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Conto alla rovescia - VicenzaPiù

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Foto Luigi De Frenza<br />

15<br />

editoriali<br />

Clericus Cup contro Vicenza:<br />

ubi maior minor cessat<br />

Continua da pagina 1<br />

E' stato evidente il "terrore" prodiano legato <strong>alla</strong> "quaestio" a dir poco fondamentale,<br />

quella dei Dico e delle coppie di fatto, e altrettanto chiaro è stato<br />

il pronunciamento determinante al riguardo delle destre, che, se su alcuni<br />

argomenti sono anche loro divise, su quello della famiglia tradizionale e cattolica<br />

sono più che cementate. Andreotti, grande ambasciatore lateranense,<br />

aveva votato contro il governo su Vicenza ma rimuovendo chiaramente la<br />

precedente fiducia proprio per la sua posizione su un argomento che aveva<br />

scatenato le proteste e le lobby papaline, per nulla nascoste. E il dubbio su<br />

una superiorità del Vaticano sull'Italia non è più solo latente. Andreotti, che<br />

pure aveva annunciato il suo voto favorevole, lo ha poi tramutato in semplice<br />

(e complice) assenza dall'aula. Ma, mentre il potere temporale dei Papi si<br />

esercitava e si rafforzava nelle aule parlamentari, questo stesso potere scatenava<br />

un'altra ben più moderna offensiva. Sponsorizzata d<strong>alla</strong> veneta Lotto e<br />

d<strong>alla</strong> romana Ina Assitalia, in una sintesi significativa di culture e interessi,<br />

è decollata sabato 23 febbraio, in<br />

piena crisi governativa, la Clericus<br />

Cup, il primo campionato di calcio<br />

dello Stato del Vaticano, voluto dal<br />

Segretario di Stato, cardinale Tarcisio<br />

Bertone, come preludio all'affiliazione<br />

della nascente federazione calcistica<br />

al governo europeo e mondiale<br />

del calcio, lo sport che più fa rima con<br />

la parola "potere". Di fronte a tanto,<br />

cosa può fare Vicenza con i suoi problemi<br />

temporali evidenziati d<strong>alla</strong><br />

base Usa 2? Solo chinare il capo, portare<br />

la p<strong>alla</strong> al centro del campo e<br />

attendere che l'arbitro fischi la fine<br />

per non subire altri gol? Noi speriamo<br />

di no, ma perchè questa non<br />

Giulio Andreotti è stato il grande<br />

protagonista della crisi di governo<br />

rimanga una (pia) speranza, occorre<br />

che Vicenza cambi. E di tanto.<br />

Giovanni Coviello<br />

Continua da pagina 1<br />

Una pulsione che dà<br />

linfa all'immaginazione<br />

e <strong>alla</strong> creatività, messe<br />

in campo per trovare il<br />

modo per soddisfare<br />

questo sanissimo bisogno.<br />

Ecco perché nel<br />

processo di civilizzazione<br />

dell'umanità l'accoppiarsi<br />

diventa un<br />

fenomeno culturale,<br />

che varia per ciascuna<br />

civiltà. In quella occidentale,<br />

cioè la nostra,<br />

il sesso è diventato la<br />

frontiera di una attenzione<br />

tanto "liberatoria"<br />

quanto, in realtà, morbosa:<br />

viviamo il "sesso<br />

senza sesso", perché nella<br />

furia iconoclasta di<br />

abbattere tutte le barriere,<br />

i tabù, i condizionamenti,<br />

i limiti, le differenze,<br />

i "prima" e "dopo",<br />

insomma ciò che ritualizza<br />

e dà un senso al sesso,<br />

si è enormemente ridotta<br />

la tensione, lo scarto indispensabile<br />

tra il sorgere<br />

del desiderio e la possibilità<br />

concreta di realizzarlo.<br />

Cioè di fare l'amore in<br />

modo soddisfacente e<br />

rigenerante. Ormai per<br />

provare "qualcosa", in un<br />

immaginario collettivo<br />

bombardato da continui<br />

stimoli erotici (tette e culi<br />

in ogni dove), si è costretti<br />

a sovraccaricarsi, a cercare<br />

sempre nuove gratificazioni,<br />

in un'escalation<br />

di massa che assomiglia<br />

tanto a un onanismo consolatorio,<br />

pallido simulacro<br />

dell'amore carnale -<br />

quello vero. Il "tutto e<br />

3 MARZO 2007<br />

Troppo sesso?<br />

Niente sesso<br />

Il sesso è esibito su pubblicità e media.<br />

Ma non è vissuto serenamente<br />

subito" di un Occidente<br />

iperveloce, che deprime<br />

la complessa ma per questo<br />

affascinante trama<br />

delle relazioni tra i sessi,<br />

ha di fatto ridotto e sminuito<br />

la misteriosa esperienza<br />

dell'incontro sessuale<br />

tra l'uomo e la<br />

donna. Altro che un'innocua<br />

canzonetta di<br />

Sanremo.<br />

Raffaello Conti<br />

*psicologo

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