Le orchidee spontanee del piacentino - Osservatorio Trebbia
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OPHRYS FUCIFLORA (F. W. SCHMIDT) MOENCH 1802<br />
Ophrys holoserica (N.L. Burmüller) W. Greuter<br />
Il nome fucifl ora è di origine latina, ed è<br />
composto da fucus, fuco e fl os, fl oris, fi ore:<br />
fi ore a forma di ape; si riferisce alla forma <strong>del</strong><br />
labello. Trattasi di specie molto poliforma. Si<br />
rimane stupiti di fronte a esemplari o a vere<br />
stazioni con caratteristiche totalmente<br />
diverse rispetto alla forma tipica.<br />
Pianta<br />
Da 10 a 40 (50) cm. Fusto robusto.<br />
Fioritura<br />
Da metà Aprile a metà Giugno.<br />
Foglie<br />
Lunghe da 4 a 8 cm, larghe da 0.8 a 2.8 cm, di colore verde chiaro con<br />
sfumature grigiastre, riunite in rosetta basale ovato-oblunga, patenti o più<br />
o meno erette; una o due foglie cauline acuminate, abbraccianti.<br />
Infiorescenza<br />
Lassa, formata generalmente da 2 a 5 (12) fi ori. Brattee più lunghe degli<br />
ovari.<br />
Fiori<br />
Più o meno grandi. Sepali lunghi da 9 a 14 mm, larghi da 5 a 9 mm, ovali,<br />
roseo-rossastri o bianchi con venatura centrale verde; i laterali da patenti<br />
a rifl essi, il mediano incurvato in avanti; petali lunghi meno <strong>del</strong>la metà dei<br />
sepali, di colore generalmente più intenso, di forma triangolare. Labello lungo<br />
da 9 a 14 mm, largo da 13 a 18 mm, variabilissimo, di forma più o meno<br />
rettangolare, molto allargata in basso, da piano a concavo; gibbosità basali<br />
quasi assenti o molto lunghe, fi no a 5 mm ed appuntite. Colore variabile:<br />
dal marrone più o meno intenso al rosso molto scuro, talvolta bordato da<br />
una larga banda gialla. Disegno per lo più a forma di “H”, bordato da linee<br />
o macchie bianche, giallastre o giallo-verdastre. Appendice intera o trifi da,<br />
glabra, rivolta generalmente in avanti. Cavità stigmatica ampia, con alla base<br />
due ocelli nerastri. Ginostemio con connettivo corto e acuto. 2n=36<br />
Status<br />
Pur mantenendo una discreta<br />
presenza, la specie sta subendo<br />
un forte arretramento<br />
dovuto ai soliti problemi:<br />
aumento degli infestanti e<br />
notevole presenza <strong>del</strong> cinghiale.<br />
Diffusione<br />
Euro-mediterranea. In Italia è presente<br />
in tutte le regioni. In provincia comune<br />
in collina. Alcuni esemplari ritrovati<br />
oltre i 1000 m (Monte Albareto 1257<br />
m s.l.m.).<br />
Ambiente<br />
Praterie aride e sassose, anche in boschi<br />
soleggiati.<br />
G F M A M G L A S O N D<br />
Note<br />
Specie assai variabile. Nel corso degli ultimi<br />
vent’anni, si è riscontrato la presenza<br />
di individui o vere e proprie stazioni con<br />
caratteristiche verso O. scolopax cavenilles<br />
(labello molto convesso, gibbosità molto<br />
pronunciate). Nell’ultimo decennio si è<br />
avuta la percezione di una tendenza, già<br />
notata in altre specie: le forme variabili<br />
tendono a sparire e i popolamenti si<br />
presentano sempre più puri.<br />
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