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DIRETTORE EDITORIALEGIOVANNICOVIELLO Spedizione in A.P. - 45% art.2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Verona<br />
Stefy Dall'Igna, dal parquet<br />
alle sfilate veneziane<br />
A scuola da Veltroni:<br />
appello per gli sport minori<br />
Il Vbg cala il poker,<br />
la rincorsa continua<br />
a pagina III<br />
a pagina IV<br />
a pagina V<br />
Ciullini: "Così faccio<br />
correre capitan Schwoch"<br />
a pagina VII<br />
SUPPLEMENTO<br />
La cifra 990 per<br />
molti può<br />
significare solo<br />
un numero. Per<br />
Andrea Fava,<br />
giovane promessa<br />
del tennis<br />
italiano, invece questa<br />
semplice triade di numeri<br />
rappresenta un traguardo<br />
importantissimo: arrivare per<br />
la prima volta in carriera tra i<br />
primi mille giocatori del<br />
mondo.<br />
Non bastasse questo, il ventitreenne<br />
vicentino doc nel suo<br />
ultimo impegno a Trento a<br />
tenuto a bada il numero 294,<br />
<strong>alla</strong> fine perdendo il match<br />
ma dimostrando però di stare<br />
un po' troppo stretto in quella<br />
cifra ancora troppo vicina ai<br />
mille.<br />
Ma quando ti sei scoperto un<br />
campione della racchetta?<br />
"Ho iniziato a giocare all'età<br />
di 7 anni, i campi da tennis<br />
erano di fonte a casa. Allora<br />
praticavo un sacco di sport:<br />
calcio, tennis e sci. Me la cavavo<br />
anche bene sulla neve ma<br />
<strong>alla</strong> fine il tennis mi ha dato<br />
quello che cercavo e soprattutto<br />
potevo giocarci tutto<br />
l'anno. A sedici anni avevo già<br />
conquistato i primi tornei<br />
europei. Nell'ultimo impegno<br />
ho cercato di non far giocare il<br />
mio avversario, spezzandogli<br />
il ritmo, ma a un certo punto<br />
forse non ci ho creduto abba-<br />
Anno 2 nr. 8 - Sabat0 3 marzo 2007 Supplemento al numero 48 del settimanale <strong>VicenzaPiù</strong><br />
Il tennista vicentino da poco ha raggiunto un risultato importante<br />
classificandosi tra i migliori mille del mondo nella classifiche Atp<br />
Sotto quota mille<br />
DI TOMMASO QUAGGIO<br />
stanza. Per questo mi sento un<br />
po' deluso. Ad un certo punto<br />
il mio avversario ha tirato<br />
fuori le sue qualità migliori e<br />
la differenza si è vista. Ma non<br />
nascondo che a un certo<br />
punto ho avuto la sensazione<br />
di poter vincere. Devo compiere<br />
il passo giusto per fare il<br />
salto di qualità, un passo che<br />
deve essere anche mentale.<br />
Alle volte contro gli avversari<br />
forti faccio ancora troppa fatica".<br />
Riesci a conciliare il tempo<br />
libero con i tuoi impegni<br />
internazionali?<br />
"Devo dire di si, non ha difficoltà<br />
a tenere dei buoni rapporti<br />
con gli amici, anzi da un<br />
po' di tempo ho travato anche<br />
una ragazza. Certo non è facile,<br />
ma di certo non è impossibile.<br />
Alle superiori ho fatto<br />
ragioneria e per scelta non ho<br />
voluto fare l'università: non<br />
sarebbe una cosa difficile da<br />
fare, ma non vorrei fare troppe<br />
cose e male. Preferisco fare<br />
poche cose ma al massimo".<br />
Sei riuscito a trovare uno<br />
sponsor che ti segue nei tuoi<br />
impegni professionali?<br />
"Attendevo uno sponsor grosso,<br />
ma tutto è sfumato. Ci<br />
sono dei supporter locali che<br />
mi danno una mano ma non è<br />
facile trovare tutti i soldi per<br />
una stagione".<br />
Quanto può costare in questo<br />
mondo sportivo una stagione<br />
per un giovane come te?<br />
"Non poco direi. Si parla di<br />
40\50 mila euro a stagione<br />
per poter giocare viaggiare<br />
e mantenere tutto<br />
quello che comporta fare<br />
questo sport. Da questo<br />
punto di vista i miei genitori<br />
mi danno un supporto<br />
enorme. Mi sono sempre<br />
stati vicini fin dall'inizio<br />
e quando alle volte si<br />
presentano delle difficoltà<br />
economiche è la mia<br />
famiglia a venirmi incontro".<br />
Ci sono stati moneti bui<br />
nelle tua carriera?<br />
"Quando avevo diciotto<br />
anni ho subito un infortunio<br />
<strong>alla</strong> schiena, si par-<br />
lava di una vertebra spostata.<br />
Sono rimasto fermo sei mesi.<br />
Quando mi sono ripreso sono<br />
passato con il maestro Arena,<br />
a tutt'oggi il mio allenatore.<br />
Da li in poi ho fatto il salto di<br />
qualità".<br />
Quali sono i tuoi sogni nel<br />
cassetto?<br />
"Bè la risposta è scontata:<br />
diventare il numero uno al<br />
mondo. Sono realista però e<br />
quindi mi sono fissato degli<br />
obiettivi: nel giro di poco<br />
tempo vorrei arrivare sotto il<br />
200 del mondo e poi arrivare<br />
tra i primi 100. Queste sono<br />
mete che devo raggiungere.<br />
Quali sono ora i tuoi prossimi<br />
impegni?<br />
"Nelle settimane prossime<br />
andrò in Sicilia per tre tornei<br />
di fila, speriamo di ottenere<br />
ottimi risultati"