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Conto alla rovescia - VicenzaPiù

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DIRETTORE EDITORIALE GIOVANNI COVIELLO Spedizione in A.P. - 45% art.2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Verona Anno 2 nr. 48 - Sabat0 3 marzo 2007<br />

Vaticano batte<br />

Vicenza 2-0<br />

di Giovanni Coviello<br />

Se qualcuno, semplice oppositore di destra oppure<br />

partigiano della pace o dei diritti di Vicenza che<br />

fosse, ancora pensava che a battere il governo<br />

Prodi fosse stata la questione Ederle 2, sicuramente<br />

è rimasto disilluso. La fiducia votata al Senato e<br />

più ancora i discorsi pronunciati dopo il 162-157<br />

del voto ha visto l'assenza eccellente dell'ottantottenne<br />

senatore a vita Giulio Andreotti, artefice non<br />

secondario della caduta di Prodi, lui che nella sua<br />

lunga vita ha guidato 7 governi, condizionandone<br />

indirettamente molti di più. In questi proclami c'erano<br />

11 punti più o meno vaghi (a seconda dei<br />

gusti dei commentatori) e solo accenni <strong>alla</strong> questione<br />

afgana, con tanti silenzi, apparentemente<br />

paradossali, sulla base Usa di Vicenza, che pure<br />

sembrava aver scatenato il distacco ufficiale della<br />

sinistra radicale da quella moderata e con ciò la<br />

crisi.<br />

(Continua a pagina 15)<br />

Baù, Sanremo<br />

e il sesso senza sesso<br />

di Raffaello Conti*<br />

Al di là dello scandaletto da due soldi, l'anatema<br />

del vescovo di Sanremo Alberto Maria Carreggio<br />

contro il musicista vicentino Patrizio Baù, reo di<br />

aver scritto una canzone "sconcia" (in realtà è da<br />

educande) dall'allusivo titolo "Peccati di gola", ci<br />

permette di riflettere su come è vissuto il sesso<br />

nella società odierna, sempre più virtuale e sempre<br />

meno reale. Anche in fatto di ormoni e naturalissime<br />

voglie.<br />

La sessualità è una delle principali componenti<br />

dell'istinto umano. E', come si dice, un "dato di<br />

natura", biologico.<br />

(continua a pagina 15)<br />

Marioni<br />

il candidato<br />

scomodo:<br />

"Assindustria<br />

da rinnovare"<br />

<strong>Conto</strong> <strong>alla</strong> <strong>rovescia</strong><br />

a pagina 7<br />

Liberalizzazioni,<br />

bilancio<br />

dopo<br />

8 mesi:<br />

un flop<br />

cent<br />

50<br />

Congressi dei partiti e manovre per la presidenza<br />

degli industriali: si apre una fase cruciale per la città.<br />

Ecco chi saranno i successori di Dal Lago e Calearo<br />

Rocchetta:<br />

"La vera Liga<br />

direbbe no<br />

<strong>alla</strong> Ederle 2"<br />

a pagina 9<br />

Esclusivo:<br />

un vicentino in<br />

viaggio intorno<br />

al mondo.<br />

Prima puntata<br />

a pagina 10 a pagina 20<br />

da pagina 4


3<br />

"Mi sono reso conto, osservando<br />

una fotografia aerea, che i<br />

campi del Dal Molin sul lato di<br />

strada S. Antonino sono molto<br />

vicini ai terreni su cui dovrebbe<br />

sorgere il Pp10… la base<br />

USA va fatta nella parte ovest<br />

dell'aeroporto altrimenti appesantirebbe<br />

troppo la zona dal<br />

punto di vista urbanistico".<br />

Devo ammettere che il sindaco<br />

Hullweck possiede una faccia<br />

di bronzo ineguagliabile.<br />

Primo, perché fin dal 2003 fu<br />

messo a parte delle mire americane<br />

sul Dal Molin, ma preferì<br />

tacere. Secondo: l'ing. Pasini<br />

(dirigente del settore edilizia<br />

privata) rilevò che il progetto<br />

era in contrasto col Prg, ma il<br />

nostro sindaco si affrettò a<br />

dichiarare ininfluente il parere<br />

del tecnico comunale. Terzo:<br />

l'assessore Cicero fu, con ogni<br />

probabilità, il principale artefice<br />

dell'opzione americana su<br />

Via S. Antonino, ma ora non<br />

c'è modo di ottenere un riscontro<br />

ufficiale ai numerosi contatti<br />

intercorsi tra il nostro<br />

Cicero, gli Americani e i vari<br />

Ministeri interessati. Sono<br />

state formalizzate ripetute<br />

richieste di pubblicazione<br />

degli atti, ma se dovesse per-<br />

lettere&idee<br />

manere questa "segretazione"<br />

documentale, prevedo conseguenze<br />

alquanto spiacevoli.<br />

Quarto: nel famigerato ordine<br />

del giorno votato a stretta<br />

maggioranza dal Consiglio<br />

comunale, il Sì è condizionato<br />

ad una serie di prescrizioni<br />

inattuabili, ma non vi è alcun<br />

cenno all'ipotesi di spostamento<br />

sul lato militare. Poi d'improvviso,<br />

fiutato il vento, il<br />

primo cittadino esautora<br />

Cicero rimpiazzandolo con<br />

Zocca e scopre quel che tutti<br />

già sapevano: il Dal Molin<br />

costituisce l'ultimo presidio<br />

di verde nella parte nord<br />

della città e svolge una funzione<br />

di "lavaggio" naturale<br />

degli inquinanti atmosferici.<br />

Inoltre, come hanno ben evidenziato<br />

i servizi della direzione<br />

generale del Ministero<br />

dell'Ambiente: "l'area interessata<br />

interferisce con il reticolo<br />

idrologico del Bosco di<br />

Dueville e le risorgive limitrofe,<br />

che è stato designato<br />

quale Sito d'Importanza<br />

Comunitaria e Zona di<br />

Protezione Speciale".<br />

Nonostante ciò, Provincia e<br />

Comune hanno più volte<br />

dichiarato la loro estraneità a<br />

qualsiasi procedura di<br />

Valutazione d'Impatto<br />

Ambientale. Ma non è tutto:<br />

queste strutture militari, così<br />

a ridosso dei centri urbani, si<br />

contrappongono ai programmi<br />

civili di sviluppo urbanistico,<br />

com'è ampiamente<br />

dimostrato dal conseguente<br />

"congelamento" del Pp10 a<br />

Laghetto. Infatti, persino una<br />

Giunta "filo-palazzinara"<br />

com'è quella attuale, ha<br />

dovuto riconoscere che i due<br />

progetti sono inconciliabili,<br />

poiché il sovraccarico viabilistico<br />

diverrebbe insostenibile<br />

e la porzione di territorio<br />

cementificato sarebbe equivalente<br />

ad un nuovo Piano<br />

di Lottizzazione. Ora, non è<br />

ammissibile che un sindaco<br />

rinunci a costruire le case per<br />

i suoi concittadini - perdendo<br />

l'opportunità di oltre 8<br />

milioni d'euro di finanziamento<br />

regionale - pur di<br />

compiacere l'amico<br />

Berlusconi, in una politica di<br />

totale asservimento al governo<br />

Bush. Il primato di una<br />

città non si misura in metri<br />

cubi d'edificato, ma nella<br />

capacità di attrarre funzioni<br />

eccellenti in campo tecnologico,<br />

sanitario, turistico, universitario.<br />

Cedere la nostra<br />

terra a tempo incondizionato,<br />

per consentire a Bush di<br />

praticare una politica di ege-<br />

3 MARZO 2007<br />

Il consigliere dei Verdi contro il sindaco: "Ridicolo risollevare la questione Pp10”. E chiede la valutazione d’impatto ambientale<br />

Asproso: "Vogliamo le carte sul Dal Molin"<br />

Il consigliere comunale dei Verdi Ciro Asproso e il progetto<br />

della base americana al Dal Molin<br />

Auguri <strong>VicenzaPiù</strong><br />

Ogni spazio informativo è vitale e necessario per<br />

la democrazia. In secondo luogo, personalmente,<br />

credo che la carta stampata mantenga un suo<br />

ruolo alto, non foss'altro perché aiuta a riflettere:<br />

la lettura, voglio dire, impegna, spinge ad approfondire,<br />

richiede un ruolo attivo da parte del lettore,<br />

ruolo ben diverso da quello del telespettatore<br />

o del radioascoltatore.<br />

Non voglio stabilire supremazie di un mezzo<br />

rispetto ad altri. Così non voglio fare classifiche,<br />

inopportune e sbagliate, tra una testata e l'altra.<br />

Anch'io, come tutti, ho le mie personali preferenze,<br />

in edicola scelgo un giornale rispetto ad un<br />

altro. <strong>VicenzaPiù</strong>?<br />

Non solo lo sfoglio, ma in Presidenza della<br />

Provincia a palazzo Nievo è a disposizione di tutti<br />

e forse basterebbe questo, unito alle considerazioni<br />

precedenti, per spiegare quanto sinceri siano<br />

gli auguri di buon compleanno che faccio a<br />

Vicenza Più, a Giovanni Coviello, ai suoi collaboratori<br />

e a quanti si lanciano in folli imprese. Ma la<br />

democrazia è figlia proprio di una folle impresa,<br />

che ha bisogno di moltissime voci, senza le quali<br />

non sarebbe più tale.<br />

Prof.ssa Manuela Dal Lago<br />

Presidente della Provincia<br />

monia mondiale basata sull'esercizio<br />

della forza, mi pare<br />

una follia. Gli Americani, a<br />

casa loro, progettano le basi<br />

militari il più lontano possibile<br />

dai grandi centri abitati e se<br />

non possono farne a meno,<br />

impiegano almeno 10 anni in<br />

studi di minimizzazione dell'impatto<br />

e di compensazione<br />

sociale. Perché noi italiani<br />

dobbiamo nutrire così poca<br />

considerazione di noi stessi?<br />

Ciro Asproso<br />

Segretario cittadino Verdi<br />

www.vicenzapiu.com<br />

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Stampato d<strong>alla</strong> Pentagraph S.r.l.<br />

via Tavagnacco, 61<br />

33100 Udine<br />

Autorizz.Tribunale C.P. di Verona<br />

nr. 736/03 del 29/09/2003<br />

Supplemento della Cronaca di Trento<br />

del 3 febbraio 2007<br />

Associato all’USPI<br />

Unione Stampa Periodica Italiana<br />

Iscrizione al Registro Nazionale<br />

della stampa n.8857 del 15-12-2000


4<br />

Il marasma continua.<br />

Le elezioni per il consiglio<br />

e il presidente<br />

della Provincia sono<br />

ancora ben lungi dall'avere<br />

i candidati, dei<br />

programmi contrapposti<br />

e un'offerta chiara agli elettori<br />

vicentini. L'unica cosa che si sa è che<br />

per legge dovranno svolgersi nell'arco<br />

di tempo fra il 15 aprile e il 15 giugno.<br />

Per il resto, saranno i congressi<br />

provinciali dei partiti a sciogliere l'aura<br />

di mistero che circonda la tornata<br />

amministrativa. Sabato 3 marzo, c'è<br />

quello dell'Udc. Il 10 marzo si apriranno<br />

in contemporanea quelli della<br />

Margherita e di Alleanza Nazionale.<br />

A fine mese, o tutt'al più a inizio aprile,<br />

si svolgerà quello dei Ds. Quello<br />

della Lega Nord era il più atteso di<br />

tutti, perché decisivo per le sorti del<br />

cartello di centrodestra e per il suo<br />

candidato di coalizione. A fine gennaio<br />

è finito com'è finito, cioè commissariato<br />

da Umberto Bossi in per-<br />

sona, e pare che rimanga congelato<br />

sine die. Ovvero fino a quando le due<br />

anime del Carroccio berico - quella<br />

che fa capo al senatore Stefano<br />

Stefani contro quella rappresentata<br />

d<strong>alla</strong> presidente uscente della<br />

Provincia Manuela Dal Lago - non<br />

avranno trovato un modus vivendi.<br />

Ed è d<strong>alla</strong> lotta fratricida fra leghisti<br />

maroniani (Dal Lago) e calderoliani<br />

(Stefani) che uscirà anche il nome<br />

approfondimenti<br />

sotto il quale l'intera<br />

Casa della<br />

Libertà vicentina<br />

andrà alle urne. O<br />

almeno così sarebbe<br />

se il posto di sindaco<br />

di Verona<br />

andasse effettivamente<br />

all'ex direttore<br />

generale della<br />

Rai Alfredo<br />

Meocci (Udc),<br />

secondo gli "accordi<br />

di Arcore" stipulati<br />

due settimane<br />

fa da Silvio<br />

Berlusconi e Bossi.<br />

Se a Verona c'è un Udc, a Vicenza si<br />

confermerebbe un leghista, stabilisce<br />

il manuale Cencelli di centrodestra.<br />

Ma il commissario bossiano<br />

Gianpaolo Dozzo nell'ultimo direttivo<br />

regionale del Carroccio avrebbe<br />

imposto al partito di correre da solo,<br />

facendo così vincere la fazione della<br />

Dal Lago in rotta con An e con l'ala<br />

maggioritaria di Forza Italia comandata<br />

dall'eurodeputata Lia Sartori. Le<br />

notizie si rincorrono di giorno in giorno,<br />

e <strong>alla</strong> fine quest'ultima bizza del<br />

cavallo padano potrebbe semplicemente<br />

essere l'ennesimo tatticismo<br />

per imporre <strong>alla</strong> coalizione un candidato<br />

gradito <strong>alla</strong> Dal Lago. Il presidente<br />

del consiglio regionale Marino<br />

Finozzi, ad esempio: meno indigesto<br />

agli alleati e agli avversari interni<br />

rispetto ad un Roberto Ciambetti,<br />

segretario provinciale uscente. Addio<br />

quindi ai sogni di gloria a Palazzo<br />

Nievo del sindaco di Vicenza Enrico<br />

Hullweck, che certo non può accontentarsi<br />

di parcheggiarsi in un posto<br />

qualsiasi, magari <strong>alla</strong> presidenza del<br />

nuovo teatro, sua creatura prediletta.<br />

Anche se, come sempre, a restare col<br />

cerino in mano sarà An, relegata a un<br />

ruolo di secondo piano di cui soffre<br />

molto. Chissà, però, se un vittorioso<br />

Sergio Berlato, possibile successore<br />

di Giorgio Conte <strong>alla</strong> segreteria del<br />

partito finiano, userà la stessa determinazione<br />

che ha messo nel difendere<br />

la lobby dei cacciatori nell'ampliare<br />

il posto al sole di An nella spartizione<br />

del potere.<br />

3 MARZO 2007<br />

Si apre la stagione dei congressi. Da cui uscirà il quadro politico per le elezioni provinciali<br />

Centrosinistra a pezzi e CdL in mano <strong>alla</strong> Lega<br />

DI ALESSIO MANNINO<br />

Il segretario cittadino Guarda: "Grande Centro, un’operazione prematura"<br />

L'opposizione non si oppone, propone. E'<br />

questa l'accusa, pesantissima nonostante l'espressione<br />

velata, che filtra dalle conversazioni<br />

quotidiane tra gli esponenti dei partiti<br />

della sinistra radicale (ma anche nell'opposizione<br />

interna <strong>alla</strong> Quercia), in rotta di collisione<br />

sul programma con i riformisti Ds e Dl.<br />

A dirlo chiaro e tondo è proprio il capocorrente<br />

della sinistra interna diessina Tomaso<br />

Rebesani: "Un partito della buona ordinaria<br />

amministrazione non serve, Hüllweck e la<br />

Dal Lago con le loro giunte riescono a imbandire<br />

bene le cene in corso P<strong>alla</strong>dio e le sagre<br />

in giro per la provincia anche senza i Ds".<br />

Rebesani parla del suo partito, ma lo stesso<br />

discorso fanno PdCI, Rifondazione, Verdi e<br />

A metà aprile l'Udc di<br />

Pierferdinando Casini andrà a<br />

congresso. Un evento molto<br />

atteso perché potrebbe segnare<br />

un ulteriore sterzata del partito<br />

neo-democristiano verso il ruolo<br />

di ago della bilancia per le sorti<br />

del Prodi bis. Così è importante<br />

capire come voteranno i delegati<br />

locali, che a Vicenza saranno<br />

eletti domenica 4 marzo. C'è<br />

infatti un'ala filo-berlusconiana,<br />

quella che si riconosce nell'ex<br />

ministro Giovanardi, che ancora<br />

non digerisce l'addio dello<br />

Scudo Crociato <strong>alla</strong> Casa delle<br />

Libertà. Una coalizione che nelle<br />

provinciali vicentine di primave-<br />

ra vedrà ancora l'Udc fra le sue fila.<br />

Ma con la testa rivolta altrove,<br />

seguendo il sogno di minare i due<br />

poli per far rinascere il mitico<br />

"Grande Centro". Un Giano bifronte,<br />

l'Udc. Come ci dice il segretario cittadino<br />

Daniele Guarda, consigliere di<br />

zona 4.<br />

La posizione del suo partito riguardo<br />

alle elezioni provinciali è stata<br />

questa: "Ce ne andiamo d<strong>alla</strong> CdL<br />

se se ne va la Lega". La Lega minaccia<br />

di andare da sola un giorno sì e<br />

uno no. Ma se volete lasciare la<br />

CdL, perché questo giochino di<br />

aspettare gli altri?<br />

Per una ragione di chiarezza: se<br />

qualcuno esce da questa coalizione e<br />

Italia dei Valori per l'Unione nel suo complesso.<br />

Sostengono che i capigruppo in consiglio<br />

provinciale della Margherita e della<br />

Quercia, rispettivamente Pietro Collareda e<br />

Diego Bardelli, hanno fatto un'opposizione<br />

all'acqua di rose <strong>alla</strong> Dal Lago. Vedi la politica<br />

ambientale, che sul caso rifiuti aveva provocato<br />

la richiesta di dimissioni della presidente<br />

della Provincia da parte della sinistra<br />

estrema, bocciate da Bardelli come un'iniziativa<br />

"incosciente". Vedi la bretella di Isola,<br />

che dopo dieci anni di promesse è ancora<br />

ferma al palo senza che il centrosinistra si sia<br />

stracciato troppo le vesti. Vedi il ricorso al<br />

Tar del comitato popolare contro il teatro di<br />

Villa Cordellina, passato sotto silenzio. Vedi,<br />

poi rientra, magari al ballottaggio,<br />

accampando pretese, l'Udc prende<br />

una posizione conseguente. Non è<br />

un giocare di rimessa il nostro, perché<br />

se si crede in un progetto condiviso<br />

bisogna essere chiari, non si può<br />

alzare il prezzo per forzare la mano<br />

su assessorati, nomine e posti vari.<br />

Tra l'altro la Lega non la capisco,<br />

visto che il candidato a presidente<br />

della Provincia spetta a lei. Forse c'è<br />

una logica superiore, nazionale, o<br />

legata alle altre candidature, come<br />

quella del sindaco di Verona.<br />

Sicuramente. Ma le motivazioni<br />

del vostro mal di pancia nei confronti<br />

degli alleati sono profonde.<br />

Perché non smarcarsi dal centrode-<br />

La sinistra radicale: "In Provincia opposizione inesistente"<br />

da ultimo, la totale corrispondenza d'intenti<br />

dei riformisti diessini e diellini con la giunta<br />

Dal Lago sulle infrastrutture, Valdastico Sud<br />

in testa. Sul banco degli imputati sono le<br />

gestioni Doppio (Margherita) e Sbrollini<br />

(Ds). Quest'ultima è attesa al varco proprio<br />

nella "rossa" circoscrizione 6 del capoluogo,<br />

dove la rielezione per un candidato di centrosinistra<br />

dovrebbe essere più sicura. Il 24<br />

marzo sarà lì che si riunirà il congresso<br />

comunale del suo partito. Proprio lì dove più<br />

forte è la contestazione dei cosiddetti "massimalisti"<br />

che giudicano "non pervenuto" il<br />

gruppo ulivista a Palazzo Nievo.<br />

A.M.<br />

Perché, questo è fuori discussione, il<br />

potere andrà al centrodestra, che vincerà<br />

a mani basse. L'Unione non arriverà<br />

nemmeno come tale alle provinciali:<br />

le rispettive maggioranze interne<br />

dei Ds e della Margherita sono<br />

decise a presentarsi in un embrione<br />

di Partito Democratico, confermando<br />

l'accoppiata Ulivo. Fuori<br />

Rifondazione Comunista, Comunisti<br />

Italiani, Verdi e Italia dei Valori, indisponibili<br />

ad accogliere una bozza di<br />

programma troppo moderato. In<br />

mezzo al guado i centristi dell'Udeur,<br />

del Ppe di Carollo e dei folliniani, che<br />

sperano nell'uscita dell'Udc d<strong>alla</strong><br />

CdL. Rimanendo delusi dal probabile<br />

no del partito di Casini, se non<br />

vogliono andare in solitaria o faranno<br />

massa critica con le Rete Civica di<br />

Andrea Pelosi e John Giuliari, o si<br />

accaseranno con l'Ulivo. E la lista No<br />

Dal Molin? Il tempo passa e nessuno<br />

l'ha ancora vista. Alla Bottene, a<br />

Emilio Franzina, <strong>alla</strong> Equizi e ai<br />

ribelli del Presidio anti-base, evidentemente,<br />

non fanno difetto le parole,<br />

ma l'iniziativa.<br />

L'Udc va con il Polo ma sogna la Margherita<br />

Il segretario cittadino dell'Udc Daniele<br />

Guarda<br />

Sul successore di Manuela Dal Lago a<br />

Palazzo Nievo c'è ancora molta incertezza<br />

stra come avete fatto a livello nazionale?<br />

Perché sapete che qui il centrodestra<br />

vincerà a mani basse?<br />

Uno smarcarsi fine a sé stesso, cioè<br />

che non abbia come obbiettivo un<br />

progetto per amministrare, è farsi<br />

del male. E' prematuro coagulare le<br />

forze del Centro se la Margherita<br />

non si stacca dall'Ulivo. Intanto facciamo<br />

pesare i moderati nel centrodestra,<br />

ben sapendo che c'è un futuro<br />

davanti, che può essere diversi.<br />

E siamo al Grande Centro: tutti gli<br />

ex diccì finalmente riuniti. Ma con<br />

che faccia chiedere i voti agli elettori<br />

restando nel centrodestra se già<br />

avete in mente di uscire per allearvi<br />

con gli altri centristi?<br />

Non dipenderà da noi. La politica<br />

nazionale prima o poi prenderà atto<br />

che questo bipolarismo non funziona,<br />

e questo ricadrà anche a livello<br />

locale.<br />

La Margherita pare avviata sulla<br />

strada del Partito democratico con i<br />

Ds, e Udeur-Ppe-Italia di Mezzo<br />

hanno formato un Centrino. Che<br />

scenario prevede per le provinciali?<br />

Uno scenario tradizionale: centrodestra<br />

contro centrosinistra. Il Grande<br />

Centro è prematuro, anche se la lista<br />

centrista potrebbe essere un primo<br />

test per lo scardinamento di questo<br />

bipolarismo fra bianchi e neri. E' la<br />

legge elettorale che è da cambiare,<br />

perché impallina il Centro.<br />

A.M.


5<br />

È stata l'elemento di<br />

novità delle ultime<br />

tornate elettorali.<br />

Delle Comunali del<br />

2003, soprattutto,<br />

ma anche delle<br />

Regionali del 2005,<br />

dove si è confermata su una percentuale<br />

vicina al 5 per cento. Da tempo<br />

la lista civica (e la relativa associazione)<br />

Vicenza Capoluogo ha messo<br />

al centro della propria azione un<br />

modo di fare politica diverso, alternativo,<br />

slegato dagli interessi di partito<br />

e dalle logiche tradizionali. Una<br />

formula che adesso sembra avere<br />

perso un po' di entusiasmo ("Il<br />

nostro problema principale è che<br />

non ci sono interlocutori all'interno<br />

dei partiti con cui discutere di un<br />

progetto comune", spiega il presidente<br />

dell'associazione Andrea<br />

Pelosi), ma che potrebbe tornare ad<br />

essere vincente alle prossime provinciali.<br />

Soprattutto se si considera<br />

che, dopo il caso Dal Molin, la fetta<br />

di elettorato deluso e scontento dei<br />

partiti tradizionali è sempre più<br />

larga.<br />

Cosa farà, dunque, Vivenza<br />

Capoluogo in vista dell'appuntamento<br />

di maggio? "Di fronte ad una<br />

situazione politica disaggregata, in<br />

cui la crisi dei partiti è sempre più<br />

forte e le divisioni sempre più<br />

accentuate, abbiamo individuato<br />

due linee - risponde Pelosi -: per<br />

prima cosa, siamo pronti a presentarci<br />

da soli, con un nostro candidato<br />

presidente e con un nostro programma.<br />

Questo non ci impedisce<br />

approfondimenti<br />

però di lanciare un appello ai moderati<br />

del centrodestra e ai riformisti<br />

del centrosinistra, per trovare una<br />

convergenza che comprenda da un<br />

lato l'Udc, i carolliani del Ppe, i<br />

mastelliani, l'Italia di Mezzo, dall'altro<br />

l'Ulivo".<br />

Una formazione nuova, a metà strada<br />

tra il Grande Centro e il Partito<br />

Democratico, con una connotazione<br />

fortemente legata al territorio:<br />

l'unica, secondo Vicenza<br />

Capoluogo, che potrebbe tentare<br />

con qualche chance di opporsi ad<br />

un centrodestra la cui vittoria appare<br />

scontata come non mai. "Quello<br />

che proponiamo è una convergenza<br />

civica - sottolinea il presidente -.<br />

Non ci interessano né le ipotesi neocentriste<br />

né il Partito Democratico:<br />

la nuova forza dovrebbe essere una<br />

cosa vicentina, legata al territorio e<br />

non a logiche di carattere nazionale,<br />

quindi non esportabile".<br />

Stando alle chiacchiere e ai contatti<br />

informali, qualche possibilità di<br />

condurre in porto l'operazione ci<br />

sarebbe. Ma i problemi non mancano.<br />

"Il primo è legato <strong>alla</strong><br />

Margherita, che tradizionalmente è<br />

abituata ad avere un proprio candidato<br />

da opporre al centrodestra, e<br />

che invece dovrebbe sforzarsi di<br />

pensare ad un candidato diverso -<br />

continua Pelosi -. Poi è obiettivamente<br />

un problema far convivere<br />

l'Udc con i Ds, ma noi cerchiamo di<br />

ragionare in una logica che vada al<br />

di là dei partiti. Qui si tratta di lanciare<br />

una sfida a Lega Nord e Forza<br />

Italia, che altrimenti vincono a<br />

mani basse. Se devo essere realista,<br />

però, dico che <strong>alla</strong> fine andremo da<br />

3 MARZO 2007<br />

L'associazione vorrebbe unire i moderati della Cdl e i riformisti dell'Ulivo. Ma a maggio si presenterà con un proprio candidato<br />

Vicenza Capoluogo,<br />

le civiche b<strong>alla</strong>no da sole<br />

DI LUCA MATTEAZZI<br />

E' laureato in matematica, Achille<br />

Variati. E' da qui che si deve partire<br />

per capire la foga barricadiera<br />

con cui il vicepresidente del consiglio<br />

regionale ed ex sindaco di<br />

Vicenza si sta muovendo sul caso<br />

Dal Molin. Come dire: attenti a<br />

coloro che mi criticano per l'appoggio<br />

<strong>alla</strong> rivolta anti-base, io i<br />

conti li so fare. Perché è tempo di<br />

calcoli e strategie, in casa ulivista.<br />

A maggio ci sono le provinciali,<br />

l'anno prossimo le comunali. E<br />

ogni mossa che fa, Achille, la pesa<br />

e la soppesa. "A Vicenza c'è un<br />

vuoto di politica", esordisce sottintendendo<br />

che finora il centrosinistra<br />

ha gestito malissimo tutta<br />

la vicenda. "E giustamente c'è<br />

stata una reazione inedita dei<br />

vicentini. Dei cittadini vicentini,<br />

che dai partiti pretendono rispetto".<br />

Però, nella trasmissione di<br />

Lucia Annunziata, quel duetto col<br />

disobbediente Luca Casarini ha<br />

fatto infuriare il suo partito, la<br />

Margherita… "Con lui non ho<br />

niente in comune, ma quella volta<br />

ha fatto dei ragionamenti condivisibili.<br />

Anche Cristo si fermò a parlare<br />

con la samaritana… Anche se<br />

Andrea Pelosi (a sinistra) con il sindaco di Verona e<br />

il capogruppo in consiglio comunale Giovanni Giuliari<br />

Variati: "Non mi candido a sindaco. La base? Non al Dal Molin"<br />

io non sono Cristo, s'intende".<br />

La logica del matematico Variati<br />

sembra ferrea: non lascio scoperto<br />

lo spazio nato dal malcontento<br />

degli elettori di centrosinistra<br />

sulla Ederle 2, anzi me ne faccio<br />

carico dandogli voce acquistando<br />

così una credibilità spendibile un<br />

domani. Cioè alle comunali 2008.<br />

Magari da candidato sindaco.<br />

"Queste di una mia candidatura a<br />

sindaco sono voci infondate, ringrazio<br />

tutti ma a decidere del mio<br />

destino sono solo io. Chi vede calcoli<br />

elettoralistici dietro le mie<br />

prese di posizione sta sbagliando",<br />

replica seccamente. Sindaco bis<br />

forse no (anche se in politica tutte<br />

le porte restano aperte). Tuttavia<br />

Variati è senz'altro uno dei registi<br />

che detteranno il film da proiettare<br />

durante il congresso della<br />

Margherita del 10 marzo. Fedeli al<br />

ticket con i Ds o luce verde al<br />

Grande Centro con il trio Ppe-<br />

Udeur-Italia di Mezzo e con<br />

l'Udc? "Le faccio questo pronostico<br />

e poi ci risentiamo dopo il 10: il<br />

congresso sarà molto dibattuto,<br />

ma si concluderà in modo unitario<br />

scegliendo la strada del partito<br />

Democratico" (di cui lui è responsabile<br />

per il Veneto).<br />

Per l'operazione Grande Centro,<br />

secondo Achille, manca il perno:<br />

cioè l'Udc. Il partito di Casini, nel<br />

Vicentino, "oggi è bloccato col<br />

centrodestra, ma in futuro, quando<br />

il Partito Democratico sarà<br />

compiuto, allora sì che potrà<br />

allearsi con noi". Cioè suppergiù<br />

nel 2009, anno delle elezioni europee<br />

(sempre che non si vada alle<br />

politiche prima). Quanto ai partiti<br />

della sinistra radicale, "con loro ci<br />

sono molte divergenze programmatiche.<br />

Se è così, si va divisi, perché,<br />

essendo le provinciali delle<br />

elezioni amministrative, a maggior<br />

ragione si deve concordare su<br />

quel che si vuol fare". Variati<br />

mette così una pietra tombale<br />

sull'Unione. Il cui logo potrebbe<br />

invece riaffacciarsi sulle schede<br />

elettorali l'anno prossimo nel<br />

capoluogo. Un po' perché a<br />

Vicenza città l'apporto di comunisti,<br />

verdi e sinistra interna Ds è di<br />

ben altro peso che in Provincia. E<br />

un po' perché, sostiene, "nel 2008<br />

il caso Dal Molin terrà banco in<br />

ogni caso, sia che i lavori siano in<br />

corso sia che, come mi auguro, non<br />

siano cominciati. Il Dal Molin<br />

rappresenta infatti un'idea diversa<br />

di città rispetto a quest'amministrazione<br />

di centrodestra,<br />

responsabile di un netto peggioramento<br />

della qualità della vita".<br />

Ma gli Americani la base la<br />

vogliono, e la vogliono<br />

in aree demaniali per<br />

non perdere tempo, gli<br />

ribattiamo. "Gli<br />

Americani devono avere<br />

rispetto per noi.<br />

Vogliono chiudere entro<br />

il loro anno finanziario?<br />

Aspetteranno che<br />

troviamo un altro posto.<br />

E che stiano più tranquilli<br />

anche i nostri<br />

i m p r e n d i t o r i " .<br />

Sull'altro lato dell'aereoporto<br />

può bastare?<br />

"Non posso dirlo io, ma<br />

sicuramente non<br />

potranno essere cambiamenti<br />

irrisori, altrimenti<br />

i cittadini hanno<br />

ragione a dire no e<br />

basta. Io credo nelle<br />

parole di D'Alema del 21<br />

soli: non sempre le cose migliori<br />

vanno in porto, e in Italia quasi<br />

mai".<br />

In ogni caso, Vicenza Capoluogo in<br />

questo momento sembra guardare<br />

con più interesse verso i partiti,<br />

piuttosto che <strong>alla</strong> miriade di comitati<br />

e associazioni civiche che costellano<br />

il territorio provinciale e che<br />

avrebbero potuto costituire un altro<br />

potenziale punto di riferimento. Il<br />

discorso vale in particolare per il<br />

fronte del No al Dal Molin: il malumore<br />

creato d<strong>alla</strong> vicenda Ederle 2 è<br />

grande, ma la civica non intende<br />

puntare su questa carta per raccogliere<br />

consensi. "Noi siamo sempre<br />

stati contrari <strong>alla</strong> base, e siamo contrari<br />

anche a tutti i discorsi che si<br />

sentono adesso sulla riduzione del<br />

danno - conclude il presidente -: se<br />

la città è contraria, e noi siamo convinti<br />

che lo sia, deve ribadire il proprio<br />

no e far capire agli americani<br />

che il nuovo insediamento non è<br />

gradito. Detto questo, va precisato<br />

che la provincia non ha competenze<br />

dirette in materia, e non sarebbe<br />

giusto strumentalizzare in chiave<br />

provinciale una questione cittadina".<br />

Achille, la matematica e l'Unione che non c'è più<br />

febbraio, che ha parlato di dialogo<br />

con la popolazione". Rimane il<br />

dubbio se sarà la popolazione a<br />

dialogare, o se saranno i partiti a<br />

farlo per essa. Il matematico<br />

Achille da Vicenza forse ha già<br />

calcolato tutto.<br />

A.M<br />

Achille Variati esclude una sua candidatura<br />

alle prossime comunali


6<br />

La ripresa continua.<br />

Dopo un<br />

lungo periodo di<br />

difficoltà, per l'industria<br />

vicentina il<br />

2006 sembra davvero<br />

essere stato<br />

l'anno dell'inversione di rotta. La<br />

conferma arriva dalle prime anticipazioni<br />

sui risultati dell'indagine<br />

congiunturale condotta da<br />

Confindustria sull'andamento<br />

dell'ultimo trimestre dell'anno<br />

scorso, indagine da cui emerge<br />

un trend positivo, con tutti i principali<br />

indicatori caratterizzati da<br />

miglioramenti abbastanza netti.<br />

Tra ottobre e dicembre, in particolare,<br />

la produzione industriale<br />

è aumentata del 4,7 per cento,<br />

grazie ad un aumento consistente<br />

della domanda che ha coinvolto<br />

sia i mercati nazionali che<br />

quelli esteri: le vendite verso<br />

l'Italia sono infatti cresciute del<br />

4,7 per cento, mentre le esportazioni<br />

sono aumentate verso<br />

inchiesta<br />

l'Europa del 3,7 per cento, e<br />

verso i paesi extra-UE del 4,1 per<br />

cento. Certo, bisogna distinguere<br />

tra i vari settori, perché se l'abbigliamento,<br />

il meccanico, le materie<br />

plastiche e il mobile sembrano<br />

procedere a gonfie vele, l'oro,<br />

la concia e l'industria alimentare<br />

arrancano. Ma per dare un'idea<br />

del miglioramento complessivo,<br />

basta dire che la crescita era stata<br />

del 3,9 per cento nel trimestre<br />

precedente, e solo dello 0,8 per<br />

cento nello stesso periodo del<br />

2006. Buone notizie, infine, anche<br />

sul fronte dell'occupazione, con<br />

un aumento del numero di<br />

addetti dello 0,8 per cento.<br />

Sulla base di questi dati, sono<br />

ottimistiche anche le previsioni<br />

per i primi mesi del 2007: secondo<br />

gli analisti di Confindustria la<br />

fase di crescita dovrebbe infatti<br />

continuare, anche se con percentuali<br />

più contenute. Si parla di un<br />

probabile incremento della produzione<br />

del 3 per cento, delle<br />

vendite del 2,1 - 2,2 per cento, e<br />

di una conferma degli attuali<br />

valori occupazionali.<br />

Tutto bene? Non proprio, perché<br />

le notizie sugli investimenti delle<br />

aziende - il vero termometro<br />

della fiducia degli imprenditori -<br />

fanno capire che il periodo difficile,<br />

probabilmente, non è ancora<br />

del tutto superato. Solo un'azienda<br />

su cinque (il 21 per cento),<br />

infatti, ha previsto un aumento<br />

dei propri investimenti per il<br />

prossimo anno, mentre una su<br />

quattro (per la precisione il 24<br />

per cento) non ha in programma<br />

alcun tipo di investimento.<br />

Segno che in molti guardano<br />

ancora con apprensione al futuro.<br />

3 MARZO 2007<br />

Produzione in crescita, ma le aziende che investono sono poche. E intanto scatta la corsa <strong>alla</strong> presidenza di Confindustria<br />

L'economia riparte, Calearo lascia<br />

DI LUCA MATTEAZZI<br />

Quando si parla di<br />

economia, impresa e<br />

industria, si danno<br />

per scontati i concetti<br />

di "sviluppo", "crescita",<br />

"innovazione".<br />

C'è chi questi totem<br />

della vulgata dominante li mette in<br />

discussione dalle fondamenta, attaccandone<br />

i presupposti. Non più crescita,<br />

dunque, ma "decrescita". E' la<br />

prospettiva che in Italia trova uno<br />

dei messimi teorici in Maurizio<br />

P<strong>alla</strong>nte, ex insegnante, studioso di<br />

tecnologie ambientali ed efficienza<br />

energetica, scrittore (il suo manifesto<br />

si trova nel libro "La decrescita<br />

felice", 2005) e oggi consulente per<br />

l'energia del ministero<br />

dell'Ambiente.<br />

Perchè la crescita (delle imprese,<br />

del Pil) è un'idea da rigettare?<br />

Perché "più" non vuol dire<br />

"meglio"?<br />

Oggi seguiamo la concezione secondo<br />

cui lo scopo della produzione è<br />

l'aumento dello scambio di merci.<br />

Ma questo non coincide con il<br />

benessere, perché il Pil non misura i<br />

beni e i servizi a disposizione della<br />

popolazione, ma le merci scambiate<br />

con denaro. Faccio un esempio. Se<br />

io vado in auto da un punto A un<br />

punto B, consumo benzina. Se trovo<br />

code e incolonnamenti, uso più benzina.<br />

Che vuol dire aumentare il Pil,<br />

visto che dovrò acquistarne di più.<br />

Ma maggior consumo di petrolio<br />

non è un bene. Lo stesso se io, invece<br />

di comprarli, coltivo pomodori<br />

nel mio orto: faccio abbassare il Pil.<br />

Cioè propone di ridurre i consumi<br />

e tornare a forme preindustriali<br />

di autoproduzione e<br />

autoconsumo. E' questa la<br />

decrescita?<br />

Mentre l'economia della crescita<br />

sostituisce beni con merci per poter<br />

aumentare il flusso di denaro, l'economia<br />

della decrescita aumenta<br />

Negli ultimi mesi del 2006 la produzione industriale è cresciuta<br />

del 4 per cento<br />

beni che non sono merci. Essa si sviluppa<br />

in tre cerchi concentrici: nel<br />

primo c'è l'autoproduzione di beni e<br />

servizi; nel secondo gli scambi non<br />

mercantili; nel terzo la sfera mercantile.<br />

Per capire cosa vuol dire autoproduzione<br />

basta risalire di una<br />

generazione e pensare a tutti i beni<br />

che si producevano in casa. Lo stesso<br />

per i servizi <strong>alla</strong> persona: se un<br />

bambino va all'asilo, si aumenta il<br />

Pil, ma i genitori sono costretti a<br />

lavorare anche per pagare quel servizio.<br />

Perché invece non affidarsi,<br />

poniamo, agli anziani del vicinato? Il<br />

secondo cerchio riguarda il recupero<br />

del dono e del controdono, della<br />

dimensione comunitaria (da<br />

"cum" e "munus", donare insieme).<br />

Per il resto, si riduce al<br />

minimo lo scambio mercantile.<br />

Ma quanto è fattibile una<br />

visione simile? Dev'essere<br />

lasciata all'iniziativa del<br />

singolo o entra in gioco<br />

anche la politica?<br />

Si tratta di rivedere le nostre<br />

scelte, i nostri stili di vita individuali.<br />

Ma c'è anche una componente<br />

politica. Nelle nostre case<br />

consumiamo in media all'anno<br />

20 litri di gasolio. In Germania<br />

e nel vicino Alto Adige solo 7<br />

litri: significa che ne sprechiamo<br />

due terzi. Qui la politica<br />

deve fare la sua parte. E anche l'innovazione.<br />

La decrescita non è un<br />

concetto negativo: vuole usare le tecnologie<br />

invece che l'aumento della<br />

produttività, per ridurre lo spreco di<br />

energie, risorse e rifiuti. Si tratta di<br />

un nuovo paradigma, che come tale<br />

coinvolge i valori, i modelli di comportamento,<br />

gli stili di vita.<br />

Sì ma si deve fare i conti con gli<br />

interessi delle imprese, che<br />

non sembrano avere intenzione<br />

di cambiare modello di<br />

business. Prendiamo il petrolio:<br />

perché l'industria petrolifera<br />

dovrebbe chiudere baracca<br />

in nome della decrescita?<br />

Posso dirlo? Cazzi suoi. Nessuno<br />

impedisce alle imprese di convertire<br />

gli investimenti in business legati<br />

<strong>alla</strong> decrescita.<br />

Le imprese sono costitutivamente<br />

votate <strong>alla</strong> crescita, non<br />

foss'altro per inerzia.<br />

Sì, questo aspetto c'è. Ma il fatto è<br />

che siamo imbevuti della logica della<br />

crescita, dell'ideologia secondo cui<br />

crescere significa progresso. Non è<br />

vero! E' un modello che ci fa star<br />

male. Basta vedere che succede negli<br />

Stati Uniti, dove il 50% della popolazione<br />

fa uso di psicofarmaci.<br />

E per l'energia?<br />

Chi parla di fonti rinnovabili ricorre<br />

a un ossimoro, come è un ossimoro<br />

Intanto sta entrando nel vivo<br />

anche la corsa per la successione<br />

a Massimo Calearo sulla poltrona<br />

di presidente di<br />

Confindustria, una delle cariche<br />

più influenti a livello cittadino e<br />

provinciale. Salvo modifiche<br />

dello statuto (difficili, ma non da<br />

escludere a priori), Calearo non<br />

può essere rieletto, e in pole position<br />

sembrano esserci alcuni<br />

nomi a lui vicini e che già adesso<br />

fanno parte del gruppo dirigente<br />

di Palazzo Bonin Longare, ad<br />

esempio i due vicepresidenti<br />

Adamo D<strong>alla</strong> Fontana e Michele<br />

Amenduni. In ballo c'è però<br />

anche Elio Marioni (presidente<br />

della Askoll e del Cuoa), che rappresenterebbe<br />

invece un fattore<br />

di discontinuità, e non è un caso<br />

che la sua candidatura abbia<br />

incontrato delle resistenze .<br />

Infine, tra i candidati c'è anche<br />

l'imprenditore scledense<br />

Massimo Zampieri, che al<br />

momento pare destinato al ruolo<br />

dell'outsider con pochissime<br />

chance di vittoria.<br />

P<strong>alla</strong>nte, teorico anti-sviluppo: "Il futuro? Ridurre produzione e consumi"<br />

Decrescita, quando benessere non fa rima con Pil<br />

DI ALESSIO MANNINO<br />

Maurizio P<strong>alla</strong>nte, uno dei principali studiosi<br />

italiani della teoria della decrescita<br />

lo "sviluppo sostenibile". Le rinnovabili<br />

sono più care e meno redditizie,<br />

e non intaccano minimamente la<br />

logica della crescita. Idem per il<br />

nucleare: il suo utilizzo richiede più<br />

tempo, è più costoso, è meno redditizio,<br />

e presenta grossi rischi, a partire<br />

dallo smaltimento delle scorie.<br />

Chi promuove il nucleare è un mentecatto,<br />

altra parola non mi viene.<br />

Scusi se insisto, ma come<br />

orientare <strong>alla</strong> <strong>rovescia</strong> il sistema<br />

economico globalizzato<br />

rispetto all'obbiettivo della crescita?<br />

Bisogna aspettarne l'implosione<br />

interna, lo scoppio<br />

della bolla di denaro su cui si<br />

regge?<br />

Se si va avanti così, il crollo ci sarà.<br />

Faccio presente che già oggi molte<br />

persone tentano stili di vita diversi, e<br />

qualcuno pone il problema anche<br />

sul piano politico-economico.<br />

Succede per esempio in tutti questi<br />

movimento del No: No Tav, No<br />

Mose, No Dal Molin. Tutti "no" allo<br />

sviluppo e <strong>alla</strong> crescita, sorti perché<br />

nella testa di quelle persone si è rotta<br />

l'equazione "più scienza uguale più<br />

progresso uguale più benessere".<br />

Quello che manca è il passo successivo:<br />

l'elaborazione di una proposta<br />

compiuta di decrescita. Manca<br />

ancora una consapevolezza culturale<br />

profonda.


7<br />

Toscano di nascita ma vicentino<br />

d'adozione, fondatore di una<br />

delle aziende più innovative del<br />

territorio vicentino (la Askoll, 140<br />

milioni d fatturato, 500 dipendenti<br />

e quasi 400 brevetti depositati),<br />

Elio Marioni è sicuramente<br />

una delle figure di punta dell'imprenditoria<br />

vicentina. Da tre anni<br />

è anche presidente del Cuoa, la<br />

fondazione di studi universitari<br />

di organizzazione aziendale di<br />

Altavilla, un punto di osservazione<br />

privilegiato sulla realtà e sullo<br />

stato di salute dell'economia<br />

della provincia. "E in questi anni<br />

la fondazione ha fatto progressi<br />

straordinari - rivendica con orgoglio<br />

-, soprattutto come consapevolezza<br />

del proprio ruolo sociale.<br />

Qual è il ruolo di un centro<br />

come il Cuoa per un' economia<br />

come quella vicentina, che sta<br />

attraversando un momento di<br />

difficoltà e di profondi cambiamenti?<br />

"Il Cuoa ha un ruolo assolutamente<br />

primario, ancora più della<br />

produzione e della finanza, perché<br />

deve diventare lo strumento<br />

di congiunzione tra il mondo<br />

delle imprese e quello della conoscenza.<br />

Nel nostro sistema la conoscenza<br />

ha avuto per tanti anni un ruolo<br />

marginale, soprattutto perché le<br />

istituzioni universitarie non si<br />

sono avvicinate al mondo delle<br />

attività: troppa politica, troppe<br />

divisioni".<br />

È vero anche il contrario, però.<br />

"Sì, ma credo che l'industria sia<br />

meno colpevole, nel senso che<br />

tocca a chi ha più cultura fare lo<br />

sforzo maggiore per avvicinarsi<br />

all'altro. Invece si è creato questo<br />

stereotipo per cui l'imprenditore<br />

e l'accademico non si parlano, e<br />

stanno uno da una parte e uno<br />

dall'altra, senza contatti. Il Cuoa<br />

è sempre stato più vicino al versante<br />

universitario. Io ho invertito<br />

questa tendenza avvicinando<br />

la Fondazione alle richieste del<br />

nostro sistema produttivo. Del<br />

resto oggi l'azienda non può<br />

sopravvivere senza conoscenza,<br />

non basta più dire che siamo un<br />

popolo di fantasisti e inventori:<br />

quel tipo di imprese ha fatto il<br />

suo tempo e non ha più speranze.<br />

Non si può competere nel mondo<br />

globalizzato senza gli strumenti<br />

adatti. È come correre in bicicletta<br />

contro i treni ad alta velocità".<br />

Lei ha detto che la spesa per un<br />

master equivale a quella per<br />

un'auto nuova, ma è un regalo<br />

molto più utile da fare ad un<br />

figlio. I vicentini l'hanno capito?<br />

"Direi di sì. E come Cuoa dobbiamo<br />

arrivare a garantire un posto<br />

inchiesta<br />

adeguato a tutti i giovani che<br />

vengono da noi, si impegnano e<br />

lavorano duro. Ci siamo vicini,<br />

perché con i master degli ultimi<br />

24 mesi l'80 - 90 per cento degli<br />

studenti aveva già un contratto a<br />

tempo indeterminato <strong>alla</strong> fine del<br />

corso. E ci sono situazioni paradossali<br />

in cui si diplomano 30<br />

giovani e abbiamo 60 richieste".<br />

Avete avviato un master riservato<br />

agli imprenditori. C'è bisogno<br />

di formazione anche per la<br />

classe imprenditoriale?<br />

"Ce n'è molto nelle vecchie generazioni,<br />

meno nei giovani, che<br />

hanno più cultura, e questo è uno<br />

dei motivi che è <strong>alla</strong> base di molti<br />

conflitti legati al cambio generazionale.<br />

Del resto un imprenditore<br />

che vuole gestire un'azienda<br />

nel mondo di oggi deve capire<br />

che cosa vuol dire gestire una<br />

squadra o creare consenso, solo<br />

per fare un paio di esempi, e deve<br />

avere la capacità di mettersi in<br />

discussione. Ci sono tante virtù<br />

nell'imprenditoria vicentina, a<br />

cominciare da una grande voglia<br />

di fare e di intraprendere, ma<br />

queste devono essere strutturate<br />

e guidate".<br />

A proposito di imprese vicentine:<br />

gli ultimi dati mostrano che<br />

l'economia sta ripartendo. È<br />

davvero finita la crisi?<br />

"No. Guardiamo ai livelli di occupazione:<br />

se si considera il dato<br />

complessivo, l'occupazione è stazionaria.<br />

Ma se analizziamo nel<br />

dettaglio vediamo che c'è una<br />

crescita nei servizi e un calo nell'area<br />

prettamente industriale. Se<br />

l'occupazione meramente produttiva<br />

non cresce, non cresce<br />

nemmeno la vera ricchezza. Si<br />

alimenta il mercato interno, il<br />

suk, per così dire, ma non la creazione<br />

di ricchezza. La vera crescita<br />

è quando ci sono delle attività<br />

che si confrontano a livello globalizzato<br />

e creano occupazione di<br />

alto livello legata alle attività produttive.<br />

E questo non sta avvenendo".<br />

Cosa manca?<br />

"Manca la politica. Si parla molto<br />

e si fa troppo poco, quando bisognerebbe<br />

fare il contrario. Le<br />

ricette le conosciamo tutti, sono<br />

state fatti decine di convegni, ma<br />

bisogna avere la forza di applicarle".<br />

Lei è stato uno dei primi a sostenere<br />

che non sempre la delocalizzazione<br />

è conveniente.<br />

Perché, allora in tanti continuano<br />

ad andare all'estero?<br />

"Bisogna vedere cosa si delocalizza,<br />

ma ormai si stanno rendendo<br />

conto tutti che la delocalizzazione<br />

non può essere una scelta per<br />

tutti. Se una volta partivamo con<br />

la valigia di cartone, adesso non<br />

possiamo partire con la ventiquattrore:<br />

può funzionare per le<br />

grandi imprese strutturate, per le<br />

multinazionali, non per i piccoli<br />

imprenditori".<br />

Da presidente di una<br />

Fondazione che lavora a sostegno<br />

dell'economia, come vede la<br />

situazione di stallo della Fiera?<br />

"Ci si sta nascondendo dietro<br />

problemi marginali. Sotto c'è la<br />

politica, ci sono gli interessi, le<br />

cariche. Invece bisognerebbe<br />

chiedesi seriamente a cosa serve<br />

una fiera oggi? La fiera di<br />

Vicenza ha una funzione ancora<br />

attuale? Sono domande difficili:<br />

la fiera è nata per un'industria,<br />

quella dell'oro, che oggi non c'è<br />

più, e ha funzionato bene fin<br />

quando ha avuto una mansione<br />

chiara.<br />

Oggi la funzione primaria è sparita,<br />

e mi sembra che non riesca<br />

più ad essere efficace né come<br />

vetrina né come mercato, che<br />

sono le due cose principali a cui<br />

serve una fiera. È un centro di<br />

potere, ma non vedo una funzione<br />

economica prioritaria".<br />

Sta dicendo che dovrebbe chiudere?<br />

"Non dico questo, ma ci si deve<br />

rendere conto che tutto il sistema<br />

è cambiato. Anche in questo settore<br />

una concentrazione delle<br />

attività è inevitabile. Non è pensabile<br />

che ogni paese abbia la<br />

propria fiera: è antistorico e<br />

antieconomico".<br />

3 MARZO 2007<br />

Per il possibile successore di Calearo Assindustria deve rinnovarsi. Perchè la sfida della globalizzazione è ancora tutta da giocare<br />

Marioni lo sfidante: “C’é ancora crisi”<br />

Elio Marioni, fondatore del gruppo Askoll e presidente della Fondazione<br />

Cuoa. Potrebbe essere lui il successore di Calearo in Confindustria<br />

Fra gli aspiranti al famoso "indotto" della nuova base<br />

Usa si è formata una cordata di piccoli imprenditori edili<br />

in lizza per il re-bando che scade il 6 marzo.<br />

Chiedono a gran voce modifiche <strong>alla</strong> legge Merloni del<br />

'94, la legge quadro sui lavori pubblici approvata a<br />

ridosso dell'inchiesta Mani Pulite contro la corruzione<br />

nel business degli appalti. Subito pronti a fare lobby a<br />

Roma i parlamentari locali Pierantonio Zanettin (Forza<br />

Italia) e Paolo Franco (Lega Nord). Ma l'iniziativa è<br />

persa in partenza.<br />

La Merloni prevede che superato il valore di 6 milioni di<br />

euro, un bando di gara si estenda <strong>alla</strong> concorrenza delle<br />

imprese di tutta Europa. Il che equivale a dire "internazionali",<br />

perché le multinazionali americane hanno le<br />

loro divisioni europee e nazionali. Che sia molto difficile,<br />

per non dire impossibile, che la legge subisca cambiamenti<br />

per creare canali preferenziali ad hoc alle ditte<br />

locali, lo dicono due fatti. Primo: la politica edilizia<br />

Negli ultimi mesi Vicenza è<br />

stata considerata la città-simbolo<br />

della rivolta della base confindustriale,<br />

fatta di piccole e<br />

medie imprese, contro i vertici<br />

dell'associazione e contro il<br />

governo Prodi. C'è davvero questo<br />

malessere?<br />

"Credo di sì, ed è normale. Un<br />

governo che prevede la generazione<br />

di posti di lavoro attraverso<br />

la burocrazia, che non rappresenta<br />

in modo diretto il mondo<br />

imprenditoriale, che non ha possibilità<br />

di soddisfare le richieste<br />

dei propri elettori se non in modo<br />

assistenzialistico e quindi antieconomico,<br />

che cosa c'entra con gli<br />

imprenditori? È antitetico: può<br />

cercare il confronto, ma è come<br />

mettere assieme il diavolo e l'acquasanta".<br />

E nei confronti dei vertici di<br />

Confindustria?<br />

"Confindustria è un'associazione<br />

come tutte le altre: autoreferenziale,<br />

che vive di quote associative<br />

e di associati.<br />

Queste associazioni, concepite<br />

come sono ora, hanno fatto il loro<br />

tempo: devono aprirsi, democratizzarsi,<br />

dare spazio al confronto,<br />

non occuparsi solo delle proprie<br />

attività interne. Devono parlare<br />

di meno e fare di più, ma forse<br />

per fare questo mancano un po'<br />

di idee".<br />

Lei è candidato <strong>alla</strong> presidenza<br />

della Confindustria vicentina:<br />

sarà lei il successore di Calearo?<br />

"Non so. Per quanto mi riguarda,<br />

si decide lunedì.<br />

Diciamo che la mia candidatura<br />

finora non ha avuto vita facile.<br />

Mi auguro che i membri della<br />

giunta che sono chiamati a pronunciarsi<br />

sulla mia persona siano<br />

sereni e tranquilli nel giudizio".<br />

Quegli imprenditori piccoli piccoli<br />

seguita fin qui dal ministro delle Infrastrutture Antonio<br />

Di Pietro non vede fra i suoi obbiettivi alcuna riforma<br />

della normativa sui lavori pubblici. Tanto meno sulla<br />

Merloni, frutto proprio di quella lotta agli inciuci sottobanco<br />

di cui lui è stato un campione quando portava la<br />

toga. Secondo: un bando europeo come quello del Dal<br />

Molin segue le regole europee, e per cambiare queste<br />

bisogna fare lobby non a Roma, ma a Bruxelles. Ma a<br />

trovare ascolto negli uffici dell'euroburocrazia sono solitamente<br />

proprio le grandi imprese di costruzioni della<br />

stazza di Impregilo, delle governative Coop rosse o dei<br />

colossi stranieri favoriti per l'affare Ederle 2. La disperata<br />

richiesta d'aiuto dei piccoli impresari vicentini fa<br />

sembrare probabile l'azzeramento della quinta e più<br />

importante delle cinque condizioni con cui il Comune ha<br />

detto sì <strong>alla</strong> base: l'utilizzo di "risorse locali".<br />

A.M.


8<br />

C'è chi dice che<br />

Prodi sia stato<br />

spodestato da chi<br />

è contro i Dico<br />

(leggi: Ruini).<br />

Dico: acronimo<br />

già entrato nella<br />

lingua italiana a significare "diritti<br />

dei conviventi". Cioè delle coppie<br />

di fatto, etero o omosessuali<br />

poco importa (o forse importa<br />

molto?). Prodi o non Prodi, bis o<br />

non bis, la prima certezza è che il<br />

disegno di legge del duo al femminile<br />

Bindi-Pollastrini è stato<br />

messo nel congelatore della politica,<br />

si mormora in una stanza<br />

vicino all'ufficio di Mastella,<br />

incartato sotto il mittente<br />

"Casini", nell'attesa di capire da<br />

chi verrà votato il nuovo governo.<br />

E allora, noi che della convivenza<br />

abbiamo fatto una scelta (500mila<br />

persone secondo recenti studi<br />

Istat) e che non vogliamo né il<br />

matrimonio cattolico né quello<br />

civile, aspettiamo di vedere e<br />

soprattutto di capire cosa accadrà.<br />

La seconda certezza è che la<br />

gerontocrazia che siede in parlamento<br />

è sempre più lontana dalle<br />

giovani generazioni, da quei ventenni<br />

e trentenni, che prima o poi<br />

(chissà quando, se non mollano le<br />

careghe) daranno il cambio ai<br />

nostri vertici politici. Chi, come<br />

me, è "accoppiato" di fatto e felicemente<br />

(nel mio caso con una<br />

donna), il problema della convivenza<br />

etero e omo neanche se lo<br />

pone, è una cosa normale e <strong>alla</strong><br />

luce del sole. Un sole, per inciso,<br />

che illumina tutta l'Europa tranne<br />

il nostro Paese, ancora ignaro<br />

che la società sta cambiando.<br />

Piaccia o non piaccia <strong>alla</strong> politica.<br />

Francia, Germania, Inghilterra,<br />

Spagna, Benelux, Scandinavia:<br />

hanno già mutato la loro visione<br />

di famiglia tradizionale, aprendo<br />

la strada ai Pacs, versione più<br />

estesa e meno complicata dei<br />

nostrani Dico.<br />

Alle giovani generazioni questo<br />

non sembra affatto un problema,<br />

tanto meno un dilemma religioso<br />

come è stato fatto diventare qui<br />

da noi.<br />

Prendiamo il sottoscritto.<br />

Convivente con una figlia, a tutt'oggi<br />

la mia è considerata una<br />

famiglia di serie B, salvo il caso<br />

della scelta del matrimonio cattolico<br />

o civile che mi eleverebbe al<br />

tipo A. Già questo presupposto<br />

servirebbe a comprendere il valore<br />

dei Dico. Leggendo il ddl<br />

Bindi-Pollastrini, possiamo<br />

apprendere che a beneficiarne<br />

sarebbero i cosiddetti "conviventi",<br />

ovvero "due persone maggiorenni,<br />

anche dello stesso sesso, unite da<br />

reciproci vincoli affettivi, che convivono<br />

stabilmente e si prestano assistenza<br />

e solidarietà materiale e morale".<br />

E fin qui capiamo che non si<br />

sta parlando di mostri. Le convivenze<br />

sarebbero riconosciute nei<br />

registri anagrafici di ogni<br />

Comune, con due soglie di anni<br />

di convivenza per il riconoscimento<br />

dei diritti: dopo tre anni,<br />

vengono riconosciuti i diritti e le<br />

tutele del lavoro; dopo nove,<br />

sono riconosciuti i diritti di suc-<br />

fatti&notizie<br />

Ecco come un nostro cronista, convivente con una figlia, vive la questione delle famiglie di fatto<br />

C'è chi Dico no. E io dico sì<br />

DI TOMMASO QUAGGIO<br />

Il ministro Rosy Bindi: sui Dico è in disaccordo con il capo della Cei Ruini<br />

cessione. I diritti immediatamente<br />

fruibili sono: decisioni in materia<br />

di salute e in caso di morte, permesso<br />

di soggiorno, alloggi di edilizia pubblica,<br />

utili di impresa, tassa di successione.<br />

Quelli dopo un determinato<br />

periodo di tempo invece<br />

sono: contratto di locazione, agevolazioni<br />

in materia di lavoro, trattamenti<br />

previdenziali e pensionistici,<br />

diritti di successione. Doveri previsti<br />

saranno: autocertificazione,<br />

obbligo alimentare, effetto retroattivo.<br />

Tradotto, questo significa che<br />

con l'approvazione dei Dico, solo<br />

per fare un esempio, io potrei<br />

chiedere di essere trasferito d<strong>alla</strong><br />

mia sede di lavoro per raggiungerne<br />

una più vicina <strong>alla</strong> mia<br />

famiglia. Una cosa ora impossibile<br />

perché noi, ufficialmente, come<br />

coppia non esistiamo. Oppure,<br />

uno di noi due potrebbe subentrare<br />

nel contratto d'affitto firmato<br />

dall'altro, mentre oggi rischiamo<br />

di essere buttati fuori da quella<br />

casa in cui per anni abbiamo<br />

contribuito a pagare affitto, bollette<br />

e spese varie. Ancora, con i<br />

Dico potremmo provare, se ne<br />

avessimo bisogno, a metterci in<br />

graduatoria per ottenere un<br />

alloggio di edilizia residenziale<br />

pubblica, cosa che adesso non<br />

Una vita da coppia di fatto<br />

Valentina Dovigo: "Non esistono famiglie più<br />

o meno sacre. Esiste la famiglia"<br />

Valentina Dovigo, presidente di Legambiente<br />

Vicenza, da quindici anni divide la sua vita<br />

con il suo compagno Francesco. Una scelta<br />

voluta e ragionata la sua, ma non per questo<br />

priva di ansie per la propria posizione. La<br />

prima cosa che ci racconta della propria esperienza<br />

è la preoccupazione di non potersi<br />

assistere reciprocamente nei momenti della<br />

malattia, e di conseguenza di perdere anche<br />

materialmente ciò che si è costruito negli anni<br />

di convivenza. "Fare queste ipotesi non è di<br />

certo bello, ma questa è la realtà delle cose -<br />

spiega -. Non siamo più giovincelli, ormai ci<br />

avviciniamo ai cinquanta anni, alcune esperienze<br />

forti vicino a noi, magari di amici, ci<br />

hanno fatto riflettere molto sulla questione.<br />

Abbiamo anche pensato di "regolarizzare" la<br />

nostra situazione, poi però non abbiamo più<br />

fatto questo passo. Chiusa questa parentesi,<br />

che di certo ci preoccupa, per la questione dei<br />

figli ci siamo sempre trovati incerti. Finora<br />

non abbiamo avuto la fortuna di averne, ma<br />

se dovesse succedere viste le differenze che<br />

esistono tra figli legittimi e riconosciuti, la<br />

nostra scelta sarebbe stata quella di un matri-<br />

3 MARZO 2007<br />

possiamo nemmeno prendere in<br />

considerazione. Uno degli aspetti<br />

che per esempio ci sta più a cuore<br />

è anche la possibilità di adottare<br />

un figlio, una fratellino o una<br />

sorellina per mia figlia. Questa<br />

strada però rimane preclusa,<br />

come coppia di fatto infatti non<br />

abbiamo i titoli per ottenere un'adozione.<br />

D'altronde nemmeno<br />

nostra figlia gode degli stessi<br />

diritti della prole legittima. I figli<br />

riconosciuti, come il nostro, ha di<br />

certo gli stessi diritti di un figlio<br />

legittimo nei confronti dei genitori,<br />

ma non nei confronti dei<br />

nonni o degli zii, esclusi di conseguenza<br />

dai diritti di successione.<br />

Facile capire quindi che chi, come<br />

me, vive la convivenza come una<br />

scelta, da tutto ciò non può che<br />

trarre beneficio. In fondo bastava<br />

andare non troppo lontano per<br />

iniziare una discussione sull'argomento.<br />

L'occhio doveva cadere<br />

sulla nostra bistrattata<br />

Costituzione, che all'articolo 29<br />

riconosce i "diritti della famiglia<br />

come società fondata sul matrimonio",<br />

ma non per questo nega<br />

dignità a forme diverse di rapporti<br />

di coppia. Ennò, perché<br />

all'articolo 2 sancisce che "La<br />

Repubblica riconosce e garantisce<br />

i diritti inviolabili dell'uomo, sia<br />

come singolo sia nelle formazioni<br />

sociali ove si svolge la sua personalità".<br />

E la mia personalità, ve<br />

l'assicuro, si svolge benissimo<br />

con la mia compagna Lisa e con<br />

mia figlia Martina.<br />

monio civile. Non ci sembra giusto dare dei<br />

diritti in meno rispetto ai bambini delle coppie<br />

sposate. Ecco perché i Pacs o i Dico servono.<br />

Non esistono famiglie più o meno sacre.<br />

Esiste la famiglia".<br />

Avete mai affronto il tema dei Dico con<br />

qualche amico, magari sposato?<br />

"Certo. Posso dire di aver trovato molta solidarietà<br />

da parte di coetanei e di gente più<br />

giovane. Persone che magari vivono la mia<br />

stessa situazione o che sono anche sposati<br />

con rito cattolico. Qualche difficoltà in più c'è<br />

stata con persone più grandi. Un esempio<br />

sono i miei genitori che hanno approvato la<br />

mia scelta di convivenza, ma magari vedrebbero<br />

meglio un matrimonio. Sulla scelta della<br />

possibilità di adottare un figlio, trovo che sia<br />

sbagliato sbarrare fin dall'inizio questa strada<br />

alle coppie di fatto. Non so se sia giusto dare<br />

in affidamento i figli alle coppie omosessuali,<br />

è una questione che va discussa con molta<br />

delicatezza, ma negare a tutti questa possibilità<br />

di certo non mi sembra corretto".<br />

T. Q.


9<br />

Franco Rocchetta,<br />

veneziano, fondatore<br />

della ?iga<br />

Veneta, può essere<br />

considerato la<br />

coscienza critica<br />

del "lighismo".<br />

Scrittore e opinionista, in questa<br />

intervista a tutto campo spiega il<br />

suo punto di vista sulla Lega di<br />

Bossi, l'autonomismo veneto, il<br />

caso Dal Molin e la manifestazione<br />

del 17 febbraio scorso, in cui le<br />

bandiere di San Marco sventolavano<br />

accanto a quelle dei centri<br />

sociali.<br />

Per capire il presente occorre<br />

conoscere il passato. Qual è il<br />

passato della Liga Veneta e<br />

della Lega Nord - Liga Veneta<br />

oggi dimenticato? Come nasce<br />

il leghismo in Veneto?<br />

Le matrici della Liga Veneta, e<br />

poi della Lega Nord - Liga<br />

Veneta, i caratteri, le pratiche, gli<br />

ideali originari sono diversissimi<br />

da quelli attuali. Il contrasto non<br />

potrebbe essere più stridente.<br />

Molti popoli oltraggiati come il<br />

nostro hanno dato vita a forze<br />

rapportabili <strong>alla</strong> prima Liga<br />

Veneta. Qui è stata però anche<br />

determinante l'immanenza dello<br />

Stato Veneto. Quella veneta è<br />

una civiltà di respiro mondiale;<br />

non a caso lo Stato Veneto è divenuto<br />

modello per la Repubblica<br />

Inglese, per la Federazione<br />

Olandese, ed ha preceduto molte<br />

delle conquiste della Rivoluzione<br />

Francese. Lo Stato Italiano ha<br />

tentato e tenta di negare, denigrare,<br />

conculcare i valori repubblicani<br />

veneti. Questi tentativi<br />

sono <strong>alla</strong> base della disaffezione<br />

dei veneti (e di tutte le comunità<br />

dall'Adda all'Adriatico) verso lo<br />

Stato Italiano, tanto cinico e<br />

miope. Fin da ragazzo ho iniziato<br />

a comprendere che lo Stato<br />

Italiano è nato vecchio e male,<br />

costruito con la menzogna e la<br />

violenza. Ho così incominciato a<br />

costruire, e quindi portare al successo,<br />

la Liga Veneta, dichiaratamente<br />

organizzandola come un<br />

struttura della Veneta<br />

Repubblica. La Repubblica<br />

Veneta è un modello di riferimento<br />

moderno e civile, popolare<br />

ed intimamente democratico,<br />

efficiente e gratificante. Il successo<br />

raggiunto, però, ha scatenato<br />

torme di carrieristi, e le forze che<br />

<strong>alla</strong> fine son riuscite ad infiltrarsi<br />

nella Lega, ed ad imporle il guin-<br />

zaglio. Il primo pubblico invito<br />

<strong>alla</strong> costituzione della Liga<br />

Veneta lo lanciai nel 1968, mentre<br />

nessuno tra gli attuali dirigenti<br />

leghisti compare prima del 1982.<br />

Che significato aveva il motto<br />

"paróni (cioè padroni) a casa<br />

nostra"? E cosa significa oggi?<br />

Il significato originario è lineare e<br />

limpido: indica vigilanza democratica<br />

verso le più diverse e subdole<br />

forme di colonialismo, indica<br />

assunzione di responsabilità.<br />

Nel corso degli anni questo<br />

motto è stato strumentalizzato.<br />

Oggi torna a prevalere il significato<br />

originario che oggi si sente<br />

ripetere quotidianamente, lo si è<br />

udito soprattutto a Vicenza.<br />

Quanto contavano le istanze<br />

economiciste (liberismo, meno<br />

tasse, mito del lavoro) nel leghismo<br />

veneto delle origini?<br />

Le istanze economiche, più che<br />

economiciste, erano complementari<br />

a molte altre, di ordine sociale,<br />

ambientale, morale e politico,<br />

economico, giuridico ed istituzionale,<br />

legate <strong>alla</strong> salute, al concetto<br />

stesso di Stato, di stato<br />

sociale, di civile convivenza. Non<br />

chiedevamo "meno tasse" tout<br />

court, ma che le tasse fossero raccolte<br />

e gestite con intelligenza ed<br />

onestà.<br />

Lei sostiene che l'anima del<br />

popolo veneto è pacifista.<br />

Perché un buon autonomista<br />

deve essere per la pace?<br />

Per molti motivi. Nel caso dei<br />

veneti, tanto le testimonianze<br />

classiche che l'archeologia, la<br />

protostoria e la storia confermano<br />

un nostro costante e prevalente<br />

preferire la pace <strong>alla</strong> guerra, il<br />

dialogo all'esasperazione dei<br />

conflitti. Quindi poiché una delle<br />

ragion d'essere dell'autonomismo<br />

è l'esercizio delle migliori<br />

fatti&notizie 3 MARZO 2007<br />

Il fondatore della Liga Veneta: "A Vicenza rivive il motto paròni a casa nostra". Bossi? “Più attento al potere che al federalismo”<br />

Rocchetta: "Il Leone di San Marco<br />

ruggisce ancora. Contro la base Usa"<br />

DI ALESSIO MANNINO<br />

Franco Rocchetta con una coppia di amici: "La Repubblica Veneta è un<br />

modello moderno, popolare ed intimamente democratico".<br />

virtù di un popolo o di una cultura,<br />

ecco - coerentemente - la pacifica<br />

via veneta all'autogoverno<br />

ed al federalismo. La ricerca dell'autonomia<br />

si è per molti popoli<br />

avviata lungo i percorsi della<br />

lotta armata, del terrorismo, della<br />

guerriglia, della guerra di liberazione.<br />

I risultati sono sempre stati<br />

disastrosi. Alla fine, usando le<br />

armi dell'intelligenza e della lungimiranza,<br />

i catalani ed i francofoni<br />

del Canada hanno ottenuto<br />

più dei baschi.<br />

Che valore dà <strong>alla</strong> presenza<br />

delle bandiere di San Marco<br />

alle manifestazioni contro la<br />

Ederle 2 del 17 febbraio?<br />

Enorme. Vi è stata una rigogliosa<br />

fioritura di striscioni e slogan<br />

scritti o scanditi così come il<br />

popolo pensa, in lingua veneta.<br />

In quell'immenso multiforme<br />

pacifico corteo si è rivisto il vero<br />

spirito della Liga, una enorme<br />

cosciente partecipazione orienta-<br />

La curiosità<br />

Nella storia delle Repubblica di Venezia<br />

l'anno nuovo cominciava con il primo<br />

marzo, non con il primo di gennaio. Il<br />

capodanno cadeva così in coincidenza con<br />

l'arrivo della primavera e con l'esplodere<br />

della bella stagione, dopo la lunga pausa<br />

invernale. In origine, in realtà, come<br />

ricorda Ettore Beggiato uno dei più convinti<br />

sostenitori dell'autonomismo veneto,<br />

il capodanno veneto cadeva il 25<br />

marzo, giorno della fondazione di<br />

Venezia e, secondo un'antica leggenda,<br />

della creazione del mondo. In seguito, per<br />

comodità di calcolo, la data fu anticipata<br />

al primo marzo, ma la festa cominciava<br />

già qualche giorno prima, con gli scambi<br />

ta verso la pace e la costruttività:<br />

una Veneta Repubblica in movimento<br />

al fine di ristabilire nel<br />

Veneto (e possibilmente anche<br />

intorno al Veneto) equilibrio.<br />

Il leader veneto dei centri sociali,<br />

Luca Casarini, ha diretto un<br />

invito agli autonomisti per trovare<br />

un terreno comune. E' possibile,<br />

secondo lei? E su quali<br />

basi?<br />

E' possibile. Ed è anche auspicabile.<br />

Luca Casarini si è detto<br />

"orgogliosamente sorpreso dalle bandiere<br />

venete che sbucavano da tutte le<br />

parti". Uno dei più importanti<br />

sociologi di livello europeo, Ilvo<br />

Diamanti, è giunto a riconoscere<br />

che a questo punto "siamo tutti<br />

lighisti". Si tratta di due personaggi<br />

tra loro assai diversi; che<br />

significato ha allora tutto ciò?<br />

Casarini testimonia con la sua<br />

travagliata parabola un'importante<br />

costante veneta, la ricerca<br />

della giustizia, e quindi anche<br />

della giustizia sociale. Chi chiede<br />

la chiusura dei centri sociali considerandoli<br />

fonte di turbolenze,<br />

mostra di conoscere poco la storia<br />

veneta. L'attività dei centri<br />

sociali è segnale, non causa, di<br />

profonde ingiustizie diffuse.<br />

Oggi molti gruppi vantano la<br />

continuità o la rappresentatività<br />

della Liga Veneta. Forse qualcuno<br />

di questi può intavolare un<br />

confronto od anche trattative con<br />

le aree dei centri sociali. Ma enormemente<br />

più vasto è il fronte<br />

degli elettori delusi, dei militanti<br />

disillusi, di una popolazione frastornata<br />

che ha sviluppato<br />

coscienza dei torti che continua a<br />

subire.<br />

Il Capodanno dei Veneti<br />

I casi della Val di Susa e di<br />

Vicenza sembrano unire localismo,<br />

ambientalismo e crisi dei<br />

partiti (tutti). Che ne pensa?<br />

Così può sembrare. Questa sintesi,<br />

però, evoca la categoria del<br />

"localismo", che non amo perché<br />

è spesso accompagnata da atteggiamenti<br />

di chiusura e da sentimenti<br />

e forme di egocentrismo.<br />

Sono contrario <strong>alla</strong> base di<br />

Vicenza non solo per considerazioni<br />

di ordine "locale" o di<br />

sovranità e di interesse nazionale<br />

veneto, ma perché sono europeo.<br />

E perché mi stanno a cuore non<br />

soltanto gli interessi veneti ed<br />

europei, ma dell'intero mondo e<br />

dell'intera famiglia umana.<br />

Come vede il futuro politico<br />

della Lega Nord di Bossi?<br />

Proporzionato <strong>alla</strong> notevole<br />

capacità con la quale essa si è<br />

data all'occupazione delle reti di<br />

sottogoverno. A ciò va aggiunta<br />

la sua grande dipendenza dalle<br />

strutture berlusconiane e dagli<br />

interessi di una grande potenza<br />

in questa parte d'Europa, e l'abile<br />

demagogia con la quale sa spacciarsi<br />

per paladina del federalismo.<br />

L'insipienza e l'ignavia di<br />

tanta parte della destra e della<br />

sinistra contribuiscono poi <strong>alla</strong><br />

sua tenuta elettorale.<br />

C'è spazio per una nuova forza<br />

federalista, né di destra né di<br />

sinistra, che raccolga lo scontento<br />

verso un bipolarismo fatalmente<br />

risucchiato dal Grande<br />

Centro?<br />

Sì. Se sviluppata con buona<br />

volontà ed onestà, sì da trasformare<br />

lo scontento in gratificante<br />

impegno civico diffuso.<br />

di auguri.<br />

A confermare questa antica usanza ci<br />

sarebbero anche gli attuali nomi dei mesi,<br />

con la stranezza di un mese che si chiama<br />

settembre quando in realtà è il nono dell'anno,<br />

un altro che si chiama ottobre<br />

quando è il decimo e così via. Se si comincia<br />

a contare da marzo, invece, tutto torna<br />

a posto: settembre è il settimo mese dell'anno,<br />

ottobre l'ottavo, novembre il nono<br />

e dicembre il decimo.<br />

Oggi la tradizione del capodanno veneto<br />

sopravvive soprattutto nelle manifestazioni<br />

folcloristiche del "Battimarzo" o del<br />

"Ciamar Marso", dedicate, guarda caso,<br />

al risveglio della primavera.


10<br />

DI LUCA MATTEAZZI<br />

Ricordate l'inizio<br />

dell'estate scorsa?<br />

Prodi era al governo<br />

da neanche un<br />

paio di mesi, e<br />

sullo scia dell'entusiasmo<br />

iniziale il<br />

ministro Bersani dava il via al<br />

primo, contestato, pacchetto di<br />

liberalizzazioni: una serie di<br />

misure pensate per smuovere il<br />

mercato e stimolare la concorrenza<br />

in alcuni settori dell'economia,<br />

il cui primo risultato fu però<br />

quello di mettere in fibrillazione<br />

un gran numero di categorie<br />

economiche: le farmacie scioperarono<br />

per la prima volta dopo<br />

qualche decennio, i tassisti delle<br />

grandi città incrociarono le braccia,<br />

gli avvocati si tolsero la toga<br />

per qualche giorno. A quasi un<br />

anno di distanza, dei temuti<br />

sconvolgimenti si è visto ancora<br />

ben poco, anche in quei settori<br />

che sembravano toccati più<br />

pesantemente dalle nuove normative.<br />

Taxi Driver? No grazie<br />

Il decreto Bersani apriva le porte<br />

ad un aumento del numero di<br />

licenze per i tassisti. Un provvedimento<br />

che poteva avere un<br />

senso nelle grandi città, con<br />

aeroporti internazionali e stazioni<br />

frequentate da decine di<br />

milioni di passeggeri. Molto<br />

meno in una realtà provinciale<br />

come Vicenza, e infatti in città<br />

non è cambiato assolutamente<br />

nulla. Il numero di licenze è<br />

rimasto invariato, e all'ombra di<br />

Monte Berico i tassisti continuano<br />

a faticare a trovare clienti. "Il<br />

problema riguardava solo Roma<br />

e Milano - spiega Armando<br />

Pegoraro, presidente della<br />

Cooperativa tassisti vicentini -.<br />

Una realtà come quella di<br />

Vicenza, così come tutte le altre<br />

città del Veneto, ha una situazione<br />

completamente diversa".<br />

Già, a Vicenza fanno i tassisti<br />

hanno il problema di arrivare a<br />

fine mese, e aumentare il numero<br />

di licenza vorrebbe dire<br />

"costringerci a chiudere baracca",<br />

aggiunge Pegoraro. "A<br />

Vicenza non c'è niente - continua<br />

-: non c'è l'Arena o il Lago di<br />

Garda come a Verona, non c'è<br />

una grande stazione come a<br />

Padova, non c'è nulla, e già così<br />

facciamo fatica a sbarcare il lunario.<br />

Gli unici a prendere il taxi<br />

sono gli anziani, e anche loro lo<br />

fanno sempre di meno, con la<br />

crisi che c'è".<br />

Paradossalmente, proprio grazie<br />

al decreto Bersani la cooperativa<br />

dei tassisti ha invece potuto fare<br />

qualche investimento. Ha acquistato<br />

due auto adatte al trasporto<br />

disabili, e sta valutando se sperimentare<br />

il servizio del taxi collettivo.<br />

"Sarà difficile, perché non<br />

c'è la mentalità giusta" mette le<br />

mani avanti il presidente. Che<br />

poi conclude: "I tassisti sono<br />

ancora molto, molto preoccupati.<br />

Con le liberalizzazioni <strong>alla</strong><br />

fine rimangono solo i più forti.<br />

Perché non le hanno fatte nel trasporto<br />

pubblico? Lì sì che si<br />

sarebbero visti dei risultati<br />

immediati".<br />

Pane fresco? Forse che sì, forse<br />

che no<br />

Anche il settore dei panifici era<br />

toccato direttamente d<strong>alla</strong> prima<br />

infornata di liberalizzazioni: il<br />

decreto Bersani, infatti, tra le<br />

altre cose eliminava l'obbligo<br />

della licenza e del riposo settimanale,<br />

rendendo molto più<br />

facile aprire un'attività a chi<br />

volesse cimentarsi con baguette<br />

e zoccoletti. Il boom di panifici,<br />

panettieri e rivendite di pane<br />

però non c'è stato. Quello che s'è<br />

visto, invece, è il fatto che alcune<br />

gastronomie e pizzerie al taglio<br />

cominciano a vendere pane nei<br />

giorni festivi, quando i fornai<br />

tradizionali sono chiusi per il<br />

(meritato) giorno di riposo. "I<br />

panifici stanno chiudendo, non<br />

aprendo - commenta il presidente<br />

provinciale dei panificatori<br />

Ascom Antonio Cristofani -. Ma<br />

questo dipende dal fatto che c'è<br />

un calo costante dei consumi. La<br />

concorrenza di pizzerie e gastronomie<br />

la sentiamo solo la domenica".<br />

I problemi, comunque, rimangono,<br />

e toccano da vicino anche i<br />

consumatori. "Il punto è che<br />

siamo tornati indietro di 20 anni<br />

con le normative - continua<br />

Cristofani -, anche con quelle che<br />

garantivano igiene e sicurezza.<br />

Con questa situazione non si<br />

capisce più se il pane che si compra<br />

è stato fatto in giornata o è<br />

pane precotto e congelato, se il<br />

fatti&notizie<br />

Taxi, panifici, farmacie. A quasi un anno dal primo decreto Bersani, ecco cosa è cambiato nel vicentino<br />

laboratorio è a norma oppure no.<br />

Si crea solo confusione, e infatti<br />

le ultime notizie che ci sono arrivate<br />

dicono che anche il ministro<br />

stia studiando una parziale marcia<br />

indietro".<br />

Farmacie. Giù i prezzi, su i servizi<br />

Nelle farmacie qualche novità<br />

effettivamente c'è stata, anche se<br />

è difficile capire quanto sia riconducibile<br />

direttamente al decreto<br />

Bersani. La temuta (dai farmacisti)<br />

apertura di punti vendita di<br />

farmaci all'interno dei supermercati,<br />

ad esempio, è rimasta un<br />

fatto tutto sommato limitato,<br />

mentre altre modifiche, meno<br />

pubblicizzate, hanno prodotto<br />

Il premier Romano Prodi è succeduto a se stesso.<br />

Abbiamo scritto che al Senato è inciampato su Vicenza.<br />

Ed è vero, nel senso che la base americana ha fatto da grimaldello<br />

con cui si è aperta un'inevitabile crisi di<br />

coerenza. Coerenza fra quella parte moderata del centrosinistra<br />

che si appresta a unirsi nel Partito Democratico<br />

e le posizioni pacifiste e anti-Bush della sinistra radicale,<br />

a cui il rifondarolo Franco Turigliatto e il comunista<br />

italiano Ferdinando Rossi hanno avuto la sola colpa di<br />

dar seguito col proprio voto in aula. "Traditori" è stato<br />

l'epiteto più gentile per loro, Rossi si è anche beccato un<br />

pugno in faccia, e ora sono additati al pubblico disprezzo<br />

per aver votato secondo le proprio convinzioni. Che<br />

poi sono quelle dei Giordano e dei Diliberto scesi in piazza<br />

a Vicenza il sabato prima manifestando contro una<br />

politica estera che quattro giorni dopo hanno approvato.<br />

Gli unici coerenti sono stati quei due, accusati di essere<br />

"immaturi", di "non servire il Paese" solo perché nel<br />

tragitto da Vicenza a Roma si sono ostinati a far seguire<br />

alle parole i fatti.<br />

Ma Vicenza si traduce con Afghanistan. E' opinione<br />

diffusa che in primavera gli Stati Uniti scateneranno<br />

una seconda guerra in Afghanistan. Bush, perciò, non<br />

vuole defezioni da parte degli alleati in campo (fra cui<br />

l'Italia), anzi, probabilmente vorrà più truppe. Per non<br />

dover andare a casa sull'Afghanistan, a Prodi fare il bis<br />

conviene, così può stringere più forte il cilicio che lega a<br />

effetti più consistenti. È il caso<br />

della liberalizzazione dei prezzi<br />

di vendita dei farmaci (fino ad<br />

un anno e mezzo fa erano fissati<br />

d<strong>alla</strong> case farmaceutiche), che ha<br />

portato molte farmacie ad abbassare<br />

il costo di pillole e sciroppi.<br />

"In molti hanno ridotto i margini<br />

di guadagno - conferma il presidente<br />

provinciale di Federfarma<br />

Alberto Fontanesi -. Per il resto<br />

noi puntiamo molto sulla qualità<br />

del servizio e sulla professionalità<br />

dei nostri farmacisti, ad esempio<br />

collaboriamo con alcune<br />

Ulss per dei servizi di screening<br />

sulla salute della popolazione".<br />

Prezzi più contenuti, e servizi<br />

migliori insomma: se Bersani<br />

Crisi, una pantomima<br />

per <strong>alla</strong>rgarsi al Centro<br />

3 MARZO 2007<br />

Liberalizzazioni, tanto rumore per (quasi) nulla<br />

Prodi-bis, mano tesa a Udc, Chiesa e Usa. Elogio dei due dissidenti<br />

voleva andare incontro alle esigenze<br />

dei consumatori in questo<br />

caso sembra aver colpito il bersaglio.<br />

I timori, però rimangono.<br />

"Le grandi farmacie sono attrezzate<br />

per sopportare anche nuova<br />

concorrenza - conclude<br />

Fontanesi -. Ma il discorso cambia<br />

con le piccole farmacie di<br />

paese: nel vicentino ce ne sono<br />

una decina che non possono permettersi<br />

neanche un dipendente.<br />

Svolgono un servizio importantissimo,<br />

magari in paesi dove<br />

non c'è nemmeno un ambulatorio<br />

medico, ma hanno fatturati<br />

risicati, e se l'apertura di nuovi<br />

punti vendita gliene porta via<br />

una parte sono a forte rischio".<br />

sè la sua disomogenea maggioranza. Quelle 12 condizioni<br />

fatte firmare alle segreterie dei partiti, nelle intenzioni<br />

del Professore, devono fare da guinzaglio <strong>alla</strong> sinistra<br />

estrema, che esce cornuta e mazziata d<strong>alla</strong> crisi di governo<br />

perché in quelle dodici tavole ci sono chiari segnali di<br />

distensione ai centristi, <strong>alla</strong> Chiesa, all'Udc, a<br />

Confindustria. E agli Usa. A cominciare, guarda un<br />

po', dall'impegno in Afghanistan. Con Follini dentro e<br />

Casini disponibile ad accordi a vasto raggio, si può finalmente<br />

metter mano alle legge elettorale, vera preoccupazione<br />

dei partiti. Non è che allora è stata tutta una pantomima<br />

(complice quel geniale diavolo di D'Alema) per<br />

<strong>alla</strong>rgare di fatto la maggioranza all'Udc, non per caso<br />

uscita da parecchi mesi dal recinto berlusconiano della<br />

CdL? Una cosa è sicura: a Vicenza la base si farà.<br />

D'Alema in Senato è stato chiaro: "revocare una decisione<br />

del precedente governo sarebbe un atto ostile nei<br />

confronti degli Usa di cui non si comprenderebbe il<br />

senso e dagli effetti controproducenti". Uno lo ha già<br />

avuto: molti vicentini di centrosinistra non voteranno<br />

più Unione. Ma a D'Alema evidentemente interessa<br />

poco l'ostilità della popolazione locale se confrontata con<br />

le ritorsioni americane. Ecco il "senso" da "comprendere"<br />

nella politica estera del governo Prodi. Se però le cose<br />

qui prendessero una piega simile <strong>alla</strong> Val di Susa, il<br />

senso cambierebbe.<br />

A.M.


DIRETTORE EDITORIALEGIOVANNICOVIELLO Spedizione in A.P. - 45% art.2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Verona<br />

Stefy Dall'Igna, dal parquet<br />

alle sfilate veneziane<br />

A scuola da Veltroni:<br />

appello per gli sport minori<br />

Il Vbg cala il poker,<br />

la rincorsa continua<br />

a pagina III<br />

a pagina IV<br />

a pagina V<br />

Ciullini: "Così faccio<br />

correre capitan Schwoch"<br />

a pagina VII<br />

SUPPLEMENTO<br />

La cifra 990 per<br />

molti può<br />

significare solo<br />

un numero. Per<br />

Andrea Fava,<br />

giovane promessa<br />

del tennis<br />

italiano, invece questa<br />

semplice triade di numeri<br />

rappresenta un traguardo<br />

importantissimo: arrivare per<br />

la prima volta in carriera tra i<br />

primi mille giocatori del<br />

mondo.<br />

Non bastasse questo, il ventitreenne<br />

vicentino doc nel suo<br />

ultimo impegno a Trento a<br />

tenuto a bada il numero 294,<br />

<strong>alla</strong> fine perdendo il match<br />

ma dimostrando però di stare<br />

un po' troppo stretto in quella<br />

cifra ancora troppo vicina ai<br />

mille.<br />

Ma quando ti sei scoperto un<br />

campione della racchetta?<br />

"Ho iniziato a giocare all'età<br />

di 7 anni, i campi da tennis<br />

erano di fonte a casa. Allora<br />

praticavo un sacco di sport:<br />

calcio, tennis e sci. Me la cavavo<br />

anche bene sulla neve ma<br />

<strong>alla</strong> fine il tennis mi ha dato<br />

quello che cercavo e soprattutto<br />

potevo giocarci tutto<br />

l'anno. A sedici anni avevo già<br />

conquistato i primi tornei<br />

europei. Nell'ultimo impegno<br />

ho cercato di non far giocare il<br />

mio avversario, spezzandogli<br />

il ritmo, ma a un certo punto<br />

forse non ci ho creduto abba-<br />

Anno 2 nr. 8 - Sabat0 3 marzo 2007 Supplemento al numero 48 del settimanale <strong>VicenzaPiù</strong><br />

Il tennista vicentino da poco ha raggiunto un risultato importante<br />

classificandosi tra i migliori mille del mondo nella classifiche Atp<br />

Sotto quota mille<br />

DI TOMMASO QUAGGIO<br />

stanza. Per questo mi sento un<br />

po' deluso. Ad un certo punto<br />

il mio avversario ha tirato<br />

fuori le sue qualità migliori e<br />

la differenza si è vista. Ma non<br />

nascondo che a un certo<br />

punto ho avuto la sensazione<br />

di poter vincere. Devo compiere<br />

il passo giusto per fare il<br />

salto di qualità, un passo che<br />

deve essere anche mentale.<br />

Alle volte contro gli avversari<br />

forti faccio ancora troppa fatica".<br />

Riesci a conciliare il tempo<br />

libero con i tuoi impegni<br />

internazionali?<br />

"Devo dire di si, non ha difficoltà<br />

a tenere dei buoni rapporti<br />

con gli amici, anzi da un<br />

po' di tempo ho travato anche<br />

una ragazza. Certo non è facile,<br />

ma di certo non è impossibile.<br />

Alle superiori ho fatto<br />

ragioneria e per scelta non ho<br />

voluto fare l'università: non<br />

sarebbe una cosa difficile da<br />

fare, ma non vorrei fare troppe<br />

cose e male. Preferisco fare<br />

poche cose ma al massimo".<br />

Sei riuscito a trovare uno<br />

sponsor che ti segue nei tuoi<br />

impegni professionali?<br />

"Attendevo uno sponsor grosso,<br />

ma tutto è sfumato. Ci<br />

sono dei supporter locali che<br />

mi danno una mano ma non è<br />

facile trovare tutti i soldi per<br />

una stagione".<br />

Quanto può costare in questo<br />

mondo sportivo una stagione<br />

per un giovane come te?<br />

"Non poco direi. Si parla di<br />

40\50 mila euro a stagione<br />

per poter giocare viaggiare<br />

e mantenere tutto<br />

quello che comporta fare<br />

questo sport. Da questo<br />

punto di vista i miei genitori<br />

mi danno un supporto<br />

enorme. Mi sono sempre<br />

stati vicini fin dall'inizio<br />

e quando alle volte si<br />

presentano delle difficoltà<br />

economiche è la mia<br />

famiglia a venirmi incontro".<br />

Ci sono stati moneti bui<br />

nelle tua carriera?<br />

"Quando avevo diciotto<br />

anni ho subito un infortunio<br />

<strong>alla</strong> schiena, si par-<br />

lava di una vertebra spostata.<br />

Sono rimasto fermo sei mesi.<br />

Quando mi sono ripreso sono<br />

passato con il maestro Arena,<br />

a tutt'oggi il mio allenatore.<br />

Da li in poi ho fatto il salto di<br />

qualità".<br />

Quali sono i tuoi sogni nel<br />

cassetto?<br />

"Bè la risposta è scontata:<br />

diventare il numero uno al<br />

mondo. Sono realista però e<br />

quindi mi sono fissato degli<br />

obiettivi: nel giro di poco<br />

tempo vorrei arrivare sotto il<br />

200 del mondo e poi arrivare<br />

tra i primi 100. Queste sono<br />

mete che devo raggiungere.<br />

Quali sono ora i tuoi prossimi<br />

impegni?<br />

"Nelle settimane prossime<br />

andrò in Sicilia per tre tornei<br />

di fila, speriamo di ottenere<br />

ottimi risultati"


II<br />

Basket A2 donne. Biancorosse sempre più sole in fondo <strong>alla</strong> classifica. Corà: "Dobbiamo provarci anche con le squadre più forti"<br />

As Vicenza a denti stretti<br />

fino <strong>alla</strong> fine della stagione<br />

DI TOMMASO QUAGGIO<br />

Ancora una volta<br />

l'As deve fare i<br />

conti con una<br />

s c o n f i t t a .<br />

Un'altra battuta<br />

d'arresto che<br />

mette sempre<br />

più vicino al<br />

bordo del burrone<br />

la formazione vicentina.<br />

Nell'ultima partita contro il<br />

Carugate le due prime donne<br />

beriche Erika Caracciolo e<br />

Louise Gamman hanno provato<br />

a tirare la carretta<br />

segnando da sole oltre un<br />

terzo dei punti messi a<br />

segno.Certo si poteva fare ben<br />

poco, visto che la squadra<br />

lombarda si trovava a soli 2<br />

punti dal quartetto di testa ed<br />

era anche reduce da una sconfitta.<br />

Uno stop che però non<br />

poteva replicare se voleva<br />

mantenere gli obiettivi dei<br />

playoff.<br />

A questo punto l'obiettivo è<br />

cercare di arrivare per lo<br />

meno un punto sopra la zona<br />

che segna la retrocessione<br />

immediata e giocarsi i playout<br />

come le ultime squadre.<br />

Chi non perde la speranza è<br />

E’ in edicola<br />

I risultati non arrivano, ma le ragazze<br />

dell'As si stanno impegnando al massimo<br />

continua a mantenere alto il<br />

morale delle giovani vicentine<br />

è Claudio Corà: "Le ragazze<br />

stanno dando l'anima. Ormai<br />

non guardo neanche la classi-<br />

E’ una iniziativa di<br />

La comunicazione del Nord Est<br />

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fica però sto<br />

n o t a n d o<br />

segnali incoraggianti<br />

dalle<br />

g i o c a t r i c i ,<br />

s o p r a t t u t t o<br />

dalle giovani.<br />

Per quest'ultime<br />

è molto<br />

difficile entrare<br />

in campo e<br />

mantenere un<br />

certo rendim<br />

e n t o .<br />

M a n c a n o<br />

poche partite<br />

<strong>alla</strong> fine del<br />

campionato ci<br />

sono punti in<br />

palio e nelle<br />

prossime gare<br />

mi aspetto che<br />

la nostra classifica<br />

si<br />

m u o v a .<br />

D o b b i a m o<br />

provarci anche<br />

con le squadre<br />

più forti. Tutti<br />

noi sapevamo<br />

che sarebbe stata una stagione<br />

dura, abbiamo costruito una<br />

squadra di giocatrici inesperte<br />

per questo tipo di campionato,<br />

non ci aspettavamo dei<br />

miracoli. Questa<br />

esperienza sta<br />

dando fiducia alle<br />

ragazze, stanno<br />

crescendo e questo<br />

era uno degli obiettivi<br />

della stagione".<br />

Anche la figlia del<br />

tecnico vicentino,<br />

Valentina, non si<br />

perde d'animo:<br />

"Stiamo soffrendo<br />

molto le assenze di<br />

Chemello e Bellin.<br />

Senza contare che<br />

nell'ultima partita<br />

non c'era neanche<br />

la Visconti, impegnata<br />

con il Famila<br />

Schio. Abbiamo<br />

lottato in sei come<br />

non mai, mentre le<br />

nostre avversarie si<br />

davano il cambio e<br />

riuscivano a riposarsi<br />

noi invece<br />

dovevamo trovare<br />

le energie per<br />

andare avanti. Chi<br />

non ha visto la partita,<br />

non sa quanto<br />

ci siamo impegnate,<br />

le ragazze<br />

hanno giocato bene<br />

e stanno facendo<br />

quello che gli viene<br />

chiesto. A fine gara<br />

eravamo davvero<br />

d i s t r u t t e .<br />

Sappiamo che la<br />

strada non è in<br />

discesa ma stiamo<br />

lottando". La classifica<br />

per ora congela<br />

le biancorosse<br />

all'ultimo posto<br />

con 6 punti.<br />

Domenica 4 marzo<br />

alle ore 18 ancora<br />

una trasferta, questa<br />

volta a Crema contro<br />

il Sea Logistic<br />

Systems. La formazione<br />

lombarda è<br />

reduce da una sconfitta<br />

e si trova esattamente<br />

a dieci punti<br />

sopra le vicentine. La<br />

speranza è che in<br />

campo possa esserci<br />

almeno un po' di<br />

ricambio magari con<br />

la Visconti e con la<br />

guardia Bellin di<br />

nuovo in forma.<br />

Basket<br />

Campionati provinciali, le partite<br />

della prossima settimana<br />

Promozione maschile<br />

- Pall. Araceli Vicenza - Basket<br />

Malo, 09/03/2007 21:00;<br />

Palestra Scuole Medie Lora Via<br />

Mainardi, 14 - Vicenza (VI).<br />

- Pall. Breganze - U.S.<br />

Angarano, 09/03/2007 21:00;<br />

Palestra Sc. Medie Laverda<br />

Piazzetta Degli Alpini, 8/b -<br />

Breganze (VI).<br />

- Pall. Altavilla - Primultini<br />

basket, 08/03/2007 21:00;<br />

Palasport Piazza Della Libertà<br />

- Altavilla Vicentina (VI) .<br />

- Nuovo L'argine 2001- Basket<br />

Tiene, 08/03/2007 21:00;<br />

Palestra Scuole M. Ferrovieri<br />

Via F. Baracca - Vicenza (VI).<br />

- Pol. Aurora 76 - Pall. Bolzano<br />

Vicentino, 09/03/2007 21:00;<br />

Palazzetto dello Sport Via<br />

Stadio - Camisano Vicentino<br />

(VI).<br />

- Quinto Basket - Asd Basket<br />

San Giuseppe, 07/03/2007<br />

21:00; Palazzetto Via Degli Eroi<br />

- Quinto Vicentino (VI).<br />

- Grissin Bon Concordia -<br />

Montebello Basket,<br />

09/03/2007 21:00; Palasport<br />

Don Bosco Via Marconi, 16 -<br />

Schio (VI).<br />

- A.dil. Summano Basket -<br />

Zurlo s.r.l. 09/03/2007 21:00;<br />

Palestra Via Lengore - Piovene<br />

Rocchette (VI).<br />

Prima divisione girone A<br />

- Pol. Fulgor Tiene - G.S.Isola<br />

91 Basket, 08/03/2007<br />

21:15; arbitri non ancora designati<br />

Palestra Santa Maria<br />

Maddalena - Thiene (VI).<br />

- Pol.Sovizzo - Trissinooro<br />

3 MARZO 2007<br />

07/03/2007 21:00, Arbitri non<br />

ancora designati; Palazzetto<br />

Via Roma Sovizzo (VI).<br />

- A.D.7 Mulini Basket - Gobbo<br />

Impresa Edile, 07/03/2007<br />

21:00; arbitri non ancora<br />

designati<br />

Palestra Scuole Medie Foscolo<br />

- Torri di Arcugnano (VI).<br />

- Pol. Jonathanc - New Basket<br />

Povolaro, 07/03/2007 21:00;<br />

arbitri non ancora designati<br />

Palestra Centro Giovanile<br />

Piazzale Cadorna - Bassano del<br />

Grappa (VI).<br />

- Albergo Giulieta Romeo-<br />

Basket S. Nazario, 07/03/2007<br />

21:15; arbitri non ancora<br />

designati<br />

Palestra Comunale - Montorso<br />

(VI).<br />

- Pol. Carmignano - Basket<br />

Arzignano, 08/03/2007 21:30;<br />

arbitri non ancora designati;<br />

Palestra Via Boschi -<br />

Carmignano Di Brenta (PD).<br />

Seconda divisione girone A<br />

- G.S.Isola 91 Basket -<br />

Ad.Scuolabasket Noventa,<br />

08/03/2007 20:30; Arbitri non<br />

ancora designati<br />

Palestra Scuole Medie Via A.<br />

Moro - Isola Vicentina (VI).<br />

- Pgs Concordia Schio - Quinto<br />

Basket, 08/03/2007 21:00;<br />

Arbitri non ancora designati<br />

Palestra S. Elementari Cà<br />

Trenta - Via G. Xxiii - Schio<br />

(VI).<br />

- Pall. Araceli Vicenza - Pol.<br />

Jonathan, 08/03/2007 21:00;<br />

Arbitri non ancora designati<br />

Palestra Scuole Medie Muttoni<br />

Via Massaria - Vicenza (VI).


III<br />

DI PAOLO MUTTERLE<br />

Altro che riposo.<br />

I due giorni di<br />

"rompete le<br />

righe" dopo la<br />

partita con<br />

Novara sono<br />

stati più pieni<br />

che quelli di allenamento per<br />

Stefania Dall'Igna, la palleggiatrice<br />

della Minetti Infoplus<br />

e della nazionale azzurra. Tra<br />

negozi e telefonate, interviste<br />

e parrucchiera, l'inizio settimana<br />

è volato per preparare<br />

l'elegante soirée veneziana di<br />

martedì: "The Zenith Ball of<br />

Time". Tempo ben speso, a<br />

giudicare dal risultato.<br />

Camicetta rosso vermiglio<br />

aderente con manica a sbuffo,<br />

scarpe in tinta, gonna nera<br />

senza spacco a sfiorare il polpaccio<br />

e importante cintura<br />

dello stesso colore la mise<br />

scelta d<strong>alla</strong> Stefania che in<br />

campo veste i colori biancorossi,<br />

con un tocco personale<br />

dato dai sottili bracciali colorati<br />

e dal ricamo delle calze.<br />

Della serie "se bella vuoi<br />

apparire, un po' devi soffrire"<br />

la nostra minettina ha sicuramente<br />

rimpianto le più comode<br />

calzature da volley, dopo<br />

qualche ora rigorosamente in<br />

piedi tra buffet e fotografi <strong>alla</strong><br />

disperata ricerca di un divanetto<br />

libero. Con l'avanzare<br />

della stanchezza anche uno<br />

Martedì sera l'alzatrice biancorossa era a Venezia all'evento Zenith "The Ball of Time"<br />

Per Dall'Igna passerella<br />

in Canal Grande<br />

Stefania Dall'Igna con i protagonisti della serata veneziana<br />

scalino era buono per un<br />

breve intervallo dalle fatiche<br />

del tacco 10. Del resto le atlete<br />

della p<strong>alla</strong>volo rosa a questi<br />

eventi mondani devono<br />

farci il callo, come si suol<br />

dire, se è vero, come proferisce<br />

il direttore generale della<br />

Lega Volley femminile<br />

Massimo Morelli, che aziende<br />

e sponsor se le contendono<br />

come testimonial: "Sono<br />

donne, sportive, giovani,<br />

belle e praticano una vita<br />

sana. A questa matrice si<br />

applicano poi le combinazioni<br />

più varie: studentesse,<br />

fidanzate, mamme, a costituire<br />

un campionario piuttosto<br />

vario di potenzialità pubblicitarie".<br />

A fare da anfitrione nel quattrocentesco<br />

Palazzo Pisani<br />

Moretta c'era l'eclettico<br />

Thierry Nataf, presidente e<br />

Ceo (Chief executive officer,<br />

cioè amministratore delegato)<br />

di Zenith International,<br />

oltre che direttore artistico<br />

della prestigiosa casa svizzera<br />

manifatturiera di orologi.<br />

Non si dà arie, ma la Stefy n.7<br />

conosceva già la prestigiosa<br />

sede sul Canal Grande,<br />

magnifico esempio di architettura<br />

tardo gotica, restaurata<br />

e decorata in epoca successiva<br />

da maestri quali<br />

Giambattista Tiepolo: "C'ero<br />

già stata qualche anno fa per<br />

un ballo di Carnevale". E l'atmosfera<br />

settecentesca ha stregato<br />

i "vicentini" presenti, tra<br />

cui il presidente Giovanni<br />

Coviello accompagnato d<strong>alla</strong><br />

consorte. All'ingresso<br />

mascherina per tutti, vezzo a<br />

cui non si è sottratto neppure<br />

il Dir. Gen. Morelli, e bustina<br />

con monete coniate Zenith,<br />

buone per calarsi pienamente<br />

3 MARZO 2007<br />

nella stagione d'oro del carnevale<br />

veneziano, tra aristocratiche<br />

comparse stile<br />

Casanova e figuranti in costume,<br />

che in cambio dei finti<br />

ducati si offrivano di leggere<br />

la mano e le carte o di fare un<br />

ritratto.<br />

Una festa salottiera con molti<br />

invitati di rango, italiani e,<br />

soprattutto, stranieri, <strong>alla</strong><br />

quale come tradizione non<br />

mancavano le celebrities: gli<br />

assi del palleggio Dall'Igna e<br />

Vermiglio, i cestisti della<br />

Benetton Mordente e Zisis,<br />

l'inviato d'assalto di Striscia<br />

la notizia Valerio Staffelli, le<br />

attrici Nicoletta Romanoff e<br />

Valentina Cervi. Per quanto è<br />

lecito sapere le loro speranze<br />

di avere in omaggio un raffinato<br />

cronografo svizzero non<br />

sono state ripagate. Ma almeno<br />

per una sera sono stati al<br />

centro dell'attenzione degli<br />

ospiti e dei media in un contesto<br />

diverso da quelli abituali,<br />

godendo della compagnia<br />

dell'amabile mr. Nataf, spettacolare<br />

quando da padrone<br />

di casa si è più volte trasformato<br />

in modello per i numerosi<br />

fotografi di moda presenti,<br />

ai quali si è concesso in<br />

pose creative e sempre<br />

mostrando in bella vista i<br />

suoi polsi decorati dai suoi<br />

orologi stellari. E chissà che a<br />

qualcuno dei suoi autorevoli<br />

invitati non baleni l'idea di<br />

venire al PalaCia a vedere sul<br />

campo la testimonial biancorossa…?<br />

Patron Coviello ha<br />

già lanciato l'iniziativa "Porte<br />

Aperte". La foto di Stefania al<br />

braccio di Nataf fa ben sperare.<br />

O, almeno, sognare.


IV<br />

DI GIOVANNI COVIELLO<br />

La litania<br />

delle lamentele<br />

degli<br />

sport minori<br />

è snocciolata<br />

spesso da<br />

chi pure li<br />

promuove, rimanendo<br />

però succube di una sudditanza<br />

storica, soprattutto<br />

verso lo sport maggiore<br />

per antonomasia, il<br />

calcio. Una sudditanza<br />

alimentata d<strong>alla</strong> tradizione<br />

pigra delle redazioni<br />

sportive e da quella,<br />

altrettanto conservativa,<br />

degli investitori pubblicitari,<br />

piccoli o grandi che<br />

siano - pizzerie dietro<br />

l'angolo per le piccole<br />

società, aziende per i club<br />

più visibili - ma resa possibile<br />

anche dall'eccesso<br />

di vicentina rassegnazione<br />

da parte degli operatori<br />

sportivi.<br />

Non è esente d<strong>alla</strong> colpa<br />

di "accontentarsi" anche<br />

il volley, sicuramente il<br />

maggiore tra gli sport<br />

"minori" di squadra grazie<br />

<strong>alla</strong> sua forte presenza<br />

sia al maschile che al<br />

femminile, come dimostranoinequivocabilmente<br />

i dati di Vicenza e provincia,<br />

con i suoi 8 campionati<br />

provinciali di<br />

prima, seconda e terza<br />

divisione a fronte dei 3<br />

dell'altro grande sport<br />

minore, il basket, addirittura<br />

assente a livello femminile<br />

in un'area che<br />

pure è leader in Italia per<br />

storia nella massima<br />

serie. Quali sono le colpe<br />

e, meglio ancora, le iniziative<br />

da intraprendere<br />

per fare in modo che ogni<br />

sport abbia la sua dignità<br />

e la sua rilevanza, calcio<br />

incluso? Intanto e soprattutto<br />

un atteggiamento di<br />

maggior consapevolezza<br />

da parte dei propri dirigenti<br />

federali e societari<br />

dei valori, morali, sociali<br />

ed economici di sport<br />

come volley, basket,<br />

rugby, hockey, p<strong>alla</strong>nuoto,<br />

p<strong>alla</strong>mano e così via,<br />

che a Vicenza hanno<br />

superato per spettatori<br />

delle loro squadre di<br />

categorie nazionali il calcio<br />

del pur sempre glorioso<br />

Vicenza. Anche a<br />

Roma questo è avvenuto<br />

lo scorso anno, come ha<br />

celebrato a chiare lettere<br />

un sindaco, Walter<br />

Veltroni, appassionato<br />

anche di basket e volley e<br />

non timoroso del potere<br />

del calcio, lì addirittura<br />

rappresentato da 2 storici<br />

e seguitissimi club di A,<br />

come Roma e Lazio.<br />

Veltroni ha avuto il<br />

coraggio di dare la giusta<br />

enfasi a questi dati, che<br />

non sminuiscono il calcio,<br />

ma valorizzano gli altri<br />

sport e stimolano anche il<br />

calcio a far meglio, in<br />

tutti i sensi, e si è impegnato<br />

visibilmente e in<br />

prima persona a sostegno<br />

di sport ora ufficialmente<br />

non più minori.<br />

Diventando il presidente<br />

onorario della Lega<br />

Basket di A1 maschile e,<br />

contemporaneamente, il<br />

promotore delle squadre<br />

di massima categoria<br />

della p<strong>alla</strong>volo maschile e<br />

femminile, gestite da 2<br />

importanti immobiliaristi,<br />

Toti e Mezzaroma, a<br />

cui il Comune di Roma<br />

sta dando chiaro sostegno<br />

in alcuni loro investimenti,<br />

il Sindaco di Roma<br />

ha indicato una strada<br />

nuova. Di non sudditanza<br />

Il sindaco di Roma Walter Veltroni si sta battendo per promuovere<br />

volley e basket<br />

Per uscire d<strong>alla</strong> storica sudditanza al dio calcio. Bisogna prendere esempio<br />

da quanto sta facendo il sindaco Veltron a Roma<br />

Sport minori non ci sono più<br />

al dio calcio e di attenzione<br />

alle esigenze di chi,<br />

facendo sport non "convenzionali",<br />

non solo promuove<br />

il sociale, ma promuove<br />

anche consistenti<br />

attività economiche collaterali,<br />

da quelle turistiche<br />

a quelle dello sviluppo<br />

del lavoro locale, senza i<br />

costi causati dalle tifoserie,<br />

anche se soprattutto<br />

ospiti, del calcio.<br />

Perché anche i politici di<br />

Vicenza comprendano<br />

meglio questa strada , a<br />

sostegno dello sport con<br />

l'importante corollario<br />

dell'impiantistica, è<br />

necessario che i dirigenti<br />

sportivi e quelli federali<br />

si sveglino dal proprio<br />

torpore e pretendano<br />

maggiore attenzione. A<br />

partire da quella dei<br />

media. <strong>VicenzaPiù</strong> è sicuramente<br />

sensibile a questo<br />

messaggio e lo sta<br />

dimostrando con le sue 8<br />

pagine dedicate a tutti<br />

gli sport, con lo slogan<br />

"Non esistono più sport<br />

minori", avvantaggiato<br />

com'è dall'avere come<br />

promotore il sottoscritto,<br />

che anche la Presidente<br />

Manuela Dal Lago, grande<br />

tifosa del calcio, definisce<br />

simpaticamente<br />

"folle" nei suoi graditi<br />

auguri di buon compleanno<br />

a questo settimanale.<br />

Questi auguri si<br />

sono accompagnati a<br />

quelli di tanti altri, politici,<br />

imprenditori, sindacalisti<br />

e comunicatori, che<br />

vogliamo immaginare<br />

anche come sportivi e,<br />

quindi, come ideali testimonial<br />

dei valori postivi<br />

dello sport vero e pulito.<br />

I calendari dei campionati<br />

provinciali di volley e<br />

basket da noi pubblicati<br />

settimanalmente in collaborazione<br />

con le rispettive<br />

federazioni locali sono<br />

la testimonianza più<br />

recente di questo nuovo e<br />

folle impegno di<br />

<strong>VicenzaPiù</strong>. La nostra<br />

ambizione? Che i dirigenti<br />

sportivi col loro impegno<br />

e il loro supporto,<br />

non folle ma continuo,<br />

costringano a far di più e<br />

meglio sia noi che gli altri<br />

mezzi vicentini. Si aprirebbe<br />

così una bella gara<br />

a vantaggio di chi ama lo<br />

sport e la vita.<br />

Prima divisione Femminile<br />

girone 1<br />

03/03/07 20.30, Riviera Volley - Banca<br />

C.C. Campiglia, PalasportBarbarano<br />

Vicentino Vi<br />

03/03/07 18.30, Carmet Schio Volley -<br />

Fado', Liceo Tron Schio Vi<br />

03/03/07 20.00 Marzotto Sporting -<br />

Flanet Dams "Marzotto", Valdagno Vi<br />

03/03/07 18.30, P<strong>alla</strong>volo Longare - U.S.<br />

Angarano Azzurra, Palasport Longare<br />

Vi<br />

03/03/07 20.30, Laserjet Orgiano - As<br />

P<strong>alla</strong>volo Caldogno, S.M. "Piovene"<br />

Seconda divisione Femminile<br />

girone 2<br />

03/03/07 20.30, Ecoaria - Pgs Novale,<br />

S.M. "De Gasperi", Mason Vicentino Vi<br />

03/03/07 18.00, Pall. Bassano Asd -<br />

Mobilfer Noventa, Palestra "Einaudi"<br />

campo 1 Bassano Del Grappa Vi<br />

03/03/07 21.00, Camec - U.S.<br />

Costabissara, Comunale Rossano Veneto<br />

Vi<br />

03/03/07 18.30, U.S. Sommano - Fulgor<br />

Thiene, S.M. "Fogazzaro" Piovene<br />

Rocchette Vi<br />

03/03/07 18.30, Pall. Arzignano -<br />

Sporting Alto Vicentino, I.T.C." M.Polo",<br />

Arzignano Vi<br />

Prima Divisione Maschile<br />

girone Unico<br />

03/03/07 20.30, Fulgor Tiene -<br />

Torrebelvolley, Patronato "S. Gaetano"<br />

Thiene Vi<br />

01/03/07 21.00, Psf Volley - P<strong>alla</strong>volo<br />

Longare, I.S.P. "Montagna" Vicenza<br />

03/03/07 21.00, Zaitex Povolaro - R & C<br />

Scientifica Castellana, Palasport Povolaro<br />

Dueville Vi<br />

03/03/07 20.00, Arreda in Legno -Volley<br />

Solagna, S.E. "Ghirotti" Creazzo Vi<br />

03/03/07 20.30, Bioton P.G.S. - Schio<br />

Finplast, Palasport "Don Bosco" Schio Vi<br />

03/03/07 20.30, Volley Cartigliano -<br />

Volleyoung S.M. "Antonibon"<br />

Cartigliano Vi<br />

Seconda Divisione Femminile<br />

Girone 1<br />

28/02/07 20.30, Fulgor Thiene - Yellow<br />

Wolley, Patronato "S. Gaetano" Thiene Vi<br />

01/03/07 21.00, Volley Sottoriva -<br />

P<strong>alla</strong>volo Malo, Com. "De Marchi" -<br />

campo 1 Marano Vicentino Vi<br />

01/03/07 20.30, Marzotto Sporting - Pol.<br />

Cogollo Dams "Marzotto" Valdagno Vi<br />

03/03/07 19.00, Pol. Cogollo -<br />

Castelgomberto, Comunale Cogollo Del<br />

Cengio Vi<br />

03/03/07 20.00, Yellow Wolley - Pall.<br />

Arzignano, Comunale Brogliano Vi<br />

03/03/07 20.00, Villaverla Santo - Volley<br />

Sottoriva, S.M. "Goldoni" Villaverla Vi<br />

03/03/07 18.00, Pgs Novale - Marzotto<br />

Sporting, S.M. "G.Lora" Novale -<br />

Valdagno Vi<br />

Seconda Divisione Femminile<br />

Girone 2<br />

03/03/07 20.30, Us Astico - Riva<br />

P<strong>alla</strong>volo Palasport, Lugo Di<br />

Vicenza Vi<br />

3 MARZO 2007<br />

P<strong>alla</strong>volo<br />

Partite della prossima settimana del campionato<br />

provinciale<br />

03/03/07 20.30, Uv Montecchio<br />

Maggiore - Fides P<strong>alla</strong>volo, S.M. "A.<br />

Frank" Alte Ceccato - Montecchio<br />

Maggiore Vi<br />

03/03/07 21.00, Volley Sandrigo -<br />

P<strong>alla</strong>volo Longare, S.M. "Zanella"<br />

Sandrigo Vi<br />

03/03/07 20.30, Romec San Vitale - Il<br />

Grifone Volley, S.M. "G. Galilei" Isola<br />

Vicentina Vi<br />

Seconda Divisione Femminile<br />

Girone 3<br />

03/03/07 19.00, Gs Pall. S. Nazario - Usd<br />

Altair, S.M. "Bombieri" Valstagna Vi<br />

03/03/07 19.00, Pall. Belvedere -<br />

Volley Cassola, Comunale Belvedere<br />

di Tezze S/B<br />

Belvedere - Tezze Sul Brenta Vi<br />

03/03/07 16.30, Prix Volley Cesuna Off.<br />

Mecc. Zoppelletto, Comunale<br />

Mezzaselva Mezzaselva - Roana Vi<br />

03/03/07 18.00, Volley Cartigliano -<br />

Volley Towers, S.M. "Antonibon"<br />

Cartigliano Vi<br />

03/03/07 20.30, Acs Monticello<br />

A.S.D. Santa Croce, Palasport<br />

Monticello Conte Otto Vi<br />

Seconda divisione Maschile<br />

03/03/07 18.00, U.S. Castello - Samia<br />

Schio Sport, S.M. Zanella<br />

Arzignano Vi<br />

03/03/07 18.00, Fulgor Tiene - Volley<br />

Sottoriva, Patronato "S. Gaetano"Thiene<br />

Vi<br />

03/03/07 20.30, Torrebelvolley - Volley<br />

Ardens , S.M.. "Carducci"<br />

Torrebelvicino Vi<br />

03/03/07 18.30, A.S.D. Santa Croce - Usd<br />

Altair, Ist. "Remondini" Bassano Del<br />

Grappa Vi<br />

03/03/07 18.00, Volley Bassano -Volley<br />

San Marco, Comunale Casoni -<br />

Mussolente Vi<br />

Terza Divisione Femminile<br />

Girone Unico<br />

04/03/07 10.30, Riviera Volley - G.S.D.<br />

Pozzo, Palasport Barbarano Vicentino Vi<br />

04/03/07 10.00, Sportland Creazzo -<br />

Robur Thiene, S.E. "Ghirotti"<br />

Creazzo Vi<br />

03/03/07 20.00, Sartorello - Gnr San<br />

Vitale, S.E. "Colombo" Vicenza Vi<br />

03/03/07 17.30, Villaverla - Santo -<br />

Volley Ardens, S.M. "Goldoni"<br />

Villaverla Vi<br />

03/03/07 19.00, Volley Nove - Volley San<br />

Marco, Comunale Nove via Brenta<br />

Nove Vi<br />

Terza Divisione Maschile<br />

Unico<br />

03/03/07 16.00, Artifer Zane' Pgs<br />

Cesuna C. Pennar, Palasport - Campo 2<br />

Zane' Vi<br />

03/03/07 18.00, Arreda In Legno Srl<br />

Volley Rosa' , Palarosa' Rosa' Vi<br />

03/03/07 20.30, Pgs Novale - Crespadoro<br />

Volley, S.M. "G.Lora" Novale - Valdagno<br />

Vi<br />

03/03/07 20.30, A.D.Pol. Cornedo -<br />

Usd Altair, S.M. "Crosara", Cornedo<br />

Vicentino Vi


V<br />

Che dire ora che il Vbg è<br />

riuscito a calare il poker battendo<br />

anche la formazione<br />

paevese di Broni in una partita<br />

non perfetta ma di grande<br />

intensità?<br />

Forse la risposta più decisa è<br />

quella di mettere sul piatto<br />

della bilancia i risultati, perché<br />

passare dal dall'ultimo all'11°<br />

posto nel giro di poche partite<br />

rappresenta di sicuro una svolta.<br />

Dopo Piadena, Desio e Schio,<br />

cade un'altra testa di fronte<br />

all'ottima condizione di forma<br />

dei biancorossi. Una vittoria<br />

importantissima per il Vbg,<br />

maturata anche grazie alle<br />

belle prestazioni di Acco, onnipresente<br />

sotto canestro a recuperare<br />

i rimbalzi, e di Canotto.<br />

Il cambio di mentalità c'è stato,<br />

e questo lo si deve, come ci ha<br />

spiegato Fedrigo, ai suoi due<br />

allenatori in seconda Riccardo<br />

Carli e Igor Greselin. Il segreto<br />

quindi è presto svelato: semplificazione<br />

del gioco da espri-<br />

Domenica 4 marzo la Caoduro<br />

Diavoli Vicenza osserva un<br />

turno di riposo prima del rush<br />

finale della regular season.<br />

I biancorossi dopo la vittoria<br />

casalinga contro il Cittadella,<br />

si preparano per le ultime gare<br />

del campionato prima dei play<br />

off e fanno il punto su una stagione<br />

positiva, ma con qualche<br />

ombra. Lungo il cammino i<br />

Diavoli hanno perso, infatti,<br />

qualche punto importante,<br />

Basket C1 maschile. Vbg <strong>alla</strong> grande: quarto successo consecutivo e grande entusiasmo<br />

attorno <strong>alla</strong> squadra di mister Fedrigo<br />

Il Vbg, il poker è servito<br />

Una selezione di atleti del Vbg davanti <strong>alla</strong> sede del Cuoa<br />

mere in campo. Tradotto,<br />

pochi individualismi e poche,<br />

ma giuste, espressioni tecniche.<br />

Il cosiddetto "metodo<br />

Fedrigo" ha ha inciso radicalmente<br />

nel cambiato la mentalità<br />

dei giocatori. "I risultati<br />

positivi degli ultimi tempi -<br />

commenta il tecnico biancorosso<br />

-, ci stanno dando la<br />

spinta per puntare a migliorare<br />

la nostra posizione di classifica.<br />

Ottenere punti per noi<br />

come in trasferta ad Arezzo<br />

all'andata, dove dopo un ottimo<br />

primo tempo concluso sul<br />

6-1 hanno perso per 7-6, a<br />

Cittadella prima della sosta<br />

natalizia sconfitti 6-4, a Forlì<br />

dove non sono andati oltre al<br />

pareggio e infine a Trieste,<br />

contro il Polet, vittorioso per 3-<br />

2 sui vicentini.<br />

I Diavoli hanno alternato grandi<br />

partite e ottimi risultati, a<br />

momento di scarsa concentra-<br />

significa conquistare una<br />

buona posizione nella griglia<br />

dei playout, e di conseguenza<br />

incontrare avversarie più<br />

abbordabili poi in seguito. I<br />

ragazzi sono cresciuti a livello<br />

mentale e la soddisfazione per<br />

i risultati inizia a portare il<br />

buon umore. Non è stato facile<br />

ad inizio stagione: i ragazzi<br />

hanno dovuto attraversare un<br />

momento buio, di sconforto, e<br />

l'idea di aver lottato e di esser-<br />

zione e determinazione in cui<br />

hanno concesso un po' troppo<br />

agli avversari, anche di fronte<br />

a squadre non certo insuperabili.<br />

Dopo la sosta i ragazzi di<br />

mister Corso dovranno andare<br />

a Torino, contro i Draghi, e poi<br />

ospiteranno in casa il Forlì<br />

prima dell'inizio dei play off<br />

per i quali dovrebbero arrivare<br />

tutti i nuovi acquisti, a partire<br />

dall'attaccante Michele Ciresa,<br />

il difensore Fabio Rigoni e il<br />

portiere Francesco Volpe, già a<br />

disposizione per la trasferta a<br />

Torino, Massimo Stevanoni<br />

che arriverà poco dopo e Max<br />

Ansoldi che si unirà <strong>alla</strong> squadra<br />

per ultimo, terminati gli<br />

impegni sul ghiaccio.<br />

Obiettivo della regular season<br />

è il secondo posto, poi i play<br />

off saranno un'incognita sia<br />

per le avversarie da affrontare,<br />

sia per il nuovo assetto dei<br />

biancorossi con l'arrivo dei<br />

nuovi innesti.<br />

Bilancio positivo in casa<br />

Diavoli anche per il settore<br />

giovanile: la formazione della<br />

ci usciti li ha molto caricati.<br />

Adesso è molto importante<br />

non disperdere tutto il lavoro<br />

fatto fin qui, ma mantenere la<br />

concentrazione per arrivare ad<br />

avere la meglio nei prossimi<br />

impegni e trovare una continuità<br />

che nello sport, se si<br />

vogliono ottenere risultati, è<br />

fondamentale".<br />

Sabato 3 marzo alle 21 i ragazzi<br />

di Fedrigo dovranno confermare<br />

la scia positiva a<br />

Cernusco e a sostenerli avranno<br />

anche il loro pubblico.<br />

A sollevare il morale della<br />

società anche i risultati positivi<br />

delle squadre giovanili. Prima<br />

vittoria netta e con un buon<br />

margine del Vbg U16 nel girone<br />

finale a danno della Virtus<br />

Padova squadra classificata al<br />

quarto posto nel proprio girone.<br />

Bellissima partita di apertura<br />

invece del girone finale<br />

U16 eccellenza al Palalaghetto<br />

per l'occasione folto di appassionati<br />

tra Vbg e Benetton<br />

Treviso. Treviso dispone di un<br />

categoria allievi ha chiuso la<br />

prima parte del campionato al<br />

secondo posto, grazie all'ultima<br />

vittoria a spese del<br />

Montebelluna 11-2, ed ora si<br />

prepara ad affrontare i play off<br />

contro Dinos Sacile, mentre la<br />

3 MARZO 2007<br />

ottimo roster di ragazzi nati<br />

nel '91 '92 selezionati e reclutati<br />

tra i migliori in campo nazionale.<br />

Il Vbg dal canto suo<br />

affronta l'impegno con il giusto<br />

approcio sin dalle prime<br />

battute e risponde da par suo<br />

ad ogni possesso di p<strong>alla</strong> degli<br />

ospiti.<br />

Da registrare invece la sconfitta<br />

casalinga per le ragazze del<br />

Vbg nel campionato U14<br />

Femminile Eccellenza. La<br />

squadra targata "CPS di Conte<br />

Ivano" e allenata da Massimo<br />

Bernardini è riuscita a giocarsela<br />

fino agli ultimi secondi<br />

contro le campionesse regionali<br />

in carica della Reyer<br />

Venezia. Altra netta vittoria<br />

per la squadra U13 Femminile<br />

del Vicenza Basket Giovane.<br />

La formazione, allenata sempre<br />

da Bernardini e targata<br />

"CPS di Conte Ivano", ha infatti<br />

giocato sempre con la solita<br />

intensità chiudendo l'incontro<br />

già dopo il primo quarto.<br />

T.Q.<br />

Hockey in line. Dopo la sosta i ragazzi di mister Corso andranno a Torino contro i Draghi. Obiettivo: centrare il secondo posto in vista dei playoff<br />

Diavoli a riposo, è ora di bilanci<br />

squadra della Primavera ha<br />

finito la stagione con una sconfitta<br />

per 8-2 contro il<br />

Cittadella, ma con un dignitoso<br />

quinto posto in classifica<br />

generale.<br />

S.N.


VI<br />

Non era facile<br />

imbeccare la partita<br />

giusta dopo tre stop<br />

consecutivi, ma la<br />

Caoduro di Matteo<br />

Greco si è scrollata<br />

subito di dosso la<br />

paura e si è aggiudica la gara contro<br />

il Cus Milano.<br />

E così la prima vittoria della stagione<br />

è arrivata, e in una partita che si<br />

doveva vincere a tutti i costi come<br />

aveva anticipato l'allenatore berico.<br />

Contro la formazione lombarda i<br />

vicentini hanno dominato la partita<br />

dall'inizio <strong>alla</strong> fine. L'unico brivido<br />

è arrivato a metà del primo tempo<br />

quando la squadra milanese si è<br />

portata in vantaggio, ma la reazione<br />

dei padroni di casa è stata quasi<br />

immediata. "Era una partita impegnativa,<br />

ma dovevamo vincere per<br />

scrollarci di dosso la serie negativa -<br />

spiega l'allenatore -. Il Cus Milano<br />

non era di certo una formazione da<br />

sottovalutare: una squadra quadrata<br />

e ordinata. Nei primi tre<br />

tempi si sono visiti bene in porta<br />

Lovato e la regia di Boldrini e<br />

Alessandro Pisani. Sono andati in<br />

gol ben 8 giocatori segno di un<br />

buon gioco e un ritrovato assetto di<br />

squadra. Ho visto davvero bene<br />

capitan Toniolo e Paolo Pisani autore<br />

di una palombella di gran classe.<br />

Alla luce dei risultati si sta delineando<br />

un campionato equilibratissimo<br />

anche perché le prime tre<br />

devono ancora incontrarsi,<br />

e sicuramente se non ci<br />

saranno altri passi falsi la<br />

possibilità di riagganciare<br />

la vetta non è impossibile.<br />

Le prove precedenti sono<br />

state positive ma non del<br />

tutto convincenti, visto che<br />

<strong>alla</strong> fine non è arrivato il<br />

risultato sperato. Dopo<br />

questa vittoria dobbiamo<br />

partire con il piede giusto e<br />

rimanere concentrati.<br />

D<strong>alla</strong> squadra mi aspetto<br />

una prova di carattere".<br />

La prossima sfida sarà<br />

ancora in casa sabato 3<br />

marzo contro il Brescia alle<br />

ore 19.30 nella piscine di<br />

viale Ferrarin.<br />

Per le ragazze della<br />

Geoplast invece è arrivata<br />

la prima sconfitta contro il<br />

Livorno, un risultato che già<br />

dai pronostici sembrava scontato,<br />

ma che ha dimostrato come le giovani<br />

biancorosse siano maturate<br />

tecnicamente d<strong>alla</strong> passata stagione.<br />

Le biancorosse che giocano per<br />

la prima volta nella categoria cadetta,<br />

hanno già fatto capire alle avver-<br />

sarie la propria tempra andando a<br />

vincere la prima partita contro una<br />

delle formazioni più blasonate del<br />

girone. E non bisogna dimenticare<br />

che nella difesa berica mancavano<br />

all'appello la Faggionato e la<br />

Frizzarin, e che c'erano un paio di<br />

atlete alle prese con malanni di stagione<br />

e non in perfette condizioni.<br />

"Le dieci reti segnate al Livorno -<br />

commenta il tecnico Sergio Peri -,<br />

fanno ben sperare anche perché c'è<br />

da contare un rigore a favore sbagliato<br />

e almeno tre reti che il nostro<br />

portierone Traverso avrebbe sicuramente<br />

potuto evitare. Con questo<br />

la Geoplast sta facendo esperienza<br />

e partita dopo partita si vedranno i<br />

3 MARZO 2007<br />

P<strong>alla</strong>nuoto. Il Settebello vince e insegue il primato. Battuta d'arresto della Geoplast contro il forte Livorno<br />

Caoduro Vicenza, un sogno chiamato primo posto<br />

DI TOMMASO QUAGGIO<br />

Il portiere della Caoduro Simone Lovato<br />

durnate la partita contro il Cus Milano<br />

La squadra della Geoplast per il campionato 2007<br />

miglioramenti. Le ragazze sono<br />

state paralizzate dall'inizio aggressivo<br />

delle livornesi, e Cegalin è uscita<br />

subito a causa di un calcio allo<br />

zigomo non visto dall'arbitro. Forse<br />

le giocatrici non sono ancora sicure<br />

delle proprie possibilità e si sono<br />

fatte schiacciare a metà gara.<br />

Durante l'incontro si sono state<br />

anche due interruzioni per problemi<br />

all'impianto di illuminazione,<br />

una situazione che ha giovato a<br />

noi".<br />

Il prossimo impegno per le vicentine,<br />

domenica 4 marzo alle 14, sarà<br />

di nuovo in trasferta contro il<br />

Trieste, attualmente a pari punti<br />

con le biancorosse.


VII<br />

Calcio. Alessandro Ciullini 43 anni preparatore atletico dei biancorossi: "In serie B forma fisica e agonismo sono tutto"<br />

Un Vicenza a tutta birra<br />

DI FRANCESCO CAVALLARO<br />

Il Vicenza corre che è un piacere.<br />

In tutti i sensi. Prima<br />

riflessione: fortunatamente la<br />

zona play-out si sta allontanando<br />

sempre di più; con<br />

buona pace di tutti i detrattori<br />

(ma erano veri tifosi?) di<br />

inizio stagione. Seconda<br />

riflessione: i ragazzi sono in<br />

forma smagliante, vanno a<br />

tutta birra. La squadra, finalmente,<br />

lotta su ogni pallone,<br />

non molla mai; manco a dirlo,<br />

il primo di tutti che si danna<br />

l'anima è capitan Schwoch.<br />

Quest'anno sono 38 primavere;<br />

eppure sembra di vedere<br />

un giovanotto di vent'anni<br />

quando scatta e lascia sul<br />

posto il basito avversario.<br />

Incredibile, davvero.<br />

Il merito del nuovo corso<br />

biancorosso? Dei giocatori e<br />

di mister Angelo Gregucci,<br />

chiaro. Ma non solo.<br />

Alessandro Ciullini, 43 anni, è<br />

il preparatore atletico "in<br />

prima" del Vicenza. È lui che,<br />

insieme all'allenatore e al suo<br />

secondo Maurizio Pasqualini,<br />

prepara i piani di lavoro di<br />

settimana in settimana; ed è<br />

anche grazie a lui che da qualche<br />

partita a questa parte stiamo<br />

ammirando, in casa e<br />

fuori, una squadra nel pieno<br />

Tabù sfatato: lo sci è uno<br />

sport praticato più dai ragazzi<br />

di pianura che dai loro<br />

coetanei di montagna.<br />

Prendiamo il caso<br />

dell'Altopiano di Asiago. Nei<br />

sette comuni del comprensorio<br />

sono almeno cinque anni<br />

che lo sci non sfonda più<br />

come una volta; sui nostri<br />

della sua forma. Ciullini è<br />

uno che ci sa fare; non a caso,<br />

nonostante la sua giovane età,<br />

ha già lavorato con squadre<br />

blasonate. Come preparatore<br />

atletico si è fatto tutto il settore<br />

giovanile della Fiorentina<br />

fino ad arrivare nel 2000 <strong>alla</strong><br />

prima squadra, allora allenata<br />

da Roberto Mancini. Quindi è<br />

passato al Nacional di<br />

Bucarest di Walter Zenga<br />

(stagione 2001/02) per poi<br />

Il preparatore atletico: "La squadra può ancora<br />

migliorare"<br />

monti i giovani si avvicinano<br />

sempre più spesso (e volentieri)<br />

al calcio, <strong>alla</strong> p<strong>alla</strong>volo e al<br />

basket. Un fenomeno che<br />

sembra essere dovuto agli alti<br />

costi che comporta lo sci - un<br />

vero e proprio investimento<br />

che non tutti si possono permettere<br />

- e al fatto che questo<br />

può essere praticato solo in<br />

approdare <strong>alla</strong> Salernitana e<br />

al Lecce. Non solo. Qualche<br />

anno fa Ciullini ha collaborato<br />

con la Nazionale Italiana<br />

under 18 e under 20.<br />

Ora insegue la salvezza con il<br />

Vicenza; di questo passo l'obiettivo<br />

sarà presto raggiunto.<br />

"Calma, calma - avverte<br />

Ciullini -; non abbiamo ancora<br />

fatto nulla. Il campionato è<br />

lungo e le sorprese sono sempre<br />

dietro l'angolo. È vero,<br />

adesso stiamo<br />

a b b a s t a n z a<br />

bene. Dico<br />

a b b a s t a n z a<br />

perché non<br />

vorrei venire<br />

subito smentito<br />

da qualche<br />

risultato negativo.<br />

E poi<br />

secondo me<br />

questa squadra<br />

ha dei margini<br />

di miglioramento<br />

da qui<br />

<strong>alla</strong> fine della<br />

stagione; i<br />

ragazzi non<br />

sono arrivati al<br />

loro massimo,<br />

manca loro<br />

qualcosina per<br />

essere veramente<br />

al top.<br />

Da parte mia<br />

inverno. Tre mesi all'anno;<br />

naturalmente, neve permettendo.<br />

In questo contesto i<br />

"Campionati italiani allievi<br />

ragazzi" organizzati dallo Sci<br />

Club 2000 di Mason<br />

Vicentino, in programma dal<br />

19 al 24 marzo in Val<br />

Zoldana, diventano un motivo<br />

di rilancio a 360 gradi.<br />

Un'occasione per dire che no,<br />

lo sci non è una disciplina in<br />

crisi. A dar man forte a questa<br />

tesi anche l'annunciata presenza<br />

del presidente nazionale<br />

del Coni Gianni Petrucci.<br />

"Siamo orgogliosi che il<br />

Comitato Veneto della Fisi (la<br />

Federaziona italiana sport<br />

invernali) abbia pensato a noi<br />

per organizzare i campionati<br />

nazionali - commenta<br />

Damiano Guidolin, presidente<br />

dello Sci Club 2000 - da<br />

parte nostra ci stiamo metten-<br />

sono comunque soddisfatto<br />

dalle loro risposte in termini<br />

di impegno; durante la settimana<br />

lavorano con grande<br />

serietà, formano un gruppo<br />

meraviglioso. Tutti remano<br />

nella stessa direzione, nessuno<br />

si mette a contestare un<br />

metodo di allenamento piuttosto<br />

che un altro. E teniamo<br />

presente che nel calcio questo<br />

può succedere". Ciullini dà<br />

uno sguardo in avanti: "Ci<br />

aspettano cinque partite in<br />

due settimane, sarà un vero e<br />

proprio tour de force. Lo staff<br />

sta lavorando perché i giocatori<br />

mantengano in ogni caso<br />

una buona forma. E, se possibile,<br />

ne trovino una ancora<br />

migliore. A tal proposito<br />

abbiamo già predisposto delle<br />

apposite sedute di allenamento<br />

La serie B è così; Juventus a<br />

parte, non ci sono formazioni<br />

con giocatori di qualità, che ti<br />

possono fare la differenza da<br />

un momento all'altro con il<br />

colpo di genio. Qui occorre<br />

puntare tutto sulla forma fisica<br />

e l'agonismo: chi corre di<br />

più vince. Non è una regola,<br />

ma il più delle volte funziona<br />

in questo modo. Ci vuole<br />

grande spirito di sacrificio e<br />

di dedizione; fortuna che al<br />

Vicenza non abbiamo nessun<br />

tipo di problema in questo<br />

Sci. Lo Sci Club di Mason organizza dal 19 al 24 marzo in Val Zoldana i "Campionati italiani allievi ragazzi"<br />

Lo sci? Uno sport di pianura<br />

La squadra dello Sci Club 2000 di Mason<br />

do il massimo impegno per<br />

arrivare pronti all'importante<br />

appuntamento: sono sicuro<br />

che andrà tutto nel migliore<br />

dei modi. Erano anni che speravamo<br />

nell'assegnazione<br />

dell'evento; stavolta, finalmente,<br />

è andata bene. Credo<br />

sia stato merito anche, e<br />

soprattutto, delle nostre attività.<br />

Nella scorsa stagione gli<br />

iscritti al nostro club erano 70.<br />

Quest'anno siamo passati<br />

addirittura a quota 110. E'<br />

stata una piacevole sorpresa<br />

per tutti: significa che stiamo<br />

lavorando nella giusta direzione.<br />

Da cinque anni a questa<br />

parte sta capitando un<br />

fenomeno molto strano; gli<br />

iscritti al nostro sci club sono<br />

per lo più ragazzi di Vicenza,<br />

Padova, Verona e Arzignano.<br />

Dalle parti di Asiago ce ne<br />

sono pochissimi. Una volta in<br />

3 MARZO 2007<br />

senso. Spero che a primavera<br />

riusciremo a viaggiare su<br />

questi ritmi; tutti mi domandano<br />

se ci sarà un calo. Non<br />

ho la sfera magica, ma mi<br />

auguro di no. D'altronde<br />

abbiamo programmato una<br />

precisa serie di allenamenti".<br />

Ciullini ci scherza sopra:<br />

"Quando farà più caldo i<br />

ragazzi giocheranno con la<br />

maglietta a maniche corte. Per<br />

il resto non cambierà nulla".<br />

Ciullini e Schwoch, miracolo<br />

della natura: "E'un attaccante<br />

straordinario - commenta il<br />

preparatore atletico -; ha un<br />

entusiasmo senza pari. Siamo<br />

noi che dobbiamo tenerlo a<br />

bada, altrimenti lui lavorerebbe<br />

senza sosta. Sono contento<br />

anche per i vari Paonessa,<br />

Padoin e Foti: sono delle promesse<br />

da valorizzare. Hanno<br />

d<strong>alla</strong> loro le qualità giuste per<br />

ambire anche <strong>alla</strong> serie A". E<br />

come si trova Ciullini a<br />

Vicenza? Ci risponde con un<br />

sorriso grande così: "Molto<br />

bene. Ho preso casa a Thiene,<br />

in dieci minuti sono al centro<br />

tecnico di Isola Vicentina. La<br />

gente è cordiale, il clima è<br />

quello giusto. Davvero non<br />

potrei chiedere di più. Anzi sì:<br />

che il Vicenza si salvi il prima<br />

possibile. Poi saremo tutti più<br />

sereni".<br />

montagna esistevano solo sci<br />

ed hockey; ora è aumentata<br />

anche l'offerta e i bambini<br />

preferiscono altri sport. I giovani<br />

della pianura che salgono<br />

sulle piste tre, quattro<br />

volte <strong>alla</strong> settimana sono più<br />

motivati: se scelgono di fare<br />

sci portano avanti l'impegno<br />

fino in fondo, con costanza e<br />

determinazione. I campionati<br />

italiani? Sono convinto che<br />

anche per noi arriveranno i<br />

risultati: i nostri baby sciatori,<br />

indipendentemente d<strong>alla</strong> loro<br />

origine, saranno sicuramente<br />

all'altezza della situazione. La<br />

speranza è di riuscire a portare<br />

a casa qualche titolo". Nella<br />

categoria ragazzi occhi puntati<br />

su Anna Angrina; negli<br />

allievi Matteo Gasparin e<br />

Francesca Cantele sono i più<br />

quotati.<br />

F. C.


APPUNTAMENTI<br />

Volley. A Milano All Star Game<br />

Dopo Stefania Dall'Igna altre due<br />

giocatrici della Minetti Infoplus<br />

sono state convocate per la<br />

Kenwood All Star Game, l'happening<br />

della p<strong>alla</strong>volo italiana femminile<br />

in programma domenica<br />

alle 14.00 all'interno di Volley<br />

Land. Della parata di stelle guidate<br />

in panchina da Marco Fenoglio<br />

e Leo Barbieri faranno parte due<br />

schiacciatrici biancorosse, la lituana<br />

Valdone Petrauskaite e la croata<br />

Matea Ikic.<br />

Atletica. Nona edizione<br />

del premio Munich<br />

Sabato 3 marzo alle ore 12.00,<br />

nella sede provinciale<br />

dell'Associazione Artigiani di<br />

Vicenza (Vicenza - Via Enrico<br />

Fermi, 134 Zona Pomari), la<br />

Cerimonia di premiazione del<br />

"Premio Massimo Munich - profitto<br />

scolastico e sportivo<br />

2005/06" rivolto agli studenti<br />

delle Scuole medie superiori della<br />

Provincia di Vicenza.<br />

Rugby. Sfida contro la seconda<br />

in classifica<br />

I Rangers Rugby Vicenza saranno<br />

in campo domenica 4 marzo in<br />

casa contro il temibile Ruggers<br />

Tarvisium (inizio previsto per le<br />

ore 14.30), attualmente secondo in<br />

classifica insieme al Belluno.<br />

Sempre domenica scenderanno in<br />

campo anche tutte le formazioni<br />

juniores maschili. L'Under 15 sfiderà<br />

a Vicenza il Lemene Rugby<br />

(Portogruaro), mentre Under 17 e<br />

19 giocheranno in trasferta rispettivamente<br />

contro il Rugby Piave e<br />

i Monsters di Piazzola sul Brenta.<br />

Orientiring. Quarta tappa del<br />

circuito promozionale Inverno<br />

Berico<br />

Domenica 4 marzo a Valmarana<br />

ultimo appuntamento con il circuito<br />

promozionale Inverno<br />

Berico di Orientiring. Il ritrovo è<br />

fissato per le ore 9.00 <strong>alla</strong><br />

Trattoria "da Nello" - Valmarana.<br />

Partenza a cronometro 9.30 alle<br />

11. Le iscrizioni si raccolgono sul<br />

posto. Alle 12.30 nel luogo di<br />

ritrovo saranno premiati i primi<br />

tre classificati di ciascuna categoria


11<br />

Come hai cominciato a fare il giornalista e<br />

perché?<br />

Avevo 17 anni e un'amica lavorava per lo<br />

studio pubblicitario che sorgeva accanto <strong>alla</strong><br />

redazione di "Punto Ovest", un mensile.<br />

L'ho aiutata per il testo di una reclame e<br />

casualmente la bozza è finita nelle mani del<br />

direttore di quel giornale. È stato lui a propormi<br />

di realizzare il mio primo articolo.<br />

Racconta una tua giornata tipo.<br />

Mi occupo di cronaca nera. Il mattino lo trascorro<br />

tra telefonate alle "fonti" e incontri<br />

con investigatori, magistrati, avvocati…<br />

Acquisite le notizie raccolgo quanti più dettagli<br />

possibile. Infine le scrivo e le invio al<br />

giornale.<br />

In una città come Vicenza è difficile avvicinarsi<br />

a questa professione?<br />

Alcuni giornali sono disposti ad offrire una<br />

chance. Spetta poi alle abilità di ciascuno<br />

riuscire a distinguersi dall'esercito di aspiranti<br />

reporter.<br />

A fare i giornalisti si guadagna bene?<br />

Le redazioni non sono più la miniera d'oro<br />

di un tempo: il neo-assunto di un giornale<br />

locale guadagna come un qualunque impiegato.<br />

Ma è evidente che gli stipendi vanno di<br />

pari passo con il prestigio della testata.<br />

Diversa è la situazione dei collaboratori che<br />

vengono pagati "a pezzo", quindi più scrivono<br />

e più guadagnano.<br />

Qual è la qualità più importante per un<br />

giornalista?<br />

L'umiltà. Per molti il giornalista è un vanitoso<br />

arrogante convinto di avere il diritto di<br />

scrivere qualunque cosa, calpestando la<br />

dignità delle persone. Il problema è che in<br />

alcuni casi la descrizione è azzeccata. Ma il<br />

bravo giornalista è in grado di rapportarsi<br />

con chiunque, d<strong>alla</strong> badante al ministro.<br />

Una cosa che invece un giornalista non<br />

dovrebbe mai fare?<br />

Dimenticare che dietro alle vicende di cui<br />

scrive ci sono persone in carne e ossa che<br />

possono soffrire per quanto pubblicato. Non<br />

mi fraintendete: nessuna auto-censura.<br />

Le notizie vanno riportate, ma<br />

con l'obbligo morale di inseguire la<br />

verità.<br />

Descrivi l'aspetto più odioso del<br />

tuo lavoro e quello, al contrario, più<br />

gratificante.<br />

Il più odioso è l'imprevedibilità:<br />

all'ultimo minuto può accadere qualcosa<br />

che mi costringe a buttare quanto<br />

fatto fino a quel momento per gettarmi<br />

a capofitto su una nuova notizia.<br />

Il più bello è che all'ultimo minuto<br />

può accadere qualcosa che mi<br />

costringe a buttare quanto fatto fino<br />

a quel momento per gettarmi a capofitto<br />

su una nuova notizia.<br />

Hai mai fatto figuracce imbarazzanti?<br />

Raccontane una<br />

Se non prendo appunti dimentico<br />

qualunque cosa: notizie, appuntamenti…<br />

e figuracce.<br />

Quanto è importante fare lo scoop?<br />

Lo scoop è una questione autoreferenziale.<br />

In genere il lettore acquista<br />

un unico quotidiano e quindi, in<br />

mancanza di paragoni, non può<br />

distinguere le notizie "esclusive" da<br />

quelle comuni. Gli unici a confrontare<br />

le testate sono i giornalisti stessi<br />

nella convinzione che l'abilità di un<br />

intervista doppia<br />

Professione reporter. Un giornalista di nera e una cronista politica raccontano come si vive il mestiere a Vicenza.<br />

cronista stia nel numero di scoop che riesce<br />

a collezionare.<br />

Nelle classifiche sulla libertà di stampa<br />

l'Italia si piazza all'80°posto, dopo i principali<br />

paesi europei ma anche dopo<br />

Giamaica, Mongolia e Botswana. Come<br />

mai?<br />

In Italia non c'è censura. Esistono solo direttori<br />

che hanno il fegato di ignorare le pressioni<br />

e quelli che al contrario preferiscono<br />

piegarsi<br />

Vicenza non è mai stata al centro dell'attenzione<br />

come negli ultimi mesi. Secondo te<br />

che immagine ne è uscita?<br />

Quella di una città che non pensa soltanto a<br />

"fare schei" ma che è disposta a scendere in<br />

piazza per difendere i valori in cui crede.<br />

A Vicenza ci sono argomenti tabù di cui<br />

non si può parlare? Quali?<br />

Non ho mai avvertito come "intoccabile" un<br />

argomento o un personaggio.<br />

Cosa ne pensi delle seguenti affermazioni:<br />

"Il giornalista ha il dovere di raccontare i<br />

fatti, possibilmente quelli più scomodi che<br />

il potere tenta di nascondere" (Marco<br />

Travaglio)<br />

E' l'essenza del giornalismo.<br />

"Il mestiere del giornalista è difficile, carico<br />

di responsabilità, con orari lunghi,<br />

anche notturni e festivi, ma è sempre<br />

meglio che lavorare". (Luigi Barzini)<br />

Per anni ho tentato di convincere mio padre<br />

che questo è un lavoro, anche se non sudo e<br />

non indosso una tuta bisunta. Alla fine ho<br />

capito che ha ragione lui.<br />

"Un vero giornalista spiega benissimo<br />

quello che non sa" (Leo Longanesi)<br />

Sempre meglio che spiegare male ciò che si<br />

conosce.<br />

Ultima domanda: cosa consiglieresti ad un<br />

ragazzo che vuole fare questo lavoro?<br />

Di non aspettare. Di bussare alle porte dei<br />

piccoli giornali di provincia e chiedere l'occasione<br />

di imparare questo meraviglioso<br />

mestiere.<br />

Come hai cominciato a fare il giornalista e<br />

perché?<br />

Non era il mio sogno da bambina. La passione<br />

è nata all'improvviso, e sei anni fa ho<br />

bussato <strong>alla</strong> porta del Gazzettino con un po'<br />

di incoscienza e senza nessuna idea di quello<br />

che era il mestiere. Ho avuto la fortuna di<br />

trovare una persona che ha creduto in me e<br />

mi ha insegnato molto, anche se la prima<br />

cosa che mi ha chiesto è stata se ero proprio<br />

sicura di voler fare questo lavoro.<br />

Racconta una tua giornata tipo.<br />

Non esiste una vera e propria giornata tipo,<br />

come non esistono orari: si può finire alle 6<br />

di pomeriggio come alle 11 di sera, dipende<br />

dai settori. Io mi occupo di politica, e di<br />

solito la mattinata passa <strong>alla</strong> ricerca di notizie,<br />

mentre nel pomeriggio la tastiera del<br />

computer diventa la tua migliore amica.<br />

In una città come Vicenza è difficile avvicinarsi<br />

a questa professione?<br />

Il difficile non è avvicinarsi, il difficile è<br />

rimanerci: bisogna capire che ci vuole tanta<br />

gavetta, superare l'immagine idealizzata<br />

che si ha della professione, e soprattutto<br />

costruirsi una credibilità.<br />

A fare i giornalisti si guadagna bene?<br />

Dipende. Chi è assunto in redazione ha uno<br />

stipendio dignitoso. I collaboratori pagati<br />

ad articolo, invece, non nuotano certo nell'oro.<br />

Qual è la qualità più importante per un<br />

giornalista?<br />

Posso dirne alcune? Direi la curiosità, l'onestà,<br />

l'obiettività e la chiarezza. E l'ostinazione.<br />

Una cosa che invece un giornalista non<br />

dovrebbe mai fare?<br />

Un difetto è sicuramente quello di non mettere<br />

mai in discussione le proprie convinzioni.<br />

In generale, è un lavoro che va fatto<br />

senza pregiudizi, e senza commenti personali.<br />

3 MARZO 2007<br />

Un giorno in Procura... e uno in Comune<br />

Andrea Priante, Corriere del Veneto Roberta Labruna, Il Gazzettino<br />

Giornalisti durante una conferenza stampa<br />

Descrivi l'aspetto più odioso del tuo lavoro<br />

e quello, al contrario, più gratificante.<br />

Di aspetti odiosi ce ne sono pochi. Senza<br />

dubbio, però, i ritmi e gli orari possono<br />

essere pesanti. L'aspetto più gratificante è<br />

legato proprio all'essenza del giornalismo, e<br />

cioè riuscire ad informare le persone e ogni<br />

tanto dare un po' di speranza a qualcuno.<br />

Peccato non succeda spesso.<br />

Hai mai fatto figuracce imbarazzanti?<br />

Raccontane una<br />

Ne ho sicuramente fatte moltissime, ma in<br />

questo momento non me ne viene in mente<br />

nessuna.<br />

Quanto è importante fare lo scoop?<br />

Dare una notizia per primi può essere<br />

importante, ma lo è altrettanto saperla spiegare<br />

e approfondire meglio degli altri,<br />

oppure trovare una chiave di lettura diversa.<br />

In fondo ogni storia, per quanto piccola,<br />

ha la sua dignità e può essere una buona<br />

notizia.<br />

Nelle classifiche sulla libertà di stampa<br />

l'Italia si piazza all'80°posto, dopo i principali<br />

paesi europei ma anche dopo<br />

Giamaica, Mongolia e Botswana. Come<br />

mai?<br />

Queste classifiche mi lasciano sempre un<br />

po' perplessa. Non so se l'Italia meriti davvero<br />

una posizione così bassa, però il giornalismo<br />

italiano è sicuramente caratterizzato<br />

da una forte connotazione politica ed<br />

economica.<br />

Vicenza non è mai stata al centro dell'attenzione<br />

come negli ultimi mesi. Secondo<br />

te che immagine ne è uscita?<br />

L'immagine di una città che sa discutere al<br />

proprio interno.<br />

A Vicenza ci sono argomenti tabù di cui<br />

non si può parlare? Quali?<br />

Sinceramente, non mi è mai capitato di subire<br />

divieti o censure.<br />

Cosa ne pensi delle seguenti affermazioni:<br />

"Il giornalista ha il dovere di raccontare<br />

i fatti, possibilmente quelli<br />

più scomodi che il potere tenta<br />

di nascondere" (Marco Travaglio)<br />

Un giornalista dovrebbe raccontare<br />

tutti i fatti.<br />

"Il mestiere del giornalista è difficile,<br />

carico di responsabilità, con<br />

orari lunghi, anche notturni e festivi,<br />

ma è sempre meglio che lavorare".<br />

(Luigi Barzini)<br />

Sono d'accordo fino ad un certo<br />

punto. È vero che quello di giornalista<br />

è un mestiere bellissimo, ma è<br />

sempre un lavoro.<br />

"Un vero giornalista spiega benissimo<br />

quello che non sa" (Leo<br />

Longanesi)<br />

Diciamo che a volte un giornalista è<br />

costretto a scrivere di argomenti che<br />

non conosce in profondità. L'unica<br />

cosa da fare è informarsi il più possibile.<br />

Ultima domanda: cosa consiglieresti<br />

ad un ragazzo che vuole fare<br />

questo lavoro?<br />

Di lasciar stare. Scherzi a parte, di<br />

crederci, perseverare, studiare e<br />

fare tanta gavetta. Con umiltà e spirito<br />

di sacrificio.


12<br />

Fare i bagagli è la parte più facile.<br />

Capire perché li si fa, ecco,<br />

quella è la parte difficile. Perché<br />

uno decide di fare il giro del<br />

mondo? Perché io ho deciso di<br />

fare il giro del mondo? E l'ho<br />

davvero deciso di punto in<br />

bianco, o è solo l'evoluzione di<br />

qualcosa che va avanti da<br />

tempo? Sono domande che mi<br />

pongo, mentre metto un altro<br />

paio di calzini nel premucchio,<br />

quello che poi verrà scremato<br />

ulteriormente per starci, nello<br />

zaino che mi porterò in sp<strong>alla</strong>.<br />

Meno di un anno fa, lasciavo un<br />

lavoro interessante ma poco<br />

soddisfacente per mettere il<br />

naso fuori dall'Europa. Quattro<br />

mesi nel Sud-Est asiatico, e tutto<br />

era cambiato: la ragazza che<br />

amavo mi aveva lasciato, e mi<br />

avevano drogato e rapinato,<br />

togliendomi la voglia di esplorare,<br />

quella voglia che si era rafforzata<br />

man mano che conoscevo<br />

nuove persone, nuovi luoghi,<br />

nuove culture. Tornato a<br />

casa, avevo due possibili scelte:<br />

considerare il test concluso, e<br />

riprendere una vita "normale", o<br />

ricaricare le batterie e gettarmi<br />

nella mischia di nuovo. Ci<br />

avevo messo settimane, ma <strong>alla</strong><br />

fine avevo deciso di approfittare<br />

di questa strana libertà e di<br />

riprendere il cammino.<br />

E perché non un cammino più<br />

ambizioso, questa volta? Ormai<br />

mi ero messo <strong>alla</strong> prova, sapevo<br />

che il mio stomaco ed il mio spirito<br />

potevano reggere senza<br />

problemi, quindi perché non<br />

partire per verificare se la Terra<br />

è effettivamente rotonda come<br />

dicono?<br />

Il resto, viene facile: su internet<br />

si trovano un sacco di informazioni,<br />

si trovano i diari di altri<br />

viaggiatori, si trovano consigli,<br />

si trovano proposte. Basta saper<br />

cercare, saper filtrare: la messe<br />

di dati che ci viene proposta<br />

quando premiamo il tasto<br />

"cerca" è così incredibilmente<br />

grande che il vero rischio è di<br />

esserne sopraffatti. Io scelgo<br />

degli obiettivi, delle mete che<br />

voglio assolutamente toccare, e<br />

ci costruisco intorno un itinerario:<br />

il Giappone, l'Indonesia che<br />

mi è stata fatale e che quindi<br />

devo necessariamente riaffrontare,<br />

l'Australia, il Pacifico,<br />

l'America centro-meridionale...<br />

Tutti punti sulla mappa che<br />

vanno uniti, che mostrano<br />

nuove vie, che ne rendono<br />

impossibili o almeno scomode<br />

viaggi 3 MARZO 2007<br />

OltreIlGiardino - 1. Inizia da questo numero un giro intorno al mondo in 810 giorni. Con la curiosità nel cuore. E nella testa<br />

Uno zaino carico di domande<br />

DI DANIELE BINAGHI<br />

La Terra di Mezzo, l'Isola di Pasqua, le Galapagos, Machu Picchu e molto altro ancora...<br />

altre. Luoghi che si sono fissati<br />

nella mia immaginazione<br />

durante le ore di scuola, le letture<br />

di libri, le visioni di film; luoghi<br />

mitici, come Machu Picchu e<br />

le isole Galapagos, l'Outback<br />

australiano e l'isola di Macao, la<br />

Terra del Fuoco e quella di<br />

Mezzo; e poi luoghi che hanno<br />

attirato persone che ho conosciuto,<br />

che me ne hanno parlato<br />

e che hanno seminato in me il<br />

germe di una curiosità che<br />

voglio nutrire. E odori nuovi,<br />

colori assemblati in maniere<br />

sconosciute, lingue che sembrano<br />

nascondere innumerevoli<br />

segreti dietro lo schermo di una<br />

apparente difficoltà. Ho deciso:<br />

voglio essere come una barca a<br />

vela, che cerca di seguire la rotta<br />

migliore per raggiungere la sua<br />

meta, ma che al primo cambio<br />

di vento deve abbozzare e<br />

mutare direzione, in balia di un<br />

"caso controllato".<br />

Scopro che esistono dei biglietti<br />

aerei che in gergo vengono chiamati<br />

RTW (Round The World),<br />

li esamino e ne trovo uno che fa<br />

al caso mio, scopro che partendo<br />

da Londra spenderei 400<br />

euri di meno che partendo<br />

dall'Italia e allora lo compro da<br />

lì, devo solo aspettare che sia<br />

pronto e poi andare a recuperarlo.<br />

Nel frattempo, contatto tramite<br />

la rete esperantista vari<br />

amici in Giappone e Australia, e<br />

tramite quella di SERVAS altre<br />

persone per ora sconosciute, che<br />

mi ospiteranno durante i primi<br />

mesi o almeno mi aiuteranno a<br />

vivere al meglio questa avven-<br />

Come organizzare un giro del mondo<br />

Esistono in internet molte possibilità ed informazioni<br />

per organizzare un giro del mondo (o qualcosa<br />

di simile, per ambizione e durata). Si parte<br />

dai biglietti RTW, offerti da alleanze di compagnie<br />

aeree e che permettono di visitare un certo<br />

numero di Paesi o di viaggiare per un certo<br />

numero di miglia in un periodo solitamente<br />

massimo di un anno; tutte le più importanti ne<br />

offrono almeno uno, i più noti e diffusi sono<br />

quelli dei consorzi One World e Star Alliance,<br />

oltre ad una vera chicca chiamata<br />

GreatEscapade. Tra le caratteristiche da tenere<br />

da conto ci sono la possibilità di cambiare date<br />

e/o rotte senza sborsare penali, i Paesi che è possibile<br />

visitare, e se i costi partendo da altri Paesi<br />

siano inferiori a quelli per partenze dall'Italia.<br />

Informazioni sui singoli Paesi si trovano nei siti<br />

degli uffici del turismo degli stessi, oltre che su<br />

siti di guide turistiche come LonelyPlanet,<br />

FootPrint e Routard; molto si può evincere anche<br />

da libri di viaggio, spesso offrono suggerimenti o<br />

semplici tracce per uscire dalle rotte classiche del<br />

turismo di massa. Ed è sempre bene dare un'occhiata<br />

alle informazioni proposte dal MAE<br />

(Ministero Affari Esteri), per essere aggiornati su<br />

problemi o regole particolari riguardanti ogni<br />

singolo Stato. Per quanto riguarda le guide di<br />

viaggio, invece, bisogna fare attenzione al fatto<br />

che non esiste "la" serie di guide perfette: un editore<br />

può pubblicare un'ottima guida per uno<br />

stato e una pessima guida per un altro; per scegliere,<br />

quindi, meglio affidarsi ai commenti di<br />

viaggiatori che ci hanno preceduto, su internet se<br />

ne trovano moltissimi.<br />

Serve un passaporto in regola, ovviamente, ma<br />

per noi italiani in moltissimi casi si possono<br />

richiedere i visti d'ingresso (dove necessari)<br />

direttamente all'arrivo. Quelle che invece bisogna<br />

organizzare in anticipo sono le vaccinazioni:<br />

in certi casi bisogna effettuarle qualche mese<br />

prima. Così come sono utili un buon kit medico,<br />

magari preparato su consiglio del proprio farmacista<br />

(i medicinali utili variano in funzione dei<br />

Paesi che si visiteranno), e una valida assicurazione<br />

di viaggio contro infortuni, furti, spese<br />

mediche ecc.<br />

Per quanto riguarda i soldi, è utile differenziare:<br />

una carta di credito farà miracoli in molti posti<br />

(attenzione, ché a seconda del Paese alcuni tipi di<br />

carta potrebbero essere diffusissimi o completamente<br />

inutilizzabili), ma è meglio munirsi di un<br />

tura. E saluto gli amici, e preparo<br />

i bagagli...<br />

Il famoso "premucchio" di cui<br />

sopra è ancora troppo grande,<br />

però; bisogna scremare, scremare,<br />

e poi pigiare, per farci stare<br />

tutto dentro, nello zaino (in realtà,<br />

due: uno piccolo davanti, un<br />

po' per avere a portata di mano<br />

e di vista le cose più utili o preziose,<br />

un po' per controbilanciare<br />

il peso e non cadere all'indietro<br />

al primo colpo di vento).<br />

Risistemo il sito internet delle<br />

pecorElettriche, che già avevo<br />

testato durante il viaggio precedente,<br />

perché possa accogliere<br />

al meglio le mie memorie e, in<br />

seguito, anche le foto ed i filmati<br />

che produrrò; si è già rivelato<br />

un utile strumento non solo per<br />

comunicare i miei spostamenti<br />

alle persone che mi seguono,<br />

ma anche per fare il punto e<br />

meditare sulle cose che mi accadono.<br />

Mi pare sia tutto... vaccinazioni:<br />

fatte; scorta di soldi e traveller's<br />

cheque: fatta; itinerario di massima<br />

per le prime settimane:<br />

fatto; ricerche per scegliere una<br />

nuova macchina fotografica<br />

(quella vecchia era sparita con il<br />

famoso furto/rapina): fatte...<br />

L'unica cosa che mi mancherebbe<br />

è accomiatarmi in maniera<br />

che abbia davvero senso da una<br />

certa persona, ma lei non me ne<br />

da la possibilità, e si limita a<br />

farmi gli auguri di buon viaggio.<br />

E' tempo, ormai: saluto la mia<br />

famiglia, mio padre mi accompagna<br />

fino all'aeroporto, salto<br />

sul volo RyanAir per Londra<br />

per recuperare il mio biglietto<br />

aereo e poi via, verso est (più o<br />

meno)... prima tappa:<br />

Singapore.<br />

po' di contante (in euro o dollari), facile da cambiare<br />

per piccole spese, e di traveller's cheque<br />

(anch'essi, in euro o dollari) che, per quanto più<br />

farraginosi, sono totalmente rimborsabili in caso<br />

di smarrimento e/o furto.<br />

Infine, un grande aiuto è dato dall'esistenza di<br />

varie associazioni che permettono di godere di<br />

ospitalità gratuita da parte dei loro membri; in<br />

molti casi queste persone si riveleranno utilissimi<br />

appoggi e guide locali, e spesso diverranno<br />

buoni amici. Le più diffuse sono SERVAS,<br />

HospitalityClub e GlobalFreeLoaders, tutte rintracciabili<br />

via internet (la prima più burocratica<br />

ma più solida, le altre più rapide); un caso a parte<br />

è poi quello rappresentato da Pasporta Servo, un<br />

servizio a disposizione di coloro che parlano la<br />

lingua internazionale Esperanto.


14<br />

DI LUCA MATTEAZZI<br />

Nella vecchia<br />

st<strong>alla</strong> dove una<br />

volta riposavano<br />

i tori adesso si<br />

trova una fila di<br />

tavoli preparati<br />

con cura e semplicità,<br />

un piccolo freezer con i<br />

gelati e una serie di foto di<br />

famiglia. Fuori, le vecchie erpici,<br />

gli aratri a mano e le prime<br />

mietitrici apparse sul mercato<br />

se ne stanno allineate a fianco<br />

del grande parcheggio, immobili<br />

ormai da qualche decennio.<br />

La fattoria, quella c'è ancora,<br />

ma per stare al passo con i<br />

tempi si è trasformata: ha cambiato<br />

il tipo di coltivazioni, ha<br />

sostituito l'allevamento di bovini<br />

con l'agriturismo (polli, conigli,<br />

faraone e maiali, invece, ci<br />

sono ancora, eccome) e, naturalmente,<br />

si è meccanizzata.<br />

"Una volta si faceva tutto a<br />

mano - ricorda Valter Peruffo, il<br />

titolare -. Non c'era certo tutta<br />

l'attrezzatura di cui disponiamo<br />

oggi. Mi ricordo i commenti<br />

degli anziani quando sono<br />

uscite le prime seminatrici e le<br />

prime mietitrici: tutti a chiedersi<br />

come era che delle macchine<br />

riuscissero ad eseguire quei<br />

lavori e a dire che a mano il<br />

lavoro veniva meglio. Adesso è<br />

tutto il contrario e, niente niente,<br />

fare il contadino è diventato<br />

più difficile di molti altri lavori:<br />

basta pensare a tutte le nozioni<br />

che deve avere chi ha una st<strong>alla</strong>,<br />

per garantire la sicurezza e<br />

l'igiene degli alimenti".<br />

La storia dell'azienda agricola Il<br />

Paradiso, a Meledo, è solo una<br />

delle tante che si possono raccogliere<br />

girando per quello che<br />

resta della campagna vicentina.<br />

Aziende storiche, rimaste per<br />

generazioni nelle mani della<br />

stessa famiglia, che adesso cercano<br />

un po' <strong>alla</strong> volta la strada<br />

per costruirsi un futuro sicuro<br />

in un mondo, e in un territorio,<br />

che sembrano aver sempre<br />

meno bisogno dell'agricoltura.<br />

Per la famiglia Peruffo questo<br />

ha significato prima vendere i<br />

bovini per dedicarsi <strong>alla</strong> coltivazione<br />

di barbabietole, soia,<br />

frumento, mais, orzo e vigneto,<br />

poi puntare tutto sulla scelta<br />

agrituristica.: "Noi avevamo<br />

una bella st<strong>alla</strong>, ma una volta<br />

tutte le famiglie avevano due o<br />

tre vacche, era uno specie di<br />

musina che ti dava sicurezza e<br />

sulla quale sapevi di poter contare<br />

- raccontano Valter e la<br />

moglie -. Adesso o hai numeri<br />

importanti, ma davvero impor-<br />

Valter Peruffo con alcuni degli animali della fattoria Paradiso<br />

tradizioni<br />

Per secoli il Vicentino è stato terra di campagne. Viaggio <strong>alla</strong> scoperta di come è cambiata la vita nei campi<br />

I vecchi macchinari esposti nel cortile dell'azienda agricola<br />

tanti, oppure non conviene. Ti<br />

rimane il capitale, ma non ci<br />

sono introiti, e con i soli campi<br />

non si vive. Per questo di aziende<br />

agricole vere e proprie ne<br />

sono rimaste poche".<br />

Il Paradiso è una di queste. Solo<br />

che adesso quasi tutta la produzione<br />

è progettata in funzione<br />

dell'agriturismo. Nei campi si<br />

coltivano soprattutto mais, frumento<br />

ed erba medica, che servono<br />

anche come alimentazione<br />

per gli animali. L'orto si<br />

<strong>alla</strong>rga ogni anno ("avere verdura<br />

fresca in ogni stagione è<br />

fondamentale" spiegano i<br />

Peruffo), così come i recinti<br />

dove scorrazzano liberi decine<br />

e decine di polli, conigli, anatre,<br />

faraone e, in autunno, anche<br />

qualche maiale destinato a<br />

diventare salami e salsicce. Nel<br />

frutteto hanno trovato spazio<br />

un paio di tavoli e delle panche<br />

che, nei pomeriggi di bella stagione,<br />

sono affollati di visitatori.<br />

I macchinari usati dai nonni<br />

dei proprietari sono esposti in<br />

cortile a formare un piccolo<br />

museo della civiltà rurale, e<br />

accanto alle oche sono comparsi<br />

anche animali "da compagnia"<br />

come l'asino Camillo, un<br />

piccolo pony e qualche capretta.<br />

Anche i ritmi sono cambiati:<br />

senza le mucche da mungere la<br />

sveglia non suona più prima<br />

dell'alba, e gran parte del lavoro<br />

è meccanizzato. Il padre di<br />

Valter Peruffo aveva 15 campi,<br />

e per riuscire a gestirli aveva<br />

bisogno di operai: oggi, con 55<br />

campi da arare, seminare, concimare,<br />

e mietere, Valter riesce<br />

a fare tutto da solo: "Solo per la<br />

raccolta mi rivolgo ad un terzista",<br />

precisa.<br />

Una serie di scelte che finora ha<br />

dato buoni risultati.<br />

L'accoglienza familiare e l'atmosfera<br />

genuina dell'agriturismo<br />

sembrano aver riscosso un<br />

certo successo. "Sono sei anni<br />

che abbiamo aperto l'agriturismo,<br />

e all'inizio abbiamo fatto<br />

fatica - raccontano i Peruffo -.<br />

Adesso siamo contenti: noi<br />

offriamo solo carni e verdure di<br />

nostra produzione, seguiamo i<br />

ritmi delle stagioni, e <strong>alla</strong> fine la<br />

qualità si vede. Ce ne sono tanti<br />

che per avere margini di guadagno<br />

maggiori comprano<br />

buona parte dei prodotti all'esterno.<br />

Noi preferiamo non<br />

farlo, e finora non ci possiamo<br />

3 MARZO 2007<br />

Aggiungi un posto a tavola nella vecchia fattoria<br />

lamentare. Anche se, guardando<br />

al futuro, sarà sempre più<br />

difficile: ogni anno aprono<br />

nuovi agriturismi, ma il numero<br />

di clienti resta sempre quello".<br />

Senza spaventarsi troppo, nella<br />

fattoria di Meledo stanno già<br />

lavorando per non farsi cogliere<br />

impreparati. Da qualche<br />

anno Il Paradiso fa parte del circuito<br />

delle fattorie didattiche, e<br />

ogni primavera apre le porte a<br />

bambini dell'asilo e delle elementari<br />

e ai ragazzi delle<br />

medie, che hanno così la possibilità<br />

di vedere da vicino animali,<br />

piante e frutti ormai<br />

diventati inusuali. E presto<br />

dovrebbe essere inserito anche<br />

in un circuito di aziende agrituristiche.<br />

Perché il futuro, anche<br />

in campagna, parla sempre più<br />

il linguaggio del marketing e<br />

della promozione turistica.<br />

Porte aperte <strong>alla</strong> campagna<br />

C'è chi spiega come si coltiva la vite, chi illustra i segreti dell'alveare<br />

e chi si concentra sull'allevamento di razze bovine<br />

a rischio di estinzione. Sono circa una quarantina le fattorie<br />

didattiche presenti in provincia di Vicenza, sparpagliate in<br />

modo abbastanza omogeneo su tutto il territorio, ad Asiago<br />

come a Noventa, tra le ripide pareti della Valsugana come<br />

sui dolci pendii dei Berici. Tutte offrono a bambini e ragazzi<br />

la possibilità di immergersi, per qualche ora, nei ritmi e<br />

nelle occupazioni legate <strong>alla</strong> terra, all'allevamento degli animali,<br />

al succedersi delle stagioni, con un ventaglio di proposte<br />

davvero variegato. Al Picchio Nero, nella zona del Tretto,<br />

sopra Schio, si parla di pascoli di montagna e di vita in<br />

malga, <strong>alla</strong> Fattoria Arcobaleno di Nanto si scoprono i metodi<br />

dell'agricoltura e dell'allevamento biologici, nella Fattoria<br />

Valbrenta a San Nazario si riscoprono le antiche tecniche di<br />

coltivazione con i terrazzamenti, <strong>alla</strong> fattoria Giralafoglia di<br />

Vicenza si incontrano daini e animali del bosco. E sono solo<br />

alcuni dei tanti esempi che si potrebbero fare. Perché le fattorie<br />

che scelgono di aprire le porte all'attività didattica sono<br />

sempre più numerose. Segno che il bisogno di ritrovare un<br />

contatto con una dimensione più naturale è sempre più diffuso.<br />

E difatti molti studi rivelano che circa il 30 per cento<br />

dei bambini italiani non ha mai visto una pecora dal vivo,<br />

che per due bambini su dieci la vacca è soltanto un colorato<br />

disegno sulla carta della cioccolata e l'80 per cento dei bambini<br />

non ha mai visto un orto con pomodori, insalata, cavoli<br />

e patate.


Foto Luigi De Frenza<br />

15<br />

editoriali<br />

Clericus Cup contro Vicenza:<br />

ubi maior minor cessat<br />

Continua da pagina 1<br />

E' stato evidente il "terrore" prodiano legato <strong>alla</strong> "quaestio" a dir poco fondamentale,<br />

quella dei Dico e delle coppie di fatto, e altrettanto chiaro è stato<br />

il pronunciamento determinante al riguardo delle destre, che, se su alcuni<br />

argomenti sono anche loro divise, su quello della famiglia tradizionale e cattolica<br />

sono più che cementate. Andreotti, grande ambasciatore lateranense,<br />

aveva votato contro il governo su Vicenza ma rimuovendo chiaramente la<br />

precedente fiducia proprio per la sua posizione su un argomento che aveva<br />

scatenato le proteste e le lobby papaline, per nulla nascoste. E il dubbio su<br />

una superiorità del Vaticano sull'Italia non è più solo latente. Andreotti, che<br />

pure aveva annunciato il suo voto favorevole, lo ha poi tramutato in semplice<br />

(e complice) assenza dall'aula. Ma, mentre il potere temporale dei Papi si<br />

esercitava e si rafforzava nelle aule parlamentari, questo stesso potere scatenava<br />

un'altra ben più moderna offensiva. Sponsorizzata d<strong>alla</strong> veneta Lotto e<br />

d<strong>alla</strong> romana Ina Assitalia, in una sintesi significativa di culture e interessi,<br />

è decollata sabato 23 febbraio, in<br />

piena crisi governativa, la Clericus<br />

Cup, il primo campionato di calcio<br />

dello Stato del Vaticano, voluto dal<br />

Segretario di Stato, cardinale Tarcisio<br />

Bertone, come preludio all'affiliazione<br />

della nascente federazione calcistica<br />

al governo europeo e mondiale<br />

del calcio, lo sport che più fa rima con<br />

la parola "potere". Di fronte a tanto,<br />

cosa può fare Vicenza con i suoi problemi<br />

temporali evidenziati d<strong>alla</strong><br />

base Usa 2? Solo chinare il capo, portare<br />

la p<strong>alla</strong> al centro del campo e<br />

attendere che l'arbitro fischi la fine<br />

per non subire altri gol? Noi speriamo<br />

di no, ma perchè questa non<br />

Giulio Andreotti è stato il grande<br />

protagonista della crisi di governo<br />

rimanga una (pia) speranza, occorre<br />

che Vicenza cambi. E di tanto.<br />

Giovanni Coviello<br />

Continua da pagina 1<br />

Una pulsione che dà<br />

linfa all'immaginazione<br />

e <strong>alla</strong> creatività, messe<br />

in campo per trovare il<br />

modo per soddisfare<br />

questo sanissimo bisogno.<br />

Ecco perché nel<br />

processo di civilizzazione<br />

dell'umanità l'accoppiarsi<br />

diventa un<br />

fenomeno culturale,<br />

che varia per ciascuna<br />

civiltà. In quella occidentale,<br />

cioè la nostra,<br />

il sesso è diventato la<br />

frontiera di una attenzione<br />

tanto "liberatoria"<br />

quanto, in realtà, morbosa:<br />

viviamo il "sesso<br />

senza sesso", perché nella<br />

furia iconoclasta di<br />

abbattere tutte le barriere,<br />

i tabù, i condizionamenti,<br />

i limiti, le differenze,<br />

i "prima" e "dopo",<br />

insomma ciò che ritualizza<br />

e dà un senso al sesso,<br />

si è enormemente ridotta<br />

la tensione, lo scarto indispensabile<br />

tra il sorgere<br />

del desiderio e la possibilità<br />

concreta di realizzarlo.<br />

Cioè di fare l'amore in<br />

modo soddisfacente e<br />

rigenerante. Ormai per<br />

provare "qualcosa", in un<br />

immaginario collettivo<br />

bombardato da continui<br />

stimoli erotici (tette e culi<br />

in ogni dove), si è costretti<br />

a sovraccaricarsi, a cercare<br />

sempre nuove gratificazioni,<br />

in un'escalation<br />

di massa che assomiglia<br />

tanto a un onanismo consolatorio,<br />

pallido simulacro<br />

dell'amore carnale -<br />

quello vero. Il "tutto e<br />

3 MARZO 2007<br />

Troppo sesso?<br />

Niente sesso<br />

Il sesso è esibito su pubblicità e media.<br />

Ma non è vissuto serenamente<br />

subito" di un Occidente<br />

iperveloce, che deprime<br />

la complessa ma per questo<br />

affascinante trama<br />

delle relazioni tra i sessi,<br />

ha di fatto ridotto e sminuito<br />

la misteriosa esperienza<br />

dell'incontro sessuale<br />

tra l'uomo e la<br />

donna. Altro che un'innocua<br />

canzonetta di<br />

Sanremo.<br />

Raffaello Conti<br />

*psicologo


16<br />

regione<br />

3 MARZO 2007<br />

INIZIATIVE - Grazie <strong>alla</strong> disponibilità dell'Unione Italiana Tiro a Segno con le sezioni presenti in tutto il territorio<br />

Piano di addestramento<br />

per l'uso delle armi<br />

440 mila Euro di finanziamento<br />

regionale e la disponibilità<br />

dell'Unione Italiana Tiro a<br />

Segno con le sue 24 sezioni presenti<br />

in tutto il territorio consentiranno<br />

di realizzare un<br />

Piano straordinario per l'addestramento<br />

all'uso delle armi da<br />

parte delle Polizie Locali del<br />

Veneto. L'iniziativa è stata presentata<br />

oggi nella sede<br />

dell'Unione Tiro a Segno di<br />

Padova dall'Assessore regionale<br />

alle Politiche per la Sicurezza<br />

dei Cittadini Massimo<br />

Giorgetti, <strong>alla</strong> presenza del<br />

Presidente dell'UITS Ernfri<br />

Obriest. "Molte iniziative - ha<br />

sottolineato Giorgetti - sono già<br />

state attivate in Veneto in<br />

attuazione degli obbiettivi che<br />

la Giunta regionale si è data in<br />

tema di legalità e sicurezza<br />

urbana, ma in questa fase storica<br />

è emersa con sempre maggiore<br />

rilevanza e urgenza la<br />

necessità di rafforzare le capacità<br />

professionali degli operatori<br />

di polizia locale, che sempre<br />

di più si trovano ad affrontare<br />

situazioni di pericolo nello<br />

svolgimento delle loro mansio-<br />

ni di aiuto al cittadino e collaborazione<br />

con le Forze<br />

dell'Ordine nazionali. In questo<br />

senso la Regione ha deciso di<br />

dare un ulteriore aiuto concreto<br />

alle Amministrazioni locali,<br />

sottoscrivendo un Accordo con<br />

l'Unione Italiana Tiro a Segno<br />

che, in quanto entità pubblica<br />

affiliata al Coni, sarà in grado<br />

di fornire strutture e istruttori<br />

al massimo livello qualitativo".<br />

La Legge Quadro nazionale del<br />

1986 sull'Ordinamento della<br />

Polizia Municipale dispone che<br />

gli agenti di Polizia Locale<br />

svolgano anche funzioni di<br />

agente o ufficiale di Polizia giudiziaria<br />

o di agente di pubblica<br />

sicurezza, dotato quindi di<br />

arma. "Tale personale - ha sottolineato<br />

Giorgetti - è sempre<br />

di più chiamato a svolgere<br />

compiti fondamentali per la<br />

sicurezza dei cittadini e il<br />

rispetto della legalità, d<strong>alla</strong><br />

prevenzione e controllo delle<br />

violazioni al codice della strada,<br />

<strong>alla</strong> collaborazione con l'autorità<br />

giudiziaria per il mantenimento<br />

dell'ordine pubblico,<br />

d<strong>alla</strong> prevenzione dei reati, <strong>alla</strong><br />

ricerca e raccolta delle prove e<br />

individuazione degli autori del<br />

crimine. Tutte attività tanto<br />

preziose quanto rischiose, che<br />

richiedono una grande capacità<br />

nell'uso delle armi in caso di<br />

necessità e per autodifesa". La<br />

convenzione tra Regione<br />

Veneto ed Unione Italiana Tiro<br />

a Segno prevede che l'UITS si<br />

impegni a realizzare il Piano<br />

sulla base delle esigenze formative<br />

che verranno indicate dagli<br />

Enti Locali (Comuni o<br />

Province), che trasmetteranno<br />

direttamente alle Sezioni UITS<br />

le loro richieste. I corsi saranno<br />

di due tipi: il primo è un corso<br />

di base di attestazione all'uso<br />

delle armi; il secondo consisterà<br />

in un master con istruttori<br />

qualificati. Il lavoro consisterà<br />

in attività teoriche su sicurezza,<br />

dati sulla criminalità, analisi<br />

statistiche, tecnica delle armi,<br />

balistica, impugnatura, puntamento,<br />

posizioni di tiro; ed in<br />

prove di tiro a fuoco con applicazione<br />

delle tecniche illustrate.<br />

Previste anche lezioni sulle<br />

tecniche di perquisizione e di<br />

ammanettamento, sulla riten-<br />

zione dell'arma e sul disarmo.<br />

"Questa iniziativa - ha tenuto a<br />

precisare Giorgetti - costituisce<br />

un tassello di una strategia di<br />

rafforzamento complessivo<br />

delle polizie locali in Veneto,<br />

che prevede anche l'imminente<br />

nascita della Scuola di Polizia<br />

Locale del Veneto e il potenziamento<br />

di tutta una serie di<br />

dotazioni tecniche." Questo è<br />

l'elenco delle Sezioni UITS che<br />

faranno parte del Piano.<br />

PROVINCIA DI ROVIGO:<br />

Adria, Rovigo capoluogo.<br />

PROVINCIA DI BELLUNO:<br />

Agordo, Belluno capoluogo,<br />

Feltre, Ponte nelle Alpi.<br />

PROVINCIA DI VERONA:<br />

Bardolino, Caprino Veronese,<br />

Cerea, Negrar, Soave, Zevio,<br />

Verona capoluogo.<br />

PROVINCIA DI VICENZA:<br />

Bassano del Grappa, Lonigo,<br />

Tiene, Vicenza capoluogo.<br />

PROVINCIA DI PADOVA:<br />

Este, Padova capoluogo.<br />

PROVINCIA DI VENEZIA:<br />

Mirano, Venezia capoluogo.<br />

PROVINCIA DI TREVISO:<br />

Montebelluna, Treviso capoluogo,<br />

Vittorio Veneto.<br />

SANITA' - Un disegno di Legge per la riorganizzazione del sistema farmaceutico regionale<br />

Farmacie in veneto nessuna liberalizzazione selvaggia<br />

"Il Disegno di Legge per la<br />

riorganizzazione del sistema<br />

farmaceutico veneto che la<br />

Giunta regionale sta preparando<br />

prevede, per le farmacie,<br />

un aumento dell'orario di<br />

apertura settimanale dalle 40<br />

ore attuali a 55, l'apertura 24<br />

ore su 24 (non più turno notturno<br />

ma battenti normalmente<br />

aperti) in alcuni centri<br />

più importanti e abitati, trasforma<br />

da obbligatorie a<br />

facoltative le chiusure per<br />

ferie.<br />

Prevede anche, in prospettiva,<br />

che le farmacie stesse possano<br />

erogare servizi come<br />

prenotazioni e visite e la riduzione<br />

del rapporto numerico<br />

vigenti "farmacia/abitanti"<br />

per consentire l'ampliamento<br />

del numero dei presidi e ren-<br />

dere più capillare la<br />

loro presenza sul<br />

territorio".<br />

Lo ha affermato l'assessore<br />

alle politiche<br />

sanitarie del<br />

Veneto, Flavio Tosi,<br />

intervenendo oggi,<br />

a Bolzano<br />

Vicentino, in provincia<br />

di Vicenza,<br />

<strong>alla</strong> presentazione<br />

dei risultati della<br />

Campagna di<br />

Prevenzione ed<br />

E d u c a z i o n e<br />

Sanitaria "Progetto<br />

Diabete 2006" effettuata<br />

d<strong>alla</strong> Farmacie<br />

aderenti a<br />

F e d e r f a r m a<br />

Vicenza; "Siamo<br />

contrari <strong>alla</strong> libera-<br />

lizzazione selvaggia<br />

richiesta anche ieri<br />

dai consiglieri regionali<br />

del centrosinistra"<br />

ha aggiunto<br />

Tosi; "la liberalizzazione<br />

si fa con le farmacie,<br />

non contro le<br />

farmacie: vogliamo<br />

liberalizzare in<br />

modo equilibrato,<br />

aumentandone il<br />

numero senza però<br />

distruggere il sistema<br />

attuale, rendendolo,<br />

anzi, ancor più<br />

capillare e tutelando,<br />

quindi, le zone<br />

rurali, montane e<br />

periferiche.<br />

La liberalizzazione<br />

selvaggia, invece,<br />

potrebbe favorire la<br />

concentrazione delle farmacie<br />

nei grossi centri e farle sparire<br />

la quelli piccoli".<br />

"Questa campagna di prevenzione<br />

ed educazione sanitaria<br />

contro il diabete effettuata<br />

dalle farmacie aderenti a<br />

Federfarma Vicenza - ha concluso<br />

Tosi - ci dà la possibilità<br />

di conoscere, a livello statistico,<br />

quante siano le persone<br />

a rischio di soprappeso, obesità<br />

e, quindi, anche di diabete:<br />

è uno strumento utile e<br />

importante ai fini della prevenzione<br />

di questa patologia<br />

subdola quanto pericolosa in<br />

quanto ha dato a molti cittadini<br />

la possibilità di venire a<br />

conoscenza precocemente del<br />

loro rischio di diabete e, quindi,<br />

di prevenirlo, di potersi<br />

curare e vivere meglio".


17<br />

regione<br />

3 MARZO 2007<br />

TURISMO - Il "contatore" si è attestato nel 2006 a quota 59.360.589 presenze ufficialmente registrate<br />

Il Veneto è la prima<br />

regione turistica<br />

Il "contatore" del turismo veneto<br />

si è attestato nel 2006 a quota<br />

59.360.589 presenze ufficialmente<br />

registrate, generate da<br />

13.438.835 arrivi. La crescita<br />

complessiva dei pernottamenti è<br />

stata di + 4,63 per cento rispetto<br />

al 2005, con un significativo<br />

+6,59 per cento per quanto<br />

riguarda gli ospiti stranieri,<br />

mentre il numero dei turisti è<br />

aumentato del 7,78 per cento<br />

(+8.19 per cento quelli provenienti<br />

dall'estero).<br />

"Sono cifre che ribadiscono l'assoluto<br />

primato del Veneto nello<br />

scenario del turismo italiano, che<br />

si lascia alle spalle, ad almeno<br />

due decine di milioni di presenze<br />

di distanza, altre Regioni che<br />

vanno per la maggiore".<br />

Lo ha ribadito Luca Zaia, vicepresidente<br />

della Giunta regionale<br />

del Veneto, nell'inaugurare<br />

oggi a BIT 2007 lo stand dedicato<br />

all'ospitalità regionale, allestito<br />

nel Padiglione 1, settori C18-24<br />

D19-31, del Nuovo Quartiere<br />

Rho di Fieramilano. La festa di<br />

apertura dello stand è stata allietata<br />

d<strong>alla</strong> soprano Katia<br />

Ricciarelli, straordinaria verdiana<br />

originaria del Polesine.<br />

"Sono molto soddisfatto per una<br />

stagione straordinaria che si è<br />

conclusa. Nel 2006 abbiamo<br />

posto le basi per un ulteriore<br />

rilancio di immagine e di servizi<br />

reali al turista - ha spiegato Zaia<br />

- in un rapporto stretto con gli<br />

operatori che sono i veri artefici<br />

del successo turistico della<br />

nostra Regione: grazie al loro<br />

impegno abbiamo recuperato e<br />

superato i risultati antecedenti<br />

<strong>alla</strong> crisi determinata dall'11 settembre<br />

2001. Nell'anno corrente<br />

avremo a disposizione la nuova<br />

legge quadro, scritta con il sistema<br />

turistico regionale, che punta<br />

soprattutto a eliminare il peso<br />

dei vincoli burocratici e a consentire<br />

offerte di tipo moderno,<br />

richieste dagli ospiti, ma che<br />

intoppano in normative pensate<br />

per altre evenienze (si pensi al<br />

divieto di far vendemmiare quei<br />

turisti che verrebbero qui apposta<br />

dagli Stati Uniti)".<br />

"Ma soprattutto - ha detto ancora<br />

Zaia - si sta consolidando l'immagine<br />

unitaria del Veneto come<br />

Regione dall'offerta completa,<br />

suggerita dalle sette punte della<br />

stella colorata che, affiancata dal<br />

Leone di san Marco, è diventata<br />

il simbolo del nostro turismo e<br />

che vedremo nei prossimi mesi<br />

in tutti gli esercizi commerciali,<br />

depliant e materiali informativi<br />

riguardanti le proposte del<br />

Veneto". "Di questa bella e<br />

straordinaria realtà è testimone il<br />

nostro stand Borsa<br />

Internazionale del Turismo BIT<br />

2007, dove proponiamo le nostre<br />

variegate offerte e l'immagine<br />

del lavoro e dell'operosità della<br />

Regione più ospitale d'Italia".<br />

Zaia, che domani, 23 febbraio,<br />

sarà al CBR Caravan Boot<br />

Reisemarkt di Monaco di<br />

Baviera per presentare l'immagine<br />

e le proposte del Veneto turistico,<br />

ha messo in evidenza il<br />

ritorno degli ospiti tedeschi,<br />

"anche come effetto della campagna<br />

di valorizzazione condotta<br />

capillarmente nelle maggiori<br />

città della Germania all'inizio<br />

dell'anno e <strong>alla</strong> presenza attiva<br />

durante i campionati mondiali di<br />

calcio". Le presenze tedesche, i<br />

primi clienti del Veneto in cifre<br />

assolute, sono infatti cresciute<br />

del 6,35 per cento, raggiungendo<br />

quota 11.534.546. Seguono gli<br />

austriaci (3.146.317 presenze, +<br />

3,78 per cento), gli inglesi<br />

(2.356.360 presenze, +<br />

1,93 per cento), gli olandesi<br />

(2.233.829 presenze,<br />

+ 11,91 per cento), gli statunitensi<br />

(1.826 mila presenze,<br />

+ 13,37 per cento,<br />

con una crescita degli<br />

arrivi del 12,69 per cento,<br />

pari a 818.262 turistici,<br />

cifre che portano i turisti<br />

USA al secondo posto<br />

dopo gli arrivi tedeschi,<br />

che ammontano a<br />

1.888.235). Ma sono cresciute<br />

in maniera molto<br />

significativa anche le presenze<br />

russe (+22,19 per<br />

cento), quelle irlandesi (+<br />

26,65 per cento), quelle<br />

d<strong>alla</strong> Grecia (+ 24,39 per<br />

cento) e d<strong>alla</strong> Cina (+<br />

10,75 per cento). Il Veneto è però<br />

ricercato dagli stessi turisti italiani,<br />

le cui presenze sono state<br />

25.093.862, con una crescita<br />

soprattutto di piemontesi (+3,08<br />

per cento) e trentini (+4,89 per<br />

cento).<br />

"Domani incontrerò a Monaco<br />

gli operatori turistici tedeschi -<br />

ha fatto presente Zaia - i quali mi<br />

hanno già fatto sapere le loro<br />

preoccupazioni circa la comunicazione<br />

negativa che deriva dall'applicazione<br />

di ticket.<br />

Condivido tale preoccupazione e<br />

stiamo anche esaminando la possibilità<br />

di intervenire dal punto<br />

di vista legale per il danno che<br />

INIZIATIVE - L'importante presenza Veneta <strong>alla</strong> Borsa internazionale del turismo 2007<br />

Le nostre proposte di ospitalità<br />

Le proposte di ospitalità del<br />

Veneto sono presentate agli operatori<br />

italiani e internazionali,<br />

<strong>alla</strong> Borsa Internazionale del<br />

Turismo 2007. Lo stand regionale<br />

è stato allestito nel Padiglione 1,<br />

settori C18-24 D19-31 del Nuovo<br />

Quartiere Rho di Fieramilano ed<br />

è suddiviso in due spazi espositivi<br />

distinti, che danno ampio spazio<br />

all'immagine del Veneto nel<br />

suo insieme, con fotografie e slogan<br />

relativi ai prodotti turistici<br />

regionali. Uno dei due spazi è<br />

dedicato <strong>alla</strong> presentazione delle<br />

offerte e delle proposte dei com-<br />

prensori turistici, con l'eccellente<br />

contorno delle Strade del Vino e<br />

dei Consorzi che promuovono le<br />

produzioni tipiche regionali.<br />

L'altro spazio, cui ha tolto i veli<br />

che lo ricoprivano lo stesso vicepresidente<br />

della Giunta regionale<br />

Luca Zaia, nel corso di una cerimonia<br />

allietata dal canto di Katia<br />

Ricciarelli, presenta invece una<br />

vetrina degli antichi mestieri del<br />

Veneto, simbolo dell'operosità di<br />

una Regione che ha saputo coniugare<br />

al meglio cultura del lavoro,<br />

qualità della vita, spirito d'impresa<br />

e sviluppo economico.<br />

Sono state allestite quattro pedane,<br />

su ciascuna delle quali quattro<br />

maestri artigiani dei settori<br />

legno, pietra - marmo, ricamo -<br />

merletto e calzatura realizzeranno<br />

"al vivo", per l'intera durata<br />

della manifestazione milanese, la<br />

lavorazione dei propri prodotti,<br />

richiamando la tradizione regionale.<br />

Il lavoro veneto è proposto dal<br />

maestro Beppino Lorenzet di<br />

Mel, per il settore legno; dallo<br />

scultore Luciano Minati della<br />

Ditta Peotta Armando di Vicenza<br />

per la pietra e il marmo; da Lucia<br />

Costantini di Burano per il merletto<br />

a tombolo e da Alberto<br />

Segalin di Mestre per la calzatura.<br />

Il Vicepresidente Zaia ha voluto<br />

presentare personalmente al pubblico<br />

gli artigiani veneti presenti<br />

allo stand. Successivamente,<br />

assieme ai rappresentanti delle<br />

province interessate, Zaia ha consegnato<br />

un riconoscimento ai<br />

gestori dei nove campeggi veneti,<br />

sui 71 di tutta Europa, ai quali<br />

l'ADAC, l'autorevole automobil<br />

club tedesco, ha attribuito il titolo<br />

di Supercampeggio. Si tratta di:<br />

ne deriva. Il turismo non è solo<br />

di Venezia ma di tutto il Veneto<br />

e un ticket di 480 € per ogni pullman<br />

turistico rappresenta oggettivamente<br />

un problema per il<br />

settore."<br />

"Dell'ottima performance del<br />

Veneto turistico - ha aggiunto<br />

Zaia - hanno beneficiato tutti i<br />

comprensori; sono di segno positivo<br />

i risultati di spiagge, mare,<br />

lago, montagna, terme e città<br />

d'arte. Queste ultime sono la<br />

meta preferita degli ospiti per<br />

arrivi, dove segnano anche i<br />

migliori risultati di crescita, + 9,4<br />

per cento (6.594.242); le spiagge<br />

sono invece la meta privilegiata<br />

per le ferie e dunque per i lunghi<br />

soggiorni, con 25.058.284 presenze<br />

(+ 5 per cento), generate da<br />

3.543.880 arrivi".<br />

"I dati definitivi del 2006 - ha<br />

concluso il vicepresidente della<br />

Giunta regionale - ci confermano<br />

inoltre che sono elevate non solo<br />

le cifre, ma anche la qualità dell'offerta<br />

turistica e degli ospiti,<br />

che chiedono una sempre maggiore<br />

qualità e apprezzano le<br />

proposte alternative: è in tal<br />

senso molto chiara la crescita del<br />

16,6 per cento negli arrivi in<br />

alberghi a 4 stelle e del 14 per<br />

cento in quelli a cinque stelle,<br />

mentre la richiesta di soggiorni<br />

in agriturismo è estremamente<br />

positiva, con un +28,8 per cento<br />

di arrivi e un +26,7 per cento di<br />

presenze".<br />

Camping Villaggio Turistico<br />

Internazionale di Bibione;<br />

Camping Marina di Venezia di<br />

Cavallino Treporti; Camping<br />

Village dei Fiori di Cavallino<br />

Treporti; Union Lido Vacanze di<br />

Cavallino Treporti; Village<br />

Camping Ca' Pasquali di<br />

Cavallino Treporti; Camping<br />

Piani di Clodia di Lazise; Jesolo<br />

International Club Camping del<br />

Lido di Jesolo; Centro Vacanze<br />

Prà delle Torri di Porto Santa<br />

Margherita di Caorle; Villaggio<br />

Turistico Isamar di Sant'Anna di<br />

Chioggia.


18<br />

Carciofini sott'odio<br />

Aridatece Berlusca<br />

di Alessio Mannino<br />

Povero elettore di centrosinistra. Ha<br />

votato Unione, ha messo la crocetta,<br />

poniamo, sul partitino di Diliberto,<br />

augurandosi che dopo cinque anni di<br />

Berlusconeide cominci un'altra storia.<br />

E invece no. Oggi deve ammettere,<br />

ahilui, che un po' di ragione ce<br />

l'aveva, il Berlusca, ad additarlo<br />

come un "coglione". Lui, il votante<br />

centrosinistro, è stato coglionato.<br />

Sognava l'abrogazione delle leggi ad<br />

personam. Non solo non ha visto<br />

nemmeno un ritocchino a mezzo<br />

comma, ma ha dovuto pure ingoiare<br />

un indulto che mentre liberava<br />

Previti&co d<strong>alla</strong> seccatura dei processi,<br />

buttava fuori i poveracci che<br />

nel giro di pochi mesi rientravano in<br />

cella. Sospirava, il nostro ingenuo<br />

sinistrorso, al pensiero di una politica<br />

sociale che non guardasse in faccia<br />

a nessuno, tanto meno a banche,<br />

monopoli, grandi corporazioni e a<br />

Montezemolo-DeBenedetti-<br />

Tronchetti-Bazoli-Profumo-Geronzi.<br />

E invece si è ritrovato con un governo<br />

amico delle banche, omertoso sull'intr<strong>alla</strong>zzo<br />

di spie e dossieraggi<br />

industrial-politici, e ossequioso<br />

verso il salotto buono del capitalismo<br />

nazionale (non a caso sotto elezioni<br />

il direttore dell'"indipendente"<br />

Corriere della Sera, Paolo Mieli, fece<br />

outing per il centrosinistra).<br />

Confidava, il nostro buggerato elettore,<br />

di non vedere più uomini sbagliati<br />

nel posto sbagliato. S'è beccato<br />

Mastella <strong>alla</strong> Giustizia, Padoa<br />

Schioppa all'Economia e Rosi Bindi<br />

<strong>alla</strong> Famiglia: un trasformista ceppalonico<br />

come garante del diritto,<br />

un euroburocrate liberista per le<br />

solite "lacrime e sangue", e una<br />

suorina laica che legifera su sesso e<br />

coppie. Dulcis in fundo, ha strabuzzato<br />

gli occhi nell'assistere <strong>alla</strong> figuraccia<br />

del Prodi bis: con il suk parlamentare,<br />

la sinistra radicale che<br />

scende in piazza e in aula vota a<br />

favore di ciò contro cui aveva manifestato,<br />

l'iniezione di avanzi dell'eterna<br />

Diccì. E col rinnovato impegno<br />

a rispettare gli impegni internazionali.<br />

Tradotto: far fare agli<br />

Americani quello che gli pare, a<br />

cominciare d<strong>alla</strong> base di Vicenza. A<br />

'sto punto, tanto valeva tenersi l'originale<br />

di Arcore. Con Prodi ci si<br />

deve accontentare della brutta copia.<br />

E per di più senza bandane, corna,<br />

Veroniche Lario gelose, lifting,<br />

Apicella, kapò, sbruffonate e bugie<br />

da arcitaliano chansonnier di crociere.<br />

tempo libero<br />

Per una volta provate a buttare<br />

tutto alle ortiche. Considerate spesso<br />

fastidiose e infestanti, le ortiche<br />

trovano in cucina un terreno ideale<br />

per prendersi una rivincita su tutti i<br />

loro detrattori. Non a caso in erboristeria<br />

sono ben note le virtù di<br />

questa pianta che può vantare proprietà<br />

diuretiche, depurative, antianemiche<br />

e digestive. Ideale per<br />

decotti, tisane e impacchi, l'ortica si<br />

rivela un ingrediente prezioso<br />

anche per aggiungere un tocco inedito<br />

ai pasti della giornata, soprattutto<br />

in primavera, il periodo<br />

migliore per raccogliere e gustare le<br />

tante erbe spontanee offerte d<strong>alla</strong><br />

campagna.<br />

Volendo, si potrebbe cucinare un<br />

intero menù a tema. Cominciando,<br />

magari, con dei tagliolini all'ortica<br />

(le ortiche vanno lessate e poi tritate<br />

o pestate per aggiungerle all'impasto<br />

della pasta), oppure con un<br />

classicissimo risotto alle ortiche (le<br />

ortiche possono essere cotte a parte<br />

in una padella con un filo d'olio, e<br />

poi unite al riso a fine cottura per la<br />

mantecatura, oppure essere inserite<br />

fin da subito nel soffritto del risot-<br />

to). I libri di ricette<br />

della nonna offrono poi<br />

un'ampia scelta di<br />

minestre e zuppe alle<br />

ortiche, magari abbinate<br />

ad altre erbe di stagione<br />

come maggiorana,<br />

menta, basilico o<br />

prezzemolo. Ancora, le<br />

ortiche possono essere<br />

l'ingrediente a sorpresa<br />

di un pasticcio alle<br />

erbette insieme ad<br />

asparagi, tarassaco e<br />

luppolo, o del ripieno<br />

dei ravioli, ad esempio<br />

sostituendo gli spinaci<br />

nel tipico abbinamento<br />

con la ricotta.<br />

Nei secondi piatti, l'ortica<br />

trova il proprio<br />

impiego ideale nella<br />

frittata (anche qui, le<br />

foglie della pianta<br />

vanno prima bollite, poi<br />

aggiunte all'uovo sbattuto prima<br />

della cottura), ma anche all'interno<br />

di torte salate e focacce, oppure,<br />

perché no, cruda in insalata. Infine,<br />

a sorpresa, l'ortica può essere uti-<br />

3 MARZO 2007<br />

L'angolo dell'oste. Dalle minestre ai dessert, in cucina l'ortica si rivela una pianta dai mille impieghi<br />

Gustosa e dietetica<br />

ecco l'ortica nel piatto<br />

Appuntamenti. Questo fine settimana è in programma la rassegna Vicenza Arte.<br />

Il mercante in Fiera<br />

Fiera. In Fiera fine settimana<br />

dedicato all'arte con la rassegna<br />

Vicenza Arte, salone<br />

dedicato a collezionisti e<br />

appassionati con la presenza<br />

delle migliori gallerie nazionali.<br />

Tra le mostre collaterali,<br />

spicca la presenza del museo<br />

della grafica Casabianca di<br />

Schio in collaborazione con la<br />

stamperia Martini di Thiene.<br />

Al Foro Boario, invece, in<br />

un'area espositiva di 10 mila<br />

metri quadrati, una sessantina<br />

di produttori metterà in<br />

mostra il meglio dell'attrezzatura<br />

per giardino e per l'agricoltura.<br />

Teatro. Per la rassegna La<br />

Maschera d'Oro, al teatro San<br />

Marco la compagnia La<br />

Barcaccia di Verona mette in<br />

L'ortica può essere un ingrediente a sorpresa di<br />

moltissimi piatti<br />

scena "La putta onorata", di<br />

Goldoni, storia di una fanciulla<br />

che deve difendersi<br />

dalle mira di un marchese<br />

senza scrupoli. (Biglietti a 8,50<br />

euro, 7,50 i ridotti). Sempre in<br />

ambito leggero, <strong>alla</strong> sala della<br />

comunità di Brendola, la<br />

Compagnia Astichello presenta<br />

"Vicentini Magnagati",<br />

commedia ispirata al testo "I<br />

magnagati" di Primo<br />

Piovesan in cui si raccontano<br />

le peripezie<br />

di paròn Momi, titolare<br />

dell'osteria della<br />

Malvasia, e della<br />

moglie Lina, alle<br />

prese con pettegolezzi,<br />

baruffe e sbruffonerie<br />

(ore 21, ingresso<br />

8 euro, 6 euro i ridotti).<br />

Allo spazio Bixio,<br />

invece, Livio Pacella<br />

con altri 25 tra attori,<br />

mimi, coristi e performer<br />

è il protagonista<br />

di "Tropico degli<br />

abissi", spettacolo<br />

ispirato ai "Canti di<br />

lizzata anche per torte dolci, meglio<br />

se accompagnata da un po' di mandorle.<br />

E per concludere, niente di<br />

meglio di un bicchierino di grappa.<br />

Ovviamente all'ortica.<br />

Maldoror", uno dei libri<br />

"maledetti" per eccellenza<br />

(sabato 3 marzo, ore 21,<br />

biglietto 7 euro, ridotti 4).<br />

Musica. Fine settimana con<br />

molto punk. Al Sabotage bar,<br />

sabato sera suonano infatti i<br />

The Leeches, gruppo di<br />

Punk'n'roll, mentre ai<br />

Cantieri di Montecio Rock,<br />

ad Alte Ceccato, serata tutta<br />

dedicata al punk con i Cruel<br />

Boxes (Vicenza), i Riself<br />

(Lonigo) e i First Impression<br />

of Beaty (Torino). Sempre<br />

sabato sera, al Nuova<br />

Capannone Sociale in zona<br />

fiera, concerto dei livornesi<br />

Speed & Feed e dei romani<br />

Scenario.<br />

Domenica 4 marzo, infine,<br />

nella sala concerti del conservatorio<br />

Pedrollo alle 17, il<br />

mezzosoprano Victoria<br />

Laymina e l'attore Roberto<br />

Cuppone presentano lo spettacolo<br />

"Russkaia Mosaica",<br />

una rassegna di romanze<br />

russe degli anni venti.<br />

Ingresso 5 euro. 1


19<br />

L'avranno visto,<br />

questo film, il<br />

ministro Padoa-<br />

Schioppa e i suoi<br />

giuslavoristi? Nel<br />

tepore ovattato di<br />

uno studio ministeriale<br />

o di una facoltà universitaria,<br />

isolati dalle miserie del<br />

mondo, gratificati da lussuose<br />

prebende, essi allineano su fogli<br />

immacolati file di numeri, decidendo<br />

olimpicamente dei destini<br />

della nazione. Questo film è<br />

la storia orribile di uno di questi<br />

'numeri': Bruno Davert, alto<br />

dirigente di una fabbrica di<br />

carta, che per effetto di ristrutturazioni<br />

e delocalizzazioni viene<br />

licenziato all'improvviso, dopo<br />

quindici anni di 'onorato servizio'.<br />

Orgoglioso delle proprie<br />

competenze, e perciò convinto<br />

di poter trovare subito un altro<br />

lavoro, Bruno precipita quasi<br />

subito in una spirale infernale di<br />

colloqui frustranti e senza risultato.<br />

Scopre anche che non è il<br />

solo con quelle competenze, per<br />

cui, lucidamente, decide di eliminare<br />

tutti coloro che possono<br />

frapporsi tra lui e un nuovo<br />

impiego. Rifiutato d<strong>alla</strong> società<br />

("togliendomi il lavoro mi<br />

hanno tolto la vita!") Bruno si<br />

tempo libero<br />

rende conto che tutti<br />

i valori di cui gli avevano<br />

riempito la<br />

testa - amicizia, solidarietà,<br />

simpatia -<br />

sono parole vuote.<br />

Conta solo chi vince,<br />

chi ha 'successo' e di<br />

quel successo<br />

conquista<br />

i simboli<br />

tangibili: le<br />

belle donne<br />

e le macchine<br />

sportive<br />

che gli si<br />

p a r a n o<br />

davanti dalle insegne<br />

pubblicitarie. E lui si<br />

adegua, ridiventa homo<br />

homini lupus, e comincia<br />

ad uccidere. Non<br />

prova odio, e nemmeno<br />

pietà: il tremito alle<br />

mani dopo ogni omicidio<br />

passa presto, in<br />

attesa del prossimo, e<br />

ancora del successivo, finché la<br />

strada sarà libera. Apologo<br />

'inverosimile' ma spietato, il<br />

film - freddo come un documentario,<br />

intenso come una tragedia<br />

greca - accompagna lo spettatore<br />

passo dopo passo a seguire<br />

gli orrori di Bruno, talmente<br />

3 MARZO 2007<br />

Popcorn. In Cacciatore di teste (2005) di Costa Gavras, il caso di ordinaria disperazione di un licenziato che si trasforma in killer<br />

Un normale disoccupato. Omicida<br />

DI GIULIANO CORÀ<br />

Del versatile scrittore<br />

texano Joe R.<br />

Lansdale sono stati<br />

pubblicati in Italia,<br />

negli ultimi anni, in<br />

media tre o quattro<br />

volumi all'anno,<br />

senza contare le ristampe o le<br />

riproposte in edizione economica.<br />

Tanti, forse troppi, visto che alcuni<br />

fra gli ultimi titoli si posso certo<br />

considerare minori nella vasta<br />

produzione dell'autore. D'altro<br />

canto va detto che Lansdale è<br />

stato scoperto in Italia con colpevole<br />

ritardo e che i suoi romanzi,<br />

in genere, vantano oggi consensi<br />

unanimi da parte del pubblico<br />

e della critica.<br />

"Freddo nell'anima", scritto nel<br />

1999 e pubblicato in questi giorni<br />

da Fanucci, va obbiettivamente<br />

ascritto <strong>alla</strong> schiera dei<br />

Lansdale migliori. Potrebbe essere<br />

definito in sintesi come un bizzarro<br />

ma felice incrocio tra il film<br />

"Freaks", il genere "noir" e la tragedia<br />

greca.<br />

Il suo protagonista è Bill Roberts,<br />

un giovane disadattato della provincia<br />

texana che vive con il cadavere<br />

della madre per continuare a<br />

ritirarne la pensione. Costretto a<br />

nascondersi nelle paludi, dopo<br />

una rapina finita male, Bill si<br />

imbatte in un circo che gira per la<br />

zona, composto da uomini cane,<br />

donne barbute, gemelli siamesi,<br />

microcefali detti "teste di spillo" e<br />

d<strong>alla</strong> misteriosa attrazione "Ice<br />

Man", tutti guidati da un temibile<br />

padrone, Frost, e d<strong>alla</strong> sua affascinante<br />

moglie, Gidget. Unitosi a<br />

loro prima per disperazione poi<br />

per necessità, Bill poco <strong>alla</strong> volta<br />

si invaghisce di Gidget, e finisce<br />

per riporre nelle ambigue mani<br />

della donna la sua sorte.<br />

A parte la visione del mondo<br />

all'insegna di una complessiva<br />

disillusione (i "mostri" non sono<br />

cattivi, ma per loro non esiste<br />

coinvolgente che vorremmo gridargli:<br />

'Fermati, questa non è la<br />

strada'. Possiamo solo assistere<br />

muti <strong>alla</strong> sua rovina, chiedendoci<br />

se nella nostra società sia possibile,<br />

come un dirigente declama,<br />

"un lavoro fatto per l'uomo".<br />

Sul comodino. Ritmo, personaggi indimenticabili, humour nero e un finale da tragedia greca in uno dei migliori romanzi di Joe Lansdale<br />

In fuga oltre i confini del male<br />

DI GIOVANNI MAGALOTTI<br />

comunque salvezza), colpisce la<br />

capacità di Lansdale di scavare<br />

nell'animo umano per raccontare,<br />

senza giudizi morali ma anche<br />

senza facile cinismo, il bene e il<br />

male che convivono in ciascuno di<br />

noi. E stupiscono, inoltre, la sua<br />

disinvoltura nel maneggiare un<br />

registro difficile come il grottesco,<br />

l'efficace ricorso a uno humour<br />

spesso nero, e il ritmo sostenuto<br />

impresso <strong>alla</strong> vicenda. Il tutto<br />

valorizzato d<strong>alla</strong> perizia linguistica<br />

del traduttore Giancarlo<br />

Carlotti.<br />

Joe R. Lansdale, Freddo nell'anima,<br />

Fanucci, 224 pp., € 12,50


HANNO DETTO<br />

"Cara Sabrina Ferilli, come sta?<br />

Potrebbe fare una telefonata al<br />

senatore Turigliatto? Grazie, suo<br />

A.S."<br />

Adriano Sofri<br />

Il Foglio 28 febbraio 2007<br />

"Se gli ex dissidenti continuano a<br />

battersi per un no secco al Dal<br />

Molin, devono spiegare da dove<br />

deducono che il Governo possa<br />

ancora cambiare idea. (…) purtroppo,<br />

ora bisogna pensare al<br />

"come", non si possono recitare<br />

due parti della stessa commedia".<br />

Luigi Poletto sugli autosospesi<br />

rientrati nei Ds<br />

Il Vicenza 28 febbraio<br />

"Del Noce non si autosospenderà.<br />

I miei testi sono stati concordati<br />

con lui e con i miei autori ad<br />

Arcore. E poi sono stufo di lavorare<br />

con presentatori comunisti<br />

come Fazio, Bisio e il signor<br />

Baudo. Certo, Fazio ha fatto i<br />

maggiori ascolti, ma stiamo cercando<br />

di ricontarli. Come le<br />

schede: le sta ricontando<br />

Calderoli da un anno ma non<br />

riesce a finire. (…) I violinisti<br />

sono una coppia di fatto, due<br />

giornalisti del Tg1 che a furia di<br />

sviolinare su Prodi sono stati<br />

assunti, …questo non è un<br />

Festival di Sanremo ma una festa<br />

dell'Unità, tutte canzonette di<br />

sinistra, le ha scelte Veltroni".<br />

Antonio Cornacchione<br />

Ansa 27 febbraio

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