />

'fregatura': "Avremo<br />

a n c o r a m e n o a u l e<br />

delle 51 attuali.<br />

Se si continua così si<br />

p o t r e b b e a r r i v a r e<br />

a l l o s c o r p o r o , m a<br />

n o n s u c c e d e r à " , s i<br />

augura Davi.<br />

E dire che al Quadri<br />

hanno pure un dipart<br />

i m e n t o i n t e r d i s c i -<br />

plinare che studia lo<br />

'spazio'. Proprio l'unica<br />

cosa che manca<br />

a questo superliceo.


9<br />

Le piazze del centro di Vicenza tornano<br />

a riempirsi di salumi, pasticcini,<br />

formaggi, vini e altre prelibatezze.<br />

Tutto, sempre, all'insegna della tradizione<br />

e della tipicità. Prende il via<br />

venerdì 22 settembre la quinta edizione<br />

delle Piazze dei Sapori, la manifestazione<br />

organizzata dalla<br />

Confesercenti (con la collaborazione<br />

di Comune, Provincia, Camera di<br />

Commercio e Regione) che per tutto il<br />

fine settimana trasformerà piazza dei<br />

Signori e piazza Biade in una grande<br />

vetrina per i prodotti tipici del vicentino<br />

e di molte altre regioni italiane.<br />

Per tre giorni, infatti, la manifestazione<br />

offrirà la possibilità di assaggiare e<br />

acquistare le tante specialità che<br />

saranno esposte negli stand del<br />

"Mercato dei sapori" allestito nelle<br />

due piazze dalle 10 alle 23. Saranno 17<br />

quest'anno le regioni che proporranno<br />

i loro prodotti: dal tartufo al lardo di<br />

colonnata, dai salumi piemontesi alla<br />

pasticceria di mandorle siciliana,<br />

dagli arrosticini abruzzesi ai vini<br />

pugliesi. A colorare le piazze ci saranno<br />

inoltre i colori floreali della<br />

Liguria, dato che sotto il loggiato della<br />

Basilica Palladiana sarà ospitata un'esposizione<br />

delle tradizioni e dei prodotti<br />

della provincia di Imperia.<br />

Ma sono tante le iniziative previste in<br />

questa "tre giorni", che si chiuderà<br />

domenica 24 settembre in piazza<br />

Biade con i canti popolari del gruppo<br />

"Le Valleogrine", alle 17.30, e i balli<br />

del gruppo folkloristico Grutzigar di<br />

Roana alle 20.30. Ecco gli appuntamenti<br />

principali.<br />

"Una montagna di sapori". Accanto ai<br />

tradizionali stand del mercato troveranno<br />

spazio quest'anno anche le<br />

Comunità Montane "Leogra-<br />

Timonchio", "Dall'Astico al Brenta",<br />

"Alto Astico e Posina", "Reggenza dei<br />

7 comuni": ad ognuna sarà riservato<br />

uno spazio espositivo dove potranno<br />

ospitare e presentare il meglio delle<br />

loro produzioni, non solo enogastronomiche<br />

ma anche musicali grazie<br />

anche alla presenza di una grande<br />

struttura di servizio al centro della<br />

piazza. Le comunità montane saranno<br />

inoltre protagoniste del convegno<br />

organizzato sabato 23 settembre nella<br />

sede della Camera di Commercio di<br />

Vicenza. L'incontro, che vedrà la presentazione<br />

del progetto "Una montagna<br />

di sapori", si aprirà alle 9.30 con i<br />

saluti delle autorità e proseguirà poi<br />

con gli interventi dei presidenti delle<br />

Comunità Montane e la proiezione<br />

di un video su "L'azienda agricola<br />

biologica Palazzetto Ardi". Un<br />

assaggio di prodotti tipici vicentini<br />

chiuderà il convegno.<br />

"Parole e sapori". Non mancheranno<br />

le occasioni per conoscere più da<br />

vicino i diversi prodotti, grazie alle<br />

degustazioni guidate di "Parole e<br />

sapori": esperti, cuochi, produttori,<br />

artigiani, enologi e selezionatori si<br />

renderanno disponibili per raccontare<br />

storie di prodotti, segreti di<br />

lavorazione e tecniche di cucina.<br />

Nei tre giorni saranno in totale una<br />

ventina gli appuntamenti organizzati<br />

sotto la guida dell'esperto<br />

Francesco Avesani nel Gazebo delle<br />

degustazioni in piazza dei Signori.<br />

Il programma, che prevede incontri<br />

sia al mattino tra le 11 e le 13 che al<br />

pomeriggio tra le 16 e le 20, sarà<br />

comunicato giornalmente nell'ambito<br />

della manifestazione.<br />

"Teatro Ghiotto". Dopo il successo<br />

delle precedenti edizioni torna l'appuntamento<br />

per i bambini con il<br />

"Teatro Ghiotto": un viaggio attraverso<br />

i gusti, i sapori e la composizione<br />

degli alimenti. In programma<br />

un doppio incontro per le scuole<br />

elementari nelle mattinate di venerdì<br />

e sabato, alle 10.30, con<br />

"Facciamo il pane e la crostata": con<br />

l'assistenza di un panificatore i<br />

ragazzi impareranno a mettere "le<br />

mani in pasta". Nella serata di<br />

venerdì, a partire dalle 20, una<br />

scuola superiore serale parteciperà<br />

invece a due degustazioni guidate di<br />

prodotti offerti dalle Comunità<br />

Montane. Doppio appuntamento<br />

domenica mattina alle 10 in piazza<br />

Biade. Per chi va alla scuola materna<br />

sarà organizzata la "Festa dei<br />

bambini", con giochi, canti, balli e<br />

l'animazione di Dolores Olioso,<br />

responsabile della formazione<br />

musicale delle insegnanti di scuola<br />

materna nel comune di Verona e<br />

autrice di canzoni per bambini. Sarà<br />

invece una novità "Il mercato delle<br />

spezie: curry, paprika e caffè", il<br />

laboratorio manuale per bambini<br />

proposto dall'assessorato allo sviluppo<br />

economico del Comune di<br />

Vicenza e curato dall'Associazione<br />

Eidos. I partecipanti avranno la<br />

possibilità di sperimentare le possibili<br />

e varie miscele per fare pittura<br />

realizzando loro stessi la materia<br />

prima, ossia i colori.<br />

ATTUALITÀ 23 SETTEMBRE 2006<br />

Fine settimana dedicato ai prodotti tipici della gastronomia italiana<br />

Con "Le Piazze dei Sapori" il centro invaso da espositori provenienti da 17 regioni<br />

Tartufo e dolci alle mandorle<br />

Una piazza per tutti i gusti<br />

E’ in edicola<br />

E’ una iniziativa di<br />

La comunicazione del Nord Est<br />

100.000 copie settimanali<br />

Per la tua pubblicità chiama<br />

045.8015855 - Fax 045.8041460


10<br />

Giorgio Bettineschi, studente del Quadri e campione di latino:<br />

"Ma sono uno sportivo"<br />

Il secchione: "Conosco meglio<br />

il punto G del fattore K"<br />

Presentati in una<br />

frase.<br />

Beh... sono un tipo. Un<br />

tipo... sportivo.<br />

Che scuole hai fatto<br />

(titolo di studio)?<br />

Ho fatto le medie al conservatorio<br />

Arrigo<br />

Pedrollo... ora frequento<br />

il liceo scientifico<br />

Quadri.<br />

Il tuo motto?<br />

"Sempre avanti". Mai<br />

guardare indietro,<br />

meglio pensare al futuro.<br />

Quali sono i valori in<br />

cui credi?<br />

Credo nella giustizia.<br />

Cosa vuoi fare da<br />

grande?<br />

Non lo so, non ci ho<br />

ancora pensato...<br />

Parteciperesti ad un<br />

reality?<br />

No. Assolutamente no.<br />

Quanto hai nel portafoglio<br />

in questo<br />

momento?<br />

15 euro. Forse anche una<br />

tessera telefonica...<br />

Quante volte vai dal<br />

parrucchiere in un anno?<br />

Beh, tre o forse quattro.<br />

Vuoi fare colpo su una<br />

ragazza. Cosa fai?<br />

Non cerco di farmi vedere, di<br />

fare il cretino, ma rimango me<br />

stesso.<br />

Questa sera appuntamento<br />

galante: come ti vesti?<br />

Beh, sicuramente non troppo<br />

galante. Casual. Insomma,<br />

quello trovo nell'armadio.<br />

La canzone che canti più<br />

spesso sotto la doccia?<br />

Wish You Were dei Pink Floyd.<br />

Dimmi una cosa intelligente,<br />

la prima che ti viene in<br />

mente.<br />

Oh, mamma mia!<br />

Se fossi sindaco per un<br />

giorno, qual è la prima<br />

cosa che faresti?<br />

Vicenza merita più piste ciclabili.<br />

Anche perché la bici... al<br />

momento è il mio unico mezzo<br />

di trasporto.<br />

Cos'è il punto G?<br />

Nella donna è il punto del piacere...<br />

quello in cui gode. O no?<br />

Cos'è il fattore K?<br />

Eh? Mai sentito nominare.<br />

Cos'è, invece, il fattore C?<br />

Il fattore culo! Però non chiedetemi<br />

di che si tratta esattamente...<br />

non ne ho idea.<br />

Giorgio Bettineschi,<br />

vincitore del prestigioso Certamen Galileianum<br />

INTERVISTA DOPPIA 23 SETTEMBRE 2006<br />

Qual è l'ultimo libro che<br />

hai letto? E quale tieni<br />

sempre sul comodino?<br />

Ultimo letto "La ragazza con<br />

l'orecchino di perla". Bello.<br />

Sempre a disposizione, invece,<br />

"Il signore degli anelli".<br />

Vinci un milione di euro<br />

alla lotteria. Cosa fai?<br />

Li userei per viaggiare. Prima<br />

meta l'Australia. Poi chissà...<br />

Mai preso una sbronza?<br />

No.<br />

Mai fatto uno spinello?<br />

... No.<br />

Qual è il personaggio storico<br />

a cui vorresti assomigliare?<br />

Martin Luther King<br />

Hai mai visto il programma<br />

Pupe e Secchioni? Cosa<br />

ne pensi?<br />

Non l'ho mai visto. Cos'è?<br />

Chi è il nostro secchione:<br />

Giorgio Bettineschi, studente<br />

di quarta del liceo scientifico<br />

Quadri, è vincitore del<br />

Certamen Galileianum, prestigioso<br />

concorso nazionale di<br />

traduzioni dal latino. È stato<br />

premiato con una medaglia<br />

d'oro dal sindaco Hüllweck per<br />

l'impegno scolastico e la cultura<br />

eccezionali.<br />

Michela Morellato: "Credo nell'amore<br />

E come sindaco direi sì al Dal Molin americano"<br />

La pupa: "Non sono cattiva,<br />

mi dipingono così"<br />

Presentati in una frase.<br />

Non sono cattiva, mi disegnano così.<br />

Che scuole hai fatto (titolo di<br />

studio)?<br />

Liceo artistico, linguistico, l'istituto<br />

professionale Da Schio. Mi mancano<br />

due anni ma ho ripreso a studiare.<br />

Il tuo motto?<br />

"Nel bene o nel male l'importante e<br />

che se ne parli". L'hanno detto di<br />

Marilyn Monroe.<br />

Quali sono i valori in cui credi?<br />

L'amore dell'uomo che amo e l'amicizia<br />

delle persone care.<br />

Cosa vuoi fare da grande?<br />

La moglie e la mamma godendomi i<br />

soldi che guadagnerò ora da giovane.<br />

Parteciperesti ad un reality?<br />

Me l'hanno chiesto ma non potevo<br />

accettare. Ora lo farei ma solo con il<br />

Grande Fratello.<br />

Quanto hai nel portafoglio in<br />

questo momento?<br />

10 euro. Ma ho la carta di credito!<br />

Quante volte vai dal parrucchiere<br />

in un anno?<br />

Prima ci andavo troppo, tre volte<br />

alla settimana. Ora mi limito a due.<br />

Vuoi fare colpo su un ragazzo.<br />

Cosa fai?<br />

Lo guardo negli occhi... e cade ai<br />

miei piedi.<br />

Questa sera appuntamento galante:<br />

come ti vesti?<br />

Un vestito rosso di John Galliano e delle<br />

scarpe dorate di Cesare Paciotti con<br />

inserti di corallo nel tacco.<br />

La canzone che canti più spesso<br />

sotto la doccia?<br />

Non canto sotto la doccia.<br />

Dimmi una cosa intelligente, la prima<br />

che ti viene in mente.<br />

Impossibile, bisogna pensare prima di<br />

farlo. Ci vuole tempo.<br />

Se fossi sindaco per un giorno,<br />

qual è la prima cosa che faresti?<br />

Farei modo di esserlo per quattro anni,<br />

Hüllweck ultimamente <strong>lascia</strong> un po'<br />

desiderare... e sì al Dal Molin americano.<br />

Cos'è il punto G?<br />

Dicono che nella donna è un punto<br />

molto sensibile... ma ce l'hanno anche<br />

gli uomini. Per questo i gay...<br />

Cos'è il fattore K?<br />

C'entra con i paesi dell'est? La Polonia?<br />

Era qualcosa legato alla guerra fredda...<br />

non ricordo esattamente.<br />

Cos'è, invece, il fattore C?<br />

Non lo so.<br />

Qual è l'ultimo libro che hai letto?<br />

E quale tieni sempre sul comodino?<br />

Ultimo letto un saggio storico sul Santo<br />

Graal e un romanzo leggero acquistato<br />

in edicola dove la protagonista mi assomiglia:<br />

anche lei lavora in un'agenzia<br />

Michela Morellato,<br />

aspirante show-girl vicentina<br />

immobiliare e ha un fidanzato a New<br />

York.<br />

Vinci un milione di euro alla lotteria.<br />

Cosa fai?<br />

Vado in America e porto via il mio fidanzato!<br />

Poi vorrei creare una fondazione<br />

per aiutare i poveri italiani. Si fa molto<br />

per l'estero ma si dimentica il disagio di<br />

casa nostra.<br />

Mai preso una sbronza?<br />

È successo a tutti.<br />

Mai fatto uno spinello?<br />

Non approvo la droga.<br />

Qual è il personaggio storico a cui<br />

vorresti assomigliare?<br />

Alessandro Magno. Ma non farei i suoi<br />

errori.<br />

Hai mai visto il programma Pupe e<br />

Secchioni? Cosa ne pensi?<br />

Un'offesa all'intelligenza degli spettatori.<br />

Chi è la nostra pupa:<br />

Michela Morellato, 20 anni, è stata coinvolta<br />

in uno scandalo, denunciando<br />

attraverso "Le iene" le proposte sessuali<br />

richieste da un personaggio del mondo<br />

della tv (identificato in seguito dalla<br />

stampa come Amedeo Goria) in cambio<br />

di apparizioni televisive. In seguito su<br />

internet cominciarono a diffondersi foto<br />

osé della ragazza.<br />

Michela si è sempre dichiarata vittima di<br />

una macchinazione mediatica.


11<br />

"California life<br />

style: in poche<br />

parole è relax,<br />

non devi andare<br />

in cerca degli<br />

eventi perché<br />

tanto qui gli<br />

eventi 'accadono'.<br />

Ogni giorno è sabato.<br />

Ogni giorno c'è il sole. Mi son<br />

tolto l'ansia che il ricco<br />

Nordest italiano ti mette<br />

addosso ('devi essere qualcuno':<br />

chi se ne frega). Qui si sta<br />

più che bene, anche nei panni<br />

di musicista senza soldi e<br />

senza sogni. E ora scusatemi,<br />

c'è una ragazza dagli occhi a<br />

mandorla che mi aspetta per<br />

un caffè". In questo rapido<br />

affresco dipinto con parole<br />

semplici e dirette c'è il segreto<br />

di un ragazzo vicentino<br />

emigrato a Los Angeles in<br />

cerca di gloria e divertimento.<br />

Gianluca Dal Bianco, ventottenne<br />

ex batterista dei Melt<br />

(storico gruppo locale underground),<br />

esattamente tre anni<br />

fa ha venduto l'auto e il furgo-<br />

ne di corriere con cui lavorava<br />

in proprio, ha salutato i<br />

genitori e la famiglia di Lugo<br />

e, armato di qualche vestito e<br />

di due chitarre, è volato nella<br />

Città degli Angeli per sfondare.<br />

Altro che 'senza sogni':<br />

Gian - come lo chiamano gli<br />

amici - insegue il grande<br />

miraggio fatto di palme, belle<br />

donne e notti folli che tutti gli<br />

appassionati di rock hanno<br />

immaginato di vivere almeno<br />

una volta nella vita: diventare<br />

un musicista famoso.<br />

Partendo dalla California.<br />

In realtà quando si stabilì a<br />

Hollywood non poteva sapere<br />

che non è affatto necessario<br />

essere famosi per fare la vita<br />

da star. Basta avere un po' di<br />

soldi (lui arrivò con in tasca<br />

20 mila euro) e un fisico a<br />

prova di abusi di ogni genere<br />

(sesso droga e rock'n'roll, in<br />

senso letterale).<br />

E l'esistenza diventa una roulette<br />

di feste, eccessi, bevute,<br />

lussuria e musica, tanta musica.<br />

Ma anche solitudine, tanta<br />

solitudine. Ma cominciamo<br />

dall'inizio e diamogli la parola.<br />

"A 24 anni mi sono trovato<br />

con tutti gli amici, con la<br />

morosa, la vita era piatta e mi<br />

sono chiesto: 'Sta finendo<br />

tutto? Eh no, ho ancora dei<br />

progetti da realizzare'. E cioè<br />

la musica, creare un gruppo<br />

con cui suonare in giro per il<br />

mondo". Così segue il suggerimento<br />

di una band californiana<br />

conosciuta a un concerto<br />

in cui il suo gruppo di allora,<br />

i City Porn Stars, faceva da<br />

spalla: "perché non vieni in<br />

California"? Lì è tutto più<br />

facile per un musicista. Così<br />

si decide e si trasferisce assie-<br />

PERSONAGGI 23 SETTEMBRE 2006<br />

Storia di un giovane musicista vicentino partito all'avventura per Los Angeles. Fra party, eccessi e incontri famosi<br />

Una vita da rockstar. Sognando la California<br />

DI ALESSIO MANNINO<br />

Gian Dal Bianco, rocker vicentino in America<br />

me alla cantante, la bionda<br />

e formosa Manu.<br />

"Quando arrivi là ti senti<br />

spiazzato, come in un<br />

altro mondo. Perfino il<br />

cielo sembra più grande".<br />

Nei primi mesi si<br />

trova un lavoro, fa il<br />

muratore, poi si dedica<br />

completamente alla<br />

musica per due anni. E'<br />

una girandola di nomi<br />

noti e meno noti dell'universo<br />

rockettaro losangelino<br />

(fra cui tanti suoi<br />

idoli fino ad allora visti<br />

solo sulle copertine dei<br />

dischi), che lui conosce<br />

girando per i bar e i club<br />

notturni saltando da un<br />

party all'altro. Un po'<br />

come se Henry Chinasky<br />

in arte Charles Bukowsky<br />

fosse stato un chitarrista<br />

in cerca di fortuna. "Tutti<br />

sono qui per lo stesso<br />

motivo, il rock'n'roll.<br />

Dopo un po' lo capisci<br />

che stare svegli per giorni<br />

e continuare a stare in<br />

ballo è un gioco che solo<br />

qui può funzionare. Devi<br />

giocare il suo gioco o te ne<br />

torni a casa. E così ci sono<br />

giorni in cui sei in ginocchio,<br />

ma poi sai che ci<br />

saranno presto momenti<br />

in cui sembra tutto debba<br />

accadere ancora, e non si<br />

puo' fermare un treno che<br />

ha perso il controllo".<br />

Ci sono giorni, infatti, in<br />

cui Gian ha pensato di<br />

mollare. Giorni in cui ha<br />

sentito la mancanza degli<br />

amici, dei propri cari, e<br />

anche di un po' di quella<br />

tranquillità che nel caos e<br />

nell'adrenalina della sua<br />

nuova patria non c'è<br />

quasi mai. "E' difficile<br />

fare delle vere amicizie,<br />

solo adesso dopo tre anni<br />

ho quei 4-5 amici su cui<br />

posso davvero contare. E<br />

vivendo con altre persone<br />

dedite come me a questo<br />

tipo di vita non c'è mai<br />

intimità: puoi rincasare e<br />

trovare due che fanno l'amore<br />

sul divano". Ora fa l'inserviente<br />

all'ingresso di un<br />

grande hotel dove una volta<br />

ha incontrato Asia Argento:<br />

"La Manu è andata alla festa<br />

nella villa che Asia ha a Los<br />

Angeles: è finita con tutti che<br />

fracassavano i muri con martelli<br />

che la stessa Asia aveva<br />

Vita californiana: "È difficile fare vere amicizie. A volte manca la<br />

tranquillità di casa"<br />

distribuito". Gian ora è finalmente<br />

riuscito a realizzare un<br />

demo e un video con l'ultima<br />

della tante band in cui ha<br />

militato in questi anni, e ha<br />

un progetto solista: "Si chiama<br />

'The Wrong Heroes' ('Gli<br />

Eroi Sbagliati', ndr) e ovviamente<br />

è qualcosa che parla di<br />

rock'n'roll".<br />

Una passione incrollabile che<br />

gli fa dire senza avere il minimo<br />

dubbio: "Anche se spesso<br />

mi sento solo, mi dico sempre:<br />

ce la farò, costi quel che<br />

costi.<br />

Qui all'inizio può sembrare il<br />

paese dei balocchi, ma per<br />

farcela devi sempre esserci<br />

con la testa e concentrarti su<br />

quello che vuoi". 'Io sogno<br />

California, e un giorno io<br />

verrò', cantava la canzone.<br />

Il vicentino Gian, aspirante<br />

rockstar, quel sogno lo sta<br />

vivendo.


12<br />

DI LUCA MATTEAZZI<br />

Le prime erano<br />

"dinosauri" d'acciaio<br />

senza cambio<br />

e con le ruote<br />

in legno. Le ultime<br />

gioiellini da<br />

corsa in fibra di<br />

carbonio del peso<br />

di 7 chili scarsi, per le quali gli<br />

appassionati sono disposti a<br />

sborsare anche 5 o 6 mila euro.<br />

Con cento anni di storia alle<br />

spalle, la Wilier Triestina può<br />

ben dire di aver attraversato da<br />

protagonista tutta lo storia<br />

della bicicletta. Con molti alti e<br />

qualche momento di buio profondo.<br />

L'azienda che oggi ha sede a<br />

Rossano Veneto nasce nel 1906<br />

a Bassano del Grappa, grazie<br />

all'intraprendenza di Pietro Dal<br />

Molin, un commerciante della<br />

zona che decide di costruire<br />

biciclette in proprio in un piccolo<br />

laboratorio sulle rive del<br />

Brenta. Il progetto funziona,<br />

anche perché, in un'epoca in cui<br />

l'auto è ancora un lusso da gran<br />

signori, la bicicletta diventa in<br />

poco tempo il mezzo di trasporto<br />

più popolare e conquista un<br />

pubblico sempre più numeroso.<br />

Il vero e proprio boom, però,<br />

arriva solo dopo la seconda<br />

guerra mondiale: guidata da<br />

uno dei figli di Pietro, l'azienda<br />

inizia a fornire biciclette a corridori<br />

e squadre professionistiche,<br />

raccoglie vittorie sulle strade<br />

del giro d'Italia e del Tour de<br />

France, e aumenta velocemente<br />

la propria produzione. Alla fine<br />

degli anni '40, per la Wilier<br />

lavorano trecento dipendenti<br />

che sfornano qualcosa come<br />

duecento biciclette al giorno,<br />

tutte caratterizzate dal caratteristico<br />

colore rosso ramato. Le<br />

cose sembrano filare per il<br />

verso giusto, ma la fortuna non<br />

dura, e la Wilier diventa una<br />

delle vittime eccellenti del<br />

miracolo economico degli anni<br />

'50: la Vespa, la Lambretta e la<br />

Cinquecento rubano spazio alla<br />

bicicletta, e già nel '52 la Wilier<br />

è costretta ad abbandonare il<br />

mondo delle corse e, poco dopo,<br />

anche a chiudere i propri stabilimenti.<br />

Tutto finirebbe lì, se nel 1969 la<br />

famiglia Gastaldello, che ancora<br />

oggi guida l'azienda, non<br />

decidesse di investire su un<br />

AZIENDE 23 SETTEMBRE 2006<br />

L'azienda di Rossano Veneto ha fornito biciclette a tanti grandi del ciclismo.<br />

E adesso festeggia il centenario lanciando la sfida al mercato cinese<br />

Da Magni a Pantani, cento di queste Wilier<br />

La sede della Wiliter a Rossano Veneto<br />

Marco Pantani. Le bici Wiliter sono un must per i professionisti<br />

marchio storico e di rilanciare<br />

la Wilier. Con successo, se è<br />

vero che oggi l'azienda di<br />

Rossano Veneto è ancora in<br />

prima fila nel mondo del ciclismo<br />

professionistico (sue le bici<br />

che quest'anno hanno equipaggiato<br />

la squadra di Damiano<br />

Cunego) e può festeggiare con<br />

ottimismo le cento candeline.<br />

L'ultima stagione si è infatti<br />

chiusa con la vendita di 11.500<br />

biciclette, per un fatturato complessivo<br />

di 18 milioni di euro, in<br />

leggera crescita rispetto agli<br />

anni precedenti. Il grosso della<br />

produzione è costituito dalle<br />

biciclette da strada, soprattutto<br />

da quelle di fascia medio-alta,<br />

pensate per un pubblico di ciclisti<br />

esigenti, disposti a spendere<br />

da 2 a 5 mila euro per la loro<br />

"specialissima" (è così che, tra<br />

appassionati, vengono indicate<br />

Nell'album dei ricordi<br />

delle Wilier ci sono anche<br />

pagine di storia importanti.<br />

Come, del resto, suggerisce<br />

il nome stesso dell'azienda,<br />

con quell'aggettivo<br />

"Triestina" comparso alla<br />

fine della seconda guerra<br />

mondiale per solidarietà<br />

verso le sorti della città<br />

giuliana, che all'epoca era<br />

al centro di una dura contesa<br />

tra l'Italia e la<br />

Jugoslavia di Tito. E sem-<br />

le bici da corsa). Nell'epoca<br />

della delocalizzazione, anche<br />

l'azienda di Rossano ha spostato<br />

all'estero le produzioni a<br />

basso costo, soprattutto in<br />

Estremo Oriente, dove vengono<br />

lavorate le leghe di alluminio e<br />

le fibre di carbonio con cui<br />

ormai è realizzata la grande<br />

maggioranza delle biciclette. In<br />

Italia è comunque rimasta tutta<br />

la "testa", cioè tutta la fase di<br />

progettazione e sviluppo, nonché<br />

la produzione dei modelli di<br />

fascia più elevata. E, ovviamente,<br />

il controllo sulla qualità dei<br />

prodotti.<br />

"Il nostro obiettivo per i prossimi<br />

anni - spiega Andrea<br />

Gastaldello, responsabile<br />

amministrativo della Wilier -, è<br />

allargare la nostra presenza sui<br />

mercati esteri (oggi l'azienda<br />

vende il 45 per cento delle proprie<br />

bici in Italia, e il resto fuori<br />

confine). In Italia siamo già<br />

conosciuti, ma i margini di crescita<br />

sono ridotti, più che altro<br />

per la dimensione contenuta<br />

del mercato. Per questo stiamo<br />

pre a quel periodo risale<br />

uno degli episodi più significativi<br />

dell'avventura dell'azienda<br />

di Rossano: nel<br />

giro d'Italia del '46, la<br />

carovana dei ciclisti diretti<br />

a Trieste viene infatti<br />

presa a sassate dai sostenitori<br />

di Tito; solo 18 corridori<br />

hanno il coraggio di<br />

proseguire, e tra loro c'è<br />

anche Giordano Cottur,<br />

che in sella ad una Wilier<br />

taglierà per primo il tra-<br />

guardando con interesse agli<br />

Stati Uniti e all'Australia, e<br />

soprattutto all'Estremo<br />

Oriente: la Cina, in particolare,<br />

è un mercato oggi di nicchia,<br />

ma che potrebbe allargarsi<br />

molto in tempi relativamente<br />

brevi".<br />

Nonostante la concorrenza dei<br />

grandi colossi americani del<br />

settore, le premesse per vincere<br />

la sfida cinese sembrano esserci.<br />

Puntando sugli ingredienti<br />

di sempre. "Il nostro è un prodotto<br />

sempre all'avanguardia<br />

dal punto di vista della tecnologia<br />

e dei materiali, con un'estetica<br />

accattivante e curata, adatta<br />

anche ai gusti di un pubblico<br />

giovane - ribadisce Gastaldello<br />

-. E poi c'è la nostra continua<br />

collaborazione con team professionistici,<br />

che garantisce<br />

sempre che i mezzi siano testati<br />

in modo adeguato e che quindi<br />

siano validi per tutti". Come<br />

dire che, se è in grado di resistere<br />

alle massacranti gare sui<br />

pavé delle Fiandre, una Wilier<br />

non teme nient'altro.<br />

Il mercato della bicicletta<br />

Basta uscire di casa il sabato<br />

o la domenica mattina<br />

per rendersi conto di quanto<br />

siano numerosi gli<br />

appassionati delle due<br />

ruote. Negli ultimi anni,<br />

però, il mercato della bicicletta<br />

sta attraversando una<br />

fase di stasi, anche se i<br />

numeri restano importanti.<br />

In base ai dati forniti all'ul-<br />

timo salone del ciclo di<br />

Milano, nell'ultima stagione<br />

sono state vendute 1<br />

milione e 900 mila biciclette,<br />

di cui 810 mila provenienti<br />

dall'estero. La produzione<br />

italiana è stata<br />

invece di 2 milioni e 340<br />

mila bici, di cui i milione e<br />

300 mila destinate all'esportazione.<br />

.<br />

Sassaiole e grandi salite<br />

quando le due ruote scrivono la storia<br />

guardo.<br />

Questo per quanto riguarda<br />

la storia con la "S"<br />

maiuscola. Il resto è storia<br />

del ciclismo. Con i successi<br />

di campioni del calibro di<br />

Fiorenzo Magni, Marco<br />

Pantani (che in sella ad<br />

una Wilier firmò alcune<br />

delle sue imprese più belle<br />

sulle strade del Tour e<br />

vinse all'Alpe d'Huez) e,<br />

nell'ultimo anno, di<br />

Damiano Cunego.


13<br />

I n t e l l e t t u a l i<br />

vicentini: chi<br />

l i c o n o s c e<br />

alzi la mano.<br />

Categoria già<br />

d i p e r s é i n<br />

v i a d ' e s t i n -<br />

zione - fate un confronto<br />

fra l'Italia di 20 o 30<br />

anni fa e quella di oggi:<br />

a l l o r a u n a s c h i e r a<br />

numerosa e vitale, ora i<br />

grossi nomi si contano<br />

sulle dita di una mano -<br />

gli uomini d'intelletto<br />

s i ' n a s c o n d o n o ' n e l l e<br />

università, nei laboratori,<br />

nel loro mondo di<br />

l i b r i e p e n s i e r i . S o n o<br />

finiti i tempi dell'impeg<br />

n o , d e l l a p e n n a c h e<br />

g u i d a l a p i a z z a , d e l l a<br />

reverenza verso la figura<br />

del sapiente e delle<br />

' g r a n d i m e n t i ' . N e l<br />

2006 la maggior parte<br />

di loro sono per lo più<br />

s c o n o s c i u t i a l g r a n d e<br />

pubblico. Fatte, natur<br />

a l m e n t e , l e d e b i t e<br />

eccezioni: perché alcuni,<br />

almeno all'opinione<br />

p u b b l i c a c h e l e g g e e<br />

s'informa, sono dei veri<br />

e propri 'miti'. E anche<br />

V i c e n z a p u ò v a n t a r n e<br />

q u a l c u n o . A n z i : m o l t i<br />

d i p i ù d i q u a n t i s i<br />

pensa.<br />

N o n p o s s i a m o c o m i n -<br />

ciare la nostra panoramica<br />

senza prima onor<br />

a r e l a m e m o r i a d e i<br />

g i g a n t i n o v e c e n t e s c h i<br />

d e l l a c u l t u r a b e r i c a ,<br />

o s s i a g l i s c r i t t o r i e<br />

grandi firme del giornalismo<br />

Goffredo Parise e<br />

G u i d o P i o v e n e , a u t o r i<br />

d i a l c u n i d e i p i ù b e i<br />

r o m a n z i d e l s e c o l o<br />

scorso. Nutrito il grupp<br />

o d e i l o r o e p i g o n i :<br />

d a l l ' i m m e n s o M a r i o<br />

Rigoni Stern, scrittore<br />

della guerra, delle montagne<br />

e della natura; a<br />

Luigi Meneghello, narr<br />

a t o r e d e l l a s o c i e t à<br />

contadina; a Vitaliano<br />

Trevisan, analista della<br />

psicologia moderna; a<br />

B e p i D e M a r z i , o l t r e<br />

che scrittore, musicista<br />

e c o m p o s i t o r e ; f i n o a<br />

F e r n a n d o B a n d i n i ,<br />

p o e t a e p r e s i d e n t e<br />

d e l l ' A c c a d e m i a<br />

Olimpica (e, se permett<br />

e t e , a n c h e i l n o s t r o<br />

cinefilo Giuliano Corà,<br />

t r a d u t t o r e d i r a n g o ) .<br />

Non c'è che dire, la letteratura<br />

è una passione<br />

vicentina che continua.<br />

Ma anche nella passione<br />

- e nel totem - di<br />

questi anni, l'informatica,<br />

Vicenza può essere<br />

orgogliosa di aver dato<br />

i natali a uno dei suoi<br />

i n d i s c u s s i p a d r i :<br />

F e d e r i c o F a g g i n , l ' i n -<br />

ventore del microchip,<br />

o r a r e s i d e n t e i n<br />

C a l i f o r n i a . B e n c h è<br />

meno noto, anche suo<br />

f r a t e l l o G i o r g i o v a n t a<br />

u n p r i m a t o : è l ' u n i c o<br />

docente in Italia di afrikaans,<br />

la lingua boera<br />

parlata dai bianchi del<br />

Sudafrica.<br />

Anche in filosofia non<br />

s i a m o m e s s i m a l e ,<br />

anche se più che di filosofi<br />

in senso stretto si<br />

d o v r e b b e p a r l a r e d i<br />

d i v u l g a t o r i : F r a n c o<br />

Volpi, un heideggeriano<br />

che insegna a Padova, e<br />

Paolo Vidali, cattolico<br />

d o c e n t e n e i l i c e i .<br />

Scorrendo i nomi degli<br />

illustri professori non<br />

p o s s i a m o n o n c i t a r e<br />

Renato Stella, stimato<br />

CULTURA 23 SETTEMBRE 2006<br />

Vicenza solo lavoro e schei? Un mito da sfatare: gli uomini di lettere e d'ingegno ci sono, eccome<br />

Che fine hanno fatto gli intellettuali vicentini?<br />

DI ALESSIO MANNINO<br />

E noi ve li faremo conoscere<br />

Tra gli intellettuali vicentini spiccano (da sinistra) Ilvo Diamanti, Gian Antonio Stella, Fernando Bandini<br />

(anche dagli studenti)<br />

d o c e n t e d i c o m u n i c a -<br />

z i o n i d i m a s s a a<br />

P a d o v a , e L u c i o<br />

Pegoraro, costituzionalista<br />

con una cattedra a<br />

Bologna giunto alla cronache<br />

per la sua contrar<br />

i e t à a l r e f e r e n d u m<br />

sulla democrazia diretta<br />

del 10 settembre. Nel<br />

campo della storia dell'arte,<br />

infine, spicca il<br />

nome di Renato Cevese,<br />

a r c h i t e t t o e m e m o r i a<br />

storica della città del<br />

P a l l a d i o , c h e a n c o r a<br />

non manca di segnalare<br />

scempi e abbrutimenti<br />

d e l p a t r i m o n i o m o n u -<br />

m e n t a l e v i c e n t i n o . E<br />

i n s i e m e a l u i v a n n o<br />

r i c o r d a t i a l m e n o<br />

F r a n c o e G i u s e p p e<br />

Barbieri, studiosi la cui<br />

notorietà va ben oltre i<br />

confini della provincia.<br />

Concludiamo in bellezza<br />

con la folta falange<br />

di giornalisti e opinionisti<br />

di razza partoriti<br />

sotto la Basilica. Primo<br />

non può che essere Ilvo<br />

D i a m a n t i , s o c i o l o g o e<br />

p o l i t o l o g o d i l i v e l l o<br />

internazionale (insegna<br />

anche a Parigi), il cui<br />

fondo domenicale sulla<br />

'Repubblica' è diventato<br />

un riferimento per la<br />

c l a s s e d i r i g e n t e d e l<br />

P a e s e . M a D i a m a n t i<br />

n o n è u n g i o r n a l i s t a<br />

p u r o c o m e l o è G i a n<br />

Antonio Stella, firma al<br />

v e t r i o l o d e l ' C o r r i e r e<br />

della Sera'. Stella è in<br />

b u o n a c o m p a g n i a :<br />

Paolo Madron, ex dirett<br />

o r e d i ' E c o n o m y ' , è<br />

o g g i v i c e d i r e t t o r e d e l<br />

p r i m o n e w s m a g a z i n e<br />

i t a l i a n o , ' P a n o r a m a ' ;<br />

Paolo Possamai è dirett<br />

o r e d e l l a ' N u o v a<br />

V e n e z i a ' , q u o t i d i a n o<br />

d e l g r u p p o F i n e g i l -<br />

Espresso; Paolo Coltro<br />

è g i o r n a l i s t a d e l<br />

' M a t t i n o ' d i P a d o v a e<br />

scrittore.<br />

Nel teatro, nella musica<br />

d'orchestra e operistica<br />

e nella scienza, invece,<br />

i n o m i s t e n t a n o a d<br />

a f f i o r a r e . I l n o s t r o<br />

g i o r n a l e c e r c h e r à d i<br />

scoprirli, e farà conoscere<br />

intellettuali conosciuti<br />

e meno conosciut<br />

i p e r m o s t r a r e c h e<br />

Vicenza non è solo lavoro,<br />

fabbriche e 'schei'.


DI TOMMASO QUAGGIO<br />

Sono quattro le<br />

medaglie che il<br />

Vicenza Volley ha<br />

conquistato quest'anno<br />

ai campionati<br />

europei<br />

juniores maschili<br />

e femminili: due<br />

ori, un argento e un bronzo.<br />

Traguardi raggiunti grazie a<br />

quattro giovanissimi atleti, una<br />

croata, Matea Ikic, e un veneziano,<br />

Alberto Bellini, arrivati<br />

con il mercato estivo, una campionessa<br />

in erba, Stefania<br />

Okaka, 'prestata' al Club Italia<br />

dopo un anno a Vicenza, nata a<br />

Castiglion del Lago ma di origine<br />

nigeriana, come il più famoso<br />

fratello gemello Stefano<br />

Okaka in forza alla Roma<br />

Calcio, e una diciassettenne<br />

vicentina, Marylin Strobbe,<br />

cresciuta nel vivaio biancorosso.<br />

Se d'oro sono le 2 medaglie<br />

di Marylin Strobbe e Stefania<br />

Okaka agli europei disputati in<br />

Francia e d'argento è quella<br />

conquistata dalla "campioncina"<br />

croata Matea Ikic nella<br />

finale persa proprio contro<br />

l'Italia, è color bronzo il primo<br />

Staff confermato e nuovi acquisti di qualità<br />

Ma l'obiettivo resta la salvezza<br />

Nuova stagione, VBG<br />

sempre più... Giovane<br />

La VBG, sempre più ricca di giovani promesse<br />

È iniziata la stagione 2006/2007<br />

del Vicenza Basket Giovane,<br />

anche quest'anno inserita nel<br />

girone B del campionato nazionale<br />

di serie C1 dopo la sofferta, ma<br />

meritata, salvezza della scorsa<br />

annata. Nell'ottica del perseguimento<br />

del lavoro con i giovani,<br />

anche quest'anno il roster si presenta<br />

con l'età media più bassa<br />

dell'intera categoria: confermato<br />

lo staff tecnico con coach Fedrigo<br />

e gli assistenti Carli e Reghellin, il<br />

ds Palucci ha portato a Vicenza<br />

Tommaso Milani, promettente<br />

play di scuola Benetton, che si è<br />

aggiunto ai vecchi e nuovi giocatori<br />

del florido vivaio biancorosso.<br />

Una nuova sfida per la formazione<br />

vicentina in un torneo che con i<br />

nuovi regolamenti vedrà quest'anno<br />

ben cinque retrocessioni.<br />

L'obiettivo di diventare un punto<br />

di riferimento per gli atleti futuri-<br />

Sono quattro le medaglie del gruppo Vicenza Volley agli europei juniores di questa esta-<br />

te. Marylin Strobbe da Montecchio: "La medaglia d'oro è appesa in camera".<br />

Giovani biancorossi<br />

sul tetto d'Europa<br />

bili più interessanti della regione<br />

non coinvolge ovviamente solo la<br />

prima squadra: la partecipazione<br />

ai campionati Eccellenza per<br />

l'Under 21 e le altre categorie giovanili<br />

ha infatti lo scopo di far<br />

maturare esperienze importanti<br />

all'intera struttura (dirigenti,<br />

allenatori e atleti). Un ulteriore<br />

passo avanti è stato compiuto<br />

quest'anno anche nel settore femminile,<br />

nel quale è stata rinnovata<br />

la struttura e le squadre. La dirigenza<br />

sta intanto programmando<br />

gli eventi per la nuova stagione,<br />

con la sicura conferma degli ormai<br />

consolidati "3contro3 Minibasket<br />

Circuit" in Piazza dei Signori<br />

(giunto alla sesta edizione) e l'All<br />

Star Game con i migliori giocatori<br />

veneti (quinta edizione) e l'idea di<br />

un torneo internazionale giovanile<br />

che faccia di Vicenza una vetrina<br />

per tante giovani promesse.<br />

Da Vicenza all'Europa. Partendo da sinistra: Alberto Bellini,<br />

Marylin Strobbe e Matea Ikic<br />

'alloro' conquistato dal Vicenza<br />

Volley al maschile, quello di<br />

Alberto Bellini agli europei di<br />

categoria in Russia.<br />

Gli autori di questi successi<br />

sono giovani promesse della<br />

pallavolo, personalità diverse<br />

con altrettante storie diverse<br />

alle spalle.<br />

Introvabile Okaka, a Ravenna<br />

col Club Italia, iniziamo dall'ultima<br />

arrivata: Matea Ikic, classe<br />

1989, 185 cm, miglior ricevitrice<br />

agli europei e seconda<br />

best scorer. Una ragazza semplice<br />

e riservata, scortata fino a<br />

Vicenza dal papà Boris, ex giocatore<br />

di basket, ora professionista<br />

di pesca subacquea.<br />

Matea arriva nella città berica<br />

proprio dopo la bellissima<br />

avventura degli europei. Cosa<br />

ti ha <strong>lascia</strong>to l'esperienza in<br />

Francia?<br />

"Non ci aspettavamo di arrivare<br />

così in alto - racconta la giovane<br />

croata - è stata dura la<br />

finale con l'Italia anche perché<br />

dalla formazione azzurra eravamo<br />

già state battute. Questa<br />

esperienza mi ha dato molto in<br />

termini tecnici. È anche questa<br />

prova che mi ha fatto scegliere<br />

l'Italia come tappa della mia<br />

carriera. Sono qui per migliorare<br />

le mie qualità tecniche. Ho<br />

<strong>lascia</strong>to una squadra (la Ok<br />

Oto Banka Pula, ndr) che mi ha<br />

dato molto ma ora volevo provare<br />

il campionato italiano e<br />

per questo devo ringraziare la<br />

Minetti Infoplus. A Pola ho<br />

<strong>lascia</strong>to, oltre alla famiglia, le<br />

amiche e le compagne di squadra<br />

e di sicuro mi mancheranno<br />

molto. Questa prova spero<br />

mi dia l'occasione di migliorare<br />

per arrivare a giocare con la<br />

nazionale maggiore".<br />

Ad impreziosire il medagliere<br />

del Vicenza Volley l'oro di<br />

Marylin Strobbe, ragazza di<br />

Montecchio, timida, ma con<br />

una grande determinazione<br />

agonistica. Classe 1989 anche<br />

lei, cresciuta nel settore giovanile<br />

biancorosso fino all'esordio<br />

in serie B con la Novello. La<br />

convocazione in nazionale<br />

juniores è arrivata a fine giugno<br />

e, senza pensare al riposo<br />

dopo un anno di studi,<br />

Marylin, reduce anche dallo<br />

scudetto under 18 appena<br />

N Descrizione Quota<br />

1 Inter 2,80<br />

2 Messina 80,00<br />

3 Empoli 50,00<br />

4 Genoa 35,00<br />

5 Palermo 10,00<br />

6 <strong>Sam</strong>pdoria 15,00<br />

7 Chievo 30,00<br />

8 Reggina 60,00<br />

vinto con Vicenza, è partita in<br />

ritiro con le compagne azzurre.<br />

La prima pausa se la concederà<br />

verso il periodo<br />

natalizio perché appena<br />

rientrata dalla Francia ha<br />

voluto subito indossare la<br />

maglia della Novello<br />

Vicenza per non perdere la<br />

forma conquistata. "Di<br />

certo questa prima esperienza<br />

con la nazionale<br />

rimarrà scolpita nella mia<br />

mente per sempre - racconta<br />

la giovane vicentina<br />

-. All'inizio non avrei mai<br />

pensato di arrivare così in<br />

alto ma dopo le prime partite<br />

siamo cresciute tantissimo,<br />

fino ad arrivare in<br />

finale. La medaglia è appesa<br />

in camera mia vicino<br />

allo specchio, così ogni<br />

mattina posso vederla e<br />

ricordare quel giorno".<br />

Ultimo, ma solo per cavalleria,<br />

Albero Bellini che<br />

arriva a Vicenza dopo le positive<br />

esperienze a Treviso e a<br />

Padova e soprattutto dopo<br />

un'estate trascorsa a prepararsi<br />

al suo doppio impegno:<br />

maturità scientifica e europei<br />

juniores. Impegni superati alla<br />

grande visti i risultati: primo<br />

bronzo della carriera in una<br />

competizione europea e la conquista<br />

della maturità. "Sono<br />

arrivato a Vicenza principalmente<br />

per il progetto che ha la<br />

società riguardo ai giovani.<br />

Ovviamente la possibilità di<br />

poter disputare il campionato<br />

di B1 mi stimola molto e sarà<br />

un'ottima occasione per poter<br />

verificare le mie qualità e le<br />

mie potenzialità, continuando<br />

a lavorare a un livello superiore<br />

per la mia maturazione atletica,<br />

tecnica e agonistica. È<br />

stato un anno impegnativo<br />

sotto il profilo sportivo e scolastico".<br />

Ora per Alberto si prepara<br />

un campionato di Serie B1<br />

e la Coppa Italia, senza dimenticare<br />

l'università iniziata quest'anno<br />

a Vicenza nella facoltà<br />

di Economia.<br />

VINCITORE COPPA ITALIA 2006-07<br />

N Descrizione Quota<br />

9 Milan 3,50<br />

10 Brescia 80,00<br />

11 Livorno 25,00<br />

12 Arezzo 66,00<br />

13 Parma 25,00<br />

14 Napoli 11,00<br />

15 Roma 4,75<br />

16 Triestina 70,00<br />

VICENZA Via Lanza, 40/44 Tel. 0444.291060 • VICENZA Corso Padova, 35 Tel. 0444. 304137 • ABANO TERME Via Previtali, 2 Tel. 049.667690


15<br />

Subbuteo, ovvero l'unico sport in cui sfoderare il<br />

dito medio è un gesto da campione. Già, perché<br />

per "calciare" la pallina in questo gioco bisogna<br />

imparare a padroneggiare con precisione il proprio<br />

dito medio o, in alternativa, l'indice. Questo<br />

sport, chiamato anche "calcio da tavolo", è in pratica<br />

una replica in miniatura del calcio, ed è nato in<br />

Inghilterra durante la seconda guerra mondiale<br />

grazie alla passione ed alla nostalgia per il football<br />

giocato. Ora sta tornando in voga dopo che per<br />

decenni aveva affascinato ragazzi di ogni età, abili<br />

a ripetere sul panno verde le gesta dei propri<br />

beniamini del mondo del pallone. L'avvento poi<br />

dei videogames, forse, ha fatto mettere in soffitta<br />

uno dei passatempi più amati, riscoperto però<br />

negli ultimi anni come dimostrano i dati offerti<br />

dalla Fisct, la Federazione Italiana Sport Calcio da<br />

Tavolo, che oggi conta oltre 800 tesserati e circa<br />

60 società affiliate. Un'escalation di appassionati<br />

che si scontrano, con i rispettivi club, nei campionati<br />

a squadre di serie A, B e C (in due gironi, Nord<br />

e Sud). Inoltre esiste un torneo individuale a livello<br />

nazionale al quale si accede dopo aver superato<br />

le fasi regionali. Nella provincia di Vicenza si conta<br />

SPORT 23 SETTEMBRE 2006<br />

Per trovare una squadra è dovuto emigrare a Venezia. Ma conta di fondare presto un club anche in città<br />

Mirko Bellotto, il professionista vicentino del Subbuteo<br />

DI OMAR DAL MASO<br />

Meglio perdere<br />

un minuto nella vita<br />

un solo praticante a livello agonistico, un "superstite"<br />

che, fra l'altro, ha appena conquistato la promozione<br />

in serie B con la sua squadra. Si chiama<br />

Mirko Bellotto, classe 1979, n° 146 del ranking italiano<br />

(965 in quello internazionale), che gioca<br />

nella Serenissima Dolo, team veneziano. Come<br />

mai a Vicenza non esistono club e lei è l'unico<br />

superstite?<br />

"Forse è problema di tempo, perchè di appassionati<br />

ce ne sono tanti. Per migliorare bisogna allenarsi<br />

e disputare più partite possibili -spiega<br />

Bellotto-, e così ti "partono" i weekend. Speriamo<br />

un domani di mettere in piedi un team anche qui<br />

a Vicenza, dove fino a circa 10 anni fa c'era un club<br />

che poi si è sciolto".<br />

Come ci si avvicina al Subbuteo?<br />

"Da piccolo giocavo con i miei amici, poi nel tempo<br />

gli altri si sono persi per strada. L'anno scorso ho<br />

ripreso, ma le squadre più vicine erano a Verona e<br />

Venezia, ed ho scelto Dolo."<br />

Le qualità di un buon giocatore?<br />

"La concentrazione prima di tutto, perché nei<br />

match più importanti l'adrenalina sale ed è un attimo<br />

perdere le staffe. Poi la precisione, e questa si<br />

ottiene solo con l'allenamento. Inoltre serve molta<br />

pazienza, perché se vuoi migliorare devi misurarti<br />

con i più forti; all'inizio arrivano delle batoste, ma<br />

non bisogna mai demoralizzarsi". L'Italia, in questo<br />

sport o gioco che dir si voglia, eccelle a livello<br />

internazionale, come dimostrato dai successi iridati<br />

nelle categorie Open e giovanili conquistati<br />

anche ai recenti Campionati del Mondo, disputati<br />

a Dortmund in concomitanza con i Mondiali di<br />

Calcio. A fare da ciliegina sulla torta all'esperienza<br />

in Germania, anche la "tappa" a Casa Azzurri, sede<br />

del ritiro della Nazionale di calcio, ad insegnare<br />

l'arte del subbuteo a Cannavaro, Buffon, Gattuso e<br />

gli altri futuri -al tempo- campioni del mondo.<br />

L'atleta di Marostica, tra le migliori di tutti i tempi, ha accettato la proposta di una società di Bergamo per continuare a vincere<br />

Annabella Stropparo, la vittoria non ha età<br />

È ormai arrivata alla soglia dei quarant'anni, ma ha la stes-<br />

sa voglia di gareggiare e vincere di vent'anni fa. E poi<br />

quando di mezzo c'è il talento, l'età assume un ruolo di<br />

secondo piano. Annabella Stropparo, una delle principali<br />

atlete di tutti i tempi nel mondo della mountain bike, è<br />

arrivata ad un punto cruciale della sua carriera. Da anni ai<br />

vertici del movimento ciclistico italiano, la ragazza di<br />

Marostica è considerata un'autentica fuoriclasse. Ha vinto<br />

di tutto nella sua carriera, ma non è ancora sazia, anzi, ha<br />

tutta l'intenzione di regalarsi qualche altro anno da cam-<br />

pionessa vera. Si, perché la Stropparo negli ultimi mesi è<br />

stata corteggiata da alcune delle più importanti squadre<br />

italiane, decise a coprirla d'oro pur di assicurarsi i suoi ser-<br />

vigi. Alla fine l'ha spuntata un nuovo team bergamasco, la<br />

Scott Racing, e gli ormai ex patron della Spreafico e<br />

Olympus hanno dovuto accettare la scelta della ragazza,<br />

che <strong>lascia</strong> così la squadra lecchese per trasferirsi a pochi<br />

chilometri di distanza. Un'opportunità economica troppo<br />

allettante per non essere presa in considerazione, anche<br />

vista e considerata l'età dell'atleta, che ha preso al volo un<br />

treno che potrebbe rivelarsi molto importante per il suo<br />

futuro. Una carriera che l'ha portata lontano dal vicentino,<br />

ma Annabella non ha mai mancato di rimarcare il suo<br />

grande attaccamento alla città di Vicenza ed alla sua pro-<br />

vincia. In questa nuova squadra, la Stropparo avrà al suo<br />

fianco per ora le due sorelle Bresciani, Daniela e Nicoletta,<br />

entrambe cicliste di buon livello, anche se la Scott Racing<br />

ha già annunciato di volerle affiancare un'altra atleta di<br />

comprovata esperienza per aiutarla a vincere ancora. Un<br />

vizietto, quello della vittoria, che non passa mai alla<br />

Stropparo: basti considerare che l'anno scorso sono stati<br />

quasi trenta i successi conquistati, tra cui la vittoria nel<br />

campionato italiano ciclocross, il titolo provinciale e regio-<br />

nale nel cross country, e la vittoria negli Internazionali<br />

d'Italia-Liquigas Cup. Con stimoli nuovi e rinnovate ambi-<br />

zioni, dunque, le vittorie non dovrebbero tardare ad arri-<br />

vare. In bocca al lupo, Annabella!<br />

Che la vita in un<br />

minuto<br />

CONTRO I COMPORTAMENTI PERICOLOSI<br />

Campagna di educazione stradale promossa dall’Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A.<br />

Scheda<br />

Annabella Stropparo nasce a Bassano del Grappa il 4<br />

luglio del 1968. Alta 163 cm, ha un peso forma di 47 kg.<br />

Oltre allo sport ha una grande passione per la cucina, ma<br />

non trascura certo il nuoto e la palestra. Le piace leggere i<br />

romanzi e le riviste specializzate sulla mountain bike. Per<br />

un periodo si trasferisce in America, dove impara i segre-<br />

ti della disciplina da campioni del calibro di Alyson Sydor,<br />

Thinker Juarez e Cadel Evans, veri mostri sacri del mondo<br />

delle due ruote. Inizia la sua attività nel 1991, a Val<br />

Rovina, in una gara valida per il campionato provinciale,<br />

dove riesce addirittura ad imporsi all'esordio. Tra i tanti<br />

successi, il più bello è stato quello ottenuto al campionato<br />

italiano di Anterselva, nel 1998.<br />

Nicola Ciatti


16<br />

Atletica vicentina: le formazioni<br />

maschili e femminili impegnate<br />

a Caorle per confermarsi<br />

in serie A<br />

Noaro, Galvan e Valente, le<br />

stelle agli assoluti di società<br />

Sabato 23 e domenica 24 settembre<br />

si disputeranno a<br />

Caorle le finali di A/1 dei campionati<br />

di società assoluti. Tra<br />

gli uomini, che partono quinti<br />

in graduatoria, sarà il capitano<br />

vicentino Paolo Noaro a condurre<br />

i propri compagni bissando<br />

il proprio impegno sia nel<br />

lungo sia nel triplo. Novità<br />

importante anche quella del<br />

lanciatore azzurro Sergio<br />

Mottin, che rientra tra le file<br />

della sua società di origine per<br />

portare punti importanti nel<br />

peso.<br />

I veterani come Mizzon, Cracco,<br />

Mattiello, Rigotto, Albiero,<br />

Merlo e Toniolo comporranno<br />

l'ossatura centrale della formazione<br />

maschile, che potrà contare<br />

anche sugli apporti degli<br />

atleti più giovani a partire da<br />

Matteo Galvan, al suo debutto<br />

in questo tipo di competizione.<br />

Tra le donne Aida Valente avrà<br />

il compito di guidare le compagne<br />

per tentare di avvicinare il<br />

sesto posto che significa la possibilità<br />

di confermare la finale<br />

A/1 anche il prossimo anno.<br />

Dambruoso, Bernasconi,<br />

Demo, Consolaro saranno in<br />

prima fila per trascinare il<br />

gruppo a questo traguardo.<br />

Ciclismo. Nuova edizione della<br />

manifestazione che l'anno<br />

scorso ha portato in città 1350<br />

appassionati.<br />

Torna la Granfondo città di<br />

Vicenza - Wilier Triestina<br />

Domenica 8 Ottobre 2006 si<br />

svolgerà la "Granfondo" di ciclismo<br />

organizzata dall'omonima<br />

associazione vicentina. I percorsi<br />

in programma saranno<br />

due: uno breve di 108 chilometri<br />

e uno più lungo di 169 chilometri.<br />

La manifestazione è<br />

aperta a tutti gli appassionati di<br />

ciclismo della città iscritti al<br />

Coni. La partenza è prevista alle<br />

ore 9.00 da viale Roma, zona<br />

campo Marzo. Il percorso si<br />

snoderà per 7 chilometri tra le<br />

vie della città berica poi la<br />

prima selezione arriverà sulla<br />

SPORT 23 SETTEMBRE 2006<br />

salita di Monte Berico. Il tracciato<br />

correrà poi verso San<br />

Gottardo, Barbarano, Villana,<br />

Toara, Bozzolo, Pederiva,<br />

Orgiano. Arrivati a Villabalzana<br />

il gruppo si dividerà nei due<br />

percorsi prestabiliti. Il più<br />

lungo proseguirà per Nanto,<br />

Mossano, Barbarano e proseguirà<br />

fino a Longara, da li il<br />

ritorno in città. Il percorso più<br />

breve da Villabalzana si indirizzerà<br />

verso Brendola, Perarolo,<br />

Fimon per poi tornare a<br />

Vicenza.<br />

Volley. Al trofeo "Femina" le<br />

biancorosse affronteranno<br />

alcune delle migliori formazioni<br />

di Francia, Russia e Cina<br />

Minetti in Francia contro<br />

alcune big del volley europeo<br />

La Minetti Infoplus Vicenza<br />

disputa questo fine settimana il<br />

"Trophée Femina", torneo<br />

internazione nella cittadina<br />

francese di Istres. La manifestazione<br />

di quest'anno si preannuncia<br />

maggiormente competitiva<br />

rispetto a quelle già di buon<br />

livello delle scorse edizioni, in<br />

quanto le formazioni che vi parteciperanno<br />

rappresentano<br />

sicuramente il meglio della pallavolo<br />

delle varie nazioni da cui<br />

provengono. Risultano infatti<br />

iscritte al torneo, la squadra di<br />

Mosca che è la seconda del<br />

campionato di Russia, il Trofa<br />

vice campione di Portogallo, il<br />

Cannes di Ravva che non ha<br />

bisogno di presentazioni, la<br />

squadra di Pechino con numerose<br />

atlete della nazionale cinese<br />

e la formazione di casa<br />

dell'Istres. La squadra biancorossa<br />

reduce dalla vittoria del<br />

"Trofeo Vicenza Più" affronterà<br />

in una sfida a due gironi la<br />

squadra portoghese del Trofa,<br />

mentre nella seconda gara del<br />

torneo lo scontro sarà con<br />

Pechino e poi contro la formazione<br />

di casa dell'Istres. Le finali<br />

si disputeranno domenica.<br />

Tennis. Nel prossimo fine settimana<br />

arriveranno in città<br />

alcune "racchette eccellenti"<br />

del panorama tennistico<br />

italiano<br />

Il grande tennis in<br />

piazza dei Signori<br />

Venerdì 29 e sabato 30<br />

settembre si svolgerà in<br />

piazza dei Signori la<br />

manifestazione tennistica<br />

organizzata da il River<br />

Club, assieme alla<br />

Palladio Tennis Team e<br />

alla Premier Tennis Team. Per<br />

la prima volta verrà allestito un<br />

campo da tennis in piazza dei<br />

Signori con un impatto scenografico<br />

di sicuro effetto. Il programma<br />

di venerdì 29 prevede,<br />

nella mattina, che i campioni<br />

facciano giocare i bambini delle<br />

scuole limitrofe al circolo River<br />

Club, e precisamente le scuole<br />

elementari e medie della Prati,<br />

dei Laghi e del Villaggio del<br />

Sole, per un totale di circa<br />

2mila bambini. Nel pomeriggio,<br />

saranno protagoniste ancora le<br />

scuole sopra citate fino alle ore<br />

16.00, dopo di che il campo<br />

sarà a disposizione degli allievi<br />

della nostra scuola tennis e dei<br />

cittadini che vorranno giocare<br />

con i campioni e con i maestri<br />

sul campo da tennis piazzato<br />

nel bel mezzo della Piazza dei<br />

Signori. Sabato 30: Nella mattinata,<br />

tra le 9.00 e le 12.00, sarà<br />

organizzato un torneo di "pitino",<br />

il cui ricavato verrà devoluto<br />

in beneficenza all'associazione<br />

per la collaborazione allo<br />

sviluppo di base della Guinea<br />

Bissau che ha realizzato un<br />

Centro medico diagnostico<br />

inaugurato il 6 dicembre 2005 e<br />

la nuova scuola per il quartiere<br />

Antula Bono. Ogni coppia sarà<br />

composta da un campione o un<br />

agonista vicentino assieme a un<br />

giornalista di Vicenza Press e a<br />

uno sponsor della manifestazione.<br />

Alle 16.00 Esibizione<br />

presso il River Club dove i giocatori<br />

formeranno due squadre,<br />

composte da un uomo e una<br />

donna e daranno vita ad un singolare<br />

maschile, uno femminile<br />

e un doppio misto finale.


Verona ti collega all’Europa<br />

AMSTERDAM, BACAU, BUCAREST, CHISINAU, CLUJ,<br />

COLONIA/BONN, FRANCOFORTE, LONDRA, LVOV,<br />

MONACO, ORADEA, PARIGI, TIMISOARA, TIRANA,<br />

VIENNA.<br />

Destinazioni Italia: BARI, BRINDISI (estivo), CAGLIARI,<br />

CATANIA, LAMEZIA TERME (estivo), NAPOLI, OLBIA (estivo),<br />

PALERMO, ROMA.


18<br />

La Giunta veneta, su proposta dell'assessore<br />

Renato Chisso, ha definito<br />

il Programma speleologico per<br />

l'anno corrente, che sarà ora trasmesso<br />

al Consiglio regionale per l'approvazione.<br />

Il programma in questione -<br />

ha spiegato Chisso - prevede il finanziamento<br />

di una serie di iniziative<br />

per un totale di quasi 70 mila euro e<br />

sui suoi contenuti si era espressa<br />

favorevolmente la Commissione<br />

Speleologica Regionale. Una volta<br />

approvato il documento, la somma<br />

sarà impegnata per la realizzazione<br />

di una serie di attività che saranno<br />

svolte dalla Federazione<br />

Speleologica Veneta, cui aderiscono<br />

28 gruppi, per un complesso di quasi<br />

900 soci.<br />

Tra le azioni di maggior rilievo a<br />

livello regionale contenute nella proposta<br />

di Piano figurano: ricerche,<br />

rilievi e accatastamenti di nuove<br />

cavità e aggiornamento dei dati di<br />

quelle esistenti; campi estivi e invernali<br />

di ricerca ed esplorazione in alta<br />

quota; ricerche idrologiche e biospeleologiche;<br />

uno studio sul paleocli-<br />

REGIONE 23 SETTEMBRE 2006<br />

Donazzan: "Elevato l'impegno della Regione in difesa dei diritti dei cacciatori"<br />

Ecco le nuove regole della caccia<br />

È partita la stagione venatoria 2006/2007<br />

Ha preso avvio domenica, dopo<br />

le cinque giornate di preapertura,<br />

la stagione venatoria. "Dopo<br />

l'approvazione del decreto<br />

legge del Governo Prodi n. 251<br />

del 16 agosto - sottolinea l'assessore<br />

regionale con delega<br />

alla caccia Elena Donazzan -<br />

intervenuto senza alcuna concertazione,<br />

nel bel mezzo dell'estate<br />

e di giorni festivi e a pochi<br />

giorni dall'avvio della stagione<br />

venatoria, si può ben dire che<br />

siamo di fronte ad un avvio<br />

della caccia sicuramente tormentato<br />

e proprio per questo<br />

vede la Regione del Veneto<br />

impegnata al massimo dei propri<br />

sforzi per far sì che, esclusivamente<br />

in virtù di un intenso<br />

lavoro istituzionale, la caccia<br />

parta almeno nell'ambito di<br />

alcune certezze per i cacciatori,<br />

certezze che il Governo Prodi<br />

ha fortemente demolito nella<br />

sua pervicace volontà di limitare<br />

i diritti dei cacciatori".<br />

"Obiettivo primario della<br />

Regione del Veneto - prosegue<br />

Elena Donazzan - è stato, da<br />

subito, il ritiro di questo famigerato<br />

decreto, richiesta non<br />

accettata dal Governo, motivo<br />

per cui si è puntato - pur<br />

avviando la strada di un ricorso<br />

alla Corte Costituzionale - sulla<br />

possibilità di ottenere sostanziali<br />

modifiche, sulle quali lo<br />

stesso Ministro De Castro ha<br />

mostrato disponibilità, essendo<br />

evidentemente consapevole<br />

della forzatura compiuta<br />

ed avendo<br />

negli occhi la massiccia<br />

protesta dei<br />

cacciatori del 1° settembre.<br />

Il confronto<br />

in ogni caso continua<br />

sia con incontri<br />

con il Governo, sia a<br />

livello parlamentare<br />

nella fase di conversione<br />

in legge del<br />

decreto".<br />

"Tuttavia, per dovere<br />

di responsabilità -<br />

conclude l'assessore<br />

alla caccia - ritengo<br />

opportuno comunicare<br />

quelle, che allo<br />

stato delle cose, sono<br />

le regole, purtroppo<br />

limitanti, con cui<br />

prende avvio questa<br />

stagione venatoria.<br />

La battaglia contro<br />

le previsioni di seguito riportate<br />

ha reso ancor di più la<br />

Regione del Veneto l'indiscussa<br />

capofila in Italia in difesa delle<br />

prerogative dei cacciatori. Un<br />

ruolo che auspico sarà in grado<br />

di ridare la dignità che talune<br />

forze oltranziste vorrebbero<br />

negare al mondo venatorio".<br />

Nelle Zone di protezione speciale<br />

(ZPS) e' fatto divieto di:<br />

a) esercitare l'attività venatoria<br />

nel mese di gennaio con l'eccezione<br />

della caccia di selezione<br />

agli ungulati e al cinghiale e di<br />

quella da appostamento per<br />

due giornate prefissate alla settimana;<br />

b) svolgere attività di addestramento<br />

di cani da caccia, con o<br />

senza sparo, prima della seconda<br />

domenica di settembre e<br />

dopo la chiusura della stagione<br />

venatoria;<br />

c) attuare la pratica dello sparo<br />

al nido nello svolgimento dell'attività<br />

di controllo demografico<br />

delle popolazioni di corvidi;<br />

d) effettuare ripopolamenti a<br />

scopo venatorio, ad esclusione<br />

di quelli realizzati nelle aziende<br />

faunistico venatorie e di quelli<br />

effettuati con fauna selvatica<br />

proveniente dalle zone di ripopolamento<br />

e cattura insistenti<br />

sul medesimo territorio;<br />

e) abbattere esemplari appartenenti<br />

alle specie pernice bianca<br />

(Lagopus mutus), combattente<br />

(Philomacus pugnax) e moretta<br />

(Ayhytia fuligula). Per quanto<br />

Previsto il finanziamento di una serie di iniziative per un totale di 70 mila euro<br />

Il programma speleologico regionale<br />

Sarà ora trasmesso al Consiglio regionale per l'approvazione<br />

ma tramite indagini sulle stalagmiti<br />

di alcune grotte del vicentino; prosecuzione<br />

dello studio sulla corrosione<br />

carsica; la georeferenziazione delle<br />

sorgenti in aree carsiche; l'implementazione<br />

dei dati sul monitoraggio<br />

delle acque sotterranee; campionamenti<br />

subacquei di biofilm; la continuazione<br />

delle ricerche scientifiche<br />

a carattere biologico nei laboratori<br />

sotterranei di Villa Francescatti<br />

(Verona), Grotta di Ponte Subiolo<br />

(Valstagna) e Bus della Genziana<br />

(Pian del Cansiglio); la continuazio-<br />

riguarda la caccia in deroga per<br />

questa stagione venatoria il<br />

Decreto Legge 251 impedisce<br />

l'applicazione della legge regionale<br />

n. 13/2005 Ai sensi dell'art.<br />

7 del decreto legge 16 agosto<br />

2006, n.251, che attribuisce<br />

all'INFS (Istituto nazionale<br />

fauna selvatica) la competenza<br />

tecnica esclusiva in materia di<br />

deroghe, e il parere vincolante<br />

dell'INFS medesimo; nelle<br />

more degli ulteriori approfondimenti<br />

è disposta la sospensione<br />

dell'applicazione della<br />

legge regionale n. 13/2005 che<br />

prevede appunto la caccia in<br />

deroga. E' pertanto vietata la<br />

caccia alle specie: passero, passera<br />

mattugia, storno, tortora<br />

dal collare, cormorano, fringuello<br />

e peppola.<br />

Inaugurato lotto 28 autostrada A 28<br />

Inaugurato a Godega di<br />

Sant'Urbano il lotto 28<br />

dell'Autostrada A 28<br />

(tratto Sacile Ovest).<br />

Alla manifestazione<br />

"La Regione del Veneto è l'indiscussa capofila in Italia in difesa delle prerogative<br />

dei cacciatori. Un ruolo che auspico sarà in grado di ridare la<br />

dignità che talune forze oltranziste vorrebbero negare al mondo venatorio"<br />

erano presenti il<br />

Presidente della Regione<br />

Veneto Giancarlo Galan,<br />

il Presidente della<br />

Regione Friuli Venezia<br />

Giulia, Riccardo Illy ed il<br />

Vicepresidente e<br />

Amministratore Delegato<br />

Autovie Venete, Pietro<br />

Del Fabbro.<br />

ne delle ricerche per la tutela delle<br />

cavità con operazioni di pulizia e<br />

disinquinamento. Va anche segnalato<br />

- ha concluso Chisso - l'impegno<br />

della Federazione speleologica per<br />

incentivare la conoscenza delle grotte<br />

e divulgare l'attività svolta dagli<br />

aderenti, con mostre, conferenze,<br />

convegni, dibattiti e la predisposizione<br />

di materiale didattico e informativo,<br />

in modo che la speleologia e<br />

la conoscenza delle cavità sotterranee<br />

possa diventare patrimonio di<br />

tutti.


19<br />

Cresce l'idrovia delle merci<br />

Grande valenza non solo economica ma anche turistica<br />

L'avvenimento segna una svolta nell'utilizzo dell'idrovia,<br />

completata fino a Mantova grazie al convinto sostegno della<br />

Regione del Veneto e inaugurata nella primavera del 2002, a<br />

70 anni dall'inizio dei lavori.<br />

Per l'idrovia Fissero Tartaro<br />

Canalbianco, la grande autostrada<br />

dell'acqua che dal mare porta fino<br />

nel cuore produttivo della pianura<br />

padana, si è aperta oggi una nuova<br />

fase di sviluppo: alla banchina fluviale<br />

di Bagnolo di Po, nei pressi<br />

della conca di Canda, in Polesine,<br />

ha fatto scalo il primo trasporto<br />

commerciale regolare. La nave fluviale<br />

"Germilio" ha trasportato da<br />

Mantova circa 700 tonnellate di<br />

sabbia, primo carico di un contratto<br />

da 200 mila tonnellate l'anno di<br />

questa merce, povera ma ingombrante,<br />

che avrebbe altrimenti<br />

richiesto l'utilizzo 7 mila grossi<br />

camion, che non intaseranno le<br />

strade.<br />

L'avvenimento segna una svolta<br />

nell'utilizzo dell'idrovia, completata<br />

fino a Mantova grazie al convinto<br />

sostegno della Regione del<br />

Veneto e inaugurata nella primavera<br />

del 2002, a 70 anni dall'inizio dei<br />

lavori. Non a caso allo scaricamento<br />

della nave sono intervenuti gli<br />

assessori regionali al territorio<br />

Renzo Marangon e alla mobilità<br />

Renato Chisso, il presidente<br />

dell'Interporto di Rovigo Mario<br />

"Il vigneto veneto è di assoluta<br />

qualità e produce vini<br />

apprezzati in tutto il mondo.<br />

Vogliamo che si mantenga<br />

perfettamente in regola,<br />

superando anche eventuali<br />

storture del passato, ma questo<br />

non deve pesare sulle già<br />

gravose incombenze che in<br />

questo periodo interessano i<br />

nostri imprenditori vitivinicoli.<br />

Per questo abbiamo<br />

deciso di prorogare fino al<br />

16 ottobre i termini di presentazione<br />

delle domande<br />

per ottenere la regolarizza-<br />

Borgatti, i sindaci di Bagnolo di Po<br />

Pietro Caberletti (geograficamente<br />

il pontile ha sede nel territorio di<br />

questo Comune) e di Canda<br />

Stefano Pelà (da questo Comune si<br />

accede all'infrastruttura), l'on.<br />

Giuseppe Fini, Gian Michele<br />

Gambato presidente della Sistemi<br />

Territoriali, società partecipata per<br />

la quasi totalità dalla Regione del<br />

Veneto, che gestisce l'idrovia.<br />

"Questa modalità di trasporto funziona<br />

perché la Giunta Veneta ci ha<br />

creduto - ha sottolineato Chisso - e<br />

per noi è una scommessa vinta, che<br />

dalla sua inaugurazione sta conoscendo<br />

ogni anno uno sviluppo<br />

percentuale a due cifre. Non a caso<br />

è guardata con grande interesse<br />

dal mondo economico, che la utilizza<br />

sempre più perché consente<br />

la movimentazione strategica di<br />

una grande quantità di merci con<br />

risparmio di spesa, con la massima<br />

sicurezza e con il minimo impatto<br />

ambientale". "Per Canda è una<br />

opportunità, che potrà mettersi in<br />

sinergia con la Nogara - Mare e con<br />

la Valdastico Sud, i cui lavori stanno<br />

procedendo e che si attesterà<br />

nei pressi - ha detto ancora Chisso<br />

REGIONE 23 SETTEMBRE 2006<br />

Assessori Marangon e Chisso all'avvio di una nuova linea commerciale<br />

- e che soprattutto permetterà di<br />

liberare il centro abitato del comu-<br />

"Ogni prestazione che<br />

comporti esposizione alle<br />

radiazioni ionizzanti<br />

deve essere considerata<br />

accuratamente, per i vantaggi<br />

e gli svantaggi che<br />

può produrre dal punto<br />

di vista medico, con una<br />

particolare attenzione per<br />

bambini e donne in gravi-<br />

zione delle superfici a vite<br />

che siano state piantate o<br />

rinnovate tra l'1 aprile 1987<br />

al 31 agosto 1998 senza la<br />

prescritta autorizzazione".<br />

Lo ha annunciato il vicepresidente<br />

della Giunta veneta<br />

Luca Zaia, sottolineando che<br />

conseguentemente sono stati<br />

posticipati al 30 marzo 2007<br />

anche termini per la dichiarazione<br />

di riallineamento,<br />

aggiornamento o conferma<br />

delle superfici vitate in coltivazione<br />

al 31 luglio 2006 e<br />

dei diritti di impianto in<br />

ne polesano dalle centinaia di<br />

TIR che oggi giorno lo attraversano.<br />

Eppure ricompare il partito<br />

del non fare, con ambientalisti<br />

che ricorrono all'Unesco<br />

contro la Valdastico, senza<br />

sapere - ha precisato l'assessore<br />

regionale - che abbiamo già<br />

concordato di far passare l'autostrada<br />

in trincea profonda nei<br />

pressi della nota Villa e in galleria<br />

superficiale di fronte ad<br />

essa, che vuol dire a molte centinaia<br />

di metri di distanza".<br />

"Certa gente usa pesi e misure<br />

diversi - ha tuonato il sindaco<br />

Pelà - perché a Canda c'è la bellissima<br />

Villa Nani Mocenigo, di<br />

Vincenzo Scamozzi, quotidianamente<br />

tormentata dai mezzi<br />

pesanti che passano proprio rasenti<br />

al suo muro di cinta senza che<br />

danza: un'esposizione<br />

non giustificata e non<br />

appropriata può infatti<br />

risultare dannosa non<br />

solo per il paziente ma<br />

anche per gli stessi operatori<br />

coinvolti". Lo ha<br />

affermato l'Assessore<br />

regionale alle Politiche<br />

sanitarie Flavio Tosi<br />

disponibilità alla medesima<br />

data. In ogni caso per la<br />

regolarizzazione non<br />

potranno essere utilizzati i<br />

diritti di impianto della<br />

nessuno protesti, tranne la popolazione<br />

locale. Invito gli ambientalisti<br />

a Canda perché verifichino e si<br />

battano per l'autostrada, dove<br />

poter finalmente dirottare i mezzi<br />

pesanti". In precedenza Chisso si<br />

era recato a visitare l'Interporto di<br />

Rovigo, il cui presidente Borgatti<br />

ha sottolineato come oggi nell'infrastruttura,<br />

che si sta rivelando<br />

punto cardine di una nuova logistica,<br />

vengano movimentate 700 mila<br />

tonnellate di merce, pari a circa 20<br />

mila TIR tolti dalla viabilità stradale<br />

e autostradale. La valenza dell'idrovia<br />

non è solo economica ma<br />

anche turistica, ha aggiunto<br />

Borgatti, che ha annunciato in proposito,<br />

per il prossimo 19 ottobre,<br />

una tournèe di 4 giorni in House<br />

Boat fino a Mantova, con ritorno<br />

attraverso il Po.<br />

Convegno sulle radiazioni ionizzanti<br />

intervenendo al Polo<br />

Didattico Zanotto di<br />

Verona, al Convegno<br />

"Esposizione del paziente<br />

nell'impiego delle radiazioni<br />

ionizzanti a scopo<br />

diagnostico e terapeutico:<br />

ruolo e responsabilità<br />

delle figure professionali".<br />

Per le viti piantate o rinnovate tra l'1 aprile 1987 al 31 agosto 1998<br />

Domande per regolarizzare i vigneti<br />

Per le richieste c'è tempo fino a lunedì 16 ottobre<br />

Riserva regionale.<br />

"Abbiamo deciso la<br />

posticipazione dei termini<br />

- ha precisato Zaia<br />

- sulla scorta delle difficoltà<br />

emerse nel corso<br />

delle periodiche riunioni<br />

dello specifico gruppo<br />

di monitoraggio,<br />

durante le quali è stato<br />

verificato che, a causa<br />

anche delle ferie estive, era<br />

stato impossibile "caricare"<br />

la gran mole di pratiche nei<br />

tempi previsti dalla procedura".


20<br />

C'è una relazione diretta tra investimento in ICT e dinamismo dell'impresa<br />

Dinamiche le Pmi del nord est<br />

Bonàiti: "Poco conosciuti i vantaggi competitivi"<br />

Le Pmi del Nord-Est sono le<br />

più dinamiche in Italia sul<br />

fronte dell'ICT management:<br />

nel 2006 una impresa su due<br />

(il 49%) prevede di effettuare<br />

almeno un investimento in<br />

Information Communication<br />

Technology, contro il 41%<br />

della media nazionale, il 46%<br />

del Nord-Ovest e il 33-34%<br />

del Centro-Sud. Nel Nord-<br />

Est si registra anche la più<br />

alta incidenza di Pmi che<br />

hanno adottato sistemi di<br />

comunicazione Voice su IP<br />

(10%, contro una media<br />

nazionale del 7%) e che utilizzano<br />

un sistema gestionale<br />

"evoluto" (35% a fronte di<br />

un 26% in Italia). È relativamente<br />

positivo per il Nord-<br />

Est (allargato all'Emilia<br />

Romagna) il quadro che<br />

emerge dalla Ricerca 2006<br />

dell'Osservatorio sulle ICT<br />

nelle PMI della School of<br />

Management del Politecnico<br />

di Milano. Eppure rimane il<br />

nodo della piccola dimensione:<br />

solo il 38% delle aziende<br />

fino a 9 addetti dimostra<br />

propensione all'innovazione<br />

IT; salendo fra 10 e 49 addetti<br />

la percentuale non raggiunge<br />

il 50%.<br />

"È un indizio che deve far<br />

riflettere - sottolinea il presi-<br />

L'ente partecipa alla missione governativa a Nanchino e Canton<br />

Missione imprenditoriale in Cina<br />

Vinitaly China per promuovere l'agroalimentare italiano<br />

Il direttore generale di<br />

VeronaFiere, Giovanni<br />

Mantovani, partecipa alla<br />

missione imprenditoriale in<br />

Cina guidata dal premier<br />

Romano Prodi e organizzata<br />

da Confindustria, Istituto<br />

Nazionale per il Commercio<br />

Estero e dall'Associazione<br />

Bancaria Italiana, partita<br />

martedì scorso per Nanchino<br />

e che da oggi è a Canton,<br />

dove si svolge l'importante<br />

inaugurazione della Fiera<br />

Internazionale di Canton,<br />

dedicata alle Piccole Medie<br />

Imprese. "Nell'ambito della<br />

manifestazione - sottolinea il<br />

Tuttavia rimane il nodo della piccola dimensione:<br />

solo il 38 per cento delle aziende fino a 9 addetti<br />

dimostra propensione all'innovazione IT; salendo<br />

fra 10 e 49 addetti la percentuale non raggiunge il 50<br />

per cento<br />

dente di Unindustria<br />

Padova, Luca Bonàiti -<br />

e che ci impegna ad<br />

un lavoro di sensibilizzazione<br />

ancora più<br />

intenso nei confronti<br />

delle piccole e medie<br />

imprese, asse portante<br />

del nostro sistema<br />

economico. Per cogliere<br />

la spinta della<br />

ripresa servono gli<br />

strumenti adatti ad<br />

accrescere la competitività.<br />

Spesso però c'è scarsa<br />

conoscenza dei vantaggi<br />

concreti e tangibili<br />

che possono derivaredall'implementazione<br />

di tecnologie<br />

avanzate, per recuperare<br />

produttività e<br />

migliorare la qualità<br />

dei servizi offerti". Per<br />

dialogare con le<br />

imprese sulle opportunità di<br />

crescita derivanti dalle<br />

direttore generale - la Fiera<br />

di Verona è presente con un<br />

proprio stand per facilitare il<br />

dialogo tra gli operatori<br />

cinesi e le imprese italiane,<br />

in particolare di quei distretti<br />

produttivi rappresentati<br />

nell'ambito delle rassegne<br />

che organizziamo direttamente:<br />

agroalimentare e<br />

relative tecnologie; edilizia,<br />

costruzioni e movimento<br />

terra; mobile arredo; logistica<br />

e trasporti; marmi e tecnologie".<br />

Veronafiere, organizzatrice<br />

da oltre quarant'anni<br />

anni di Vinitaly, la più<br />

importante manifestazione<br />

ECONOMIA 23 SETTEMBRE 2006<br />

nuove tecnologie, l'ICT Lab<br />

di Unindustria Padova in<br />

collaborazione con<br />

l'Osservatorio sulle ICT nelle<br />

PMI della School of<br />

Management del Politecnico<br />

di Milano, organizza il convegno<br />

"Innovare e competere<br />

con le ICT - Il ruolo delle<br />

tecnologie dell'informazione<br />

e della comunicazione<br />

nella crescita delle PMI".<br />

Il convegno-workshop<br />

si terrà lunedì 18 settembre<br />

2006, alle ore 17.30,<br />

nella Sala Convegni di<br />

Unindustria Padova (via<br />

E. P. Masini, 2 - zona<br />

Stanga). Dopo l'introduzione<br />

di Claudio<br />

Velasquez presidente di<br />

ICT Lab, i curatori della<br />

ricerca Raffaello Balocco<br />

e Fabrizio Amarilli del<br />

Politecnico di Milano ne<br />

presenteranno i risultati.<br />

La ricerca ha fornito<br />

alcuni dati particolarmente<br />

interessanti e<br />

innovativi, relativi all'utilizzo<br />

delle ICT da<br />

parte delle PMI del<br />

m a n i f a t t u r i e r o .<br />

"Abbiamo colto una crescente<br />

consapevolezza<br />

da parte delle imprese,<br />

sulle opportunità derivanti<br />

dall'utilizzo dei sistemi<br />

Voice over IP (VoIP)",<br />

mondiale del settore<br />

vitivinicolo, ha un consolidato<br />

rapporto di collaborazione<br />

con la<br />

Repubblica Popolare di<br />

Cina, dove sta aprendo<br />

un ufficio di rappresentanza<br />

a Shanghai.<br />

La visita con il governo<br />

italiano, rappresenta<br />

dunque un'ulteriore<br />

conferma della volontà<br />

di apertura al mercato<br />

globale: In Cina, in particolare,<br />

la Fiera di Verona<br />

promuove dal 1998<br />

Vinitaly China (l'8^edizione<br />

è in programma a<br />

dichiara Balocco. "Già oggi,<br />

una PMI del manifatturiero<br />

su 5 utilizza sistemi VoIP,<br />

mentre il 18% delle PMI ha<br />

intenzione di adottare tali<br />

sistemi in futuro". Quali<br />

sono le scelte organizzative<br />

che deve effettuare l'impresa<br />

per utilizzare le tecnologie<br />

IT come leva strategica?<br />

Come comprendere lo<br />

"stato" del proprio sistema<br />

informativo? Quali le concrete<br />

opportunità offerte<br />

dalle diverse tecnologie (dai<br />

sistemi gestionali alle applicazioni<br />

di e-business al wireless)?<br />

"Sono alcune domande<br />

a cui risponderà il convegno<br />

- spiega Velasquez -. Una<br />

sorta di "lezione-workshop"<br />

per far comprendere a<br />

imprenditori e manager<br />

quanto l'investimento tecnologico<br />

sia ripagato dai risultati.<br />

La ricerca del<br />

Politecnico dimostra che c'è<br />

una relazione diretta tra<br />

investimento in ICT e dinamismo<br />

dell'impresa". A tutti<br />

i partecipanti sarà offerto in<br />

omaggio il libro "Innovare<br />

per competere con le ICT<br />

(ed. Il Sole 24 Ore), una<br />

guida sintetica e pragmatica<br />

all'utilizzo "sapiente" delle<br />

ICT.<br />

Shanghai dal 23 al 25 novembre).<br />

L'edizione 2006 vede la<br />

collaborazione di Fiere<br />

Parma, con una strategia di<br />

promozione dell'intero sistema<br />

agroalimentare italiano,<br />

condivisa ed appoggiata<br />

anche dal governo nazionale<br />

e regionale.<br />

Veronafiere conferma inoltre<br />

il proprio importante ruolo<br />

nel sistema Paese, affiancandosi<br />

ai propri stakeholders<br />

istituzionali e di business in<br />

una fondamentale tappa per<br />

l'internazionalizzazione delle<br />

imprese italiane e dell'attività<br />

fieristica.


La Fondazione Cariverona, la<br />

Marsilio Editori e lo scultore-ceramista<br />

Pino Castagna sono i vincitori del<br />

Premio Civiltà Veneta 2006 promosso<br />

dalla veronese Masi, leader<br />

nell'Amarone, giunto quest'anno alla<br />

sua venticinquesima edizione. E'stato,<br />

invece, attribuito ad Antonio<br />

Carluccio, uno dei principali esperti<br />

nel mondo di lingua inglese di enogastronomia<br />

italiana, il Premio internazionale<br />

Masi Civiltà del Vino. Infine,<br />

ad Alvise Zorzi, considerato il massimo<br />

rappresentante culturale di<br />

Venezia, narratore e storico che può<br />

essere ben definito come "l'essenza<br />

della veneticità", è stato assegnato il<br />

Grosso d'oro veneziano, riconoscimento<br />

che ripete un'antica moneta della<br />

Il Premio Masi fu progettato<br />

alla fine degli anni Settanta da<br />

un'idea dello scrittore veronese<br />

Cesare Marchi e promosso dall'azienda<br />

vitivinicola Masi, i<br />

cui proprietari, la famiglia<br />

Boscaini, da generazioni si<br />

dedicano con passione e impegno<br />

del tutto veneti alla viticoltura<br />

e all'enologia. Un lungo<br />

percorso che vede annualmente<br />

premiati personaggi illustri del<br />

mondo della letteratura, dell'arte,<br />

della scienza, dello spettacolo<br />

e dell'economia, che<br />

hanno dato risalto alla civiltà<br />

veneta e alla civiltà del vino.<br />

Sotto la denominazione<br />

"Premio Masi" vengono identificati<br />

due riconoscimenti di<br />

respiro internazionale, dedicati<br />

rispettivamente alla "Civiltà<br />

Veneta" e alla "Civiltà del<br />

Vino" e un premio speciale<br />

denominato "Grosso d'Oro<br />

Veneziano".<br />

Serenissima e che la Fondazione Masi<br />

riserva ad insigni personalità di livello<br />

internazionale che hanno ben operato<br />

nei diversi campi di attività, dalla cultura<br />

all'economia, e nelle istituzioni,<br />

per l'amicizia e la solidarietà tra i popoli.La<br />

cerimonia di premiazione si svolgerà<br />

sabato 30 settembre alle ore 11 alla<br />

Pieve longobarda di San Giorgio in<br />

Valpolicella, Verona, preceduta alle<br />

ore 10 dalla "firma della botte "alle<br />

Cantine Masi a Gargagnago di<br />

Valpolicella. Con le prime tre premiazioni<br />

la Fondazione Masi, oltre a riconoscere<br />

l'impegno culturale di tre insigni<br />

persone che hanno piuttosto sfuggito<br />

che ricercato la notorietà, ha voluto<br />

anche rispettare uno dei fondamentali<br />

intendimenti che presiedono al<br />

conferimento dei premi Civiltà Veneta,<br />

con un operatore finanziario,<br />

Fondazione Cariverona, che nella sua<br />

attività istituzionale al servizio del<br />

bene comune spazia in un ampio territorio<br />

regionale ed extraregionale; con<br />

un operatore culturale, Marsilio<br />

Editori, che incentra la propria attività<br />

a Venezia, e con un artista, Pino<br />

Castagna, che ha fatto di Verona la<br />

sede di una vasta opera a livello quantomeno<br />

europeo. Non è la prima volta<br />

che i riconoscimenti alla Civiltà Veneta<br />

del Premio Masi vanno ad istituzioni<br />

culturali o ad enti che si sono resi benemeriti<br />

per la cultura. E', certamente, la<br />

prima volta, invece, che questi premi<br />

sono due, a segnalare il sempre maggiore<br />

rilievo che, anche in un ambito<br />

interregionale qual è quello delle<br />

"Venezie" in cui si muove tradizionalmente<br />

il Premio Masi, assumono, al di<br />

là delle persone, le istituzioni.<br />

Attribuendo questi premi all'istituzione,<br />

la Fondazione Masi intende tutta-<br />

GUSTO<br />

Sabato 30 settembre 2006<br />

25°Premio Masi<br />

Pieve longobarda di San Giorgio<br />

via sottolineare come l'attività culturale<br />

dei due enti sia frutto in larghissima<br />

parte della personale iniziativa e del<br />

costante impegno dei loro presidenti.<br />

L'ing. Paolo Biasi, presidente dal 1993<br />

della Fondazione Cassa di Risparmio<br />

di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona,<br />

carica alla quale è stato riconfermato<br />

per un altro quinquennio nell'ottobre<br />

2005, ha dato grande impulso fin dall'inizio<br />

del suo mandato alle attività istituzionali<br />

in favore delle comunità locali,<br />

che hanno portato nel quinquennio<br />

2001-2005 all'erogazione di fondi complessivi<br />

pari ad oltre 626 milioni di<br />

euro, con uno stanziamento relativo al<br />

solo bilancio 2005 di quasi 163 milioni<br />

di euro. Riguardo ai più recenti interventi<br />

in ambito culturale, sono stati<br />

finanziati 104 progetti per quasi 14<br />

milioni di euro nell'edilizia scolastica e<br />

si sono attuati programmi di restauro<br />

di beni immobili e beni artistici mobili<br />

per quasi 8 milioni di euro e 48 progetti<br />

nell'ambito dell'arte e beni culturali.<br />

Cesare De Michelis, presidente della<br />

Marsilio Editori. Fondata nel 1961 da<br />

un gruppo di giovani laureati<br />

dell'Università di Padova che le diedero<br />

il nome di Marsilio da Padova, insigne<br />

filosofo, letterato ed educatore del<br />

1300, la Marsilio con la guida di De<br />

Michelis ha registrato una progressiva<br />

crescita in diversi settori, con una particolare<br />

attenzione ai narratori esordienti<br />

ed agli autori del vasto territorio<br />

particolarmente attivo sul piano culturale<br />

che si identifica nelle Venezie.<br />

Cesare De Michelis, docente di<br />

Letteratura italiana e contemporanea<br />

all'Università di Padova dal 1980, è dal<br />

1991 consigliere d'amministrazione<br />

della Fondazione Venezia 2000, presidente<br />

dell'edizione nazionale delle<br />

opere di Carlo Goldoni, consigliere del<br />

Teatro La Fenice di Venezia.<br />

Ha vinto il Premio Luigi Russo per la<br />

critica letteraria e ha pubblicato numerosi<br />

libri di saggistica e saggi in volumi<br />

miscellanei e riviste. Pino Castagna,<br />

artista schivo e solitario, nel suo laboratorio-eremo<br />

di Costermano, affacciato<br />

sul golfo di Garda, è riuscito a raggiungere<br />

con un'opera intensa e pluride-<br />

cennale esiti che lo hanno imposto<br />

all'attenzione della critica internazionale.<br />

Il suo itinerario artistico comincia<br />

nel 1959, con l'incontro con lo scultore<br />

inglese Michel Noble; da esso nascono<br />

i corsi di ceramica tenuti per i pazienti<br />

dell'ospedale psichiatrico di Verona,<br />

ma anche le prime opere ceramiche di<br />

Castagna, che ottengono riconoscimenti<br />

e premi in concorsi e rassegne<br />

nazionali ed internazionali. Presto si<br />

delinea, accanto alla sua vena di ceramista,<br />

la sua vocazione di scultore, che<br />

lo porta a partecipare nel 1967 e nel<br />

1973 alla Triennale di Milano e nel 1970<br />

e nel 1986 alla Biennale di Venezia, con<br />

l'esecuzione di grandi figure in ceramica,<br />

bronzo e alluminio a cui seguiranno<br />

grandiose opere scultoree nei materiali<br />

più vari, dal legno al cemento, al ferro,<br />

al vetro e al marmo, che oggi figurano<br />

in importanti musei d'arte contemporanea<br />

e, soprattutto, in piazze e siti<br />

monumentali in Italia e all'estero, dalla<br />

Svezia al Giappone, dall'America<br />

all'Africa. Amalfitano, Antonio<br />

Carluccio, vincitore del Premio<br />

Internazionale Masi Civiltà del Vino,<br />

vive ed opera in Gran Bretagna dove è<br />

proprietario di ben 27 Carluccio's Cafè<br />

che uniscono al caffè la vendita di prodotti<br />

enogastronomici italiani. Questa<br />

esperienza gli consente di aprire nel<br />

1991 il primo Carluccio's, situato al<br />

Covent Garden, nel cuore di Londra,<br />

che vende prodotti italiani selezionati<br />

personalmente dal titolare, in particolare<br />

funghi e tartufi dei quali è un grande<br />

appassionato ed esperto e per i<br />

quali è il fornitore ufficiale della Casa<br />

Reale . I suoi libri, tra i quali il più<br />

recente è Carluccio's Complete Italian<br />

Food, hanno avuto larga diffusione<br />

oltre che in Gran Bretagna negli Stati<br />

Uniti e in Australia e le sue trasmissioni<br />

televisive sono state trasferite in cassette<br />

dalla Bbc e distribuite in tutto il<br />

mondo. Alvise Zorzi, al quale è stato<br />

conferito il premio Grosso d'oro veneziano,<br />

discende da un nobile ceppo<br />

veneziano che diede anche un doge<br />

alla Serenissima e ha dedicato l'intera<br />

vita alla storia e alla civiltà di Venezia,<br />

con una lunga attività letteraria testimoniata<br />

da molte pubblicazioni di<br />

grande successo tradotte anche all'estero,<br />

tra cui Venezia scomparsa, La<br />

Repubblica del Leone. Storia di<br />

Venezia, Una città, una repubblica, un<br />

impero. Venezia 697-1797 di Marco<br />

Polo. Una storia mai raccontata. Zorzi<br />

è presidente del Comitato per la pubblicazione<br />

delle Fonti per la storia di<br />

Venezia e, dal 1986, dell'Associazione<br />

dei Comitati privati internazionali per<br />

la salvaguardia di Venezia. E' stato<br />

responsabile dei programmi culturali<br />

della Tv e vicepresidente dell'Unione<br />

europea di radiodiffusione, ed è componente<br />

della commissione per i Premi<br />

Masi Civiltà Veneta.


23<br />

Jack Sparrow<br />

returns, ed anche<br />

Johnny Depp:<br />

schizzato, intelligente,<br />

ironico, un<br />

Peter Pan mal cresciuto<br />

che si diverte<br />

sul set forse anche più degli<br />

spettatori in sala. E meno male<br />

che c'è lui, perché con Pirati dei<br />

Caraibi (Gore Verbinski, in questi<br />

giorni nelle sale) ci troviamo<br />

di fronte ad un film fragilissimo,<br />

che si regge tutto sulla sua performance.<br />

La maledizione della<br />

prima luna era un film a sé stante,<br />

in cui la storia era compiuta<br />

in se stessa. Ma questo non è un<br />

sequel, è la puntata di un serial<br />

tv: si appiccica bene o male al<br />

precedente ma soprattutto si<br />

interrompe a scena aperta, sfacciatamente,<br />

con gli attori che<br />

sventolano il cartellino: 'attenzione,<br />

appuntamento qui tutti<br />

quanti l'anno prossimo', come se<br />

fosse Elisa di Rivombrosa. La<br />

storia. Accattivante l'idea di<br />

TEMPO LIBERO 23 SETTEMBRE 2006<br />

In Pirati dei Caraibi è lui il mattatore di un film dalla sceneggiatura fragile e infantile<br />

Un Depp grande pirata, ma la ciurma non convince<br />

DI GIULIANO CORÀ<br />

Bari, 2005. L'avvocato<br />

Guerrieri è chiamato a<br />

difendere in appello<br />

Fabio Paolicelli, vecchia<br />

ombra fascista della sua<br />

infanzia, condannato<br />

per possesso di droga.<br />

All'inizio Guerrieri è<br />

riluttante ad accettare<br />

l'incarico, ma poco a<br />

poco si convince che,<br />

nonostante gli indizi<br />

schiaccianti, esiste il<br />

ragionevole dubbio che<br />

Paolicelli sia vittima<br />

innocente di un perverso<br />

meccanismo ordito<br />

dal suo difensore in primo grado e da<br />

alcuni loschi trafficanti.<br />

Alla sua quarta prova narrativa, la<br />

terza con protagonista l'avvocato<br />

Guerrieri, il magistrato barese<br />

Carofiglio dimostra, se non altro, che<br />

può esistere, e funzionare perfetta-<br />

mente, il "legal<br />

thriller all'italiana".<br />

A chi obbietta che i<br />

meccanismi della<br />

giustizia italiana<br />

mal si adattano alle<br />

necessità narrative<br />

del genere in questione,<br />

l'autore<br />

risponde con una<br />

costruzione serrata<br />

che, mentre tiene<br />

inchiodato il lettore<br />

alla pagina, lo<br />

introduce, con<br />

rigorosa verosimiglianza,<br />

fra le pieghe<br />

della Legge.<br />

Ma a conquistare davvero è la figura<br />

del protagonista. Non un eroe senza<br />

macchia, ma un uomo vulnerabile,<br />

contraddittorio, ostinato e inquieto.<br />

Assumono allora un particolare rilievo<br />

alcune sequenze "di raccordo", non<br />

tirarci dentro l'Olandese<br />

Volante e il patto col diavolo, ma<br />

l'impressione complessiva che si<br />

ha è di una sceneggiatura disordinata,<br />

che troppo spesso tira<br />

via, senza preoccuparsi eccessivamente<br />

dei nessi logici. La filiazione<br />

da un'attrattiva di<br />

Disneyland rischia qui di diventare<br />

eccessiva. Se nella<br />

Maledizione la scena del duello<br />

nella grotta era troppo lunga e<br />

troppo 'comica', qui abbiamo<br />

una scena sull'isola dei cannibali,<br />

con aggiunta di giro sulla<br />

indispensabili ai fini meramente narrativi,<br />

ma utili ad arricchire il profilo<br />

psicologico del protagonista (si pensi<br />

ad esempio, in questo romanzo, alla<br />

visita di Guerrieri alla libreria di<br />

Ottavio).<br />

C'è un passaggio interessante, infine,<br />

nella requisitoria conclusiva di<br />

Guerrieri, in cui Carofiglio chiarisce,<br />

per così dire, le origini della sua vocazione<br />

narrativa: "Che facciamo, alla<br />

fine dei conti, nei procedimenti penali?<br />

[…] Tutti raccontiamo storie.<br />

Prendiamo il materiale grezzo costituito<br />

dagli indizi, lo mettiamo insieme,<br />

gli diamo struttura e senso in storie<br />

che raccontino in modo plausibile<br />

fatti del passato. […] Storie che in un<br />

certo senso - in senso etimologico -<br />

dobbiamo inventare".<br />

Gianrico Carofiglio, Ragionevoli<br />

dubbi, Sellerio, 320 pp., euro 12.<br />

Giovanni Magalotti<br />

'ruota panoramica', insopportabilmente<br />

grottesca, noiosa ed<br />

interminabile, chiaramente<br />

tarata su un pubblico di quinta<br />

elementare (e che ogni piccolo<br />

spettatore potrà probabilmente<br />

rivivere non dico a Disneyland,<br />

ma semplicemente a<br />

Gardaland). Il film sale un po' di<br />

quota quando arrivano<br />

l'Olandese Volante e la sua ciurma<br />

di annegati: è certamente la<br />

sua parte migliore, non solo per<br />

gli effetti speciali, ma per le<br />

atmosfere macabre. Le scene in<br />

cui il mostruoso Kraken avvolge<br />

e stritola le navi, poi, sono davvero<br />

ottime, con tutta evidenza<br />

ispirate ai disegni marinari del<br />

Seicento sui mitici mostri degli<br />

abissi. Il resto del cast, come<br />

nella Maledizione, è lì per far da<br />

comprimari a Depp. Orlando<br />

"Patata" Bloom continua a confermarsi<br />

come l'attore di un solo<br />

film, e Il Signore degli Anelli<br />

rischia di rimanere la sua tomba<br />

professionale, mentre Keira<br />

Knightley è indubbiamente cresciuta.<br />

Nuova avventura dell'avvocato Guerrieri, e ancora una volta Gianrico Carofiglio dimostra che<br />

anche in Italia si possono scrivere legal thriller<br />

Il dubbio dell'innocenza. Nonostante tutto<br />

Società di comunicazione ricerca:<br />

• addetto al telemarketing<br />

• funzionario commerciale<br />

Si richiede disponibilità immediata, cultura,<br />

capacità comunicativa, spirito di iniziativa.<br />

Ai prescelti corso di formazione a carico dell'azienda.<br />

Guadagni superiori alla media.<br />

Inviare curriculum al fax 0444 926780<br />

o per e-mail info@piu-media.com<br />

Al presidente del gruppo Vicenza Volley, ing. Coviello<br />

Caro Gianni,<br />

desidero rivolgere a Te innanzitutto un ringraziamento sincero per avermi<br />

dato, tanti anni fa, fiducia e possibilità professionale. È anche merito tuo se<br />

oggi si aprono di fronte a me prospettive nuove. Un grazie anche al caro<br />

ing. Luciano Carbonaro, che ha contribuito allo sviluppo delle mie capacità<br />

professionali. Un ringraziamento, infine, a tutti i colleghi con cui ho avuto<br />

il piacere di lavorare in questi anni. Vi lascio con la consapevolezza di ritrovarvi<br />

presto, al palazzetto, a tifare insieme Vicenza Volley!<br />

Elisabetta Turska Bogdanska<br />

Tanti auguri<br />

I compleanni di questa settimana<br />

22 settembre<br />

Tanti auguri<br />

Maurizio<br />

Per i 51 anni di<br />

Maurizio Toniello un<br />

augurio di cuore dalla<br />

moglie Gilda, i figli<br />

Valeria e Ilario e tutti i<br />

parenti

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!