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DIRETTORE EDITORIALE GIOVANNI COVIELLO Spedizione in A.P. - 45% art.2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Verona Anno 2 nr. 48 - Sabat0 3 marzo 2007<br />
Vaticano batte<br />
Vicenza 2-0<br />
di Giovanni Coviello<br />
Se qualcuno, semplice oppositore di destra oppure<br />
partigiano della pace o dei diritti di Vicenza che<br />
fosse, ancora pensava che a battere il governo<br />
Prodi fosse stata la questione Ederle 2, sicuramente<br />
è rimasto disilluso. La fiducia votata al Senato e<br />
più ancora i discorsi pronunciati dopo il 162-157<br />
del voto ha visto l'assenza eccellente dell'ottantottenne<br />
senatore a vita Giulio Andreotti, artefice non<br />
secondario della caduta di Prodi, lui che nella sua<br />
lunga vita ha guidato 7 governi, condizionandone<br />
indirettamente molti di più. In questi proclami c'erano<br />
11 punti più o meno vaghi (a seconda dei<br />
gusti dei commentatori) e solo accenni <strong>alla</strong> questione<br />
afgana, con tanti silenzi, apparentemente<br />
paradossali, sulla base Usa di Vicenza, che pure<br />
sembrava aver scatenato il distacco ufficiale della<br />
sinistra radicale da quella moderata e con ciò la<br />
crisi.<br />
(Continua a pagina 15)<br />
Baù, Sanremo<br />
e il sesso senza sesso<br />
di Raffaello Conti*<br />
Al di là dello scandaletto da due soldi, l'anatema<br />
del vescovo di Sanremo Alberto Maria Carreggio<br />
contro il musicista vicentino Patrizio Baù, reo di<br />
aver scritto una canzone "sconcia" (in realtà è da<br />
educande) dall'allusivo titolo "Peccati di gola", ci<br />
permette di riflettere su come è vissuto il sesso<br />
nella società odierna, sempre più virtuale e sempre<br />
meno reale. Anche in fatto di ormoni e naturalissime<br />
voglie.<br />
La sessualità è una delle principali componenti<br />
dell'istinto umano. E', come si dice, un "dato di<br />
natura", biologico.<br />
(continua a pagina 15)<br />
Marioni<br />
il candidato<br />
scomodo:<br />
"Assindustria<br />
da rinnovare"<br />
<strong>Conto</strong> <strong>alla</strong> <strong>rovescia</strong><br />
a pagina 7<br />
Liberalizzazioni,<br />
bilancio<br />
dopo<br />
8 mesi:<br />
un flop<br />
cent<br />
50<br />
Congressi dei partiti e manovre per la presidenza<br />
degli industriali: si apre una fase cruciale per la città.<br />
Ecco chi saranno i successori di Dal Lago e Calearo<br />
Rocchetta:<br />
"La vera Liga<br />
direbbe no<br />
<strong>alla</strong> Ederle 2"<br />
a pagina 9<br />
Esclusivo:<br />
un vicentino in<br />
viaggio intorno<br />
al mondo.<br />
Prima puntata<br />
a pagina 10 a pagina 20<br />
da pagina 4
3<br />
"Mi sono reso conto, osservando<br />
una fotografia aerea, che i<br />
campi del Dal Molin sul lato di<br />
strada S. Antonino sono molto<br />
vicini ai terreni su cui dovrebbe<br />
sorgere il Pp10… la base<br />
USA va fatta nella parte ovest<br />
dell'aeroporto altrimenti appesantirebbe<br />
troppo la zona dal<br />
punto di vista urbanistico".<br />
Devo ammettere che il sindaco<br />
Hullweck possiede una faccia<br />
di bronzo ineguagliabile.<br />
Primo, perché fin dal 2003 fu<br />
messo a parte delle mire americane<br />
sul Dal Molin, ma preferì<br />
tacere. Secondo: l'ing. Pasini<br />
(dirigente del settore edilizia<br />
privata) rilevò che il progetto<br />
era in contrasto col Prg, ma il<br />
nostro sindaco si affrettò a<br />
dichiarare ininfluente il parere<br />
del tecnico comunale. Terzo:<br />
l'assessore Cicero fu, con ogni<br />
probabilità, il principale artefice<br />
dell'opzione americana su<br />
Via S. Antonino, ma ora non<br />
c'è modo di ottenere un riscontro<br />
ufficiale ai numerosi contatti<br />
intercorsi tra il nostro<br />
Cicero, gli Americani e i vari<br />
Ministeri interessati. Sono<br />
state formalizzate ripetute<br />
richieste di pubblicazione<br />
degli atti, ma se dovesse per-<br />
lettere&idee<br />
manere questa "segretazione"<br />
documentale, prevedo conseguenze<br />
alquanto spiacevoli.<br />
Quarto: nel famigerato ordine<br />
del giorno votato a stretta<br />
maggioranza dal Consiglio<br />
comunale, il Sì è condizionato<br />
ad una serie di prescrizioni<br />
inattuabili, ma non vi è alcun<br />
cenno all'ipotesi di spostamento<br />
sul lato militare. Poi d'improvviso,<br />
fiutato il vento, il<br />
primo cittadino esautora<br />
Cicero rimpiazzandolo con<br />
Zocca e scopre quel che tutti<br />
già sapevano: il Dal Molin<br />
costituisce l'ultimo presidio<br />
di verde nella parte nord<br />
della città e svolge una funzione<br />
di "lavaggio" naturale<br />
degli inquinanti atmosferici.<br />
Inoltre, come hanno ben evidenziato<br />
i servizi della direzione<br />
generale del Ministero<br />
dell'Ambiente: "l'area interessata<br />
interferisce con il reticolo<br />
idrologico del Bosco di<br />
Dueville e le risorgive limitrofe,<br />
che è stato designato<br />
quale Sito d'Importanza<br />
Comunitaria e Zona di<br />
Protezione Speciale".<br />
Nonostante ciò, Provincia e<br />
Comune hanno più volte<br />
dichiarato la loro estraneità a<br />
qualsiasi procedura di<br />
Valutazione d'Impatto<br />
Ambientale. Ma non è tutto:<br />
queste strutture militari, così<br />
a ridosso dei centri urbani, si<br />
contrappongono ai programmi<br />
civili di sviluppo urbanistico,<br />
com'è ampiamente<br />
dimostrato dal conseguente<br />
"congelamento" del Pp10 a<br />
Laghetto. Infatti, persino una<br />
Giunta "filo-palazzinara"<br />
com'è quella attuale, ha<br />
dovuto riconoscere che i due<br />
progetti sono inconciliabili,<br />
poiché il sovraccarico viabilistico<br />
diverrebbe insostenibile<br />
e la porzione di territorio<br />
cementificato sarebbe equivalente<br />
ad un nuovo Piano<br />
di Lottizzazione. Ora, non è<br />
ammissibile che un sindaco<br />
rinunci a costruire le case per<br />
i suoi concittadini - perdendo<br />
l'opportunità di oltre 8<br />
milioni d'euro di finanziamento<br />
regionale - pur di<br />
compiacere l'amico<br />
Berlusconi, in una politica di<br />
totale asservimento al governo<br />
Bush. Il primato di una<br />
città non si misura in metri<br />
cubi d'edificato, ma nella<br />
capacità di attrarre funzioni<br />
eccellenti in campo tecnologico,<br />
sanitario, turistico, universitario.<br />
Cedere la nostra<br />
terra a tempo incondizionato,<br />
per consentire a Bush di<br />
praticare una politica di ege-<br />
3 MARZO 2007<br />
Il consigliere dei Verdi contro il sindaco: "Ridicolo risollevare la questione Pp10”. E chiede la valutazione d’impatto ambientale<br />
Asproso: "Vogliamo le carte sul Dal Molin"<br />
Il consigliere comunale dei Verdi Ciro Asproso e il progetto<br />
della base americana al Dal Molin<br />
Auguri <strong>VicenzaPiù</strong><br />
Ogni spazio informativo è vitale e necessario per<br />
la democrazia. In secondo luogo, personalmente,<br />
credo che la carta stampata mantenga un suo<br />
ruolo alto, non foss'altro perché aiuta a riflettere:<br />
la lettura, voglio dire, impegna, spinge ad approfondire,<br />
richiede un ruolo attivo da parte del lettore,<br />
ruolo ben diverso da quello del telespettatore<br />
o del radioascoltatore.<br />
Non voglio stabilire supremazie di un mezzo<br />
rispetto ad altri. Così non voglio fare classifiche,<br />
inopportune e sbagliate, tra una testata e l'altra.<br />
Anch'io, come tutti, ho le mie personali preferenze,<br />
in edicola scelgo un giornale rispetto ad un<br />
altro. <strong>VicenzaPiù</strong>?<br />
Non solo lo sfoglio, ma in Presidenza della<br />
Provincia a palazzo Nievo è a disposizione di tutti<br />
e forse basterebbe questo, unito alle considerazioni<br />
precedenti, per spiegare quanto sinceri siano<br />
gli auguri di buon compleanno che faccio a<br />
Vicenza Più, a Giovanni Coviello, ai suoi collaboratori<br />
e a quanti si lanciano in folli imprese. Ma la<br />
democrazia è figlia proprio di una folle impresa,<br />
che ha bisogno di moltissime voci, senza le quali<br />
non sarebbe più tale.<br />
Prof.ssa Manuela Dal Lago<br />
Presidente della Provincia<br />
monia mondiale basata sull'esercizio<br />
della forza, mi pare<br />
una follia. Gli Americani, a<br />
casa loro, progettano le basi<br />
militari il più lontano possibile<br />
dai grandi centri abitati e se<br />
non possono farne a meno,<br />
impiegano almeno 10 anni in<br />
studi di minimizzazione dell'impatto<br />
e di compensazione<br />
sociale. Perché noi italiani<br />
dobbiamo nutrire così poca<br />
considerazione di noi stessi?<br />
Ciro Asproso<br />
Segretario cittadino Verdi<br />
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del 3 febbraio 2007<br />
Associato all’USPI<br />
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Iscrizione al Registro Nazionale<br />
della stampa n.8857 del 15-12-2000
4<br />
Il marasma continua.<br />
Le elezioni per il consiglio<br />
e il presidente<br />
della Provincia sono<br />
ancora ben lungi dall'avere<br />
i candidati, dei<br />
programmi contrapposti<br />
e un'offerta chiara agli elettori<br />
vicentini. L'unica cosa che si sa è che<br />
per legge dovranno svolgersi nell'arco<br />
di tempo fra il 15 aprile e il 15 giugno.<br />
Per il resto, saranno i congressi<br />
provinciali dei partiti a sciogliere l'aura<br />
di mistero che circonda la tornata<br />
amministrativa. Sabato 3 marzo, c'è<br />
quello dell'Udc. Il 10 marzo si apriranno<br />
in contemporanea quelli della<br />
Margherita e di Alleanza Nazionale.<br />
A fine mese, o tutt'al più a inizio aprile,<br />
si svolgerà quello dei Ds. Quello<br />
della Lega Nord era il più atteso di<br />
tutti, perché decisivo per le sorti del<br />
cartello di centrodestra e per il suo<br />
candidato di coalizione. A fine gennaio<br />
è finito com'è finito, cioè commissariato<br />
da Umberto Bossi in per-<br />
sona, e pare che rimanga congelato<br />
sine die. Ovvero fino a quando le due<br />
anime del Carroccio berico - quella<br />
che fa capo al senatore Stefano<br />
Stefani contro quella rappresentata<br />
d<strong>alla</strong> presidente uscente della<br />
Provincia Manuela Dal Lago - non<br />
avranno trovato un modus vivendi.<br />
Ed è d<strong>alla</strong> lotta fratricida fra leghisti<br />
maroniani (Dal Lago) e calderoliani<br />
(Stefani) che uscirà anche il nome<br />
approfondimenti<br />
sotto il quale l'intera<br />
Casa della<br />
Libertà vicentina<br />
andrà alle urne. O<br />
almeno così sarebbe<br />
se il posto di sindaco<br />
di Verona<br />
andasse effettivamente<br />
all'ex direttore<br />
generale della<br />
Rai Alfredo<br />
Meocci (Udc),<br />
secondo gli "accordi<br />
di Arcore" stipulati<br />
due settimane<br />
fa da Silvio<br />
Berlusconi e Bossi.<br />
Se a Verona c'è un Udc, a Vicenza si<br />
confermerebbe un leghista, stabilisce<br />
il manuale Cencelli di centrodestra.<br />
Ma il commissario bossiano<br />
Gianpaolo Dozzo nell'ultimo direttivo<br />
regionale del Carroccio avrebbe<br />
imposto al partito di correre da solo,<br />
facendo così vincere la fazione della<br />
Dal Lago in rotta con An e con l'ala<br />
maggioritaria di Forza Italia comandata<br />
dall'eurodeputata Lia Sartori. Le<br />
notizie si rincorrono di giorno in giorno,<br />
e <strong>alla</strong> fine quest'ultima bizza del<br />
cavallo padano potrebbe semplicemente<br />
essere l'ennesimo tatticismo<br />
per imporre <strong>alla</strong> coalizione un candidato<br />
gradito <strong>alla</strong> Dal Lago. Il presidente<br />
del consiglio regionale Marino<br />
Finozzi, ad esempio: meno indigesto<br />
agli alleati e agli avversari interni<br />
rispetto ad un Roberto Ciambetti,<br />
segretario provinciale uscente. Addio<br />
quindi ai sogni di gloria a Palazzo<br />
Nievo del sindaco di Vicenza Enrico<br />
Hullweck, che certo non può accontentarsi<br />
di parcheggiarsi in un posto<br />
qualsiasi, magari <strong>alla</strong> presidenza del<br />
nuovo teatro, sua creatura prediletta.<br />
Anche se, come sempre, a restare col<br />
cerino in mano sarà An, relegata a un<br />
ruolo di secondo piano di cui soffre<br />
molto. Chissà, però, se un vittorioso<br />
Sergio Berlato, possibile successore<br />
di Giorgio Conte <strong>alla</strong> segreteria del<br />
partito finiano, userà la stessa determinazione<br />
che ha messo nel difendere<br />
la lobby dei cacciatori nell'ampliare<br />
il posto al sole di An nella spartizione<br />
del potere.<br />
3 MARZO 2007<br />
Si apre la stagione dei congressi. Da cui uscirà il quadro politico per le elezioni provinciali<br />
Centrosinistra a pezzi e CdL in mano <strong>alla</strong> Lega<br />
DI ALESSIO MANNINO<br />
Il segretario cittadino Guarda: "Grande Centro, un’operazione prematura"<br />
L'opposizione non si oppone, propone. E'<br />
questa l'accusa, pesantissima nonostante l'espressione<br />
velata, che filtra dalle conversazioni<br />
quotidiane tra gli esponenti dei partiti<br />
della sinistra radicale (ma anche nell'opposizione<br />
interna <strong>alla</strong> Quercia), in rotta di collisione<br />
sul programma con i riformisti Ds e Dl.<br />
A dirlo chiaro e tondo è proprio il capocorrente<br />
della sinistra interna diessina Tomaso<br />
Rebesani: "Un partito della buona ordinaria<br />
amministrazione non serve, Hüllweck e la<br />
Dal Lago con le loro giunte riescono a imbandire<br />
bene le cene in corso P<strong>alla</strong>dio e le sagre<br />
in giro per la provincia anche senza i Ds".<br />
Rebesani parla del suo partito, ma lo stesso<br />
discorso fanno PdCI, Rifondazione, Verdi e<br />
A metà aprile l'Udc di<br />
Pierferdinando Casini andrà a<br />
congresso. Un evento molto<br />
atteso perché potrebbe segnare<br />
un ulteriore sterzata del partito<br />
neo-democristiano verso il ruolo<br />
di ago della bilancia per le sorti<br />
del Prodi bis. Così è importante<br />
capire come voteranno i delegati<br />
locali, che a Vicenza saranno<br />
eletti domenica 4 marzo. C'è<br />
infatti un'ala filo-berlusconiana,<br />
quella che si riconosce nell'ex<br />
ministro Giovanardi, che ancora<br />
non digerisce l'addio dello<br />
Scudo Crociato <strong>alla</strong> Casa delle<br />
Libertà. Una coalizione che nelle<br />
provinciali vicentine di primave-<br />
ra vedrà ancora l'Udc fra le sue fila.<br />
Ma con la testa rivolta altrove,<br />
seguendo il sogno di minare i due<br />
poli per far rinascere il mitico<br />
"Grande Centro". Un Giano bifronte,<br />
l'Udc. Come ci dice il segretario cittadino<br />
Daniele Guarda, consigliere di<br />
zona 4.<br />
La posizione del suo partito riguardo<br />
alle elezioni provinciali è stata<br />
questa: "Ce ne andiamo d<strong>alla</strong> CdL<br />
se se ne va la Lega". La Lega minaccia<br />
di andare da sola un giorno sì e<br />
uno no. Ma se volete lasciare la<br />
CdL, perché questo giochino di<br />
aspettare gli altri?<br />
Per una ragione di chiarezza: se<br />
qualcuno esce da questa coalizione e<br />
Italia dei Valori per l'Unione nel suo complesso.<br />
Sostengono che i capigruppo in consiglio<br />
provinciale della Margherita e della<br />
Quercia, rispettivamente Pietro Collareda e<br />
Diego Bardelli, hanno fatto un'opposizione<br />
all'acqua di rose <strong>alla</strong> Dal Lago. Vedi la politica<br />
ambientale, che sul caso rifiuti aveva provocato<br />
la richiesta di dimissioni della presidente<br />
della Provincia da parte della sinistra<br />
estrema, bocciate da Bardelli come un'iniziativa<br />
"incosciente". Vedi la bretella di Isola,<br />
che dopo dieci anni di promesse è ancora<br />
ferma al palo senza che il centrosinistra si sia<br />
stracciato troppo le vesti. Vedi il ricorso al<br />
Tar del comitato popolare contro il teatro di<br />
Villa Cordellina, passato sotto silenzio. Vedi,<br />
poi rientra, magari al ballottaggio,<br />
accampando pretese, l'Udc prende<br />
una posizione conseguente. Non è<br />
un giocare di rimessa il nostro, perché<br />
se si crede in un progetto condiviso<br />
bisogna essere chiari, non si può<br />
alzare il prezzo per forzare la mano<br />
su assessorati, nomine e posti vari.<br />
Tra l'altro la Lega non la capisco,<br />
visto che il candidato a presidente<br />
della Provincia spetta a lei. Forse c'è<br />
una logica superiore, nazionale, o<br />
legata alle altre candidature, come<br />
quella del sindaco di Verona.<br />
Sicuramente. Ma le motivazioni<br />
del vostro mal di pancia nei confronti<br />
degli alleati sono profonde.<br />
Perché non smarcarsi dal centrode-<br />
La sinistra radicale: "In Provincia opposizione inesistente"<br />
da ultimo, la totale corrispondenza d'intenti<br />
dei riformisti diessini e diellini con la giunta<br />
Dal Lago sulle infrastrutture, Valdastico Sud<br />
in testa. Sul banco degli imputati sono le<br />
gestioni Doppio (Margherita) e Sbrollini<br />
(Ds). Quest'ultima è attesa al varco proprio<br />
nella "rossa" circoscrizione 6 del capoluogo,<br />
dove la rielezione per un candidato di centrosinistra<br />
dovrebbe essere più sicura. Il 24<br />
marzo sarà lì che si riunirà il congresso<br />
comunale del suo partito. Proprio lì dove più<br />
forte è la contestazione dei cosiddetti "massimalisti"<br />
che giudicano "non pervenuto" il<br />
gruppo ulivista a Palazzo Nievo.<br />
A.M.<br />
Perché, questo è fuori discussione, il<br />
potere andrà al centrodestra, che vincerà<br />
a mani basse. L'Unione non arriverà<br />
nemmeno come tale alle provinciali:<br />
le rispettive maggioranze interne<br />
dei Ds e della Margherita sono<br />
decise a presentarsi in un embrione<br />
di Partito Democratico, confermando<br />
l'accoppiata Ulivo. Fuori<br />
Rifondazione Comunista, Comunisti<br />
Italiani, Verdi e Italia dei Valori, indisponibili<br />
ad accogliere una bozza di<br />
programma troppo moderato. In<br />
mezzo al guado i centristi dell'Udeur,<br />
del Ppe di Carollo e dei folliniani, che<br />
sperano nell'uscita dell'Udc d<strong>alla</strong><br />
CdL. Rimanendo delusi dal probabile<br />
no del partito di Casini, se non<br />
vogliono andare in solitaria o faranno<br />
massa critica con le Rete Civica di<br />
Andrea Pelosi e John Giuliari, o si<br />
accaseranno con l'Ulivo. E la lista No<br />
Dal Molin? Il tempo passa e nessuno<br />
l'ha ancora vista. Alla Bottene, a<br />
Emilio Franzina, <strong>alla</strong> Equizi e ai<br />
ribelli del Presidio anti-base, evidentemente,<br />
non fanno difetto le parole,<br />
ma l'iniziativa.<br />
L'Udc va con il Polo ma sogna la Margherita<br />
Il segretario cittadino dell'Udc Daniele<br />
Guarda<br />
Sul successore di Manuela Dal Lago a<br />
Palazzo Nievo c'è ancora molta incertezza<br />
stra come avete fatto a livello nazionale?<br />
Perché sapete che qui il centrodestra<br />
vincerà a mani basse?<br />
Uno smarcarsi fine a sé stesso, cioè<br />
che non abbia come obbiettivo un<br />
progetto per amministrare, è farsi<br />
del male. E' prematuro coagulare le<br />
forze del Centro se la Margherita<br />
non si stacca dall'Ulivo. Intanto facciamo<br />
pesare i moderati nel centrodestra,<br />
ben sapendo che c'è un futuro<br />
davanti, che può essere diversi.<br />
E siamo al Grande Centro: tutti gli<br />
ex diccì finalmente riuniti. Ma con<br />
che faccia chiedere i voti agli elettori<br />
restando nel centrodestra se già<br />
avete in mente di uscire per allearvi<br />
con gli altri centristi?<br />
Non dipenderà da noi. La politica<br />
nazionale prima o poi prenderà atto<br />
che questo bipolarismo non funziona,<br />
e questo ricadrà anche a livello<br />
locale.<br />
La Margherita pare avviata sulla<br />
strada del Partito democratico con i<br />
Ds, e Udeur-Ppe-Italia di Mezzo<br />
hanno formato un Centrino. Che<br />
scenario prevede per le provinciali?<br />
Uno scenario tradizionale: centrodestra<br />
contro centrosinistra. Il Grande<br />
Centro è prematuro, anche se la lista<br />
centrista potrebbe essere un primo<br />
test per lo scardinamento di questo<br />
bipolarismo fra bianchi e neri. E' la<br />
legge elettorale che è da cambiare,<br />
perché impallina il Centro.<br />
A.M.
5<br />
È stata l'elemento di<br />
novità delle ultime<br />
tornate elettorali.<br />
Delle Comunali del<br />
2003, soprattutto,<br />
ma anche delle<br />
Regionali del 2005,<br />
dove si è confermata su una percentuale<br />
vicina al 5 per cento. Da tempo<br />
la lista civica (e la relativa associazione)<br />
Vicenza Capoluogo ha messo<br />
al centro della propria azione un<br />
modo di fare politica diverso, alternativo,<br />
slegato dagli interessi di partito<br />
e dalle logiche tradizionali. Una<br />
formula che adesso sembra avere<br />
perso un po' di entusiasmo ("Il<br />
nostro problema principale è che<br />
non ci sono interlocutori all'interno<br />
dei partiti con cui discutere di un<br />
progetto comune", spiega il presidente<br />
dell'associazione Andrea<br />
Pelosi), ma che potrebbe tornare ad<br />
essere vincente alle prossime provinciali.<br />
Soprattutto se si considera<br />
che, dopo il caso Dal Molin, la fetta<br />
di elettorato deluso e scontento dei<br />
partiti tradizionali è sempre più<br />
larga.<br />
Cosa farà, dunque, Vivenza<br />
Capoluogo in vista dell'appuntamento<br />
di maggio? "Di fronte ad una<br />
situazione politica disaggregata, in<br />
cui la crisi dei partiti è sempre più<br />
forte e le divisioni sempre più<br />
accentuate, abbiamo individuato<br />
due linee - risponde Pelosi -: per<br />
prima cosa, siamo pronti a presentarci<br />
da soli, con un nostro candidato<br />
presidente e con un nostro programma.<br />
Questo non ci impedisce<br />
approfondimenti<br />
però di lanciare un appello ai moderati<br />
del centrodestra e ai riformisti<br />
del centrosinistra, per trovare una<br />
convergenza che comprenda da un<br />
lato l'Udc, i carolliani del Ppe, i<br />
mastelliani, l'Italia di Mezzo, dall'altro<br />
l'Ulivo".<br />
Una formazione nuova, a metà strada<br />
tra il Grande Centro e il Partito<br />
Democratico, con una connotazione<br />
fortemente legata al territorio:<br />
l'unica, secondo Vicenza<br />
Capoluogo, che potrebbe tentare<br />
con qualche chance di opporsi ad<br />
un centrodestra la cui vittoria appare<br />
scontata come non mai. "Quello<br />
che proponiamo è una convergenza<br />
civica - sottolinea il presidente -.<br />
Non ci interessano né le ipotesi neocentriste<br />
né il Partito Democratico:<br />
la nuova forza dovrebbe essere una<br />
cosa vicentina, legata al territorio e<br />
non a logiche di carattere nazionale,<br />
quindi non esportabile".<br />
Stando alle chiacchiere e ai contatti<br />
informali, qualche possibilità di<br />
condurre in porto l'operazione ci<br />
sarebbe. Ma i problemi non mancano.<br />
"Il primo è legato <strong>alla</strong><br />
Margherita, che tradizionalmente è<br />
abituata ad avere un proprio candidato<br />
da opporre al centrodestra, e<br />
che invece dovrebbe sforzarsi di<br />
pensare ad un candidato diverso -<br />
continua Pelosi -. Poi è obiettivamente<br />
un problema far convivere<br />
l'Udc con i Ds, ma noi cerchiamo di<br />
ragionare in una logica che vada al<br />
di là dei partiti. Qui si tratta di lanciare<br />
una sfida a Lega Nord e Forza<br />
Italia, che altrimenti vincono a<br />
mani basse. Se devo essere realista,<br />
però, dico che <strong>alla</strong> fine andremo da<br />
3 MARZO 2007<br />
L'associazione vorrebbe unire i moderati della Cdl e i riformisti dell'Ulivo. Ma a maggio si presenterà con un proprio candidato<br />
Vicenza Capoluogo,<br />
le civiche b<strong>alla</strong>no da sole<br />
DI LUCA MATTEAZZI<br />
E' laureato in matematica, Achille<br />
Variati. E' da qui che si deve partire<br />
per capire la foga barricadiera<br />
con cui il vicepresidente del consiglio<br />
regionale ed ex sindaco di<br />
Vicenza si sta muovendo sul caso<br />
Dal Molin. Come dire: attenti a<br />
coloro che mi criticano per l'appoggio<br />
<strong>alla</strong> rivolta anti-base, io i<br />
conti li so fare. Perché è tempo di<br />
calcoli e strategie, in casa ulivista.<br />
A maggio ci sono le provinciali,<br />
l'anno prossimo le comunali. E<br />
ogni mossa che fa, Achille, la pesa<br />
e la soppesa. "A Vicenza c'è un<br />
vuoto di politica", esordisce sottintendendo<br />
che finora il centrosinistra<br />
ha gestito malissimo tutta<br />
la vicenda. "E giustamente c'è<br />
stata una reazione inedita dei<br />
vicentini. Dei cittadini vicentini,<br />
che dai partiti pretendono rispetto".<br />
Però, nella trasmissione di<br />
Lucia Annunziata, quel duetto col<br />
disobbediente Luca Casarini ha<br />
fatto infuriare il suo partito, la<br />
Margherita… "Con lui non ho<br />
niente in comune, ma quella volta<br />
ha fatto dei ragionamenti condivisibili.<br />
Anche Cristo si fermò a parlare<br />
con la samaritana… Anche se<br />
Andrea Pelosi (a sinistra) con il sindaco di Verona e<br />
il capogruppo in consiglio comunale Giovanni Giuliari<br />
Variati: "Non mi candido a sindaco. La base? Non al Dal Molin"<br />
io non sono Cristo, s'intende".<br />
La logica del matematico Variati<br />
sembra ferrea: non lascio scoperto<br />
lo spazio nato dal malcontento<br />
degli elettori di centrosinistra<br />
sulla Ederle 2, anzi me ne faccio<br />
carico dandogli voce acquistando<br />
così una credibilità spendibile un<br />
domani. Cioè alle comunali 2008.<br />
Magari da candidato sindaco.<br />
"Queste di una mia candidatura a<br />
sindaco sono voci infondate, ringrazio<br />
tutti ma a decidere del mio<br />
destino sono solo io. Chi vede calcoli<br />
elettoralistici dietro le mie<br />
prese di posizione sta sbagliando",<br />
replica seccamente. Sindaco bis<br />
forse no (anche se in politica tutte<br />
le porte restano aperte). Tuttavia<br />
Variati è senz'altro uno dei registi<br />
che detteranno il film da proiettare<br />
durante il congresso della<br />
Margherita del 10 marzo. Fedeli al<br />
ticket con i Ds o luce verde al<br />
Grande Centro con il trio Ppe-<br />
Udeur-Italia di Mezzo e con<br />
l'Udc? "Le faccio questo pronostico<br />
e poi ci risentiamo dopo il 10: il<br />
congresso sarà molto dibattuto,<br />
ma si concluderà in modo unitario<br />
scegliendo la strada del partito<br />
Democratico" (di cui lui è responsabile<br />
per il Veneto).<br />
Per l'operazione Grande Centro,<br />
secondo Achille, manca il perno:<br />
cioè l'Udc. Il partito di Casini, nel<br />
Vicentino, "oggi è bloccato col<br />
centrodestra, ma in futuro, quando<br />
il Partito Democratico sarà<br />
compiuto, allora sì che potrà<br />
allearsi con noi". Cioè suppergiù<br />
nel 2009, anno delle elezioni europee<br />
(sempre che non si vada alle<br />
politiche prima). Quanto ai partiti<br />
della sinistra radicale, "con loro ci<br />
sono molte divergenze programmatiche.<br />
Se è così, si va divisi, perché,<br />
essendo le provinciali delle<br />
elezioni amministrative, a maggior<br />
ragione si deve concordare su<br />
quel che si vuol fare". Variati<br />
mette così una pietra tombale<br />
sull'Unione. Il cui logo potrebbe<br />
invece riaffacciarsi sulle schede<br />
elettorali l'anno prossimo nel<br />
capoluogo. Un po' perché a<br />
Vicenza città l'apporto di comunisti,<br />
verdi e sinistra interna Ds è di<br />
ben altro peso che in Provincia. E<br />
un po' perché, sostiene, "nel 2008<br />
il caso Dal Molin terrà banco in<br />
ogni caso, sia che i lavori siano in<br />
corso sia che, come mi auguro, non<br />
siano cominciati. Il Dal Molin<br />
rappresenta infatti un'idea diversa<br />
di città rispetto a quest'amministrazione<br />
di centrodestra,<br />
responsabile di un netto peggioramento<br />
della qualità della vita".<br />
Ma gli Americani la base la<br />
vogliono, e la vogliono<br />
in aree demaniali per<br />
non perdere tempo, gli<br />
ribattiamo. "Gli<br />
Americani devono avere<br />
rispetto per noi.<br />
Vogliono chiudere entro<br />
il loro anno finanziario?<br />
Aspetteranno che<br />
troviamo un altro posto.<br />
E che stiano più tranquilli<br />
anche i nostri<br />
i m p r e n d i t o r i " .<br />
Sull'altro lato dell'aereoporto<br />
può bastare?<br />
"Non posso dirlo io, ma<br />
sicuramente non<br />
potranno essere cambiamenti<br />
irrisori, altrimenti<br />
i cittadini hanno<br />
ragione a dire no e<br />
basta. Io credo nelle<br />
parole di D'Alema del 21<br />
soli: non sempre le cose migliori<br />
vanno in porto, e in Italia quasi<br />
mai".<br />
In ogni caso, Vicenza Capoluogo in<br />
questo momento sembra guardare<br />
con più interesse verso i partiti,<br />
piuttosto che <strong>alla</strong> miriade di comitati<br />
e associazioni civiche che costellano<br />
il territorio provinciale e che<br />
avrebbero potuto costituire un altro<br />
potenziale punto di riferimento. Il<br />
discorso vale in particolare per il<br />
fronte del No al Dal Molin: il malumore<br />
creato d<strong>alla</strong> vicenda Ederle 2 è<br />
grande, ma la civica non intende<br />
puntare su questa carta per raccogliere<br />
consensi. "Noi siamo sempre<br />
stati contrari <strong>alla</strong> base, e siamo contrari<br />
anche a tutti i discorsi che si<br />
sentono adesso sulla riduzione del<br />
danno - conclude il presidente -: se<br />
la città è contraria, e noi siamo convinti<br />
che lo sia, deve ribadire il proprio<br />
no e far capire agli americani<br />
che il nuovo insediamento non è<br />
gradito. Detto questo, va precisato<br />
che la provincia non ha competenze<br />
dirette in materia, e non sarebbe<br />
giusto strumentalizzare in chiave<br />
provinciale una questione cittadina".<br />
Achille, la matematica e l'Unione che non c'è più<br />
febbraio, che ha parlato di dialogo<br />
con la popolazione". Rimane il<br />
dubbio se sarà la popolazione a<br />
dialogare, o se saranno i partiti a<br />
farlo per essa. Il matematico<br />
Achille da Vicenza forse ha già<br />
calcolato tutto.<br />
A.M<br />
Achille Variati esclude una sua candidatura<br />
alle prossime comunali
6<br />
La ripresa continua.<br />
Dopo un<br />
lungo periodo di<br />
difficoltà, per l'industria<br />
vicentina il<br />
2006 sembra davvero<br />
essere stato<br />
l'anno dell'inversione di rotta. La<br />
conferma arriva dalle prime anticipazioni<br />
sui risultati dell'indagine<br />
congiunturale condotta da<br />
Confindustria sull'andamento<br />
dell'ultimo trimestre dell'anno<br />
scorso, indagine da cui emerge<br />
un trend positivo, con tutti i principali<br />
indicatori caratterizzati da<br />
miglioramenti abbastanza netti.<br />
Tra ottobre e dicembre, in particolare,<br />
la produzione industriale<br />
è aumentata del 4,7 per cento,<br />
grazie ad un aumento consistente<br />
della domanda che ha coinvolto<br />
sia i mercati nazionali che<br />
quelli esteri: le vendite verso<br />
l'Italia sono infatti cresciute del<br />
4,7 per cento, mentre le esportazioni<br />
sono aumentate verso<br />
inchiesta<br />
l'Europa del 3,7 per cento, e<br />
verso i paesi extra-UE del 4,1 per<br />
cento. Certo, bisogna distinguere<br />
tra i vari settori, perché se l'abbigliamento,<br />
il meccanico, le materie<br />
plastiche e il mobile sembrano<br />
procedere a gonfie vele, l'oro,<br />
la concia e l'industria alimentare<br />
arrancano. Ma per dare un'idea<br />
del miglioramento complessivo,<br />
basta dire che la crescita era stata<br />
del 3,9 per cento nel trimestre<br />
precedente, e solo dello 0,8 per<br />
cento nello stesso periodo del<br />
2006. Buone notizie, infine, anche<br />
sul fronte dell'occupazione, con<br />
un aumento del numero di<br />
addetti dello 0,8 per cento.<br />
Sulla base di questi dati, sono<br />
ottimistiche anche le previsioni<br />
per i primi mesi del 2007: secondo<br />
gli analisti di Confindustria la<br />
fase di crescita dovrebbe infatti<br />
continuare, anche se con percentuali<br />
più contenute. Si parla di un<br />
probabile incremento della produzione<br />
del 3 per cento, delle<br />
vendite del 2,1 - 2,2 per cento, e<br />
di una conferma degli attuali<br />
valori occupazionali.<br />
Tutto bene? Non proprio, perché<br />
le notizie sugli investimenti delle<br />
aziende - il vero termometro<br />
della fiducia degli imprenditori -<br />
fanno capire che il periodo difficile,<br />
probabilmente, non è ancora<br />
del tutto superato. Solo un'azienda<br />
su cinque (il 21 per cento),<br />
infatti, ha previsto un aumento<br />
dei propri investimenti per il<br />
prossimo anno, mentre una su<br />
quattro (per la precisione il 24<br />
per cento) non ha in programma<br />
alcun tipo di investimento.<br />
Segno che in molti guardano<br />
ancora con apprensione al futuro.<br />
3 MARZO 2007<br />
Produzione in crescita, ma le aziende che investono sono poche. E intanto scatta la corsa <strong>alla</strong> presidenza di Confindustria<br />
L'economia riparte, Calearo lascia<br />
DI LUCA MATTEAZZI<br />
Quando si parla di<br />
economia, impresa e<br />
industria, si danno<br />
per scontati i concetti<br />
di "sviluppo", "crescita",<br />
"innovazione".<br />
C'è chi questi totem<br />
della vulgata dominante li mette in<br />
discussione dalle fondamenta, attaccandone<br />
i presupposti. Non più crescita,<br />
dunque, ma "decrescita". E' la<br />
prospettiva che in Italia trova uno<br />
dei messimi teorici in Maurizio<br />
P<strong>alla</strong>nte, ex insegnante, studioso di<br />
tecnologie ambientali ed efficienza<br />
energetica, scrittore (il suo manifesto<br />
si trova nel libro "La decrescita<br />
felice", 2005) e oggi consulente per<br />
l'energia del ministero<br />
dell'Ambiente.<br />
Perchè la crescita (delle imprese,<br />
del Pil) è un'idea da rigettare?<br />
Perché "più" non vuol dire<br />
"meglio"?<br />
Oggi seguiamo la concezione secondo<br />
cui lo scopo della produzione è<br />
l'aumento dello scambio di merci.<br />
Ma questo non coincide con il<br />
benessere, perché il Pil non misura i<br />
beni e i servizi a disposizione della<br />
popolazione, ma le merci scambiate<br />
con denaro. Faccio un esempio. Se<br />
io vado in auto da un punto A un<br />
punto B, consumo benzina. Se trovo<br />
code e incolonnamenti, uso più benzina.<br />
Che vuol dire aumentare il Pil,<br />
visto che dovrò acquistarne di più.<br />
Ma maggior consumo di petrolio<br />
non è un bene. Lo stesso se io, invece<br />
di comprarli, coltivo pomodori<br />
nel mio orto: faccio abbassare il Pil.<br />
Cioè propone di ridurre i consumi<br />
e tornare a forme preindustriali<br />
di autoproduzione e<br />
autoconsumo. E' questa la<br />
decrescita?<br />
Mentre l'economia della crescita<br />
sostituisce beni con merci per poter<br />
aumentare il flusso di denaro, l'economia<br />
della decrescita aumenta<br />
Negli ultimi mesi del 2006 la produzione industriale è cresciuta<br />
del 4 per cento<br />
beni che non sono merci. Essa si sviluppa<br />
in tre cerchi concentrici: nel<br />
primo c'è l'autoproduzione di beni e<br />
servizi; nel secondo gli scambi non<br />
mercantili; nel terzo la sfera mercantile.<br />
Per capire cosa vuol dire autoproduzione<br />
basta risalire di una<br />
generazione e pensare a tutti i beni<br />
che si producevano in casa. Lo stesso<br />
per i servizi <strong>alla</strong> persona: se un<br />
bambino va all'asilo, si aumenta il<br />
Pil, ma i genitori sono costretti a<br />
lavorare anche per pagare quel servizio.<br />
Perché invece non affidarsi,<br />
poniamo, agli anziani del vicinato? Il<br />
secondo cerchio riguarda il recupero<br />
del dono e del controdono, della<br />
dimensione comunitaria (da<br />
"cum" e "munus", donare insieme).<br />
Per il resto, si riduce al<br />
minimo lo scambio mercantile.<br />
Ma quanto è fattibile una<br />
visione simile? Dev'essere<br />
lasciata all'iniziativa del<br />
singolo o entra in gioco<br />
anche la politica?<br />
Si tratta di rivedere le nostre<br />
scelte, i nostri stili di vita individuali.<br />
Ma c'è anche una componente<br />
politica. Nelle nostre case<br />
consumiamo in media all'anno<br />
20 litri di gasolio. In Germania<br />
e nel vicino Alto Adige solo 7<br />
litri: significa che ne sprechiamo<br />
due terzi. Qui la politica<br />
deve fare la sua parte. E anche l'innovazione.<br />
La decrescita non è un<br />
concetto negativo: vuole usare le tecnologie<br />
invece che l'aumento della<br />
produttività, per ridurre lo spreco di<br />
energie, risorse e rifiuti. Si tratta di<br />
un nuovo paradigma, che come tale<br />
coinvolge i valori, i modelli di comportamento,<br />
gli stili di vita.<br />
Sì ma si deve fare i conti con gli<br />
interessi delle imprese, che<br />
non sembrano avere intenzione<br />
di cambiare modello di<br />
business. Prendiamo il petrolio:<br />
perché l'industria petrolifera<br />
dovrebbe chiudere baracca<br />
in nome della decrescita?<br />
Posso dirlo? Cazzi suoi. Nessuno<br />
impedisce alle imprese di convertire<br />
gli investimenti in business legati<br />
<strong>alla</strong> decrescita.<br />
Le imprese sono costitutivamente<br />
votate <strong>alla</strong> crescita, non<br />
foss'altro per inerzia.<br />
Sì, questo aspetto c'è. Ma il fatto è<br />
che siamo imbevuti della logica della<br />
crescita, dell'ideologia secondo cui<br />
crescere significa progresso. Non è<br />
vero! E' un modello che ci fa star<br />
male. Basta vedere che succede negli<br />
Stati Uniti, dove il 50% della popolazione<br />
fa uso di psicofarmaci.<br />
E per l'energia?<br />
Chi parla di fonti rinnovabili ricorre<br />
a un ossimoro, come è un ossimoro<br />
Intanto sta entrando nel vivo<br />
anche la corsa per la successione<br />
a Massimo Calearo sulla poltrona<br />
di presidente di<br />
Confindustria, una delle cariche<br />
più influenti a livello cittadino e<br />
provinciale. Salvo modifiche<br />
dello statuto (difficili, ma non da<br />
escludere a priori), Calearo non<br />
può essere rieletto, e in pole position<br />
sembrano esserci alcuni<br />
nomi a lui vicini e che già adesso<br />
fanno parte del gruppo dirigente<br />
di Palazzo Bonin Longare, ad<br />
esempio i due vicepresidenti<br />
Adamo D<strong>alla</strong> Fontana e Michele<br />
Amenduni. In ballo c'è però<br />
anche Elio Marioni (presidente<br />
della Askoll e del Cuoa), che rappresenterebbe<br />
invece un fattore<br />
di discontinuità, e non è un caso<br />
che la sua candidatura abbia<br />
incontrato delle resistenze .<br />
Infine, tra i candidati c'è anche<br />
l'imprenditore scledense<br />
Massimo Zampieri, che al<br />
momento pare destinato al ruolo<br />
dell'outsider con pochissime<br />
chance di vittoria.<br />
P<strong>alla</strong>nte, teorico anti-sviluppo: "Il futuro? Ridurre produzione e consumi"<br />
Decrescita, quando benessere non fa rima con Pil<br />
DI ALESSIO MANNINO<br />
Maurizio P<strong>alla</strong>nte, uno dei principali studiosi<br />
italiani della teoria della decrescita<br />
lo "sviluppo sostenibile". Le rinnovabili<br />
sono più care e meno redditizie,<br />
e non intaccano minimamente la<br />
logica della crescita. Idem per il<br />
nucleare: il suo utilizzo richiede più<br />
tempo, è più costoso, è meno redditizio,<br />
e presenta grossi rischi, a partire<br />
dallo smaltimento delle scorie.<br />
Chi promuove il nucleare è un mentecatto,<br />
altra parola non mi viene.<br />
Scusi se insisto, ma come<br />
orientare <strong>alla</strong> <strong>rovescia</strong> il sistema<br />
economico globalizzato<br />
rispetto all'obbiettivo della crescita?<br />
Bisogna aspettarne l'implosione<br />
interna, lo scoppio<br />
della bolla di denaro su cui si<br />
regge?<br />
Se si va avanti così, il crollo ci sarà.<br />
Faccio presente che già oggi molte<br />
persone tentano stili di vita diversi, e<br />
qualcuno pone il problema anche<br />
sul piano politico-economico.<br />
Succede per esempio in tutti questi<br />
movimento del No: No Tav, No<br />
Mose, No Dal Molin. Tutti "no" allo<br />
sviluppo e <strong>alla</strong> crescita, sorti perché<br />
nella testa di quelle persone si è rotta<br />
l'equazione "più scienza uguale più<br />
progresso uguale più benessere".<br />
Quello che manca è il passo successivo:<br />
l'elaborazione di una proposta<br />
compiuta di decrescita. Manca<br />
ancora una consapevolezza culturale<br />
profonda.
7<br />
Toscano di nascita ma vicentino<br />
d'adozione, fondatore di una<br />
delle aziende più innovative del<br />
territorio vicentino (la Askoll, 140<br />
milioni d fatturato, 500 dipendenti<br />
e quasi 400 brevetti depositati),<br />
Elio Marioni è sicuramente<br />
una delle figure di punta dell'imprenditoria<br />
vicentina. Da tre anni<br />
è anche presidente del Cuoa, la<br />
fondazione di studi universitari<br />
di organizzazione aziendale di<br />
Altavilla, un punto di osservazione<br />
privilegiato sulla realtà e sullo<br />
stato di salute dell'economia<br />
della provincia. "E in questi anni<br />
la fondazione ha fatto progressi<br />
straordinari - rivendica con orgoglio<br />
-, soprattutto come consapevolezza<br />
del proprio ruolo sociale.<br />
Qual è il ruolo di un centro<br />
come il Cuoa per un' economia<br />
come quella vicentina, che sta<br />
attraversando un momento di<br />
difficoltà e di profondi cambiamenti?<br />
"Il Cuoa ha un ruolo assolutamente<br />
primario, ancora più della<br />
produzione e della finanza, perché<br />
deve diventare lo strumento<br />
di congiunzione tra il mondo<br />
delle imprese e quello della conoscenza.<br />
Nel nostro sistema la conoscenza<br />
ha avuto per tanti anni un ruolo<br />
marginale, soprattutto perché le<br />
istituzioni universitarie non si<br />
sono avvicinate al mondo delle<br />
attività: troppa politica, troppe<br />
divisioni".<br />
È vero anche il contrario, però.<br />
"Sì, ma credo che l'industria sia<br />
meno colpevole, nel senso che<br />
tocca a chi ha più cultura fare lo<br />
sforzo maggiore per avvicinarsi<br />
all'altro. Invece si è creato questo<br />
stereotipo per cui l'imprenditore<br />
e l'accademico non si parlano, e<br />
stanno uno da una parte e uno<br />
dall'altra, senza contatti. Il Cuoa<br />
è sempre stato più vicino al versante<br />
universitario. Io ho invertito<br />
questa tendenza avvicinando<br />
la Fondazione alle richieste del<br />
nostro sistema produttivo. Del<br />
resto oggi l'azienda non può<br />
sopravvivere senza conoscenza,<br />
non basta più dire che siamo un<br />
popolo di fantasisti e inventori:<br />
quel tipo di imprese ha fatto il<br />
suo tempo e non ha più speranze.<br />
Non si può competere nel mondo<br />
globalizzato senza gli strumenti<br />
adatti. È come correre in bicicletta<br />
contro i treni ad alta velocità".<br />
Lei ha detto che la spesa per un<br />
master equivale a quella per<br />
un'auto nuova, ma è un regalo<br />
molto più utile da fare ad un<br />
figlio. I vicentini l'hanno capito?<br />
"Direi di sì. E come Cuoa dobbiamo<br />
arrivare a garantire un posto<br />
inchiesta<br />
adeguato a tutti i giovani che<br />
vengono da noi, si impegnano e<br />
lavorano duro. Ci siamo vicini,<br />
perché con i master degli ultimi<br />
24 mesi l'80 - 90 per cento degli<br />
studenti aveva già un contratto a<br />
tempo indeterminato <strong>alla</strong> fine del<br />
corso. E ci sono situazioni paradossali<br />
in cui si diplomano 30<br />
giovani e abbiamo 60 richieste".<br />
Avete avviato un master riservato<br />
agli imprenditori. C'è bisogno<br />
di formazione anche per la<br />
classe imprenditoriale?<br />
"Ce n'è molto nelle vecchie generazioni,<br />
meno nei giovani, che<br />
hanno più cultura, e questo è uno<br />
dei motivi che è <strong>alla</strong> base di molti<br />
conflitti legati al cambio generazionale.<br />
Del resto un imprenditore<br />
che vuole gestire un'azienda<br />
nel mondo di oggi deve capire<br />
che cosa vuol dire gestire una<br />
squadra o creare consenso, solo<br />
per fare un paio di esempi, e deve<br />
avere la capacità di mettersi in<br />
discussione. Ci sono tante virtù<br />
nell'imprenditoria vicentina, a<br />
cominciare da una grande voglia<br />
di fare e di intraprendere, ma<br />
queste devono essere strutturate<br />
e guidate".<br />
A proposito di imprese vicentine:<br />
gli ultimi dati mostrano che<br />
l'economia sta ripartendo. È<br />
davvero finita la crisi?<br />
"No. Guardiamo ai livelli di occupazione:<br />
se si considera il dato<br />
complessivo, l'occupazione è stazionaria.<br />
Ma se analizziamo nel<br />
dettaglio vediamo che c'è una<br />
crescita nei servizi e un calo nell'area<br />
prettamente industriale. Se<br />
l'occupazione meramente produttiva<br />
non cresce, non cresce<br />
nemmeno la vera ricchezza. Si<br />
alimenta il mercato interno, il<br />
suk, per così dire, ma non la creazione<br />
di ricchezza. La vera crescita<br />
è quando ci sono delle attività<br />
che si confrontano a livello globalizzato<br />
e creano occupazione di<br />
alto livello legata alle attività produttive.<br />
E questo non sta avvenendo".<br />
Cosa manca?<br />
"Manca la politica. Si parla molto<br />
e si fa troppo poco, quando bisognerebbe<br />
fare il contrario. Le<br />
ricette le conosciamo tutti, sono<br />
state fatti decine di convegni, ma<br />
bisogna avere la forza di applicarle".<br />
Lei è stato uno dei primi a sostenere<br />
che non sempre la delocalizzazione<br />
è conveniente.<br />
Perché, allora in tanti continuano<br />
ad andare all'estero?<br />
"Bisogna vedere cosa si delocalizza,<br />
ma ormai si stanno rendendo<br />
conto tutti che la delocalizzazione<br />
non può essere una scelta per<br />
tutti. Se una volta partivamo con<br />
la valigia di cartone, adesso non<br />
possiamo partire con la ventiquattrore:<br />
può funzionare per le<br />
grandi imprese strutturate, per le<br />
multinazionali, non per i piccoli<br />
imprenditori".<br />
Da presidente di una<br />
Fondazione che lavora a sostegno<br />
dell'economia, come vede la<br />
situazione di stallo della Fiera?<br />
"Ci si sta nascondendo dietro<br />
problemi marginali. Sotto c'è la<br />
politica, ci sono gli interessi, le<br />
cariche. Invece bisognerebbe<br />
chiedesi seriamente a cosa serve<br />
una fiera oggi? La fiera di<br />
Vicenza ha una funzione ancora<br />
attuale? Sono domande difficili:<br />
la fiera è nata per un'industria,<br />
quella dell'oro, che oggi non c'è<br />
più, e ha funzionato bene fin<br />
quando ha avuto una mansione<br />
chiara.<br />
Oggi la funzione primaria è sparita,<br />
e mi sembra che non riesca<br />
più ad essere efficace né come<br />
vetrina né come mercato, che<br />
sono le due cose principali a cui<br />
serve una fiera. È un centro di<br />
potere, ma non vedo una funzione<br />
economica prioritaria".<br />
Sta dicendo che dovrebbe chiudere?<br />
"Non dico questo, ma ci si deve<br />
rendere conto che tutto il sistema<br />
è cambiato. Anche in questo settore<br />
una concentrazione delle<br />
attività è inevitabile. Non è pensabile<br />
che ogni paese abbia la<br />
propria fiera: è antistorico e<br />
antieconomico".<br />
3 MARZO 2007<br />
Per il possibile successore di Calearo Assindustria deve rinnovarsi. Perchè la sfida della globalizzazione è ancora tutta da giocare<br />
Marioni lo sfidante: “C’é ancora crisi”<br />
Elio Marioni, fondatore del gruppo Askoll e presidente della Fondazione<br />
Cuoa. Potrebbe essere lui il successore di Calearo in Confindustria<br />
Fra gli aspiranti al famoso "indotto" della nuova base<br />
Usa si è formata una cordata di piccoli imprenditori edili<br />
in lizza per il re-bando che scade il 6 marzo.<br />
Chiedono a gran voce modifiche <strong>alla</strong> legge Merloni del<br />
'94, la legge quadro sui lavori pubblici approvata a<br />
ridosso dell'inchiesta Mani Pulite contro la corruzione<br />
nel business degli appalti. Subito pronti a fare lobby a<br />
Roma i parlamentari locali Pierantonio Zanettin (Forza<br />
Italia) e Paolo Franco (Lega Nord). Ma l'iniziativa è<br />
persa in partenza.<br />
La Merloni prevede che superato il valore di 6 milioni di<br />
euro, un bando di gara si estenda <strong>alla</strong> concorrenza delle<br />
imprese di tutta Europa. Il che equivale a dire "internazionali",<br />
perché le multinazionali americane hanno le<br />
loro divisioni europee e nazionali. Che sia molto difficile,<br />
per non dire impossibile, che la legge subisca cambiamenti<br />
per creare canali preferenziali ad hoc alle ditte<br />
locali, lo dicono due fatti. Primo: la politica edilizia<br />
Negli ultimi mesi Vicenza è<br />
stata considerata la città-simbolo<br />
della rivolta della base confindustriale,<br />
fatta di piccole e<br />
medie imprese, contro i vertici<br />
dell'associazione e contro il<br />
governo Prodi. C'è davvero questo<br />
malessere?<br />
"Credo di sì, ed è normale. Un<br />
governo che prevede la generazione<br />
di posti di lavoro attraverso<br />
la burocrazia, che non rappresenta<br />
in modo diretto il mondo<br />
imprenditoriale, che non ha possibilità<br />
di soddisfare le richieste<br />
dei propri elettori se non in modo<br />
assistenzialistico e quindi antieconomico,<br />
che cosa c'entra con gli<br />
imprenditori? È antitetico: può<br />
cercare il confronto, ma è come<br />
mettere assieme il diavolo e l'acquasanta".<br />
E nei confronti dei vertici di<br />
Confindustria?<br />
"Confindustria è un'associazione<br />
come tutte le altre: autoreferenziale,<br />
che vive di quote associative<br />
e di associati.<br />
Queste associazioni, concepite<br />
come sono ora, hanno fatto il loro<br />
tempo: devono aprirsi, democratizzarsi,<br />
dare spazio al confronto,<br />
non occuparsi solo delle proprie<br />
attività interne. Devono parlare<br />
di meno e fare di più, ma forse<br />
per fare questo mancano un po'<br />
di idee".<br />
Lei è candidato <strong>alla</strong> presidenza<br />
della Confindustria vicentina:<br />
sarà lei il successore di Calearo?<br />
"Non so. Per quanto mi riguarda,<br />
si decide lunedì.<br />
Diciamo che la mia candidatura<br />
finora non ha avuto vita facile.<br />
Mi auguro che i membri della<br />
giunta che sono chiamati a pronunciarsi<br />
sulla mia persona siano<br />
sereni e tranquilli nel giudizio".<br />
Quegli imprenditori piccoli piccoli<br />
seguita fin qui dal ministro delle Infrastrutture Antonio<br />
Di Pietro non vede fra i suoi obbiettivi alcuna riforma<br />
della normativa sui lavori pubblici. Tanto meno sulla<br />
Merloni, frutto proprio di quella lotta agli inciuci sottobanco<br />
di cui lui è stato un campione quando portava la<br />
toga. Secondo: un bando europeo come quello del Dal<br />
Molin segue le regole europee, e per cambiare queste<br />
bisogna fare lobby non a Roma, ma a Bruxelles. Ma a<br />
trovare ascolto negli uffici dell'euroburocrazia sono solitamente<br />
proprio le grandi imprese di costruzioni della<br />
stazza di Impregilo, delle governative Coop rosse o dei<br />
colossi stranieri favoriti per l'affare Ederle 2. La disperata<br />
richiesta d'aiuto dei piccoli impresari vicentini fa<br />
sembrare probabile l'azzeramento della quinta e più<br />
importante delle cinque condizioni con cui il Comune ha<br />
detto sì <strong>alla</strong> base: l'utilizzo di "risorse locali".<br />
A.M.
8<br />
C'è chi dice che<br />
Prodi sia stato<br />
spodestato da chi<br />
è contro i Dico<br />
(leggi: Ruini).<br />
Dico: acronimo<br />
già entrato nella<br />
lingua italiana a significare "diritti<br />
dei conviventi". Cioè delle coppie<br />
di fatto, etero o omosessuali<br />
poco importa (o forse importa<br />
molto?). Prodi o non Prodi, bis o<br />
non bis, la prima certezza è che il<br />
disegno di legge del duo al femminile<br />
Bindi-Pollastrini è stato<br />
messo nel congelatore della politica,<br />
si mormora in una stanza<br />
vicino all'ufficio di Mastella,<br />
incartato sotto il mittente<br />
"Casini", nell'attesa di capire da<br />
chi verrà votato il nuovo governo.<br />
E allora, noi che della convivenza<br />
abbiamo fatto una scelta (500mila<br />
persone secondo recenti studi<br />
Istat) e che non vogliamo né il<br />
matrimonio cattolico né quello<br />
civile, aspettiamo di vedere e<br />
soprattutto di capire cosa accadrà.<br />
La seconda certezza è che la<br />
gerontocrazia che siede in parlamento<br />
è sempre più lontana dalle<br />
giovani generazioni, da quei ventenni<br />
e trentenni, che prima o poi<br />
(chissà quando, se non mollano le<br />
careghe) daranno il cambio ai<br />
nostri vertici politici. Chi, come<br />
me, è "accoppiato" di fatto e felicemente<br />
(nel mio caso con una<br />
donna), il problema della convivenza<br />
etero e omo neanche se lo<br />
pone, è una cosa normale e <strong>alla</strong><br />
luce del sole. Un sole, per inciso,<br />
che illumina tutta l'Europa tranne<br />
il nostro Paese, ancora ignaro<br />
che la società sta cambiando.<br />
Piaccia o non piaccia <strong>alla</strong> politica.<br />
Francia, Germania, Inghilterra,<br />
Spagna, Benelux, Scandinavia:<br />
hanno già mutato la loro visione<br />
di famiglia tradizionale, aprendo<br />
la strada ai Pacs, versione più<br />
estesa e meno complicata dei<br />
nostrani Dico.<br />
Alle giovani generazioni questo<br />
non sembra affatto un problema,<br />
tanto meno un dilemma religioso<br />
come è stato fatto diventare qui<br />
da noi.<br />
Prendiamo il sottoscritto.<br />
Convivente con una figlia, a tutt'oggi<br />
la mia è considerata una<br />
famiglia di serie B, salvo il caso<br />
della scelta del matrimonio cattolico<br />
o civile che mi eleverebbe al<br />
tipo A. Già questo presupposto<br />
servirebbe a comprendere il valore<br />
dei Dico. Leggendo il ddl<br />
Bindi-Pollastrini, possiamo<br />
apprendere che a beneficiarne<br />
sarebbero i cosiddetti "conviventi",<br />
ovvero "due persone maggiorenni,<br />
anche dello stesso sesso, unite da<br />
reciproci vincoli affettivi, che convivono<br />
stabilmente e si prestano assistenza<br />
e solidarietà materiale e morale".<br />
E fin qui capiamo che non si<br />
sta parlando di mostri. Le convivenze<br />
sarebbero riconosciute nei<br />
registri anagrafici di ogni<br />
Comune, con due soglie di anni<br />
di convivenza per il riconoscimento<br />
dei diritti: dopo tre anni,<br />
vengono riconosciuti i diritti e le<br />
tutele del lavoro; dopo nove,<br />
sono riconosciuti i diritti di suc-<br />
fatti¬izie<br />
Ecco come un nostro cronista, convivente con una figlia, vive la questione delle famiglie di fatto<br />
C'è chi Dico no. E io dico sì<br />
DI TOMMASO QUAGGIO<br />
Il ministro Rosy Bindi: sui Dico è in disaccordo con il capo della Cei Ruini<br />
cessione. I diritti immediatamente<br />
fruibili sono: decisioni in materia<br />
di salute e in caso di morte, permesso<br />
di soggiorno, alloggi di edilizia pubblica,<br />
utili di impresa, tassa di successione.<br />
Quelli dopo un determinato<br />
periodo di tempo invece<br />
sono: contratto di locazione, agevolazioni<br />
in materia di lavoro, trattamenti<br />
previdenziali e pensionistici,<br />
diritti di successione. Doveri previsti<br />
saranno: autocertificazione,<br />
obbligo alimentare, effetto retroattivo.<br />
Tradotto, questo significa che<br />
con l'approvazione dei Dico, solo<br />
per fare un esempio, io potrei<br />
chiedere di essere trasferito d<strong>alla</strong><br />
mia sede di lavoro per raggiungerne<br />
una più vicina <strong>alla</strong> mia<br />
famiglia. Una cosa ora impossibile<br />
perché noi, ufficialmente, come<br />
coppia non esistiamo. Oppure,<br />
uno di noi due potrebbe subentrare<br />
nel contratto d'affitto firmato<br />
dall'altro, mentre oggi rischiamo<br />
di essere buttati fuori da quella<br />
casa in cui per anni abbiamo<br />
contribuito a pagare affitto, bollette<br />
e spese varie. Ancora, con i<br />
Dico potremmo provare, se ne<br />
avessimo bisogno, a metterci in<br />
graduatoria per ottenere un<br />
alloggio di edilizia residenziale<br />
pubblica, cosa che adesso non<br />
Una vita da coppia di fatto<br />
Valentina Dovigo: "Non esistono famiglie più<br />
o meno sacre. Esiste la famiglia"<br />
Valentina Dovigo, presidente di Legambiente<br />
Vicenza, da quindici anni divide la sua vita<br />
con il suo compagno Francesco. Una scelta<br />
voluta e ragionata la sua, ma non per questo<br />
priva di ansie per la propria posizione. La<br />
prima cosa che ci racconta della propria esperienza<br />
è la preoccupazione di non potersi<br />
assistere reciprocamente nei momenti della<br />
malattia, e di conseguenza di perdere anche<br />
materialmente ciò che si è costruito negli anni<br />
di convivenza. "Fare queste ipotesi non è di<br />
certo bello, ma questa è la realtà delle cose -<br />
spiega -. Non siamo più giovincelli, ormai ci<br />
avviciniamo ai cinquanta anni, alcune esperienze<br />
forti vicino a noi, magari di amici, ci<br />
hanno fatto riflettere molto sulla questione.<br />
Abbiamo anche pensato di "regolarizzare" la<br />
nostra situazione, poi però non abbiamo più<br />
fatto questo passo. Chiusa questa parentesi,<br />
che di certo ci preoccupa, per la questione dei<br />
figli ci siamo sempre trovati incerti. Finora<br />
non abbiamo avuto la fortuna di averne, ma<br />
se dovesse succedere viste le differenze che<br />
esistono tra figli legittimi e riconosciuti, la<br />
nostra scelta sarebbe stata quella di un matri-<br />
3 MARZO 2007<br />
possiamo nemmeno prendere in<br />
considerazione. Uno degli aspetti<br />
che per esempio ci sta più a cuore<br />
è anche la possibilità di adottare<br />
un figlio, una fratellino o una<br />
sorellina per mia figlia. Questa<br />
strada però rimane preclusa,<br />
come coppia di fatto infatti non<br />
abbiamo i titoli per ottenere un'adozione.<br />
D'altronde nemmeno<br />
nostra figlia gode degli stessi<br />
diritti della prole legittima. I figli<br />
riconosciuti, come il nostro, ha di<br />
certo gli stessi diritti di un figlio<br />
legittimo nei confronti dei genitori,<br />
ma non nei confronti dei<br />
nonni o degli zii, esclusi di conseguenza<br />
dai diritti di successione.<br />
Facile capire quindi che chi, come<br />
me, vive la convivenza come una<br />
scelta, da tutto ciò non può che<br />
trarre beneficio. In fondo bastava<br />
andare non troppo lontano per<br />
iniziare una discussione sull'argomento.<br />
L'occhio doveva cadere<br />
sulla nostra bistrattata<br />
Costituzione, che all'articolo 29<br />
riconosce i "diritti della famiglia<br />
come società fondata sul matrimonio",<br />
ma non per questo nega<br />
dignità a forme diverse di rapporti<br />
di coppia. Ennò, perché<br />
all'articolo 2 sancisce che "La<br />
Repubblica riconosce e garantisce<br />
i diritti inviolabili dell'uomo, sia<br />
come singolo sia nelle formazioni<br />
sociali ove si svolge la sua personalità".<br />
E la mia personalità, ve<br />
l'assicuro, si svolge benissimo<br />
con la mia compagna Lisa e con<br />
mia figlia Martina.<br />
monio civile. Non ci sembra giusto dare dei<br />
diritti in meno rispetto ai bambini delle coppie<br />
sposate. Ecco perché i Pacs o i Dico servono.<br />
Non esistono famiglie più o meno sacre.<br />
Esiste la famiglia".<br />
Avete mai affronto il tema dei Dico con<br />
qualche amico, magari sposato?<br />
"Certo. Posso dire di aver trovato molta solidarietà<br />
da parte di coetanei e di gente più<br />
giovane. Persone che magari vivono la mia<br />
stessa situazione o che sono anche sposati<br />
con rito cattolico. Qualche difficoltà in più c'è<br />
stata con persone più grandi. Un esempio<br />
sono i miei genitori che hanno approvato la<br />
mia scelta di convivenza, ma magari vedrebbero<br />
meglio un matrimonio. Sulla scelta della<br />
possibilità di adottare un figlio, trovo che sia<br />
sbagliato sbarrare fin dall'inizio questa strada<br />
alle coppie di fatto. Non so se sia giusto dare<br />
in affidamento i figli alle coppie omosessuali,<br />
è una questione che va discussa con molta<br />
delicatezza, ma negare a tutti questa possibilità<br />
di certo non mi sembra corretto".<br />
T. Q.
9<br />
Franco Rocchetta,<br />
veneziano, fondatore<br />
della ?iga<br />
Veneta, può essere<br />
considerato la<br />
coscienza critica<br />
del "lighismo".<br />
Scrittore e opinionista, in questa<br />
intervista a tutto campo spiega il<br />
suo punto di vista sulla Lega di<br />
Bossi, l'autonomismo veneto, il<br />
caso Dal Molin e la manifestazione<br />
del 17 febbraio scorso, in cui le<br />
bandiere di San Marco sventolavano<br />
accanto a quelle dei centri<br />
sociali.<br />
Per capire il presente occorre<br />
conoscere il passato. Qual è il<br />
passato della Liga Veneta e<br />
della Lega Nord - Liga Veneta<br />
oggi dimenticato? Come nasce<br />
il leghismo in Veneto?<br />
Le matrici della Liga Veneta, e<br />
poi della Lega Nord - Liga<br />
Veneta, i caratteri, le pratiche, gli<br />
ideali originari sono diversissimi<br />
da quelli attuali. Il contrasto non<br />
potrebbe essere più stridente.<br />
Molti popoli oltraggiati come il<br />
nostro hanno dato vita a forze<br />
rapportabili <strong>alla</strong> prima Liga<br />
Veneta. Qui è stata però anche<br />
determinante l'immanenza dello<br />
Stato Veneto. Quella veneta è<br />
una civiltà di respiro mondiale;<br />
non a caso lo Stato Veneto è divenuto<br />
modello per la Repubblica<br />
Inglese, per la Federazione<br />
Olandese, ed ha preceduto molte<br />
delle conquiste della Rivoluzione<br />
Francese. Lo Stato Italiano ha<br />
tentato e tenta di negare, denigrare,<br />
conculcare i valori repubblicani<br />
veneti. Questi tentativi<br />
sono <strong>alla</strong> base della disaffezione<br />
dei veneti (e di tutte le comunità<br />
dall'Adda all'Adriatico) verso lo<br />
Stato Italiano, tanto cinico e<br />
miope. Fin da ragazzo ho iniziato<br />
a comprendere che lo Stato<br />
Italiano è nato vecchio e male,<br />
costruito con la menzogna e la<br />
violenza. Ho così incominciato a<br />
costruire, e quindi portare al successo,<br />
la Liga Veneta, dichiaratamente<br />
organizzandola come un<br />
struttura della Veneta<br />
Repubblica. La Repubblica<br />
Veneta è un modello di riferimento<br />
moderno e civile, popolare<br />
ed intimamente democratico,<br />
efficiente e gratificante. Il successo<br />
raggiunto, però, ha scatenato<br />
torme di carrieristi, e le forze che<br />
<strong>alla</strong> fine son riuscite ad infiltrarsi<br />
nella Lega, ed ad imporle il guin-<br />
zaglio. Il primo pubblico invito<br />
<strong>alla</strong> costituzione della Liga<br />
Veneta lo lanciai nel 1968, mentre<br />
nessuno tra gli attuali dirigenti<br />
leghisti compare prima del 1982.<br />
Che significato aveva il motto<br />
"paróni (cioè padroni) a casa<br />
nostra"? E cosa significa oggi?<br />
Il significato originario è lineare e<br />
limpido: indica vigilanza democratica<br />
verso le più diverse e subdole<br />
forme di colonialismo, indica<br />
assunzione di responsabilità.<br />
Nel corso degli anni questo<br />
motto è stato strumentalizzato.<br />
Oggi torna a prevalere il significato<br />
originario che oggi si sente<br />
ripetere quotidianamente, lo si è<br />
udito soprattutto a Vicenza.<br />
Quanto contavano le istanze<br />
economiciste (liberismo, meno<br />
tasse, mito del lavoro) nel leghismo<br />
veneto delle origini?<br />
Le istanze economiche, più che<br />
economiciste, erano complementari<br />
a molte altre, di ordine sociale,<br />
ambientale, morale e politico,<br />
economico, giuridico ed istituzionale,<br />
legate <strong>alla</strong> salute, al concetto<br />
stesso di Stato, di stato<br />
sociale, di civile convivenza. Non<br />
chiedevamo "meno tasse" tout<br />
court, ma che le tasse fossero raccolte<br />
e gestite con intelligenza ed<br />
onestà.<br />
Lei sostiene che l'anima del<br />
popolo veneto è pacifista.<br />
Perché un buon autonomista<br />
deve essere per la pace?<br />
Per molti motivi. Nel caso dei<br />
veneti, tanto le testimonianze<br />
classiche che l'archeologia, la<br />
protostoria e la storia confermano<br />
un nostro costante e prevalente<br />
preferire la pace <strong>alla</strong> guerra, il<br />
dialogo all'esasperazione dei<br />
conflitti. Quindi poiché una delle<br />
ragion d'essere dell'autonomismo<br />
è l'esercizio delle migliori<br />
fatti¬izie 3 MARZO 2007<br />
Il fondatore della Liga Veneta: "A Vicenza rivive il motto paròni a casa nostra". Bossi? “Più attento al potere che al federalismo”<br />
Rocchetta: "Il Leone di San Marco<br />
ruggisce ancora. Contro la base Usa"<br />
DI ALESSIO MANNINO<br />
Franco Rocchetta con una coppia di amici: "La Repubblica Veneta è un<br />
modello moderno, popolare ed intimamente democratico".<br />
virtù di un popolo o di una cultura,<br />
ecco - coerentemente - la pacifica<br />
via veneta all'autogoverno<br />
ed al federalismo. La ricerca dell'autonomia<br />
si è per molti popoli<br />
avviata lungo i percorsi della<br />
lotta armata, del terrorismo, della<br />
guerriglia, della guerra di liberazione.<br />
I risultati sono sempre stati<br />
disastrosi. Alla fine, usando le<br />
armi dell'intelligenza e della lungimiranza,<br />
i catalani ed i francofoni<br />
del Canada hanno ottenuto<br />
più dei baschi.<br />
Che valore dà <strong>alla</strong> presenza<br />
delle bandiere di San Marco<br />
alle manifestazioni contro la<br />
Ederle 2 del 17 febbraio?<br />
Enorme. Vi è stata una rigogliosa<br />
fioritura di striscioni e slogan<br />
scritti o scanditi così come il<br />
popolo pensa, in lingua veneta.<br />
In quell'immenso multiforme<br />
pacifico corteo si è rivisto il vero<br />
spirito della Liga, una enorme<br />
cosciente partecipazione orienta-<br />
La curiosità<br />
Nella storia delle Repubblica di Venezia<br />
l'anno nuovo cominciava con il primo<br />
marzo, non con il primo di gennaio. Il<br />
capodanno cadeva così in coincidenza con<br />
l'arrivo della primavera e con l'esplodere<br />
della bella stagione, dopo la lunga pausa<br />
invernale. In origine, in realtà, come<br />
ricorda Ettore Beggiato uno dei più convinti<br />
sostenitori dell'autonomismo veneto,<br />
il capodanno veneto cadeva il 25<br />
marzo, giorno della fondazione di<br />
Venezia e, secondo un'antica leggenda,<br />
della creazione del mondo. In seguito, per<br />
comodità di calcolo, la data fu anticipata<br />
al primo marzo, ma la festa cominciava<br />
già qualche giorno prima, con gli scambi<br />
ta verso la pace e la costruttività:<br />
una Veneta Repubblica in movimento<br />
al fine di ristabilire nel<br />
Veneto (e possibilmente anche<br />
intorno al Veneto) equilibrio.<br />
Il leader veneto dei centri sociali,<br />
Luca Casarini, ha diretto un<br />
invito agli autonomisti per trovare<br />
un terreno comune. E' possibile,<br />
secondo lei? E su quali<br />
basi?<br />
E' possibile. Ed è anche auspicabile.<br />
Luca Casarini si è detto<br />
"orgogliosamente sorpreso dalle bandiere<br />
venete che sbucavano da tutte le<br />
parti". Uno dei più importanti<br />
sociologi di livello europeo, Ilvo<br />
Diamanti, è giunto a riconoscere<br />
che a questo punto "siamo tutti<br />
lighisti". Si tratta di due personaggi<br />
tra loro assai diversi; che<br />
significato ha allora tutto ciò?<br />
Casarini testimonia con la sua<br />
travagliata parabola un'importante<br />
costante veneta, la ricerca<br />
della giustizia, e quindi anche<br />
della giustizia sociale. Chi chiede<br />
la chiusura dei centri sociali considerandoli<br />
fonte di turbolenze,<br />
mostra di conoscere poco la storia<br />
veneta. L'attività dei centri<br />
sociali è segnale, non causa, di<br />
profonde ingiustizie diffuse.<br />
Oggi molti gruppi vantano la<br />
continuità o la rappresentatività<br />
della Liga Veneta. Forse qualcuno<br />
di questi può intavolare un<br />
confronto od anche trattative con<br />
le aree dei centri sociali. Ma enormemente<br />
più vasto è il fronte<br />
degli elettori delusi, dei militanti<br />
disillusi, di una popolazione frastornata<br />
che ha sviluppato<br />
coscienza dei torti che continua a<br />
subire.<br />
Il Capodanno dei Veneti<br />
I casi della Val di Susa e di<br />
Vicenza sembrano unire localismo,<br />
ambientalismo e crisi dei<br />
partiti (tutti). Che ne pensa?<br />
Così può sembrare. Questa sintesi,<br />
però, evoca la categoria del<br />
"localismo", che non amo perché<br />
è spesso accompagnata da atteggiamenti<br />
di chiusura e da sentimenti<br />
e forme di egocentrismo.<br />
Sono contrario <strong>alla</strong> base di<br />
Vicenza non solo per considerazioni<br />
di ordine "locale" o di<br />
sovranità e di interesse nazionale<br />
veneto, ma perché sono europeo.<br />
E perché mi stanno a cuore non<br />
soltanto gli interessi veneti ed<br />
europei, ma dell'intero mondo e<br />
dell'intera famiglia umana.<br />
Come vede il futuro politico<br />
della Lega Nord di Bossi?<br />
Proporzionato <strong>alla</strong> notevole<br />
capacità con la quale essa si è<br />
data all'occupazione delle reti di<br />
sottogoverno. A ciò va aggiunta<br />
la sua grande dipendenza dalle<br />
strutture berlusconiane e dagli<br />
interessi di una grande potenza<br />
in questa parte d'Europa, e l'abile<br />
demagogia con la quale sa spacciarsi<br />
per paladina del federalismo.<br />
L'insipienza e l'ignavia di<br />
tanta parte della destra e della<br />
sinistra contribuiscono poi <strong>alla</strong><br />
sua tenuta elettorale.<br />
C'è spazio per una nuova forza<br />
federalista, né di destra né di<br />
sinistra, che raccolga lo scontento<br />
verso un bipolarismo fatalmente<br />
risucchiato dal Grande<br />
Centro?<br />
Sì. Se sviluppata con buona<br />
volontà ed onestà, sì da trasformare<br />
lo scontento in gratificante<br />
impegno civico diffuso.<br />
di auguri.<br />
A confermare questa antica usanza ci<br />
sarebbero anche gli attuali nomi dei mesi,<br />
con la stranezza di un mese che si chiama<br />
settembre quando in realtà è il nono dell'anno,<br />
un altro che si chiama ottobre<br />
quando è il decimo e così via. Se si comincia<br />
a contare da marzo, invece, tutto torna<br />
a posto: settembre è il settimo mese dell'anno,<br />
ottobre l'ottavo, novembre il nono<br />
e dicembre il decimo.<br />
Oggi la tradizione del capodanno veneto<br />
sopravvive soprattutto nelle manifestazioni<br />
folcloristiche del "Battimarzo" o del<br />
"Ciamar Marso", dedicate, guarda caso,<br />
al risveglio della primavera.
10<br />
DI LUCA MATTEAZZI<br />
Ricordate l'inizio<br />
dell'estate scorsa?<br />
Prodi era al governo<br />
da neanche un<br />
paio di mesi, e<br />
sullo scia dell'entusiasmo<br />
iniziale il<br />
ministro Bersani dava il via al<br />
primo, contestato, pacchetto di<br />
liberalizzazioni: una serie di<br />
misure pensate per smuovere il<br />
mercato e stimolare la concorrenza<br />
in alcuni settori dell'economia,<br />
il cui primo risultato fu però<br />
quello di mettere in fibrillazione<br />
un gran numero di categorie<br />
economiche: le farmacie scioperarono<br />
per la prima volta dopo<br />
qualche decennio, i tassisti delle<br />
grandi città incrociarono le braccia,<br />
gli avvocati si tolsero la toga<br />
per qualche giorno. A quasi un<br />
anno di distanza, dei temuti<br />
sconvolgimenti si è visto ancora<br />
ben poco, anche in quei settori<br />
che sembravano toccati più<br />
pesantemente dalle nuove normative.<br />
Taxi Driver? No grazie<br />
Il decreto Bersani apriva le porte<br />
ad un aumento del numero di<br />
licenze per i tassisti. Un provvedimento<br />
che poteva avere un<br />
senso nelle grandi città, con<br />
aeroporti internazionali e stazioni<br />
frequentate da decine di<br />
milioni di passeggeri. Molto<br />
meno in una realtà provinciale<br />
come Vicenza, e infatti in città<br />
non è cambiato assolutamente<br />
nulla. Il numero di licenze è<br />
rimasto invariato, e all'ombra di<br />
Monte Berico i tassisti continuano<br />
a faticare a trovare clienti. "Il<br />
problema riguardava solo Roma<br />
e Milano - spiega Armando<br />
Pegoraro, presidente della<br />
Cooperativa tassisti vicentini -.<br />
Una realtà come quella di<br />
Vicenza, così come tutte le altre<br />
città del Veneto, ha una situazione<br />
completamente diversa".<br />
Già, a Vicenza fanno i tassisti<br />
hanno il problema di arrivare a<br />
fine mese, e aumentare il numero<br />
di licenza vorrebbe dire<br />
"costringerci a chiudere baracca",<br />
aggiunge Pegoraro. "A<br />
Vicenza non c'è niente - continua<br />
-: non c'è l'Arena o il Lago di<br />
Garda come a Verona, non c'è<br />
una grande stazione come a<br />
Padova, non c'è nulla, e già così<br />
facciamo fatica a sbarcare il lunario.<br />
Gli unici a prendere il taxi<br />
sono gli anziani, e anche loro lo<br />
fanno sempre di meno, con la<br />
crisi che c'è".<br />
Paradossalmente, proprio grazie<br />
al decreto Bersani la cooperativa<br />
dei tassisti ha invece potuto fare<br />
qualche investimento. Ha acquistato<br />
due auto adatte al trasporto<br />
disabili, e sta valutando se sperimentare<br />
il servizio del taxi collettivo.<br />
"Sarà difficile, perché non<br />
c'è la mentalità giusta" mette le<br />
mani avanti il presidente. Che<br />
poi conclude: "I tassisti sono<br />
ancora molto, molto preoccupati.<br />
Con le liberalizzazioni <strong>alla</strong><br />
fine rimangono solo i più forti.<br />
Perché non le hanno fatte nel trasporto<br />
pubblico? Lì sì che si<br />
sarebbero visti dei risultati<br />
immediati".<br />
Pane fresco? Forse che sì, forse<br />
che no<br />
Anche il settore dei panifici era<br />
toccato direttamente d<strong>alla</strong> prima<br />
infornata di liberalizzazioni: il<br />
decreto Bersani, infatti, tra le<br />
altre cose eliminava l'obbligo<br />
della licenza e del riposo settimanale,<br />
rendendo molto più<br />
facile aprire un'attività a chi<br />
volesse cimentarsi con baguette<br />
e zoccoletti. Il boom di panifici,<br />
panettieri e rivendite di pane<br />
però non c'è stato. Quello che s'è<br />
visto, invece, è il fatto che alcune<br />
gastronomie e pizzerie al taglio<br />
cominciano a vendere pane nei<br />
giorni festivi, quando i fornai<br />
tradizionali sono chiusi per il<br />
(meritato) giorno di riposo. "I<br />
panifici stanno chiudendo, non<br />
aprendo - commenta il presidente<br />
provinciale dei panificatori<br />
Ascom Antonio Cristofani -. Ma<br />
questo dipende dal fatto che c'è<br />
un calo costante dei consumi. La<br />
concorrenza di pizzerie e gastronomie<br />
la sentiamo solo la domenica".<br />
I problemi, comunque, rimangono,<br />
e toccano da vicino anche i<br />
consumatori. "Il punto è che<br />
siamo tornati indietro di 20 anni<br />
con le normative - continua<br />
Cristofani -, anche con quelle che<br />
garantivano igiene e sicurezza.<br />
Con questa situazione non si<br />
capisce più se il pane che si compra<br />
è stato fatto in giornata o è<br />
pane precotto e congelato, se il<br />
fatti¬izie<br />
Taxi, panifici, farmacie. A quasi un anno dal primo decreto Bersani, ecco cosa è cambiato nel vicentino<br />
laboratorio è a norma oppure no.<br />
Si crea solo confusione, e infatti<br />
le ultime notizie che ci sono arrivate<br />
dicono che anche il ministro<br />
stia studiando una parziale marcia<br />
indietro".<br />
Farmacie. Giù i prezzi, su i servizi<br />
Nelle farmacie qualche novità<br />
effettivamente c'è stata, anche se<br />
è difficile capire quanto sia riconducibile<br />
direttamente al decreto<br />
Bersani. La temuta (dai farmacisti)<br />
apertura di punti vendita di<br />
farmaci all'interno dei supermercati,<br />
ad esempio, è rimasta un<br />
fatto tutto sommato limitato,<br />
mentre altre modifiche, meno<br />
pubblicizzate, hanno prodotto<br />
Il premier Romano Prodi è succeduto a se stesso.<br />
Abbiamo scritto che al Senato è inciampato su Vicenza.<br />
Ed è vero, nel senso che la base americana ha fatto da grimaldello<br />
con cui si è aperta un'inevitabile crisi di<br />
coerenza. Coerenza fra quella parte moderata del centrosinistra<br />
che si appresta a unirsi nel Partito Democratico<br />
e le posizioni pacifiste e anti-Bush della sinistra radicale,<br />
a cui il rifondarolo Franco Turigliatto e il comunista<br />
italiano Ferdinando Rossi hanno avuto la sola colpa di<br />
dar seguito col proprio voto in aula. "Traditori" è stato<br />
l'epiteto più gentile per loro, Rossi si è anche beccato un<br />
pugno in faccia, e ora sono additati al pubblico disprezzo<br />
per aver votato secondo le proprio convinzioni. Che<br />
poi sono quelle dei Giordano e dei Diliberto scesi in piazza<br />
a Vicenza il sabato prima manifestando contro una<br />
politica estera che quattro giorni dopo hanno approvato.<br />
Gli unici coerenti sono stati quei due, accusati di essere<br />
"immaturi", di "non servire il Paese" solo perché nel<br />
tragitto da Vicenza a Roma si sono ostinati a far seguire<br />
alle parole i fatti.<br />
Ma Vicenza si traduce con Afghanistan. E' opinione<br />
diffusa che in primavera gli Stati Uniti scateneranno<br />
una seconda guerra in Afghanistan. Bush, perciò, non<br />
vuole defezioni da parte degli alleati in campo (fra cui<br />
l'Italia), anzi, probabilmente vorrà più truppe. Per non<br />
dover andare a casa sull'Afghanistan, a Prodi fare il bis<br />
conviene, così può stringere più forte il cilicio che lega a<br />
effetti più consistenti. È il caso<br />
della liberalizzazione dei prezzi<br />
di vendita dei farmaci (fino ad<br />
un anno e mezzo fa erano fissati<br />
d<strong>alla</strong> case farmaceutiche), che ha<br />
portato molte farmacie ad abbassare<br />
il costo di pillole e sciroppi.<br />
"In molti hanno ridotto i margini<br />
di guadagno - conferma il presidente<br />
provinciale di Federfarma<br />
Alberto Fontanesi -. Per il resto<br />
noi puntiamo molto sulla qualità<br />
del servizio e sulla professionalità<br />
dei nostri farmacisti, ad esempio<br />
collaboriamo con alcune<br />
Ulss per dei servizi di screening<br />
sulla salute della popolazione".<br />
Prezzi più contenuti, e servizi<br />
migliori insomma: se Bersani<br />
Crisi, una pantomima<br />
per <strong>alla</strong>rgarsi al Centro<br />
3 MARZO 2007<br />
Liberalizzazioni, tanto rumore per (quasi) nulla<br />
Prodi-bis, mano tesa a Udc, Chiesa e Usa. Elogio dei due dissidenti<br />
voleva andare incontro alle esigenze<br />
dei consumatori in questo<br />
caso sembra aver colpito il bersaglio.<br />
I timori, però rimangono.<br />
"Le grandi farmacie sono attrezzate<br />
per sopportare anche nuova<br />
concorrenza - conclude<br />
Fontanesi -. Ma il discorso cambia<br />
con le piccole farmacie di<br />
paese: nel vicentino ce ne sono<br />
una decina che non possono permettersi<br />
neanche un dipendente.<br />
Svolgono un servizio importantissimo,<br />
magari in paesi dove<br />
non c'è nemmeno un ambulatorio<br />
medico, ma hanno fatturati<br />
risicati, e se l'apertura di nuovi<br />
punti vendita gliene porta via<br />
una parte sono a forte rischio".<br />
sè la sua disomogenea maggioranza. Quelle 12 condizioni<br />
fatte firmare alle segreterie dei partiti, nelle intenzioni<br />
del Professore, devono fare da guinzaglio <strong>alla</strong> sinistra<br />
estrema, che esce cornuta e mazziata d<strong>alla</strong> crisi di governo<br />
perché in quelle dodici tavole ci sono chiari segnali di<br />
distensione ai centristi, <strong>alla</strong> Chiesa, all'Udc, a<br />
Confindustria. E agli Usa. A cominciare, guarda un<br />
po', dall'impegno in Afghanistan. Con Follini dentro e<br />
Casini disponibile ad accordi a vasto raggio, si può finalmente<br />
metter mano alle legge elettorale, vera preoccupazione<br />
dei partiti. Non è che allora è stata tutta una pantomima<br />
(complice quel geniale diavolo di D'Alema) per<br />
<strong>alla</strong>rgare di fatto la maggioranza all'Udc, non per caso<br />
uscita da parecchi mesi dal recinto berlusconiano della<br />
CdL? Una cosa è sicura: a Vicenza la base si farà.<br />
D'Alema in Senato è stato chiaro: "revocare una decisione<br />
del precedente governo sarebbe un atto ostile nei<br />
confronti degli Usa di cui non si comprenderebbe il<br />
senso e dagli effetti controproducenti". Uno lo ha già<br />
avuto: molti vicentini di centrosinistra non voteranno<br />
più Unione. Ma a D'Alema evidentemente interessa<br />
poco l'ostilità della popolazione locale se confrontata con<br />
le ritorsioni americane. Ecco il "senso" da "comprendere"<br />
nella politica estera del governo Prodi. Se però le cose<br />
qui prendessero una piega simile <strong>alla</strong> Val di Susa, il<br />
senso cambierebbe.<br />
A.M.
DIRETTORE EDITORIALEGIOVANNICOVIELLO Spedizione in A.P. - 45% art.2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Verona<br />
Stefy Dall'Igna, dal parquet<br />
alle sfilate veneziane<br />
A scuola da Veltroni:<br />
appello per gli sport minori<br />
Il Vbg cala il poker,<br />
la rincorsa continua<br />
a pagina III<br />
a pagina IV<br />
a pagina V<br />
Ciullini: "Così faccio<br />
correre capitan Schwoch"<br />
a pagina VII<br />
SUPPLEMENTO<br />
La cifra 990 per<br />
molti può<br />
significare solo<br />
un numero. Per<br />
Andrea Fava,<br />
giovane promessa<br />
del tennis<br />
italiano, invece questa<br />
semplice triade di numeri<br />
rappresenta un traguardo<br />
importantissimo: arrivare per<br />
la prima volta in carriera tra i<br />
primi mille giocatori del<br />
mondo.<br />
Non bastasse questo, il ventitreenne<br />
vicentino doc nel suo<br />
ultimo impegno a Trento a<br />
tenuto a bada il numero 294,<br />
<strong>alla</strong> fine perdendo il match<br />
ma dimostrando però di stare<br />
un po' troppo stretto in quella<br />
cifra ancora troppo vicina ai<br />
mille.<br />
Ma quando ti sei scoperto un<br />
campione della racchetta?<br />
"Ho iniziato a giocare all'età<br />
di 7 anni, i campi da tennis<br />
erano di fonte a casa. Allora<br />
praticavo un sacco di sport:<br />
calcio, tennis e sci. Me la cavavo<br />
anche bene sulla neve ma<br />
<strong>alla</strong> fine il tennis mi ha dato<br />
quello che cercavo e soprattutto<br />
potevo giocarci tutto<br />
l'anno. A sedici anni avevo già<br />
conquistato i primi tornei<br />
europei. Nell'ultimo impegno<br />
ho cercato di non far giocare il<br />
mio avversario, spezzandogli<br />
il ritmo, ma a un certo punto<br />
forse non ci ho creduto abba-<br />
Anno 2 nr. 8 - Sabat0 3 marzo 2007 Supplemento al numero 48 del settimanale <strong>VicenzaPiù</strong><br />
Il tennista vicentino da poco ha raggiunto un risultato importante<br />
classificandosi tra i migliori mille del mondo nella classifiche Atp<br />
Sotto quota mille<br />
DI TOMMASO QUAGGIO<br />
stanza. Per questo mi sento un<br />
po' deluso. Ad un certo punto<br />
il mio avversario ha tirato<br />
fuori le sue qualità migliori e<br />
la differenza si è vista. Ma non<br />
nascondo che a un certo<br />
punto ho avuto la sensazione<br />
di poter vincere. Devo compiere<br />
il passo giusto per fare il<br />
salto di qualità, un passo che<br />
deve essere anche mentale.<br />
Alle volte contro gli avversari<br />
forti faccio ancora troppa fatica".<br />
Riesci a conciliare il tempo<br />
libero con i tuoi impegni<br />
internazionali?<br />
"Devo dire di si, non ha difficoltà<br />
a tenere dei buoni rapporti<br />
con gli amici, anzi da un<br />
po' di tempo ho travato anche<br />
una ragazza. Certo non è facile,<br />
ma di certo non è impossibile.<br />
Alle superiori ho fatto<br />
ragioneria e per scelta non ho<br />
voluto fare l'università: non<br />
sarebbe una cosa difficile da<br />
fare, ma non vorrei fare troppe<br />
cose e male. Preferisco fare<br />
poche cose ma al massimo".<br />
Sei riuscito a trovare uno<br />
sponsor che ti segue nei tuoi<br />
impegni professionali?<br />
"Attendevo uno sponsor grosso,<br />
ma tutto è sfumato. Ci<br />
sono dei supporter locali che<br />
mi danno una mano ma non è<br />
facile trovare tutti i soldi per<br />
una stagione".<br />
Quanto può costare in questo<br />
mondo sportivo una stagione<br />
per un giovane come te?<br />
"Non poco direi. Si parla di<br />
40\50 mila euro a stagione<br />
per poter giocare viaggiare<br />
e mantenere tutto<br />
quello che comporta fare<br />
questo sport. Da questo<br />
punto di vista i miei genitori<br />
mi danno un supporto<br />
enorme. Mi sono sempre<br />
stati vicini fin dall'inizio<br />
e quando alle volte si<br />
presentano delle difficoltà<br />
economiche è la mia<br />
famiglia a venirmi incontro".<br />
Ci sono stati moneti bui<br />
nelle tua carriera?<br />
"Quando avevo diciotto<br />
anni ho subito un infortunio<br />
<strong>alla</strong> schiena, si par-<br />
lava di una vertebra spostata.<br />
Sono rimasto fermo sei mesi.<br />
Quando mi sono ripreso sono<br />
passato con il maestro Arena,<br />
a tutt'oggi il mio allenatore.<br />
Da li in poi ho fatto il salto di<br />
qualità".<br />
Quali sono i tuoi sogni nel<br />
cassetto?<br />
"Bè la risposta è scontata:<br />
diventare il numero uno al<br />
mondo. Sono realista però e<br />
quindi mi sono fissato degli<br />
obiettivi: nel giro di poco<br />
tempo vorrei arrivare sotto il<br />
200 del mondo e poi arrivare<br />
tra i primi 100. Queste sono<br />
mete che devo raggiungere.<br />
Quali sono ora i tuoi prossimi<br />
impegni?<br />
"Nelle settimane prossime<br />
andrò in Sicilia per tre tornei<br />
di fila, speriamo di ottenere<br />
ottimi risultati"
II<br />
Basket A2 donne. Biancorosse sempre più sole in fondo <strong>alla</strong> classifica. Corà: "Dobbiamo provarci anche con le squadre più forti"<br />
As Vicenza a denti stretti<br />
fino <strong>alla</strong> fine della stagione<br />
DI TOMMASO QUAGGIO<br />
Ancora una volta<br />
l'As deve fare i<br />
conti con una<br />
s c o n f i t t a .<br />
Un'altra battuta<br />
d'arresto che<br />
mette sempre<br />
più vicino al<br />
bordo del burrone<br />
la formazione vicentina.<br />
Nell'ultima partita contro il<br />
Carugate le due prime donne<br />
beriche Erika Caracciolo e<br />
Louise Gamman hanno provato<br />
a tirare la carretta<br />
segnando da sole oltre un<br />
terzo dei punti messi a<br />
segno.Certo si poteva fare ben<br />
poco, visto che la squadra<br />
lombarda si trovava a soli 2<br />
punti dal quartetto di testa ed<br />
era anche reduce da una sconfitta.<br />
Uno stop che però non<br />
poteva replicare se voleva<br />
mantenere gli obiettivi dei<br />
playoff.<br />
A questo punto l'obiettivo è<br />
cercare di arrivare per lo<br />
meno un punto sopra la zona<br />
che segna la retrocessione<br />
immediata e giocarsi i playout<br />
come le ultime squadre.<br />
Chi non perde la speranza è<br />
E’ in edicola<br />
I risultati non arrivano, ma le ragazze<br />
dell'As si stanno impegnando al massimo<br />
continua a mantenere alto il<br />
morale delle giovani vicentine<br />
è Claudio Corà: "Le ragazze<br />
stanno dando l'anima. Ormai<br />
non guardo neanche la classi-<br />
E’ una iniziativa di<br />
La comunicazione del Nord Est<br />
100.000 copie settimanali<br />
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fica però sto<br />
n o t a n d o<br />
segnali incoraggianti<br />
dalle<br />
g i o c a t r i c i ,<br />
s o p r a t t u t t o<br />
dalle giovani.<br />
Per quest'ultime<br />
è molto<br />
difficile entrare<br />
in campo e<br />
mantenere un<br />
certo rendim<br />
e n t o .<br />
M a n c a n o<br />
poche partite<br />
<strong>alla</strong> fine del<br />
campionato ci<br />
sono punti in<br />
palio e nelle<br />
prossime gare<br />
mi aspetto che<br />
la nostra classifica<br />
si<br />
m u o v a .<br />
D o b b i a m o<br />
provarci anche<br />
con le squadre<br />
più forti. Tutti<br />
noi sapevamo<br />
che sarebbe stata una stagione<br />
dura, abbiamo costruito una<br />
squadra di giocatrici inesperte<br />
per questo tipo di campionato,<br />
non ci aspettavamo dei<br />
miracoli. Questa<br />
esperienza sta<br />
dando fiducia alle<br />
ragazze, stanno<br />
crescendo e questo<br />
era uno degli obiettivi<br />
della stagione".<br />
Anche la figlia del<br />
tecnico vicentino,<br />
Valentina, non si<br />
perde d'animo:<br />
"Stiamo soffrendo<br />
molto le assenze di<br />
Chemello e Bellin.<br />
Senza contare che<br />
nell'ultima partita<br />
non c'era neanche<br />
la Visconti, impegnata<br />
con il Famila<br />
Schio. Abbiamo<br />
lottato in sei come<br />
non mai, mentre le<br />
nostre avversarie si<br />
davano il cambio e<br />
riuscivano a riposarsi<br />
noi invece<br />
dovevamo trovare<br />
le energie per<br />
andare avanti. Chi<br />
non ha visto la partita,<br />
non sa quanto<br />
ci siamo impegnate,<br />
le ragazze<br />
hanno giocato bene<br />
e stanno facendo<br />
quello che gli viene<br />
chiesto. A fine gara<br />
eravamo davvero<br />
d i s t r u t t e .<br />
Sappiamo che la<br />
strada non è in<br />
discesa ma stiamo<br />
lottando". La classifica<br />
per ora congela<br />
le biancorosse<br />
all'ultimo posto<br />
con 6 punti.<br />
Domenica 4 marzo<br />
alle ore 18 ancora<br />
una trasferta, questa<br />
volta a Crema contro<br />
il Sea Logistic<br />
Systems. La formazione<br />
lombarda è<br />
reduce da una sconfitta<br />
e si trova esattamente<br />
a dieci punti<br />
sopra le vicentine. La<br />
speranza è che in<br />
campo possa esserci<br />
almeno un po' di<br />
ricambio magari con<br />
la Visconti e con la<br />
guardia Bellin di<br />
nuovo in forma.<br />
Basket<br />
Campionati provinciali, le partite<br />
della prossima settimana<br />
Promozione maschile<br />
- Pall. Araceli Vicenza - Basket<br />
Malo, 09/03/2007 21:00;<br />
Palestra Scuole Medie Lora Via<br />
Mainardi, 14 - Vicenza (VI).<br />
- Pall. Breganze - U.S.<br />
Angarano, 09/03/2007 21:00;<br />
Palestra Sc. Medie Laverda<br />
Piazzetta Degli Alpini, 8/b -<br />
Breganze (VI).<br />
- Pall. Altavilla - Primultini<br />
basket, 08/03/2007 21:00;<br />
Palasport Piazza Della Libertà<br />
- Altavilla Vicentina (VI) .<br />
- Nuovo L'argine 2001- Basket<br />
Tiene, 08/03/2007 21:00;<br />
Palestra Scuole M. Ferrovieri<br />
Via F. Baracca - Vicenza (VI).<br />
- Pol. Aurora 76 - Pall. Bolzano<br />
Vicentino, 09/03/2007 21:00;<br />
Palazzetto dello Sport Via<br />
Stadio - Camisano Vicentino<br />
(VI).<br />
- Quinto Basket - Asd Basket<br />
San Giuseppe, 07/03/2007<br />
21:00; Palazzetto Via Degli Eroi<br />
- Quinto Vicentino (VI).<br />
- Grissin Bon Concordia -<br />
Montebello Basket,<br />
09/03/2007 21:00; Palasport<br />
Don Bosco Via Marconi, 16 -<br />
Schio (VI).<br />
- A.dil. Summano Basket -<br />
Zurlo s.r.l. 09/03/2007 21:00;<br />
Palestra Via Lengore - Piovene<br />
Rocchette (VI).<br />
Prima divisione girone A<br />
- Pol. Fulgor Tiene - G.S.Isola<br />
91 Basket, 08/03/2007<br />
21:15; arbitri non ancora designati<br />
Palestra Santa Maria<br />
Maddalena - Thiene (VI).<br />
- Pol.Sovizzo - Trissinooro<br />
3 MARZO 2007<br />
07/03/2007 21:00, Arbitri non<br />
ancora designati; Palazzetto<br />
Via Roma Sovizzo (VI).<br />
- A.D.7 Mulini Basket - Gobbo<br />
Impresa Edile, 07/03/2007<br />
21:00; arbitri non ancora<br />
designati<br />
Palestra Scuole Medie Foscolo<br />
- Torri di Arcugnano (VI).<br />
- Pol. Jonathanc - New Basket<br />
Povolaro, 07/03/2007 21:00;<br />
arbitri non ancora designati<br />
Palestra Centro Giovanile<br />
Piazzale Cadorna - Bassano del<br />
Grappa (VI).<br />
- Albergo Giulieta Romeo-<br />
Basket S. Nazario, 07/03/2007<br />
21:15; arbitri non ancora<br />
designati<br />
Palestra Comunale - Montorso<br />
(VI).<br />
- Pol. Carmignano - Basket<br />
Arzignano, 08/03/2007 21:30;<br />
arbitri non ancora designati;<br />
Palestra Via Boschi -<br />
Carmignano Di Brenta (PD).<br />
Seconda divisione girone A<br />
- G.S.Isola 91 Basket -<br />
Ad.Scuolabasket Noventa,<br />
08/03/2007 20:30; Arbitri non<br />
ancora designati<br />
Palestra Scuole Medie Via A.<br />
Moro - Isola Vicentina (VI).<br />
- Pgs Concordia Schio - Quinto<br />
Basket, 08/03/2007 21:00;<br />
Arbitri non ancora designati<br />
Palestra S. Elementari Cà<br />
Trenta - Via G. Xxiii - Schio<br />
(VI).<br />
- Pall. Araceli Vicenza - Pol.<br />
Jonathan, 08/03/2007 21:00;<br />
Arbitri non ancora designati<br />
Palestra Scuole Medie Muttoni<br />
Via Massaria - Vicenza (VI).
III<br />
DI PAOLO MUTTERLE<br />
Altro che riposo.<br />
I due giorni di<br />
"rompete le<br />
righe" dopo la<br />
partita con<br />
Novara sono<br />
stati più pieni<br />
che quelli di allenamento per<br />
Stefania Dall'Igna, la palleggiatrice<br />
della Minetti Infoplus<br />
e della nazionale azzurra. Tra<br />
negozi e telefonate, interviste<br />
e parrucchiera, l'inizio settimana<br />
è volato per preparare<br />
l'elegante soirée veneziana di<br />
martedì: "The Zenith Ball of<br />
Time". Tempo ben speso, a<br />
giudicare dal risultato.<br />
Camicetta rosso vermiglio<br />
aderente con manica a sbuffo,<br />
scarpe in tinta, gonna nera<br />
senza spacco a sfiorare il polpaccio<br />
e importante cintura<br />
dello stesso colore la mise<br />
scelta d<strong>alla</strong> Stefania che in<br />
campo veste i colori biancorossi,<br />
con un tocco personale<br />
dato dai sottili bracciali colorati<br />
e dal ricamo delle calze.<br />
Della serie "se bella vuoi<br />
apparire, un po' devi soffrire"<br />
la nostra minettina ha sicuramente<br />
rimpianto le più comode<br />
calzature da volley, dopo<br />
qualche ora rigorosamente in<br />
piedi tra buffet e fotografi <strong>alla</strong><br />
disperata ricerca di un divanetto<br />
libero. Con l'avanzare<br />
della stanchezza anche uno<br />
Martedì sera l'alzatrice biancorossa era a Venezia all'evento Zenith "The Ball of Time"<br />
Per Dall'Igna passerella<br />
in Canal Grande<br />
Stefania Dall'Igna con i protagonisti della serata veneziana<br />
scalino era buono per un<br />
breve intervallo dalle fatiche<br />
del tacco 10. Del resto le atlete<br />
della p<strong>alla</strong>volo rosa a questi<br />
eventi mondani devono<br />
farci il callo, come si suol<br />
dire, se è vero, come proferisce<br />
il direttore generale della<br />
Lega Volley femminile<br />
Massimo Morelli, che aziende<br />
e sponsor se le contendono<br />
come testimonial: "Sono<br />
donne, sportive, giovani,<br />
belle e praticano una vita<br />
sana. A questa matrice si<br />
applicano poi le combinazioni<br />
più varie: studentesse,<br />
fidanzate, mamme, a costituire<br />
un campionario piuttosto<br />
vario di potenzialità pubblicitarie".<br />
A fare da anfitrione nel quattrocentesco<br />
Palazzo Pisani<br />
Moretta c'era l'eclettico<br />
Thierry Nataf, presidente e<br />
Ceo (Chief executive officer,<br />
cioè amministratore delegato)<br />
di Zenith International,<br />
oltre che direttore artistico<br />
della prestigiosa casa svizzera<br />
manifatturiera di orologi.<br />
Non si dà arie, ma la Stefy n.7<br />
conosceva già la prestigiosa<br />
sede sul Canal Grande,<br />
magnifico esempio di architettura<br />
tardo gotica, restaurata<br />
e decorata in epoca successiva<br />
da maestri quali<br />
Giambattista Tiepolo: "C'ero<br />
già stata qualche anno fa per<br />
un ballo di Carnevale". E l'atmosfera<br />
settecentesca ha stregato<br />
i "vicentini" presenti, tra<br />
cui il presidente Giovanni<br />
Coviello accompagnato d<strong>alla</strong><br />
consorte. All'ingresso<br />
mascherina per tutti, vezzo a<br />
cui non si è sottratto neppure<br />
il Dir. Gen. Morelli, e bustina<br />
con monete coniate Zenith,<br />
buone per calarsi pienamente<br />
3 MARZO 2007<br />
nella stagione d'oro del carnevale<br />
veneziano, tra aristocratiche<br />
comparse stile<br />
Casanova e figuranti in costume,<br />
che in cambio dei finti<br />
ducati si offrivano di leggere<br />
la mano e le carte o di fare un<br />
ritratto.<br />
Una festa salottiera con molti<br />
invitati di rango, italiani e,<br />
soprattutto, stranieri, <strong>alla</strong><br />
quale come tradizione non<br />
mancavano le celebrities: gli<br />
assi del palleggio Dall'Igna e<br />
Vermiglio, i cestisti della<br />
Benetton Mordente e Zisis,<br />
l'inviato d'assalto di Striscia<br />
la notizia Valerio Staffelli, le<br />
attrici Nicoletta Romanoff e<br />
Valentina Cervi. Per quanto è<br />
lecito sapere le loro speranze<br />
di avere in omaggio un raffinato<br />
cronografo svizzero non<br />
sono state ripagate. Ma almeno<br />
per una sera sono stati al<br />
centro dell'attenzione degli<br />
ospiti e dei media in un contesto<br />
diverso da quelli abituali,<br />
godendo della compagnia<br />
dell'amabile mr. Nataf, spettacolare<br />
quando da padrone<br />
di casa si è più volte trasformato<br />
in modello per i numerosi<br />
fotografi di moda presenti,<br />
ai quali si è concesso in<br />
pose creative e sempre<br />
mostrando in bella vista i<br />
suoi polsi decorati dai suoi<br />
orologi stellari. E chissà che a<br />
qualcuno dei suoi autorevoli<br />
invitati non baleni l'idea di<br />
venire al PalaCia a vedere sul<br />
campo la testimonial biancorossa…?<br />
Patron Coviello ha<br />
già lanciato l'iniziativa "Porte<br />
Aperte". La foto di Stefania al<br />
braccio di Nataf fa ben sperare.<br />
O, almeno, sognare.
IV<br />
DI GIOVANNI COVIELLO<br />
La litania<br />
delle lamentele<br />
degli<br />
sport minori<br />
è snocciolata<br />
spesso da<br />
chi pure li<br />
promuove, rimanendo<br />
però succube di una sudditanza<br />
storica, soprattutto<br />
verso lo sport maggiore<br />
per antonomasia, il<br />
calcio. Una sudditanza<br />
alimentata d<strong>alla</strong> tradizione<br />
pigra delle redazioni<br />
sportive e da quella,<br />
altrettanto conservativa,<br />
degli investitori pubblicitari,<br />
piccoli o grandi che<br />
siano - pizzerie dietro<br />
l'angolo per le piccole<br />
società, aziende per i club<br />
più visibili - ma resa possibile<br />
anche dall'eccesso<br />
di vicentina rassegnazione<br />
da parte degli operatori<br />
sportivi.<br />
Non è esente d<strong>alla</strong> colpa<br />
di "accontentarsi" anche<br />
il volley, sicuramente il<br />
maggiore tra gli sport<br />
"minori" di squadra grazie<br />
<strong>alla</strong> sua forte presenza<br />
sia al maschile che al<br />
femminile, come dimostranoinequivocabilmente<br />
i dati di Vicenza e provincia,<br />
con i suoi 8 campionati<br />
provinciali di<br />
prima, seconda e terza<br />
divisione a fronte dei 3<br />
dell'altro grande sport<br />
minore, il basket, addirittura<br />
assente a livello femminile<br />
in un'area che<br />
pure è leader in Italia per<br />
storia nella massima<br />
serie. Quali sono le colpe<br />
e, meglio ancora, le iniziative<br />
da intraprendere<br />
per fare in modo che ogni<br />
sport abbia la sua dignità<br />
e la sua rilevanza, calcio<br />
incluso? Intanto e soprattutto<br />
un atteggiamento di<br />
maggior consapevolezza<br />
da parte dei propri dirigenti<br />
federali e societari<br />
dei valori, morali, sociali<br />
ed economici di sport<br />
come volley, basket,<br />
rugby, hockey, p<strong>alla</strong>nuoto,<br />
p<strong>alla</strong>mano e così via,<br />
che a Vicenza hanno<br />
superato per spettatori<br />
delle loro squadre di<br />
categorie nazionali il calcio<br />
del pur sempre glorioso<br />
Vicenza. Anche a<br />
Roma questo è avvenuto<br />
lo scorso anno, come ha<br />
celebrato a chiare lettere<br />
un sindaco, Walter<br />
Veltroni, appassionato<br />
anche di basket e volley e<br />
non timoroso del potere<br />
del calcio, lì addirittura<br />
rappresentato da 2 storici<br />
e seguitissimi club di A,<br />
come Roma e Lazio.<br />
Veltroni ha avuto il<br />
coraggio di dare la giusta<br />
enfasi a questi dati, che<br />
non sminuiscono il calcio,<br />
ma valorizzano gli altri<br />
sport e stimolano anche il<br />
calcio a far meglio, in<br />
tutti i sensi, e si è impegnato<br />
visibilmente e in<br />
prima persona a sostegno<br />
di sport ora ufficialmente<br />
non più minori.<br />
Diventando il presidente<br />
onorario della Lega<br />
Basket di A1 maschile e,<br />
contemporaneamente, il<br />
promotore delle squadre<br />
di massima categoria<br />
della p<strong>alla</strong>volo maschile e<br />
femminile, gestite da 2<br />
importanti immobiliaristi,<br />
Toti e Mezzaroma, a<br />
cui il Comune di Roma<br />
sta dando chiaro sostegno<br />
in alcuni loro investimenti,<br />
il Sindaco di Roma<br />
ha indicato una strada<br />
nuova. Di non sudditanza<br />
Il sindaco di Roma Walter Veltroni si sta battendo per promuovere<br />
volley e basket<br />
Per uscire d<strong>alla</strong> storica sudditanza al dio calcio. Bisogna prendere esempio<br />
da quanto sta facendo il sindaco Veltron a Roma<br />
Sport minori non ci sono più<br />
al dio calcio e di attenzione<br />
alle esigenze di chi,<br />
facendo sport non "convenzionali",<br />
non solo promuove<br />
il sociale, ma promuove<br />
anche consistenti<br />
attività economiche collaterali,<br />
da quelle turistiche<br />
a quelle dello sviluppo<br />
del lavoro locale, senza i<br />
costi causati dalle tifoserie,<br />
anche se soprattutto<br />
ospiti, del calcio.<br />
Perché anche i politici di<br />
Vicenza comprendano<br />
meglio questa strada , a<br />
sostegno dello sport con<br />
l'importante corollario<br />
dell'impiantistica, è<br />
necessario che i dirigenti<br />
sportivi e quelli federali<br />
si sveglino dal proprio<br />
torpore e pretendano<br />
maggiore attenzione. A<br />
partire da quella dei<br />
media. <strong>VicenzaPiù</strong> è sicuramente<br />
sensibile a questo<br />
messaggio e lo sta<br />
dimostrando con le sue 8<br />
pagine dedicate a tutti<br />
gli sport, con lo slogan<br />
"Non esistono più sport<br />
minori", avvantaggiato<br />
com'è dall'avere come<br />
promotore il sottoscritto,<br />
che anche la Presidente<br />
Manuela Dal Lago, grande<br />
tifosa del calcio, definisce<br />
simpaticamente<br />
"folle" nei suoi graditi<br />
auguri di buon compleanno<br />
a questo settimanale.<br />
Questi auguri si<br />
sono accompagnati a<br />
quelli di tanti altri, politici,<br />
imprenditori, sindacalisti<br />
e comunicatori, che<br />
vogliamo immaginare<br />
anche come sportivi e,<br />
quindi, come ideali testimonial<br />
dei valori postivi<br />
dello sport vero e pulito.<br />
I calendari dei campionati<br />
provinciali di volley e<br />
basket da noi pubblicati<br />
settimanalmente in collaborazione<br />
con le rispettive<br />
federazioni locali sono<br />
la testimonianza più<br />
recente di questo nuovo e<br />
folle impegno di<br />
<strong>VicenzaPiù</strong>. La nostra<br />
ambizione? Che i dirigenti<br />
sportivi col loro impegno<br />
e il loro supporto,<br />
non folle ma continuo,<br />
costringano a far di più e<br />
meglio sia noi che gli altri<br />
mezzi vicentini. Si aprirebbe<br />
così una bella gara<br />
a vantaggio di chi ama lo<br />
sport e la vita.<br />
Prima divisione Femminile<br />
girone 1<br />
03/03/07 20.30, Riviera Volley - Banca<br />
C.C. Campiglia, PalasportBarbarano<br />
Vicentino Vi<br />
03/03/07 18.30, Carmet Schio Volley -<br />
Fado', Liceo Tron Schio Vi<br />
03/03/07 20.00 Marzotto Sporting -<br />
Flanet Dams "Marzotto", Valdagno Vi<br />
03/03/07 18.30, P<strong>alla</strong>volo Longare - U.S.<br />
Angarano Azzurra, Palasport Longare<br />
Vi<br />
03/03/07 20.30, Laserjet Orgiano - As<br />
P<strong>alla</strong>volo Caldogno, S.M. "Piovene"<br />
Seconda divisione Femminile<br />
girone 2<br />
03/03/07 20.30, Ecoaria - Pgs Novale,<br />
S.M. "De Gasperi", Mason Vicentino Vi<br />
03/03/07 18.00, Pall. Bassano Asd -<br />
Mobilfer Noventa, Palestra "Einaudi"<br />
campo 1 Bassano Del Grappa Vi<br />
03/03/07 21.00, Camec - U.S.<br />
Costabissara, Comunale Rossano Veneto<br />
Vi<br />
03/03/07 18.30, U.S. Sommano - Fulgor<br />
Thiene, S.M. "Fogazzaro" Piovene<br />
Rocchette Vi<br />
03/03/07 18.30, Pall. Arzignano -<br />
Sporting Alto Vicentino, I.T.C." M.Polo",<br />
Arzignano Vi<br />
Prima Divisione Maschile<br />
girone Unico<br />
03/03/07 20.30, Fulgor Tiene -<br />
Torrebelvolley, Patronato "S. Gaetano"<br />
Thiene Vi<br />
01/03/07 21.00, Psf Volley - P<strong>alla</strong>volo<br />
Longare, I.S.P. "Montagna" Vicenza<br />
03/03/07 21.00, Zaitex Povolaro - R & C<br />
Scientifica Castellana, Palasport Povolaro<br />
Dueville Vi<br />
03/03/07 20.00, Arreda in Legno -Volley<br />
Solagna, S.E. "Ghirotti" Creazzo Vi<br />
03/03/07 20.30, Bioton P.G.S. - Schio<br />
Finplast, Palasport "Don Bosco" Schio Vi<br />
03/03/07 20.30, Volley Cartigliano -<br />
Volleyoung S.M. "Antonibon"<br />
Cartigliano Vi<br />
Seconda Divisione Femminile<br />
Girone 1<br />
28/02/07 20.30, Fulgor Thiene - Yellow<br />
Wolley, Patronato "S. Gaetano" Thiene Vi<br />
01/03/07 21.00, Volley Sottoriva -<br />
P<strong>alla</strong>volo Malo, Com. "De Marchi" -<br />
campo 1 Marano Vicentino Vi<br />
01/03/07 20.30, Marzotto Sporting - Pol.<br />
Cogollo Dams "Marzotto" Valdagno Vi<br />
03/03/07 19.00, Pol. Cogollo -<br />
Castelgomberto, Comunale Cogollo Del<br />
Cengio Vi<br />
03/03/07 20.00, Yellow Wolley - Pall.<br />
Arzignano, Comunale Brogliano Vi<br />
03/03/07 20.00, Villaverla Santo - Volley<br />
Sottoriva, S.M. "Goldoni" Villaverla Vi<br />
03/03/07 18.00, Pgs Novale - Marzotto<br />
Sporting, S.M. "G.Lora" Novale -<br />
Valdagno Vi<br />
Seconda Divisione Femminile<br />
Girone 2<br />
03/03/07 20.30, Us Astico - Riva<br />
P<strong>alla</strong>volo Palasport, Lugo Di<br />
Vicenza Vi<br />
3 MARZO 2007<br />
P<strong>alla</strong>volo<br />
Partite della prossima settimana del campionato<br />
provinciale<br />
03/03/07 20.30, Uv Montecchio<br />
Maggiore - Fides P<strong>alla</strong>volo, S.M. "A.<br />
Frank" Alte Ceccato - Montecchio<br />
Maggiore Vi<br />
03/03/07 21.00, Volley Sandrigo -<br />
P<strong>alla</strong>volo Longare, S.M. "Zanella"<br />
Sandrigo Vi<br />
03/03/07 20.30, Romec San Vitale - Il<br />
Grifone Volley, S.M. "G. Galilei" Isola<br />
Vicentina Vi<br />
Seconda Divisione Femminile<br />
Girone 3<br />
03/03/07 19.00, Gs Pall. S. Nazario - Usd<br />
Altair, S.M. "Bombieri" Valstagna Vi<br />
03/03/07 19.00, Pall. Belvedere -<br />
Volley Cassola, Comunale Belvedere<br />
di Tezze S/B<br />
Belvedere - Tezze Sul Brenta Vi<br />
03/03/07 16.30, Prix Volley Cesuna Off.<br />
Mecc. Zoppelletto, Comunale<br />
Mezzaselva Mezzaselva - Roana Vi<br />
03/03/07 18.00, Volley Cartigliano -<br />
Volley Towers, S.M. "Antonibon"<br />
Cartigliano Vi<br />
03/03/07 20.30, Acs Monticello<br />
A.S.D. Santa Croce, Palasport<br />
Monticello Conte Otto Vi<br />
Seconda divisione Maschile<br />
03/03/07 18.00, U.S. Castello - Samia<br />
Schio Sport, S.M. Zanella<br />
Arzignano Vi<br />
03/03/07 18.00, Fulgor Tiene - Volley<br />
Sottoriva, Patronato "S. Gaetano"Thiene<br />
Vi<br />
03/03/07 20.30, Torrebelvolley - Volley<br />
Ardens , S.M.. "Carducci"<br />
Torrebelvicino Vi<br />
03/03/07 18.30, A.S.D. Santa Croce - Usd<br />
Altair, Ist. "Remondini" Bassano Del<br />
Grappa Vi<br />
03/03/07 18.00, Volley Bassano -Volley<br />
San Marco, Comunale Casoni -<br />
Mussolente Vi<br />
Terza Divisione Femminile<br />
Girone Unico<br />
04/03/07 10.30, Riviera Volley - G.S.D.<br />
Pozzo, Palasport Barbarano Vicentino Vi<br />
04/03/07 10.00, Sportland Creazzo -<br />
Robur Thiene, S.E. "Ghirotti"<br />
Creazzo Vi<br />
03/03/07 20.00, Sartorello - Gnr San<br />
Vitale, S.E. "Colombo" Vicenza Vi<br />
03/03/07 17.30, Villaverla - Santo -<br />
Volley Ardens, S.M. "Goldoni"<br />
Villaverla Vi<br />
03/03/07 19.00, Volley Nove - Volley San<br />
Marco, Comunale Nove via Brenta<br />
Nove Vi<br />
Terza Divisione Maschile<br />
Unico<br />
03/03/07 16.00, Artifer Zane' Pgs<br />
Cesuna C. Pennar, Palasport - Campo 2<br />
Zane' Vi<br />
03/03/07 18.00, Arreda In Legno Srl<br />
Volley Rosa' , Palarosa' Rosa' Vi<br />
03/03/07 20.30, Pgs Novale - Crespadoro<br />
Volley, S.M. "G.Lora" Novale - Valdagno<br />
Vi<br />
03/03/07 20.30, A.D.Pol. Cornedo -<br />
Usd Altair, S.M. "Crosara", Cornedo<br />
Vicentino Vi
V<br />
Che dire ora che il Vbg è<br />
riuscito a calare il poker battendo<br />
anche la formazione<br />
paevese di Broni in una partita<br />
non perfetta ma di grande<br />
intensità?<br />
Forse la risposta più decisa è<br />
quella di mettere sul piatto<br />
della bilancia i risultati, perché<br />
passare dal dall'ultimo all'11°<br />
posto nel giro di poche partite<br />
rappresenta di sicuro una svolta.<br />
Dopo Piadena, Desio e Schio,<br />
cade un'altra testa di fronte<br />
all'ottima condizione di forma<br />
dei biancorossi. Una vittoria<br />
importantissima per il Vbg,<br />
maturata anche grazie alle<br />
belle prestazioni di Acco, onnipresente<br />
sotto canestro a recuperare<br />
i rimbalzi, e di Canotto.<br />
Il cambio di mentalità c'è stato,<br />
e questo lo si deve, come ci ha<br />
spiegato Fedrigo, ai suoi due<br />
allenatori in seconda Riccardo<br />
Carli e Igor Greselin. Il segreto<br />
quindi è presto svelato: semplificazione<br />
del gioco da espri-<br />
Domenica 4 marzo la Caoduro<br />
Diavoli Vicenza osserva un<br />
turno di riposo prima del rush<br />
finale della regular season.<br />
I biancorossi dopo la vittoria<br />
casalinga contro il Cittadella,<br />
si preparano per le ultime gare<br />
del campionato prima dei play<br />
off e fanno il punto su una stagione<br />
positiva, ma con qualche<br />
ombra. Lungo il cammino i<br />
Diavoli hanno perso, infatti,<br />
qualche punto importante,<br />
Basket C1 maschile. Vbg <strong>alla</strong> grande: quarto successo consecutivo e grande entusiasmo<br />
attorno <strong>alla</strong> squadra di mister Fedrigo<br />
Il Vbg, il poker è servito<br />
Una selezione di atleti del Vbg davanti <strong>alla</strong> sede del Cuoa<br />
mere in campo. Tradotto,<br />
pochi individualismi e poche,<br />
ma giuste, espressioni tecniche.<br />
Il cosiddetto "metodo<br />
Fedrigo" ha ha inciso radicalmente<br />
nel cambiato la mentalità<br />
dei giocatori. "I risultati<br />
positivi degli ultimi tempi -<br />
commenta il tecnico biancorosso<br />
-, ci stanno dando la<br />
spinta per puntare a migliorare<br />
la nostra posizione di classifica.<br />
Ottenere punti per noi<br />
come in trasferta ad Arezzo<br />
all'andata, dove dopo un ottimo<br />
primo tempo concluso sul<br />
6-1 hanno perso per 7-6, a<br />
Cittadella prima della sosta<br />
natalizia sconfitti 6-4, a Forlì<br />
dove non sono andati oltre al<br />
pareggio e infine a Trieste,<br />
contro il Polet, vittorioso per 3-<br />
2 sui vicentini.<br />
I Diavoli hanno alternato grandi<br />
partite e ottimi risultati, a<br />
momento di scarsa concentra-<br />
significa conquistare una<br />
buona posizione nella griglia<br />
dei playout, e di conseguenza<br />
incontrare avversarie più<br />
abbordabili poi in seguito. I<br />
ragazzi sono cresciuti a livello<br />
mentale e la soddisfazione per<br />
i risultati inizia a portare il<br />
buon umore. Non è stato facile<br />
ad inizio stagione: i ragazzi<br />
hanno dovuto attraversare un<br />
momento buio, di sconforto, e<br />
l'idea di aver lottato e di esser-<br />
zione e determinazione in cui<br />
hanno concesso un po' troppo<br />
agli avversari, anche di fronte<br />
a squadre non certo insuperabili.<br />
Dopo la sosta i ragazzi di<br />
mister Corso dovranno andare<br />
a Torino, contro i Draghi, e poi<br />
ospiteranno in casa il Forlì<br />
prima dell'inizio dei play off<br />
per i quali dovrebbero arrivare<br />
tutti i nuovi acquisti, a partire<br />
dall'attaccante Michele Ciresa,<br />
il difensore Fabio Rigoni e il<br />
portiere Francesco Volpe, già a<br />
disposizione per la trasferta a<br />
Torino, Massimo Stevanoni<br />
che arriverà poco dopo e Max<br />
Ansoldi che si unirà <strong>alla</strong> squadra<br />
per ultimo, terminati gli<br />
impegni sul ghiaccio.<br />
Obiettivo della regular season<br />
è il secondo posto, poi i play<br />
off saranno un'incognita sia<br />
per le avversarie da affrontare,<br />
sia per il nuovo assetto dei<br />
biancorossi con l'arrivo dei<br />
nuovi innesti.<br />
Bilancio positivo in casa<br />
Diavoli anche per il settore<br />
giovanile: la formazione della<br />
ci usciti li ha molto caricati.<br />
Adesso è molto importante<br />
non disperdere tutto il lavoro<br />
fatto fin qui, ma mantenere la<br />
concentrazione per arrivare ad<br />
avere la meglio nei prossimi<br />
impegni e trovare una continuità<br />
che nello sport, se si<br />
vogliono ottenere risultati, è<br />
fondamentale".<br />
Sabato 3 marzo alle 21 i ragazzi<br />
di Fedrigo dovranno confermare<br />
la scia positiva a<br />
Cernusco e a sostenerli avranno<br />
anche il loro pubblico.<br />
A sollevare il morale della<br />
società anche i risultati positivi<br />
delle squadre giovanili. Prima<br />
vittoria netta e con un buon<br />
margine del Vbg U16 nel girone<br />
finale a danno della Virtus<br />
Padova squadra classificata al<br />
quarto posto nel proprio girone.<br />
Bellissima partita di apertura<br />
invece del girone finale<br />
U16 eccellenza al Palalaghetto<br />
per l'occasione folto di appassionati<br />
tra Vbg e Benetton<br />
Treviso. Treviso dispone di un<br />
categoria allievi ha chiuso la<br />
prima parte del campionato al<br />
secondo posto, grazie all'ultima<br />
vittoria a spese del<br />
Montebelluna 11-2, ed ora si<br />
prepara ad affrontare i play off<br />
contro Dinos Sacile, mentre la<br />
3 MARZO 2007<br />
ottimo roster di ragazzi nati<br />
nel '91 '92 selezionati e reclutati<br />
tra i migliori in campo nazionale.<br />
Il Vbg dal canto suo<br />
affronta l'impegno con il giusto<br />
approcio sin dalle prime<br />
battute e risponde da par suo<br />
ad ogni possesso di p<strong>alla</strong> degli<br />
ospiti.<br />
Da registrare invece la sconfitta<br />
casalinga per le ragazze del<br />
Vbg nel campionato U14<br />
Femminile Eccellenza. La<br />
squadra targata "CPS di Conte<br />
Ivano" e allenata da Massimo<br />
Bernardini è riuscita a giocarsela<br />
fino agli ultimi secondi<br />
contro le campionesse regionali<br />
in carica della Reyer<br />
Venezia. Altra netta vittoria<br />
per la squadra U13 Femminile<br />
del Vicenza Basket Giovane.<br />
La formazione, allenata sempre<br />
da Bernardini e targata<br />
"CPS di Conte Ivano", ha infatti<br />
giocato sempre con la solita<br />
intensità chiudendo l'incontro<br />
già dopo il primo quarto.<br />
T.Q.<br />
Hockey in line. Dopo la sosta i ragazzi di mister Corso andranno a Torino contro i Draghi. Obiettivo: centrare il secondo posto in vista dei playoff<br />
Diavoli a riposo, è ora di bilanci<br />
squadra della Primavera ha<br />
finito la stagione con una sconfitta<br />
per 8-2 contro il<br />
Cittadella, ma con un dignitoso<br />
quinto posto in classifica<br />
generale.<br />
S.N.
VI<br />
Non era facile<br />
imbeccare la partita<br />
giusta dopo tre stop<br />
consecutivi, ma la<br />
Caoduro di Matteo<br />
Greco si è scrollata<br />
subito di dosso la<br />
paura e si è aggiudica la gara contro<br />
il Cus Milano.<br />
E così la prima vittoria della stagione<br />
è arrivata, e in una partita che si<br />
doveva vincere a tutti i costi come<br />
aveva anticipato l'allenatore berico.<br />
Contro la formazione lombarda i<br />
vicentini hanno dominato la partita<br />
dall'inizio <strong>alla</strong> fine. L'unico brivido<br />
è arrivato a metà del primo tempo<br />
quando la squadra milanese si è<br />
portata in vantaggio, ma la reazione<br />
dei padroni di casa è stata quasi<br />
immediata. "Era una partita impegnativa,<br />
ma dovevamo vincere per<br />
scrollarci di dosso la serie negativa -<br />
spiega l'allenatore -. Il Cus Milano<br />
non era di certo una formazione da<br />
sottovalutare: una squadra quadrata<br />
e ordinata. Nei primi tre<br />
tempi si sono visiti bene in porta<br />
Lovato e la regia di Boldrini e<br />
Alessandro Pisani. Sono andati in<br />
gol ben 8 giocatori segno di un<br />
buon gioco e un ritrovato assetto di<br />
squadra. Ho visto davvero bene<br />
capitan Toniolo e Paolo Pisani autore<br />
di una palombella di gran classe.<br />
Alla luce dei risultati si sta delineando<br />
un campionato equilibratissimo<br />
anche perché le prime tre<br />
devono ancora incontrarsi,<br />
e sicuramente se non ci<br />
saranno altri passi falsi la<br />
possibilità di riagganciare<br />
la vetta non è impossibile.<br />
Le prove precedenti sono<br />
state positive ma non del<br />
tutto convincenti, visto che<br />
<strong>alla</strong> fine non è arrivato il<br />
risultato sperato. Dopo<br />
questa vittoria dobbiamo<br />
partire con il piede giusto e<br />
rimanere concentrati.<br />
D<strong>alla</strong> squadra mi aspetto<br />
una prova di carattere".<br />
La prossima sfida sarà<br />
ancora in casa sabato 3<br />
marzo contro il Brescia alle<br />
ore 19.30 nella piscine di<br />
viale Ferrarin.<br />
Per le ragazze della<br />
Geoplast invece è arrivata<br />
la prima sconfitta contro il<br />
Livorno, un risultato che già<br />
dai pronostici sembrava scontato,<br />
ma che ha dimostrato come le giovani<br />
biancorosse siano maturate<br />
tecnicamente d<strong>alla</strong> passata stagione.<br />
Le biancorosse che giocano per<br />
la prima volta nella categoria cadetta,<br />
hanno già fatto capire alle avver-<br />
sarie la propria tempra andando a<br />
vincere la prima partita contro una<br />
delle formazioni più blasonate del<br />
girone. E non bisogna dimenticare<br />
che nella difesa berica mancavano<br />
all'appello la Faggionato e la<br />
Frizzarin, e che c'erano un paio di<br />
atlete alle prese con malanni di stagione<br />
e non in perfette condizioni.<br />
"Le dieci reti segnate al Livorno -<br />
commenta il tecnico Sergio Peri -,<br />
fanno ben sperare anche perché c'è<br />
da contare un rigore a favore sbagliato<br />
e almeno tre reti che il nostro<br />
portierone Traverso avrebbe sicuramente<br />
potuto evitare. Con questo<br />
la Geoplast sta facendo esperienza<br />
e partita dopo partita si vedranno i<br />
3 MARZO 2007<br />
P<strong>alla</strong>nuoto. Il Settebello vince e insegue il primato. Battuta d'arresto della Geoplast contro il forte Livorno<br />
Caoduro Vicenza, un sogno chiamato primo posto<br />
DI TOMMASO QUAGGIO<br />
Il portiere della Caoduro Simone Lovato<br />
durnate la partita contro il Cus Milano<br />
La squadra della Geoplast per il campionato 2007<br />
miglioramenti. Le ragazze sono<br />
state paralizzate dall'inizio aggressivo<br />
delle livornesi, e Cegalin è uscita<br />
subito a causa di un calcio allo<br />
zigomo non visto dall'arbitro. Forse<br />
le giocatrici non sono ancora sicure<br />
delle proprie possibilità e si sono<br />
fatte schiacciare a metà gara.<br />
Durante l'incontro si sono state<br />
anche due interruzioni per problemi<br />
all'impianto di illuminazione,<br />
una situazione che ha giovato a<br />
noi".<br />
Il prossimo impegno per le vicentine,<br />
domenica 4 marzo alle 14, sarà<br />
di nuovo in trasferta contro il<br />
Trieste, attualmente a pari punti<br />
con le biancorosse.
VII<br />
Calcio. Alessandro Ciullini 43 anni preparatore atletico dei biancorossi: "In serie B forma fisica e agonismo sono tutto"<br />
Un Vicenza a tutta birra<br />
DI FRANCESCO CAVALLARO<br />
Il Vicenza corre che è un piacere.<br />
In tutti i sensi. Prima<br />
riflessione: fortunatamente la<br />
zona play-out si sta allontanando<br />
sempre di più; con<br />
buona pace di tutti i detrattori<br />
(ma erano veri tifosi?) di<br />
inizio stagione. Seconda<br />
riflessione: i ragazzi sono in<br />
forma smagliante, vanno a<br />
tutta birra. La squadra, finalmente,<br />
lotta su ogni pallone,<br />
non molla mai; manco a dirlo,<br />
il primo di tutti che si danna<br />
l'anima è capitan Schwoch.<br />
Quest'anno sono 38 primavere;<br />
eppure sembra di vedere<br />
un giovanotto di vent'anni<br />
quando scatta e lascia sul<br />
posto il basito avversario.<br />
Incredibile, davvero.<br />
Il merito del nuovo corso<br />
biancorosso? Dei giocatori e<br />
di mister Angelo Gregucci,<br />
chiaro. Ma non solo.<br />
Alessandro Ciullini, 43 anni, è<br />
il preparatore atletico "in<br />
prima" del Vicenza. È lui che,<br />
insieme all'allenatore e al suo<br />
secondo Maurizio Pasqualini,<br />
prepara i piani di lavoro di<br />
settimana in settimana; ed è<br />
anche grazie a lui che da qualche<br />
partita a questa parte stiamo<br />
ammirando, in casa e<br />
fuori, una squadra nel pieno<br />
Tabù sfatato: lo sci è uno<br />
sport praticato più dai ragazzi<br />
di pianura che dai loro<br />
coetanei di montagna.<br />
Prendiamo il caso<br />
dell'Altopiano di Asiago. Nei<br />
sette comuni del comprensorio<br />
sono almeno cinque anni<br />
che lo sci non sfonda più<br />
come una volta; sui nostri<br />
della sua forma. Ciullini è<br />
uno che ci sa fare; non a caso,<br />
nonostante la sua giovane età,<br />
ha già lavorato con squadre<br />
blasonate. Come preparatore<br />
atletico si è fatto tutto il settore<br />
giovanile della Fiorentina<br />
fino ad arrivare nel 2000 <strong>alla</strong><br />
prima squadra, allora allenata<br />
da Roberto Mancini. Quindi è<br />
passato al Nacional di<br />
Bucarest di Walter Zenga<br />
(stagione 2001/02) per poi<br />
Il preparatore atletico: "La squadra può ancora<br />
migliorare"<br />
monti i giovani si avvicinano<br />
sempre più spesso (e volentieri)<br />
al calcio, <strong>alla</strong> p<strong>alla</strong>volo e al<br />
basket. Un fenomeno che<br />
sembra essere dovuto agli alti<br />
costi che comporta lo sci - un<br />
vero e proprio investimento<br />
che non tutti si possono permettere<br />
- e al fatto che questo<br />
può essere praticato solo in<br />
approdare <strong>alla</strong> Salernitana e<br />
al Lecce. Non solo. Qualche<br />
anno fa Ciullini ha collaborato<br />
con la Nazionale Italiana<br />
under 18 e under 20.<br />
Ora insegue la salvezza con il<br />
Vicenza; di questo passo l'obiettivo<br />
sarà presto raggiunto.<br />
"Calma, calma - avverte<br />
Ciullini -; non abbiamo ancora<br />
fatto nulla. Il campionato è<br />
lungo e le sorprese sono sempre<br />
dietro l'angolo. È vero,<br />
adesso stiamo<br />
a b b a s t a n z a<br />
bene. Dico<br />
a b b a s t a n z a<br />
perché non<br />
vorrei venire<br />
subito smentito<br />
da qualche<br />
risultato negativo.<br />
E poi<br />
secondo me<br />
questa squadra<br />
ha dei margini<br />
di miglioramento<br />
da qui<br />
<strong>alla</strong> fine della<br />
stagione; i<br />
ragazzi non<br />
sono arrivati al<br />
loro massimo,<br />
manca loro<br />
qualcosina per<br />
essere veramente<br />
al top.<br />
Da parte mia<br />
inverno. Tre mesi all'anno;<br />
naturalmente, neve permettendo.<br />
In questo contesto i<br />
"Campionati italiani allievi<br />
ragazzi" organizzati dallo Sci<br />
Club 2000 di Mason<br />
Vicentino, in programma dal<br />
19 al 24 marzo in Val<br />
Zoldana, diventano un motivo<br />
di rilancio a 360 gradi.<br />
Un'occasione per dire che no,<br />
lo sci non è una disciplina in<br />
crisi. A dar man forte a questa<br />
tesi anche l'annunciata presenza<br />
del presidente nazionale<br />
del Coni Gianni Petrucci.<br />
"Siamo orgogliosi che il<br />
Comitato Veneto della Fisi (la<br />
Federaziona italiana sport<br />
invernali) abbia pensato a noi<br />
per organizzare i campionati<br />
nazionali - commenta<br />
Damiano Guidolin, presidente<br />
dello Sci Club 2000 - da<br />
parte nostra ci stiamo metten-<br />
sono comunque soddisfatto<br />
dalle loro risposte in termini<br />
di impegno; durante la settimana<br />
lavorano con grande<br />
serietà, formano un gruppo<br />
meraviglioso. Tutti remano<br />
nella stessa direzione, nessuno<br />
si mette a contestare un<br />
metodo di allenamento piuttosto<br />
che un altro. E teniamo<br />
presente che nel calcio questo<br />
può succedere". Ciullini dà<br />
uno sguardo in avanti: "Ci<br />
aspettano cinque partite in<br />
due settimane, sarà un vero e<br />
proprio tour de force. Lo staff<br />
sta lavorando perché i giocatori<br />
mantengano in ogni caso<br />
una buona forma. E, se possibile,<br />
ne trovino una ancora<br />
migliore. A tal proposito<br />
abbiamo già predisposto delle<br />
apposite sedute di allenamento<br />
La serie B è così; Juventus a<br />
parte, non ci sono formazioni<br />
con giocatori di qualità, che ti<br />
possono fare la differenza da<br />
un momento all'altro con il<br />
colpo di genio. Qui occorre<br />
puntare tutto sulla forma fisica<br />
e l'agonismo: chi corre di<br />
più vince. Non è una regola,<br />
ma il più delle volte funziona<br />
in questo modo. Ci vuole<br />
grande spirito di sacrificio e<br />
di dedizione; fortuna che al<br />
Vicenza non abbiamo nessun<br />
tipo di problema in questo<br />
Sci. Lo Sci Club di Mason organizza dal 19 al 24 marzo in Val Zoldana i "Campionati italiani allievi ragazzi"<br />
Lo sci? Uno sport di pianura<br />
La squadra dello Sci Club 2000 di Mason<br />
do il massimo impegno per<br />
arrivare pronti all'importante<br />
appuntamento: sono sicuro<br />
che andrà tutto nel migliore<br />
dei modi. Erano anni che speravamo<br />
nell'assegnazione<br />
dell'evento; stavolta, finalmente,<br />
è andata bene. Credo<br />
sia stato merito anche, e<br />
soprattutto, delle nostre attività.<br />
Nella scorsa stagione gli<br />
iscritti al nostro club erano 70.<br />
Quest'anno siamo passati<br />
addirittura a quota 110. E'<br />
stata una piacevole sorpresa<br />
per tutti: significa che stiamo<br />
lavorando nella giusta direzione.<br />
Da cinque anni a questa<br />
parte sta capitando un<br />
fenomeno molto strano; gli<br />
iscritti al nostro sci club sono<br />
per lo più ragazzi di Vicenza,<br />
Padova, Verona e Arzignano.<br />
Dalle parti di Asiago ce ne<br />
sono pochissimi. Una volta in<br />
3 MARZO 2007<br />
senso. Spero che a primavera<br />
riusciremo a viaggiare su<br />
questi ritmi; tutti mi domandano<br />
se ci sarà un calo. Non<br />
ho la sfera magica, ma mi<br />
auguro di no. D'altronde<br />
abbiamo programmato una<br />
precisa serie di allenamenti".<br />
Ciullini ci scherza sopra:<br />
"Quando farà più caldo i<br />
ragazzi giocheranno con la<br />
maglietta a maniche corte. Per<br />
il resto non cambierà nulla".<br />
Ciullini e Schwoch, miracolo<br />
della natura: "E'un attaccante<br />
straordinario - commenta il<br />
preparatore atletico -; ha un<br />
entusiasmo senza pari. Siamo<br />
noi che dobbiamo tenerlo a<br />
bada, altrimenti lui lavorerebbe<br />
senza sosta. Sono contento<br />
anche per i vari Paonessa,<br />
Padoin e Foti: sono delle promesse<br />
da valorizzare. Hanno<br />
d<strong>alla</strong> loro le qualità giuste per<br />
ambire anche <strong>alla</strong> serie A". E<br />
come si trova Ciullini a<br />
Vicenza? Ci risponde con un<br />
sorriso grande così: "Molto<br />
bene. Ho preso casa a Thiene,<br />
in dieci minuti sono al centro<br />
tecnico di Isola Vicentina. La<br />
gente è cordiale, il clima è<br />
quello giusto. Davvero non<br />
potrei chiedere di più. Anzi sì:<br />
che il Vicenza si salvi il prima<br />
possibile. Poi saremo tutti più<br />
sereni".<br />
montagna esistevano solo sci<br />
ed hockey; ora è aumentata<br />
anche l'offerta e i bambini<br />
preferiscono altri sport. I giovani<br />
della pianura che salgono<br />
sulle piste tre, quattro<br />
volte <strong>alla</strong> settimana sono più<br />
motivati: se scelgono di fare<br />
sci portano avanti l'impegno<br />
fino in fondo, con costanza e<br />
determinazione. I campionati<br />
italiani? Sono convinto che<br />
anche per noi arriveranno i<br />
risultati: i nostri baby sciatori,<br />
indipendentemente d<strong>alla</strong> loro<br />
origine, saranno sicuramente<br />
all'altezza della situazione. La<br />
speranza è di riuscire a portare<br />
a casa qualche titolo". Nella<br />
categoria ragazzi occhi puntati<br />
su Anna Angrina; negli<br />
allievi Matteo Gasparin e<br />
Francesca Cantele sono i più<br />
quotati.<br />
F. C.
APPUNTAMENTI<br />
Volley. A Milano All Star Game<br />
Dopo Stefania Dall'Igna altre due<br />
giocatrici della Minetti Infoplus<br />
sono state convocate per la<br />
Kenwood All Star Game, l'happening<br />
della p<strong>alla</strong>volo italiana femminile<br />
in programma domenica<br />
alle 14.00 all'interno di Volley<br />
Land. Della parata di stelle guidate<br />
in panchina da Marco Fenoglio<br />
e Leo Barbieri faranno parte due<br />
schiacciatrici biancorosse, la lituana<br />
Valdone Petrauskaite e la croata<br />
Matea Ikic.<br />
Atletica. Nona edizione<br />
del premio Munich<br />
Sabato 3 marzo alle ore 12.00,<br />
nella sede provinciale<br />
dell'Associazione Artigiani di<br />
Vicenza (Vicenza - Via Enrico<br />
Fermi, 134 Zona Pomari), la<br />
Cerimonia di premiazione del<br />
"Premio Massimo Munich - profitto<br />
scolastico e sportivo<br />
2005/06" rivolto agli studenti<br />
delle Scuole medie superiori della<br />
Provincia di Vicenza.<br />
Rugby. Sfida contro la seconda<br />
in classifica<br />
I Rangers Rugby Vicenza saranno<br />
in campo domenica 4 marzo in<br />
casa contro il temibile Ruggers<br />
Tarvisium (inizio previsto per le<br />
ore 14.30), attualmente secondo in<br />
classifica insieme al Belluno.<br />
Sempre domenica scenderanno in<br />
campo anche tutte le formazioni<br />
juniores maschili. L'Under 15 sfiderà<br />
a Vicenza il Lemene Rugby<br />
(Portogruaro), mentre Under 17 e<br />
19 giocheranno in trasferta rispettivamente<br />
contro il Rugby Piave e<br />
i Monsters di Piazzola sul Brenta.<br />
Orientiring. Quarta tappa del<br />
circuito promozionale Inverno<br />
Berico<br />
Domenica 4 marzo a Valmarana<br />
ultimo appuntamento con il circuito<br />
promozionale Inverno<br />
Berico di Orientiring. Il ritrovo è<br />
fissato per le ore 9.00 <strong>alla</strong><br />
Trattoria "da Nello" - Valmarana.<br />
Partenza a cronometro 9.30 alle<br />
11. Le iscrizioni si raccolgono sul<br />
posto. Alle 12.30 nel luogo di<br />
ritrovo saranno premiati i primi<br />
tre classificati di ciascuna categoria
11<br />
Come hai cominciato a fare il giornalista e<br />
perché?<br />
Avevo 17 anni e un'amica lavorava per lo<br />
studio pubblicitario che sorgeva accanto <strong>alla</strong><br />
redazione di "Punto Ovest", un mensile.<br />
L'ho aiutata per il testo di una reclame e<br />
casualmente la bozza è finita nelle mani del<br />
direttore di quel giornale. È stato lui a propormi<br />
di realizzare il mio primo articolo.<br />
Racconta una tua giornata tipo.<br />
Mi occupo di cronaca nera. Il mattino lo trascorro<br />
tra telefonate alle "fonti" e incontri<br />
con investigatori, magistrati, avvocati…<br />
Acquisite le notizie raccolgo quanti più dettagli<br />
possibile. Infine le scrivo e le invio al<br />
giornale.<br />
In una città come Vicenza è difficile avvicinarsi<br />
a questa professione?<br />
Alcuni giornali sono disposti ad offrire una<br />
chance. Spetta poi alle abilità di ciascuno<br />
riuscire a distinguersi dall'esercito di aspiranti<br />
reporter.<br />
A fare i giornalisti si guadagna bene?<br />
Le redazioni non sono più la miniera d'oro<br />
di un tempo: il neo-assunto di un giornale<br />
locale guadagna come un qualunque impiegato.<br />
Ma è evidente che gli stipendi vanno di<br />
pari passo con il prestigio della testata.<br />
Diversa è la situazione dei collaboratori che<br />
vengono pagati "a pezzo", quindi più scrivono<br />
e più guadagnano.<br />
Qual è la qualità più importante per un<br />
giornalista?<br />
L'umiltà. Per molti il giornalista è un vanitoso<br />
arrogante convinto di avere il diritto di<br />
scrivere qualunque cosa, calpestando la<br />
dignità delle persone. Il problema è che in<br />
alcuni casi la descrizione è azzeccata. Ma il<br />
bravo giornalista è in grado di rapportarsi<br />
con chiunque, d<strong>alla</strong> badante al ministro.<br />
Una cosa che invece un giornalista non<br />
dovrebbe mai fare?<br />
Dimenticare che dietro alle vicende di cui<br />
scrive ci sono persone in carne e ossa che<br />
possono soffrire per quanto pubblicato. Non<br />
mi fraintendete: nessuna auto-censura.<br />
Le notizie vanno riportate, ma<br />
con l'obbligo morale di inseguire la<br />
verità.<br />
Descrivi l'aspetto più odioso del<br />
tuo lavoro e quello, al contrario, più<br />
gratificante.<br />
Il più odioso è l'imprevedibilità:<br />
all'ultimo minuto può accadere qualcosa<br />
che mi costringe a buttare quanto<br />
fatto fino a quel momento per gettarmi<br />
a capofitto su una nuova notizia.<br />
Il più bello è che all'ultimo minuto<br />
può accadere qualcosa che mi<br />
costringe a buttare quanto fatto fino<br />
a quel momento per gettarmi a capofitto<br />
su una nuova notizia.<br />
Hai mai fatto figuracce imbarazzanti?<br />
Raccontane una<br />
Se non prendo appunti dimentico<br />
qualunque cosa: notizie, appuntamenti…<br />
e figuracce.<br />
Quanto è importante fare lo scoop?<br />
Lo scoop è una questione autoreferenziale.<br />
In genere il lettore acquista<br />
un unico quotidiano e quindi, in<br />
mancanza di paragoni, non può<br />
distinguere le notizie "esclusive" da<br />
quelle comuni. Gli unici a confrontare<br />
le testate sono i giornalisti stessi<br />
nella convinzione che l'abilità di un<br />
intervista doppia<br />
Professione reporter. Un giornalista di nera e una cronista politica raccontano come si vive il mestiere a Vicenza.<br />
cronista stia nel numero di scoop che riesce<br />
a collezionare.<br />
Nelle classifiche sulla libertà di stampa<br />
l'Italia si piazza all'80°posto, dopo i principali<br />
paesi europei ma anche dopo<br />
Giamaica, Mongolia e Botswana. Come<br />
mai?<br />
In Italia non c'è censura. Esistono solo direttori<br />
che hanno il fegato di ignorare le pressioni<br />
e quelli che al contrario preferiscono<br />
piegarsi<br />
Vicenza non è mai stata al centro dell'attenzione<br />
come negli ultimi mesi. Secondo te<br />
che immagine ne è uscita?<br />
Quella di una città che non pensa soltanto a<br />
"fare schei" ma che è disposta a scendere in<br />
piazza per difendere i valori in cui crede.<br />
A Vicenza ci sono argomenti tabù di cui<br />
non si può parlare? Quali?<br />
Non ho mai avvertito come "intoccabile" un<br />
argomento o un personaggio.<br />
Cosa ne pensi delle seguenti affermazioni:<br />
"Il giornalista ha il dovere di raccontare i<br />
fatti, possibilmente quelli più scomodi che<br />
il potere tenta di nascondere" (Marco<br />
Travaglio)<br />
E' l'essenza del giornalismo.<br />
"Il mestiere del giornalista è difficile, carico<br />
di responsabilità, con orari lunghi,<br />
anche notturni e festivi, ma è sempre<br />
meglio che lavorare". (Luigi Barzini)<br />
Per anni ho tentato di convincere mio padre<br />
che questo è un lavoro, anche se non sudo e<br />
non indosso una tuta bisunta. Alla fine ho<br />
capito che ha ragione lui.<br />
"Un vero giornalista spiega benissimo<br />
quello che non sa" (Leo Longanesi)<br />
Sempre meglio che spiegare male ciò che si<br />
conosce.<br />
Ultima domanda: cosa consiglieresti ad un<br />
ragazzo che vuole fare questo lavoro?<br />
Di non aspettare. Di bussare alle porte dei<br />
piccoli giornali di provincia e chiedere l'occasione<br />
di imparare questo meraviglioso<br />
mestiere.<br />
Come hai cominciato a fare il giornalista e<br />
perché?<br />
Non era il mio sogno da bambina. La passione<br />
è nata all'improvviso, e sei anni fa ho<br />
bussato <strong>alla</strong> porta del Gazzettino con un po'<br />
di incoscienza e senza nessuna idea di quello<br />
che era il mestiere. Ho avuto la fortuna di<br />
trovare una persona che ha creduto in me e<br />
mi ha insegnato molto, anche se la prima<br />
cosa che mi ha chiesto è stata se ero proprio<br />
sicura di voler fare questo lavoro.<br />
Racconta una tua giornata tipo.<br />
Non esiste una vera e propria giornata tipo,<br />
come non esistono orari: si può finire alle 6<br />
di pomeriggio come alle 11 di sera, dipende<br />
dai settori. Io mi occupo di politica, e di<br />
solito la mattinata passa <strong>alla</strong> ricerca di notizie,<br />
mentre nel pomeriggio la tastiera del<br />
computer diventa la tua migliore amica.<br />
In una città come Vicenza è difficile avvicinarsi<br />
a questa professione?<br />
Il difficile non è avvicinarsi, il difficile è<br />
rimanerci: bisogna capire che ci vuole tanta<br />
gavetta, superare l'immagine idealizzata<br />
che si ha della professione, e soprattutto<br />
costruirsi una credibilità.<br />
A fare i giornalisti si guadagna bene?<br />
Dipende. Chi è assunto in redazione ha uno<br />
stipendio dignitoso. I collaboratori pagati<br />
ad articolo, invece, non nuotano certo nell'oro.<br />
Qual è la qualità più importante per un<br />
giornalista?<br />
Posso dirne alcune? Direi la curiosità, l'onestà,<br />
l'obiettività e la chiarezza. E l'ostinazione.<br />
Una cosa che invece un giornalista non<br />
dovrebbe mai fare?<br />
Un difetto è sicuramente quello di non mettere<br />
mai in discussione le proprie convinzioni.<br />
In generale, è un lavoro che va fatto<br />
senza pregiudizi, e senza commenti personali.<br />
3 MARZO 2007<br />
Un giorno in Procura... e uno in Comune<br />
Andrea Priante, Corriere del Veneto Roberta Labruna, Il Gazzettino<br />
Giornalisti durante una conferenza stampa<br />
Descrivi l'aspetto più odioso del tuo lavoro<br />
e quello, al contrario, più gratificante.<br />
Di aspetti odiosi ce ne sono pochi. Senza<br />
dubbio, però, i ritmi e gli orari possono<br />
essere pesanti. L'aspetto più gratificante è<br />
legato proprio all'essenza del giornalismo, e<br />
cioè riuscire ad informare le persone e ogni<br />
tanto dare un po' di speranza a qualcuno.<br />
Peccato non succeda spesso.<br />
Hai mai fatto figuracce imbarazzanti?<br />
Raccontane una<br />
Ne ho sicuramente fatte moltissime, ma in<br />
questo momento non me ne viene in mente<br />
nessuna.<br />
Quanto è importante fare lo scoop?<br />
Dare una notizia per primi può essere<br />
importante, ma lo è altrettanto saperla spiegare<br />
e approfondire meglio degli altri,<br />
oppure trovare una chiave di lettura diversa.<br />
In fondo ogni storia, per quanto piccola,<br />
ha la sua dignità e può essere una buona<br />
notizia.<br />
Nelle classifiche sulla libertà di stampa<br />
l'Italia si piazza all'80°posto, dopo i principali<br />
paesi europei ma anche dopo<br />
Giamaica, Mongolia e Botswana. Come<br />
mai?<br />
Queste classifiche mi lasciano sempre un<br />
po' perplessa. Non so se l'Italia meriti davvero<br />
una posizione così bassa, però il giornalismo<br />
italiano è sicuramente caratterizzato<br />
da una forte connotazione politica ed<br />
economica.<br />
Vicenza non è mai stata al centro dell'attenzione<br />
come negli ultimi mesi. Secondo<br />
te che immagine ne è uscita?<br />
L'immagine di una città che sa discutere al<br />
proprio interno.<br />
A Vicenza ci sono argomenti tabù di cui<br />
non si può parlare? Quali?<br />
Sinceramente, non mi è mai capitato di subire<br />
divieti o censure.<br />
Cosa ne pensi delle seguenti affermazioni:<br />
"Il giornalista ha il dovere di raccontare<br />
i fatti, possibilmente quelli<br />
più scomodi che il potere tenta<br />
di nascondere" (Marco Travaglio)<br />
Un giornalista dovrebbe raccontare<br />
tutti i fatti.<br />
"Il mestiere del giornalista è difficile,<br />
carico di responsabilità, con<br />
orari lunghi, anche notturni e festivi,<br />
ma è sempre meglio che lavorare".<br />
(Luigi Barzini)<br />
Sono d'accordo fino ad un certo<br />
punto. È vero che quello di giornalista<br />
è un mestiere bellissimo, ma è<br />
sempre un lavoro.<br />
"Un vero giornalista spiega benissimo<br />
quello che non sa" (Leo<br />
Longanesi)<br />
Diciamo che a volte un giornalista è<br />
costretto a scrivere di argomenti che<br />
non conosce in profondità. L'unica<br />
cosa da fare è informarsi il più possibile.<br />
Ultima domanda: cosa consiglieresti<br />
ad un ragazzo che vuole fare<br />
questo lavoro?<br />
Di lasciar stare. Scherzi a parte, di<br />
crederci, perseverare, studiare e<br />
fare tanta gavetta. Con umiltà e spirito<br />
di sacrificio.
12<br />
Fare i bagagli è la parte più facile.<br />
Capire perché li si fa, ecco,<br />
quella è la parte difficile. Perché<br />
uno decide di fare il giro del<br />
mondo? Perché io ho deciso di<br />
fare il giro del mondo? E l'ho<br />
davvero deciso di punto in<br />
bianco, o è solo l'evoluzione di<br />
qualcosa che va avanti da<br />
tempo? Sono domande che mi<br />
pongo, mentre metto un altro<br />
paio di calzini nel premucchio,<br />
quello che poi verrà scremato<br />
ulteriormente per starci, nello<br />
zaino che mi porterò in sp<strong>alla</strong>.<br />
Meno di un anno fa, lasciavo un<br />
lavoro interessante ma poco<br />
soddisfacente per mettere il<br />
naso fuori dall'Europa. Quattro<br />
mesi nel Sud-Est asiatico, e tutto<br />
era cambiato: la ragazza che<br />
amavo mi aveva lasciato, e mi<br />
avevano drogato e rapinato,<br />
togliendomi la voglia di esplorare,<br />
quella voglia che si era rafforzata<br />
man mano che conoscevo<br />
nuove persone, nuovi luoghi,<br />
nuove culture. Tornato a<br />
casa, avevo due possibili scelte:<br />
considerare il test concluso, e<br />
riprendere una vita "normale", o<br />
ricaricare le batterie e gettarmi<br />
nella mischia di nuovo. Ci<br />
avevo messo settimane, ma <strong>alla</strong><br />
fine avevo deciso di approfittare<br />
di questa strana libertà e di<br />
riprendere il cammino.<br />
E perché non un cammino più<br />
ambizioso, questa volta? Ormai<br />
mi ero messo <strong>alla</strong> prova, sapevo<br />
che il mio stomaco ed il mio spirito<br />
potevano reggere senza<br />
problemi, quindi perché non<br />
partire per verificare se la Terra<br />
è effettivamente rotonda come<br />
dicono?<br />
Il resto, viene facile: su internet<br />
si trovano un sacco di informazioni,<br />
si trovano i diari di altri<br />
viaggiatori, si trovano consigli,<br />
si trovano proposte. Basta saper<br />
cercare, saper filtrare: la messe<br />
di dati che ci viene proposta<br />
quando premiamo il tasto<br />
"cerca" è così incredibilmente<br />
grande che il vero rischio è di<br />
esserne sopraffatti. Io scelgo<br />
degli obiettivi, delle mete che<br />
voglio assolutamente toccare, e<br />
ci costruisco intorno un itinerario:<br />
il Giappone, l'Indonesia che<br />
mi è stata fatale e che quindi<br />
devo necessariamente riaffrontare,<br />
l'Australia, il Pacifico,<br />
l'America centro-meridionale...<br />
Tutti punti sulla mappa che<br />
vanno uniti, che mostrano<br />
nuove vie, che ne rendono<br />
impossibili o almeno scomode<br />
viaggi 3 MARZO 2007<br />
OltreIlGiardino - 1. Inizia da questo numero un giro intorno al mondo in 810 giorni. Con la curiosità nel cuore. E nella testa<br />
Uno zaino carico di domande<br />
DI DANIELE BINAGHI<br />
La Terra di Mezzo, l'Isola di Pasqua, le Galapagos, Machu Picchu e molto altro ancora...<br />
altre. Luoghi che si sono fissati<br />
nella mia immaginazione<br />
durante le ore di scuola, le letture<br />
di libri, le visioni di film; luoghi<br />
mitici, come Machu Picchu e<br />
le isole Galapagos, l'Outback<br />
australiano e l'isola di Macao, la<br />
Terra del Fuoco e quella di<br />
Mezzo; e poi luoghi che hanno<br />
attirato persone che ho conosciuto,<br />
che me ne hanno parlato<br />
e che hanno seminato in me il<br />
germe di una curiosità che<br />
voglio nutrire. E odori nuovi,<br />
colori assemblati in maniere<br />
sconosciute, lingue che sembrano<br />
nascondere innumerevoli<br />
segreti dietro lo schermo di una<br />
apparente difficoltà. Ho deciso:<br />
voglio essere come una barca a<br />
vela, che cerca di seguire la rotta<br />
migliore per raggiungere la sua<br />
meta, ma che al primo cambio<br />
di vento deve abbozzare e<br />
mutare direzione, in balia di un<br />
"caso controllato".<br />
Scopro che esistono dei biglietti<br />
aerei che in gergo vengono chiamati<br />
RTW (Round The World),<br />
li esamino e ne trovo uno che fa<br />
al caso mio, scopro che partendo<br />
da Londra spenderei 400<br />
euri di meno che partendo<br />
dall'Italia e allora lo compro da<br />
lì, devo solo aspettare che sia<br />
pronto e poi andare a recuperarlo.<br />
Nel frattempo, contatto tramite<br />
la rete esperantista vari<br />
amici in Giappone e Australia, e<br />
tramite quella di SERVAS altre<br />
persone per ora sconosciute, che<br />
mi ospiteranno durante i primi<br />
mesi o almeno mi aiuteranno a<br />
vivere al meglio questa avven-<br />
Come organizzare un giro del mondo<br />
Esistono in internet molte possibilità ed informazioni<br />
per organizzare un giro del mondo (o qualcosa<br />
di simile, per ambizione e durata). Si parte<br />
dai biglietti RTW, offerti da alleanze di compagnie<br />
aeree e che permettono di visitare un certo<br />
numero di Paesi o di viaggiare per un certo<br />
numero di miglia in un periodo solitamente<br />
massimo di un anno; tutte le più importanti ne<br />
offrono almeno uno, i più noti e diffusi sono<br />
quelli dei consorzi One World e Star Alliance,<br />
oltre ad una vera chicca chiamata<br />
GreatEscapade. Tra le caratteristiche da tenere<br />
da conto ci sono la possibilità di cambiare date<br />
e/o rotte senza sborsare penali, i Paesi che è possibile<br />
visitare, e se i costi partendo da altri Paesi<br />
siano inferiori a quelli per partenze dall'Italia.<br />
Informazioni sui singoli Paesi si trovano nei siti<br />
degli uffici del turismo degli stessi, oltre che su<br />
siti di guide turistiche come LonelyPlanet,<br />
FootPrint e Routard; molto si può evincere anche<br />
da libri di viaggio, spesso offrono suggerimenti o<br />
semplici tracce per uscire dalle rotte classiche del<br />
turismo di massa. Ed è sempre bene dare un'occhiata<br />
alle informazioni proposte dal MAE<br />
(Ministero Affari Esteri), per essere aggiornati su<br />
problemi o regole particolari riguardanti ogni<br />
singolo Stato. Per quanto riguarda le guide di<br />
viaggio, invece, bisogna fare attenzione al fatto<br />
che non esiste "la" serie di guide perfette: un editore<br />
può pubblicare un'ottima guida per uno<br />
stato e una pessima guida per un altro; per scegliere,<br />
quindi, meglio affidarsi ai commenti di<br />
viaggiatori che ci hanno preceduto, su internet se<br />
ne trovano moltissimi.<br />
Serve un passaporto in regola, ovviamente, ma<br />
per noi italiani in moltissimi casi si possono<br />
richiedere i visti d'ingresso (dove necessari)<br />
direttamente all'arrivo. Quelle che invece bisogna<br />
organizzare in anticipo sono le vaccinazioni:<br />
in certi casi bisogna effettuarle qualche mese<br />
prima. Così come sono utili un buon kit medico,<br />
magari preparato su consiglio del proprio farmacista<br />
(i medicinali utili variano in funzione dei<br />
Paesi che si visiteranno), e una valida assicurazione<br />
di viaggio contro infortuni, furti, spese<br />
mediche ecc.<br />
Per quanto riguarda i soldi, è utile differenziare:<br />
una carta di credito farà miracoli in molti posti<br />
(attenzione, ché a seconda del Paese alcuni tipi di<br />
carta potrebbero essere diffusissimi o completamente<br />
inutilizzabili), ma è meglio munirsi di un<br />
tura. E saluto gli amici, e preparo<br />
i bagagli...<br />
Il famoso "premucchio" di cui<br />
sopra è ancora troppo grande,<br />
però; bisogna scremare, scremare,<br />
e poi pigiare, per farci stare<br />
tutto dentro, nello zaino (in realtà,<br />
due: uno piccolo davanti, un<br />
po' per avere a portata di mano<br />
e di vista le cose più utili o preziose,<br />
un po' per controbilanciare<br />
il peso e non cadere all'indietro<br />
al primo colpo di vento).<br />
Risistemo il sito internet delle<br />
pecorElettriche, che già avevo<br />
testato durante il viaggio precedente,<br />
perché possa accogliere<br />
al meglio le mie memorie e, in<br />
seguito, anche le foto ed i filmati<br />
che produrrò; si è già rivelato<br />
un utile strumento non solo per<br />
comunicare i miei spostamenti<br />
alle persone che mi seguono,<br />
ma anche per fare il punto e<br />
meditare sulle cose che mi accadono.<br />
Mi pare sia tutto... vaccinazioni:<br />
fatte; scorta di soldi e traveller's<br />
cheque: fatta; itinerario di massima<br />
per le prime settimane:<br />
fatto; ricerche per scegliere una<br />
nuova macchina fotografica<br />
(quella vecchia era sparita con il<br />
famoso furto/rapina): fatte...<br />
L'unica cosa che mi mancherebbe<br />
è accomiatarmi in maniera<br />
che abbia davvero senso da una<br />
certa persona, ma lei non me ne<br />
da la possibilità, e si limita a<br />
farmi gli auguri di buon viaggio.<br />
E' tempo, ormai: saluto la mia<br />
famiglia, mio padre mi accompagna<br />
fino all'aeroporto, salto<br />
sul volo RyanAir per Londra<br />
per recuperare il mio biglietto<br />
aereo e poi via, verso est (più o<br />
meno)... prima tappa:<br />
Singapore.<br />
po' di contante (in euro o dollari), facile da cambiare<br />
per piccole spese, e di traveller's cheque<br />
(anch'essi, in euro o dollari) che, per quanto più<br />
farraginosi, sono totalmente rimborsabili in caso<br />
di smarrimento e/o furto.<br />
Infine, un grande aiuto è dato dall'esistenza di<br />
varie associazioni che permettono di godere di<br />
ospitalità gratuita da parte dei loro membri; in<br />
molti casi queste persone si riveleranno utilissimi<br />
appoggi e guide locali, e spesso diverranno<br />
buoni amici. Le più diffuse sono SERVAS,<br />
HospitalityClub e GlobalFreeLoaders, tutte rintracciabili<br />
via internet (la prima più burocratica<br />
ma più solida, le altre più rapide); un caso a parte<br />
è poi quello rappresentato da Pasporta Servo, un<br />
servizio a disposizione di coloro che parlano la<br />
lingua internazionale Esperanto.
14<br />
DI LUCA MATTEAZZI<br />
Nella vecchia<br />
st<strong>alla</strong> dove una<br />
volta riposavano<br />
i tori adesso si<br />
trova una fila di<br />
tavoli preparati<br />
con cura e semplicità,<br />
un piccolo freezer con i<br />
gelati e una serie di foto di<br />
famiglia. Fuori, le vecchie erpici,<br />
gli aratri a mano e le prime<br />
mietitrici apparse sul mercato<br />
se ne stanno allineate a fianco<br />
del grande parcheggio, immobili<br />
ormai da qualche decennio.<br />
La fattoria, quella c'è ancora,<br />
ma per stare al passo con i<br />
tempi si è trasformata: ha cambiato<br />
il tipo di coltivazioni, ha<br />
sostituito l'allevamento di bovini<br />
con l'agriturismo (polli, conigli,<br />
faraone e maiali, invece, ci<br />
sono ancora, eccome) e, naturalmente,<br />
si è meccanizzata.<br />
"Una volta si faceva tutto a<br />
mano - ricorda Valter Peruffo, il<br />
titolare -. Non c'era certo tutta<br />
l'attrezzatura di cui disponiamo<br />
oggi. Mi ricordo i commenti<br />
degli anziani quando sono<br />
uscite le prime seminatrici e le<br />
prime mietitrici: tutti a chiedersi<br />
come era che delle macchine<br />
riuscissero ad eseguire quei<br />
lavori e a dire che a mano il<br />
lavoro veniva meglio. Adesso è<br />
tutto il contrario e, niente niente,<br />
fare il contadino è diventato<br />
più difficile di molti altri lavori:<br />
basta pensare a tutte le nozioni<br />
che deve avere chi ha una st<strong>alla</strong>,<br />
per garantire la sicurezza e<br />
l'igiene degli alimenti".<br />
La storia dell'azienda agricola Il<br />
Paradiso, a Meledo, è solo una<br />
delle tante che si possono raccogliere<br />
girando per quello che<br />
resta della campagna vicentina.<br />
Aziende storiche, rimaste per<br />
generazioni nelle mani della<br />
stessa famiglia, che adesso cercano<br />
un po' <strong>alla</strong> volta la strada<br />
per costruirsi un futuro sicuro<br />
in un mondo, e in un territorio,<br />
che sembrano aver sempre<br />
meno bisogno dell'agricoltura.<br />
Per la famiglia Peruffo questo<br />
ha significato prima vendere i<br />
bovini per dedicarsi <strong>alla</strong> coltivazione<br />
di barbabietole, soia,<br />
frumento, mais, orzo e vigneto,<br />
poi puntare tutto sulla scelta<br />
agrituristica.: "Noi avevamo<br />
una bella st<strong>alla</strong>, ma una volta<br />
tutte le famiglie avevano due o<br />
tre vacche, era uno specie di<br />
musina che ti dava sicurezza e<br />
sulla quale sapevi di poter contare<br />
- raccontano Valter e la<br />
moglie -. Adesso o hai numeri<br />
importanti, ma davvero impor-<br />
Valter Peruffo con alcuni degli animali della fattoria Paradiso<br />
tradizioni<br />
Per secoli il Vicentino è stato terra di campagne. Viaggio <strong>alla</strong> scoperta di come è cambiata la vita nei campi<br />
I vecchi macchinari esposti nel cortile dell'azienda agricola<br />
tanti, oppure non conviene. Ti<br />
rimane il capitale, ma non ci<br />
sono introiti, e con i soli campi<br />
non si vive. Per questo di aziende<br />
agricole vere e proprie ne<br />
sono rimaste poche".<br />
Il Paradiso è una di queste. Solo<br />
che adesso quasi tutta la produzione<br />
è progettata in funzione<br />
dell'agriturismo. Nei campi si<br />
coltivano soprattutto mais, frumento<br />
ed erba medica, che servono<br />
anche come alimentazione<br />
per gli animali. L'orto si<br />
<strong>alla</strong>rga ogni anno ("avere verdura<br />
fresca in ogni stagione è<br />
fondamentale" spiegano i<br />
Peruffo), così come i recinti<br />
dove scorrazzano liberi decine<br />
e decine di polli, conigli, anatre,<br />
faraone e, in autunno, anche<br />
qualche maiale destinato a<br />
diventare salami e salsicce. Nel<br />
frutteto hanno trovato spazio<br />
un paio di tavoli e delle panche<br />
che, nei pomeriggi di bella stagione,<br />
sono affollati di visitatori.<br />
I macchinari usati dai nonni<br />
dei proprietari sono esposti in<br />
cortile a formare un piccolo<br />
museo della civiltà rurale, e<br />
accanto alle oche sono comparsi<br />
anche animali "da compagnia"<br />
come l'asino Camillo, un<br />
piccolo pony e qualche capretta.<br />
Anche i ritmi sono cambiati:<br />
senza le mucche da mungere la<br />
sveglia non suona più prima<br />
dell'alba, e gran parte del lavoro<br />
è meccanizzato. Il padre di<br />
Valter Peruffo aveva 15 campi,<br />
e per riuscire a gestirli aveva<br />
bisogno di operai: oggi, con 55<br />
campi da arare, seminare, concimare,<br />
e mietere, Valter riesce<br />
a fare tutto da solo: "Solo per la<br />
raccolta mi rivolgo ad un terzista",<br />
precisa.<br />
Una serie di scelte che finora ha<br />
dato buoni risultati.<br />
L'accoglienza familiare e l'atmosfera<br />
genuina dell'agriturismo<br />
sembrano aver riscosso un<br />
certo successo. "Sono sei anni<br />
che abbiamo aperto l'agriturismo,<br />
e all'inizio abbiamo fatto<br />
fatica - raccontano i Peruffo -.<br />
Adesso siamo contenti: noi<br />
offriamo solo carni e verdure di<br />
nostra produzione, seguiamo i<br />
ritmi delle stagioni, e <strong>alla</strong> fine la<br />
qualità si vede. Ce ne sono tanti<br />
che per avere margini di guadagno<br />
maggiori comprano<br />
buona parte dei prodotti all'esterno.<br />
Noi preferiamo non<br />
farlo, e finora non ci possiamo<br />
3 MARZO 2007<br />
Aggiungi un posto a tavola nella vecchia fattoria<br />
lamentare. Anche se, guardando<br />
al futuro, sarà sempre più<br />
difficile: ogni anno aprono<br />
nuovi agriturismi, ma il numero<br />
di clienti resta sempre quello".<br />
Senza spaventarsi troppo, nella<br />
fattoria di Meledo stanno già<br />
lavorando per non farsi cogliere<br />
impreparati. Da qualche<br />
anno Il Paradiso fa parte del circuito<br />
delle fattorie didattiche, e<br />
ogni primavera apre le porte a<br />
bambini dell'asilo e delle elementari<br />
e ai ragazzi delle<br />
medie, che hanno così la possibilità<br />
di vedere da vicino animali,<br />
piante e frutti ormai<br />
diventati inusuali. E presto<br />
dovrebbe essere inserito anche<br />
in un circuito di aziende agrituristiche.<br />
Perché il futuro, anche<br />
in campagna, parla sempre più<br />
il linguaggio del marketing e<br />
della promozione turistica.<br />
Porte aperte <strong>alla</strong> campagna<br />
C'è chi spiega come si coltiva la vite, chi illustra i segreti dell'alveare<br />
e chi si concentra sull'allevamento di razze bovine<br />
a rischio di estinzione. Sono circa una quarantina le fattorie<br />
didattiche presenti in provincia di Vicenza, sparpagliate in<br />
modo abbastanza omogeneo su tutto il territorio, ad Asiago<br />
come a Noventa, tra le ripide pareti della Valsugana come<br />
sui dolci pendii dei Berici. Tutte offrono a bambini e ragazzi<br />
la possibilità di immergersi, per qualche ora, nei ritmi e<br />
nelle occupazioni legate <strong>alla</strong> terra, all'allevamento degli animali,<br />
al succedersi delle stagioni, con un ventaglio di proposte<br />
davvero variegato. Al Picchio Nero, nella zona del Tretto,<br />
sopra Schio, si parla di pascoli di montagna e di vita in<br />
malga, <strong>alla</strong> Fattoria Arcobaleno di Nanto si scoprono i metodi<br />
dell'agricoltura e dell'allevamento biologici, nella Fattoria<br />
Valbrenta a San Nazario si riscoprono le antiche tecniche di<br />
coltivazione con i terrazzamenti, <strong>alla</strong> fattoria Giralafoglia di<br />
Vicenza si incontrano daini e animali del bosco. E sono solo<br />
alcuni dei tanti esempi che si potrebbero fare. Perché le fattorie<br />
che scelgono di aprire le porte all'attività didattica sono<br />
sempre più numerose. Segno che il bisogno di ritrovare un<br />
contatto con una dimensione più naturale è sempre più diffuso.<br />
E difatti molti studi rivelano che circa il 30 per cento<br />
dei bambini italiani non ha mai visto una pecora dal vivo,<br />
che per due bambini su dieci la vacca è soltanto un colorato<br />
disegno sulla carta della cioccolata e l'80 per cento dei bambini<br />
non ha mai visto un orto con pomodori, insalata, cavoli<br />
e patate.
Foto Luigi De Frenza<br />
15<br />
editoriali<br />
Clericus Cup contro Vicenza:<br />
ubi maior minor cessat<br />
Continua da pagina 1<br />
E' stato evidente il "terrore" prodiano legato <strong>alla</strong> "quaestio" a dir poco fondamentale,<br />
quella dei Dico e delle coppie di fatto, e altrettanto chiaro è stato<br />
il pronunciamento determinante al riguardo delle destre, che, se su alcuni<br />
argomenti sono anche loro divise, su quello della famiglia tradizionale e cattolica<br />
sono più che cementate. Andreotti, grande ambasciatore lateranense,<br />
aveva votato contro il governo su Vicenza ma rimuovendo chiaramente la<br />
precedente fiducia proprio per la sua posizione su un argomento che aveva<br />
scatenato le proteste e le lobby papaline, per nulla nascoste. E il dubbio su<br />
una superiorità del Vaticano sull'Italia non è più solo latente. Andreotti, che<br />
pure aveva annunciato il suo voto favorevole, lo ha poi tramutato in semplice<br />
(e complice) assenza dall'aula. Ma, mentre il potere temporale dei Papi si<br />
esercitava e si rafforzava nelle aule parlamentari, questo stesso potere scatenava<br />
un'altra ben più moderna offensiva. Sponsorizzata d<strong>alla</strong> veneta Lotto e<br />
d<strong>alla</strong> romana Ina Assitalia, in una sintesi significativa di culture e interessi,<br />
è decollata sabato 23 febbraio, in<br />
piena crisi governativa, la Clericus<br />
Cup, il primo campionato di calcio<br />
dello Stato del Vaticano, voluto dal<br />
Segretario di Stato, cardinale Tarcisio<br />
Bertone, come preludio all'affiliazione<br />
della nascente federazione calcistica<br />
al governo europeo e mondiale<br />
del calcio, lo sport che più fa rima con<br />
la parola "potere". Di fronte a tanto,<br />
cosa può fare Vicenza con i suoi problemi<br />
temporali evidenziati d<strong>alla</strong><br />
base Usa 2? Solo chinare il capo, portare<br />
la p<strong>alla</strong> al centro del campo e<br />
attendere che l'arbitro fischi la fine<br />
per non subire altri gol? Noi speriamo<br />
di no, ma perchè questa non<br />
Giulio Andreotti è stato il grande<br />
protagonista della crisi di governo<br />
rimanga una (pia) speranza, occorre<br />
che Vicenza cambi. E di tanto.<br />
Giovanni Coviello<br />
Continua da pagina 1<br />
Una pulsione che dà<br />
linfa all'immaginazione<br />
e <strong>alla</strong> creatività, messe<br />
in campo per trovare il<br />
modo per soddisfare<br />
questo sanissimo bisogno.<br />
Ecco perché nel<br />
processo di civilizzazione<br />
dell'umanità l'accoppiarsi<br />
diventa un<br />
fenomeno culturale,<br />
che varia per ciascuna<br />
civiltà. In quella occidentale,<br />
cioè la nostra,<br />
il sesso è diventato la<br />
frontiera di una attenzione<br />
tanto "liberatoria"<br />
quanto, in realtà, morbosa:<br />
viviamo il "sesso<br />
senza sesso", perché nella<br />
furia iconoclasta di<br />
abbattere tutte le barriere,<br />
i tabù, i condizionamenti,<br />
i limiti, le differenze,<br />
i "prima" e "dopo",<br />
insomma ciò che ritualizza<br />
e dà un senso al sesso,<br />
si è enormemente ridotta<br />
la tensione, lo scarto indispensabile<br />
tra il sorgere<br />
del desiderio e la possibilità<br />
concreta di realizzarlo.<br />
Cioè di fare l'amore in<br />
modo soddisfacente e<br />
rigenerante. Ormai per<br />
provare "qualcosa", in un<br />
immaginario collettivo<br />
bombardato da continui<br />
stimoli erotici (tette e culi<br />
in ogni dove), si è costretti<br />
a sovraccaricarsi, a cercare<br />
sempre nuove gratificazioni,<br />
in un'escalation<br />
di massa che assomiglia<br />
tanto a un onanismo consolatorio,<br />
pallido simulacro<br />
dell'amore carnale -<br />
quello vero. Il "tutto e<br />
3 MARZO 2007<br />
Troppo sesso?<br />
Niente sesso<br />
Il sesso è esibito su pubblicità e media.<br />
Ma non è vissuto serenamente<br />
subito" di un Occidente<br />
iperveloce, che deprime<br />
la complessa ma per questo<br />
affascinante trama<br />
delle relazioni tra i sessi,<br />
ha di fatto ridotto e sminuito<br />
la misteriosa esperienza<br />
dell'incontro sessuale<br />
tra l'uomo e la<br />
donna. Altro che un'innocua<br />
canzonetta di<br />
Sanremo.<br />
Raffaello Conti<br />
*psicologo
16<br />
regione<br />
3 MARZO 2007<br />
INIZIATIVE - Grazie <strong>alla</strong> disponibilità dell'Unione Italiana Tiro a Segno con le sezioni presenti in tutto il territorio<br />
Piano di addestramento<br />
per l'uso delle armi<br />
440 mila Euro di finanziamento<br />
regionale e la disponibilità<br />
dell'Unione Italiana Tiro a<br />
Segno con le sue 24 sezioni presenti<br />
in tutto il territorio consentiranno<br />
di realizzare un<br />
Piano straordinario per l'addestramento<br />
all'uso delle armi da<br />
parte delle Polizie Locali del<br />
Veneto. L'iniziativa è stata presentata<br />
oggi nella sede<br />
dell'Unione Tiro a Segno di<br />
Padova dall'Assessore regionale<br />
alle Politiche per la Sicurezza<br />
dei Cittadini Massimo<br />
Giorgetti, <strong>alla</strong> presenza del<br />
Presidente dell'UITS Ernfri<br />
Obriest. "Molte iniziative - ha<br />
sottolineato Giorgetti - sono già<br />
state attivate in Veneto in<br />
attuazione degli obbiettivi che<br />
la Giunta regionale si è data in<br />
tema di legalità e sicurezza<br />
urbana, ma in questa fase storica<br />
è emersa con sempre maggiore<br />
rilevanza e urgenza la<br />
necessità di rafforzare le capacità<br />
professionali degli operatori<br />
di polizia locale, che sempre<br />
di più si trovano ad affrontare<br />
situazioni di pericolo nello<br />
svolgimento delle loro mansio-<br />
ni di aiuto al cittadino e collaborazione<br />
con le Forze<br />
dell'Ordine nazionali. In questo<br />
senso la Regione ha deciso di<br />
dare un ulteriore aiuto concreto<br />
alle Amministrazioni locali,<br />
sottoscrivendo un Accordo con<br />
l'Unione Italiana Tiro a Segno<br />
che, in quanto entità pubblica<br />
affiliata al Coni, sarà in grado<br />
di fornire strutture e istruttori<br />
al massimo livello qualitativo".<br />
La Legge Quadro nazionale del<br />
1986 sull'Ordinamento della<br />
Polizia Municipale dispone che<br />
gli agenti di Polizia Locale<br />
svolgano anche funzioni di<br />
agente o ufficiale di Polizia giudiziaria<br />
o di agente di pubblica<br />
sicurezza, dotato quindi di<br />
arma. "Tale personale - ha sottolineato<br />
Giorgetti - è sempre<br />
di più chiamato a svolgere<br />
compiti fondamentali per la<br />
sicurezza dei cittadini e il<br />
rispetto della legalità, d<strong>alla</strong><br />
prevenzione e controllo delle<br />
violazioni al codice della strada,<br />
<strong>alla</strong> collaborazione con l'autorità<br />
giudiziaria per il mantenimento<br />
dell'ordine pubblico,<br />
d<strong>alla</strong> prevenzione dei reati, <strong>alla</strong><br />
ricerca e raccolta delle prove e<br />
individuazione degli autori del<br />
crimine. Tutte attività tanto<br />
preziose quanto rischiose, che<br />
richiedono una grande capacità<br />
nell'uso delle armi in caso di<br />
necessità e per autodifesa". La<br />
convenzione tra Regione<br />
Veneto ed Unione Italiana Tiro<br />
a Segno prevede che l'UITS si<br />
impegni a realizzare il Piano<br />
sulla base delle esigenze formative<br />
che verranno indicate dagli<br />
Enti Locali (Comuni o<br />
Province), che trasmetteranno<br />
direttamente alle Sezioni UITS<br />
le loro richieste. I corsi saranno<br />
di due tipi: il primo è un corso<br />
di base di attestazione all'uso<br />
delle armi; il secondo consisterà<br />
in un master con istruttori<br />
qualificati. Il lavoro consisterà<br />
in attività teoriche su sicurezza,<br />
dati sulla criminalità, analisi<br />
statistiche, tecnica delle armi,<br />
balistica, impugnatura, puntamento,<br />
posizioni di tiro; ed in<br />
prove di tiro a fuoco con applicazione<br />
delle tecniche illustrate.<br />
Previste anche lezioni sulle<br />
tecniche di perquisizione e di<br />
ammanettamento, sulla riten-<br />
zione dell'arma e sul disarmo.<br />
"Questa iniziativa - ha tenuto a<br />
precisare Giorgetti - costituisce<br />
un tassello di una strategia di<br />
rafforzamento complessivo<br />
delle polizie locali in Veneto,<br />
che prevede anche l'imminente<br />
nascita della Scuola di Polizia<br />
Locale del Veneto e il potenziamento<br />
di tutta una serie di<br />
dotazioni tecniche." Questo è<br />
l'elenco delle Sezioni UITS che<br />
faranno parte del Piano.<br />
PROVINCIA DI ROVIGO:<br />
Adria, Rovigo capoluogo.<br />
PROVINCIA DI BELLUNO:<br />
Agordo, Belluno capoluogo,<br />
Feltre, Ponte nelle Alpi.<br />
PROVINCIA DI VERONA:<br />
Bardolino, Caprino Veronese,<br />
Cerea, Negrar, Soave, Zevio,<br />
Verona capoluogo.<br />
PROVINCIA DI VICENZA:<br />
Bassano del Grappa, Lonigo,<br />
Tiene, Vicenza capoluogo.<br />
PROVINCIA DI PADOVA:<br />
Este, Padova capoluogo.<br />
PROVINCIA DI VENEZIA:<br />
Mirano, Venezia capoluogo.<br />
PROVINCIA DI TREVISO:<br />
Montebelluna, Treviso capoluogo,<br />
Vittorio Veneto.<br />
SANITA' - Un disegno di Legge per la riorganizzazione del sistema farmaceutico regionale<br />
Farmacie in veneto nessuna liberalizzazione selvaggia<br />
"Il Disegno di Legge per la<br />
riorganizzazione del sistema<br />
farmaceutico veneto che la<br />
Giunta regionale sta preparando<br />
prevede, per le farmacie,<br />
un aumento dell'orario di<br />
apertura settimanale dalle 40<br />
ore attuali a 55, l'apertura 24<br />
ore su 24 (non più turno notturno<br />
ma battenti normalmente<br />
aperti) in alcuni centri<br />
più importanti e abitati, trasforma<br />
da obbligatorie a<br />
facoltative le chiusure per<br />
ferie.<br />
Prevede anche, in prospettiva,<br />
che le farmacie stesse possano<br />
erogare servizi come<br />
prenotazioni e visite e la riduzione<br />
del rapporto numerico<br />
vigenti "farmacia/abitanti"<br />
per consentire l'ampliamento<br />
del numero dei presidi e ren-<br />
dere più capillare la<br />
loro presenza sul<br />
territorio".<br />
Lo ha affermato l'assessore<br />
alle politiche<br />
sanitarie del<br />
Veneto, Flavio Tosi,<br />
intervenendo oggi,<br />
a Bolzano<br />
Vicentino, in provincia<br />
di Vicenza,<br />
<strong>alla</strong> presentazione<br />
dei risultati della<br />
Campagna di<br />
Prevenzione ed<br />
E d u c a z i o n e<br />
Sanitaria "Progetto<br />
Diabete 2006" effettuata<br />
d<strong>alla</strong> Farmacie<br />
aderenti a<br />
F e d e r f a r m a<br />
Vicenza; "Siamo<br />
contrari <strong>alla</strong> libera-<br />
lizzazione selvaggia<br />
richiesta anche ieri<br />
dai consiglieri regionali<br />
del centrosinistra"<br />
ha aggiunto<br />
Tosi; "la liberalizzazione<br />
si fa con le farmacie,<br />
non contro le<br />
farmacie: vogliamo<br />
liberalizzare in<br />
modo equilibrato,<br />
aumentandone il<br />
numero senza però<br />
distruggere il sistema<br />
attuale, rendendolo,<br />
anzi, ancor più<br />
capillare e tutelando,<br />
quindi, le zone<br />
rurali, montane e<br />
periferiche.<br />
La liberalizzazione<br />
selvaggia, invece,<br />
potrebbe favorire la<br />
concentrazione delle farmacie<br />
nei grossi centri e farle sparire<br />
la quelli piccoli".<br />
"Questa campagna di prevenzione<br />
ed educazione sanitaria<br />
contro il diabete effettuata<br />
dalle farmacie aderenti a<br />
Federfarma Vicenza - ha concluso<br />
Tosi - ci dà la possibilità<br />
di conoscere, a livello statistico,<br />
quante siano le persone<br />
a rischio di soprappeso, obesità<br />
e, quindi, anche di diabete:<br />
è uno strumento utile e<br />
importante ai fini della prevenzione<br />
di questa patologia<br />
subdola quanto pericolosa in<br />
quanto ha dato a molti cittadini<br />
la possibilità di venire a<br />
conoscenza precocemente del<br />
loro rischio di diabete e, quindi,<br />
di prevenirlo, di potersi<br />
curare e vivere meglio".
17<br />
regione<br />
3 MARZO 2007<br />
TURISMO - Il "contatore" si è attestato nel 2006 a quota 59.360.589 presenze ufficialmente registrate<br />
Il Veneto è la prima<br />
regione turistica<br />
Il "contatore" del turismo veneto<br />
si è attestato nel 2006 a quota<br />
59.360.589 presenze ufficialmente<br />
registrate, generate da<br />
13.438.835 arrivi. La crescita<br />
complessiva dei pernottamenti è<br />
stata di + 4,63 per cento rispetto<br />
al 2005, con un significativo<br />
+6,59 per cento per quanto<br />
riguarda gli ospiti stranieri,<br />
mentre il numero dei turisti è<br />
aumentato del 7,78 per cento<br />
(+8.19 per cento quelli provenienti<br />
dall'estero).<br />
"Sono cifre che ribadiscono l'assoluto<br />
primato del Veneto nello<br />
scenario del turismo italiano, che<br />
si lascia alle spalle, ad almeno<br />
due decine di milioni di presenze<br />
di distanza, altre Regioni che<br />
vanno per la maggiore".<br />
Lo ha ribadito Luca Zaia, vicepresidente<br />
della Giunta regionale<br />
del Veneto, nell'inaugurare<br />
oggi a BIT 2007 lo stand dedicato<br />
all'ospitalità regionale, allestito<br />
nel Padiglione 1, settori C18-24<br />
D19-31, del Nuovo Quartiere<br />
Rho di Fieramilano. La festa di<br />
apertura dello stand è stata allietata<br />
d<strong>alla</strong> soprano Katia<br />
Ricciarelli, straordinaria verdiana<br />
originaria del Polesine.<br />
"Sono molto soddisfatto per una<br />
stagione straordinaria che si è<br />
conclusa. Nel 2006 abbiamo<br />
posto le basi per un ulteriore<br />
rilancio di immagine e di servizi<br />
reali al turista - ha spiegato Zaia<br />
- in un rapporto stretto con gli<br />
operatori che sono i veri artefici<br />
del successo turistico della<br />
nostra Regione: grazie al loro<br />
impegno abbiamo recuperato e<br />
superato i risultati antecedenti<br />
<strong>alla</strong> crisi determinata dall'11 settembre<br />
2001. Nell'anno corrente<br />
avremo a disposizione la nuova<br />
legge quadro, scritta con il sistema<br />
turistico regionale, che punta<br />
soprattutto a eliminare il peso<br />
dei vincoli burocratici e a consentire<br />
offerte di tipo moderno,<br />
richieste dagli ospiti, ma che<br />
intoppano in normative pensate<br />
per altre evenienze (si pensi al<br />
divieto di far vendemmiare quei<br />
turisti che verrebbero qui apposta<br />
dagli Stati Uniti)".<br />
"Ma soprattutto - ha detto ancora<br />
Zaia - si sta consolidando l'immagine<br />
unitaria del Veneto come<br />
Regione dall'offerta completa,<br />
suggerita dalle sette punte della<br />
stella colorata che, affiancata dal<br />
Leone di san Marco, è diventata<br />
il simbolo del nostro turismo e<br />
che vedremo nei prossimi mesi<br />
in tutti gli esercizi commerciali,<br />
depliant e materiali informativi<br />
riguardanti le proposte del<br />
Veneto". "Di questa bella e<br />
straordinaria realtà è testimone il<br />
nostro stand Borsa<br />
Internazionale del Turismo BIT<br />
2007, dove proponiamo le nostre<br />
variegate offerte e l'immagine<br />
del lavoro e dell'operosità della<br />
Regione più ospitale d'Italia".<br />
Zaia, che domani, 23 febbraio,<br />
sarà al CBR Caravan Boot<br />
Reisemarkt di Monaco di<br />
Baviera per presentare l'immagine<br />
e le proposte del Veneto turistico,<br />
ha messo in evidenza il<br />
ritorno degli ospiti tedeschi,<br />
"anche come effetto della campagna<br />
di valorizzazione condotta<br />
capillarmente nelle maggiori<br />
città della Germania all'inizio<br />
dell'anno e <strong>alla</strong> presenza attiva<br />
durante i campionati mondiali di<br />
calcio". Le presenze tedesche, i<br />
primi clienti del Veneto in cifre<br />
assolute, sono infatti cresciute<br />
del 6,35 per cento, raggiungendo<br />
quota 11.534.546. Seguono gli<br />
austriaci (3.146.317 presenze, +<br />
3,78 per cento), gli inglesi<br />
(2.356.360 presenze, +<br />
1,93 per cento), gli olandesi<br />
(2.233.829 presenze,<br />
+ 11,91 per cento), gli statunitensi<br />
(1.826 mila presenze,<br />
+ 13,37 per cento,<br />
con una crescita degli<br />
arrivi del 12,69 per cento,<br />
pari a 818.262 turistici,<br />
cifre che portano i turisti<br />
USA al secondo posto<br />
dopo gli arrivi tedeschi,<br />
che ammontano a<br />
1.888.235). Ma sono cresciute<br />
in maniera molto<br />
significativa anche le presenze<br />
russe (+22,19 per<br />
cento), quelle irlandesi (+<br />
26,65 per cento), quelle<br />
d<strong>alla</strong> Grecia (+ 24,39 per<br />
cento) e d<strong>alla</strong> Cina (+<br />
10,75 per cento). Il Veneto è però<br />
ricercato dagli stessi turisti italiani,<br />
le cui presenze sono state<br />
25.093.862, con una crescita<br />
soprattutto di piemontesi (+3,08<br />
per cento) e trentini (+4,89 per<br />
cento).<br />
"Domani incontrerò a Monaco<br />
gli operatori turistici tedeschi -<br />
ha fatto presente Zaia - i quali mi<br />
hanno già fatto sapere le loro<br />
preoccupazioni circa la comunicazione<br />
negativa che deriva dall'applicazione<br />
di ticket.<br />
Condivido tale preoccupazione e<br />
stiamo anche esaminando la possibilità<br />
di intervenire dal punto<br />
di vista legale per il danno che<br />
INIZIATIVE - L'importante presenza Veneta <strong>alla</strong> Borsa internazionale del turismo 2007<br />
Le nostre proposte di ospitalità<br />
Le proposte di ospitalità del<br />
Veneto sono presentate agli operatori<br />
italiani e internazionali,<br />
<strong>alla</strong> Borsa Internazionale del<br />
Turismo 2007. Lo stand regionale<br />
è stato allestito nel Padiglione 1,<br />
settori C18-24 D19-31 del Nuovo<br />
Quartiere Rho di Fieramilano ed<br />
è suddiviso in due spazi espositivi<br />
distinti, che danno ampio spazio<br />
all'immagine del Veneto nel<br />
suo insieme, con fotografie e slogan<br />
relativi ai prodotti turistici<br />
regionali. Uno dei due spazi è<br />
dedicato <strong>alla</strong> presentazione delle<br />
offerte e delle proposte dei com-<br />
prensori turistici, con l'eccellente<br />
contorno delle Strade del Vino e<br />
dei Consorzi che promuovono le<br />
produzioni tipiche regionali.<br />
L'altro spazio, cui ha tolto i veli<br />
che lo ricoprivano lo stesso vicepresidente<br />
della Giunta regionale<br />
Luca Zaia, nel corso di una cerimonia<br />
allietata dal canto di Katia<br />
Ricciarelli, presenta invece una<br />
vetrina degli antichi mestieri del<br />
Veneto, simbolo dell'operosità di<br />
una Regione che ha saputo coniugare<br />
al meglio cultura del lavoro,<br />
qualità della vita, spirito d'impresa<br />
e sviluppo economico.<br />
Sono state allestite quattro pedane,<br />
su ciascuna delle quali quattro<br />
maestri artigiani dei settori<br />
legno, pietra - marmo, ricamo -<br />
merletto e calzatura realizzeranno<br />
"al vivo", per l'intera durata<br />
della manifestazione milanese, la<br />
lavorazione dei propri prodotti,<br />
richiamando la tradizione regionale.<br />
Il lavoro veneto è proposto dal<br />
maestro Beppino Lorenzet di<br />
Mel, per il settore legno; dallo<br />
scultore Luciano Minati della<br />
Ditta Peotta Armando di Vicenza<br />
per la pietra e il marmo; da Lucia<br />
Costantini di Burano per il merletto<br />
a tombolo e da Alberto<br />
Segalin di Mestre per la calzatura.<br />
Il Vicepresidente Zaia ha voluto<br />
presentare personalmente al pubblico<br />
gli artigiani veneti presenti<br />
allo stand. Successivamente,<br />
assieme ai rappresentanti delle<br />
province interessate, Zaia ha consegnato<br />
un riconoscimento ai<br />
gestori dei nove campeggi veneti,<br />
sui 71 di tutta Europa, ai quali<br />
l'ADAC, l'autorevole automobil<br />
club tedesco, ha attribuito il titolo<br />
di Supercampeggio. Si tratta di:<br />
ne deriva. Il turismo non è solo<br />
di Venezia ma di tutto il Veneto<br />
e un ticket di 480 € per ogni pullman<br />
turistico rappresenta oggettivamente<br />
un problema per il<br />
settore."<br />
"Dell'ottima performance del<br />
Veneto turistico - ha aggiunto<br />
Zaia - hanno beneficiato tutti i<br />
comprensori; sono di segno positivo<br />
i risultati di spiagge, mare,<br />
lago, montagna, terme e città<br />
d'arte. Queste ultime sono la<br />
meta preferita degli ospiti per<br />
arrivi, dove segnano anche i<br />
migliori risultati di crescita, + 9,4<br />
per cento (6.594.242); le spiagge<br />
sono invece la meta privilegiata<br />
per le ferie e dunque per i lunghi<br />
soggiorni, con 25.058.284 presenze<br />
(+ 5 per cento), generate da<br />
3.543.880 arrivi".<br />
"I dati definitivi del 2006 - ha<br />
concluso il vicepresidente della<br />
Giunta regionale - ci confermano<br />
inoltre che sono elevate non solo<br />
le cifre, ma anche la qualità dell'offerta<br />
turistica e degli ospiti,<br />
che chiedono una sempre maggiore<br />
qualità e apprezzano le<br />
proposte alternative: è in tal<br />
senso molto chiara la crescita del<br />
16,6 per cento negli arrivi in<br />
alberghi a 4 stelle e del 14 per<br />
cento in quelli a cinque stelle,<br />
mentre la richiesta di soggiorni<br />
in agriturismo è estremamente<br />
positiva, con un +28,8 per cento<br />
di arrivi e un +26,7 per cento di<br />
presenze".<br />
Camping Villaggio Turistico<br />
Internazionale di Bibione;<br />
Camping Marina di Venezia di<br />
Cavallino Treporti; Camping<br />
Village dei Fiori di Cavallino<br />
Treporti; Union Lido Vacanze di<br />
Cavallino Treporti; Village<br />
Camping Ca' Pasquali di<br />
Cavallino Treporti; Camping<br />
Piani di Clodia di Lazise; Jesolo<br />
International Club Camping del<br />
Lido di Jesolo; Centro Vacanze<br />
Prà delle Torri di Porto Santa<br />
Margherita di Caorle; Villaggio<br />
Turistico Isamar di Sant'Anna di<br />
Chioggia.
18<br />
Carciofini sott'odio<br />
Aridatece Berlusca<br />
di Alessio Mannino<br />
Povero elettore di centrosinistra. Ha<br />
votato Unione, ha messo la crocetta,<br />
poniamo, sul partitino di Diliberto,<br />
augurandosi che dopo cinque anni di<br />
Berlusconeide cominci un'altra storia.<br />
E invece no. Oggi deve ammettere,<br />
ahilui, che un po' di ragione ce<br />
l'aveva, il Berlusca, ad additarlo<br />
come un "coglione". Lui, il votante<br />
centrosinistro, è stato coglionato.<br />
Sognava l'abrogazione delle leggi ad<br />
personam. Non solo non ha visto<br />
nemmeno un ritocchino a mezzo<br />
comma, ma ha dovuto pure ingoiare<br />
un indulto che mentre liberava<br />
Previti&co d<strong>alla</strong> seccatura dei processi,<br />
buttava fuori i poveracci che<br />
nel giro di pochi mesi rientravano in<br />
cella. Sospirava, il nostro ingenuo<br />
sinistrorso, al pensiero di una politica<br />
sociale che non guardasse in faccia<br />
a nessuno, tanto meno a banche,<br />
monopoli, grandi corporazioni e a<br />
Montezemolo-DeBenedetti-<br />
Tronchetti-Bazoli-Profumo-Geronzi.<br />
E invece si è ritrovato con un governo<br />
amico delle banche, omertoso sull'intr<strong>alla</strong>zzo<br />
di spie e dossieraggi<br />
industrial-politici, e ossequioso<br />
verso il salotto buono del capitalismo<br />
nazionale (non a caso sotto elezioni<br />
il direttore dell'"indipendente"<br />
Corriere della Sera, Paolo Mieli, fece<br />
outing per il centrosinistra).<br />
Confidava, il nostro buggerato elettore,<br />
di non vedere più uomini sbagliati<br />
nel posto sbagliato. S'è beccato<br />
Mastella <strong>alla</strong> Giustizia, Padoa<br />
Schioppa all'Economia e Rosi Bindi<br />
<strong>alla</strong> Famiglia: un trasformista ceppalonico<br />
come garante del diritto,<br />
un euroburocrate liberista per le<br />
solite "lacrime e sangue", e una<br />
suorina laica che legifera su sesso e<br />
coppie. Dulcis in fundo, ha strabuzzato<br />
gli occhi nell'assistere <strong>alla</strong> figuraccia<br />
del Prodi bis: con il suk parlamentare,<br />
la sinistra radicale che<br />
scende in piazza e in aula vota a<br />
favore di ciò contro cui aveva manifestato,<br />
l'iniezione di avanzi dell'eterna<br />
Diccì. E col rinnovato impegno<br />
a rispettare gli impegni internazionali.<br />
Tradotto: far fare agli<br />
Americani quello che gli pare, a<br />
cominciare d<strong>alla</strong> base di Vicenza. A<br />
'sto punto, tanto valeva tenersi l'originale<br />
di Arcore. Con Prodi ci si<br />
deve accontentare della brutta copia.<br />
E per di più senza bandane, corna,<br />
Veroniche Lario gelose, lifting,<br />
Apicella, kapò, sbruffonate e bugie<br />
da arcitaliano chansonnier di crociere.<br />
tempo libero<br />
Per una volta provate a buttare<br />
tutto alle ortiche. Considerate spesso<br />
fastidiose e infestanti, le ortiche<br />
trovano in cucina un terreno ideale<br />
per prendersi una rivincita su tutti i<br />
loro detrattori. Non a caso in erboristeria<br />
sono ben note le virtù di<br />
questa pianta che può vantare proprietà<br />
diuretiche, depurative, antianemiche<br />
e digestive. Ideale per<br />
decotti, tisane e impacchi, l'ortica si<br />
rivela un ingrediente prezioso<br />
anche per aggiungere un tocco inedito<br />
ai pasti della giornata, soprattutto<br />
in primavera, il periodo<br />
migliore per raccogliere e gustare le<br />
tante erbe spontanee offerte d<strong>alla</strong><br />
campagna.<br />
Volendo, si potrebbe cucinare un<br />
intero menù a tema. Cominciando,<br />
magari, con dei tagliolini all'ortica<br />
(le ortiche vanno lessate e poi tritate<br />
o pestate per aggiungerle all'impasto<br />
della pasta), oppure con un<br />
classicissimo risotto alle ortiche (le<br />
ortiche possono essere cotte a parte<br />
in una padella con un filo d'olio, e<br />
poi unite al riso a fine cottura per la<br />
mantecatura, oppure essere inserite<br />
fin da subito nel soffritto del risot-<br />
to). I libri di ricette<br />
della nonna offrono poi<br />
un'ampia scelta di<br />
minestre e zuppe alle<br />
ortiche, magari abbinate<br />
ad altre erbe di stagione<br />
come maggiorana,<br />
menta, basilico o<br />
prezzemolo. Ancora, le<br />
ortiche possono essere<br />
l'ingrediente a sorpresa<br />
di un pasticcio alle<br />
erbette insieme ad<br />
asparagi, tarassaco e<br />
luppolo, o del ripieno<br />
dei ravioli, ad esempio<br />
sostituendo gli spinaci<br />
nel tipico abbinamento<br />
con la ricotta.<br />
Nei secondi piatti, l'ortica<br />
trova il proprio<br />
impiego ideale nella<br />
frittata (anche qui, le<br />
foglie della pianta<br />
vanno prima bollite, poi<br />
aggiunte all'uovo sbattuto prima<br />
della cottura), ma anche all'interno<br />
di torte salate e focacce, oppure,<br />
perché no, cruda in insalata. Infine,<br />
a sorpresa, l'ortica può essere uti-<br />
3 MARZO 2007<br />
L'angolo dell'oste. Dalle minestre ai dessert, in cucina l'ortica si rivela una pianta dai mille impieghi<br />
Gustosa e dietetica<br />
ecco l'ortica nel piatto<br />
Appuntamenti. Questo fine settimana è in programma la rassegna Vicenza Arte.<br />
Il mercante in Fiera<br />
Fiera. In Fiera fine settimana<br />
dedicato all'arte con la rassegna<br />
Vicenza Arte, salone<br />
dedicato a collezionisti e<br />
appassionati con la presenza<br />
delle migliori gallerie nazionali.<br />
Tra le mostre collaterali,<br />
spicca la presenza del museo<br />
della grafica Casabianca di<br />
Schio in collaborazione con la<br />
stamperia Martini di Thiene.<br />
Al Foro Boario, invece, in<br />
un'area espositiva di 10 mila<br />
metri quadrati, una sessantina<br />
di produttori metterà in<br />
mostra il meglio dell'attrezzatura<br />
per giardino e per l'agricoltura.<br />
Teatro. Per la rassegna La<br />
Maschera d'Oro, al teatro San<br />
Marco la compagnia La<br />
Barcaccia di Verona mette in<br />
L'ortica può essere un ingrediente a sorpresa di<br />
moltissimi piatti<br />
scena "La putta onorata", di<br />
Goldoni, storia di una fanciulla<br />
che deve difendersi<br />
dalle mira di un marchese<br />
senza scrupoli. (Biglietti a 8,50<br />
euro, 7,50 i ridotti). Sempre in<br />
ambito leggero, <strong>alla</strong> sala della<br />
comunità di Brendola, la<br />
Compagnia Astichello presenta<br />
"Vicentini Magnagati",<br />
commedia ispirata al testo "I<br />
magnagati" di Primo<br />
Piovesan in cui si raccontano<br />
le peripezie<br />
di paròn Momi, titolare<br />
dell'osteria della<br />
Malvasia, e della<br />
moglie Lina, alle<br />
prese con pettegolezzi,<br />
baruffe e sbruffonerie<br />
(ore 21, ingresso<br />
8 euro, 6 euro i ridotti).<br />
Allo spazio Bixio,<br />
invece, Livio Pacella<br />
con altri 25 tra attori,<br />
mimi, coristi e performer<br />
è il protagonista<br />
di "Tropico degli<br />
abissi", spettacolo<br />
ispirato ai "Canti di<br />
lizzata anche per torte dolci, meglio<br />
se accompagnata da un po' di mandorle.<br />
E per concludere, niente di<br />
meglio di un bicchierino di grappa.<br />
Ovviamente all'ortica.<br />
Maldoror", uno dei libri<br />
"maledetti" per eccellenza<br />
(sabato 3 marzo, ore 21,<br />
biglietto 7 euro, ridotti 4).<br />
Musica. Fine settimana con<br />
molto punk. Al Sabotage bar,<br />
sabato sera suonano infatti i<br />
The Leeches, gruppo di<br />
Punk'n'roll, mentre ai<br />
Cantieri di Montecio Rock,<br />
ad Alte Ceccato, serata tutta<br />
dedicata al punk con i Cruel<br />
Boxes (Vicenza), i Riself<br />
(Lonigo) e i First Impression<br />
of Beaty (Torino). Sempre<br />
sabato sera, al Nuova<br />
Capannone Sociale in zona<br />
fiera, concerto dei livornesi<br />
Speed & Feed e dei romani<br />
Scenario.<br />
Domenica 4 marzo, infine,<br />
nella sala concerti del conservatorio<br />
Pedrollo alle 17, il<br />
mezzosoprano Victoria<br />
Laymina e l'attore Roberto<br />
Cuppone presentano lo spettacolo<br />
"Russkaia Mosaica",<br />
una rassegna di romanze<br />
russe degli anni venti.<br />
Ingresso 5 euro. 1
19<br />
L'avranno visto,<br />
questo film, il<br />
ministro Padoa-<br />
Schioppa e i suoi<br />
giuslavoristi? Nel<br />
tepore ovattato di<br />
uno studio ministeriale<br />
o di una facoltà universitaria,<br />
isolati dalle miserie del<br />
mondo, gratificati da lussuose<br />
prebende, essi allineano su fogli<br />
immacolati file di numeri, decidendo<br />
olimpicamente dei destini<br />
della nazione. Questo film è<br />
la storia orribile di uno di questi<br />
'numeri': Bruno Davert, alto<br />
dirigente di una fabbrica di<br />
carta, che per effetto di ristrutturazioni<br />
e delocalizzazioni viene<br />
licenziato all'improvviso, dopo<br />
quindici anni di 'onorato servizio'.<br />
Orgoglioso delle proprie<br />
competenze, e perciò convinto<br />
di poter trovare subito un altro<br />
lavoro, Bruno precipita quasi<br />
subito in una spirale infernale di<br />
colloqui frustranti e senza risultato.<br />
Scopre anche che non è il<br />
solo con quelle competenze, per<br />
cui, lucidamente, decide di eliminare<br />
tutti coloro che possono<br />
frapporsi tra lui e un nuovo<br />
impiego. Rifiutato d<strong>alla</strong> società<br />
("togliendomi il lavoro mi<br />
hanno tolto la vita!") Bruno si<br />
tempo libero<br />
rende conto che tutti<br />
i valori di cui gli avevano<br />
riempito la<br />
testa - amicizia, solidarietà,<br />
simpatia -<br />
sono parole vuote.<br />
Conta solo chi vince,<br />
chi ha 'successo' e di<br />
quel successo<br />
conquista<br />
i simboli<br />
tangibili: le<br />
belle donne<br />
e le macchine<br />
sportive<br />
che gli si<br />
p a r a n o<br />
davanti dalle insegne<br />
pubblicitarie. E lui si<br />
adegua, ridiventa homo<br />
homini lupus, e comincia<br />
ad uccidere. Non<br />
prova odio, e nemmeno<br />
pietà: il tremito alle<br />
mani dopo ogni omicidio<br />
passa presto, in<br />
attesa del prossimo, e<br />
ancora del successivo, finché la<br />
strada sarà libera. Apologo<br />
'inverosimile' ma spietato, il<br />
film - freddo come un documentario,<br />
intenso come una tragedia<br />
greca - accompagna lo spettatore<br />
passo dopo passo a seguire<br />
gli orrori di Bruno, talmente<br />
3 MARZO 2007<br />
Popcorn. In Cacciatore di teste (2005) di Costa Gavras, il caso di ordinaria disperazione di un licenziato che si trasforma in killer<br />
Un normale disoccupato. Omicida<br />
DI GIULIANO CORÀ<br />
Del versatile scrittore<br />
texano Joe R.<br />
Lansdale sono stati<br />
pubblicati in Italia,<br />
negli ultimi anni, in<br />
media tre o quattro<br />
volumi all'anno,<br />
senza contare le ristampe o le<br />
riproposte in edizione economica.<br />
Tanti, forse troppi, visto che alcuni<br />
fra gli ultimi titoli si posso certo<br />
considerare minori nella vasta<br />
produzione dell'autore. D'altro<br />
canto va detto che Lansdale è<br />
stato scoperto in Italia con colpevole<br />
ritardo e che i suoi romanzi,<br />
in genere, vantano oggi consensi<br />
unanimi da parte del pubblico<br />
e della critica.<br />
"Freddo nell'anima", scritto nel<br />
1999 e pubblicato in questi giorni<br />
da Fanucci, va obbiettivamente<br />
ascritto <strong>alla</strong> schiera dei<br />
Lansdale migliori. Potrebbe essere<br />
definito in sintesi come un bizzarro<br />
ma felice incrocio tra il film<br />
"Freaks", il genere "noir" e la tragedia<br />
greca.<br />
Il suo protagonista è Bill Roberts,<br />
un giovane disadattato della provincia<br />
texana che vive con il cadavere<br />
della madre per continuare a<br />
ritirarne la pensione. Costretto a<br />
nascondersi nelle paludi, dopo<br />
una rapina finita male, Bill si<br />
imbatte in un circo che gira per la<br />
zona, composto da uomini cane,<br />
donne barbute, gemelli siamesi,<br />
microcefali detti "teste di spillo" e<br />
d<strong>alla</strong> misteriosa attrazione "Ice<br />
Man", tutti guidati da un temibile<br />
padrone, Frost, e d<strong>alla</strong> sua affascinante<br />
moglie, Gidget. Unitosi a<br />
loro prima per disperazione poi<br />
per necessità, Bill poco <strong>alla</strong> volta<br />
si invaghisce di Gidget, e finisce<br />
per riporre nelle ambigue mani<br />
della donna la sua sorte.<br />
A parte la visione del mondo<br />
all'insegna di una complessiva<br />
disillusione (i "mostri" non sono<br />
cattivi, ma per loro non esiste<br />
coinvolgente che vorremmo gridargli:<br />
'Fermati, questa non è la<br />
strada'. Possiamo solo assistere<br />
muti <strong>alla</strong> sua rovina, chiedendoci<br />
se nella nostra società sia possibile,<br />
come un dirigente declama,<br />
"un lavoro fatto per l'uomo".<br />
Sul comodino. Ritmo, personaggi indimenticabili, humour nero e un finale da tragedia greca in uno dei migliori romanzi di Joe Lansdale<br />
In fuga oltre i confini del male<br />
DI GIOVANNI MAGALOTTI<br />
comunque salvezza), colpisce la<br />
capacità di Lansdale di scavare<br />
nell'animo umano per raccontare,<br />
senza giudizi morali ma anche<br />
senza facile cinismo, il bene e il<br />
male che convivono in ciascuno di<br />
noi. E stupiscono, inoltre, la sua<br />
disinvoltura nel maneggiare un<br />
registro difficile come il grottesco,<br />
l'efficace ricorso a uno humour<br />
spesso nero, e il ritmo sostenuto<br />
impresso <strong>alla</strong> vicenda. Il tutto<br />
valorizzato d<strong>alla</strong> perizia linguistica<br />
del traduttore Giancarlo<br />
Carlotti.<br />
Joe R. Lansdale, Freddo nell'anima,<br />
Fanucci, 224 pp., € 12,50
HANNO DETTO<br />
"Cara Sabrina Ferilli, come sta?<br />
Potrebbe fare una telefonata al<br />
senatore Turigliatto? Grazie, suo<br />
A.S."<br />
Adriano Sofri<br />
Il Foglio 28 febbraio 2007<br />
"Se gli ex dissidenti continuano a<br />
battersi per un no secco al Dal<br />
Molin, devono spiegare da dove<br />
deducono che il Governo possa<br />
ancora cambiare idea. (…) purtroppo,<br />
ora bisogna pensare al<br />
"come", non si possono recitare<br />
due parti della stessa commedia".<br />
Luigi Poletto sugli autosospesi<br />
rientrati nei Ds<br />
Il Vicenza 28 febbraio<br />
"Del Noce non si autosospenderà.<br />
I miei testi sono stati concordati<br />
con lui e con i miei autori ad<br />
Arcore. E poi sono stufo di lavorare<br />
con presentatori comunisti<br />
come Fazio, Bisio e il signor<br />
Baudo. Certo, Fazio ha fatto i<br />
maggiori ascolti, ma stiamo cercando<br />
di ricontarli. Come le<br />
schede: le sta ricontando<br />
Calderoli da un anno ma non<br />
riesce a finire. (…) I violinisti<br />
sono una coppia di fatto, due<br />
giornalisti del Tg1 che a furia di<br />
sviolinare su Prodi sono stati<br />
assunti, …questo non è un<br />
Festival di Sanremo ma una festa<br />
dell'Unità, tutte canzonette di<br />
sinistra, le ha scelte Veltroni".<br />
Antonio Cornacchione<br />
Ansa 27 febbraio