Le orchidee spontanee del piacentino - Osservatorio Trebbia
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ORCHIS PURPUREA HUDSON 1762<br />
Orchis fusca Jacq.<br />
Si tratta sicuramente di una <strong>del</strong>le <strong>orchidee</strong> più<br />
comuni ed appariscenti <strong>del</strong>la fascia mediocollinare.<br />
Purpurea deriva dal latino purpurens<br />
e signifi ca ”color porpora”. La denominazione<br />
si riferisce al colore bruno-porpora dei tepali<br />
riuniti a cappuccio. La specie è conosciuta nel<br />
Piacentino col nome di Vacca Mora.<br />
Pianta<br />
Robusta, da 25 a 60 (80) cm.<br />
Fusto nudo, macchiato di porpora<br />
e scanalato verso l’alto.<br />
Fioritura<br />
Da fi ne Marzo a inizio Giugno.<br />
Foglie<br />
Da 3 a 8, lunghe da 6 a 23 cm, larghe da 2 a 7 cm, verde brillante, quasi<br />
tutte in rosetta basale, ovali, erette o patenti, oblunghe o largamente lanceolate;<br />
le superiori, lanceolate, avvolgenti il fusto. Nelle annate con condizioni<br />
climatiche normali compaiono già all’inizio <strong>del</strong>l’autunno.<br />
Infiorescenza<br />
Densa, dapprima conica, poi cilindrica, lunga da 5 a 25 cm, con 5-6 o 200<br />
fi ori. Brattee lunghe da 1 a 3 mm, squamiformi, violacee, molto più corte<br />
<strong>del</strong>l’ovario.<br />
Fiori<br />
Grandi. Sepali e petali lunghi da 8 a 13 mm, larghi da 5 a 7 mm, conniventi<br />
a formare un cappuccio di colore variabile, bruno porpora, per lo più, o<br />
verdastro con punteggiatura porporina. Labello lungo da 9 a 21 mm, largo<br />
da 10 a 22 mm, trilobo, di forma e di colore piuttosto variabile: per lo più<br />
rosa chiaro, con bordi più scuri e macchioline centrali formate da papille<br />
porporine; lobi laterali stretti e divergenti; il centrale più lungo e più largo,<br />
diviso a sua volta in due lobi, separati centralmente da un’appendice<br />
dentiforme. Sperone lungo circa la metà <strong>del</strong>l’ovario, curvato verso il basso,<br />
bilobato all’apice. 2n=42<br />
Status<br />
La specie, pur non essendo<br />
più così abbondante, mantiene<br />
ancora la sua presenza in<br />
tutte le stazioni dov’era stata<br />
segnalata.<br />
Diffusione<br />
Euro-Asiatica. In Italia: al nord e al<br />
centro, assente all’estremo sud. In<br />
provincia: dai primi boschi <strong>del</strong>la collina<br />
fi no ai 1000 m.<br />
Ambiente<br />
Vario: boschi radi, praterie, pascoli, su<br />
terreno prevalentemente calcareo.<br />
G F M A M G L A S O N D<br />
Note<br />
La specie si ibrida piuttosto facilmente<br />
con O. simia.<br />
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