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Conto alla rovescia - VicenzaPiù

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9<br />

Franco Rocchetta,<br />

veneziano, fondatore<br />

della ?iga<br />

Veneta, può essere<br />

considerato la<br />

coscienza critica<br />

del "lighismo".<br />

Scrittore e opinionista, in questa<br />

intervista a tutto campo spiega il<br />

suo punto di vista sulla Lega di<br />

Bossi, l'autonomismo veneto, il<br />

caso Dal Molin e la manifestazione<br />

del 17 febbraio scorso, in cui le<br />

bandiere di San Marco sventolavano<br />

accanto a quelle dei centri<br />

sociali.<br />

Per capire il presente occorre<br />

conoscere il passato. Qual è il<br />

passato della Liga Veneta e<br />

della Lega Nord - Liga Veneta<br />

oggi dimenticato? Come nasce<br />

il leghismo in Veneto?<br />

Le matrici della Liga Veneta, e<br />

poi della Lega Nord - Liga<br />

Veneta, i caratteri, le pratiche, gli<br />

ideali originari sono diversissimi<br />

da quelli attuali. Il contrasto non<br />

potrebbe essere più stridente.<br />

Molti popoli oltraggiati come il<br />

nostro hanno dato vita a forze<br />

rapportabili <strong>alla</strong> prima Liga<br />

Veneta. Qui è stata però anche<br />

determinante l'immanenza dello<br />

Stato Veneto. Quella veneta è<br />

una civiltà di respiro mondiale;<br />

non a caso lo Stato Veneto è divenuto<br />

modello per la Repubblica<br />

Inglese, per la Federazione<br />

Olandese, ed ha preceduto molte<br />

delle conquiste della Rivoluzione<br />

Francese. Lo Stato Italiano ha<br />

tentato e tenta di negare, denigrare,<br />

conculcare i valori repubblicani<br />

veneti. Questi tentativi<br />

sono <strong>alla</strong> base della disaffezione<br />

dei veneti (e di tutte le comunità<br />

dall'Adda all'Adriatico) verso lo<br />

Stato Italiano, tanto cinico e<br />

miope. Fin da ragazzo ho iniziato<br />

a comprendere che lo Stato<br />

Italiano è nato vecchio e male,<br />

costruito con la menzogna e la<br />

violenza. Ho così incominciato a<br />

costruire, e quindi portare al successo,<br />

la Liga Veneta, dichiaratamente<br />

organizzandola come un<br />

struttura della Veneta<br />

Repubblica. La Repubblica<br />

Veneta è un modello di riferimento<br />

moderno e civile, popolare<br />

ed intimamente democratico,<br />

efficiente e gratificante. Il successo<br />

raggiunto, però, ha scatenato<br />

torme di carrieristi, e le forze che<br />

<strong>alla</strong> fine son riuscite ad infiltrarsi<br />

nella Lega, ed ad imporle il guin-<br />

zaglio. Il primo pubblico invito<br />

<strong>alla</strong> costituzione della Liga<br />

Veneta lo lanciai nel 1968, mentre<br />

nessuno tra gli attuali dirigenti<br />

leghisti compare prima del 1982.<br />

Che significato aveva il motto<br />

"paróni (cioè padroni) a casa<br />

nostra"? E cosa significa oggi?<br />

Il significato originario è lineare e<br />

limpido: indica vigilanza democratica<br />

verso le più diverse e subdole<br />

forme di colonialismo, indica<br />

assunzione di responsabilità.<br />

Nel corso degli anni questo<br />

motto è stato strumentalizzato.<br />

Oggi torna a prevalere il significato<br />

originario che oggi si sente<br />

ripetere quotidianamente, lo si è<br />

udito soprattutto a Vicenza.<br />

Quanto contavano le istanze<br />

economiciste (liberismo, meno<br />

tasse, mito del lavoro) nel leghismo<br />

veneto delle origini?<br />

Le istanze economiche, più che<br />

economiciste, erano complementari<br />

a molte altre, di ordine sociale,<br />

ambientale, morale e politico,<br />

economico, giuridico ed istituzionale,<br />

legate <strong>alla</strong> salute, al concetto<br />

stesso di Stato, di stato<br />

sociale, di civile convivenza. Non<br />

chiedevamo "meno tasse" tout<br />

court, ma che le tasse fossero raccolte<br />

e gestite con intelligenza ed<br />

onestà.<br />

Lei sostiene che l'anima del<br />

popolo veneto è pacifista.<br />

Perché un buon autonomista<br />

deve essere per la pace?<br />

Per molti motivi. Nel caso dei<br />

veneti, tanto le testimonianze<br />

classiche che l'archeologia, la<br />

protostoria e la storia confermano<br />

un nostro costante e prevalente<br />

preferire la pace <strong>alla</strong> guerra, il<br />

dialogo all'esasperazione dei<br />

conflitti. Quindi poiché una delle<br />

ragion d'essere dell'autonomismo<br />

è l'esercizio delle migliori<br />

fatti&notizie 3 MARZO 2007<br />

Il fondatore della Liga Veneta: "A Vicenza rivive il motto paròni a casa nostra". Bossi? “Più attento al potere che al federalismo”<br />

Rocchetta: "Il Leone di San Marco<br />

ruggisce ancora. Contro la base Usa"<br />

DI ALESSIO MANNINO<br />

Franco Rocchetta con una coppia di amici: "La Repubblica Veneta è un<br />

modello moderno, popolare ed intimamente democratico".<br />

virtù di un popolo o di una cultura,<br />

ecco - coerentemente - la pacifica<br />

via veneta all'autogoverno<br />

ed al federalismo. La ricerca dell'autonomia<br />

si è per molti popoli<br />

avviata lungo i percorsi della<br />

lotta armata, del terrorismo, della<br />

guerriglia, della guerra di liberazione.<br />

I risultati sono sempre stati<br />

disastrosi. Alla fine, usando le<br />

armi dell'intelligenza e della lungimiranza,<br />

i catalani ed i francofoni<br />

del Canada hanno ottenuto<br />

più dei baschi.<br />

Che valore dà <strong>alla</strong> presenza<br />

delle bandiere di San Marco<br />

alle manifestazioni contro la<br />

Ederle 2 del 17 febbraio?<br />

Enorme. Vi è stata una rigogliosa<br />

fioritura di striscioni e slogan<br />

scritti o scanditi così come il<br />

popolo pensa, in lingua veneta.<br />

In quell'immenso multiforme<br />

pacifico corteo si è rivisto il vero<br />

spirito della Liga, una enorme<br />

cosciente partecipazione orienta-<br />

La curiosità<br />

Nella storia delle Repubblica di Venezia<br />

l'anno nuovo cominciava con il primo<br />

marzo, non con il primo di gennaio. Il<br />

capodanno cadeva così in coincidenza con<br />

l'arrivo della primavera e con l'esplodere<br />

della bella stagione, dopo la lunga pausa<br />

invernale. In origine, in realtà, come<br />

ricorda Ettore Beggiato uno dei più convinti<br />

sostenitori dell'autonomismo veneto,<br />

il capodanno veneto cadeva il 25<br />

marzo, giorno della fondazione di<br />

Venezia e, secondo un'antica leggenda,<br />

della creazione del mondo. In seguito, per<br />

comodità di calcolo, la data fu anticipata<br />

al primo marzo, ma la festa cominciava<br />

già qualche giorno prima, con gli scambi<br />

ta verso la pace e la costruttività:<br />

una Veneta Repubblica in movimento<br />

al fine di ristabilire nel<br />

Veneto (e possibilmente anche<br />

intorno al Veneto) equilibrio.<br />

Il leader veneto dei centri sociali,<br />

Luca Casarini, ha diretto un<br />

invito agli autonomisti per trovare<br />

un terreno comune. E' possibile,<br />

secondo lei? E su quali<br />

basi?<br />

E' possibile. Ed è anche auspicabile.<br />

Luca Casarini si è detto<br />

"orgogliosamente sorpreso dalle bandiere<br />

venete che sbucavano da tutte le<br />

parti". Uno dei più importanti<br />

sociologi di livello europeo, Ilvo<br />

Diamanti, è giunto a riconoscere<br />

che a questo punto "siamo tutti<br />

lighisti". Si tratta di due personaggi<br />

tra loro assai diversi; che<br />

significato ha allora tutto ciò?<br />

Casarini testimonia con la sua<br />

travagliata parabola un'importante<br />

costante veneta, la ricerca<br />

della giustizia, e quindi anche<br />

della giustizia sociale. Chi chiede<br />

la chiusura dei centri sociali considerandoli<br />

fonte di turbolenze,<br />

mostra di conoscere poco la storia<br />

veneta. L'attività dei centri<br />

sociali è segnale, non causa, di<br />

profonde ingiustizie diffuse.<br />

Oggi molti gruppi vantano la<br />

continuità o la rappresentatività<br />

della Liga Veneta. Forse qualcuno<br />

di questi può intavolare un<br />

confronto od anche trattative con<br />

le aree dei centri sociali. Ma enormemente<br />

più vasto è il fronte<br />

degli elettori delusi, dei militanti<br />

disillusi, di una popolazione frastornata<br />

che ha sviluppato<br />

coscienza dei torti che continua a<br />

subire.<br />

Il Capodanno dei Veneti<br />

I casi della Val di Susa e di<br />

Vicenza sembrano unire localismo,<br />

ambientalismo e crisi dei<br />

partiti (tutti). Che ne pensa?<br />

Così può sembrare. Questa sintesi,<br />

però, evoca la categoria del<br />

"localismo", che non amo perché<br />

è spesso accompagnata da atteggiamenti<br />

di chiusura e da sentimenti<br />

e forme di egocentrismo.<br />

Sono contrario <strong>alla</strong> base di<br />

Vicenza non solo per considerazioni<br />

di ordine "locale" o di<br />

sovranità e di interesse nazionale<br />

veneto, ma perché sono europeo.<br />

E perché mi stanno a cuore non<br />

soltanto gli interessi veneti ed<br />

europei, ma dell'intero mondo e<br />

dell'intera famiglia umana.<br />

Come vede il futuro politico<br />

della Lega Nord di Bossi?<br />

Proporzionato <strong>alla</strong> notevole<br />

capacità con la quale essa si è<br />

data all'occupazione delle reti di<br />

sottogoverno. A ciò va aggiunta<br />

la sua grande dipendenza dalle<br />

strutture berlusconiane e dagli<br />

interessi di una grande potenza<br />

in questa parte d'Europa, e l'abile<br />

demagogia con la quale sa spacciarsi<br />

per paladina del federalismo.<br />

L'insipienza e l'ignavia di<br />

tanta parte della destra e della<br />

sinistra contribuiscono poi <strong>alla</strong><br />

sua tenuta elettorale.<br />

C'è spazio per una nuova forza<br />

federalista, né di destra né di<br />

sinistra, che raccolga lo scontento<br />

verso un bipolarismo fatalmente<br />

risucchiato dal Grande<br />

Centro?<br />

Sì. Se sviluppata con buona<br />

volontà ed onestà, sì da trasformare<br />

lo scontento in gratificante<br />

impegno civico diffuso.<br />

di auguri.<br />

A confermare questa antica usanza ci<br />

sarebbero anche gli attuali nomi dei mesi,<br />

con la stranezza di un mese che si chiama<br />

settembre quando in realtà è il nono dell'anno,<br />

un altro che si chiama ottobre<br />

quando è il decimo e così via. Se si comincia<br />

a contare da marzo, invece, tutto torna<br />

a posto: settembre è il settimo mese dell'anno,<br />

ottobre l'ottavo, novembre il nono<br />

e dicembre il decimo.<br />

Oggi la tradizione del capodanno veneto<br />

sopravvive soprattutto nelle manifestazioni<br />

folcloristiche del "Battimarzo" o del<br />

"Ciamar Marso", dedicate, guarda caso,<br />

al risveglio della primavera.

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